La demografia dei paesi sviluppati e dei paesi in via di sviluppo

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CARLA GE RONDI La demografia dei paesi sviluppati e dei paesi in via di sviluppo ANNO ACCADEMICO 2011 2012 (rev. novembre 2011) 1

La riproduttività lorda e netta: il tasso netto di riproduttività. Indicato con il simbolo R 0 esprime il numero totale di figlie (ossia di future riproduttrici) messo al mondo da una generazione fittizia di donne che manifestasse la fecondità delle contemporanee osservate in quel dato anno di calendario e che fosse sottoposta alla mortalità (dalla nascita fino alla fine dell età feconda) descritta dalla tavola di mortalità del momento. Se le classi sono pluriennali 49 15 nf x * L x n * l 0 N m N f N f dove L x l 0 n rappresenta gli anni vissuti da ogni donna in quella classe di età. Un valore di R 0 pari a 1 significa che ogni madre, sottoposta alla mortalità osservata, è sostituita da una figlia. Il tasso netto di riproduttività può anche essere ottenuto: R 0 = R* a P 0 Dove R rappresenta il tasso lordo di riproduttività e a P 0 rappresenta la probabilità di sopravvivenza dalla nascita fino all età media alla maternità. ITALIA anno 2000 5f x anni vissuti nascite al in assenza di lordo della mortalità mortalità 5L x anni vissuti in presenza di mortalità 5L x /100000 nascite al netto della mortalità classi di età (a) (b) (c)=(a)*(b) (d) (e) f=(a)*(e) 15-19 8,2 5 41 495.766 4,96 41 20-24 44,8 5 224 495.062 4,95 222 25-29 87,7 5 439 494.266 4,94 434 30-34 75,7 5 379 493.073 4,93 373 35-39 29,6 5 148 491.524 4,92 145 40-44 6,1 5 30 489.481 4,89 30 45-49 0,3 5 1 486.200 4,86 1 TFT 1262 1246 tasso femminilità 0,486 R 613,5 Ro 605,7 30Po 0,99 2

NIGERIA 1990 classi di età 5f x anni vissuti in assenza di mortalità nascite al lordo della mortalità 5L x anni vissuti in presenza di mortalità 5L x /1000 nascite al netto della mortalità (a) (b) (c)=(a)*(b) (d) (e) f=a*e 15-19 153,0 5 765 3914 3,91 599 20-24 270,4 5 1352 3855 3,86 1042 25-29 285,6 5 1428 3788 3,79 1082 30-34 237,1 5 1186 3709 3,71 879 35-39 178,2 5 891 3629 3,63 647 40-44 102,0 5 510 3503 3,50 357 45-49 63,6 5 318 3347 3,35 213 TFT 6450 4819 tasso femminilità 0,486 R 3134,5 Ro 2342,2 30Po 0,76 L'evoluzione del tasso lordo e del tasso netto di riproduttività in Africa Tasso lordo di riproduttività (figlie per donna) 1950-55 1965-70 1985-90 2005-10 Africa orientale 3,39 3,42 3,22 2,50 Africa centrale 2,94 3,1 3,19 2,78 Africa occidentale 3,34 3,4 3,34 2,68 Africa meridionale 3,15 2,81 1,97 1,29 Africa settentrionale 3,32 3,33 2,45 1,45 Tasso netto di riproduttività (figlie per donna) 1950-55 1965-70 1985-90 2005-10 Africa orientale 1,98 2,31 2,35 2,00 Africa centrale 1,70 2,00 2,33 2,00 Africa occidentale 1,87 2,13 2,38 2,04 Africa meridionale 2,09 2,25 1,79 1,16 Africa settentrionale 2,11 2,36 2,07 1,34 Sopravvivenza fino all'età media alla maternità 1950-55 1965-70 1985-90 2005-10 Africa orientale 0,58 0,67 0,74 0,80 Africa centrale 0,58 0,66 0,72 0,72 Africa occidentale 0,56 0,63 0,71 0,76 Africa meridionale 0,66 0,8 0,91 0,90 Africa settentrionale 0,64 0,72 0,84 0,92 Interpretare i dati presentati nella tabella Come si è modificata la fecondità lorda e quella netta nelle diverse aree africane nel corso del tempo? Quale fattore spiega la differenza tra la dinamica dei due indicatori? 3

LA TRANSIZIONE DEMOGRAFICA Per la definizione si veda G.C. Blangiardo, Elementi di Demografia, pagg. 63-65 Fonte: D.T. Rowland, Demographic methods and concepts, Oxford University Press, 2003, pag. 100. (1) I dati sono riferiti al previsto sviluppo della popolazione italiana tra il 2025 e il 2050 4

Popolazione (milioni) La popolazione del mondo nel 1950 e nel 2010 Tasso di var. (per mille) tempo di raddoppi o (anni) Natalità (*1000) Mortalità (*1000) var. % dal 1950-55 al 2005-10 1950-55 var. % dal 1950-55 al 2005-10 1950-2005- 2005-1950 2010 2005 1950-55 2010 2010 Mondo 2.532 6.896 16,7 42 36,9 20,0-45,7 18,7 8,4-55,2 Paesi sviluppati 811 1.236 7,0 99 22,4 11,4-49,0 10,3 10,0-2,8 Paesi meno sviluppati 1.721 5.660 19,8 35 43,5 21,9-49,6 22,6 8,0-64,5 di cui Paesi a sviluppo minimo 196 832 24,1 29 48,1 34,5-28,4 26,9 11,0-59,2 Paesi meno sviluppati esclusi paesi a sviluppo minimo e Cina 964 3.456 21,3 33 43,0 23,0-46,5 22,0 7,7-65,3 Africa orientale 65 324 26,8 26 49,6 38,3-22,8 26,7 11,9-55,3 Africa centrale 26 127 26,3 26 46,8 42,7-8,8 27,5 16,3-40,8 Africa settentrionale 53 209 22,9 30 48,7 24,5-49,7 23,5 6,1-74,1 Africa meridionale 16 58 21,8 32 43,4 22,6-47,8 20,5 14,9-27,1 Africa occidentale 70 304 24,4 28 46,7 40,1-14,1 28,4 13,7-51,9 Asia orientale 672 1.574 14,2 49 39,4 12,2-69,1 20,2 7,3-63,7 di cui: Cina 551 1.341 14,8 47 42,1 12,6-70,0 22,2 7,2-67,4 Asia centro-sud 507 1.765 20,8 33 43,7 23,6-46,1 24,9 8,0-67,9 di cui: India 372 1.225 19,9 35 43,3 23,1-46,7 25,5 8,3-67,7 Iran 17 74 24,1 29 50,6 17,7-65,0 28,7 5,4-81,2 Asia sudorientale 173 593 20,6 34 44,3 19,2-56,5 22,1 6,7-69,5 Asia occidentale 51 232 25,3 27 45,6 24,2-47,0 19,5 5,4-72,5 Europa orientale 220 295 4,9 142 25,8 10,8-58,0 10,3 13,6 32,4 Europa settentrionale 78 99 4,0 173 16,6 12,2-26,8 11,2 9,7-13,3 Europa Meridionale 108 155 6,0 116 21,1 10,2-51,8 10,6 9,6-9,3 Europa Occidentale 141 189 4,9 141 17,4 10,4-40,3 11,4 9,4-17,9 America Latina e Caraibi 167 590 21,0 33 42,7 19,3-54,8 15,6 5,9-62,0 Nordamerica 172 345 11,6 60 24,6 13,7-44,2 9,4 8,2-12,7 di cui Canada 14 34 15,1 46 27,8 11,2-59,7 8,7 7,4-15,6 Stati Uniti 158 310 11,3 61 24,3 14,0-42,4 9,5 8,3-12,3 Oceania 13 37 17,7 39 27,5 18,0-34,5 12,5 6,9-44,7 Fonte: ONU, World Population Prospects, The 2010 Revision 5

Principali indicatori demografici (2005-2010) m 0 P< 15 P>64 TFT R R 0 (000) e o (mf) (%) (%) Africa orientale 5,1 2,5 2,0 75 54,4 43,3 3,1 Africa centrale 5,7 2,8 2,0 110 48,5 44,8 2,9 Africa settentrionale 3,0 1,5 1,3 37 69,4 31,6 4,8 Africa meridionale 2,6 1,3 1,0 55 51,3 30,9 4,5 Africa occidentale 5,5 2,7 2,0 89 52,3 43,0 3,2 Asia orientale 1,6 0,8 0,7 20 74,0 18,8 9,5 di cui: Cina 1,6 0,8 0,7 22 72,7 19,5 8,2 Asia centro-sud 2,8 1,4 1,2 56 64,5 31,1 4,8 di cui: India 2,7 1,3 1,2 53 64,2 30,6 4,9 Iran 1,8 0,9 0,8 27 72,1 22,9 5,2 Asia sudorientale 2,3 1,1 1,0 27 69,3 27,3 5,6 Asia occidentale 3,0 1,5 1,4 29 71,7 31,5 4,7 Europa orientale 1,4 0,7 0,7 10 69,7 14,8 13,8 Europa settentrionale 1,8 0,9 0,9 4 79,0 17,3 16,5 Europa Meridionale 1,4 0,7 0,7 5 79,7 15,0 18,0 Europa Occidentale 1,6 0,8 0,8 4 80,3 15,8 18,3 America Latina e Caraibi 2,3 1,1 1,1 22 73,4 27,9 6,9 Nordamerica 2,0 1,0 1,0 7 78,2 19,7 13,2 di cui Canada 1,7 0,8 0,8 5 80,5 16,4 14,1 Stati Uniti 2,1 1,0 1,0 7 78,0 20,1 13,1 Oceania 2,5 1,2 1,1 22 76,7 24,0 10,7 Fonte: ONU, World Population Prospects, The 2010 Revision Da ONU 2010 Revision of the World Population Prospects.. Il livello della fecondità varia sensibilmente da un paese all altro. Attualmente il 42 per cento della popolazione mondiale vive in paesi a bassa fecondità (inferiore a 2,1 figli per donna). Un altro 40 per cento vive in paesi a media fecondità (paesi la cui fecondità ha iniziato a declinare ma il cui livello al 2005-2010 è ancora sopra a quello di sostituzione: il tasso lordo di riproduttività è compreso tra 1 e 1,5) e il rimanente 18 per cento vive in paesi ad elevata fecondità (il tasso lordo di riproduttività è superiore a 6

1,5). I paesi ad elevata fecondità sono concentrati in Africa (39 su 55); nove sono in Asia (tra cui Filippine, Pakistan, Iraq e Afghanistan) sei in Oceania e quattro in America Latina. I paesi a bassa fecondità comprendono tutti quelli europei (esclusa l Islanda e l Irlanda) 19 paesi asiatici (tra cui Cina, Giappone, VietNam, l Iran, la Thailandia), 14 paesi americani (tra cui il Brasile), due africani (Mauritius e Tunisia) e l Australia. Tra i paesi a media fecondità si possono citare l India, gli Stati Uniti d America, l Indonesia, il Bangladesh, il Messico e l Egitto. Interpretare i dati presentati nelle due tabelle. Quesito n. 1 - A quali stadi della transizione demografica si trovano le diverse aree del mondo? Motivare la risposta confrontando i tassi di variazione medi annui e i livelli di natalità e di mortalità. Quesito n. 2 Facendo riferimento agli opportuni indicatori della mortalità: dove si muore con maggiore frequenza? E perché? E dove si vive più a lungo? Quesito n. 3 Facendo riferimento agli opportuni indicatori: confrontare la fecondità delle aree a più elevato sviluppo economico con quella delle aree a basso sviluppo 7

I numeri del Kenya Popolazione migliaia N.I. r (per mille) Donne 15-49 anni % pop.0-14 % migliaia 1950 6.077 100,0 45,6 1373 39,8 1955 6.984 114,9 27,8 43,5 1511 42,9 1960 8.115 133,5 30,0 41,0 1658 46,5 1965 9.524 156,7 32,0 40,1 1910 48,5 1970 11.273 185,5 33,7 40,6 2294 49,2 1975 13.512 222,3 36,2 41,1 2787 49,7 1980 16.282 267,9 37,3 41,4 3384 49,9 1985 19.674 323,7 37,8 41,8 4127 49,9 1990 23.447 385,8 35,1 43,3 5096 48,8 1995 27.380 450,6 31,0 46,3 6365 46,1 2000 31.252 514,3 26,5 48,3 7584 43,9 2005 35.599 585,8 26,0 48,9 8733 42,7 Nascite Natalità Mortalità Tassi (per Tassi (per migliaia N. I. mille) N.I. mille) N.I. 1950-55 336 100,0 51,4 100,0 23,6 100,0 1955-60 389 115,8 51,6 100,4 21,6 91,5 1960-65 452 134,5 51,2 99,6 18,8 79,7 1965-70 526 156,5 50,6 98,4 16,5 69,9 1970-75 630 187,5 50,8 98,8 14,4 61,0 1975-80 741 220,5 49,7 96,7 12,5 53,0 1980-85 870 258,9 48,4 94,2 10,7 45,3 1985-90 970 288,7 45,0 87,5 10,0 42,4 1990-95 981 292,0 38,6 75,1 9,5 40,3 1995-2000 1113 331,3 38,0 73,9 11,4 48,3 2000-2005 1307 389,0 39,1 76,1 13,2 55,9 TFT Ro m o e o 1950-55 7,5 2,38 147,1 42,3 1955-60 7,8 2,58 133,7 44,7 1960-65 8,1 2,86 117,0 47,9 1965-70 8,1 2,99 104,4 50,7 1970-75 8,0 3,07 91,5 53,6 1975-80 7,6 3,02 80,5 56,2 1980-85 7,2 2,95 69,2 58,8 1985-90 6,5 2,69 67,3 59,3 1990-95 5,4 2,23 65,1 59,3 1995-2000 5,0 1,96 68,0 54,4 2000-2005 5,0 1,91 70,0 51,0 Nella piramide delle età del Kenya sono ben visibili gli anomali rigonfiamenti in corrispondenza delle età che terminano per 0 o per 5 che seguono e/o precedono altrettanti anomali avvallamenti: sono la conseguenza della tendenza ad arrotondare le età alla cifra tonda diffusa nei paesi dove la popolazione è scarsamente alfabetizzata. 8

Nella piramide di Nairobi l anomala concentrazione nelle età centrali è dovuta al forte processo di inurbamento che interessa, tipicamente, queste classi di età. Kenya: piramide delle età al censimento 1999 Male Female 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0-0,025-0,020-0,015-0,010-0,005 0,000 0,005 0,010 0,015 0,020 0,025 Nairobi: piramide delle età al censimento 1999 Male Female 85 80 75 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0-0,025-0,020-0,015-0,010-0,005 0,000 0,005 0,010 0,015 0,020 0,025 9

Kenya 1998 Età mediana Istruzione TFT I nozze I nascita * q 0 5q 0 Secondaria e oltre 3,53 21,9 21,5 40,0 59,9 Primaria completata 4,79 19,3 19,3 61,4 86,9 Primaria non completata 5,24 17,6 18,0 91,4 138,1 Nessuna 5,80 16,6 17,8 82,2 122,5 Residenza Rurale 5,16 18,8 19,1 73,8 108,6 Urbana 3,12 21,0 21,2 55,4 88,3 Kenya 4,7 19,2 19,4 70,7 105,2 * Donne in età 30-34 anni Interpretare I numeri del Kenya A quale stadio della transizione demografica lo collochereste? (fare riferimento al tasso di variazione medio annuo, alla natalità, alla mortalità). Perché la percentuale di popolazione con meno di 15 anni tende ad aumentare fino al 1985 anche se la natalità tende a diminuire? E perché la percentuale di donne in età feconda continua ad aumentare? E perché la natalità si riduce mentre il flusso delle nascite aumenta? E di quanto è aumentato? E perché? Quali sono le variabili che influiscono sulla fecondità? 10

I Paesi Europei A cosa servono le statistiche sulla popolazione? Si legge sul sito di Eurostat (http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/population/introductionuses of the data): Population statistics are used for planning actions, monitoring and evaluating programmes in number of important policies areas in the social and economic fields, like for example: Analysis of population ageing and its effects on sustainability and welfare Evaluation of fertility as a background for family policies Evaluation of the economic impact of demographic change Calculation of 'per capita' indicators which, like regional GDP per inhabitant, influence the allocation of structural funds to economically less advantaged regions Development and monitoring of harmonised immigration policies and a common asylum system in the EU Key input for the EU decision-making process, as population defines the weight of each Member State in the Qualified Majority Voting of the Council of the EU. La popolazione dell Unione Europea è interessata da mutamenti graduali ma significativi. Le tendenze positive che emergono sono due: un lento aumento della fecondità e una più elevata speranza di vita. La fase della fecondità a bassissimi livelli (1,3 figli per donna) è stata superata in tutti gli Stati membri e le più recenti stime portano il TFT a 1,6 figli per donna Questo lieve aumento non riduce di molto la distanza dal livello di sostituzione ma può contribuire a rallentare il declino della popolazione nel medio/lungo termine. Il modesto incremento della fecondità risulta in parte anche dalla diffusione di nuovi modelli di costituzione della famiglia: paesi con meno matrimoni, più divorzi e una più elevata età media alla maternità tendono ad avere tassi di fecondità più elevati. Una diversa percezione del ruolo del matrimonio e una maggiore fragilità dei rapporti di coppia hanno determinato un aumento delle nascite fuori dal matrimonio. L impatto delle politiche familiari su queste tendenze è difficile da valutare poiché i fattori culturali giocano un ruolo molto importante. Comunque i dati suggeriscono che il ritardo della maternità ad età più avanzate è accompagnato in alcuni paesi (Francia, Danimarca, Finlandia e Paesi bassi, per esempio) da tassi di fecondità più elevati e da un più generoso sostegno pubblico ai genitori. All opposto, in paesi come Romania,Slovacchia e Ungheria, una più bassa età alla maternità è associata a bassi livelli di fecondità. Si può ipotizzare che la fecondità aumenti di nuovo all aumentare della ricchezza se questo si traduce in un rafforzamento delle politiche familiari che consentano ai genitori di affrontare le costrizioni della società contemporanea. Nel 2008 la speranza di vita alla nascita della EU era di 76,4 anni per gli uomini e di 82,4 anni per le donne. Significative sono le differenze tra gli stati membri, con campi di variazione pari a 13 anni per gli uomini e a 8 anni per le donne, La mortalità infantile nel 2009 era ancora relativamente alta in paesi come la Romania (10 per mille) e la Bulgaria (9 per mille). Il modesto sviluppo della popolazione europea è dovuto in parte alla bassa fecondità. Il TFT è caduto rapidamente tra il 1980 e il 2003 in molti stati membri, scendendo al di sotto del livello di sostituzione e spesso attestandosi intorno al minimo di 1,3. In seguito 11

il suo valore è risalito cosicché nel 2009 in tutti i paesi è superiore al livello minimo citato. In otto stati membri (Belgio Danimarca, Francia, Lussemburgo, Olanda, Finlandia, Svezia, Olanda, Regno Unito) il TFT è uguale o superiore a quello del 1980. In altri stati membri (come l Italia) il TFT mostra un andamento rappresentabile con una curva a U, mentre in altri come Germania, Cipro, Lussemburgo, Malta e Portogallo presentano nel 2009 una fecondità inferiore a quella del 2000. Il lieve incremento della fecondità fra il 2000 e il 2009 può essere in parte dovuto a un processo di ritardo della prolificazione(il TFT risente dei cambiamenti nel calendario della fecondità: anche se le scelte in termini di intensità rimangono uguali il valore dell indicatore diminuisce se vi è un posticipo delle nascite e aumenta quando la tendenza al ritardo si interrompe. Il posticipo determina una sottostima del TFT). Negli ultimi 30 anni il calendario delle nascite si è modificato sensibilmente : l età media alla maternità si è ovunque alzata presentando valori massimi pari a 31,2 anni in Irlanda e a 31,1 anni in Italia e valori minimi pari a 26,6 anni in Bulgaria e a 26,9 anni in Romania. Le differenze nella speranza di vita alla nascita dei diversi stati membri della UE sono rilevanti: gli uomini con la più bassa speranza di vita sono i lituani (al di fuori dell Unione sono i russi) e quelli con la più elevata sono gli svedesi. Per le donne le differenze sono di minore entità con valori minimi in Bulgaria e Romania (77,4 anni) e massimi in Francia (85,0 anni). Le donne con la speranza di vita minore sono ancora le russe. La struttura per età della popolazione dell Unione Europea è sottoposta ad un forte processo di invecchiamento dovuto sia all aumento della speranza di vita sia ai bassi livelli di fecondità sopportati per decenni. Al 1 gennaio 2010 la popolazione giovane (meno di 20 anni) era pari al 21,3 per cento, quella in età lavorativa (dai 20 ai 64 anni) era pari al 61,3 per cento e quella anziana (65 anni e oltre) era pari al 17,4 per cento. L Irlanda è il paese con più giovani (27,5 per cento) e la Germania quello con meno (18,8). La Germania è il paese più vecchio (20,7 per cento) seguito dall Italia (20,2 per cento). Le previsioni demografiche indicano che dal 2014 la popolazione in età attiva (20-64 anni) inizierà a contrarsi, quando le numerose generazioni nate nel dopoguerra raggiungeranno l età del pensionamento. Fonte:Demography Report 2010 http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page/portal/population/documents/tab/report.pdf 12

L'invecchiamento della popolazione nel paesi dell UE (al 1 gennaio 2010) Popolazione con meno di 20 anni Popolazione di 65 anni e oltre Paesi (in ordine crescente) Su 100 ab. Paesi (in ordine decrescente) Su 100 ab. Germany 18,8 Germany 20,7 Italy 19,0 Italy 20,2 Bulgaria 19,1 Greece 18,9 Slovenia 19,2 Sweden 18,1 Greece 19,4 Portugal 17,9 Spain 19,8 Austria 17,6 Czech Republic 20,1 Bulgaria 17,5 Latvia 20,1 Latvia 17,4 Portugal 20,5 Belgium 17,2 Hungary 20,8 Estonia 17,1 Austria 20,8 Finland 17,0 Romania 21,0 Spain 16,8 Estonia 21,2 France 16,8 Poland 21,8 Hungary 16,6 Slovakia 22,1 Slovenia 16,5 Lithuania 22,2 United Kingdom 16,5 Malta 22,3 Denmark 16,3 Belgium 22,9 Lithuania 16,1 Finland 22,9 Netherlands 15,3 Sweden 23,4 Czech Republic 15,2 Luxembourg 23,7 Romania 14,9 Netherlands 23,7 Malta 14,8 United Kingdom 23,9 Luxembourg 14,0 Cyprus 24,0 Poland 13,5 Denmark 24,4 Cyprus 13,1 France 24,4 Slovakia 12,3 Ireland 27,5 Ireland 11,3 European Union (27 countries) 21,3 European Union (27 countries) 17,4 13

La fecondità (TFT) nei Paesi della UE dal 1980 al 2009 (in ordine decrescente al 2009) 1980 1990 2003 2009 Ireland 3,21 2,11 1,96 2,07 France 1,95 1,78 1,87 1,99 Sweden 1,68 2,13 1,71 1,94 United Kingdom 1,90 1,83 1,71 1,94 Finland 1,63 1,78 1,76 1,86 Belgium 1,68 1,62 1,66 1,84 Denmark 1,55 1,67 1,76 1,84 Netherlands 1,60 1,62 1,75 1,79 Estonia : 2,05 1,37 1,62 Luxembourg 1,50 1,60 1,62 1,59 Bulgaria 2,05 1,82 1,23 1,57 Lithuania 1,99 2,03 1,26 1,55 Slovenia : 1,46 1,20 1,53 Greece 2,23 1,40 1,28 1,52 Czech Republic 2,08 1,90 1,18 1,49 Malta 1,99 2,04 1,48 1,43 Italy 1,64 1,33 1,29 1,41 Slovakia 2,32 2,09 1,20 1,41 Poland : 2,06 1,22 1,40 Spain 2,20 1,36 1,31 1,40 Austria 1,65 1,46 1,38 1,39 Romania 2,43 1,83 1,27 1,38 Germany : : 1,34 1,36 Hungary 1,91 1,87 1,27 1,32 Portugal 2,25 1,56 1,44 1,32 Latvia 1,29 1,31 European Union (27 countries) 1,47 1,59 14

Natalità e mortalità nei Paesi dell' UE e in alcuni altri (anno 2010) Natalità Mortalità Austria 9,4 9,2 Belgium 11,7 9,6 Bulgaria 10,0 14,6 Cyprus 12,4 6,7 Czech Republic 11,1 10,2 Denmark 11,4 9,8 Estonia 11,8 11,8 Finland 11,4 9,5 France 12,7 8,5 Germany 8,3 10,5 Greece 9,7 9,4 Hungary 9,0 13,0 Ireland 16,5 6,1 Italy 9,3 9,7 Latvia 8,6 13,4 Lithuania 10,8 12,8 Luxembourg 11,6 7,4 Malta 9,6 7,2 Netherlands 11,1 8,2 Poland 10,8 9,9 Portugal 9,5 10,0 Romania 9,9 12,1 Slovakia 11,1 9,8 Slovenia 10,9 9,1 Spain 10,5 8,3 Sweden 12,3 9,6 United Kingdom 13,0 9,0 European Union (27 countries) 10,7 9,7 Croatia 9,8 11,8 Norway 12,6 8,5 Russia 12,6 14,2 Ukraine 10,9 15,3 15

Speranza di vita alla nascita nei Paesi dell' UE e in alcuni altri (anno 2009) Paesi (in ordine decrescente Paesi (in ordine Maschi decrescente Femmine Sweden 79,4 France 85,0 Italy 79,1 Spain 84,9 Netherlands 78,7 Italy 84,5 Norway 78,7 Cyprus 83,6 Cyprus 78,6 Finland 83,5 Spain 78,6 Sweden 83,5 United Kingdom 78,3 Luxembourg 83,3 Luxembourg 78,1 Austria 83,2 France 78,0 Norway 83,2 Malta 77,9 Netherlands 82,9 Germany 77,8 Belgium 82,8 Greece 77,8 Germany 82,8 Austria 77,6 Greece 82,7 Ireland 77,4 Malta 82,7 Belgium 77,3 Slovenia 82,7 Denmark 76,9 Portugal 82,6 Finland 76,6 Ireland 82,5 Portugal 76,5 United Kingdom 82,5 Slovenia 75,9 Denmark 81,1 Czech Republic 74,2 Czech Republic 80,5 Croatia 73,0 Estonia 80,2 Poland 71,5 Poland 80,1 Slovakia 71,4 Croatia 79,7 Hungary 70,3 Slovakia 79,1 Bulgaria 70,1 Lithuania 78,7 Estonia 69,8 Hungary 78,4 Romania 69,8 Latvia 78,0 Latvia 68,1 Bulgaria 77,4 Lithuania 67,5 Romania 77,4 Ukraine 65,2 Ukraine 75,3 Russia 62,8 Russia 74,7 16

Le previsioni demografiche. Per il metodo di previsione analitico si veda G.C. Blangiardo, Elementi di demografia, Bologna, Il Mulino, pagg. 170 e segg. 17

Le previsioni dell ONU (http://esa.un.org/unpd/wpp/index.htm) Le ipotesi sulla fecondità. L ipotesi media: la fecondità è stata stimata mediante un metodo probabilistico che tiene conto della tendenze manifestate dalla fecondità nei diversi paesi del mondo nel sessantennio 1950-2010 L ipotesi alta. La fecondità è stimata di 0,5 figli sopra a quella della variante media: pertanto,i paesi che raggiungono un fecondità di 2,1 figli per donna nella variante media hanno una fecondità di 2,6 figli per donna nella variante alta. L ipotesi bassa. La fecondità è stimata pari a 0,5 figli per donna inferiore a quella della variante media. L ipotesi di fecondità costante. Per ciascun paese la fecondità rimane costante e uguale a quella stimata per il 2005-2010. Le ipotesi sulla mortalità La speranza di vita alla nascita è prevista in aumento tenendo conto della sua evoluzione recente, per sesso. Per i paesi affetti dal HIV/AIDS il declino della mortalità è previsto più lento e condizionato dall evoluzione dell epidemia (nel modello evolutivo sono stati esplicitamente introdotti gli effetti positivi della introduzione e della diffusione della terapia antiretrovirale). Le ipotesi sulle migrazioni Il quadro futuro delle migrazioni è delineato sulla base delle tendenze rilevate per il passato e tenendo conto delle politiche nazionali in merito. Quattro scenari I quattro scenari differiscono solo per quanto riguarda la fecondità mentre condividono le ipotesi relative alla mortalità e alle migrazioni cosicché il confronto fra i loro risultati permette di apprezzare gli effetti che i diversi modelli di fecondità hanno sui parametri demografici. Le varianti illustrate nelle tabelle seguenti sono: media, bassa, alta e costante. Sulla base della variante media l ONU prevede che la popolazione attuale di circa 7 miliardi raggiunga i 9,3 miliardi alla metà di questo secolo: la maggior parte di questo incremento trova origine nei paesi ad alta fecondità (il 43 per cento ha origine nell Africa subsahariana). Piccole variazioni della fecondità possono produrre sensibili differenze nelle dimensioni della popolazione: sulla base della variante alta la popolazione mondiale nel 2050 potrebbe raggiungere i 10,6 miliardi e sulla base della variante bassa potrebbe comunque superare gli 8 miliardi. Fecondità stimata e prevista secondo le quattro ipotesi Stimata 2045-2050 2005-2010 Media Bassa Alta Costante Mondo 2,52 2,17 1,71 2,64 3,22 Africa Settentrionale 2,97 2,03 1,55 2,52 3,24 Africa Subsahariana 5,10 3,00 2,51 3,49 5,33 Asia 2,28 1,88 1,39 2,37 2,64 Europa 1,53 1,91 1,41 2,41 1,55 America Latina e Caraibi 2,30 1,79 1,29 2,28 2,44 America del Nord 2,03 2,07 1,57 2,57 2,04 Oceania 2,49 2,21 1,72 2,71 2,81 Cina 1,64 1,77 1,27 2,27 1,64 India 2,73 1,87 1,37 2,37 2,73 Italia 1,38 1,88 1,38 2,38 1,38 Francia 1,97 2,06 1,56 2,56 1,97 18

Speranza di vita alla nascita stimata e prevista Stimata Prevista 2005-10 2045-50 Mondo 67,88 75,59 Africa Settentrionale 69,36 77,10 Africa Subsahariana 52,51 66,75 Asia 68,98 76,66 Europa 75,36 81,73 America Latina e Caraibi 73,41 79,85 America del Nord 78,22 83,22 Oceania 76,65 82,46 Cina 72,71 79,15 India 64,19 73,68 Italia 81,37 85,69 Francia 80,95 85,83 Immigrazione netta media annua 1990-2000 2010-2020 2040-2050 Africa Settentrionale -369-169 -141 Africa Subsahariana -80-300 -312 Asia -1321-1202 -1001 Europa 990 1082 726 America Latina e Caraibi -778-692 -427 America del Nord 1435 1165 1084 Oceania 84 143 58 Italia 38 174 134 Francia 31 100 95 Popolazione stimata e prevista secondo le quattro ipotesi Popolazione stimata (milioni) Popolazione prevista nel 2050 (milioni) 2010 Media Bassa Alta Costante Mondo 6896 9306 8112 10614 10943 Africa Settentrionale 209 322 280 368 401 Africa Subsahariana 813 1869 1652 2102 2596 Asia 4164 5142 4458 5898 5908 Europa 738 719 632 814 672 America Latina e Caraibi 590 751 646 869 863 America del Nord 345 447 396 501 444 Oceania 37 55 49 62 60 Cina 1341 1296 1130 1479 1303 India 1225 1692 1457 1953 2020 Italia 60,6 59,2 52,9 65,9 54,7 Francia 62,8 72,4 64,2 81,3 71,3 19

Le variazioni della popolazione stimata e prevista (variante media: 2010-2050) Variazioni assolute (milioni) Variazioni medie annue (per mille) Mondo 2.410 7,5 Africa Settentrionale 113 10,8 Africa Subsahariana 1.056 20,8 Asia 978 5,3 Europa -19-0,6 America Latina e Caraibi 161 6,0 America del Nord 102 6,5 Oceania 19 10,3 Cina -46-0,9 India 467 8,1 Italia -1-0,6 Francia 10 3,6 Italia e Francia: la popolazione di 65 anni e oltre al 2050 Migliaia su 100 abitanti: varianti (variante media) Media Bassa Alta Costante Italia 19.347 32,7 36,6 29,4 35,4 Francia 18.057 24,9 28,1 22,2 25,3 Interpretare i risultati delle previsioni. - Con riferimento alla popolazione mondiale. Come si spiega il divario fra i quattro scenari evolutivi? Dove si concentrerà la crescita della popolazione mondiale? Perché la popolazione dell India aumenterà di più di quella della Cina benché si ipotizzi che entro il 2050 anche l India riduca la propria fecondità a livelli non molto superiori a quelli della Cina? Perché nella ipotesi di fecondità costante la fecondità mondiale risulterebbe nel 2045-50 più elevata di quella osservata nel 2005-10? - Con riferimento alla popolazione dell Italia e della Francia. Perché nell ipotesi di fecondità costante si prevede che la popolazione italiana diminuisca mentre quella francese aumenti? Perché l ammontare della popolazione anziana italiana e francese è qui riportato solo con riferimento alla variante media? e perché l indice di invecchiamento varia al variare delle ipotesi? E perché nell ipotesi alta è più basso che nelle altre ipotesi?e perché la popolazione francese invecchierà meno di quella italiana? 20