Referendum a senso unico Alta partecipazione, soprattutto nei comuni più piccoli e periferici

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Referendum a senso unico Alta partecipazione, soprattutto nei comuni più piccoli e periferici Domenica 22 ottobre, due regioni italiane Lombardia e Veneto hanno tenuto i referendum consultivi per richiedere al governo un maggiore spazio di autonomia su determinate materie e competenze specificate dall art. 116 della Costituzione italiana. Nel caso del Veneto era previsto un quorum di validità dell elezione (pari al 50% degli aventi diritto), mentre in Lombardia non era richiesto il raggiungimento di nessun quorum. Considerate le posizioni assunte dai partiti, l intera partita referendaria si giocava attorno alla quota di cittadini che avrebbero preso parte alla votazione. Un alta affluenza, superiore al quorum in Veneto e al di sopra di una soglia fissata simbolicamente attorno al 40% in Lombardia, avrebbe significato un successo per i promotori del referendum e un rafforzamento delle loro posizioni nella trattativa con il governo nazionale sulla differenziazione regionale. Per questa ragione, l Istituto Cattaneo ha deciso di analizzare nel dettaglio la partecipazione elettorale nei due referendum, tenendo in considerazione sia la prospettiva storica sia quella geografica, relativa alla distribuzione del voto a livello comunale e provinciale. 1. Il referendum in Veneto La figura 1 riporta il dato della partecipazione elettorale in tutti i referendum (sia abrogativi che costituzionali) tenuti in Veneto dal 1990 ad oggi. Nonostante la natura puramente consultiva del referendum del 2017, l affluenza si è attestata al 57,2%: un dato certamente elevato e in media con gli ultimi tre referendum costituzionali (2011, 2006 e dicembre 2016). In termini assoluti, hanno preso parte al referendum oltre 2 milioni e 300 mila elettori veneti, uno dei risultati più elevati in termini di partecipazione dal 1995 ad oggi. Figura 1. Partecipazione elettorale nei referendum (abrogativi, costituzionali e consultivi) in Veneto dal 1990 al 2017 (valori percentuali) Fonte: elaborazione dell Istituto Cattaneo sui dati del Ministero dell Interno e della regione Veneto. Nota: nei referendum con più quesiti, si è calcolato il valore medio. In giallo sono indicati i referendum costituzionali. Nel caso del Veneto è indubbio, quindi, il successo per i principali promotori dell iniziativa referendaria, sia per quel che riguarda l affluenza che per il dato dei voti favorevoli a una maggiore autonomia regionale (oltre il 98% degli elettori ha votato Sì ). Come mostrano le figure 2 e 3, la partecipazione elettorale e i voti a favore di una maggiore autonomia hanno raggiunto livelli 1

più elevati nelle province di Vicenza, Verona e, in parte, Padova, abbassandosi invece nei territori di Venezia, Rovigo e, soprattutto, Belluno. È significativa inoltre la corrispondenza geografica tra le aree del Veneto che hanno registrato una maggiore partecipazione elettorale e la percentuale di chi ha votato Sì nel referendum. In sostanza, nelle zone caratterizzate da una partecipazione più elevata si nota un comportamento degli elettori veneti più favorevole alla causa autonomista. Quindi, anche in questo caso l affluenza si conferma come l elemento fondamentale per l interpretazione delle dinamiche elettorali del referendum. Figura 2. Distribuzione dell affluenza a livello comunale nel referendum consultivo del Veneto (valori percentuali) Figura 3. Distribuzione del Sì a livello comunale nel referendum consultivo del Veneto (valori percentuali) 2

Per esaminare più nel dettaglio la distribuzione dell affluenza nel referendum consultivo del Veneto, l Istituto Cattaneo ha anche analizzato le differenze nell affluenza tra i comuni capoluogo di provincia e tutti gli altri comuni non-capoluogo. Come indica la figura 4, con l unica eccezione della provincia di Belluno, la partecipazione elettorale è nettamente superiore nei comuni non-capoluogo di provincia rispetto ai comuni capoluogo. In media, l affluenza è inferiore di circa 10 punti percentuali nei comuni capoluogo del Veneto; un dato che tocca il livello massimo nella città di Padova, dove la differenza rispetto ai comuni della provincia non-capoluogo raggiunge i 18 punti percentuali. Figura 4. Confronto tra la partecipazione elettorale nei comuni capoluogo e nei comuni noncapoluogo per provincia in Veneto (valori percentuali) 3

Fonte: elaborazione dell Istituto Cattaneo su dati della regione Veneto. Nota: valore medio per i comuni noncapoluogo. Da questo punto di vista, il voto referendario si delinea anche come un voto proveniente dalle periferie o, comunque, rafforzato dalle voci dei territori distanti dai grandi certi urbani. Una richiesta di maggiore autonomia che, come indica anche la figura 5, cresce soprattutto nei comuni inferiori (ai 15 mila abitanti) e nelle piccole patrie del Nord-est. L affluenza è, infatti, superiore di circa 3 punti percentuali nei comuni veneti superiori ai 15 mila abitanti e questa tendenza si rafforza in particolare nella provincia di Padova e Vicenza. Solo il caso di Belluno, dove la partecipazione elettorale nei comuni superiori supera quella dei comuni più piccoli, va in controtendenza rispetto allo scenario sopra descritto. Figura 5. Confronto tra la partecipazione elettorale nei comuni veneti superiori e inferiori a 15 mila abitanti (valori percentuali) Fonte: elaborazione dell Istituto Cattaneo su dati della regione Veneto. Nota: valore medio per i comuni noncapoluogo. 1. Il referendum in Lombardia Nel caso della Lombardia, l analisi potrà essere meno dettagliata perché, fino al momento della preparazione di questa analisi, non sono disponibili ancora i dati definitivi relativi alla 4

consultazione referendaria. L innovazione del voto elettronico, per quanto non abbia creato problemi nell esercizio del voto da parte dei cittadini lombardi, sembra comunque aver rallentato le procedure di spoglio e di comunicazione dei risultati. Ciò nonostante, è possibile indicare i tratti principali del referendum lombardo, in particolare per quel che riguarda l analisi della partecipazione al voto. La figura 6 riporta il trend dell affluenza in tutti i referendum dal 1990 ad oggi in Lombardia. Nel referendum di domenica scorsa la partecipazione si è assestata al di sopra del 38% dei voti, un risultato superiore a quello che lo stesso Roberto Maroni, Presidente della regione Lombardia, aveva indicato come quorum simbolico per valutare il successo o l insuccesso dell appuntamento elettorale, prendendo come dato di riferimento il 37,2% di affluenza nel referendum del 2001 sul Titolo V della Costituzione. Anche se di poco superiore a quel dato, il risultato della consultazione lombarda che non prevedeva un quorum formale per la validità della votazione è sicuramente meno importante, in termini numerici, rispetto a quello veneto, ma indica comunque la presenza di un terzo dell elettorato lombardo favorevole alla richiesta di maggiore autonomia nei confronti dello Stato centrale. In numeri assoluti, i lombardi che si sono recati ai seggi sono stati oltre 3 milioni, e appena il 4% dei votanti si è dichiarata contraria al quesito proposto. Pur nettamente inferiore rispetto all affluenza registrata in Veneto, anche quella della Lombardia si inserisce comunque tra le quattro consultazioni referendarie con il maggior dato di partecipazione dal 2000 fino ai giorni nostri. Figura 6. Partecipazione elettorale nei referendum (abrogativi, costituzionali e consultivi) in Lombardia dal 1990 al 2017 (valori percentuali) Fonte: elaborazione dell Istituto Cattaneo sui dati del Ministero dell Interno e della regione Veneto. Nota: nei referendum con più quesiti, si è calcolato il valore medio. In giallo sono indicati i referendum costituzionali. Valori ancora non definitivi. Anche nel caso della Lombardia, la distribuzione geografica dell affluenza presenta alcune significative particolarità sul territorio regionale. Nello specifico, la partecipazione alle urne è più elevata nelle province del nord-est, in particolare nei territori di Bergamo, Brescia e Sondrio (zone, per inciso, di maggior radicamento della Lega nord). Invece, l affluenza si affievolisce spostandoci verso sud, con riferimento soprattutto alle province di Mantova, Cremona e Pavia. Rispetto al Veneto, dove l alta partecipazione ha avuto un carattere fortemente trasversale, nel caso della Lombardia l affluenza sembra essersi maggiormente caratterizzata, almeno a livello geografico, dal traino non esclusivo ma significativo della Lega nord. 5

Figura 7. Distribuzione dell affluenza a livello comunale nel referendum consultivo del Veneto (valori percentuali, ancora non definitivi) Un ultimo aspetto da segnalare per il caso lombardo, riguarda la differenza nella distribuzione del dato sull affluenza tra comuni capoluogo e comuni non-capoluogo. L esito più eclatante si è registrato a Milano, dove soltanto un milanese su quattro si è recato ai seggi (circa il 26%). Tuttavia, come riporta la figura 8, il dato di Milano non è un caso isolato. In media, la partecipazione è stata superiore di circa 9 punti percentuali nei comuni non-capoluogo di tutta la regione, sfiorando i quasi 15 punti percentuali nelle province più a Nord come Bergamo, Brescia e Como. Anche per la Lombardia, si conferma così quello che abbiamo già visto per il Veneto: la partecipazione è stata trainata maggiormente dalle zone più periferiche o, più precisamente, dai comuni più piccoli e non dai grandi centri urbani. La voce del Nord, che con questa tornata referendaria è tornata a porre sull agenda della politica italiana la questione settentrionale, ha squillato con più forza nelle verdi valli dei comuni rurali. Figura 8. Confronto tra la partecipazione elettorale nei comuni capoluogo e nei comuni noncapoluogo per provincia in Lombardia (valori percentuali) 6

Fonte: elaborazione dell Istituto Cattaneo su dati della regione Lombardia. Nota: valore medio per i comuni noncapoluogo. Valori ancora non definitivi. Analisi a cura di Marco Valbruzzi (3493294663) e Michelangelo Gentilini Fondazione di ricerca Istituto Carlo Cattaneo Tel. 051235599 051239766 / Sito web: www.cattaneo.org Appendice Referendum in Veneto dal 1990 al 2017 Anno Tipologia Argomento Affluenza Sì No Abrogativo Disciplina della caccia 55,0 92,3 7,7 1990 Abrogativo Accesso dei cacciatori a fondi privati 55,0 92,3 7,7 7

Abrogativo Uso dei pesticidi 55,1 93,1 6,9 1991 Abrogativo Riduzione preferenza alla Camera 73,7 95,9 4,1 Abrogativo Competenze Usl 87,6 89,1 10,9 Abrogativo Stupefacenti e sostanza psicotrope 87,6 54,0 46,0 Abrogativo Finanziamento pubblico ai partiti 86,9 94,4 5,6 1993 Abrogativo Casse Risparmio e Monti di Pietà 87,6 94,6 5,4 Abrogativo Ministero delle partecipazioni statali 87,6 94,1 5,9 Abrogativo Sistema elettorale Senato 87,7 89,4 10,6 Abrogativo Ministero agricoltura e foreste 87,6 77,1 22,9 Abrogativo Ministero turismo e spettacolo 87,6 89,8 10,2 Abrogativo Rappresentanza sindacale (massimale) 67,3 51,0 49,0 Abrogativo Rappresentanza sindacale (minimale) 67,0 58,1 41,9 Abrogativo Contrattazione pubblico impiego 66,9 61,0 39,0 Abrogativo Soggiorno cautelare 67,3 77,2 22,8 Abrogativo Privatizzazione RAI 66,9 58,4 41,6 1995 Abrogativo Autorizzazione al commercio 67,2 35,5 64,5 Abrogativo Trattenute contributi sindacali 67,2 59,2 40,8 Abrogativo Legge elettorale comuni 67,6 51,9 48,1 Abrogativo Orari esercizi commerciali 67,3 37,1 62,9 Abrogativo Concessioni televisive nazionali 68,0 45,5 54,5 Abrogativo Interruzioni pubblicitarie 67,9 47,5 52,5 Abrogativo Raccolta pubblicità radiotelevisiva 67,6 46,6 53,4 Abrogativo Privatizzazione 38,5 79,0 21,0 Abrogativo Obiezioni di coscienza 38,7 73,3 26,7 Abrogativo Caccia 38,6 82,5 17,5 1997 Abrogativo Carriere dei magistrati 38,5 87,0 13,0 Abrogativo Ordine dei giornalisti 38,4 68,5 31,5 Abrogativo Incarichi extragiudiziari dei magistrati 38,5 88,3 11,7 Abrogativo Ministero per le politiche agricole 38,5 73,4 26,6 1999 Abrogativo Sistema elettorale Camera dei deputati 56,2 91,6 8,4 Abrogativo Rimborso spese per elezioni 32,2 71,1 28,9 Abrogativo Sistema elettorale Camera dei deputati 32,4 82,0 18,0 Abrogativo Elezione del CSM 31,9 70,6 29,4 2000 Abrogativo Ordinamento giudiziario 31,9 69,0 31,0 Abrogativo Incarichi extragiudiziari dei magistrati 32,0 75,2 24,8 Abrogativo Licenziamenti 32,5 33,4 66,6 Abrogativo Trattenute associative e sindacali 32,2 61,8 38,2 2001 Costituzionale Modifica del Titolo V della Costituzione 40,7 57,7 42,3 2003 Abrogativo Reintegrazione dei lavoratori 25,9 87,4 12,6 Abrogativo Servitù coattiva di elettrodotto 25,9 86,3 13,7 Abrogativo Ricerca sperimentale sugli embrioni 25,5 86,1 13,9 2005 Abrogativo Norme sui limiti all'accesso (su PrMeAs) 25,5 86,7 13,3 Abrogativo Diritti dei soggetti coinvolti in PrMeAs 25,5 85,3 14,7 Abrogativo Divieto di fecondazione eterologa 25,4 73,0 27,0 2006 Costituzionale Modifica Parte 2 della Costituzione 62,3 55,3 44,7 Abrogativo Sistema elettorale Camera dei deputati 26,4 75,5 24,5 2009 Abrogativo Sistema elettorale Senato 26,4 75,6 24,4 Abrogativo Pluricandidature alla Camera 27,2 87,6 12,4 Abrogativo Gestione servizi pubblici locali 58,9 94,7 5,3 2011 Abrogativo Tariffa servizio idrico 58,9 95,3 4,7 Abrogativo Produzione energia elettrica nucleare 58,9 93,5 6,5 8

Abrogativo Norma su legittimo impedimento 58,8 93,7 6,3 2016 Abrogativo Durata trivellazioni in mare 37,9 85,6 14,4 2016 Costituzionale Modifica Parte 2 della Costituzione 76,7 38,0 62,0 2017 Consultivo Autonomia e regionalismo differenziato 57.2 98,1 1,9 Referendum in Lombardia dal 1990 ad oggi Anno Tipo Argomento Affluenza Sì No Abrogativo Disciplina della caccia 50,2 91,1 8,9 1990 Abrogativo Accesso dei cacciatori a fondi privati 47,6 91,4 8,6 Abrogativo Uso dei pesticidi 47,8 93,3 6,7 1991 Abrogativo Riduzione preferenza alla Camera 67,5 95,3 4,7 Abrogativo Competenze Usl 85,4 84,5 15,5 Abrogativo Stupefacenti e sostanza psicotrope 85,6 52,4 47,6 Abrogativo Finanziamento pubblico ai partiti 85,6 92,9 7,2 1993 Abrogativo Casse Risparmio e Monti di Pietà 85,5 93,0 7,0 Abrogativo Ministero delle partecipazioni statali 85,5 93,5 6,5 Abrogativo Sistema elettorale Senato 86,2 87,9 12,1 Abrogativo Ministero agricoltura e foreste 85,5 74,9 25,1 Abrogativo Ministero turismo e spettacolo 85,5 88,6 11,4 Abrogativo Rappresentanza sindacale (massimale) 66,4 53,0 47,0 Abrogativo Rappresentanza sindacale (minimale) 66,4 63,8 36,2 Abrogativo Contrattazione pubblico impiego 66,4 66,0 34,0 Abrogativo Soggiorno cautelare 66,6 72,5 27,5 Abrogativo Privatizzazione RAI 66,8 61,7 38,3 1995 Abrogativo Autorizzazione al commercio 66,5 35,6 64,4 Abrogativo Trattenute contributi sindacali 66,7 59,6 40,4 Abrogativo Legge elettorale comuni 66,7 59,6 40,4 Abrogativo Orari esercizi commerciali 66,6 39,1 60,9 Abrogativo Concessioni televisive nazionali 67,6 41,5 58,5 Abrogativo Interruzioni pubblicitarie 67,6 43,2 56,8 Abrogativo Raccolta pubblicità radiotelevisiva 67,5 42,7 57,3 Abrogativo Privatizzazione 36,3 78,1 21,9 Abrogativo Obiezioni di coscienza 36,5 72,7 27,3 Abrogativo Caccia 36,3 80,7 19,3 1997 Abrogativo Carriere dei magistrati 36,3 86,0 14,0 Abrogativo Ordine dei giornalisti 36,1 66,9 33,1 Abrogativo Incarichi extragiudiziari dei magistrati 36,3 87,3 12,7 Abrogativo Ministero per le politiche agricole 36,1 72,5 27,5 1999 Abrogativo Sistema elettorale Camera dei deputati 52,6 89,5 10,5 Abrogativo Rimborso spese per elezioni 32,4 69,4 30,6 Abrogativo Sistema elettorale Camera dei deputati 32,7 78,0 22,0 Abrogativo Elezione del CSM 32,0 67,8 32,2 2000 Abrogativo Ordinamento giudiziario 32,1 66,9 33,1 Abrogativo Incarichi extragiudiziari dei magistrati 32,2 73,0 27,0 Abrogativo Licenziamenti 33,0 32,0 68,0 Abrogativo Trattenute associative e sindacali 32,6 57,3 42,7 2001 Costituzionale Modifica del Titolo V della Costituzione 37,3 59,5 40,5 2003 Abrogativo Reintegrazione dei lavoratori 25,1 85,6 14,4 Abrogativo Servitù coattiva di elettrodotto 25,2 83,9 16,1 9

Abrogativo Ricerca sperimentale sugli embrioni 26,8 87,9 12,1 2005 Abrogativo Norme sui limiti all'accesso (su PrMeAs) 26,8 88,5 11,5 Abrogativo Diritti dei soggetti coinvolti in PrMeAs 26,8 87,2 12,8 Abrogativo Divieto di fecondazione eterologa 26,8 75,6 24,4 2006 Costituzionale Modifica Parte 2 della Costituzione 60,6 54,6 45,4 Abrogativo Sistema elettorale Camera dei deputati 23,8 74,7 25,3 2009 Abrogativo Sistema elettorale Senato 23,8 74,7 25,3 2011 Abrogativo Pluricandidature alla Camera 24,7 87,0 13,0 Abrogativo Gestione servizi pubblici locali 54,4 93,4 6,6 Abrogativo Tariffa servizio idrico 54,4 94,1 5,9 Abrogativo Produzione energia elettrica nucleare 54,4 91,6 8,4 Abrogativo Norma su legittimo impedimento 54,4 93,2 6,8 2016 Abrogativo Durata trivellazioni in mare 30,5 79,6 20,4 2016 Costituzionale Modifica Parte 2 della Costituzione 74,2 44,5 55,5 2017 Consultivo Autonomia e regionalismo differenziato 38,3 95,3 3,9 10