VDA BroadBusiness - Ulteriori Lotti Funzionali

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VDA BroadBusiness - Ulteriori Lotti Funzionali RELAZIONE BENI PAESAGGISTICI DLGS 42/2004 ART. 142 C. 1 L. F (RISERVE NATURALI) PROGETTO DEFINITIVO Ed. Rev Data IL TECNICO PROGETTISTA 01 00 16/01/2015 Doc.N. 09 Ed. 01 Rev 00 Cl. Data 16/01/2015 Pag 1 di 11

EXECUTIVE SUMMARY Il presente documento costituisce la Relazione in merito ai vincoli di cui al Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, articolo 142 comma 1 lettera f della costituenda Associazione Temporanea d Impresa (nel seguito definita ATI) tra Telecom Italia S.p.A, Alpitel S.p.A. e Sirti S.p.A. per la Gara europea per la Progettazione definitiva, esecutiva, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e realizzazione di una rete in fibra ottica sul territorio regionale e relativa manutenzione e gestione. - - - - - - - - - - - - - - - - - - Uffici competenti al rilascio di autorizzazioni/pareri relativi alla compatibilità delle opere da realizzare ai sensi del Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, articolo 142 comma 1 lettera f: Assessorato agricoltura e risorse naturali Dipartimento risorse naturali e corpo forestale Aree protette Loc. Grand Chemin, n. 21 11020 SAINT-CHRISTOPHE Doc.N. 09 Ed. 01 Rev 00 Cl. Data 16/01/2015 Pag 2 di 11

INDICE EXECUTIVE SUMMARY... 2 1 Generalità... 4 2 Descrizione delle opere... 5 2.1 Criteri generali di esecuzione degli scavi... 5 2.2 Trincea tradizionale... 6 2.3 Minitrincea... 7 2.4 Rinterri e ripristini... 7 2.5 Posa dei pozzetti... 8 2.6 Posa del cavo ottico aereo autoportante su palificata esistente... 9 3 Individuazione delle tratte di interferenza dei tracciati progettuali con le zone soggette a vincolo ai sensi del Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, articolo 142 comma 1 lettera f... 10 4 Allegati... 11 4.1 Tavole di progetto... 11 4.2 Carte dei vincoli... 11 4.3 Relazioni... 11 Doc.N. 09 Ed. 01 Rev 00 Cl. Data 16/01/2015 Pag 3 di 11

1 Generalità Su incarico dell Associazione Temporanea di Imprese TELECOM ITALIA S.p.A, SIRTI S.p.A e ALPITEL S.p.A, ai sensi del Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, articolo 142 comma 1 lettera f, ho redatto la presente relazione al fine di ottenere autorizzazioni/pareri necessari da parte degli Uffici competenti in merito alla compatibilità del di potenziamento, razionalizzazione e sviluppo dell infrastruttura di telecomunicazioni a sostegno della copertura a Larga Banda del territorio regionale della Valle d Aosta (VdA BroadBusiness Ulteriori Lotti Funzionali), con i vincoli presenti nelle aree interessate dai lavori. Per quanto non meglio specificato nella presente relazione, si fa specifico riferimento alle allegate Relazione Geologica, Geotecnica e di Compatibilità con lo stato di dissesto e Relazione Archeologica e VIARCH. Doc.N. 09 Ed. 01 Rev 00 Cl. Data 16/01/2015 Pag 4 di 11

2 Descrizione delle opere Nelle zone soggette a vincolo, il progetto prevede la posa di cavo di fibra ottica, costituito da tre minitubi di diametro pari a 12/14 mm, secondo le seguenti modalità: posa del cavo interrato mediante scavo di una nuova trincea (profondità 1 m circa); posa del cavo interrato mediante scavo di una nuova minitrincea (profondità 0,4 m); installazione del cavo ottico su palificata esistente. 2.1 Criteri generali di esecuzione degli scavi Prima di avviare le operazioni di scavo sarà generalmente verificata la natura del terreno allo scopo di adattare alle sue caratteristiche le modalità di esecuzione delle opere da realizzare e definire l impiego dei mezzi di lavoro. Sarà inoltre verificata la presenza di condutture interrate, edifici, strade, alberi, elementi di pregio paesaggistico e/o architettonico che possano determinare situazioni di criticità. Gli scavi saranno di norma realizzati al di fuori della carreggiata bitumata, prediligendo marciapiede, banchina o fosso di scolo delle acque. Saranno eseguiti in carreggiata, previa autorizzazione dell'ente Competente, solo nel caso di mancanza dello spazio necessario nelle pertinenze in precedenza citate a causa dell'esistenza di altri servizi, fabbricati o nell impossibilità comprovata alla posa fuori piano viabile bitumato. In questi casi gli scavi saranno sempre preceduti da una preparazione dei bordi con taglio mediante sega e/o fresa ed i disfacimenti saranno limitati alla superficie strettamente necessaria; nel caso di pavimentazione in materiale lapideo (porfido, granito, ecc) lo stesso dovrà essere rimosso con dovuta precauzione per essere riutilizzato per il ripristino della sede viabile. Le attività di scavo di trincee tradizionali a cielo aperto saranno limitate a particolari condizioni operative o dove esplicitamente richiesto dagli Enti. Nei casi in cui la consistenza del terreno non dia sufficienti garanzie di stabilità sarà evitato il deposito di materiali e la sosta di macchine operatrici ed autocarri pesanti. Doc.N. 09 Ed. 01 Rev 00 Cl. Data 16/01/2015 Pag 5 di 11

2.2 Trincea tradizionale Le profondità di scavo, misurate dall estradosso del pacco tubi, salvo diversa prescrizione dell ente, saranno generalmente le seguenti: 50 cm circa su marciapiedi e piste ciclabili 100 cm circa lungo la carreggiata e negli attraversamenti stradali Sezione TIPO carreggiata sotto asfalto Sezione TIPO banchina sterrata Doc.N. 09 Ed. 01 Rev 00 Cl. Data 16/01/2015 Pag 6 di 11

2.3 Minitrincea La minitrincea è una trincea di dimensioni contenute. In deroga alle profondità di cui sopra, previo accordo con l Ente proprietario o concessionario della strada, la profondità di scavo potrà essere ridotta con conseguente significativa riduzione dell impatto ambientale. L esperienza maturata nel campo delle realizzazioni infrastrutturali per TLC, ha permesso di identificare lo scavo ottimale nelle dimensioni di cm 10x40. A profondità superiori aumenta notevolmente la probabilità di imbattersi in trovanti e quindi di ricorrere necessariamente a scavi di tipo tradizionale con invasività decisamente maggiore. Questa soluzione, garantisce l'integrità del sedime di base della carreggiata grazie alla ridotta profondità e facilità di sottopasso da parte di servizi ed infrastrutture successive. Sezione TIPO minitrincea sotto asfalto 2.4 Rinterri e ripristini Il riempimento degli scavi sarà eseguito con le caratteristiche tecniche e nelle quantità indicate dai Proprietari delle strade (Amministrazioni, Enti, Privati, ecc.). Il materiale di riempimento degli scavi sarà posto in opera a strati successivi di cm 30 compattati a regola d'arte. La compattazione sarà effettuata con impiego di idonei mezzi meccanici quali vibrocostipatori, rulli, etc.. In caso di attraversamenti, il Doc.N. 09 Ed. 01 Rev 00 Cl. Data 16/01/2015 Pag 7 di 11

riempimento dello scavo sarà eseguito con misto cementato dosato con 80 100 kg/mc di cemento Portland con classe di resistenza 325 livellato ad una quota inferiore di cm. 11 rispetto al piano viabile. Nel caso di riempimento di minitrincea saranno utilizzate malte cementizie. Le pavimentazioni saranno ripristinate con la stessa tipologia di materiale e con gli stessi spessori antecedenti all esecuzione degli scavi. Il sottofondo sarà, salvo diversa prescrizione dell Ente, ripristinato per la medesima larghezza dello scavo, mentre le modalità operative per quanto concerne il manto superficiale stradale in termini di larghezza, spessore e necessità di eseguire scarifichi preliminari, saranno definite dall Ente preposto all atto del rilascio dei permessi. Le pavimentazioni lapidee (selciati, basoli, porfidi) saranno ripristinate utilizzando il medesimo materiale, opportunamente ripulito, precedentemente rimosso e conservato a bordo scavo. Eventuali parti mancanti o danneggiate in fase di rimozione saranno reintegrate con materiale identico a quello rimosso. 2.5 Posa dei pozzetti Per agevolare la posa del cavo e garantire idonea accessibilità è prevista la posa di pozzetti rompitratta lungo i percorsi. Il numero e la frequenza degli stessi saranno funzione della tipologia di posa del cavo prevista, delle pezzature del cavo, dell'orografia del terreno e del percorso di posa. I pozzetti saranno possibilmente installati in modo che sia i chiusini che i pozzetti siano ubicati esternamente al piano viabile bitumato, al fine di non pregiudicare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della pavimentazione stradale e di garantire maggiormente la fluidità e sicurezza della circolazione veicolare in caso di apertura degli stessi per interventi da parte dell'impresa appaltatrice. Saranno installati nella carreggiata stradale, previa autorizzazione dell'ente Competente, solamente quando gli spazi ristretti e la presenza in loco di altri sottoservizi e/o fabbricati non permettano la predetta ubicazione sotto le banchine od i marciapiedi. I pozzetti sono generalmente di misura cm 125x80 e 90x70 di tipo prefabbricato in calcestruzzo vibrato e sono modulari, cioè formati da un modulo di base e da anelli di sopralzo per adeguarne la profondità dell ingresso dei tubi; il chiusino di accesso è in ghisa. Se necessario, potrà essere posato un pozzetto interamente interrato con bobina rivelatrice (marker). Doc.N. 09 Ed. 01 Rev 00 Cl. Data 16/01/2015 Pag 8 di 11

Tipologici dei pozzetti 2.6 Posa del cavo ottico aereo autoportante su palificata esistente La posa autoportante dei cavi ottici aerei installati su palificazione esistente, posati senza l ausilio della fune portante, è possibile per campate di lunghezza inferiore a 50 m; per campate di lunghezze superiori e in tutti i casi previsti dalle norme per interferenze meccaniche od elettriche i cavi saranno posati su fune portante mediante gli accessori tradizionali. La posa del cavo in soluzione autoportante è consentita solo su palificazione ove sia già posata almeno una fune portante. Doc.N. 09 Ed. 01 Rev 00 Cl. Data 16/01/2015 Pag 9 di 11

3 Individuazione delle tratte di interferenza dei tracciati progettuali con le zone soggette a vincolo ai sensi del Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, articolo 142 comma 1 lettera f La seguente tabella individua le differenti tratte ricadenti nelle zone soggette a vincolo, suddivise per comune e tipologia di intervento previsto. Si fa inoltre riferimento all elaborato grafico relativo alla tratta (vedi allegati). ITEM VALLE TRATTA VINCOLO PROG. (m) DA: A: TIPO SEDE COMUNE VINCOLO 1 PELA05 754 79 833 Trincea Sterrato Oyace DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI 2 PELB06 92 3799 3891 Mini Trincea Asfalto Bionaz DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI 3 PELA08 514 542 1056 Palifica Esistente Sterrato DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI 4 PELA08 229 1328 1557 Palifica Esistente Sterrato DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI 5 PELA08 11 1557 1568 Palifica Esistente Sterrato Ollomont DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI 6 PELA08 254 1683 1937 Palifica Esistente Sterrato Ollomont DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI 7 PELA08 13 2113 2126 Palifica Esistente Sterrato Ollomont DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI 8 PELA08 68 0 68 Palifica Esistente Sterrato DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI 9 PELA08 7 0 7 Palifica Esistente Sterrato DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI 10 PELA08 4 7 11 Trincea Sterrato DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI 11 PELB10 46 0 46 Trincea Asfalto Bionaz DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI 12 PELB10 8 0 8 Trincea Asfalto Bionaz DLGS 42/2004 art. 142 C.1 L.F (RISERVE NATURALI Doc.N. 09 Ed. 01 Rev 00 Cl. Data 16/01/2015 Pag 10 di 11

4 Allegati Elenco degli allegati cartografici e tecnici di riferimento. 4.1 Tavole di progetto 4.2 Carte dei vincoli PELA05_PLAN_GEN PELB06_PLAN_GEN PELA08_PLAN_GEN PELB10_PLAN_GEN PELA05_PLAN_GEN art142 C1-LF RISERVE NATURALI PELB06_PLAN_GEN art142 C1-LF RISERVE NATURALI PELA08_PLAN_GEN art142 C1-LF RISERVE NATURALI PELB10_PLAN_GEN art142 C1-LF RISERVE NATURALI PELA05_PLAN_TRACC 4.3 Relazioni PELB06_PLAN_TRACC Relazione Geologica, Geotecnica e di Compatibilità con lo stato di dissesto PELA08_PLAN_TRACC Relazione Archeologica e VIARCH PELB10_PLAN_TRACC Relazione Tecnica Specialistica Doc.N. 09 Ed. 01 Rev 00 Cl. Data 16/01/2015 Pag 11 di 11