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Transcript:

I-A- Una città che cambia Quartiere della Crypta Balbi e della Porticus Minucia a Roma all'epoca imperiale, ai IV-V secoli, ai X-XI secoli e dopo il XIV secolo. Foto di una piazza di Lucca. Il mondo tardo-antico Sarebbe fin troppo facile parlare del mondo tardo antico [tra il IV ed il VI secolo] come se fosse unicamente un semplice racconto di decadenza e caduta [ ]. Quando si esamina il mondo antico.. ci manca la conoscenza di che cosa volesse dire vivere in quel mondo.un senatore romano scriveva come se vivesse ancora al tempo di Augusto, poi si svegliava all improvviso, come accadde a molti alla fine del V secolo, rendendosi conto che in Italia non c era più un imperatore romano, E viceversa, un vescovo cristiano benediceva le rovine causate dalle invasioni germaniche [ ] e lo faceva in una lingua latina o greca, inconsciamente modellata sui classici antichi da P.Brown, Il mondo tardo antico, Da Marco Aurelio a Maometto Come si trasforma la città romana dopo l'impero romano? La cultura romana scompare dopo l'antichità?

I-B- Un nuovo tipo di potere per un nuovo contesto Qual'è il contesto a partire del V secolo? Qual'è la nuova situazione vissuta dagli italiani e qual'è la conseguenza concreta? Disegni del castello di Miranduolo VIII -XI secoli 1-Da potente a signori Par la debolezza dei re, il terrore provocato dalle incursioni di Ungari, Arabi e Normanni e la disgregazione dell'impero carolingio nei secoli IX e X causarono un progressivo aumento dell'autorità dei grandi proprietari. Spesso il potente aveva aumentato i possedimenti perché aveva unito, alle terre di cui era padrone da tempo, quelle cedute da molti piccoli agricoltori liberi in cambio di aiuto e difesa. In teoria, la giustizia pubblica avrebbe dovuto proteggerli. Il sovrano era l'unico che aveva il diritto di costruire fortezze e torri e di fare il necessario per la difesa ma, in questi anni di disordine, non sarebbe mai giunto in tempo con l'esercito a portare soccorso. Ognuno se era in grado, doveva fare da sé. Cosi, il potente comincia ad occuparsi direttamente della protezione alzando mure e fortificazioni permanenti. Il potenti crea un esercito privato e godeva di immunità : ha il potere sul suo territorio. Dati i mezzi e l'autorità di cui disponeva, diventa un vero e proprio signore costringendo tutti a sottostare al suo potere. 2-Costituzione del 28 maggio 1037 da Corrado II Corrado [Corrado era l'imperatore del Santo romano germanico impero], per grazia di Dio imperatore augusto dei Romani. A tutti i fedeli della santa Chiesa di Dio [Chiesa cattolica], ordiniamo e stabiliamo fermamente che nessun vassallo dei vescovi, degli abati, dei marchesi o dei conti può perdere il proprio beneficio [terre e uomini dati a un signore per assicurarci il suo potere] senza colpa certa e dimostrata. Stabiliamo anche che quando un vassallo muore suo figlio abbia il suo beneficio.

II-A- Imperatore e Papa... La lotta per le investiture Nel Medioevo, gli imperatori erano spesso più potenti dei papi : decidevano chi sarebbe diventato papa, poi lo controllavano in vari modi, soprattutto scegliendo quali vescovi nominare, cosi che anche loro diventavano come dei feudatari dell'imperatore. Questi vescovi-feudatari pagavano per essere eletti, poi facevano quello che volevano per arricchirsi sempre di più, invece di dare il buon esempio. Nel 1059, il papa Niccolo II decide di riprendere il controllo della situazione e inizia a nominare i vescovi liberamente. Cosa risponde l'imperatore? Niente, perché in quegli anni l'imperatore era un bambino! Ma, una volta compiuti i 15 anni, l'imperatore Enrico IV vuole tornare a fare come gli imperatore prima di lui, cioè nominare i vescovi e scegliere un papa che stia buono e non gli dia fastidio. Il papa di quegli anni, Gregorio VII, pero non è per niente d'accordo e scomunica l'imperatore nel 1076, cioè lo dichiara fuori dalla Chiesa. Nessuno deve allora obbedirgli. Dopo un po di tempo, l'imperatore scende in Italia, manda via Gregorio VII e sceglie un nuovo papa. Ma, la storia non finisce qui. Dopo la morte di Enrico IV e di Gregorio VII, la lotta continua e si deve aspettare fino al Concordato di Worms nel 1122 per trovare una soluzione : i vescovi erano scelti insieme sia dal papa che dall'imperatore; l'imperatore affidava al vescovo l'amministrazione del territorio mentre il papa lo incaricava di guidare le persone dal punto di vista religioso. Dove sono l'imperatore e il Papa? Perché l'imperatore tedesco e il Papa sono in conflitto tra il XI e il XII secolo? Qual'è la soluzione trovata? Come quella lotta rende la situazione ancora più confusa in Italia?

II-B- Il Comune : cittadini contro signori Signori, comuni e imperatore Le città, sempre più ricche, volevano governarsi da sole, senza dovere obbedire all'imperatore o ai vescovi e pagare le loro tasse. Perciò i cittadini più importanti, ricchi mercanti, artigiani e banchieri formano delle associazioni dette comuni, che iniziano a governare le città in modo autonomo, con i loro capi, le loro monete e il loro esercito. Spesso, il Comune nasce buttando via i signori o trattando con loro. Insomma, i comuni diventano come dei piccoli Stati indipendenti. L'imperatore naturalmente non è contento, perché vuole che le città gli obbediscano, gli paghino le tasse e non abbiano un esercito per combattere contro di lui. Diversi imperatori usano la forza per piegare queste città indipendenti, attaccando e distruggendo i comuni che non obbedivano. Nel 1154, l'imperatore Federico, detto Barbarossa, decide che è ora di far finire la libertà e l'indipendenza dei comuni italiani. Manda perciò un suo governatore in tutte le città per riprendere il controllo. Ma, alcune città cacciano via il governatore imperiale e continuano a governarsi da sole. L'imperatore scende allora in Italia e distrugge due importanti città, Crema nel 1159 e Milano nel 1162. Tutto questo potere non piace a nessuno in Italia, nemmeno al Papa che lo scomunica. La battaglia finale si svolge vicino a Milano : i comuni sconfiggono Barbarossa e lo costringono a riconoscere la loro libertà. Viene firmato la pace di Costanza nel 1183 che riconosce la libertà dei comuni (mura, esercito, giudici, leggi,...) e, in cambio, i comuni promettono di rimanere fedeli all'imperatore. Tra il 1000 e il 1200 si sono formati comuni in molte città del Centro-Nord come Milano, Asti, Arezzo, Pisa, Genova, Firenze, Ferrara, Lucca...Nel '200 e '300 i comuni più grandi come Milano e Firenze iniziano a governare le campagne vicine, poi conquistano anche le città più piccole sino a governare su intere regioni. Che cosa accade per i signori? Perché? Chi governa i comuni? E' una democrazia? Come reagisce l'imperatore? Perché? Qual'è la soluzione a questo conflitto? Qual'è la situazione dell'italia settentrionale dopo la guerra coll'imperatore? Come si materializza nel paesaggio urbanistico il potere comunale? Comuni e Stati in Italia settentrionale nel XII secolo

II-C- Le signorie Signorie, piccoli Stati Nel Medioevo, molte città italiane erano organizzate come un comune : si governavano da sole, avevano i loro capi, le loro monete, il loro piccolo esercito. Nel comune comandavano alcune persone più importanti (i grandi proprietari, gli artigiani e i commercianti più ricchi) che decidevano insieme cosa fare attraverso il sistema delle corporazioni, cioè le organizzazioni che rappresentavano le attività economiche più importanti. Ma spesso, questi gruppi erano in lotta tra loro per il potere e a volte arrivavano anche a uccidere o allontanare dalla città gli avversari. A volte protestavano anche i cittadini più poveri, che volevano avere una loro corporazione e fare parte del governo della città. A Firenze, per esempio, gli operai che lavoravano nel settore della lana erano circa un terzo della popolazione della città, ma non contavano nulla, non prendevano decisioni e non erano rispettati. Nel 1378 insorgono e cercano con la forza di essere riconosciuti come una corporazione tra le altre, in modo da avere più potere, ma riescono ad ottenere ben poco e tutto torna come prima. [Quando la città diventava non governabile a causa delle tensioni sociali, una persona straniera della città era chiamata per ristabilire l'ordine : il podestà. Poteva fare quello che voleva per un anno...ma, spesso, alla fine i problemi ricominciavano.] Tutto questo rendeva la vita difficile. Siccome in tutte le grandi città italiane, c'erano delle famiglie molto ricche, alla fine erano loro a prendere il comando della città, diventando i suoi signori. Questo tipo di governo si chiama la signoria. A Firenze, c'era la famiglia dei Medici, mercanti e banchieri, ma anche proprietari di terre e produttori di tessuti. All'inizio erano solo una famiglia molto importante, che veniva incaricata dagli altri cittadini di occuparsi della città. Poi, a partire del 1434, un poco alla volta, sono diventati dei veri e propri principi, che trasmettevano il loro potere di padre in figlio, senza essere eletti. Quali sono i problemi che appariscono nei comuni? Come si concretizzano? Quali sono le tre soluzioni a questi problemi? Quale è la soluzione che funziona? L'Italia dopo la Pace di Lodi, 1453