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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE JESI CENTRO L. LOTTO CONTRATTO D ISTITUTO Organizzazione del lavoro ed articolazione dell orario del personale docente L anno 2007, il mese di gennaio, il giorno 29, presso la Segreteria dell Istituto Comprensivo Jesi- Centro L. Lotto, in sede di contrattazione integrativa TRA il Dirigente Scolastico Prof.ssa Mirella Mazzarini in rappresentanza dell Istituto Comprensivo Jesi Centro la rappresentanza sindacale di Istituto, di cui in calce al presente accordo E VIENE STIPULATO il seguente accordo integrativo ai sensi dell art.6 del CCNL 24/07/2003 che resterà in vigore fino alla sottoscrizione di un nuovo contratto. Art. 1 Campo di applicazione Le disposizioni contenute nel presente accordo si applicano al personale docente assunto a tempo indeterminato ed a tempo determinato in servizio in questo Istituto scolastico. Qualora modifiche normative di livello gerarchico superiore entrassero in contrasto con quanto qui stabilito, le parti si impegnano ad apportare le necessarie modifiche. Il presente contratto integrativo viene predisposto sulla base ed entro i limiti di quanto previsto in materia dalla normativa vigente e in particolar modo entro quanto stabilito dai CCNL Scuola 04/08/1995, CCNL 31/08/1999, CCNL 24/07/2003, dall accordo del 15/02/2001, dal D.L.vo 369/97, D.L.vo 80/98, dalla L. 300/70 e dai protocolli di concertazione Provinciale/Regionale eventualmente sottoscritti in materia. 1

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE JESI CENTRO L. LOTTO Art. 2 Modalità di svolgimento dell orario di lavoro dei docenti - L orario di lavoro rispetta le norme e le indicazioni del Contratto di scuola dell infanzia, primaria e secondaria di 1 grado. Può essere svolto su base plurisettimanale per esigenze organizzative legate a scelte didattiche di flessibilità. - Nella formulazione dell orario vanno prese in considerazione anche le esigenze manifestate dai docenti in merito alla scelta del giorno libero compatibilmente con le esigenze del servizio scolastico formulate nel POF. - Il Dirigente Scolastico ha la possibilità di utilizzare il docente che usufruisce del giorno libero settimanale per la sostituzione dei colleghi assenti per periodi brevi, previa sua disponibilità e compenso. - L orario di svolgimento delle lezioni e delle attività didattiche è indicato nel POF. - Il Collegio dei docenti, recependo le indicazioni dei consigli di classe, interclasse, intersezione stabilisce il calendario delle riunioni per le attività di programmazione, di lavoro delle commissioni, per gli incontri di informazione con le famiglie degli alunni. - Le ore eccedenti l orario obbligatorio d insegnamento e le 40 ore previste dall art. 27/3 comma a) del CCNL 02/05 sono retribuite con le modalità indicate nella programmazione del Fondo di Istituto. - Il Contratto prevede 40 ore per: - attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno da espletare a giugno e a settembre prima e dopo l inizio delle lezioni; - le riunioni del Collegio dei docenti; - la consegna delle schede e dei documenti di valutazione ai genitori degli alunni. Sono inoltre previste contrattualmente e costituiscono dovere anche fino ad un massimo di 40 ore per riunioni dei Consigli di classe, interclasse, intersezione che nel totale non possono essere superate. 2

A settembre si programmano i due monte ore fermo restando che alcune attività rientrano in quelle correlate alla funzione docente e ai doveri presupposti e costituenti la professionalità docente: la preparazione delle lezioni e degli ambienti della scuola, la correzione degli elaborati, i rapporti ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE JESI CENTRO L. LOTTO individuali con le famiglie e l espletamento del diritto-dovere all aggiornamento e alla formazione in servizio. Per assicurare l accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe 5 minuti prima dell inizio delle lezioni e ad assistere all uscita degli alunni medesimi. Le riunioni di plesso degli insegnanti di scuola primaria possono configurarsi come riunioni di consiglio di classe/interclasse. Art. 3 Definizione delle modalità di assegnazione dei docenti ai plessi. Il Dirigente Scolastico, secondo quanto previsto dall art. 369 del T.U. 297/94, assegna i docenti alle classi e alle sezioni sulla base dei criteri generali definiti dal Consiglio di Istituto e secondo le proposte formulate dal Collegio Docenti. L assegnazione dei docenti ai plessi avviene secondo criteri di utilizzo del personale riferiti a: - art. 7 commi 1, 3, 5 del Contratto Collettivo concernente la mobilità del personale docente, educativo ed ATA per l anno scolastico 2007/08 - anzianità di servizio in base alla graduatoria d Istituto Tali criteri scattano solo in caso di concorrenza tra docenti sull assegnazione al posto. I docenti in servizio in ciascun plesso dell Istituto vengono assegnati con precedenza nella sede ove hanno già prestato servizio a meno di richiesta di mobilità del singolo docente e/o eventuali opportunità di spostamento concordate tra le parti. I docenti in servizio e titolari nell Istituto vengono assegnati con precedenza rispetto ai docenti che entrano a far parte per la prima volta dell organico funzionale d Istituto o che sono in utilizzo. I trasferiti hanno la precedenza sulle utilizzazioni. I nuovi arrivati sono graduati tra loro in base alla graduatoria d istituto. 3

Nell assegnazione alle classi il Dirigente Scolastico valuterà le competenze professionali di tipo culturale, disciplinare, relazionale al fine di costituire teams docenti con caratteristiche di funzionalità ed efficacia, in coerenza con gli obiettivi stabiliti dalla programmazione educativa nel quadro del Piano dell Offerta Formativa. ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE JESI CENTRO L. LOTTO La continuità didattica va intesa come continuità nella classe o continuità nel plesso per ragioni progettuali-organizzative. Nel caso di richiesta volontaria di assegnazione ad altro plesso dell Istituto formulata dal singolo docente il criterio della continuità didattica non può essere considerato elemento ostativo. Nel caso dei docenti in esubero in un plesso il criterio della continuità nella classe non può essere considerato elemento di automatismo nella conferma di assegnazione. Per i docenti assegnati in un plesso dell Istituto ma utilizzati in altra sede amministrativa non si applica il criterio della continuità in quanto insussistente. Questi verranno comunque assegnati con precedenza rispetto ai docenti che entrano a far parte per la prima volta dell organico funzionale d Istituto, dopo i docenti già utilizzati nel plesso ad altro titolo. Nei plessi ove si dovessero verificare situazioni di concorrenza o di docenti in esubero rispetto alla dotazione organica prevista dal piano delle attività le assegnazioni saranno disposte sulla base della graduatoria formulata secondo le tabelle allegate al CCDN sulla mobilità del personale docente. Art. 4 Criteri per supplenze Considerati i vincoli normativi e gli orientamenti già espressi dal Collegio dei Docenti si indicano i seguenti criteri di sostituzione dei docenti assenti: - Scuola dell Infanzia: per il primo giorno di assenza si provvede con risorse interne, preso atto della possibilità di utilizzare personale interno al plesso e della disponibilità dei singoli insegnanti. Per assenze superiori a tre giorni si procede alla nomina del supplente, qualora si evidenzi la necessità. - Scuola Primaria: per il primo giorno di assenza si provvede con risorse interne, preso atto della possibilità di utilizzare personale interno al plesso e della disponibilità dei singoli insegnanti. Per assenze superiori a tre giorni si procede alla nomina del supplente, qualora si evidenzi la necessità. 4

- Scuola Secondaria: le sostituzioni dei colleghi assenti devono essere effettuate con priorità all interno della classe, con i docenti a disposizione. Le nomine dei supplenti di norma si effettuano per assenze superiori ai giorni previsti dalla normativa vigente. - Art. 5 Esercizio del diritto di sciopero Sulla materia è in vigore l accordo nazionale attuativo della legge n. 146/90 allegato al contratto nazionale 1999 (attuazione della legge 146/90, art.2.1). PRIMA DELLO SCIOPERO Il dirigente scolastico ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE JESI CENTRO L. LOTTO - chiede a Docenti e Ata, con una circolare, chi intende scioperare specificando che la comunicazione non è obbligatoria ma volontaria; - comunica alle famiglie, 5 giorni prima dello sciopero, la possibile sospensione del servizio previsto per il giorno di sciopero; I docenti - sono liberi di dichiarare o di non dichiarare se intendono scioperare IL GIORNO DELLO SCIOPERO Il dirigente scolastico - organizza il servizio minimo con il personale che non sciopera - può sospendere le lezioni se non è in grado di garantire neanche un servizio minimo - può chiudere la scuola, se tutti sono in sciopero. Il Dirigente Scolastico il giorno precedente lo sciopero comunicherà al personale che non intende scioperare di essere in servizio nella propria scuola la prima ora lavorativa, a prescindere dal proprio orario di servizio. Parte Sindacale Parte Pubblica 5

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