LE VIE DEL SÉ AUTENTICO COLLANA DI STUDI PSICOLOGICO SPIRITUALI PER LA RICERCA INTERIORE 1
Direttore Mauro AMICI Psicologo, autore e formatore Comitato scientifico Paola BIANCHI Università degli Studi di Roma Tor Vergata Mario FIORENTINI Università degli Studi di Trieste Daniela ABRAVANEL Counselor e terapeuta familiare
LE VIE DEL SÉ AUTENTICO COLLANA DI STUDI PSICOLOGICO SPIRITUALI PER LA RICERCA INTERIORE Non puoi insegnare niente ad un uomo, puoi solo aiutarlo a trovare le cose dentro sé stesso. Galileo G Il progetto nasce dall idea di trasmettere la conoscenza attraverso tecniche psicologiche/spirituali che vanno a fondere le radici autentiche (ad esempio sacre scritture, Kabbalah, Torah, scritture vediche) con correnti di pensiero scientifiche al fine di dare la possibilità, a chi interessato, di arrivare a sperimentare stati di coscienza diversi e più affini al benessere dell individuo. La collana intende includere scritti e saggi inerenti varie discipline psicologiche, spirituali, filosofiche, storiche ed economiche che coniugano le antiche tradizioni con la perenne ricerca del Sé Autentico.
Mauro Amici Perle nel mare Riflessioni kabbalistico psicologiche
Copyright MMXIV ARACNE editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Quarto Negroni, 15 00040 Ariccia (RM) (06) 93781065 ISBN 978-88-548-7592-0 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: settembre 2014
Ad HaShem, a Serafino Michele, a Sofia, Paola e la mia famiglia
Indice 11 Introduzione 15 Quaderno 1 L introspezione di Abramo 39 Quaderno 2 Agnus Dei 51 Quaderno 3 L Arca di Noach 59 Quaderno 4 I 4 mondi e i 32 percorsi dell Albero della Vita 89 Quaderno 5 La Croce Templare e le 8 Beatitudini 123 Quaderno 6 ll Peccato nella Torah 129 Quaderno 7 Pesach 139 Bibliografia 9
Introduzione I quaderni che seguiranno nascono dall idea di fornire delle riflessioni kabbalistiche e psicologiche per permettere alle persone di prendere confidenza con una saggezza e una scienza che, messe in parallelo, possono aiutare a vedere sé stessi e il mondo che ci circonda in maniera differente, forse con un po più di apertura spirituale. I quaderni non vogliono essere una dimostrazione di verità assoluta, anche perché la verità è frammentata in tantissimi aspetti e sparsa per tutto il globo terrestre, tanto che sarebbe impossibile arrivare ad averla tra le mani, bensì aspirano ad essere solo un aspetto della verità, un pezzo di un puzzle di una grandezza smisurata. La parola Kabbalah ha un doppio significato: quello più comune è ricezione, perché colui che si avvia allo studio della Kabbalah, in un certo senso, è stato ricevuto, quindi si trova su una strada dove il tempo e lo spazio non esistono più, dove la sincronicità di persone, luoghi e contesti avviene come magia e dove la consapevolezza assume contorni più chiari e funzionali alla qualità della vita. Il secondo significato è più ampio ed è, a mio parere, a discrezione di ognuno, ossia per come decide di utilizzare tale saggezza. Il significato di mettere in parallelo è ciò che fa della Kabbalah lo strumento principe dell intuizione e dell interpretazione personale e, d altronde, anche un vecchio detto recita: la Torah è costruita su consonanti, tu mettici le vocali. Personalmente uso mettere in parallelo la Kabbalah e la Psicologia e ho sempre trovato, nel mio piccolo, dei significanti e dei significati di spessore; spesso mi ritrovo a fare calcoli ghematrici, o parallelismi particolari, e ogni volta scopro sempre nuovi orizzonti di sapienza e conoscenza che non sono frutto del caso, bensì di una guida che prende per mano e, con dolcezza, accompagna nella scoperta di determinati stati di coscienza. Per fare un breve esempio di parallelismo mostrerò una piccola interpretazione dei giorni della Creazione dove, a mio parere, il 11
12 Introduzione Signore prima crea l impianto, la base, poi l Uomo per poterne usufruire e gioire: La Creazione delle potenze in atto 2 GIORNO: Elohim disse poi: «sia una distesa in mezzo alle acque che separi le une dalle altre». Elohim creò la Supercoscienza e l inconscio con la separazione delle acque in superiori e inferiori. La supercoscienza non va confusa con il Super Io, ma va considerata come una parte dell Io che ha il potere di trascendere oltre la Materia. 3 GIORNO: Elohim disse: «si riuniscano le acque che sono al di sotto del cielo in un sol luogo sì che apparisca l asciutto». Elohim creò la coscienza con la riunione delle acque inferiori in un sol luogo, sì che apparisca l asciutto, chiamato Terra. La coscienza diviene strumento di specchio dell anima, ed è solo grazie alla coscienza che noi percepiamo di essere vivi e inclusi in determinate realtà. Nello stesso giorno Elohim disse: «La terra produca germogli, erbe che facciano seme, alberi da frutto...», in questo modo Elohim creò le buone intenzioni, il giusto discernimento e la struttura dell Albero della Vita (alberi da frutto) dell uomo, come riflesso dell Albero della Vita trascendente. Qui, a mio parere, vengono creati e impiantati quelli che l Induismo definisce Chakra e la Kabbalah definisce le 10 sefirot nell uomo, da Keter a Malchut, dalla cima della testa alla punta dei piedi. 4 GIORNO: Elohim disse: «siano i luminari nella distesa del cielo», Elohim dispose la Shekinah (l energia femminile di D o che pervade ogni cosa e che simboleggia l immanenza di D o) e il nostro Io, o vero Sé. Qui siamo nel cuore dell uomo dove albergano sia Dio che la sua anima. Riprendendo una nota metafora vedica siamo nel cuore dell uomo, simile ad un ramo su cui poggiano due uccelli, ma mentre Uno osserva e si limita solo a questo (D o), l altro mangia, salta, cinguetta e fa errori. 5 GIORNO: Elohim disse: «Brulichino le acque di un brulicame di esseri viventi, volatili volino sulla Terra...». Elohim creò i ricordi dell inconscio, le tracce da mantenere, le emozioni negative e, con gli uccelli, tutte le aspirazioni, i desideri di risalita, le intuizioni. Siamo, in sostanza, nella sfera dell ES subcosciente, dove risiedono si tutte le nostre ferite e i nostri traumi, ma che è anche la sede dell entusiasmo fanciullesco, della creatività oltremisura, delle intuizioni che qui prendono l energia per esplodere in tutto il loro splendore. Secondo il Bahir il quinto giorno è anche il giorno della creazione degli angeli, gli intelletti separati di Aristotele, ossia le potenze di cui l uomo dispone per poter risalire a D o. Maimonide, nella sua Guida dei Perplessi, fa spesso riferimento alle potenze in atto, quali immaginazione, astrazione e le definisce appunto angeli, ossia doni che l uomo ha per risalire al Signore, ma Maimonide ci insegna anche che gli Angeli sono anche potenze o forze dell Universo, create da D 0 e a Lui sottostanti per volontà e azione. Un famoso detto del Genesi Rabbah recita: un angelo non compie due missioni e due angeli non compiono una sola missione a dimostrazione di come le potenze in alto siano lo specchio delle potenze
Introduzione 13 in basso, corrispondenti alle facoltà umane, e che ognuna è addetta solo ad uno specifico scopo. 6 GIORNO: Elohim disse: «la Terra produca esseri viventi di varie specie, animali domestici, rettili, bestie selvatiche...», le bestie feroci, ossia le pulsioni, gli istinti, le reazioni e tutto ciò che è negativo, ossia l Ego negativo espletato attraverso la coscienza e il comportamento, spesso collegato al Super Io Freudiano. Siamo nel campo della sfera dell Io corruttibile, dove il Super Io, salvifico per alcuni versi, diviene area che incamera, tuttavia, anche gli elementi giudicanti e che sono il riflesso cosciente degli schemi mentali. Il Super Io diviene salvifico nei casi di emergenza e pericolo, ma devastante nei casi in cui agisce lo schema sulle potenze in atto, ossia sugli angeli interiori, corrompendo anche esse. Ma nello stesso giorno Elohim creò l Adam e diede all uomo il potere di governare su tutto, perché ha tutto in sé stesso. Questa piccola raccolta di quaderni rappresenta le mie intuizioni nei vari temi che verranno trattati, dove troverete interpretazioni, spunti di meditazione, lavori ghematrici, al solo scopo di rafforzare quello che, a mio parere, deve essere il cammino di ogni essere umano: il ritorno a D o. Personalmente sono arrivato alla conclusione che tutto ciò che in questa realtà ci circonda, non è altro che un teatro illusorio, dove ognuno recita la propria parte sospinto dalla sua cosciente individualità e che non può far altro che quella parte. L insieme delle parti però dà vita ad una scena teatrale dove gli incastri, le dinamiche, le gioie e le disgrazie fungono da prove di crescita interiore e dove ciò che resterà eterno sarà solo la crescita dell individuo e la sua parte dell Io, il Vero Sé, che si riflette nella coscienza. In definitiva credo fortemente che non esista nulla intorno all Io e che sia solo una illusione, costruita ad arte, per permettere alle anime di fare esperienza e di crescere, come succede fisicamente anche a noi, da piccoli fino alla vecchiaia. In questa realtà (preferisco chiamarla così piuttosto che mondo) arrivano anime giovani, meno giovani, vecchie, antiche e si mescolano, si incontrano, si scontrano ignari, per lo più, del compito che stanno svolgendo e della crescita che stanno effettuando, ma fa tutto parte del teatro, dove gli attori siamo noi, gli animali, le piante, persino i sassi, colpevoli a volte di farci male ad un piede mentre inciampiamo, o meritevoli dell energia che possono diffondere se usati nel modo giusto. Lewin parlò del T Group e portò alla luce le dinamiche gruppali, come anche la Teoria del Campo, ripresa dalla cibernetica. In un certo senso la penso come lui, con l aggiunta che oltre il discorso
14 Introduzione dell attrazione e repulsione, esista sì il campo energetico ma che ve ne siano altri più grandi e smisurati, fino all Adam Kadmon, artefice del tutto..., il grande regista dei campi energetici e delle anime che vi appartengono. Per chiudere questa piccola introduzione vi auguro davvero una piacevole crescita e un sano ritorno al proprio vero Sé, con sforzo e costanza, consapevoli del fatto che meditazione, discernimento, respirazione, visualizzazione, e quant altro, non sono altro che strumenti di ascesa, ma ciò che più conta è la seria predisposizione mentale verso D o, quindi la consapevolezza di essere a lui soggetti e intimamente legati e per rafforzare questo concetto vi lascio anche un piccolo componimento, scritto in un momento di libertà e profondo sentire emozionale: Come un sole illumina esteriormente ogni cosa e ad esse dà calore e le sostiene, così avere coscienza di Dio è vedere ogni cosa come fosse un Suo riflesso lucente e comprendere che è Lui che fa vivere e morire. Permetti ai tuoi occhi di divenire lucenti e di spostarsi dal guardare sterilmente al vedere lo splendore dell Universo, cosciente del fatto che la Persona sei tu, la Personalità è l estensione di te stesso nella materia e forte del fatto che la Persona è eterna, mentre la Personalità muore. Buona lettura di cuore.