Emissioni diffuse dalla attività zootecnica. Marcella Guarino, Cecilia Baldini Milano, 12 novembre 2015

Documenti analoghi
APPROFONDIMENTI PARTICOLATO DA ALLEVAMENTO

Il settore zootecnico e le emissioni da ricoveri

LCA (Life Cycle Assessment Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso

Emissioni di odori dagli allevamenti zootecnici Laura Valli, Alessandra Immovilli Nicola Labartino, Giuseppe Moscatelli CRPA spa Reggio Emilia

Applicazioni del biochar in zootecnia

L'impatto ambientale nelle produzioni agroalimentari e zootecniche

Stima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici

Strategie per la riduzione delle emissioni in atmosfera dagli allevamenti bovini

Autorizzazione Integrata Ambientale - ALLEVAMENTI INTENSIVI - Pescara, 24 novembre 2016

BREF: Migliori tecniche disponibili in allevamento

Emissioni di gas e odori e produzione di biogas da letame suino

Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO. Valutazione Ambientale Strategica

ESERCITAZIONE ECOLOGIA AGRARIA. ValorE - Sistema Esperto aziendale

L impronta carbonica del latte e della carne bovina: uno studio per le filiere dell Emilia-Romagna

Studio Impatto Ambientale

D9. RIDUZIONE, RECUPERO ED ELIMINAZIONE DEI RIFIUTI E VERIFICA DI ACCETTABILITA

Domande preparatorie esame di ecologia

Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto. Mattia Fumagalli

ISPRA vs INEMAR: Confronti e criticità sulle emissioni di particolato da comparto zootecnico

Life CONCLUSIONI. Cycle Analisys per la valutazione economica della sostenibilità ambientale della filiera del biogas in Lombardia

Stima delle emissioni in atmosfera di ammoniaca derivanti dagli allevamenti zootecnici

Lucia Bonadonna Istituto Superiore di Sanità

Le emissioni di gas serra nell industria agroalimentare

Biodiversita microbica e fertilità biologica dei suoli agrari

44. Stato di applicazione delle BAT Bat Applicazione Note GENERALI. Attuazione di programmi di informazione formazione del personale

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Fertilizzazioni

ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Fertilizzazioni

Linee guida AdR. Federica Scaini, Eleonora Beccaloni. Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale

Risultati e Buone Pratiche nel settore animale

Le attività e i risultati del progetto dimostrativo LIFE+ AQUA

Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale

Le nuove strategie nazionali e comunitarie sulla qualità dell aria

Report mensile sulla qualita dell aria

Convegno S.A.T.A. Suini

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

Guida Modulo F27. Utilizzazione agronomica di effluenti zootecnici IN QUALI CASI PUOI UTILIZZARE QUESTO MODULO?

COMPARAZIONE DI DIFFERENTI METODI DI ALLOCAZIONE NELLA LCA APPLICATA NEL SETTORE DELL ALLEVAMENTO OVINO

Effetto della digestione anaerobica sull efficienza dell azoto dei reflui suini

4.37 Allevamenti di bestiame di cui alla parte II, dell allegato IV alla parte V, del DLgs 152/2006 e smi

Confronto dei fattori di emissione dell ammoniaca per le specie animali in produzione zootecniche

L inventario delle emissioni in atmosfera, uno strumento di pianificazione

ALLEGATO A3 Dgr n del 28/04/2009 pag. 1/10

Life + UNIZEO: Impostazione della sperimentazione agronomica

Indicatore CI- 45: GHG emissions from agriculture ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale

ENERGIA DALLE FONTI RINNOVABILI ASPETTATIVE DALLE NUOVE TECNOLOGIE LE BIOMASSE

titolare della Ditta comunica

Ruolo dell azoto. L azoto è: Costituente di numerosi composti biologici (proteine, amminoacidi, nucleotidi, coenzimi )

PRIA - PIANO REGIONALE DEGLI INTERVENTI PER LA QUALITÀ DELL ARIA

Agenzia Regionale per la Tutela dell Ambiente. Distretto Provinciale di L Aquila

LA PRODUZIONE DI BIOGAS DAGLI SCARTI DELLA GDO: PRIME VALUTAZIONI RIFERITE ALLA REALTÀ PIEMONTESE. P. Balsari D. Cuk

Inquinamento da particolatoaerodisperso nella Cittàdi Torino

Stoccaggio e spandimento dei reflui zootecnici: emissioni e nuove tecniche di riduzione

SUINI SU PAGLIA E BIOGAS

Approccio al problema odore negli allevamenti soggetti ad Autorizzazione Integrata Ambientale

AgrelanWeb uno strumento per definire la concimazione ottimale

Sicurezza alimentare C O N TA MINAZIONE C H I MICA

CRITERI PER IL CONTROLLO E LA PREVENZIONE AMBIENTALE NEGLI ALLEVAMENTI IN EMILIA ROMAGNA

Il biochar: stato dell arte e opportunità per il florovivaismo

INVENTARIO REGIONALE DELLE EMISSIONI IN ATMOSFERA (IREA)

Progettazione: CONSORZIO RAETIA

D9. RIDUZIONE, RECUPERO ED ELIMINAZIONE DEI RIFIUTI E VERIFICA DI ACCETTABILITA

SCHEDA «INT 8»: COMBUSTIONE OLI USATI 1

INQUINAMENTO ATMOSFERICO URBANO E TRAFFICO VEICOLARE Problematiche attuali e prospettive future S. CERNUSCHI

D6-D14 Allegati Scheda D

Caratteristiche del digestato per l'equiparazione ai concimi chimici

Agricoltura & Sviluppo srls


Valutazione dell impatto sulla qualità dell aria per diversi scenari di utilizzo della biomassa per scopi energetici.

QUALITA DELL ARIA E INQUINAMENTO ATMOSFERICO

e che effetti ha sull ambiente

La modellistica di dispersione ad alta risoluzione per lo studio dell'impatto delle navi crociera e passeggeri nella città di Venezia

Valutazione ambientale delle filiere agroalimentari

Biogas: i parametri tecnico economici per lo studio di fattibilità

Integrazione alla valutazione modellistica di diffusione inquinanti atmosferici

L IMPATTO SULLA SALUTE DEI CITTADINI

Provincia di Reggio Calabria

Verifiche di funzionalita negli impianti di depurazione acque

Ripartizione N al campo (kg/t p.v./a) Peso vivo. Volumi effluenti (m3/ t p.v. x anno) Azoto al campo

Mauro Spanghero, Dipartimento di Scienze Animali, Università di Udine,

LA MISURAZIONE DEI DANNI ALLA SALUTE CAUSATI DAGLI INQUINANTI AMBIENTALI / ATMOSFERICI

Agricoltura e Sviluppo Località Ritonda San Bonifacio VR Tel Fax Mail:

Quantificazione delle emissioni di azoto e fosforo di allevamenti di vacche da latte e vitelloni

Procedure in materia di V.I.A. Nuovi adempimenti per gli allevamenti zootecnici Brescia, 9 giugno 2015

Ecomondo 2013 Applicazione di un modello lagrangiano a particelle per la dispersione degli odori per superare i limiti di CALPUFF.

Dalla visione attuale alla visione sistemica ALLEGATO 6

Caratterizzazione degli effluenti zootecnici e dimensionamento dei contenitori di stoccaggio e trattamento

La legge dei gas perfetti

Energia Sostenibile dal Fuoco

CARATTERIZZAZIONE DELLE CONCENTRAZIONI DI PARTICOLATO ATMOSFERICO E DELLE SUE SORGENTI NELL AREA DI LECCE

Acque sotterranee, lo stato chimico è buono

L inventario delle emissioni INEMAR. ARPAV - Verona

La doppia piramide alimentare: sano per te, sostenibile per il pianeta. Barbara Buchner Director, Climate Policy Initiative Venice

Espressioni di concentrazione di una soluzione

Le tecnologie per la conversione delle biomasse

27 Marzo 2015 PROGETTO LIFE+ UNIZEO

IREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera

ERICA Supporto di calcolo delle Emissioni, loro Riduzione Integrata e Controllo negli Allevamenti Zootecnici. Manuale d uso

ELIMINAZIONE DEI NITRATI DALLE ACQUE POTABILI

L 229/78 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea

Transcript:

Emissioni diffuse dalla attività zootecnica Marcella Guarino, Cecilia Baldini Milano, 12 novembre 2015

Le emissioni dal comparto zootecnico Gli allevamenti sono responsabili di: 1. Inquinamento di acque superficiali e di falda (NO - 3 ed NH 4+ ) 2. Acidificazione (NH 3, ma anche H 2 S, NO x, etc.) 3. Eutrofizzazione (N, P) 4. Inquinamento atmosferico (NH 3, N 2 O, NO, PM 10, PM 2.5, bioareosols, etc.) 5. Aumento dell effetto serra (CO 2, CH 4, N 2 O, etc.) 6. Impoverimento delle risorse idriche 7. Disturbi di carattere locale (odori e rumori) 8. Utilizzo diffuso di metalli pesanti, pesticidi e sostanze tossiche 9. Diffusione di patogeni, inclusi quelli antibiotico-resistenti 10.Residui di composti farmaceutici nelle acque

Le emissioni dal comparto zootecnico: GHG Sono di origine agricola: Il 65% di N 2 O (298 CO 2 -equivalenti) Fattori di conversione per GWP rivisti da IPCC (2013) Il 37% di CH 4 (34 CO 2 -equivalenti)

Le emissioni dal comparto zootecnico: NH 3 Il settore agricolo è responsabile del 96% delle emissioni di ammoniaca. Di queste il 55% proviene dalla gestione delle deiezioni, il restante 41% ha origine dai suoli agricoli. Fonte: Ispra rapporto 223_2015

Le emissioni dal comparto zootecnico: PM Fonte: Ispra rapporto 223_2015

Le emissioni dal comparto zootecnico: PM Definizione di bio-areosols Bio-aerosol, è la polvere che deriva da materiale biologico, proveniente da microrganismi, animali o piante. Essa ha normalmente una composizione eterogenea e contiene: materiale inorganico (derivati dal suolo, dagli edifici, etc.); frammenti di piante (polline); materiale di origine animale (peli, pelle morta, allergeni); gas intrappolati sulla surperficie delle particelle (principalmente NH 3 ) microrganismi patogeni e non (batteri, virus, and funghi); alcuni componenti batterici biologicamente attivi (endotossine batteriche, micotossine, etc.).

La densità delle principali specie animali in Europa.

Le emissioni in Lombardia PM Fonte: INEMAR_Inventario 2012

La fonte delle emissioni Le emissioni derivano dagli animali e dalle loro deiezioni. La problematica è legata in particolare alla gestione degli effluenti, in quanto la loro quantità, struttura e composizione influisce sulle emissioni derivate dalle seguenti fasi di processo: Stabulazione Stoccaggi Trattamenti Spandimenti GHG GHG GHG GHG

La fonte delle emissioni Pollutant NH 3 CH 4 N 2 O CO 2 NO x PM Odour Production system Animal housing, manure storage, processing and landspreading of manure Animal housing, storage of manure and manure processing Animal housing, storage of manure and landspreading of manure Animal housing, energy used for heating and transport on farm, and biogenic CO 2 that may e emitted in the field Animal housing, storage and spreading of manure, heaters in buildings and small combustion installations Animal housing, milling and grinding of feed, feed storage, solid manure storage and application, heaters in buildings and small combustion installations Animal housing, storage of manure, landspreading of manure Fonte: IRPP_Final draft, Agosto 2015

La stima delle emissioni United Nations Framework Convention on Climate Change Regolate da diverse Convenzioni Internazionali United Nations Economic Commission for Europe/ Convention on Longe-Range Transboundary Air Pollution GHG CO 2, CH 4, N 2 O Si occupano di inquinanti diversi NH 3, NO X, SO X, NMVOC, CO, PM, Metalli pesanti IPCC 2006 Tier 1, Tier 2, Tier 3 Redigono LINEE GUIDA utili agli Stati firmatari EMEP/EEA 2013 Tier 1, Tier 2, Tier 3

La stima delle emissioni Nella stima delle emissioni occorre innanzitutto stimare la popolazione media annua (AAP).

La stima delle emissioni: Tier 1 È un metodo semplificato che prevede l utilizzo di fattori di emissione «tabellati». [kg NH 3 /anno]

La stima delle emissioni: Tier 2 Serve a mettere in rilievo le differenze date dalle diverse categorie animali (diverse per età/peso, caratteristiche dell alimentazione e dell escrezione) e pratiche di gestione del refluo. Utilizza fattori di emissione specifici, calcolati sulla base di un maggior numero di informazioni. [kg CH 4 /capo anno] Una volta calcolato il fattore di emissione specifico, viene inserito nella formula generale e sommato a quello delle altre categorie di animali. [Gg CH 4 /anno]

La stima delle emissioni: Tier 3 Offre il massimo livello di dettaglio nella stima delle emissioni. Può essere elaborato a partire dall algoritmo proposto per il Tier 2. Utilizza fattori di emissioni specifici del Paese da cui è utilizzato. Consente di valutare l effetto delle misure di mitigazione.

La scelta del Tier da applicare È determinata dalla rilevanza delle emissioni originate dal comparto e dalla specie animale valutati. È limitata dalla disponibilità di dati specifici.

La stima delle emissioni: ERICA È il software di appoggio utilizzato da Regione Lombardia per la stima delle emissioni diffuse dagli allevamenti. Costruito a partire dalle equazioni descritte nelle linee guida internazionali (IPCC 2006 e EMEP/EEA 2013). Obiettivi: fornire la stima delle emissioni di tutto il settore, mediante l utilizzo di un metodo consolidato; consentire di rappresentare la situazione aziendale con un numero limitato di informazioni; permettere la comparazione di diversi scenari di intervento per verificare l applicazione delle MTD.

La misura delle emissioni: le problematiche La quantificazione delle emissione dagli allevamenti è una sfida poiché esistono diverse fonti di incertezza, dovuti a: Variabilità spazio-temporale dei processi Errore associato alla misura CAMPIONAMENTO METODOLOGIA Gli errori possono essere di varie tipologie: Casuali ridotti aumentando il numero di misure Sistematici possono solo essere identificati Modellistici Le principali assunzioni: Flussi di aria costanti Distribuzione omogenea degli inquinanti

La misura delle emissioni: i metodi AMBIENTI A VENTILAZIONE FORZATA I parametri chiave concentrazione gas nell aria INLET concentrazione gas nell aria OUTLET ventilazione AMBIENTI A VENTILAZIONE NATURALE Diversi metodi disponibili Misura della ventilazione Metodo del tracciante Camera di flusso Modelli di dispersione

La misura delle emissioni Da Calvet et al., 2013

La misura delle emissioni Da Calvet et al., 2013

La misura delle emissioni: i fattori in gioco Fase fisiologica dell animale Razza e linea genetica Dieta Tipologia di stabulazione (lettiera, tipo di pavimentazione) Metodo di rimozione delle deiezioni Parametri fisico-chimici: Temperatura Ventilazione/velocità dell aria ph del refluo

La valutazione dei fattori di emissione In bibliografia i fattori di emissione sono espressi mediante diverse unità di misura come ppm, mg, g, kg per capo, per posto, per LU dove LU sono 500 kg di peso vivo e infine per ora, giorno, anno Differenti tipologie stabulative Diverse tecniche gestionali (temperatura, ventilazione, alimentazione) Condizioni climatiche variabili questo rende i dati difficilmente confrontabili

* 0,71 (20 ; 1 atm) Il range dei diversi inquinanti riscontrati in letteratura * 1.96 * 1.33 * 1.83 (20 ; 1 atm) Da Van der Heyden et al., 2015

La misura delle emissioni: l età dell animale Da Philippe et al., 2015

La misura delle emissioni: l età dell animale Da Philippe et al., 2011

Gli interventi sui ricoveri 1)Ridurre le superfici emittenti: -10% (riduzione superficie di calpestio da 3.5 a 2.5 m 2 /vacca) diluizione e rimozione delle urine rilasciate sul pavimento: da -14 a -34% (attenzione all incremento del volume del refluo) tempo e quantità di liquami all interno del ricovero Interventi preventivi 2)Indurre condizioni che riducono le emissioni Raffreddare i liquami Acidificare i liquami: -60% con HNO 3, attenzione al contenuto finale in azoto 3)Inibizione dell attività dell ureasi -50% (19 L/capo/giorno di soluzione di formalina) -87% (34 L/capo/giorno di soluzione di formalina)

Gli interventi sui ricoveri 1) Trattamento dell aria di ventilazione lavaggio bio scrubber bio filtro Interventi curativi 2) Trattamenti in ambiente nebulizzazione di olii vegetali nebulizzazione di prodotti disinfettanti/deodoranti - bioenzimatici filtrazione con ricircolo interno

La misura delle emissioni: gli stoccaggi Da Peteresen et al., 2013

La misura delle emissioni: i trattamenti Da Peteresen et al., 2013

Conclusioni 1. I parametri che influiscono sulle emissioni sono elevati e difficili da valutare. 2. Le metodologie di misura e stima delle emissioni sono in continua evoluzione. 3. L utilizzo di strumenti di calcolo è fondamentale perché consente di: basare su un metodo oggettivo e uniforme la stima delle emissioni; rispondere alle esigenze normative; valutare l effetto dell introduzione delle MTD. Tuttavia, ERICA potrebbe essere aggiornato e migliorato per essere più efficace e allineato con la normativa attuale.

Alcuni spunti di discussione Le buone pratiche di gestione che rispettano le necessità fisiologiche dell animale e che hanno potenziali ricadute sulla performance degli animali, generalmente possono essere associate ad una riduzione delle emissioni. La progettazione della stalla, la regolazione dei parametri climatici, lo stato di salute della mandria possono modulare il livello di emissioni gassose. Le tecniche che mirano alla riduzione delle emissioni di un solo inquinante, in una parte del processo, spesso hanno ricadute (positive o negative) sullo stesso o su altri inquinanti in qualche altra fase del processo. Life Cycle Assessment come possibile approccio.

Grazie per l attenzione cecilia.baldini@unimi.it