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Comune di Azzano Mella Provincia di Brescia PIANO DI MANUTENZIONE MANUALE DI MANUTENZIONE (Articolo 40 D.P.R. 554/99) OGGETTO: Riqualificazione energetica dell'asilo Comunale COMMITTENTE: Comune di Azzano Mella Gavardo, 05/05/2012 IL TECNICO Ing. Guatta Roberto Pagina 1 Studio Tecnico Ing. Guatta Roberto Via S. Rocco, 18/A- 25085 Gavardo (Bs)

Comune di: Provincia di: Oggetto: Azzano Mella Brescia Riqualificazione energetica dell'asilo Comunale Attualmente l Asilo comunale di Azzano Mella (BS) viene riscaldato attraverso un impianto a pavimento con integrazione di impianto a radiatori, il tutto alimentato da una caldaia a condensazione Viessmann Vitocrossal 300 avente una potenzialità di 187 kw alimentata a gas metano. Al fine di migliorare il benessere degli occupanti dell Asilo Comunale, si è pensato di integrare gli impianti idrotermosanitari della struttura con un sistema di raffrescamento ottenuto attraverso l impianto a pavimento abbinato ad un sistema di ricambio d aria meccanico, in modo da poter garantire all interno degli ambienti un comfort ottimale con una temperatura di 26/27 C e un valore di umidità del 50/55%. L impianto e stato dimensionato nel rispetto della Legge 10/91, DGR VIII/8745 e s.m.i. In base ai calcoli eseguiti e alle caratteristiche delle strutture si è dimensionato il sistema di generazione del calore, composto da una pompa di calore a funzionamento elettrico del tipo idrotermico (acqua-acqua) ad elevato rendimento, posta in centrale termica, che permette di ottenere delle prestazioni molto più elevate rispetto ad una soluzione tradizionale con caldaia a gas. Facendo infatti un confronto prestazionale con la situazione precedente (impianto a pavimento e a radiatori alimentati dalla caldaia esistente a gas metano), emerge che il nuovo sistema permetterà di ottenere un consistente miglioramento in termini energetici, passando da un valore di EPH di 26,1 [kwh/m3anno] ad un valore di EPH di 13,4 [kwh/m3anno]. Il nuovo sistema impiantistico permetterà, oltre ad un miglioramento in termini prestazionali, anche un miglioramento in termini di benessere e di comfort. Infatti attualmente la caldaia a gas metano permette all impianto a pavimento (che in termini quantitativi rappresenta il sistema di distribuzione largamente prevalente nella struttura) di funzionare solo in modalità di riscaldamento. Inserendo una pompa di calore idrotermica, sarà possibile utilizzare il suddetto impianto a pavimento anche per il raffrescamento estivo. Verrà inoltre inserito un impianto di ventilazione meccanica controllata che attraverso due recuperatori di calore posta in copertura permetterà nella stagione invernale un ricambio d aria meccanico con recupero del calore espulso (efficienza di recupero delle macchine: 93%), mentre nella stagione estiva lo stesso impianto verrà utilizzato per il controllo dell umidità in abbinamento al raffrescamento a pavimento. Installando inoltre un generatore di tipo pompa di calore, ovvero scegliendo come energia primaria l energia elettrica anziché il gas, si ha un abbattimento di anidride carbonica ottenendo un impianto più pulito. Per quanto riguarda l acqua calda sanitaria a servizio dei servizi igienici dell asilo, questa continuerà ad essere fornita dall impianto esistente. La MANUTANZIONE ORDINARIA DEGLI IMPIANTI COME MEGLIO DESCRITTI NELLE TAVOLE ALLEGATE E NELLE RELAZIONI SPECIALISTRICHE PUO ESSERE STIMATO IN CIRCA 1300,00 (Euro milletrecento/00) annui Elenco dei Corpi d'opera: 01 IMPIANTI TECNOLOGICI Pagina 2

Corpo d'opera: 01 IMPIANTI TECNOLOGICI Manuale di Manutenzione Insieme delle unità e degli elementi tecnici del sistema edilizio aventi funzione di consentire l'utilizzo, da parte degli utenti, di flussi energetici, informativi e materiali e di consentire il conseguente allontanamento degli eventuali prodotti di scarto._ Unità Tecnologiche: 01.01 Impianto elettrico 01.02 Impianto di climatizzazione 01.03 Impianto di riscaldamento Pagina 3

Unità Tecnologica: 01.01 Impianto elettrico Manuale di Manutenzione L'impianto elettrico, nel caso di edifici per civili abitazioni, ha la funzione di addurre, distribuire ed erogare energia elettrica. Per potenze non superiori a 50 kw l'ente erogatore fornisce l'energia in bassa tensione mediante un gruppo di misura; da quest'ultimo parte una linea primaria che alimenta i vari quadri delle singole utenze. Dal quadro di zona parte la linea secondaria che deve essere sezionata (nel caso di edifici per civili abitazioni) in modo da avere una linea per le utenze di illuminazione e l'altra per le utenze a maggiore assorbimento ed evitare così che salti tutto l'impianto in caso di corti circuiti. La distribuzione principale dell'energia avviene con cavi posizionati in apposite canalette; la distribuzione secondaria avviene con conduttori inseriti in apposite guaine di protezione (di diverso colore: il giallo-verde per la messa a terra, il blu per il neutro, il marrone-grigio per la fase). L'impianto deve essere progettato secondo le norme CEI vigenti per assicurare una adeguata protezione. REQUISITI E PRESTAZIONI (UT) 01.01.R01 (Attitudine al) controllo delle dispersioni elettriche Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Per evitare qualsiasi pericolo di folgorazione alle persone, causato da un contatto diretto, i componenti degli impianti elettrici devono essere dotati di collegamenti equipotenziali con l impianto di terra dell edificio. Le dispersioni elettriche possono essere verificate controllando i collegamenti equipotenziali e di messa a terra dei componenti degli impianti mediante misurazioni di resistenza a terra. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto e nell ambito della dichiarazione di conformità prevista dall art.7 del regolamento di attuazione della Legge 5 marzo 1990 n. 46. 01.01.R02 Isolamento elettrico Classe di Requisiti: Protezione elettrica Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche. E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. 01.01.R03 Limitazione dei rischi di intervento Classe di Requisiti: Protezione dai rischi d'intervento Classe di Esigenza: Sicurezza Gli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere in grado di consentire ispezioni, manutenzioni e sostituzioni in modo agevole ed in ogni caso senza arrecare danno a persone o cose. E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. Pagina 4

01.01.R04 Montabilità/Smontabilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità Gli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità. Gli elementi costituenti l'impianto elettrico devono essere montati in opera in modo da essere facilmente smontabili senza per questo smontare o disfare l'intero impianto. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. 01.01.R05 Resistenza meccanica Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Gli impianti elettrici devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni. Gli elementi costituenti gli impianti elettrici devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli utenti. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: 01.01.01 Canalizzazioni in PVC 01.01.02 Interruttori 01.01.03 Prese e spine 01.01.04 Quadri di bassa tensione 01.01.05 Sezionatore Pagina 5

Elemento Manutenibile: 01.01.01 Canalizzazioni in PVC Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.01 Impianto elettrico Le "canalette" sono tra gli elementi più semplici per il passaggio dei cavi elettrici. Le canalizzazioni dell'impianto elettrico sono generalmente realizzate in PVC e devono essere conformi alle prescrizioni di sicurezza delle norme CEI; dovranno essere dotati di marchio di qualità o certificati secondo le disposizioni di legge. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.01.01.R01 Resistenza al fuoco Classe di Requisiti: Protezione antincendio Classe di Esigenza: Sicurezza Le canalizzazioni degli impianti elettrici suscettibili di essere sottoposti all azione del fuoco devono essere classificati secondo quanto previsto dalla normativa vigente; la resistenza al fuoco deve essere documentata da marchio di conformità o dichiarazione di conformità. Le prove per la determinazione della resistenza al fuoco degli elementi sono quelle indicate dalle norme UNI. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.01.01.A01 Corto circuiti Corti circuiti dovuti a difetti nell'impianto di messa a terra, a sbalzi di tensione (sovraccarichi) o ad altro. 01.01.01.A02 Difetti agli interruttori Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa. 01.01.01.A03 Interruzione dell'alimentazione principale Interruzione dell'alimentazione principale dovuta ad un interruzione dell'ente erogatore/gestore dell'energia elettrica. 01.01.01.A04 Surriscaldamento Surriscaldamento che può provocare difetti di protezione e di isolamento. Può essere dovuto da ossidazione delle masse metalliche. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.01.C01 Controllo generale Pagina 6

Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Controllo a vista Controllo dello stato generale e dell'integrità dei contenitori a vista, dei coperchi delle cassette e delle scatole di passaggio. Verificare inoltre la presenza delle targhette nelle morsetterie. Ditte specializzate: Elettricista._ Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.01.I01 Ripristino grado di protezione Cadenza: quando occorre Ripristinare il previsto grado di protezione che non deve mai essere inferiore a quello previsto dalla normativa vigente. Ditte specializzate: Elettricista._ Elemento Manutenibile: 01.01.02 Interruttori Unità Tecnologica: 01.01 Impianto elettrico Gli interruttori generalmente utilizzati sono del tipo ad interruzione in esafluoruro di zolfo con pressione relativa del SF6 di primo riempimento a 20 C uguale a 0,5 bar. Gli interruttori possono essere dotati dei seguenti accessori: a) comando a motore carica molle; b) sganciatore di apertura; c) sganciatore di chiusura; d) contamanovre meccanico; e) contatti ausiliari per la segnalazione di aperto-chiuso dell'interruttore. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.01.02.R01 Comodità di uso e manovra Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Gli interruttori devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità. Gli interruttori devono essere disposti in posizione ed altezza dal piano di calpestio tali da rendere il loro utilizzo agevole e sicuro, ed essere accessibili anche da parte di persone con impedite o ridotta capacità motoria. In particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi). ANOMALIE RISCONTRABILI Pagina 7

01.01.02.A01 Corto circuiti Corto circuiti dovuti a difetti nell'impianto di messa a terra, a sbalzi di tensione (sovraccarichi) o ad altro. 01.01.02.A02 Disconnessione dell'alimentazione Disconnessione dell'alimentazione dovuta a difetti di messa a terra, di sovraccarico di tensione di alimentazione, di corto circuito imprevisto. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.02.C01 Controllo generale Cadenza: ogni mese Tipologia: Controllo a vista Verificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare che ci sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitare corto circuiti. Ditte specializzate: Elettricista._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.02.I01 Sostituzioni Cadenza: quando occorre Sostituire, quando usurate o non più rispondenti alle norme, parti degli interruttori quali placchette, coperchi, telai porta frutti, apparecchi di protezione e di comando. Ditte specializzate: Elettricista._ Elemento Manutenibile: 01.01.03 Prese e spine Unità Tecnologica: 01.01 Impianto elettrico Le prese e le spine dell'impianto elettrico hanno il compito di distribuire alle varie apparecchiature alle quali sono collegati l'energia elettrica proveniente dalla linea principale di adduzione. Sono generalmente sistemate in appositi spazi ricavati nelle pareti o a pavimento (cassette). REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.01.03.R01 Comodità di uso e manovra Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Pagina 8

Le prese e spine devono essere realizzate con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità. Le prese e spine devono essere disposte in posizione ed altezza dal piano di calpestio tali da rendere il loro utilizzo agevole e sicuro, ed essere accessibili anche da parte di persone con impedite o ridotta capacità motoria. In particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi). ANOMALIE RISCONTRABILI 01.01.03.A01 Corto circuiti Corto circuiti dovuti a difetti nell'impianto di messa a terra, a sbalzi di tensione (sovraccarichi) o ad altro. 01.01.03.A02 Difetti agli interruttori Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa. 01.01.03.A03 Disconnessione dell'alimentazione Disconnessione dell'alimentazione dovuta a difetti di messa a terra, di sovraccarico di tensione di alimentazione, di corto circuito imprevisto. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.03.C01 Controllo generale Cadenza: ogni mese Tipologia: Controllo a vista Verificare la corretta pressione di serraggio delle viti e delle placchette, e dei coperchi delle cassette. Verificare che ci sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitare corto circuiti. Ditte specializzate: Elettricista._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.03.I01 Sostituzioni Cadenza: quando occorre Sostituire, quando usurate o non più rispondenti alle norme, parti di prese e spine quali placchette, coperchi, telai porta frutti, apparecchi di protezione e di comando. Ditte specializzate: Elettricista._ Elemento Manutenibile: 01.01.04 Pagina 9

Quadri di bassa tensione Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.01 Impianto elettrico Le strutture più elementari sono centralini da incasso, in materiale termoplastico autoestinguente, con indice di protezione IP40, fori asolati e guida per l'assemblaggio degli interruttori e delle morsette. Questi centralini si installano all'interno delle abitazioni e possono essere anche a parete. Esistono, inoltre, centralini stagni in materiale termoplastico con grado di protezione IP55 adatti per officine e industrie. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.01.04.R01 Accessibilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità I quadri devono essere facilmente accessibili per consentire un facile utilizzo sia nel normale funzionamento sia in caso di guasti. E' opportuno che sia assicurata la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti con riferimento a quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. 01.01.04.R02 Identificabilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità I quadri devono essere facilmente identificabili per consentire un facile utilizzo. Deve essere presente un cartello sul quale sono riportate le funzioni degli interruttori nonché le azioni da compiere in caso di emergenza su persone colpite da folgorazione. E' opportuno che gli elementi costituenti l'impianto elettrico siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.01.04.A01 Anomalie dei contattori Difetti di funzionamento dei contattori. 01.01.04.A02 Anomalie dei magnetotermici Difetti di funzionamento degli interruttori magnetotermici. 01.01.04.A03 Anomalie delle spie di segnalazione Difetti di funzionamento delle spie e delle lampade di segnalazione. Pagina 10

01.01.04.A04 Difetti agli interruttori Manuale di Manutenzione Difetti agli interruttori magnetotermici e differenziali dovuti all'eccessiva polvere presente all'interno delle connessioni o alla presenza di umidità ambientale o di condensa. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.04.C01 Verifica messa a terra Cadenza: ogni 2 mesi Tipologia: Controllo Verificare l'efficienza dell'impianto di messa a terra dei quadri. Ditte specializzate: Elettricista._ 01.01.04.C02 Verifica protezioni Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verificare il corretto funzionamento dei fusibili, degli interruttori automatici e dei relè termici. Ditte specializzate: Elettricista._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.04.I01 Sostituzione quadro Cadenza: ogni 20 anni Eseguire la sostituzione del quadro quando usurato o per un adeguamento alla normativa. Ditte specializzate: Elettricista._ Elemento Manutenibile: 01.01.05 Sezionatore Unità Tecnologica: 01.01 Impianto elettrico Il sezionatore è un apparecchio meccanico di connessione che risponde, in posizione di apertura, alle prescrizioni specificate per la funzione di sezionamento. È formato da un blocco tribolare o tetrapolare, da uno o due contatti ausiliari di preinterruzione e da un dispositivo di comando che determina l'apertura e la chiusura dei poli. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.01.05.R01 Comodità di uso e manovra Pagina 11

Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità I sezionatori devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità. I sezionatori devono essere disposti in posizione ed altezza dal piano di calpestio tali da rendere il loro utilizzo agevole e sicuro sia in condizioni di normale utilizzo sia in caso di emergenza. In particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.01.05.A01 Corto circuiti Corto circuiti dovuti a difetti nell'impianto di messa a terra, a sbalzi di tensione (sovraccarichi) o ad altro. 01.01.05.A02 Difetti delle connessioni Difetti di serraggio delle connessioni in entrata ed in uscita dai sezionatori. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.05.C01 Controllo generale Cadenza: ogni mese Tipologia: Controllo a vista Verificare la funzionalità dei dispositivi di manovra dei sezionatori. Verificare che ci sia un buon livello di isolamento e di protezione (livello minimo di protezione da assicurare è IP54) onde evitare corto circuiti. Ditte specializzate: Elettricista._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.01.05.I01 Sostituzioni Cadenza: quando occorre Sostituire, quando usurate o non più rispondenti alle norme, le parti dei sezionatori quali placchette, coperchi, telai porta frutti, apparecchi di protezione e di comando. Ditte specializzate: Elettricista._ Pagina 12

Unità Tecnologica: 01.02 Impianto di climatizzazione Manuale di Manutenzione L'impianto di climatizzazione è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzione di creare e mantenere nel sistema edilizio determinate condizioni termiche, di umidità e di ventilazione. L'unità tecnologica Impianto di climatizzazione è generalmente costituita da: a) alimentazione, avente la funzione di trasportare il combustibile dai serbatoi e/o dalla rete di distribuzione fino ai gruppi termici; b) gruppi termici, che trasformano l'energia chimica dei combustibili di alimentazione in energia termica; c) centrali di trattamento fluidi, che hanno la funzione di trasferire l'energia termica prodotta (direttamente o utilizzando gruppi termici) ai fluidi termovettori; d) reti di distribuzione e terminali, che trasportano i fluidi termovettori ai vari terminali di scambio termico facenti parte dell'impianto; e) canne di esalazione, aventi la funzione di allontanare i fumi di combustione prodotti dai gruppi termici. REQUISITI E PRESTAZIONI (UT) 01.02.R01 Affidabilità Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica Classe di Esigenza: Funzionalità Gli elementi costituenti l'impianto di climatizzazione devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie qualità così da garantire la funzionalità dell'impianto. Per garantire la funzionalità tecnologica dell'impianto deve essere garantita la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti nel rispetto delle disposizioni normative. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. 01.02.R02 Attitudine a limitare le temperature superficiali Classe di Requisiti: Termici ed igrotermici Classe di Esigenza: Benessere I componenti direttamente accessibili dagli utenti devono essere in grado di contrastare in modo efficace le variazioni di temperatura superficiali. Per garantire sicurezza agli utenti nei confronti di sbalzi di temperatura la stessa non deve superare i 60 C con una tolleranza di 5 C; nel caso ciò non fosse possibile si può ricorrere a rivestimenti di materiale isolante. La temperatura superficiale dei componenti degli impianti di climatizzazione non coibentati deve essere controllata per accertare che non superi i 75 C. 01.02.R03 Comodità di uso e manovra Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso Classe di Esigenza: Funzionalità Gli impianti di climatizzazione devono essere realizzati con materiali e componenti aventi caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità. I componenti degli impianti di climatizzazione devono essere disposti in posizione ed altezza dal piano di calpestio tali da rendere il loro utilizzo agevole e sicuro, ed accessibili anche da parte di persone con impedite o ridotta capacità motoria. In particolare l altezza di installazione dal piano di calpestio dei componenti deve essere compresa fra 0.40 e 1.40 m, ad eccezione Pagina 13

di quei componenti il cui azionamento avviene mediante comando a distanza (ad. es. telecomando a raggi infrarossi). Manuale di Manutenzione 01.02.R04 Resistenza meccanica Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Gli impianti di climatizzazione devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni. Gli elementi costituenti gli impianti di climatizzazione devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli utenti. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. 01.02.R05 Sostituibilità Classe di Requisiti: Facilità d'intervento Classe di Esigenza: Funzionalità Gli elementi costituenti l'impianto di climatizzazione devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità. I materiali e componenti degli impianti di climatizzazione devono essere realizzati ed installati in modo da consentire in caso di necessità la sostituzione senza richiedere lo smontaggio dell intero impianto o di consistenti parti di esso. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: 01.02.01 Alimentazione ed adduzione 01.02.02 Canalizzazioni 01.02.03 Centrali di trattamento aria (U.T.A.) 01.02.04 Estrattori d'aria 01.02.05 Pompe di calore (per macchine frigo) 01.02.06 Recuperatori di calore 01.02.07 Strato coibente 01.02.08 Tubi in acciaio 01.02.09 Unità da tetto (roof-top) Pagina 14

Elemento Manutenibile: 01.02.01 Alimentazione ed adduzione Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: 01.02 Impianto di climatizzazione La rete di alimentazione o di adduzione ha lo scopo di trasportare il combustibile dalla rete di distribuzione dell'ente erogatore o da eventuali serbatoi di accumulo ai vari gruppi termici quali bruciatori e/o caldaie. Si possono classificare i sistemi di alimentazione a secondo del tipo di combustibile da trasportare sia esso solido, liquido o gassoso o della eventuale presenza di serbatoi di stoccaggio (interrati o fuori terra). REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.01.R01 (Attitudine al) controllo delle dispersioni di calore Classe di Requisiti: Termici ed igrotermici Classe di Esigenza: Benessere La rete di alimentazione e di adduzione dell'impianto di climatizzazione deve essere realizzata e posta in opera in modo da evitare perdite di calore che possono verificarsi durante il normale funzionamento e dovute a fenomeni di conduzione, convezione o irraggiamento. La rete di alimentazione e di adduzione dell'impianto di climatizzazione deve assicurare un rendimento termico non inferiore a quello minimo richiesto dalla normativa e quindi dal progetto. Devono essere effettuate misurazioni delle temperature dei fumi e dell aria comburente unitamente alla percentuale di anidride carbonica presente nei fumi di combustione; inoltre le tubazioni di trasporto dei fluidi termovettori devono essere isolate termicamente con materiali isolanti idonei. 01.02.01.R02 Attitudine a limitare i rischi di incendio Classe di Requisiti: Protezione antincendio Classe di Esigenza: Sicurezza La rete di alimentazione e di adduzione dei gruppi termici dell'impianto di climatizzazione deve essere realizzata ed installata in modo da limitare i rischi di probabili incendi. Per limitare i rischi di probabili incendi la rete di alimentazione e di adduzione deve essere installata e funzionare nel rispetto di quanto prescritto dalle leggi e normative vigenti. Nel caso la rete di alimentazione e di adduzione alimenta generatori di calore con potenza termica nominale complessiva superiore ai 116 kw (100000 kcal/h) è necessario sottoporre i progetti degli impianti alla preventiva approvazione da parte del locale Comando Provinciale dei VV.FF.. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.02.01.A01 Corrosione tubazioni Evidenti segni di decadimento delle tubazioni con cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni. Pagina 15

01.02.01.A02 Difetti ai raccordi o alle connessioni Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni. 01.02.01.A03 Incrostazioni Accumuli di materiale di deposito all'interno delle tubazioni ed in prossimità dei filtri che causano perdite o rotture delle tubazioni. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.01.C01 Controllo ed eliminazione acqua Cadenza: quando occorre Tipologia: Revisione Controllo ed eliminazione d'acqua presente in prossimità dei serbatoi. L'eventuale acqua di sedimentazione deve essere asportata attraverso l'apposita valvola di spurgo o, in sua mancanza, mediante l'aspirazione con tubazione zavorrata. 01.02.01.C02 Controllo tenuta delle valvole Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verifica dell'efficienza della valvola automatica di intercettazione e della valvola di chiusura rapida. 01.02.01.C03 Controllo tenuta tubazioni Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verifica della perfetta tenuta delle tubazioni di alimentazione del bruciatore e di ritorno ai serbatoi di combustibile gassoso. Elemento Manutenibile: 01.02.02 Canalizzazioni Unità Tecnologica: 01.02 Impianto di climatizzazione Le centrali di trattamento dell'aria dell'impianto di climatizzazione sono destinate al trattamento sia dell'aria primaria che di tutta quella necessaria alla climatizzazione. Il trasporto dei fluidi trattati (sia di mandata che di ripresa) avviene in canalizzazioni in acciaio zincato rivestite con idonei materiali coibenti. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) Pagina 16

01.02.02.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Le canalizzazioni dell'impianto di climatizzazione devono essere realizzate con materiali e componenti idonei ad impedire fughe dei fluidi termovettori nonché dei combustibili di alimentazione. I materiali e componenti devono garantire la tenuta in condizioni di pressione e temperatura corrispondenti a quelle massime o minime di esercizio. I componenti degli impianti di climatizzazione possono essere verificati per accertarne la capacità al controllo della tenuta secondo le prove indicate dalla normativa UNI vigente. 01.02.02.R02 Stabilità chimico reattiva Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza Le canalizzazioni dell'impianto di climatizzazione devono essere realizzate con materiali in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie caratteristiche chimico-fisiche. Per garantire la stabilità chimico reattiva i materiali e componenti degli impianti di climatizzazione non devono presentare incompatibilità chimico-fisica fra loro evitando allo scopo contatto tra metalli e materiali aggressivi. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.02.02.A01 Difetti di coibentazione Difetti di tenuta delle coibentazioni. 01.02.02.A02 Difetti di tenuta Perdite o fughe dei fluidi circolanti nelle canalizzazioni. 01.02.02.A03 Incrostazioni Depositi ed accumuli che impediscono il normale funzionamento dei filtri e delle griglie di ripresa aria. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.02.C01 Controllo generale canalizzazioni Cadenza: ogni anno Tipologia: Ispezione a vista Verificare le caratteristiche principali delle canalizzazioni con particolare riguardo a: - tenuta dell'aria (le fughe sono visibili con parti annerite in prossimità delle fughe); - giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni; - la stabilità dei sostegni dei canali; - vibrazioni; - presenza di acqua di condensa; - griglie di ripresa e transito aria esterna; Pagina 17

- serrande e meccanismi di comando; - coibentazione dei canali. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.02.I01 Pulizia canali e griglie Cadenza: ogni anno Effettuare una pulizia dei filtri aria utilizzando aspiratori. Effettuare inoltre una pulizia delle bocchette di mandata e di ripresa, delle griglie e delle cassette miscelatrici. Elemento Manutenibile: 01.02.03 Centrali di trattamento aria (U.T.A.) Unità Tecnologica: 01.02 Impianto di climatizzazione Le centrali di trattamento dell'aria, dette U.T.A. (acronimo di Unità Trattamento Aria), dell'impianto di climatizzazione sono destinate al trattamento sia dell'aria primaria che di tutta quella necessaria alla climatizzazione. Generalmente una U.T.A. è composta dai seguenti elementi: a) ventilatore di ripresa dell'aria; b) sezione di miscela, espulsione e ripresa dell'aria esterna; c) sezione filtrante; d) batteria di preriscaldamento; e) sezione umidificante con separatore di gocce; f) batteria di raffreddamento; g) batteria di post riscaldamento; h) ventilatore di mandata. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.03.R01 (Attitudine al) controllo del trafilamento Classe di Requisiti: Di funzionamento Classe di Esigenza: Gestione Le unità di trattamento devono essere realizzate con materiali idonei ad impedire trafilamenti dei fluidi. Gli involucri delle unità di trattamento aria devono essere assemblati in modo tale da evitare trafilamenti dell'aria. Per accertare il trafilamento dell aria dall involucro dell unità di trattamento assemblata questa viene sottoposta a prova ad una pressione negativa di 400 Pa. I valori del trafilamento risultanti al termine della prova non devono superare i valori forniti nel prospetto 2 della norma UNI EN 1886. ANOMALIE RISCONTRABILI Pagina 18

01.02.03.A01 Difetti di filtraggio Difetti ai filtri di aspirazione del compressore. 01.02.03.A02 Difetti di funzionamento motori Difetti di funzionamento dei motori elettrici. 01.02.03.A03 Difetti di lubrificazione Funzionamento non ottimale per mancanza di lubrificante. 01.02.03.A04 Difetti di taratura Difetti di funzionamento ai sistemi di regolazione e controllo. 01.02.03.A05 Difetti di tenuta Fughe dei fluidi termovettori in circolazione. 01.02.03.A06 Fughe ai circuiti Fughe dei fluidi nei vari circuiti. 01.02.03.A07 Incrostazioni Depositi ed accumuli che impediscono il normale funzionamento dei filtri e delle griglie di ripresa aria. 01.02.03.A08 Perdita di tensione delle cinghie Perdita di tensione delle cinghie del ventilatore. 01.02.03.A09 Rumorosità Eccessivo livello del rumore prodotto durante il funzionamento. CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE 01.02.03.C09 Taratura apparecchiature di regolazione Cadenza: ogni 3 mesi Tipologia: Registrazione Verificare che negli ambienti climatizzati vengano mantenuti i valori di umidità e temperatura prestabiliti, regolando le apparecchiature di controllo e regolazione. 01.02.03.C10 Taratura apparecchiature di sicurezza Cadenza: ogni mese Tipologia: Registrazione Verificare, ed eventualmente tarare, il regolare funzionamento delle principali apparecchiature di controllo e sicurezza, quali pressostato olio, termostato antigelo, etc. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 19

01.02.03.C01 Controllo carpenteria sezione ventilante Cadenza: ogni anno Tipologia: Ispezione a vista Verificare lo stato generale della carpenteria accertando che: - non ci siano vibrazioni; - che lo strato coibente e di materiale fonoassorbente siano sufficienti a garantire livelli di isolamento acustico non inferiori a quelli imposti dalla normativa vigente; - che i bulloni siano ben serrati; - che lo strato di vernice protettiva siano efficiente. 01.02.03.C02 Controllo generale U.T.A. Cadenza: ogni 15 giorni Tipologia: Ispezione a vista Verificare l'efficienza dei filtri e delle celle filtranti a perdere valutando lo spessore dello stato filtrante. Se la riduzione di spessore supera il 20% dello spessore integro allora si deve sostituire il filtro. 01.02.03.C03 Controllo motoventilatori Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Ispezione a vista Eseguire una serie di verifiche e controlli generali su alcuni elementi dei motoventilatori quali girante, cuscinetti, trasmissione. Verificare, in particolare, che i cuscinetti non producano rumore, che le pulegge siano allineate e lo stato di usura della cinghia di trasmissione. 01.02.03.C04 Controllo sezioni di scambio Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione strumentale Verificare che nelle sezioni di scambio termico delle U.T.A., la differenza tra la temperatura di ingresso e quella di uscita non superi il valore stabilito dal costruttore. 01.02.03.C05 Controllo sezione ventilante Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verificare il corretto funzionamento degli elementi della sezione ventilante; in particolare: - pulegge e cinghie (controllare l'allineamento delle pulegge, se esistenti, e controllare la tesatura e lo stato di usura delle cinghie); - cuscinetti (controllare la rumorosità e la temperatura); - molle ammortizzatori (controllare che le molle siano ben salde alla base del gruppo motoventilante, che siano flessibili e che non subiscano vibrazioni eccessive). 01.02.03.C06 Controllo ugelli umidificatore Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verificare l'efficienza della rete degli ugelli di distribuzione dell umidificatore dell U.T.A.. Pagina 20

01.02.03.C07 Controllo umidificatori ad acqua Cadenza: ogni 3 mesi Tipologia: Ispezione a vista Effettuare un controllo generale degli umidificatori ad acqua dell U.T.A.; in particolare, verificare la funzionalità del galleggiante, del filtro dell'acqua, della valvola di intercettazione a solenoide, degli apparati di tenuta della pompa. 01.02.03.C08 Controllo umidificatore a vapore Cadenza: ogni 3 mesi Tipologia: Ispezione a vista Effettuare un controllo generale degli umidificatori a vapore delle macchine U.T.A.; in particolare, verificare la funzionalità e l'efficienza del cilindro o della vaschetta vapore, della valvola di intercettazione a solenoide. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.03.I01 Pulizia bacinella raccolta condensa degli umidificatori ad acqua Cadenza: ogni 15 giorni Effettuare una pulizia delle bacinelle di raccolta condense, e del relativo scarico, degli umidificatori ad acqua delle U.T.A., utilizzando idonei disinfettanti. 01.02.03.I02 Pulizia bacinella raccolta condensa delle sezioni di scambio Cadenza: ogni 15 giorni Effettuare una pulizia delle bacinelle di raccolta condense, e del relativo scarico, delle sezioni di scambio U.T.A., utilizzando idonei disinfettanti. 01.02.03.I03 Pulizia batterie di condensazione Cadenza: ogni 3 mesi Pulizia delle batterie di condensazione ad aria mediante spazzolatura con spazzole metalliche o trattamento chimico biodegradabile delle alette lato aria. 01.02.03.I04 Pulizia e sostituzione motoventilatori Cadenza: ogni 12 mesi Eseguire una serie di verifiche e controlli generali su alcuni elementi dei motoventilatori quali girante, cuscinetti, trasmissione. Effettuare una lubrificazione dei cuscinetti o una sostituzione se usurati. 01.02.03.I05 Pulizia filtro acqua degli umidificatori ad acqua Cadenza: ogni 3 mesi Pagina 21

Effettuare una pulizia del filtro dell'acqua degli umidificatori ad acqua dell U.T.A. 01.02.03.I06 Pulizia sezioni di ripresa Cadenza: ogni 6 mesi Effettuare una pulizia e disincrostazione delle griglie delle sezioni di ripresa delle macchine U.T.A. con mezzi meccanici. 01.02.03.I07 Pulizia sezioni di scambio Cadenza: ogni 3 mesi Effettuare una pulizia meccanica o con trattamento chimico biodegradabile dei circuiti lato aria ed acqua delle sezioni di scambio delle macchine U.T.A.. 01.02.03.I08 Pulizia umidificatori a vapore Cadenza: ogni 15 giorni Effettuare una pulizia meccanica, o con trattamento chimico biodegradabile, dei circuiti degli umidificatori a vapore delle macchine U.T.A. 01.02.03.I09 Sostituzione celle filtranti Cadenza: quando occorre Sostituire le celle filtranti a perdere delle macchine U.T.A., secondo le scadenze fornite dal produttore. 01.02.03.I10 Sostituzione cinghie delle sezioni ventilanti Cadenza: quando occorre Sostituire le cinghie delle sezioni ventilanti e dei cuscinetti delle macchine U.T.A. quando occorre. Elemento Manutenibile: 01.02.04 Estrattori d'aria Unità Tecnologica: 01.02 Impianto di climatizzazione Gli estrattori d'aria devono essere posizionati in modo da garantire il ricambio d'aria previsto in fase di progetto. Devono essere liberi da ostacoli in modo da funzionare liberamente. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) Pagina 22

01.02.04.R01 Efficienza Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica Classe di Esigenza: Funzionalità Gli estrattori devono essere realizzati con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie capacità di rendimento così da garantire la funzionalità dell'impianto. Per garantire la funzionalità tecnologica dell'impianto deve essere garantita la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti nel rispetto delle disposizioni normative. Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.02.04.A01 Disallineamento delle pulegge Difetti di funzionamento delle pulegge dovuti al disallineamento delle stesse. 01.02.04.A02 Usura della cinghia Difetti di funzionamento delle cinghie di trasmissione dovuti all'usura. 01.02.04.A03 Usura dei cuscineti Difetti di funzionamento dei cuscinetti dovuti all'usura. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.04.C01 Controllo cuscinetti Cadenza: ogni 3 mesi Tipologia: Ispezione a vista Controllo dello stato di usura dei cuscinetti. Ditte specializzate: Specializzati vari._ 01.02.04.C02 Controllo generale Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verificare il corretto funzionamento degli estrattori controllando che la girante ruoti liberamente e che le pulegge sia allineate. Ditte specializzate: Specializzati vari._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.04.I01 Sostituzione delle cinghie Cadenza: quando occorre Sostituire le cinghie di trasmissione quando usurate. Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore._ Pagina 23

Elemento Manutenibile: 01.02.05 Pompe di calore (per macchine frigo) Unità Tecnologica: 01.02 Impianto di climatizzazione Le macchine frigo a pompa di calore possono costituire una alternativa alle macchine frigo tradizionali. Si tratta di sistemi con un ciclo di refrigerazione reversibile in cui il condizionatore è in grado di fornire caldo d'inverno e freddo d'estate invertendo il suo funzionamento. Le pompe di calore oltre ad utilizzare l'acqua come fluido di raffreddamento per il circuito di condensazione possono avvalersi anche di altri sistemi quali il terreno, un impianto di energia solare o di una sorgente geotermica. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.05.R01 Efficienza Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica Classe di Esigenza: Funzionalità Le pompe di calore dell'impianto di climatizzazione devono essere realizzate con materiali idonei a garantire nel tempo le proprie capacità di rendimento così da garantire la funzionalità dell'impianto. Per garantire la funzionalità tecnologica dell'impianto deve essere garantita la qualità della progettazione, della fabbricazione e dell installazione dei materiali e componenti nel rispetto delle disposizioni normative. Pertanto gli impianti di climatizzazione devono funzionare garantendo una capacità di rendimento corrispondente a quella di progetto e nel rispetto della normativa vigente. L'efficienza degli elementi costituenti l'impianto viene verificata misurando alcuni parametri quali: - i generatori di calore di potenza termica utile nominale Pn superiore a 4 kw, devono possedere un rendimento termico utile non inferiore al 90%; - il rendimento dei gruppi elettropompe non deve essere interiore al 70%; - il coefficiente di prestazione (COP) delle pompe di calore non deve essere inferiore a 2,65; - il rendimento di elettropompe ed elettroventilatori non deve essere interiore al 70%. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.02.05.A01 Fughe di gas nei circuiti Fughe di gas nei vari circuiti refrigeranti 01.02.05.A02 Perdite di carico Valori della pressione non rispondenti a quelli di esercizio. 01.02.05.A03 Perdite di olio Perdite d'olio che si verificano con presenza di macche d'olio sul pavimento. Pagina 24

01.02.05.A04 Rumorosità Presenza di rumori anomali o livello di rumorosità non nei valori di norma. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.05.C01 Controllo generale pompa di calore Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verificare, ad inizio stagione, lo stato della pompa, che l'aria sia spurgata e che il senso di rotazione sia corretto. Verificare tutti gli organi di tenuta per accertarsi che non vi siano perdite eccessive e che il premitraccia non lasci passare l'acqua. Ditte specializzate: Frigorista._ 01.02.05.C02 Controllo prevalenza pompa di calore Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione strumentale Verificare che i valori della pressione di mandata e di aspirazione siano conformi ai valori di collaudo effettuando una serie di misurazioni strumentali. Ditte specializzate: Frigorista._ MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.05.I01 Revisione generale pompa di calore Cadenza: ogni 12 mesi Effettuare una disincrostazione meccanica e se necessario anche chimica biodegradabile della pompa e del girante nonché una lubrificazione dei cuscinetti. Eseguire una verifica sulle guarnizioni ed eventualmente sostituirle. Ditte specializzate: Frigorista._ Elemento Manutenibile: 01.02.06 Recuperatori di calore Unità Tecnologica: 01.02 Impianto di climatizzazione Sono realizzati a fascio tubiero con tubi in rame mandrinati a piastre tubiere in acciaio. L'acqua circola all'interno dei tubi e, quindi, il lato acqua è facilmente ispezionabile e pulibile rimuovendo i coperchi delle casse acqua. Questi apparecchi si applicano sia su gruppi frigoriferi raffreddati ad acqua che raffreddati ad aria. In tutti e due i casi si inserisce un recuperatore in ogni circuito frigorifero di cui è costituita l'unità di refrigerazione. Quando l'utenza collegata al recuperatore è sottoposta ad un carico, lo stesso recuperatore cede calore all'acqua che lo attraversa facendo condensare il refrigerante che circola sull'altro lato. In base al differente carico del circuito idraulico collegato al recuperatore, questo è capace di recuperare una percentuale del calore di condensazione che oscilla tra lo 0 e il 100%. Pagina 25

REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.06.R01 Efficienza Classe di Requisiti: Di funzionamento Classe di Esigenza: Gestione I recuperatori di calore devono essere realizzati con materiali in grado di garantire un'efficienza di rendimento. I recuperatori di calore devono funzionare in modo da garantire in ogni momento i valori di progetto della temperatura, dell'umidità e dell'entalpia. L'efficienza dipende dal tipo di recuperatore e dalle portate in massa secondo quanto indicato nella norma UNI 9953. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.02.06.A01 Anomalie del termostato Difetti di funzionamento del termostato e/o del sistema di regolazione della temperatura dell'acqua. 01.02.06.A02 Depositi di materiale Accumuli di materiale (fanghi, polvere, ecc.) all'interno dei recuperatori. 01.02.06.A03 Difetti di tenuta Perdite del fluido attraverso i fasci tubieri del recuperatore di calore. 01.02.06.A04 Sbalzi di temperatura Differenza di temperatura tra il fluido in ingresso e quello in uscita. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.06.C01 Controllo generale Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Ispezione a vista Verificare lo stato degli scambiatori con particolare allo scambio acqua/acqua. 01.02.06.C02 Verifica della temperatura Cadenza: quando occorre Tipologia: Ispezione strumentale Verificare che i valori della temperatura del fluido in entrata e in uscita siano quelli di esercizio. MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 26

01.02.06.I01 Pulizia Cadenza: ogni 6 mesi Eseguire la disincrostazione dei circuiti primari e secondari. Elemento Manutenibile: 01.02.07 Strato coibente Unità Tecnologica: 01.02 Impianto di climatizzazione Le tubazioni adibite al trasporto dei fluidi termovettori devono essere opportunamente protette con uno strato di coibente. Questo viene generalmente realizzato con lana di vetro, materiali sintetico ed altro. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.07.R01 Resistenza meccanica Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza I materiali coibenti devono essere in grado di non subire disgregazioni sotto l'azione dei carichi che si verificano durante il funzionamento. I materiali coibenti non devono alterare la loro conformazione se sottoposti a condizioni di carico gravose (alte temperature, sovraccarichi, infiltrazioni i acqua). I livelli minimi dipendono dal tipo di materiale coibente utilizzato. ANOMALIE RISCONTRABILI 01.02.07.A01 Anomalie del coibente Difetti dello strato coibente dovuti a cattiva posa in opera. 01.02.07.A02 Difetti di tenuta Difetti di tenuta dello strato coibente di protezione. 01.02.07.A03 Mancanze Mancanza di strato di coibente sui canali. CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO Pagina 27

01.02.07.C01 Controllo generale Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Controllo a vista Verificare lo stato di tenuta del coibente delle tubazioni in occasione dei fermi degli impianti o ad inizio stagione. Manuale di Manutenzione MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO 01.02.07.I01 Rifacimenti Cadenza: ogni 2 anni Eseguire il rifacimento degli strati di coibente deteriorati o mancanti. 01.02.07.I02 Sostituzione coibente Cadenza: ogni 15 anni Eseguire la sostituzione dello strato coibente quando deteriorato. Elemento Manutenibile: 01.02.08 Tubi in acciaio Unità Tecnologica: 01.02 Impianto di climatizzazione Le reti di distribuzione hanno la funzione di trasportare i fluidi termovettori fino ai terminali di scambio termico con l'ambiente. Vengono usate tubazioni in acciaio nero senza saldatura (del tipo Mannessman), in rame o in rame opportunamente isolate. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) 01.02.08.R01 (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidi Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica Classe di Esigenza: Funzionalità Le tubazioni dell'impianto di climatizzazione devono assicurare che i fluidi possano circolare in modo da evitare fenomeni di incrostazioni, corrosioni e depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi e la sicurezza degli utenti. Le caratteristiche chimico-fisiche dei fluidi quali aspetto, ph, conduttività elettrica, cloruri e durezza totale devono essere conformi a quelle riportate dalla normativa. Possono essere previsti specifici trattamenti dell acqua dei circuiti di riscaldamento, raffreddamento e umidificazione in modo Pagina 28