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PROFILI INTERESSANTI Informiamo la nostra clientela che da questo mese oltre ai candidati dei diversi settori, la Ti impiego si é specializzata nel settore contabile. Restiamo, come sempre, a vostra disposizione per qualsiasi richiesta di personale. Per consultare alcuni dei numerosi profili presenti nel nostro database, cliccate il settore di vostro interesse aiuto contabile contabile bancario contabile cantonale contabile federale contabile finanziario esperto in finanza e controlling fiscalista revisore perito fiduciario perito fiscale altri diversi La Signora Vita Di Gregorio resta volentieri a disposizione per qualsiasi richiesta di personale al numero telefonico 091 9116600 e al seguente indirizzo e-mail info@tiimpiego.ch 1

Gennaio 2012: Notizie economiche ticinesi Un 2012 difficile per le imprese e i posti di lavoro L inchiesta interna condotta nelle scorse settimane presso le aziende industriali dall AITI, disegna un 2012 a tinte variabili ma comunque difficile per l insieme dei rami d attività che compongono l industria cantonale. Soprattutto a causa del franco svizzero forte, oltre un terzo delle imprese prospetta un 2012 sicuramente difficile dal punto di vista della penetrazione dei mercati e del mantenimento dei margini di guadagno. Anche per il prossimo anno la priorità dovrà essere data al mantenimento dei posti di lavoro. Eventuali aumenti salariali per il 2012 non potranno che essere riconosciuti dalle imprese singolarmente e in base al merito. Il 2011 è stato caratterizzato, a partire soprattutto dalla tarda primavera, dal rafforzamento del franco svizzero rispetto a tutte le monete di riferimento, in particolare l euro e il dollaro americano e dalle improvvise quanto forti oscillazioni dei corsi di cambio, che hanno creato non poche difficoltà di adattamento da parte delle imprese. Le difficoltà legate al franco forte si sono fatte sentire in maniera differenziata secondo i rami d attività, ma complessivamente quasi tutte le imprese industriali hanno sofferto una contrazione dei margini di guadagno e una almeno parziale ridotta competitività. Le difficoltà almeno in una certa misura sono destinate ad accentuarsi nel 2012 in quanto per adattarsi alla situazione del franco forte molte imprese hanno dovuto rivedere i propri listini prezzi al ribasso allo scopo di mantenere le proprie quote di mercato. La decisione della Banca Nazionale Svizzera dello scorso settembre di fissare un obiettivo minimo di cambio di 1 franco e 20 centesimi per euro è stata positiva ma non è comunque sufficiente. Complessivamente, la gran parte dei rami industriali avrebbe bisogno di un cambio di almeno 1 franco e 35 centesimi per guardare al futuro delle proprie imprese senza eccessivi patemi d animo. Nell attuale situazione pertanto, non possono essere esclusi processi di ristrutturazione e parziale delocalizzazione all estero. L AITI già nel corso del 2010 e in più occasioni ha sollecitato l autorità cantonale a chinarsi, insieme alle organizzazioni private dell economia, sul rafforzamento dei processi d internazionalizzazione dell economia ticinese, che devono sostenere l apertura sempre più decisa verso aree di mercato (Sud Est asiatico, Sud America, India e Cina, Paesi dell Est europeo) in crescita economica. L AITI medesima si è attivata presso organizzazioni private per approfondire l organizzazione di un sostegno attivo all internazionalizzazione. Mai vista una crisi come questa È una crisi particolarmente profonda quella che stanno vivendo i commercianti di Chiasso e Mendrisio. Nemmeno le vendite natalizie sono riuscite a portare gli acquirenti nei negozi situati nei centri cittadini. È quanto emerge dalle parole di Carlo Coen, presidente del Gruppo commercianti Chiasso, e di Emiliana Cerè, presidente dell'associazione commercianti e artigiani del nucleo storico di Mendrisio, a cui abbiamo chiesto di tracciare un bilancio dell'andamento delle vendite nell'anno in corso. Complice l'euro debole, sembra sempre più difficile riportare nei negozi del Mendrisiotto la clientela italiana. E quella svizzera raggiunge volentieri i centri commerciali d'oltre confine. Più disoccupati nei prossimi 18 mesi Il rallentamento congiunturale in corso porterà ad un aumento della disoccupazione nei prossimi 18 mesi, secondo Serge Gaillard, capo della direzione lavoro alla Segreteria di Stato all'economia 2

(SECO). L'economia elvetica dovrà affrontare questa difficile fase in condizioni meno favorevoli rispetto al 2008. L'ampiezza del fenomeno dipenderà da due fattori: l'evoluzione del franco e la capacità politica dell'unione europea a rassicurare i mercati finanziari; per entrambi i punti, l'insicurezza è grande e i pronostici si rivelano assai difficili. Si prevede un rallentamento marcato della crescita economica dall'1,8% nel 2011 allo 0,5% nel 2012. Il tasso di disoccupazione in Svizzera ha raggiunto il 3,1% alla fine di novembre, contro il 2,9% il mese precedente. L'anno prossimo, la SECO prevede una percentuale media del 3,4%. Anche la disoccupazione parziale è in forte aumento: +58,4% delle persone toccate in settembre. Un'ondata di fallimenti su Lugano La recessione in corso sta mordendo sempre di più, anche alle nostre latitudini. Ad indicarlo sono le statistiche da poco elaborate dall Ufficio dei fallimenti di Lugano. Nel 2011 le procedure di fallimento sono state 530 con un aumento del 23 per cento rispetto all anno precedente e del 41 per cento rispetto al 2009. Un record negativo senza precedenti, dal momento che in passato non si era mai superata la soglia dei 500 casi sull arco dei dodici mesi. I settori maggiormente toccati sono quelli del commercio e dell industria (40%) nonché il ramo finanziario e dei servizi (40%). Imprese svizzere in difficoltà Il numero uno elvetico dell'energia, Alpiq, ha precisato il suo piano di ristrutturazione che, sostanzialmente, prevede la soppressione di 170 posti di lavoro. I licenziamenti saranno in tutto 130: 40 a Losanna e 90 a Olten. Il piano sociale concordato prevede 12,2 milioni di franchi. Un altro gruppo attivo nel settore dell'energia elettrica, il gruppo BKW di Berna, ha fatto sapere di prevedere una perdita netta di 150 milioni di franchi per l'esercizio appena chiuso. Il passaggio nelle cifre rosse é dovuto ad un correttivo di valore che richiede accantonamenti dell'ordine di 300 milioni di franchi. Come le altre aziende del settore, l'impresa bernese spiega in un comunicato di aver sofferto per la profonda mutazione del mercato dell'elettricità. Lo scorso autunno aveva già annunciato la soppressione di oltre 250 posti di lavoro. Note poco liete anche da AFG Arbonia- Forster che ha registrato un calo del 4,7% del fatturato lo scorso anno sceso a 1,35 miliardi di franchi. Il gruppo turgoviese ha fatto inoltre sapere che effettuerà inoltre un correttivo di 70-75 milioni. Questi ammortamenti si tradurranno con una perdita netta considerevole. Casinò di Lugano: orario ridotto per 40 dipendenti Una scelta corretta e responsabile quella annunciata dal Casinò di Lugano. L'orario di lavoro verrà ridotto per la 40ina di dipendenti che lavorano ai tavoli verdi. Il Presidente del Consiglio d'amministrazione del Casinò Erasmo Pelli, in una recente dichiarazione alla stampa locale, ha sottolineato che "in tutta Europa il gioco ai tavoli sta calando in modo vistoso" e per Lugano sembra attestarsi attorno a un -20%. Fra le varie misure anticrisi che consentono di non diminuire il numero dei lavoratori, la scelta è ricaduta sulla riduzione dell'orario di servizio proprio ai tavoli verdi, mantenendo in forze l'organico esistente. La casa da gioco coprirà l'80% del salario, mentre la parte rimanente verrà liquidata dalla Cassa per la disoccupazione. Frontalierato, esplodono le notifiche di lavoro di breve durata. Il contingentamento non può più attendere Nei primi nove mesi dello scorso anno, in Ticino le notifiche di lavoro di breve durata (da parte di artigiani, distaccati, padroncini UE sono state oltre 15'200, ovvero 2500 in più rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Lo ha indicato il GdP in un servizio pubblicato a fine dicembre. Simili cifre sono allarmanti: riportate sull arco di 12 mesi significano infatti che, nel 2011, le notifiche sono state circa 20mila, ossia quasi il triplo rispetto a pochi anni fa, quando ancora si 3

navigava sulle 7000-8000. L evoluzione dell economia del Cantone non giustifica affatto una tale esplosione. A queste 20mila notifiche annue vanno ovviamente aggiunti i 52mila frontalieri in continuo aumento, specialmente negli uffici, ovvero là dove la forza lavoro residente basterebbe ed avanzerebbe a coprire le necessità dell economia. Il tutto accade mentre il tasso ufficiale di disoccupazione in Ticino è tornato a salire al 5.1%. E questo malgrado la rilevante opera di cosmesi statistica effettuata con la riforma LADI entrata in vigore lo scorso primo aprile, la quale ha fatto sparire dai dati ufficiali della disoccupazione numerosi senza lavoro. Le 15'200 notifiche nei primi 9 mesi del 2011 rappresentano un evidente distorsione del mercato del lavoro, davanti alla quale si impongono dei provvedimenti, leggi l introduzione di contingenti. Siamo più ricchi Chi nel 2010 ha accresciuto il patrimonio netto di 6mila franchi raggiungendo la quota di 341mila franchi tra denaro contante, conti in banca, azioni, casa, diritti verso le assicurazioni e Casse pensioni, dedotti i passivi, è nella media elvetica. È quanto risulta dalle statistiche per il 2010 diffuse dalla Banca Nazionale Svizzera. Naturalmente per chi ha un coniuge a carico e magari due figli, il nucleo familiare dovrebbe capitalizzare 1.364.000 franchi. Questo a fine 2010. Alla fine di quest anno probabilmente il conto non sarà così positivo, visti i rovesci di borsa, ma la tappa 2011 non è ancora finita. Comunque nel 2010 il patrimonio netto (attivi finanziari e quota immobiliare, meno i passivi) dei nuclei familiari è aumentato di 74 miliardi (+2,8%) raggiungendo la cifra di 2.691 miliardi di franchi. Per contro le perdite di cambio derivanti da investimenti all estero sono state pari a 25 miliardi. Gli attivi finanziari sono aumentati di 49 miliardi (+2,5%) a 1.958 miliardi. Il patrimonio immobiliare è cresciuto di 55 miliardi (+4,1%) a 1.415 miliardi. Il totale degli attivi è dunque cresciuto di 104 miliardi (+3,2%) a un totale di 3.373 miliardi. Da questa cifra bisogna sottrarre i passivi che sono aumentati di 30 miliardi (+4.6%) a 682 miliardi. Ne risulta una crescita dell 1,7% pro capite (6000 franchi) a 341.000 franchi netti a testa. Comunque, il passivo a testa è di circa 86mila franchi. Le perdite di cambio di cui si diceva all inizio sono principalmente causate dal fatto che nel 2010 l euro ha perso il 16% sul franco e il dollaro americano il 10%. Ne risulta una minusvalenza pro capite di più di 3mila franchi a testa. Questo è il valore, in franchi svizzeri, degli investimenti detenuti in divise estere. In Svizzera il mercato azionario è rimasto stabile nel 2010. Infatti, spiega il rapporto della BNS, i corsi delle azioni sono rimasti stabili. Sono progrediti di più all estero, ma non in maniera tale da ammortizzare le perdite di cambio. Il patrimonio è un po difficile da valutare. Più semplice misurare il conto in banca. Ebbene: i depositi presso le banche e di Postfinance ammontano a 586 miliardi di franchi. Il che equivale a circa 74mila franchi a cranio. Nel 2010 l aumento è stato di circa 4.500 franchi a persona. L aumento non è stato causato dagli interessi maturati, ma piuttosto dal fatto che la gente ha risparmiato di più. Le quote parti dei fondi comuni d investimento sono progredite di 2 miliardi a un totale di 182 miliardi per un controvalore di 23mila franchi a testa. Il valore delle azioni sono progrediti di 3 miliardi a un totale di 215 miliardi (27 mila franchi a testa). I diritti dalle Casse pensioni sono cresciuti di 28 miliardi a un totale di 830 miliardi (105mila franchi a testa): un terzo del patrimonio globale. Il valore del patrimonio immobiliare è aumentato di 55 miliardi a 1415, il che significa un valore immobiliare a testa di circa 180mila franchi. Come detto, i passivi sono a 682 miliardi (86mila franchi) di cui 632 (80mila a testa, in media) di ipoteche. Incassi, persi 60 milioni in 5 anni Nel 2011, il prodotto lordo dei giochi (PLG) ( voce che riporta la differenza tra le poste giocate e le vincite versate ) del Casinò Admiral è sceso, rispetto all'anno precedente, del 10,8%, sfiorando quota 72,5 milioni di franchi. È dal 2007 che il casinò di Mendrisio registra costanti diminuzioni degli introiti, mentre il 2006 resta l'anno record con 132.659.381 franchi di PLG. In cinque anni, la 4

casa da gioco del capoluogo distrettuale ha quindi lasciato sul terreno 60 milioni di franchi. La crisi tocca ancor più il Casinò di Lugano, i cui incassi l anno scorso sono scesi del 15,9%. Edilizia, nessuna soluzione-ponte Fumata nera dai negoziati avviati sul piano cantonale tra sindacati e Società degli impresari costruttori per cercare di trovare un accordo-ponte che sopperisca al vuoto contrattuale venuto a crearsi a livello svizzero a seguito del fallimento delle trattative per il rinnovo del Contratto nazionale mantello, scaduto alla fine del 2011. Le parti contraenti sono tornate a sedersi al tavolo a Bellinzona. Sul tavolo vi era una serie di proposte sottoposte alla SSIC dai sindacati. Ma nonostante una mattinata di intense discussioni, non è stato raggiunto alcun accordo. Nodo cruciale, in particolare, la questione dei salari. Axpo taglierà sino a 140 impieghi L'azienda elettrica Axpo inizierà in marzo ad eliminare decine di posti di lavoro; il taglio occupazionale, che comporterà anche licenziamenti, potrebbe riguardare fino a 140 impieghi. Lo ha riferito il gruppo zurighese, aggiungendo che l'utile netto del 2011 è crollato del 89%: da 409 a 45 milioni di franchi. Il risultato operativo EBITA è stato di 139 milioni di franchi, a fronte dei 538 milioni del 2010. Le turbolenze dei mercati finanziari e valutari, le conseguenze della catastrofe di Fukushima, il riesame dei costi di smantellamento delle centrali nucleari, hanno pesato molto negativamente sui risultati, precisa un comunicato di Axpo. L'impresa intende inoltre investire 21 miliardi di franchi per l'ampliamento ed il rinnovo delle capacità di produzione. Già in settembre Axpo aveva annunciato di prevedere un taglio all'organico. Con le misure annunciate il gruppo elettrico zurighese intende migliorare il risultato operativo di circa 100 milioni di franchi all'anno. Statistiche: Disoccupati iscritti (media annua), secondo la classe d'età e il gruppo professionale1, in Ticino, nel 2011 Totale Meno 20-24 25-29 30-39 40-49 50-59 di 20 Totale 6.818 224 753 845 1.634 1.717 1.198 11 Agricoltura, selvicoltura e allevamento 154 5 24 29 35 27 28 21 Industria alimentare, bevande e tabacco 54 1 9 6 14 14 8 22 Industria tessile e cuoio 16 3 3 2 3 1 2 23 Lavorazione della ceramica e del vetro 3 0 0 0 2 0 1 24 Lavorazione dei metalli e costruzione di macchine 117 4 12 10 26 25 21 25 Elettrotecnica,elettronica,orologi.,veicoli, app. 147 10 44 20 27 19 16 26 Industria del legno e della carta 33 2 5 4 7 9 5 27 Industria grafica 21 1 4 2 6 2 4 28 Trattamento chimico e delle materie sintetiche 18 1 5 1 6 3 1 29 Altre professioni del settore industriale 100 1 4 10 33 28 13 31 Ingegneri 69 0 5 10 21 14 12 32 Tecnici 61 1 6 6 13 15 13 33-34 Disegnatori tecnici 82 1 7 7 13 27 15 5

35 Macchinisti 40 0 1 1 11 11 13 36 Informatica 64 2 8 5 16 21 8 41 Professioni dell'edilizia 526 20 78 79 118 117 84 42 Professioni industrie estrattive, lavorazione 15 0 0 3 5 4 3 pietra, produzione materiale di costruzione 51 Professioni commerciali e della vendita 739 26 95 91 175 175 120 52 Pubblicità, marketing, turismo, amministrazione 129 0 4 17 48 41 13 fiduciaria 53 Professioni dei trasporti e della circolazione 199 1 8 18 45 58 48 54 Professioni delle poste e delle telecomunic. 32 0 1 4 9 8 7 61 Professioni alberghiere e dell'economia domestica 1.384 18 100 170 344 387 283 62 Professioni della pulizia e dei servizi personali 513 11 36 48 111 148 121 71 Imprenditori, direttori e funzionari dirigenti 205 0 0 8 43 71 58 72 Professioni commerciali e amministrative 869 41 137 109 208 211 122 73 Esperti bancari e assicurativi dipl. 145 0 3 13 49 44 30 74 Professioni relative alla sicurezza 74 0 5 11 23 25 9 75 Professioni giuridiche 13 0 0 3 5 4 1 81 Professioni dei mass-media e simili 39 1 1 3 14 8 8 82 Professioni artistiche e simili 68 1 7 9 23 14 11 83- Assistenza sociale e spirituale e educazione 125 0 9 21 37 27 25 84 85 Scienze sociali, umanistiche e naturali 28 0 2 10 10 5 1 86 Professioni della sanità 255 9 34 37 58 64 40 87 Sport e divertimento 18 0 4 6 3 5 1 91 Professioni del settore dei servizi n.i.a. 17 1 3 2 3 5 3 Disoccupati iscritti, secondo il gruppo professionale1 (in base alla professione desiderata), in Ticino, per mese nel 2011 Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. Totale 8.667 8.580 7.768 6.543 5.941 5.730 5.648 5.825 5.941 6.418 7.135 7.631 11 Agricoltura, selvicoltura e allevamento 198 185 149 103 95 87 76 84 87 115 151 172 21 Industria alimentare, bevande e tabacco 62 65 58 58 46 44 41 41 49 44 49 50 22 Industria tessile e cuoio 48 43 42 36 31 31 31 34 38 37 39 40 23 Lavorazione della ceramica e del vetro 3 3 3 2 2 1 1 1 2 2 2 2 24 Lavorazione dei metalli e costruzione di macchine 25 Elettrotecnica, elettronica, industria orologiera, costr. di veicoli e apparecchi 131 128 119 91 92 95 92 100 105 106 111 120 187 196 190 168 161 157 145 160 151 135 143 164 26 Industria del legno e della carta 38 39 37 38 30 28 25 30 30 30 32 40 27 Industria grafica 26 27 26 23 19 20 23 18 22 20 23 24 28 Trattamento chimico e delle materie 25 23 27 20 17 14 13 12 10 14 15 14 sintetiche 29 Altre professioni del settore industriale 162 158 143 136 125 113 114 114 117 132 131 118 31 Ingegneri 96 96 90 81 78 67 59 65 68 81 85 85 32 Tecnici 62 60 52 54 50 44 42 42 43 48 48 52 33-34 Disegnatori tecnici 111 100 103 97 98 94 90 89 79 75 81 103 35 Macchinisti 36 32 31 24 28 25 28 32 30 31 30 45 36 Informatica 96 91 87 86 80 80 88 79 78 70 80 84 41 Professioni dell'edilizia 648 632 564 512 435 422 413 409 396 410 446 569 42 Estrattive, lavorazione pietra, materiale 9 11 8 9 7 7 9 8 9 9 9 12 costruzione 51 Professioni commerciali e della vendita 835 820 821 718 645 629 651 690 716 705 747 752 52 Pubblicità, marketing, turismo, amministrazione fiduciaria 53 Professioni dei trasporti e della circolazione 54 Professioni delle poste e delle telecomunicazioni 61 Professioni alberghiere e dell'economia domestica 173 184 174 151 143 138 123 118 118 129 133 131 211 208 201 172 165 167 168 167 163 179 183 216 21 17 19 17 18 17 17 17 29 23 23 24 1.695 1.693 1.403 1.048 894 843 822 883 958 1.224 1.532 1.610 6

62 Professioni della pulizia e dei servizi 802 800 628 444 395 384 359 363 396 498 684 710 personali 71 Imprenditori, direttori e funzionari 180 172 159 141 133 134 127 133 132 134 142 154 dirigenti 72 Professioni commerciali e 1.241 1.227 1.150 987 925 889 896 917 913 954 982 1.042 amministrative 73 Esperti bancari e assicurativi dipl. 111 115 121 104 100 100 110 102 98 97 105 117 74 Professioni relative alla sicurezza 80 74 67 66 65 58 56 55 59 65 72 77 75 Professioni giuridiche 30 30 30 27 22 19 16 13 12 12 13 12 81 Professioni dei mass-media e simili 75 71 67 56 52 47 49 55 52 47 46 55 82 Professioni artistiche e simili 134 130 126 113 99 99 97 91 79 83 80 90 83-84 Assistenza sociale e spirituale e 187 183 167 159 143 155 166 172 150 147 147 161 educazione 85 Scienze sociali, umanistiche e naturali 111 121 118 112 98 96 92 84 94 89 98 96 86 Professioni della sanità 348 344 317 292 281 265 262 289 296 295 307 318 87 Sport e divertimento 19 16 15 15 18 25 27 23 24 20 20 22 91 Professioni del settore dei servizi n.i.a. 22 25 23 15 13 15 12 13 14 12 14 12 92-93 Personale con attività professionale non 326 336 317 280 261 243 228 230 231 244 234 240 definibile Non specificato 128 125 116 88 77 78 80 92 93 102 98 98 Gen. Feb. Mar. Apr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set. Ott. Nov. Dic. 7