MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO



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Transcript:

MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO Con questo termine generico intendiamo indicare le infezioni respiratorie minori delle vie aeree che comprendono: Raffreddore comune Faringo-laringiti Tracheo-bronchiti Sindromi influenzali non rara l associazione con la sinusite

MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO Queste forme sono caratterizzate da: mucosite ipersecrezione nasale e bronchiale tosse spesso febbre cefalea irritazione faringea astenia

Agenti eziologici coinvolti nelle malatie da raffreddamento Paramixovirus Adenovirus Rhinovirus Coronavirus Orthomixovirus Metapneumovirus Raffreddore Influenza

RAFFREDDORE Il raffreddore è una malattia infettiva acuta benigna ed autolimitantesi, caratteristica delle prime vie aeree e distinta da alcuni sintomi specifici, quali: congestione nasale ed uditiva, rinorrea, starnuti, tosse, faringodinia. La febbre e i sintomi generali sono raramente presenti. AGENTI EZIOLOGICI DEL RAFFREDDORE Rhinovirus, Coronavirus, Adenovirus TRASMISSIONE DEL RAFFREDDORE Il raffreddore è molto contagioso. Il contagio avviene per via aerea tramite le goccioline emesse con gli starnuti o i colpi di tosse; anche le mani, infettatesi nel soffiare il naso, possono trasmettere il virus.

Infezioni respiratorie acute: flogosi vie aeree superiori

I vari sintomi nel decorso clinico del raffreddore Giorni dall'inizio della malattia Rinite Mal di gola Mialgia Cefalea Tosse Inappetenza Astenia Temperatura orale (C ) 38. 3 37. 7 37. 2 36. 8 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

E un raffreddore o un influenza? SINTOMO RAFFREDDORE INFLUENZA Febbre Rara > 38 C - esordio brusco Mal di testa Raro Forte Stanchezza Leggera Forte e precoce Tosse Rara Persistente Rinite Caratteristica Non frequente Starnuti Frequenti Non frequenti Gola Arrossata Caratteristica Non frequente Dolori Muscolari Rari Frequenti

Come agire in caso di raffreddore? Occorre mettersi il più possibile a riposo, preferibilmente a letto e, comunque, evitare di esporsi al freddo, all umidità, allo smog, al fumo di sigaretta. Per fornire sollievo alla mucosa e alleviare la secchezza della gola, è bene umidificare l aria dell ambiente in cui si soggiorna. Nell'alimentazione, assumere liquidi e minerali (succhi di frutta, thè).

Come agire in caso di raffreddore? Se il raffreddore persiste per più di dieci giorni, se è accompagnato da febbre e se sono presenti altri sintomi, è bene rivolgersi al medico. Terapia sintomatica (decongestionanti nasali, antinfiammatori ) NB: evitare l acido acetilsalicilico nei bambini al di sotto dei 12 anni per rischio di incorrere in sindrome di Reye

FARMACI UTILI in caso di raffreddore ANTISTAMINICI: Per os: Polaramin AR (cnf) (OTC) Zirtec (cpr) (SP) desclorfeniramina cetirizina Spray nasali Levostab (SP) Livocab (OTC) levocabastina ANTISTAMINICI IN ASSOCIAZIONE per os: Naristar (cpr) (OTC) cetirizina+pseudoefedrina Reactine (cpr) (OTC) Neocoricidin (cnf) (OTC) acido acetilsal.+clorfenamina+caffeina Zerinol (cpr, supposte) (OTC) paracetamolo+clorfenamina

FARMACI UTILI in caso di raffreddore ANTISTAMINICI IN ASSOCIAZIONE per os: Zerinol flu (cpr efferv.) (OTC) paracet.+ clorfenamina+ac.ascorbico Raffreddore-Med (cps, cpr efferv.) (OTC) ac.ascorbico+ clorfenamina+caffeina+dimetofrina+ isopropamide ioduro+paracetamolo Fienamina (cpr) (OTC) PRODOTTI AROMATICI PER INALAZIONI: clorfenamina+efedrina Calyptol inalante (fiale per frizioni toraciche e suffumigi) (OTC) eucaliptolo+ pino essenza + terpineolo+ timo essenza + rosmarino essenza Fomentil (cpr efferv. per suffumigi) (OTC) levomentolo+eucalipto essenza+timo essenza+balsamo del Perù+benzoino del Laos

FARMACI UTILI in caso di raffreddore DECONGESTIONANTI NASALI: Per uso sistemico: antistaminico sedativo x la tosse Actifed (cpr, sciroppo) (OTC) pseudoefedrina+triprolidina Actifed Composto (sciroppo) (OTC) pseudoef.+triprolidina+destromet. Actigrip (cpr, sciroppo) (OTC) pseudoef.+triprolidina+paracet. Honey-Cold (cps molli, scroppo) (OTC) paracet.+pseudoef. Polaramin espettorante (sciroppo) (OTC) desclorfeniramina+guaifenesina+pseudoef. Solviflu (cpr) (OTC) ibuprofene+pseudoefedrina Triaminic flu (cpr efferv.) (OTC) paracet.+feniramina+fenilefrina Triaminic (cnf) (OTC) caffeina+mepiramina+fenilpropanolamina+feniramina antistaminico espettorante

FARMACI UTILI in caso di raffreddore DECONGESTIONANTI NASALI: Per uso topico: Neorinoleina (spray e gel nasali) (OTC) Otrivin (spray, gtt nasali ad e bb) (OTC) xilometazolina Actifed nasale (spray) (OTC) Coricidin (spray) (OTC) Rino Calyptol (spray, nebulizzatore) (OTC) Vicks Sinex (spray, nebulizzatore, inalante) (OTC) oximetazolina Argotone (gtt nasali) (SP) Deltarinolo (spray) (OTC) Neo-synephrine (gtt nasali) (OTC) NTR (gtt nasali, nebulizzatore) efedrina+argento vitellinato efedrina+nafazolina fenilefrina (fenilef.+tenildiamina+benzal.cloruro antistaminico

FARMACI UTILI in caso di raffreddore DECONGESTIONANTI NASALI: Per uso topico: Paidorinovit (gtt nasali, pomata) (OTC) efedrina+eucaliptolo+niaouli essenza Rinazina (spray, gtt nasali ad e bb) (OTC) Rinocidina (gtt nasali) (SP) nafazolina nafazolina+tirotricina Rinofomentil (nebulizzatore) (OTC) nafazolina+argento proteinato+niaouli essenza Rinogutt (spray) (OTC) Rinogutt antiallergico (spray) (OTC) Triaminic nasale (spray) (SP) tramazolina tramazolina+clorfenamina oximetazolina+clorfenamina

CRITERI DI SCELTA L'efficacia dei vari principi attivi è sovrapponibile, cambia solo la durata d'azione: - breve (4-6 ore) per fenilefrina e nafazolina (es. Neosynefrine, Rinazina) - intermedia (6-8 ore) per xilometazolina (es. Neorinoleina, Otrivin) - lunga (8-10 ore) per oximetazolina (es. Actifed, Rinocalyptol, Vicks Sinex). La diversa durata d'azione condiziona la frequenza delle somministrazioni: 3-4 volte al giorno per il primo gruppo di farmaci, 2 sole per quelli a maggiore durata d'azione.

Criteri di scelta - I nebulizzatori (o spray senza propellenti) sono da preferire in quanto, espellendo il farmaco in piccolissime goccioline, gli consentono di disperdersi su una più ampia superficie della mucosa nasale. - La fenilefrina (es. Neosynefrine) è il farmaco con minori effetti indesiderati a livello cardiaco e sul SNC, e risulta il farmaco più indicato per i cardiopatici e gli ipertesi

APPENDICE Nella pratica clinica si riscontra una scarsa conoscenza circa l'azione farmacologica dei decongestionanti nasali simpaticomimetici in relazione alla loro struttura chimica. Alla cosiddetta famiglia delle "fenilpropanolamine" appartengono i beta-idrossi derivati di anfetamina e metanfetamina. Infatti, l'aggiunta di un gruppo idrossilico sulla posizione di anfetamina e metanfetamina comporta la formazione di una serie di molecole definite appunto fenilpropanolamine. fenilpropanolamina preparati imidazolinici

Fenilpropanolamina e ictus emorragico Diverse segnalazioni in letteratura hanno messo in evidenza l'associazione tra l'uso di decongestionanti nasali simpaticomimetici ed il rischio di accidenti vascolari ischemici e/o emorragici in soggetti sani o comunque privi di fattori predisponenti. In particolare dati allarmanti emergono da un recentissimo studio caso-controllo, lo Yale's Hemorrhagic Stroke Project, circa l'uso di preparati anoressizzanti e decongestionanti nasali a base di fenilpropanolamina e rischio di ictus emorragico.

Fenilpropanolamina e ictus emorragico I risultati ottenuti da questo studio mostrano una significativa associazione tra l'uso di fenilpropanolamina ed aumento del rischio di ictus emorragico, rischio risultato molto più elevato nelle donne. Stima approssimativa del rischio individuale nella popolazione femminile: il numero minimo di soggetti esposti al farmaco per avere un caso di ictus è di una su 107.000 donne esposte almeno per 3 giorni al farmaco. Estremamente basso in assoluto, tale valore diventa preoccupante se si considera il contesto d'uso di questa sostanza, ovvero il vasto impiego nella popolazione.

Fenilpropanolamina e ictus emorragico Dal 1969 al 1991 sono pervenute alla FDA più di 22 segnalazioni spontanee di ictus emorragico dopo assunzione di preparati a base di fenilpropanolamina, e, tra il 1979 ed il 1999, solo negli US sono stati pubblicati almeno 30 case-report a riguardo. Sulla base dei risultati dello Yale's Hemorrhagic Stroke Project la FDA sta prendendo provvedimenti per rimuovere dal mercato tutti i prodotti farmaceutici contenenti la fenilpropanolamina L'FDA ha diffuso un comunicato in cui richiede alle ditte farmaceutiche produttrici di specialità contenenti fenilpropanolamina di sospenderne la produzione e la commercializzazione.

Fenilpropanolamina e ictus emorragico Negli Stati Uniti, la fenilpropanolamina è presente anche nella composizione di prodotti dimagranti (da banco) alla dose raccomandata di 75 mg al giorno (Acutrim, Dexatrim). In Italia, invece, non esistono prodotti dimagranti che contengano la sostanza sotto accusa, ma la ritroviamo nella composizione di diverse specialità medicinali (es. Triaminic, Zerinol, Denoral, Temporinolo, Actidue Giornonotte, Nasomixin Spray) per il trattamento del raffreddore, anche se con un dosaggio inferiore rispetto alle specialità impiegate come dimagranti negli Stati Uniti.

AVVERTENZE: decongestionanti nasali L'ostruzione nasale se non trattata, può comportare sequele come sinusiti ed otiti medie, indurre o peggiorare disturbi del sonno, ed in soggetti predisposti possono facilitare l'insorgenza di una rara ma grave complicanza quale l'apnea ostruttiva. Un'utilizzazione di questi farmaci mirata esclusivamente al trattamento dell'evento acuto e, quindi, limitata nel tempo, costituisce una corretta linea terapeutica da seguire per garantire un miglioramento della sintomatologia clinica, prevenire le possibili sequele respiratorie e ridurre al minimo gli eventi indesiderati..

AVVERTENZE: decongestionanti nasali I decongestionanti per uso locale (gocce e spray nasali) dovrebbero essere impiegati alla minima dose efficace, tenendo presente che possono passare anche diversi minuti prima che facciano sentire il loro effetto.

AVVERTENZE: decongestionanti nasali Se si ha bisogno di un'azione prolungata è meglio ricorrere alle preparazioni decongestionanti per via orale, che impiegono più tempo a esercitare il loro effetto ma offrono una copertura prolungata nel tempo. Se usati per più di 10 giorni e con parecchie applicazioni al giorno, possono peggiorare il disturbo. Infatti, se si sospende il farmaco dopo un periodo di uso intenso, per reazione i vasi sanguigni della mucosa nasale si dilatano in misura notevole, peggiorando la congestione (fenomeno di rebound). È oramai assodato che l'uso dei decongestionanti nasali debba essere limitato ad un periodo non superiore a dieci giorni per evitare il rischio di sviluppare una rinite iatrogena.

EFFETTI COLLATERALI: decongestionanti nasali I decongestionanti simpaticomimetici dovrebbero essere usati con molta cautela dalle persone che soffrono di: - malattie cardiache (effetto cronotropo+, inotropo +) - ipertensione (ulteriore aumento di P) - ipertiroidismo (potenziamento iperattivazione adrenergica) - diabete (glicemia) - attenzione anche per le donne in gravidanza e in allattamento (malformazioni al feto e ipercoagulazione nella madre) - per i bambini è necessario seguire la posologia ridotta indicata nei foglietti illustrativi.

Effetti cardiovascolari: I decongestionanti nasali simpaticomimetici, in quanto tali, sono capaci di modificare la funzione di qualsiasi organo che presenti un'innervazione adrenergica. In primo luogo sono responsabili di effetti stimolanti sull'apparato cardiovascolare: modificazioni della frequenza e del ritmo cardiaco, ipertensione arteriosa. Gli effetti sono più evidenti in seguito a somministrazione di preparati per uso sistemico (per os).

Effetti cardiovascolari: L'intensità è diversa tra i vari principi attivi: ad esempio, l'efedrina è quella che possiede maggiore attività eccitante centrale (SNC) e cardiovascolare poichè presenta attività 1 -agonista, più evidente che si esplica a livello miocardico con effetti inotropi, cronotropi e dromotropi positivi.

Effetti cardiovascolari: Le donne in periodo premenopausale sono maggiormente a rischio di eventi ischemici a causa di continue variazioni a livello ematico degli estrogeni che causano vasocostrizione quando il livello di estrogeni è basso ed un'ipercoagulazione quando questo è elevato. A riguardo sono stati riportati diversi casi di colite ischemica in donne tra i 37 e 50 anni (periodo premenopausale) che avevano fatto uso, per un periodo inferiore ad una settimana, di un preparato orale decongestionante della mucosa nasale a base di pseudoefedrina. È quindi ragionevole supporre che l'effetto vasocostrittivo della pseudoefedrina possa facilitare lo sviluppo di una colite ischemica in pazienti suscettibili a continue variazioni nel livello ematico degli estrogeni.

Effetto sul sistema nervoso centrale: I decongestionanti nasali simpaticomimetici possono indurre uno stato di iperattivazione del sistema nervoso centrale che generalmente si manifesta con irrequietezza, cefalea, insonnia, tremori, e riduzione dell'appetito. L'iperstimolazione cerebrale a livello noradrenergico, in alcuni casi, può essere anche molto più intensa e procurare delirio, allucinazioni e convulsioni, condizioni gravissime che richiedono interventi di terapia d'urgenza.

Effetto sul sistema nervoso centrale: Tale fenomeno si verifica più frequentemente in seguito ad assunzione di alte dosi di decongestionanti adrenergici ed è più evidente in seguito ad assunzione di composti dotati di struttura simil-amfetaminica, come la fenilpropanolamina e l'efedrina che attraversano con maggiore facilità la barriera ematoencefalica raggiungendo elevate concentrazioni a livello cerebrale.

Effetto sull apparato urinario: L'effetto -agonista si esplica anche a livello della vescica dove per aumento della chiusura dello sfintere interno si crea un ostacolo alla minzione. Ciò è particolarmente evidente e pericoloso nei portatori di ipertrofia prostatica, per i quali l'uso di questi farmaci è controindicato.

Età pediatrica: Numerose sono le segnalazioni sotto forma di case report riguardo eventi avversi da decongestionanti nasali come pseudoefedrina e fenilpropanolamina in età pediatrica. Raccomandazioni in caso di ostruzione nasale: per favorire la respirazione del bambino spesso è sufficiente umidificare l'ambiente, fare instillazioni o lavaggi nasali con soluzione fisiologica; fare aerosol di soluzione fisiologica tiepida se il bambino è grande.

Età pediatrica: Solo se l'ostruzione nasale è rilevante e compromette l'alimentazione del bambino si può ricorrere all'uso dei decongestionanti nasali. L'uso di questi farmaci deve essere limitato come quantità (1-2 gocce per narice non più di 3-4 volte al giorno) e come durata (non più di 2-3 giorni). Nei bambini sotto i tre anni i decongestionanti devono essere utilizzati soltanto in casi selezionati, perché possono ancora più facilmente provocare disturbi cardiocircolatori e centrali. Sono noti eventi avversi gravi anche per dosaggi terapeutici come il caso di emorragia cerebrale in un bambino che aveva assunto un preparato a base di fenilpropanolamina.

Gravidanza: Quando è necessaria una terapia farmacologia durante la gravidanza è opportuno scegliere sempre il farmaco che a parità di efficacia sia più sicuro - ossia privo di effetti collaterali per la madre e soprattutto per il feto - ed il cui utilizzo avvenga al minimo dosaggio terapeutico e per un tempo limitato alla risoluzione dell'evento.

Gravidanza: Questa linea di condotta, che vale per qualunque farmaco, non viene quasi mai seguita nella cura di sintomatologie banali per la risoluzione delle quali sia possibile ricorrere all'automedicazione, adoperando prodotti che non richiedono la prescrizione del medico e che proprio per questo sono ritenuti privi di rischio. L'uso inappropriato dei decongestionanti nasali in gravidanza è un fenomeno frequente e non esente dal provocare gravi effetti collaterali alla madre che, a volte, possono ripercuotersi sul feto.

Gravidanza: La rinite è una patologia piuttosto comune tra le gestanti, la cui insorgenza sembrerebbe facilitata dall'aumentata produzione di estrogeni che si ha durante la gravidanza. In particolare solo la rinite allergica interessa circa 1/3 delle donne durante la gestazione. Studi di teratogenesi, effettuati su animali da esperimento, hanno provato che alcuni simpaticomimetici possono essere responsabili di una riduzione della crescita ossea fetale e di basso peso alla nascita.

Gravidanza: Seppure nell'uomo non esistano studi circa l'associazione di malformazioni ed uso in gravidanza di preparati decongestionanti a base di simpaticomimetici, recentemente sono stati segnalati alcuni casi di gravi malformazioni degli arti in neonati, esposti in utero a queste sostanze.

Gravidanza Inoltre, l'uso continuativo di decongestionanti adrenergici può indurre modificazioni della frequenza cardiaca del feto, visibili alla cardiotocografia reversibili alla sospensione del farmaco. Inoltre, durante la gestazione il tasso ematico di estrogeni è più elevato, e questo costituisce un ulteriore fattore di rischio di eventi vascolari ischemici e/o emorragici. Fintanto che ulteriori studi non avranno chiarito gli effetti dei decongestionanti simpaticomimetici a livello fetale, queste sostanze dovranno essere considerate farmaci potenzialmente rischiosi in gravidanza.

Allattamento Molti farmaci sono in grado di passare nel latte materno a concentrazioni sufficienti e provocare effetti nocivi sul neonato. Durante l'allattamento il verificarsi di reazioni avverse e la loro entità dipende da un lato dalla quantità di latte ingerita dal bambino, ossia dalla durata di ciascuna poppata e dalla loro frequenza nell'arco della giornata, e dall'altro dalla dose del farmaco, dagli intervalli tra le dosi, e dalla durata della terapia. Se una donna sta seguendo una terapia farmacologia contemporaneamente all'allattamento, dovrebbe assumere i farmaci lontano dalle poppate, alle più basse dosi efficaci e per il tempo più breve possibile.

Allattamento Esistono pochi dati circa l'uso di decongestionanti nasali durante l'allattamento. Alcune sostanze simpaticomimetiche passando nel latte possono causare irritabilità ed insonnia nel lattante, ma anche effetti collaterali più gravi di iperstimolazione cerebrale nel neonato e soprattutto nel prematuro. Tra i decongestionanti la pseudoefedrina sembrerebbe il farmaco più sicuro in quanto passa a bassissime concentrazioni nel latte materno e dovrebbe essere considerato di prima linea nel trattamento dell'ostruzione nasale.

Allattamento È importante notare che molti preparati decongestionanti possono contenere alcol, oppure essere associati a FANS, come aspirina, ibuprofene, acetaminofene, od a caffeina. È preferibile non utilizzare le associazioni anche se sono considerate compatibili con l'allattamento quelle con alcol, ibuprofene, acetaminofene e caffeina, e l'unica da evitare è quella con l'aspirina.

Interazioni farmacologiche pericolose dei simpaticomimetici Farmaco Effetto

Antistaminici H1 Sono una classe di farmaci che contrastano l'azione dell'istamina, un noto messaggero chimico dell'infiammazione sintetizzata in tutti tessuti del corpo, ma si trova a concentrazioni più elevate nel tessuto polmonare, nel tessuto gastrico e nella cute, dove svolge un importante ruolo nel convertire gli insulti del mondo esterno al nostro corpo. Le cellule che secernono l'istamina in seguito a uno stimolo nocivo sono i mastociti, detti anche mast-cellule. In queste cellule l'istamina è contenuta in granuli che vengono prontamente liberati dai mastociti al momento del bisogno. Il rilascio di granuli contenenti istamina può avvenire in seguito a stimoli fisici come per esempio la distruzione delle cellule a seguito di un trauma causato da rhinovirus o dalla presenza di un allergene (esempio il polline) che stimola le mast-cellule. Le conseguenze del rilascio di istamina sono la stimolazione dei recettori H1: - dei bronchi broncocostrizione e aumento secrezione muco - dei vasi vasodilatazione e aumentata permeabilità dei vasi con conseguente edema dei tessuti circostanti - stimolazione delle terminazioni nervose dolore, prurito Gli antistaminici H1 dal punto di vista farmacologico non bloccano la liberazione di istamina, ma bloccano gli effetti dell'istamina sui propri recettori H1.

AVVERTENZE: antistaminici producono forti effetti anticolinergici (p. es., confusione, perdita di memoria, bocca secca, visione offuscata, costipazione, ritenzione urinaria). Gli antistaminici vanno impiegati con cautela, se non evitati, da chi soffre di: - disturbi alla prostata - glaucoma - di malattie del fegato croniche (per esempio la cirrosi) - le donne in gravidanza Effetto collaterale principale: sonnolenza Raramente, in presenza di dosaggi elevati o nei bambini, gli antistaminici possono produrre, anziché sonnolenza, uno stato di eccitazione chiamato effetto paradosso..

AVVERTENZE: antistaminici I e II generazione Bassa selettività verso i recettori H1 con notevole azione antimuscarinica (bloccano i recettori muscarinici dell'acetilcolina, importante neurotrasmettitore a livello del sistema nervoso centrale). Di conseguenza, gli antistaminici di prima generazione provocano marcate sedazione e sonnolenza, tanto che molti di questi sono diventati oggi anticinetosici (farmaci contro il mal di movimento) - difenidramina (usata come sonnifero e anticinetosico) (Allergan) - clorfenamina (Clorten) - triprolidina (Actidil) - dimenidrinato (usato come anticinetosico) (Valontan) - prometazina - desclorfeniramina > selettività per recettori H1 (minori effetti collaterali sul SNC come sonnolenza). - loratadina - cetirizina - fexofenadina - acrivastina - ebastina - levocitirizina Preferire le preparazioni contenenti antistaminici di II generazione

MAL DI GOLA Si tratta di un sintomo comune, che di solito si avverte sul fondo del palato, sulle pareti della gola (fosse tonsillari) fino alla faringe. L'intensità del dolore varia da una semplice sensazione di corpo estraneo a un dolore tanto intenso da ostacolare la deglutizione. Generalmente, sono presenti rossore e infiammazione. CAUSE Il mal di gola è in genere di origine virale o batterica, ma può essere causato anche da agenti fisici o chimici come cibi o bevande troppo caldi, inalazione di vapori irritanti, aria eccessivamente secca o troppo umida. Inoltre il male di gola può essere il primo sintomo di alcune malattie esantematiche, come il morbillo, la rosolia e la varicella.

MAL DI GOLA Come agire in caso di mal di gola? Se il mal di gola è accompagnato da febbre: 1) Riposo a letto, in un ambiente non eccessivamente riscaldato e ben umidificato. 2) Evitare alcolici, fumo e bevande calde (consigliate quelle fredde ed i gelati). 3) Assumere liquidi e succhi di frutta, ricchi di vit.c e di sali minerali. 4) Per alleviare il mal di gola, possono essere utilizzati farmaci destinati a ridurre il dolore. 5) Può essere consigliato un farmaco contro la febbre.

FARMACI UTILI in caso di mal di gola: ANTIMICROBICI E ANTISETTICI TOPICI: Benagol (pastiglie) Ribex gola (compresse) Borocaina (compresse) cetilpiridinio (OTC) Borocillina (compresse, spray) Neo Cepacol (pastiglie) Neoformitrol (pastiglie) Dequadin (pastiglie e tintura a base di dequalinio) (SP) Ecc... Benodent (cps molli a rilascio prolungato) (OTC) Corsodyl (gel, colluttorio e nebulizzatore) (OTC) clorexidina Dentosan (gel, colluttorio) (OTC) Plak out (gel, colluttorio) (OTC) Oraseptic (spray, colluttorio) (OTC) esetidina Aluctyl (cpr orosolubili, spray) (OTC) alluminio lattato Arscolloid (geng., collut.) (OTC) argento prot.+diclorofenilcarbinolo

FARMACI UTILI in caso di mal di gola: ANTINFIAMMATORI TOPICI: Naprocet (colluttorio) Nitens (colluttorio) Proxagol (colluttorio) naproxene (OTC) Tantum verde (pastiglie, spray, colluttorio) (OTC) Verax blu (colluttorio) (OTC) Froben (colluttorio, spray) (SP) Tantum activ gola (colluttorio) (OTC) Benactiv gola (pastiglie, spray, colluttorio) (OTC) Dicloral (colluttorio) (SP) Zeroflog (colluttorio) (SP) benzidamina antinfiammatorio flurbiprofene diclofenac Pyralvex gengivario (OTC), a base di acido salicilico + rabarbaro, ha proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e analgesiche.

FARMACI UTILI in caso di mal di gola: ACIDO ACETILSALICILICO E DERIVATI: Aspirina (cpr, cpr a dissol.orale, cpr eff.con ac.ascorbico) (OTC) Aspirina 03 (cpr, ac.acetilsal.+magnesio idross.+allum.glicin.) (OTC) Aspro 500 (cpr, cpr eff.) Aspro C 500 (cpr e cpr eff. con ac.ascorbico) (OTC) Flectadol 500 e 1000 (buste) (SP) Viamal (cpr, ac.acetilsal.+caffeina+alluminio ossido idrato) (OTC) Vivin C (cpr efferv. con ac.ascorbico) (OTC)

FARMACI UTILI in caso di mal di gola: PARACETAMOLO ED ASSOCIAZIONI: Acetamol (cpr, gran. efferv., supp. ad e bb) (SP) Efferalgan (supp., scir. e buste bb) (SP) Normaflu (cpr) (SP) Panadol (cpr) (OTC) Tachipirina (gtt, buste, scir., cpr, supp. ad e bb) (SP) solo paracetamolo Algopirina (cpr) (SP) Contralgen (cpr) (SP) Doloflex (cpr) (SP) Bronchenolo Antiflu (cpr) (OTC) Efferalgan C (cpr efferv.) (SP) paracetamolo+ac.acetilsalicilico paracetamolo+ac.ascorbico

FARMACI UTILI in caso di mal di gola: PARACETAMOLO ED ASSOCIAZIONI: Alsogil (cpr) (SP) Antireumina (cpr) (SP) Drin (cpr) (SP) Murri Antidolorifico (cpr) (SP) Neocibalgina (cpr) (SP) Neonevral (cpr) (SP) Neonisidina (cpr) (SP) Verdal (cpr) (SP) paracet.+ac.acetilsal.+caffeina Fluental (cpr, supp. ad e bb) (SP) paracetamolo+sobrerolo Influvit (cpr) (SP) paracet.+ac. ascorbico+propifenazone Neouniplus C (cpr efferv.) (SP) paracet.+ac.acetilsal.+ac.ascorbico Veramon (cpr) (SP) paracet.+propifenazone Neooptalidon (cnf) (SP) Saridon (cpr) (OTC) FANS mucolitico paracet.+propifenazone+caffeina

TOSSE La tosse è un meccanismo difensivo atto a proteggere le vie aeree da sostanze nocive inalate ed a evitare accumulo di muco. La tosse è un sintomo presente: 1. nella maggior parte delle malattie che interessano l apparato respiratorio; 2. in affezioni che interessano altri apparati (es. lo scompenso cardiaco congestizio evoca tosse); 3. in corso di trattamenti farmacologici (in questo caso è detta tosse iatrogena ; es. quella provocata da ACEinibitori). La tosse può essere: ABBAIANTE PRODUTTIVA SECCA

Come agire in caso di tosse? Se la tosse è persistente ed è accompagnata da febbre o da malessere generale, è consigliabile rivolgersi al medico. Il controllo della tosse secca è utile soprattutto durante la notte, per evitare che al sintomo si aggiunga un'irritazione dovuta all'insonnia e alla stanchezza. La causa più comune di tosse acuta nei bambini è il freddo e spesso si accompagna a raffreddore e a infiammazione della gola o dei bronchi. Le tossi ricorrenti, non dovute al freddo, sono di origine allergica. Nei bambini una tosse ricorrente può essere dovuta ai genitori che fumano, può essere anche un mezzo per attirare l attenzione oppure dovuta ad allergia. E consigliabile una costante umidificazione dell'aria.

FARMACI UTILI in caso di tosse: SEDATIVI DELLA TOSSE Aricodiltosse (gtt) (OTC) Bechilar (sciroppo) (OTC) Bronchenolo Tosse (sciroppo) (OTC) Formitrol Tosse (pastiglie) (OTC) Honeytuss (sciroppo, pastiglie) (OTC) Lisomucil Tosse Sedativo (sciroppo) (OTC) Metorfan (sciroppo) (OTC) Tossoral (pastiglie) (OTC) Tussycalm (cpr masticabili) (OTC) Vicks Tosse Sedativo (sciroppo) (OTC) destrometorfano Antitussivi ad azione centrale Butiran (sciroppo, gtt) (OTC) Lenistar (sciroppo, gtt) (OTC) Sinecod Tosse Sedativo (scir., gtt, pastiglie) (OTC) butamirato

FARMACI UTILI in caso di tosse: SEDATIVI DELLA TOSSE Cloel (sciroppo) (SP) Mitituss (sciroppo) (SP) Nitossil (sciroppo, gtt, cpr) (SP) Quik (sciroppo) (SP) Seki (sciroppo, gtt, cnf) (SP) cloperastina Antitussivo ad azione centrale+periferica Danka (sciroppo) (SP) Levotuss (sciroppo) (SP) Tau-Tux (sciroppo) (SP) Salvituss (sciroppo) (SP) levodropropizina Antitussivo ad azione periferica Calmatuss (sciroppo) (OTC) Ribex Tosse (sciroppo, gtt, pastiglie) (OTC) dropropizina

FARMACI UTILI in caso di tosse: MUCOLITICI Broncomucil (sciroppo) (OTC) Carbocit (sciroppo) (SP) Fluifort (sciroppo) (SP) Lisomucil Mucolitico (sciroppo) (OTC) Mucolase (sciroppo) (SP) Mucotreis (sciroppo, bustine) (SP) Polifluidil (bustine) (SP) Polimucil (sciroppo) (OTC) Reomucil (sciroppo) (SP) Sinecod Tosse Fluid. (scir., buste) (OTC) Solucis (sciroppo, bustine) (SP) Solucis Forte (sciroppo) (SP) Tossefluid (sciroppo) (OTC) carbocisteina mucolitico fluidificante

FARMACI UTILI in caso di tosse: MUCOLITICI Altersol (buste, cpr) (SP) Fluimucil Mucol. (scir., buste) (OTC) Mucoxan (scir.) (OTC) Solmucol (cpr, buste, cps orosol.) (SP) acetilcisteina Amobronc (sciroppo) (SP) Fluibron (scir., buste, soluz.aerosol,cpr, supp.bb) (SP) Fluixol (scir., buste) (SP) Lintos (scir.) (SP) Muciclar (scir., buste, cps a ril.prol.) (SP) Mucobron (scir., buste, cpr, supp.ad e bb) (SP) Mucosolvan (scir., cpr, cpr eff., buste, supp.ad e bb, sol.aerosol) (SP) Secretil (scir., buste, soluz.aerosol) (SP) Viscomucil (scir., buste) (SP) ambroxolo azione fluidificante + secretolitica

FARMACI UTILI in caso di tosse: MUCOLITICI azione fluidificante + secretolitica Bisolvon (scir., gtt, cpr, buste, sol. aerosol) (OTC) bromexina Sopulmin (scir., buste, supp.latt./ad/bb) (SP) Sobrepin (scir., gtt, cps, buste, supp.latt./ad/bb, sol.aerosol) (SP) sobrerolo azione fluidificante

FARMACI UTILI in caso di tosse: ESPETTORANTI aumentano volume di espettorato Fosfoguaiacol (scir.) (OTC) Lipobalsamo (supp.ad e bb) (OTC) guaiacolo+eucaliptolo Broncovanil (scir.) (OTC) Vicks Tosse Fluidificante (scir.) (OTC) guaifenesina Pulmarin (scir.) (OTC) Stenobronchial (scir.) (OTC) guaiacolo+eucaliptolo+pino gemma+levomentolo sulfoguaiacolo+timo+ balsamo del Tolù Tioguaialina (scir.) (OTC) sulfoguaiacolo Transpulmina Tosse (scir., pastiglie) (OTC) guaifenesina+levomentolo+eucaliptolo Tussanyl (scir.) (OTC) sulfoguaiacolo+grindelia Vicks Vaporub (unguento) (OTC) levomentolo+canfora+eucalipto essenza+trementina essenza

FARMACI UTILI in caso di tosse: SEDATIVI ED ESPETTORANTI/MUCOLITICI in associazione: Bronchiase (scir.) (OTC) Polised (sciroppo) (OTC) Broncofluid (scir.) (SP) Libexin Mucolitico (scir.) (SP) sulfoguaiacolo+destrometorfano antitussivo prenoxdiazina+carbocisteina Guaiacalcium Complex (scir.) (OTC) Tiocalmina (scir.) (OTC) dropropizina+sulfoguaiacolo Ribexen Espettorante (scir., supp. latt.e bb) (OTC) dropropizina+guaifenesina Tossemed (scir., pastiglie) (OTC) destrometorfano+guaifenesina

Sedativi della tosse I sedativi centrali agiscono a livello centrale sul centro della tosse eliminandone lo stimolo destrometorfano (Lisomucil Sedativo) o il butamirado (Sinecod Tosse). Sono indicati solo in caso di tosse secca o stizzosa o comunque senza produzione di muco. La levodropropizina è un sedativo della tosse ad azione periferica, essa non agisce sul SNC e pertanto è privo di effetti collaterali quali stipsi e depressione respiratoria. Mucolitici Sono in grado di aumentare le secrezioni bronchiali fluidificandole e quindi favorendone l eliminazione. Agiscono depolimerizzando i complessi mucoproteici e gli acidi nucleici che danno vischiosità alla componente vitrea e purulenta dell' escreato e di altri secreti. N-acetil-L-cisteina ha anche azione antiossidante in quanto precursore del glutatione per cui ha un azione protettiva sulle vie respiratorie. Espettoranti Prodotti a base di estratti vegetali cui la tradizione più che l'evidenza scientifica attribuiscono il potere di far aumentare la produzione di muco. Su questi principi attivi la comunità scientifica è divisa; in commercio ne esistono tanti, ma la loro efficacia e sicurezza non sono accettate da tutti.

Consigli pratici riguardo l uso di sedativi, mucolitici ed espettoranti Le tossi secche sono trattate con sedativi che sopprimono l'esigenza dell'organismo di tossire, mentre quelle produttive sono curate con espettoranti che sciolgono il muco del tratto respiratorio. I sedativi della tosse non devono essere impiegati in caso di bronchite cronica, fibrosi cistica e, in generale, in caso di ridotta ventilazione polmonare per il rischio di determinare ritenzione di secreti e polmonite. A dosaggi elevati i sedativi ad azione centrale possono dare depressione respiratoria e stipsi. Evitare l impiego di olii essenziali (canfora) e loro principi attivi in bambini con tendenza a convulsioni febbrili o affetti da epilessia.

Consigli pratici riguardo l uso di sedativi, mucolitici ed espettoranti I sedativi della tosse ad azione centrale (es. destrometorfano) possono indurre sonnolenza, specie in soggetti che assumono altri sedativi; migliori quelli periferici, quali la levodropropizina. Es.: Medinait sciroppo è una preparazione contenente: - destrometorfano (sedativo della tosse ad azione centrale) - dossilamina (antistaminico di 1 generazione - induce sonnolenza) - paracetamolo (antinfiammatorio non steroideo)

Consigli pratici riguardo l uso di sedativi, mucolitici ed espettoranti L impiego per via orale di espettoranti e mucolitici deve essere limitato in pazienti con disturbi gastrici, in particolare con ulcera gastro-duodenale. Possono danneggiare la barriera di muco che protegge la mucosa gastrica dai succhi acidi. Il sobrerolo dà minori problemi gastrici rispetto agli altri mucolitici. Non è razionale usare preparati in cui ci sia un sedativo della tosse in associazione con un espettorante/mucolitico. In soggetti diabetici, porre attenzione agli sciroppi: impiegare quelli con saccarina o aspartame.

La sindrome influenzale è una malattia infettiva acuta, a carattere sistemico, con prevalente sintomatologia di tipo respiratorio. E sempre accompagnata da febbre > 38 C ad esordio brusco, a cui si associano sintomi quali: malessere generale, astenia, cefalea, mialgia e artralgia. Inoltre, possono essere presenti i sintomi respiratori tipici del raffreddore, quali: - rinorrea, starnuti, congestione nasale - tosse e faringodinia. SINDROME INFLUENZALE

SINDROME INFLUENZALE CAUSE Sono quasi sempre forme virali: Rinovirus enterovirus virus influenzali e parainfluenzali che si autolimitano e guariscono spontaneamente.

Meccanismi fisiopatologici dei virus respiratori Virus a rapida crescita pronta e vivace risposta infiammatoria in quanto dotati di una notevole attività flogogena forte infiammazione a livello locale con distruzione delle cellule del tratto respiratorio e aumento della produzione di muco potenti induttori di interferoni e citochine messaggeri chimici che scatenano la reazione infiammatoria

Valutazione dei sintomi Starnuti Rinite Gola arrossata Raffreddore comune Febbre Mal di testa Stanchezza Tosse Dolori muscolari Influenza no medico sì DECONGESTIONANTI NASALI ANTINFIAMMATORI ANTISTAMINICI sì no medico ANTIPIRETICI ANALGESICI ANTINFIAMMATORI

Sintomi nel decorso clinico della sindrome influenzale 39.4 Temperatura oral Giorni dall'inizio della malattia Raffreddore-Rinite Mal di gola Mialgia Cefalea Tosse Inappetenza Astenia (C ) 38.8 38.3 37.7 37.2 0 1 2 3 4 5 6 7 8

Diagnosi di influenza in categorie più a rischio ETÀ PEDIATRICA sono i primi a contrarre la malattia soggetti a rischio di complicanze rischio di ospedalizzazione sonnolenza, inappetenza ETÀ GERIATRICA ridotta risposta febbrile soggetti a rischio di complicanze rischio di ospedalizzazione febbre non altissima incoordinamento motorio incontinenza sfinteriale scompenso di altre malattie

FATTORI FAVORENTI RAFFREDDAMENTO (ischemia della mucosa) VITA IN COLLETTIVITA per elevata capacità di contagio (asili, collegi, etc.) PRESENZA DI ALTERAZIONI ANATOMICHE O PATOLOGICHE A CARICO DELLE VIE RESPIRATORIE FUMO ALCOOL TRASCURATA CONDOTTA PERSONALE

QUALI SONO I RISCHI? Praticamente nessuno, fatta eccezione nelle immunodeficienze primitive e secondarie e soprattutto dell influenza epidemica nei soggetti anziani IMMUNODEFICIT RELATIVO: rischio di polmonite da sovrapposizione batterica, in particolare da Staphylococcus aureus.

PREVENZIONE Il mezzo di prevenzione più sicuro è il VACCINO. La vaccinazione è consigliata a: soggetti di età superiore a 65 anni soggetti di qualsiasi età affetti da patologie croniche dell apparato respiratorio o cardiovascolare, diabete, disfunzioni renali, stati di immunodepressione soggetti candidati a trapianti d organo bambini e adolescenti reumatici sottoposti a prolungata terapia con salicilati personale sanitario o di assistenza e addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo

Vaccinazione antinfluenzale: Caratteristiche: - andamento clinico benigno nella maggioranza dei casi Modalità: - da ripetere annualmente - breve durata dell immunità - aggiornamento delle preparazioni Obiettivo: - Massima innocuità

Terapia sintomatica dell influenza Obiettivo dell intervento è: - l attenuazione, non l abolizione del sintomo. La febbre e gli eventi biologici che la provocano sono parte integrante della reazione dell organismo ospite e del processo di guarigione. L obiettivo è, quindi, fare trascorrere nel modo meno sgradevole i giorni di malattia nell attesa della spontanea guarigione.

Regole per combattere l influenza Le misure da prendere sono l isolamento, il riposo a letto e al caldo. Se si è costretti ad uscire, proteggersi: il raffreddamento delle vie aeree favorisce la moltiplicazione dei virus nell organismo. Seguire un alimentazione appropriata. Suddividere l alimentazione quotidiana in 4-5 piccoli pasti a base di cibi facilmente digeribili: minestre di brodo vegetale, cereali integrali, verdure crude e cotte, frutta fresca (specialmente agrumi, per il contenuto in vitamina C); anche il latte, lo yogurt e i formaggi freschi sono consigliabili perché ricchi di vitamine del gruppo B. Evitare un alimentazione eccessiva: questa determina, infatti, un superlavoro dell organismo e ne compromette la capacità di difendersi dai virus.

Regole per combattere l influenza Bere molto: thè, acque minerali, succhi di frutta zuccherati. L eventuale presenza di diarrea o di vomito e la sudorazione, determinata dalla febbre, possono comportare perdita di liquidi dell organismo che devono venire reintegrati. Evitare il contatto con le persone influenzate, evitare gli ambienti chiusi e affollati: il virus dell influenza si trasmette per contagio aereo.

FARMACI UTILI - Analgesici-antipiretici (paracetamolo e acido acetilsalicilico da soli meglio che in associazione) - Decongestionanti nasali (per uso topico o sistemico) - Sedativi della tosse - Mucolitici/espettoranti

Uso antinfiammatori per influenza

Antibiotici Solo per il trattamento di complicanze a carico delle alte o basse vie respiratorie in seguito a sovra infezione batterica. la prescrizione medica

OBIETTIVI DELL ASSISTENZA PRECLINICA Ricordare che trattandosi di forme virali l impiego degli antibiotici è superfluo salvo nelle forme a rischio, dove è consigliabile una profilassi antibatterica. Raccomandare il riposo, l abbondante ingestione di liquidi e la vaccinazione antinfluenzale per la profilassi dei soggetti a rischio. In caso di tosse, utilizzare i sedativi o mucolitici a seconda del tipo di tosse. Consigliare l impiego di antifebbrili/antinfiammatori per combattere la temperatura, le mialgie e il senso di malessere che contraddistingue spesso queste forme. È consigliabile l impiego di decongestionanti nasali e di LEVOCABASTINA e di altri antistaminici topici al bisogno. Sono disponibili preparati di associazione con fitoterapici e balsamici. È anche consigliabile un supplemento orale di vitamina C (2g/die)

Parametri clinici per la valutazione della sovrainfezione batterica La gravità dei sintomi 39 C di temperatura corporea oltre il 3-5 giorno aumentata espettorazione mucopurulenta La persistenza dei sintomi perdurare di sintomi oltre il 5-7 giorno senza miglioramenti apprezzabili tosse e dispnea ingravescenti

Definizione clinica di bronchite acuta Criteri di inclusione: Criteri maggiori Tosse Temperatura < 38 C Ronchi/sibili all auscultazione Criteri minori Coriza (rinite) Faringodinia (mal di gola) Astenia

Definizione clinica di polmonite temperatura > 38 tachipnea > 25/min consolidamento polmonare