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Giunta Regionale della Campania PIANO STRALCIO DEL PIANO STRAORDINARIO DI INTERVENTI DI CUI ALL ART. 2 DEL DL 25.11.2015 Novembre 2015

Piano Stralcio del Piano Straordinario di interventi di cui all art. 2 del DL 25.11.15 INDICE GENERALE INDICE GENERALE... I INDICE DELLE FIGURE... II INDICE DELLE TABELLE... III 1 INTRODUZIONE... 4 2 IL PIANO DI INTERVENTI PREVISTO DALLA REGIONE CAMPANIA CON DELIBERA 381/2015... 5 2.1 LA GESTIONE DEL CICLO ORDINARIO... 5 2.2 LA GESTIONE DEI RIFIUTI STOCCATI IN FORMA DI BALLE... 6 3 IL PIANO STRALCIO DEL PIANO STRAORDINARIO DI INTERVENTI... 7 4 SINTESI DELLE MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI DI CUI AL PIANO STRALCIO... 10 4.1 OPERAZIONI PRELIMINARI... 10 4.2 PRELIEVO DEI RIFIUTI... 11 4.3 TRASPORTO DEI RIFIUTI... 12 4.4 CONFERIMENTO PRESSO IL SITO DI DESTINAZIONE... 13 4.5 RICONSEGNA DELLE AREE... 13 4.6 QUADRO ECONOMICO COMPLESSIVO... 14 i

Piano Stralcio del Piano Straordinario di interventi di cui all art. 2 del DL 25.11.15 INDICE DELLE FIGURE FIGURA 2.1 - SCENARIO DI GESTIONE RSU NEL 2019 (RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 65%)... 5 ii

Piano Stralcio del Piano Straordinario di interventi di cui all art. 2 del DL 25.11.15 INDICE DELLE TABELLE TABELLA 3.1 - UBICAZIONE DEI SITI DI STOCCAGGIO DEI RIFIUTI IN BALLE SUL TERRITORIO REGIONALE... 7 TABELLA 3.2 - IDENTIFICAZIONE DEI LOTTI FUNZIONALI... 8 iii

1 INTRODUZIONE Il Decreto Legge n. 185 del 25.11.2015 stabilisce le misure urgenti per l attuazione di interventi sul territorio e detta le necessarie disposizioni in materia di bonifiche e gestione dei rifiuti in Regione Campania. In particolare, all art. 2, comma 1 del DL 185/2015 è stabilito che Al fine di dare esecuzione alle sentenze della Corte di Giustizia dell'unione europea del 4 marzo 2010 (causa C-297/2008) e del 16 luglio 2015 (causa C-653/13), il Presidente della Regione Campania predispone un piano straordinario d'interventi riguardanti: a) lo smaltimento, ove occorra anche attraverso la messa in sicurezza permanente in situ, dei rifiuti in deposito nei diversi siti della Regione Campania risalenti al periodo emergenziale 2000/2009 e comunque non oltre il 31 dicembre 2009; b) la bonifica, la riqualificazione ambientale e il ripristino dello stato dei luoghi dei siti di cui alla lettera a) non interessati dalla messa in sicurezza permanente e l'eventuale restituzione delle aree attualmente detenute in locazione ovvero ad altro titolo. Il comma 2 dello stesso articolo 1 chiarisce che Il piano di cui al comma 1, comprensivo del cronoprogramma, è approvato, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, dai competenti organi regionali e costituisce variante del vigente Piano regionale di gestione dei rifiuti [ ]. Il Piano di cui all art. 1, commi 1 e 2, del DL 185/2015 risponde a quanto già determinato dalla Giunta Regionale della Campania con Delibera n. 385 del 07.08.2015. Il presente documento presenta la proposizione del primo stralcio del Piano straordinario di intervento in rispondenza alle indicazioni di cui all art. 7 del DL 185/2015 e nei limiti della condizioni finanziarie stabilite all art. 1, comma 4 dello stesso decreto legge. 4

2 IL PIANO DI INTERVENTI PREVISTO DALLA REGIONE CAMPANIA CON DELIBERA 381/2015 Con Delibera di Giunta n. 385 del 07.08.2015, la Regione Campania ha inteso provvedere agli adempimenti utili a conformarsi alla Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 16.07.2015 Commissione/Italia (C297/08, EU:C:2010:115) Causa C-653/13, approvando il documento di indirizzo per l aggiornamento del Piano Regionale per la gestione dei Rifiuti Urbani. Le linee programmatiche proposte nel documento di indirizzo sono rivolte sia alla gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti prodotti in Regione Campania che alla gestione straordinaria dei rifiuti stoccati in forma di balle in siti dedicati del territorio regionale. 2.1 La gestione del ciclo ordinario L aggiornamento del vigente il Piano di Gestione si basa sullo scenario rappresentato in Figura 2.1, che prevede l incremento della raccolta differenziata fino al 65% entro il 2019. Figura 2.1 - Scenario di gestione RSU nel 2019 (raccolta differenziata al 65%) Sono, altresì, previsti: 5

- il potenziamento e la centralità operativa degli impianti STIR utile ad assicurare una migliore efficienza di processo ed una riduzione delle frazioni destinate allo smaltimento; - il finanziamento e la realizzazione di impianti di trattamento aerobico della frazione organica a servizio di consorzi di Comuni; - l identificazione di aree da riqualificare morfologicamente al fine di realizzare siti di smaltimento delle frazione umida tritovagliata a seguito di un processo di adeguata stabilizzazione. Per evitare qualunque ipotesi di pericolo per l ambiente le opere saranno dotate di ogni presidio ambientale previsto per le discariche ai sensi del D.Lgs. 36/2003. 2.2 La gestione dei rifiuti stoccati in forma di balle Per quanto attiene la gestione dei rifiuti in balle si prevede di: - destinarne le aliquote stoccate presso i siti con minori quantità al recupero energetico in impianti di trattamento termico sul territorio nazionale o comunitario, nel rispetto della vigente normativa; - potenziare e riqualificare gli impianti STIR di Tufino e di Giugliano al fine di assicurare mediante recupero di materia lo smaltimento di circa 400.000 tonnellate/anno dell aliquota stoccata presso l impianto di Giugliano, garantendo, al contempo, il trattamento della frazione residua di rifiuti prodotta nell ambito del ciclo ordinario e destinata all impianto di Giugliano, presso l impianto di Tufino; - potenziare e riqualificare l impianto STIR di Caivano per destinarlo al trattamento congiunto dei rifiuti attualmente ad esso incidenti e di circa 400.000 tonnellate/anno delle balle stoccate nei siti di Caivano e di Villa Literno per la produzione di CSS, attraverso linee indipendenti; - identificare aree da riqualificare morfologicamente al fine di realizzare siti di smaltimento della eventuale frazione residua non destinabile a recupero di materia o a valorizzazione energetica proveniente dai processi di lavorazione delle balle presso gli impianti di Giugliano e Caivano. 6

3 IL PIANO STRALCIO DEL PIANO STRAORDINARIO DI INTERVENTI Il rifiuto stoccato in forma di balle è dislocato in diversi siti sul territorio regionale ed ammonta a circa 5.600.000 tonnellate, come da Tabella 3.1. Tabella 3.1 - Ubicazione dei siti di stoccaggio dei rifiuti in balle sul territorio Regionale Localizzazione Provincia Quantità [ton] Casalduni Benevento 56.631 Fragneto Monforte Benevento 86.702 Capua Caserta 139.155 Santa Maria La Fossa Caserta 69.183 San Tammaro Caserta 123.310 Marcianise Caserta 16.475 Villa Literno Caserta 2.102.784 Caivano Napoli 409.916 Marigliano Napoli 50.043 Giugliano Napoli 2.318.153 Terzigno Napoli 659 Avellino Avellino 30.605 Nocera Inferiore Salerno 541 Battipaglia Salerno 5.889 Persano Salerno 98.611 Eboli Salerno 8.032 Totale 5.516.689 Tale condizione produce inaccettabili situazioni di degrado delle aree di stoccaggio e rende indispensabile prevedere gli interventi di svuotamento delle stesse aree nei tempi più brevi possibili, anche in ragione dell opportunità di limitare i costi correlati ai fitti degli stessi siti di stoccaggio. In questo contesto si inserisce il Piano stralcio in argomento che, nei limiti delle condizioni finanziarie imposte dall art. 1, comma 4, del DL 185/2015, intende perseguire l allontanamento dei rifiuti stoccati in forma di balle, prevedendone trasporto e 7

conferimento presso impianti di recupero sul territorio nazionale e/o di recupero/smaltimento sul territorio comunitario. Tale opzione si configura, infatti, come una soluzione gestionale realizzabile in tempi relativamente ridotti. D altro canto, l Amministrazione regionale intende evitare la realizzazione di nuovi impianti di valorizzazione energetica sul territorio campano anche in considerazione dell analisi dei dati di produzione ed evoluzione attesa dei rifiuti solidi urbani e delle criticità del ciclo ordinario, che renderebbero tali impianti poco efficaci e sostenibili sul lungo periodo, anche dal punto di vista economico. Attese le quantità dei rifiuti in forma di balle di cui è necessario prevedere lo smaltimento, appare evidente la ridotta sostenibilità, soprattutto in riferimento alla dimensione ambientale, di prevederne lo smaltimento di questi rifiuti attraverso un unico intervento tecnico. D altro canto le condizioni finanziarie hanno imposto la necessità di limitare le operazioni di allontanamento dei rifiuti in balle ad un quantitativo ben definito, stimato pari a 791.923 tonnellate. In coerenza con quanto indicato negli indirizzi programmatici approvati con la Delibera di giunta della Regione Campania n. 385/2015, la scelta dei siti stoccaggio da sottoporre alle operazioni di svuotamento è stata basata sulla necessità di limitare il numero stesso dei siti, nonché sull opportunità di garantire la definitività dell intervento. Tanto premesso, il servizio di trasporto, conferimento, recupero e/o smaltimento dei siti di stoccaggio dei rifiuti, interesserà quelli formanti i lotti funzionali identificati in Tabella 3.1. Tabella 3.2 - Identificazione dei lotti funzionali ID Lotto Ubicazione lotto Località Quantità [ton] 1 Giugliano (NA) Masseria del Re Lotto E 113.000 2 Giugliano (NA) Masseria del Re Lotto A 100.000 3 Giugliano (NA) Masseria del Re Lotto B 100.000 4 Giugliano (NA) Masseria del Pozzo 65.050 Marcianise (CE) Depuratore commerciale 16.475 5 Villa Literno (CE) Lo Spesso Lotto A 100.000 6 Villa Literno (CE) Lo Spesso Lotto B 100.000 7 Villa Literno (CE) Lo Spesso Lotto C 100.000 Avellino Area ASI Pianodardine 24.259 Avellino Area interna STIR Pianodardine 6.346 8 Casalduni (BN) Fungaia 36.677 Casalduni (BN) Area STIR Casalduni 19.954 Eboli (SA) Vasca Depuratore Coda di Volpe 8.033 Totale 789.794 8

Lo smaltimento dovrà essere realizzato, entro diciotto mesi dalla consegna delle aree agli aggiudicatari. Nel seguente capitolo sono sintetizzate le modalità di attuazione degli interventi. 9

4 SINTESI DELLE MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI DI CUI AL PIANO STRALCIO Il Piano stralcio prevede l attuazione del servizio di smaltimento dei rifiuti di cui all art.2 comma 1, lettera a) del DL n.185 del 25.11.2015, mediante rimozione, trasporto e smaltimento, nonché recupero energetico, presso impianti nazionali ed esteri. Le operazioni interessano n. 13 dei 16 siti complessivamente presenti sul territorio regionale: in particolare i rifiuti stoccati in forma di balle saranno completamente allontanati da 7 dei 13 siti interessati dall intervento; per il sito di Giugliano è prevista, invece, la rimozione di un aliquota pari a 378.000 tonnellate di rifiuti mentre per il sito di Villa Literno è prevista la rimozione di circa 300.000 tonnellate di rifiuti. Fermo restando le specificità di ciascun sito di stoccaggio, il ciclo delle attività a farsi prevede le seguenti operazioni: - presa in carico dei siti di stoccaggio dei rifiuti; - allestimento del cantiere; - caratterizzazione chimico-fisica dei rifiuti; - smassatura e carico dei rifiuti, eventualmente a seguito di rifilmatura; - determinazione delle quantità prelevate con il sistema della doppia pesata da eseguirsi presso il sito al fine di stabilire il peso netto caricato; - verifica del carico, anche in relazione alle possibili radiazioni; - trasporto del rifiuto ad impianto autorizzato; - accettazione e smaltimento o recupero del rifiuto presso l impianto ricevente; - riconsegna delle aree di cantiere. Si descrivono brevemente, nel seguito, le modalità di esecuzione delle operazioni di carattere tecnico utili all espletamento del servizio. 4.1 Operazioni preliminari Al termine delle procedure amministrative, inclusa la presa in carico dei siti da parte dell Impresa Aggiudicataria, la stessa procederà all allestimento delle aree di cantiere, da 10

delimitare e segnalare sulla base della documentazione descrittiva e grafica relativa ai singoli siti. Prima dell inizio delle operazioni, l Impresa Aggiudicataria ha l onere di verifica della conformità qualitativa del rifiuto ai range delle caratteristiche chimico-fisiche indicate. Tale verifica dovrà essere effettuata attraverso un attività di caratterizzazione da realizzare in contraddittorio con la ARPA Campania e la Stazione Appaltante. Le operazioni di analisi a carico dell Aggiudicatario dovranno essere effettuate da soggetto qualificato e competente secondo la norma internazionale UNI CEI EN ISO/IE C 17025.2005. La Stazione Appaltante, attraverso l ARPA Campania, effettuerà attività di controllo durante lo svolgimento delle operazioni di campionamento in campo, nonché di caratterizzazione analitica, verificando la corretta applicazione delle metodiche di campionamento e validando i risultati analitici. La validazione di ARPA dell intero percorso analitico, dal prelievo dei campioni alla restituzione dei dati, sarà, pertanto, eseguita attraverso la presenza a tutte le attività di campionamento ed il riscontro analitico sul 20% dei campioni esaminati a spese della Stazione Appaltante. Eventuali non conformità del rifiuto ai range previsti costituiranno maggiori oneri per l Impresa solo se evidenziati per un quantitativo di rifiuti da recuperare/smaltire inferiore al 5% in peso del lotto aggiudicato. Per l aliquota dei quantitativi di rifiuti non conformi superiori al 5% in peso dei rifiuti appartenenti al lotto aggiudicato la Stazione Appaltante riconoscerà un incremento del 5% del prezzo di aggiudicazione. 4.2 Prelievo dei rifiuti Le attività di prelievo dei rifiuti in argomento dovranno essere condotte in modo da garantire massima efficacia del servizio e, ove il sito di stoccaggio sia in esercizio per le ordinarie attività di gestione dei rifiuti solidi urbani, la compatibilità delle operazioni con le ordinarie condizioni di esercizio dell impianto. Tali attività dovranno, altresì, essere condotte in modo da limitare l impatto ambientale connesso alla movimentazione di tali rifiuti, con particolare riferimento ad eventuali perdite di percolato e dispersione atmosferica di materiale polverulento, ad oggi assicurate dalla copertura, realizzata mediante teli in materiale plastico, dei cumuli di rifiuti imballati. A tale scopo, compatibilmente con le necessità tecniche di prelievo dei rifiuti, si procederà al sollevamento dei suddetti teli in corrispondenza delle sole porzioni di cumulo su cui si intende intervenire ed alla successiva movimentazione dei rifiuti in balle in modo da mantenerne inalterata la configurazione, attraverso l utilizzo di apposite attrezzature meccaniche. Qualora, nel corso delle operazioni di movimentazione, il film plastico 11

costituente l imballaggio dovesse risultare danneggiato, l Impresa Aggiudicataria dovrà prevederne l opportuno ripristino con apposita macchina filmatrice. Al termine di ogni giornata di lavoro, l Impresa dovrà, altresì, prevedere la copertura temporanea, con appositi teli, della/e porzione/i di cumulo oggetto delle operazioni di prelievo, al fine di limitare l esposizione dei rifiuti in balle agli agenti atmosferici; alla pulizia a secco delle piazzole di stoccaggio e smaltimento della originaria geomembrana di copertura. Il rifiuto prelevato dovrà essere sottoposto a verifica radiometrica al fine di prevenire eventuali contaminazioni dall accidentale presenza di sostanze radiative, nonché a verifiche quantitative. Queste ultime verifiche saranno predisposte, tramite idoneo strumento metrico di pesatura, dotato di sistema di registrazione con riscontro cartaceo e con il sistema della doppia pesata, a cura dell Impresa Aggiudicataria che assume, altresì, l obbligo di effettuare ulteriore determinazione del peso dei carichi, a destino, per ogni viaggio effettuato. 4.3 Trasporto dei rifiuti Il trasporto dei rifiuti dal sito di stoccaggio all impianto di destinazione può avvenire su gomma, su rotaie oppure via mare. Nel caso di trasporto su gomma, gli automezzi utilizzati per il prelievo dei rifiuti dal sito di stoccaggio saranno dedicati anche al trasferimento del rifiuto presso l impianto di destinazione. Nel caso di trasporto su rotaie o via aerea, il trasferimento del rifiuto presso l impianto/gli impianti di destinazione dovrà necessariamente prevedere: i) una fase di trasferimento del rifiuto su gomma dal sito di stoccaggio alla destinazione intermedia; ii) il caricamento del rifiuto sul mezzo di trasporto individuato; iii) scaricamento dal mezzo di trasporto; iv) trasferimento dalla destinazione intermedia all impianto/agli impianti di recupero/smaltimento identificato/i. L Impresa Aggiudicataria provvederà a propria cura e spese al trasporto dei rifiuti oggetto dell appalto presso l impianto/gli impianti di recupero indicato/i nella documentazione di partecipazione alla gara, con mezzi autorizzati. 12

4.4 Conferimento presso il sito di destinazione Il rifiuto sarà conferito presso impianti di recupero sul territorio nazionale e/o di recupero/smaltimento sul territorio comunitario, autorizzati al trattamento di rifiuti identificati dai codici CER 19 12 10 e 19 12 12. L impianto/gli impianti di destinazione dovrà/nno essere indicati nell offerta a pena di esclusione. Dovrà, altresì, pervenire alla Stazione Appaltante copia dell autorizzazione all esercizio dell impianto/degli impianti di destinazione, attestante il tipo di attività svolta, la tipologia di matrici trattate e la capacità di trattamento autorizzata, unitamente ad un apposita dichiarazione del/i gestore/i relativa alla disponibilità dell impianto/degli impianti a gestire il rifiuto in argomento. Qualora l Impresa Aggiudicataria sia una persona fisica/giuridica diversa dal gestore dell impianto/degli impianti, la dichiarazione dovrà, essere presentata unitamente ad un contratto preliminare tra il/i gestore/i e l Impresa Aggiudicataria, attestante la disponibilità vincolata dell impianto/degli impianti alla stipula di accordi da predisporre all esito positivo della gara con la stessa Impresa Aggiudicataria. Detto/i impianto/i di destinazione non potrà/nno essere mutato/i senza il preventivo consenso della Stazione Appaltante, a fronte di una richiesta debitamente giustificata dell Impresa Aggiudicataria. 4.5 Riconsegna delle aree Terminate le operazioni di svuotamento delle piazzole costituenti i lotti di cui alla Tabella 3.2, l Impresa Aggiudicataria prevederà la pulizia del sito di stoccaggio mediante tecniche a secco, come lo spazzamento meccanico. 13

4.6 Quadro economico complessivo 1. Lavori Rifiuti stoccati in balle da gestire [ton] 789.794 /ton 150,00 1.1 Oneri per la sicurezza 1.014.000,00 1.2 Totale importo lavori a base d asta 150,00 118.469.100,00 1.3 Importo dei lavori soggetto a ribasso 117.455.100,00 2. Somme a disposizione dell amministrazione 2.1 Accantonamento C.S.A. (5% di 1.2) 5.923.455,00 2.2 lavori in economia, esclusi dall appalto 4.000.000,00 2. 3 Contributo ANAC art 1,commi 65 e 67 della legge 23 dicembre 2005 n. 266 8.000,00 2.4 spese relative alla elaborazione e pubblicazione dei Bandi 10.000,00 2.5 spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche specialistiche 2.000.000,00 2.6 Ulteriori costi legati alla esecuzione contrattuale di esclusiva competenza della S.A. 1.000.000,00 2.7 Spese generali (1% di 1.2+2.1+2.2+2.4+2.5+2.6) 1.316.386,00 2.8 Ristoro per oneri sicurezza a carico dei gestori dei siti diversi dalla S.A. per l eliminazione o la riduzione dei rischi da interferenze ottenuta con l applicazione delle misure organizzative ed operative interne. 3. IVA e oneri 2.5 Totale somme a disposizione 2.454.108,00 16.711.949,00 3.1 IVA al 10% su 1.2 e 2.1 12.439.255,50 3.2 IVA al 22% su 2.2+2.3+2.5+2.6+2.7 2.359.306,20 3.3 altre imposte e tasse 20.389.30 3.3 Totale 14.818.951,00 TOTALE IMPORTO SERVIZIO 150.000.000,00 14