4 Standard Promuovere un posto di lavoro sano Ambienti di lavoro Microclima Illuminazione



Documenti analoghi
LISTA DI CONTROLLO PER UFFICI E STUDI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Stanza Unità organizzativa Ufficio.

SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA. Ambienti di Lavoro

Formazione specifica Unità Didattica 1. L ambiente e le attrezzature di lavoro

ASPP Modulo A6 RISCHI SPECIFICI : RISCHI DA AGENTI FISICI

Luoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08

LISTA DI CONTROLLO PER LE SCALE. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Scala. Dipartimento di.

UFFICI E LAVORO AI VIDEOTERMINALI

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

LISTA DI CONTROLLO PER I SERVIZI IGIENICI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Servizio Igienico

IMPIANTO DI VENTILAZIONE E DI CONDIZIONAMENTO NEI LOCALI COMMERCIALI E DI LAVORO

SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

VERNICIAtura Impianti di aspirazione localizzata (scheda di approfondimento)

SCALE. SCALE (Allegato XX del D.Lgs 81/08)

Il rispetto delle normative a garanzia del benessere dell uomo

Requisiti e prescrizioni per la sicurezza dei lavoratori

Formazione dei Lavoratori sulla Sicurezza sul Lavoro. il Rischio Microclima

7.2 Controlli e prove

Criteri di scelta: Tipo di inquinamento che si può sviluppare. Tipo di locale o ambiente in cui viene collocata la cappa

La ventilazione meccanica controllata [VMC]

Il programma. I lavori in quota

IL SISTEMA EDILIZIO. Si scompone in: SISTEMA TIPOLOGICO-AMBIENTALE unità spaziali e elementi spaziali

Materiale didattico validato da: Luoghi di Lavoro. TITOLO II D.Lgs. 81/08 Allegato IV. Rev. 2 ott I luoghi di lavoro slide 1 di 60

VIABILITA LUOGHI DI LAVORO

PRESCRIZIONI AUTORIZZATIVE E SICUREZZA SUL LAVORO NEI CAMPIONAMENTI ALLE EMISSIONI

POLISTUDIO. Anno 2010 Gru a ponte e a bandiera v.03 1

Dr.ssa Cristina Gremita - UOPSAL Vigevano

IX GIORNATA DELLA RICERCA ANIE

REQUISITI E PRESTAZIONI DEL SISTEMA AMBIENTALE

illuminazione artificiale

Riferimenti NORMATIVI

VENTILAZIONE DEI LOCALI PER LA COMBUSTIONE. By C. Perissinotto

Gli ambienti di lavoro: spazio, aerazione, illuminazione, illuminazione di emergenza. I Servizi: Spogliatoi, Lavelli, Servizi igienici

I dispositivi di protezione ed il TU

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Norma CEI 64-8 e aggiornamenti

VALUTAZIONE DEI RISCHI PER ATTIVITA LAVORATIVA

LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE

PROGETTO SOLE La realizzazione di un impianto fotovoltaico

IL SISTEMA ELETTROFISICO DOMODRY PER LA DEUMIDIFICAZIONE E IL CONTROLLO DELL UMIDITA NELLE MURATURE

rischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO

SORGENTI LUMINOSE. ALVISI ING. MATTEO

ClimaTech: Le tecnologie (Ore: 180 MF 84 ME 96 MA CFU 20) Involucro, impianti tecnologici, building energy design

Corso per Responsabili ed Addetti al servizio di prevenzione e protezione. MODULO B8 per Agenzia delle Dogane

della SICUREZZA NELLA SCUOLA

GUIDA ALLA REALIZZAZIONE DEI VANI TECNICI PER ASCENSORI

La ventilazione meccanica controllata LA VENTILAZIONE DEI LOCALI

Capitolo 1. Regole di prima approssimazione... 1

AGENTI CHIMICI. MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NELLE ATTIVITA SALDATURA A cura di : Mariacristina Mazzari e Claudio Arcari

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI RELATIVI ALLE STRUTTURE. (Allegato al DVR dell Azienda DSU Toscana) RESIDENZA E PUNTO RISTORO ROSELLINI PISA

Art. 3 Determinazione della capienza delle palestre

Bonifica dei fumi di stampaggio

Il raffrescamento estivo con gli impianti radianti

Impianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.

Produzione del caldo e del freddo: energia dal sole e dalla terra

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269, D.lgs. 152/2006 (stabilimenti anteriori al 2006).

NOVITA' IMPOSTE DAL DECRETO LGS. n. 311/2006 SULLA CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

TIPOLOGIE IMPIANTISTICHE

Capitolo 5 AULE DIDATTICHE, UFFICI ED AMBIENTI DIVERSI

STUDIO PROFESSIONALE MEDICO

È assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

L USO DEI VIDEOTERMINALI E CAUSA DI PATOLOGIE?

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza

Il microclima come agente fisico

Edifici Evoluti Bertelli Residenza via Mazzali

Un controllo della temperatura in tutte le stagioni.

Casa Kyoto: zero consumi, zero emissioni 1/20

IL SISTEMA DRY TECNOCLIMA. i perchè di una tecnologia che ti conviene!

INDICAZIONI PER LA STESURA DELLA RELAZIONE TECNICA ENERGETICO-AMBIENTALE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA RIDUZIONE DEGLI ONERI DI URBANIZZAZIONE

Delibera n. 260/06 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 28 novembre Visti:

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Impianti di climatizzazione

L obbligo di dotare gli edifici di impianti alimentati da fonti rinnovabili

Scheda tecnica. Plafoni filtranti a soffitto a flusso verticale. Aghito Tecnologie ALTA TECNOLOGIA OSPEDALIERA. advanced air diffusion

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. Ing. Antonio Giorgi RSPP

Pannelli Solari Termici. Parete esterna verticale. Tipologia di. inserimento. I pannelli solari termici sono inseriti sulla parete esterna verticale

Gli impianti di scarico Indicazioni, vincoli e requisiti di progettazione

CORSO BASE SULLA SALUTE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

CATALOGO TECNICO ASCENSORI ELETTRICI MRL GEARLESS VIMA ASCENSORI

La SSL nella Polizia di Stato DOMANI

Italia. Soluzioni aerauliche SISTEMI AD ALTA EFFICIENZA PER TRATTAMENTO ARIA

Esempio di redazione DVR in uno studio professionale legale

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)

DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE

La Ventilazione Meccanica Controllata

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

Altezze interne dei locali esistenti di vecchia costruzione

Sicurezza nei luoghi di lavoro

Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro

Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano

ALLEGATO H MISURE DI MIGLIORAMENTO

CONFORMITA AI SENSI DEL D.M. 236/89 E DEL D.P.R. 503/96 INDICE 1. PREMESSA - 3 -

LA MISURAZIONE E IL CONTROLLO DEL MICROCLIMA

Pavimentazioni delle stalle

REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONSIGLIO REGIONALE. VII Legislatura

Transcript:

4 Standard Promuovere un posto di lavoro sano Ambienti di lavoro Microclima Illuminazione D.Lgs 81/08 - TITOLO II LUOGHI DI LAVORO Articolo 63- Requisiti di salute e sicurezza Allegato IV

Luoghi di di lavoro: - I luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda nonché ogni altro luogo di di pertinenza dell azienda accessibile al al lavoratore nell ambito del proprio lavoro. - I luoghi destinati a ospitare posti di lavoro,

LE PARETI tinta chiara opache Opportunamente segnalate se se trasparenti, traslucide o vetrate

FINESTRE E DISPOSITIVI DI VENTILAZIONE APRIRE CHIUDERE REGOLARE le finestre, i lucernai e i dispositivi di ventilazione senza pericolo

PAVIMENTI E PASSAGGI DEVONO essere esenti da da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi essere fissi, fissi, stabili e antisdrucciolevoli essere in in condizioni tali tali da da rendere sicuro il il movimento e il il transito delle delle persone e dei dei mezzi di di trasporto NON DEVONO presentare buche o sporgenze pericolose essere ingombrati da da materiali che che ostacolino la la normale circolazione

LE ZONE DI CIRCOLAZIONE Le Le vie vie di di circolazione, comprese scale, banchine e rampe banchine e rampe di di carico, devono essere situate e dimensionate in in modo tale che: i i pedoni o i i veicoli possono utilizzarle facilmente in in piena sicurezza i i lavoratori operanti nelle vicinanze di di queste vie vie di di circolazione non corrano alcun rischio

SOLAI E SOPPALCHI SOLAI SOPPALCHI possono essere adibiti a deposito dei materiali, ma bisogna indicare chiaramente il il carico massimo espresso in Kg/mq.

PARAPETTI NORMALI fissati in modo da resistere al massimo sforzo cui vengono sottoposti costruiti in materiale rigido e resistente presenza di una fascia di arresto al piede, che deve essere continua, poggiare sul pavimento ed essere alta almeno 15 cm costituiti da almeno due correnti, di cui quello intermedio a metà altezza tra pavimento e corrente superiore alti almeno un metro

SCALE FISSE A GRADINI costruite e mantenute in in modo da da resistere ai ai carichi massimi derivanti da da affollamento per situazioni di di emergenza provviste, sui sui lati aperti, di di parapetto normale o di di difesa equivalente pavimentazione antiscivolo

SCALE FISSE A PIOLI CARATTERISTICHE Gabbia metallica di di protezione, a partire da da 2,50 m. m. dal dal pavimento Spazio non superiore a 60 60 cm. tra tra i i pioli e la la parete opposta della gabbia di di protezione Spazio di di almeno 15 15 cm. tra tra i i pioli della scala e la la parete a cui cui questi o la la scala sono fissati

PERCORSI DI ESODO In caso di di emergenza Devono essere sempre presenti percorsi di di esodo e porte di di uscita di di emergenza libere all accesso!

MICROCLIMA

PARAMETRI FISICI Temperatura dell aria Umidità relativa Ventilazione Attraverso questi fattori avvengono gli scambi termici tra l uomo e l ambiente

BENESSERE CLIMATICO Si ottiene creando condizioni microclimatiche che rispettino determinati standard in ragione delle specifiche condizioni ambientali.

BENESSERE CLIMATICO Il benessere termoigrometrico è definito come quel particolare stato della mente che esprime soddisfazione con l ambiente circostante tale condizione è in funzione dell integrazione di più variabili Ambientali Organiche Psicologiche Organizzative

BENESSERE CLIMATICO Il benessere termico dipende da più fattori. Meccanismi termoregolatori dell uomo Ambiente sociale Ambiente climatico Resistenza termica dei tessuti

RIFERIMENTI LEGISLATIVI I riferimenti legislativi nella normativa vigente riguardano: Areazione Temperatura Tecniche di prevenzione

AREAZIONE aria frequentemente rinnovata eliminazione di di correnti d aria fastidiose impianto di di areazione sempre funzionante eliminazione di di sedimenti e sporcizie contenute nell aria

TEMPERATURA destinazione specifica del locale di lavoro metodi di lavoro e sforzi fisici imposti ai lavoratori IDEALE TEMPERATURA grado di umidità e movimento dell aria

PARAMETRI MICROCLIMATICI Temperatura estate 24/25 C. C. inverno 20/22 C. C. Umidità tra tra il il 40% e l 80% Velocità dell aria al al di di sotto dei dei 0,2 m/s meno del del 10% 10% di di insoddisfatti ambiente termico accettabile

MISURE DI PREVENZIONE Riscaldamento fornito da da radiatori diminuzione dell umidità relativa installazione di umidificatori idonei che riequilibrino il contenuto di umidità dell aria

MISURE DI PREVENZIONE Impianti di di condizionamento necessità di di ricambio d aria pura pura installazione di molte bocche di immissione per un effettivo ricambio di aria in termini di volume prese d aria esterne localizzate lontane da fonti di inquinamento e dotate di un sistema filtrante bocchette di ripresa per l espulsione dell aria dotate di un sistema aspirante manutenzione periodica frequente

ILLUMINAZIONE

RIFERIMENTO NORMATIVO I luoghi di lavoro devono disporre di sufficiente luce naturale ed essere dotati di dispositivi che consentono una illuminazione artificiale adeguata a salvaguardare la sicurezza, la salute ed il benessere dei lavoratori. Le superfici illuminanti ed i mezzi di illuminazione devono essere tenute costantemente in buone condizioni di pulizia ed efficienza.

RIFERIMENTO NORMATIVO L illuminazione dei posti di di lavoro deve consentire una buona visione ed ed un un conseguente corretto svolgimento del lavoro in in tutte le le stagioni ed ed in in tutte ore del giorno.

PARAMETRI ILLUMINOTECNICI Occorre inoltre ricordare che, per determinare in in modo preciso la la situazione dell illuminazione, è necessario ricorrere alla misura e verifica dei parametri illuminotecnici più significativi: flusso luminoso intensità luminosa efficienza luminosa illuminamento luminanza abbagliamento contrasto flusso luminoso

ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE Nel caso sia sia necessaria l illuminazione artificiale, le le lampade consigliate sono quelle che emettono luce il il più possibile simile a quella naturale (bianca), che garantiscono una buona resa dei colori e quindi anche l ottimizzazione dei contrasti.

EFFETTI DANNOSI Un illuminazione insufficiente diminuisce l acuità visiva (capacità dell occhio di di percepire i i più piccoli dettagli) e rende difficile l accomodazione del cristallino, favorendo in in tal tal modo l insorgenza dei seguenti effetti dannosi: POSIZIONI SCORRETTE Disturbi muscolo-scheletrici

EFFETTI DANNOSI Un illuminazione insufficiente diminuisce l acuità visiva (capacità dell occhio di di percepire i i più piccoli dettagli) e rende difficile l accomodazione del cristallino, favorendo in in tal tal modo l insorgenza dei seguenti effetti dannosi: AFFATICAMENTO VISIVO Si manifesta con mal di testa, bruciore agli occhi, lacrimazione, ecc.

EFFETTI DANNOSI Un illuminazione insufficiente diminuisce l acuità visiva (capacità dell occhio di di percepire i i più piccoli dettagli) e rende difficile l accomodazione del cristallino, favorendo in in tal tal modo l insorgenza dei seguenti effetti dannosi: AFFATICAMENTO MENTALE E STRESS Si possono manifestare con ansietà, depressione, insonnia, ecc.

DISTRIBUZIONE DELLA LUCE Una errata distribuzione delle sorgenti luminose dà dàluogo sia sia ad ad abbagliamento che alla formazione di di zone d ombra. NO SI

MISURE DI PREVENZIONE: L ABBAGLIAMENTO INDIRETTO Per eliminare l abbagliamento indiretto, quello cioè causato dalla riflessione dei raggi luminosi: periodica manutenzione ed ed una costante e scrupolosa pulizia di di lampade e plafoniere. Da Da notare notare che, che, per per l effetto del del deposito di di polvere polvere sulle sulle lampade, il il flusso flusso luminoso può può ridursi ridursi anche anche del del 40%! 40%!

MISURE DI PREVENZIONE: L ABBAGLIAMENTO INDIRETTO Per eliminare l abbagliamento indiretto, quello cioè causato dalla riflessione dei raggi luminosi: sostituzione periodica dei tubi fluorescenti (neon) utilizzati per l illuminazione secondo le le indicazioni fornite dalle case produttrici.

MISURE DI PREVENZIONE: L ABBAGLIAMENTO INDIRETTO Per eliminare l abbagliamento indiretto, quello cioè causato dalla riflessione dei raggi luminosi: al al momento della progettazione dell ambiente di di lavoro, l impianto di di illuminazione dovrà essere definito valutando la la distribuzione delle ombre.