ORGANICI DEL CORPO DOVE va IL DAP?

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Notiziario della Segreteria Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Via Trionfale, 79/a 00136 Roma ( 06.3975901 fax 06.39733669 Email: stampa@sappe.it Direttore Responsabile Donato Capece Vice Direttore Roberto Martinelli Reg. Trib. Roma n.104 del 28-2-1995 SAPPEInforma N. 15 * mercoledì, 24 maggio 2017 ORGANICI DEL CORPO DOVE va IL DAP? Si è svolta lunedì mattina al DAP la riunione tra Amministrazione e Organizzazioni Sindacali sulla riorganizzazione degli organici del Corpo di Polizia Penitenziaria. Nel merito, come è noto, il SAPPE ha espresso numerose censure, a cominciare dal fatto che l ipotizzata revisione degli organici del Corpo non è stata fatta valutando da un lato il numero dei detenuti effettivamente presenti sul territorio (e in costante aumento!) e, dall altro, i carichi di lavoro che questo determina sugli appartenenti alla Polizia Penitenziaria effettivamente in servizio. Diversi sono stati i casi specifici evidenziati, rispetto alle quali il DAP ha assunto l impegno di rivedere le singole specificità. Ma ribadiamo con fermezza che non vorremmo che questa impellente (e incomprensibile) urgenza del DAP di definire le consistenze degli organici della Polizia Penitenziaria non sia, in realtà, un calcolato e scientifico progetto per ridurre la presenza delle donne e degli uomini del Corpo in ambito extra penitenziario come, appunto, Ministero, Dipartimento, Nic, Gom, presidi, Uffici Uepe,

Specializzazioni, Dia, etc. etc. dove spesso svolgono importanti compiti istituzionali anche in un contesto interforze al fine unico di mortificare identità e professionalità della Polizia Penitenziaria per tentare di relegarne gli appartenenti nel solo ambito che loro vorrebbero, ossia le quattro mura carcerarie. Resta fortissimo! questo sospetto perché non è affatto chiaro se le osservazioni fatte dalle OO.SS sui decreti che il Dap valuterà e deciderà verranno recepite in una nuova versione. Ora, da quel che è dato sapere, lo schema di decreto ministeriale sarà trasmesso in via Arenula, sede del Ministero della Giustizia. Ma solamente una è la cosa certa: è che non si sa quale schema di decreto il DAP ha inviato al Ministro della Giustizia. Anche su questo, come già detto, il SAPPE manterrà la posizione critica e contraria ad ogni eventuale demagogica e populista proposta del DAP (che, come un novello Cavallo di Troia, vorrebbe presentare come riorganizzazione degli organici del personale di Polizia Penitenziaria un vero e proprio tentativo di delegittimazione e di identitià di Corpo di Polizia dello Stato): giù le mani dal Corpo, dalla nostra identità di poliziotti e dalla nostra acquisita professionalità! Questa mattina si è svolto al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria il previsto incontro riguardante lo schema di decreto ministeriale concernente la riorganizzazione delle strutture e delle funzioni delle articolazioni anche territoriali della Direzione Generale della formazione. L'incontro è stato presieduto dal direttore generale della formazione, Consigliere Riccardo Turrini Vita. Da osservare, preliminarmente, come lo schema proposto dal ministero, Via Arenula, non preveda nessun ruolo per la polizia

penitenziaria, nell'ambito delle varie articolazioni ma, soprattutto, nei centri decisionali. L'unica preoccupazione per i vertici politici del ministero rimane il trattamento. Basta osservare quanto previsto nell'articolo 12, istituzione del comitato scientifico, i cui componenti dovrebbero avere un alto profilo culturale e professionale nel campo del trattamento penale e della funzione rieducativa della pena e del reinserimento sociale, omettendo ogni necessario riferimento alla sicurezza, mandato istituzionale fondamentale dell'amministrazione penitenziaria che, forse qualcuno continua a dimenticarlo, annovera al suo interno un Corpo di polizia di circa 40.000 uomini e donne. Il SAPPE ha chiesto di inserire anche esperti che abbiano maturato specifiche competenze nel campo della sicurezza, direttivi e dirigenti della Polizia Penitenziaria. Inoltre, per quanto riguarda l'articolo 12, al comma 1, il SAPPE ha chiesto che venga prevista anche la figura del dirigente della polizia penitenziaria. Altra rilevante questione posta dal SAPPE è quella relativa alla specializzazione delle scuole, così come in parte già previsto nel decreto stesso, ovvero di indicare per tutte le scuole la destinazione principale, rispetto ai corsi che in esse si svolgeranno: vice ispettori, agenti/assistenti. Con l'approvazione del riordino delle carriere i corsi ispettori dovranno essere svolti in scuole poste in città che annoverano la presenza di università, atteso che gli allievi, al termine del corso, dovranno conseguire la laurea triennale. Infine, il SAPPE ha evidenziato l'opportunità che l'ex ICF di Roma rimanga alle dipendenze del DGM, con relativa dipendenza funzionale

del personale dalla Direzione Generale del personale del DGM medesimo. SOSPENSIONE E REVOCA PATENTE DI SERVIZIO: EFFETTI SU PATENTE CIVILE Il Consiglio di Stato Sezione I con il Parere n. 00654/2017 del 15 marzo 2017 nr. Affare consultivo 01577/2017 reso in Adunanza di Sezione del 25 gennaio 2017, nel rispondere ad un quesito formulato dal Ministero dell Interno Dipartimento di P.S. ha fornito alcune precisazioni in materia di estensione dei provvedimenti interdittivi relativi alla patente di guida ordinaria ai soggetti che siano anche titolari di patenti di guida speciali, ossia rilasciate agli appartenenti alle Forze armate e di polizia indicate dall art. 138 del Codice della strada. Il Consiglio di Stato ha in particolare osservato che: fermo restando che il titolare della patente, sia essa militare o civile, è tenuto al rispetto delle norme del Codice della Strada nell interesse superiore alla sicurezza della circolazione, il quadro normativo... depone per la separazione tra i procedimenti che riguardano la patente militare, o patente a questa assimilata, e la patente civile. Le norme... depongono per l assenza di ogni forma di automatismo, di tipo sospensivo o revocatorio, che produca effetti anche in ambito civile quale conseguenza diretta ed immediata della violazione e, dunque, della sospensione o revoca della patente militare per fatti avvenuti durante il servizio e con l autovettura di servizio ; l articolo 138, comma 12, C.d.S. nello stabilire che la patente di guida è sospesa dall autorità che l ha rilasciata, secondo le procedure e la disciplina proprie dell amministrazione di appartenenza qualora il militare guidi un veicolo

immatricolato con targa civile manifesta chiaramente l intenzione di tenere separati i due titoli abilitativi e i relativi procedimenti che portano eventualmente alla sospensione ; la separazione tra patente militare e patente civile emerge da tutta la disciplina stabilita dall articolo 138 C.d.S. che, ad esempio, stabilisce che le forze armate provvedono direttamente nei riguardi del personale in servizio...a) all addestramento, all individuazione e all accertamento dei requisiti necessari per la guida, all esame di idoneità e al rilascio della patente militare di guida, che abilita soltanto alla guida dei veicoli comunque in dotazione delle Forze armate ; tale separazione risponde alla necessità che le amministrazioni militari, e quelle a queste equiparate, valutino autonomamente le condizioni per il rilascio del titolo abilitativo, o per la sospensione, senza alcuna interferenza con l autorità amministrativa preposta al rilascio, revoca o sospensione della patente civile essendo diverse le ragioni della circolazione per motivi di servizio rispetto a quelle legate alle sole esigenze connesse alla libertà di movimento ; può condividersi, inoltre, l affermazione della giurisprudenza... che richiede un collegamento diretto, un nesso, tra il veicolo con il quale il reato è stato commesso e l autorizzazione che abilita alla guida di quel veicolo ; deve giungersi a diversa conclusione nel caso in cui il titolare della patente abbia riportato, in esito al giudizio in sede penale, l irrogazione della sanzione accessoria della sospensione della patente da parte del giudice. Precisa il Consiglio di Stato che La Corte di Cassazione penale, con sentenza 21 gennaio 2013 n. 3119 ha stabilito: «può in conclusione affermarsi, nell ottica di un interpretazione sistematica e della ratio che sottende la normativa di cui al D.M. 11 agosto 2004, n. 246, che, in linea di principio, in caso di applicazione delle sanzioni amministrative accessorie della sospensione o della revoca della patente di guida, disposte dal giudice penale à sensi dell art. 222 C.d.S., commi 1 e 2, nelle

fattispecie più gravi in cui, alle violazioni delle disposizioni del codice della strada, derivino danni alle persone, queste colpiscono patente ordinaria e patente di servizio. Mentre in casi diversi (e meno gravi) di violazioni del codice della strada commesse alla guida di veicoli di servizio vige il diverso regime della non estensione delle suddette sanzioni amministrative accessorie alla patente ordinaria, pur restandone ferma l applicabilità alla patente di servizio, pure insuscettibile dell applicazione del disposto dell art. 126 bis C.d.S., egualmente inestensibile alla patente ordinaria in caso di decurtazioni dei punti per effetto di violazioni della norma commesse da titolare della patente di servizio». ORALI CONCORSO INTERNO V. ISPETTORE Sono iniziati la scorsa settimana al DAP gli esami orali del concorso interno per vice Ispettore. Gli esami proseguiranno fino a novembre 2017. Incontro con nuovo capo dipartimento giustizia minorile Si è svolto lunedì pomeriggio a Roma un incontro con la Presidente Gemma TUCCILLO, nuovo Capo del Dipartimento della Giustizia Minorile e Comunità nominata lo scorso marzo dal Consiglio dei Ministri. Nel corso dell incontro si sono esaminate alcune delle principali criticità della Giustizia Minorile, anche con riguardo alle competenze della Polizia Penitenziaria in ordine all esecuzione penale esterna ed alla presenza dei Baschi Azzurri negli Uffici UEPE. A breve seguiranno nuovi incontri ed ipotesi di impiego.

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