Programma Operativo Interregionale Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013 - Linea di Attività 2.5



Documenti analoghi
Catania, 22 settembre 2010

PIANO DEGLI INTERVENTI

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO (POI)

Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ. Art. 1 (Finalità)

Programma Operativo Interregionale Energie rinnovabili e risparmio energetico

Decreto Dirigenziale n. 332 del 29/08/2013

Assistenza tecnica funzionale alla

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Distretti agricoli in Regione Lombardia

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

Bando PoI Energie Rinnovabili Ministero Sviluppo Economico

PROGRAMMA CREA-ATTIVA-MENTE Progetto PugliApedali

CHIAMATA PER IDEE. Moduli per la presentazione di idee Linea 2.5

REGIONE PIEMONTE BU26 02/07/2015

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 4 agosto 2010, n Approvazione del progetto esecutivo del Piano di Comunicazione del PSR PUGLIA

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Chi può richiedere il Voucher Formativo?

Vigilanza bancaria e finanziaria

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

Opportunità offerte dalla nuova programmazione

CITTA DI GIUGLIANO IN CAMPANIA

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Visto l articolo 103 della legge regionale 27 dicembre 201, n.66 (Legge finanziaria per l anno 2012);

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

Micro Azioni Partecipate 2013 per il sostegno indiretto ad attività co-progettate e co-realizzate con le ODV della provincia di Vibo Valentia

ALLEGATO 1. Specifiche del Budget di spesa riportato al Capitolo III del formulario di candidatura.

REGIONE CALABRIA GIUNTA REGIONALE DIPARTIMENTO Sviluppo Economico - Lavoro, Formazione e Politiche sociali

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

Manuale d uso del Sistema di e-procurement

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS

Deliberazione del Direttore Generale N Del 22/09/2015

PREMESSO CHE: tutto ciò premesso e considerato, le Parti convengono quanto segue:

Autore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni.

TURISMO. Decreto N. 185 del Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

2. DOCUMENTAZIONE DA INVIARE A CURA DEI SOGGETTI PROPONENTI

BANDO LAVORO & INCLUSIONE SOCIALE Favorire l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata, di persone emarginate e svantaggiate

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA:

PO REGIONE PUGLIA FESR : Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni

Determinazione del Dirigente Scolastico Responsabile Unico del Procedimento (Art. 10 del D. Lgs 163/2006 e Artt. 9 e 10 del DPR 207/2010)

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel Fax comune@comune.robassomero.to.it -

Avvio della programmazione

PROTOCOLLO D' INTESA PER L ATTUAZIONE DELL ASSE 6 CITTA AT- TRATTIVE E PARTECIPATE DEL POR FESR EMILIA ROMAGNA

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE

ASSESSORADU DE S IGIENE E SANIDADE E DE S ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITÀ E DELL ASSISTENZA SOCIALE

Giunta Regionale della Campania 12 06/04/2010

REGOLAMENTO DEL SEGRETARIATO SOCIALE PROFESSIONALE DEL COMUNE DI AVELLINO PIANO DI ZONA AMBITO A3

GOVERNANCE. Obiettivo Convergenza (FESR) crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA

POR FESR Assessorato all Ambiente e all Energia Direzione Generale Politiche Ambientali, Energia e cambiamenti Climatici

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

Regione Calabria Assessorato alle Attività Produttive Dipartimento 5 Settore 1 - Servizio 3. Avviso

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia

Ministero dello Sviluppo Economico

6 Bollettino PSR Pag. 1

Associazioni dei consumatori iscritte al Consiglio Nazionale Consumatori ed Utenti (CNCU);

REGIONE PIEMONTE DIREZIONE REGIONALE COMPETITIVITA DEL SISTEMA REGIONALE POR FESR 2007/2013

Oggetto: Adozione documento di politica in materia di informazione tecnico scientifica. Immediatamente eseguibile

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

MinisterodelloSviluppoEconomico

Determinazione del Dirigente Scolastico (Art. 11 del D. Lgs 163/2006)

LEGGE REGIONALE N. 20 DEL 08 AGOSTO 2014

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso

AGGIORNAMENTO DEL FATTORE DI CONVERSIONE DEI KWH IN TEP CONNESSO AL MECCANISMO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA

Comitato nazionale per la gestione della direttiva 2003/87/CE e per il supporto nella gestione delle attività di progetto del protocollo di Kyoto

Poi Energia: Descrizione e risultati Introduzione alla programmazione

LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

ALLEGATO n. 11 PIANO PROGETTUALE AZIENDALE

Programma Operativo Interregionale Energie rinnovabili e risparmio energetico

Obiettivo Competitività regionale e occupazione CRITERI PER LA DEFINIZIONE DELL AMMISSIBILITÀ E DELLA FINANZIABILITÀ DELLE OPERAZIONI PROPOSTE

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51

ALLEGATO 2 - Schema di relazione tecnico-economica del progetto di investimento

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

LINEE GUIDA OPERATIVE PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

SCHEDA DI RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DI REGIMI DI AIUTO nei PISL INVESTIMENTI IN R&S. 2. Sezione I: Identificazione dell intervento

Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449

Promuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali

PROTOCOLLO D INTESA. di seguito definite congiuntamente Parti

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI PUBBLICI

Piano di Zona

INVITO alla partecipazione per la redazione del Regolamento Urbanistico

N. 512 FISCAL NEWS. Regione Campania: contributi per dottorati La circolare di aggiornamento professionale. A cura di Carlo De Luca

Con l Europa investiamo nel vostro futuro

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO DESCRIZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE E CONTROLLO ORGANISMO INTERMEDIO MATTM

PROTOCOLLO DI INTESA. tra

Transcript:

Programma Operativo Interregionale Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013 - Linea di Attività 2.5 CHIAMATA PER IDEE PROGETTUALI DA AVVIARE ALLA REALIZZAZIONE DI STUDI DI FATTIBILITA PER LA PROGETTAZIONE DI MASSIMA - A VALERE SULLA LINEA DI AZIONE 2.5 - DI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICO AMBIENTALE DEI DISTRETTI INDUSTRIALI, DELLE FILIERE E DEI POLI DI IMPRESE Chiamata per idee Studiare Sviluppo 1/10

PREMESSE il presente Avviso costituisce una Chiamata per Idee progettuali di riqualificazione energetico-ambientale di agglomerati di imprese volte a dare attuazione alle finalità del Programma Operativo Interregionale Energie rinnovabili e risparmio energetico (FESR) 2007 2013, CCI 2007.IT.16.1.PO.002 (di seguito, POI o Programma ) tramite l identificazione di progetti da avviare a studi di fattibilità; con Decisione della Commissione C(2007)6820 del 20 dicembre 2007, la Commissione Europea ha approvato il POI; il Programma, avente carattere sovraregionale, definisce il quadro programmatico ed operativo nell ambito del quale ciascuna Regione dell area Convergenza, in sinergia con le Amministrazioni nazionali interessate, inserisce la propria strategia territoriale; il Programma, si articola in tre Assi prioritari: - Asse I: Produzione di energia da fonti rinnovabili - Asse II: Efficienza energetica ed ottimizzazione del sistema energetico - Asse III: Assistenza Tecnica e azioni di accompagnamento; il Programma è teso ad aumentare la quota di energia consumata derivante da fonti rinnovabili ed a migliorare l efficienza energetica promuovendo le opportunità di sviluppo locale; la governance del Programma vede la Regione Puglia come Autorità di Gestione del Programma (di seguito, AdG) e la partecipazione di altre amministrazioni come il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare (di seguito, Ministero dell ambiente) in qualità di Organismi Intermedi (di seguito, OI), ai sensi del par. 2 dell art. 59 del Regolamento CE 1083/2006; la Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l'energia (di seguito, DG SEC), già Direzione Generale per la Ricerca Ambientale e lo Sviluppo, ha assunto direttamente ed esclusivamente la responsabilità propria dell AdG per le attività di programmazione, attuazione e gestione delle linee di intervento 1.5, 2.2, 2.3, 2.5 e 2.6 del POI, in virtù della Convenzione siglata con la Regione Puglia in data 13 maggio 2009; Chiamata per idee Studiare Sviluppo 2/10

l Asse II Efficienza energetica ed ottimizzazione del sistema energetico ha quale obiettivo specifico quello di promuovere l efficienza energetica e ridurre gli ostacoli materiali e immateriali che limitano l ottimizzazione del sistema; nell ambito dell Asse II, la Linea di Attività 2.5 riguarda interventi sulle reti di distribuzione del calore, in particolare da cogenerazione e per teleriscaldamento e teleraffrescamento; l Azione 2.5.1 prevede la realizzazione di studi di fattibilità e progettazione di massima di interventi di riqualificazione energetico ambientale dei distretti industriali, filiere e poli di imprese; l Azione 2.5.2 prevede la realizzazione di interventi di riqualificazione energetico ambientale dei distretti industriali, delle filiere e dei poli di imprese; CONSIDERATO CHE la suindicata attività 2.5 riguarda la realizzazione di interventi emblematici, aventi carattere di esemplarità e forte valore dimostrativo, tali da risultare particolarmente rilevanti e rappresentativi, replicabili a scala interregionale e di forte impatto; Studiare Sviluppo s.r.l è una società in-house interamente partecipata dal Ministero dell Economia; il Ministero dell ambiente e la società Studiare Sviluppo srl hanno sottoscritto, in data 22 Dicembre 2009, una Convenzione avente ad oggetto la realizzazione di studi di fattibilità per la progettazione di massima degli interventi di riqualificazione energetico-ambientale dei distretti industriali, delle filiere e dei poli di imprese e per la strutturazione di percorsi di convergenza per la sostenibilità energetica degli interventi nelle Regioni interessate dal Programma a valere sull Azione 2.5.1; nell ambito della realizzazione degli obiettivi di cui al Programma interregionale e della succitata Convenzione, il Ministero dell ambiente riconosce a Studiare Sviluppo srl, tra le altre, la funzione di attivarsi ai fini della migliore individuazione di interventi di efficienza energetica realizzabili nei sistemi di imprese delle Regioni di interesse. al fine di dare adempimento agli obblighi assunti con la predetta Convenzione, si intende avviare la presente Chiamata per Idee progettuali nelle modalità e finalità specificate di seguito. Chiamata per idee Studiare Sviluppo 3/10

1. OBIETTIVO DELLA CHIAMATA PER IDEE Con la presente Chiamata per Idee, Studiare Sviluppo s.r.l intende acquisire idee progettuali di sistemi di imprese o di analoghi agglomerati, presenti nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, da avviare a studi di fattibilità a valere sulla disponibilità finanziaria dell Azione 2.5.1. per la eventuale e successiva realizzazione di interventi di riqualificazione energetico-ambientale dei distretti industriali, delle filiere, dei poli e dei sistemi di imprese che il Ministero dell ambiente co-finanzierà a valere sulla disponibilità finanziaria dell Azione 2.5.2 e di altre linee del Programma. Le idee progettuali maggiormente rispondenti ai requisiti richiesti saranno oggetto di studi di fattibilità e progettazione di massima, realizzati a cura di Studiare Sviluppo, come base per la successiva definizione della progettazione definitiva, esecutiva e costituiranno la base per la realizzazione degli interventi. Il presente avviso è pubblicato sul sito web dedicato www.poienergia2-5.it. 2. CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA La presente Chiamata per Idee è da intendersi finalizzata esclusivamente a favorire la più ampia partecipazione di sistemi di imprese tramite la ricognizione di idee progettuali dagli stessi proposte, coerentemente con le sopra richiamate finalità.. La presente Chiamata non vincola dunque la Società indicente e il Ministero dell Ambiente nei confronti dei soggetti proponenti, i quali non avranno nulla a pretendere sia in relazione alle spese progettuali sostenute per la presentazione delle idee, sia in relazione al finanziamento e/o realizzazione degli interventi oggetto delle proposte. Il presente Avviso non costituisce offerta al pubblico, ai sensi dell art. 1336 del C.C., non è impegnativo ed in alcun modo vincolante per Studiare Sviluppo e il Ministero dell Ambiente e non è impegnativo per i soggetti che dovessero aderire alla presente Chiamata. Il trattamento dei dati inviati dai soggetti proponenti, si svolgerà in conformità alle disposizioni contenute nel D.lgs. n. 196/2003 per finalità unicamente connesse alla procedura di raccolta, analisi e selezione delle proposte progettuali rispetto alle quali realizzare gli eventuali studi di fattibilità. Elaborazioni statistiche dei dati tecnici pervenuti potranno, altresì, essere utilizzate a fini di ricerca e comunicazione istituzionale, garantendo l anonimato dei sistemi di imprese e delle singole aziende. Chiamata per idee Studiare Sviluppo 4/10

3. DESTINATARI L invito alla presentazione di idee progettuali si intende rivolto a: 1. Soggetti rappresentativi di sistemi produttivi locali o altri sistemi di imprese (distretti industriali come definiti dalla legge 5 Ottobre 1991, n. 317 e s.m.i. e come riconosciuti dalle leggi regionali, poli industriali riconosciuti ai sensi della normativa regionale, filiere di imprese, formate tramite Intese di Filiera e contratto quadro come stabilito dal D. Legislativo 27 maggio 2005, n. 102 e che rispondano al successivo requisito 4 a); 2. Soggetti rappresentativi di altri sistemi produttivi locali non inclusi al punto 1. (il cui potere di rappresentanza è comprovato da sottoscrizione dell idea progettuale da parte delle singole imprese Modulo B), ossia contesti produttivi omogenei caratterizzati da: a) Elevata concentrazione di imprese in un area territoriale definita (e delimitata); b) Imprese prevalentemente di piccole e medie dimensioni; c) Peculiare organizzazione interna; 3. Soggetti rappresentativi di altri sistemi di imprese non inclusi al punto 1. (il cui potere di rappresentanza è comprovato da sottoscrizione dell idea progettuale da parte delle singole imprese Modulo B); 4. Soggetto capofila di sistemi produttivi locali o altri sistemi di imprese non formalmente costituiti (il cui potere di rappresentanza è comprovato da sottoscrizione dell idea progettuale da parte delle singole imprese Modulo B); 5. Enti locali (Regioni, Province, Comuni, Agenzie di sviluppo, Camere di Commercio, altro) rappresentativi di sistemi di imprese o analoghi agglomerati (il cui potere di rappresentanza è comprovato da sottoscrizione dell idea progettuale da parte delle singole imprese Modulo B); 6. Enti di ricerca e Università rappresentativi di sistemi di imprese o analoghi agglomerati (il cui potere di rappresentanza è comprovato da sottoscrizione dell idea progettuale da parte delle singole imprese Modulo B); 4. OGGETTO DELLA CHIAMATA PER IDEE Le idee progettuali richieste tramite la presente Chiamata dovranno avere ad oggetto interventi relativi alle tipologie di seguito descritte e realizzati in modo da servire raggruppamenti di imprese. Chiamata per idee Studiare Sviluppo 5/10

Nello specifico gli interventi potranno riguardare, tra gli altri (elenco non esaustivo): la realizzazione, ristrutturazione o ripotenziamento di una rete di teleriscaldamento, anche con la realizzazione, ristrutturazione o ripotenziamento del connesso impianto di cogenerazione; la realizzazione, ristrutturazione o ripotenziamento di una rete di teleriscaldamento o di una rete di distribuzione del calore, anche con la realizzazione, ristrutturazione o ripotenziamento del connesso impianto di cogenerazione a biomassa, da filiera locale (prodotta da colture dedicate o da scarti agroindustriali); la realizzazione, ristrutturazione o ripotenziamento di una rete di teleriscaldamento anche con la realizzazione, ristrutturazione o ripotenziamento del connesso impianto geotermico; la realizzazione, ristrutturazione o ripotenziamento di una rete di distribuzione calore o del freddo, anche associata al recupero di calore di un processo da uno o più impianti (ad esempio con tecnologia ORC); la realizzazione, ristrutturazione o ripotenziamento di una rete di distribuzione del calore o del freddo, anche associata all installazione coordinata di micro/mini-cogeneratori uguali su più impianti di un area, con l organizzazione di una rete per la manutenzione (per tagliare sui costi di investimento e su tempi e costi di manutenzione); altri interventi volti ad aumentare l efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile presso gli usi finali, in una logica sinergica tra più aziende. 5. REQUISITI DELLE IDEE PROGETTUALI Il POI si propone in particolare di aumentare la quota di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili e migliorare l efficienza energetica, promuovendo le opportunità di sviluppo locale, integrando il sistema di incentivi messo a disposizione dalla politica ordinaria, valorizzando i collegamenti tra produzione di energie rinnovabili, efficientamento e tessuto sociale ed economico dei territori in cui esse si realizzano. In coerenza con gli orientamenti strategici ed i contenuti del POI e dei piani energetici regionali, le idee progettuali che Studiare Sviluppo intende raccogliere, dovranno avere i seguenti obiettivi generali: Chiamata per idee Studiare Sviluppo 6/10

favorire lo sviluppo e la diffusione di interventi di risparmio e di efficienza energetica per la riconversione ecologico/energetica di distretti/poli industriali di tutti i settori produttivi; garantire una riduzione dei consumi di energia primaria; potenziare ed adeguare l infrastruttura delle reti di trasporto e distribuzione del calore ai fini della diffusione delle fonti rinnovabili e della piccola e micro cogenerazione; promuovere la produzione di energia termica da fonti rinnovabili; migliorare le conoscenze, le competenze e l accettabilità sociale in materia di energie rinnovabili ed efficienza energetica; favorire la collaborazione tra imprese relativamente ad aspetti la cui gestione comune è maggiormente efficiente in modo da accrescere la competitività del sistema. La Chiamata per Idee raccoglierà informazioni sui seguenti aspetti delle proposte che saranno valutati e, qualora presenti, considerati come elementi qualificanti: emblematicità dell idea progettuale, in termini di replicabilità dell intervento e di grado di integrazione in rete delle imprese del sistema; replicabilità intesa come la presenza di caratteristiche tali da garantirne una buona diffusione in contesti analoghi sia a livello regionale che nazionale; efficacia dell intervento, in termini di riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas a effetto serra; efficienza dell investimento, misurato dal rapporto tra energia risparmiata e costo complessivo; propensione all innovazione e alla gestione sostenibile; collocazione del progetto nell ambito di una iniziativa più generale già avviata che presenta un orizzonte strategico di lungo periodo e possibilmente legato alla green economy; partecipazione di centri di ricerca e/o Università nel raggruppamento di imprese. Le idee progettuali dovranno includere inoltre una breve descrizione delle forme di governance e delle garanzie gestionali che si intendono adottare per assicurare la realizzabilità, durabilità ed efficacia dell intervento (ad esempio, accordi tra produttori di energia beneficiari dell intervento e i fruitori di energia (elettricità, calore e/o Chiamata per idee Studiare Sviluppo 7/10

freddo, ecc), accordi tra i produttori di energia e fornitori di biomassa (quando esterni al consorzio), accordi con i fornitori di tecnologia sulle performance delle stesse). Le previsioni di governance e di garanzie costituiranno criteri preferenziali per la selezione delle idee progettuali. 6. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE IDEE La idee progettuali sono presentate tramite modulistica in linea sul sito web dedicato www.poienergia-2-5.it, previa registrazione degli utenti interessati. La richiesta deve avvenire fornendo informazioni e dati sia a livello di sistema di imprese che della singole imprese facenti parte. Le informazioni relative alla modulistica e per la presentazione di richieste di chiarimento sono disponibili sul medesimo sito web. A valle della compilazione della modulistica in linea l utente genera: per il Sistema di imprese, soggetto proponente: o un modulo A che costituisce domanda di partecipazione alla chiamata per idee di cui al presente avviso o un allegato tecnico al modulo A per le aziende aderenti: o un modulo B o un allegato tecnico al modulo B I moduli A e B devono essere firmati ed inviati via fax a Studiare Sviluppo, al numero 06-69922173. Gli allegati tecnici, al contrario, costituiscono esclusivamente una copia per il proponente e le aziende aderenti, da non trasmettere a Studiare Sviluppo. L allegato del presente avviso riporta un elenco dei principali contenuti dei citati moduli. Al fine della presentazione delle idee progettuali, inoltre, costituisce informativa di riferimento quanto contenuto nel testo del POI nonché nelle fonti normative e documentali (ove per fonti normative si intendono le norme comunitarie e nazionali, e per fonti documentali i documenti o atti comunitari interpretativi o di ulteriore dettaglio). Chiamata per idee Studiare Sviluppo 8/10

7. TEMPI La chiamata per idee è aperta dal giorno 7 gennaio 2011 e si chiuderà il giorno 6 febbraio 2011, alle ore 12:00. A conferma della validità della proposta farà fede la data di chiusura della domanda generata dall applicativo web. In assenza dell invio tramite fax dei moduli A e B, le proposte non potranno essere prese in considerazione. Chiamata per idee Studiare Sviluppo 9/10

ALLEGATO Elenco dei contenuti dei moduli in linea Modulo A Sistema di imprese : o Organizzazione capofila (denominazione, sede legale, rappresentante) o Aziende partecipanti Allegato tecnico del modulo A o Utente che effettua la registrazione (nominativo e contatti) o Sistema di imprese (generalità e localizzazione) o Gestione di acqua e rifiuti o Energia (fabbisogni e reti) o Idea progettuale Modulo B Aziende : o Azienda aderente o Localizzazione impianto o Sistema di imprese proponente l idea cui si aderisce Allegato tecnico del modulo B o Gestore impianto e rappresentante legale o Impianto (denominazione e localizzazione) o Dimensione dell azienda (addetti, fatturato per prodotto, lavorazioni per conto terzi) o Certificazioni o Produzione di energia (elettrica e termica) o Combustibili utilizzati o Dispositivi energetici di produzione e trasmissione (solore calore/vapore, freddo, elettricità e calore, reti) o Approvvigionamento energetico (elettricità e calore) o Fabbisogno energetico. Chiamata per idee Studiare Sviluppo 10/10