SAPIENZA Università di Roma

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Transcript:

SAPIENZA Università di Roma Facoltà di Scienze Politiche Indirizzo giuridico - internazionale Tesi di laurea in Diritto Ecclesiastico Italiano e Comparato LA LIBERTA RELIGIOSA IN SPAGNA Relatore: Prof.ssa Nicoletta De Luca Correlatore: Prof.ssa Paola Piciacchia Candidato: Valerio Palombaro Matricola 1064902 Anno Accademico 2009/2010

INDICE INTRODUZIONE.....VI CAPITOLO PRIMO: Principali fasi dell evoluzione della politica religiosa spagnola. I.1. Le religioni minoritarie nella Spagna dell età moderna...1 I.2. Gli ebrei e la loro espulsione...4 I.3. La situazione degli ebrei dopo il regno dei Re Cattolici...7 I.4. La repressione e l espulsione dei moriscos...9 I.5. L atteggiamento nei confronti della Riforma Protestante e dei suoi seguaci...11 I.6. La politica religiosa nelle costituzioni del XIX e del XX secolo...13 I.7. Le origini del costituzionalismo spagnolo...14 I.8. La politica religiosa nella Spagna della II Repubblica...18 I.9. Il periodo della Guerra Civile ed il Regime di Franco...21 I.10. Verso la fine del regime franchista...26

CAPITOLO SECONDO: Lo sviluppo della libertà religiosa. II.1. La transizione democratica in Spagna......29 II.2. Il fattore religioso nella Costituzione del 1978...31 II.3. Il principio di libertà religiosa...34 II.4. L articolo 16,1 della Costituzione spagnola...36 II.5 Dimensione individuale e collettiva del diritto di libertà religiosa...39 II.6. La dimensione associativa del fatto religioso...41 II.7. La laicità dello Stato...45 II.8. Il principio di uguaglianza religiosa davanti alla legge...53 II.9. La Legge Organica di Libertà Religiosa...56 II.10. L iscrizione nel Registro delle Entità Religiose...59 II.11. Il principio di cooperazione tra lo Stato e le confessioni religiose...62 CAPITOLO TERZO: La Legge Organica di Libertà Religiosa 7/1980. III.1. Genesi della Legge...68 III.2. La Legge di libertà religiosa come sviluppo legislativo dell articolo 16 della Costituzione...74 III.3. Diritti individuali e diritti collettivi...77 III.4. I limiti del diritto di libertà religiosa...81 III.5. La tutela giuridica della libertà religiosa...83

III.6. Organi amministrativi con competenze sulla libertà religiosa...87 III.7. Effetti dell iscrizione al Registro delle Entità Religiose...90 III.8. Il sistema di accordi o patti di cooperazione...95 III.9. I requisiti richiesti per poter essere parte dell accordo...101 III.10. L iter dell accordo...108 III.11. La natura giuridica degli accordi...111 III.12. Gli Accordi con le confessioni minoritarie...114 III.13. Il contenuto degli Accordi...117 CAPITOLO QUARTO: L insegnamento della religione nella scuola. IV.1. La religione come elemento culturale...120 IV.2. Antecedenti storici dell insegnamento della religione cattolica in Spagna...122 IV.3. Il periodo della Seconda Repubblica...124 IV.4. Le relazioni Chiesa-Stato in materia educativa durante il Franchismo...127 IV.5. La transizione verso il sistema democratico...131 IV.6. Libertà di insegnamento e diritto all educazione...134 IV.7. L articolo 27 della Costituzione spagnola...137 IV.8. L Accordo sull Insegnamento e sulle Questioni Culturali con la Santa Sede...141 IV.9. L insegnamento religioso...143

IV.10. Il modello precedente a quello stabilito dalla Legge Organica 1/1990 (LOGSE)...146 IV.11. I modelli stabiliti a partire dalla LOGSE...149 IV.12. L insegnamento delle religioni minoritarie...154 IV.13. L approccio all insegnamento religioso nella Legge Organica di Qualità dell Educazione 10/2002...162 IV.14. La nuova Legge Organica di Educazione 2/2006...166 CAPITOLO QUINTO: I Simboli Religiosi. V.1. Introduzione al tema dei simboli religiosi...175 V.2. I simboli religiosi in ambito individuale...180 V.3. I simboli religiosi nei luoghi pubblici.........185 V.4. Conclusioni 192 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI...195

INTRODUZIONE La Spagna è stata per secoli uno Stato confessionale cattolico. Tutta la storia moderna spagnola è intrisa di una intensa compenetrazione tra la Chiesa cattolica e lo Stato. Essa infatti cercava di espandere la sua dottrina e per riuscirci prestava il proprio appoggio alle monarchie assolute che si succedevano al potere. Le monarchie cattoliche intervenivano nella nomina dei vescovi e filtravano le norme ecclesiastiche. La Chiesa a sua volta sviluppava determinate funzioni pubbliche, influiva nella società attraverso l educazione e lo Stato finanziava l esercizio delle sue attività. Questo stato di cose si riflette e si ripercuote anche nella storia del costituzionalismo spagnolo. A partire dalla Costituzione di Cadice (1812), nella quale è ancora presente una forte dichiarazione di confessionalità ed in cui si esclude l esercizio di altri culti diversi da quello ufficiale, inizia un cammino che porta gradualmente verso l irruzione del principio di libertà religiosa nel diritto costituzionale spagnolo. A partire dagli anni sessanta del secolo scorso, il Concilio Vaticano II provoca una reazione di fronte alla confessionalità statale e viene reclamata l indipendenza del potere civile e la separazione tra religione e strutture politiche. L entrata in vigore dell attuale Costituzione (1978) ha portato all inizio di un rilevante cambiamento. In essa si opta per un modello innovativo e si introducono, alla base del sistema, elementi fondamentali quali l introduzione delle libertà ideologica, religiosa e di culto, il principio di uguaglianza e quello della laicità dello Stato. Proprio quest ultimo principio, insieme a quello della cooperazione da parte

dei poteri pubblici con le confessioni religiose costituiscono le chiavi dell attuale modello spagnolo. Tale sistema viene ulteriormente sviluppato dalla promulgazione della Legge Organica di Libertà religiosa del 1980 che costituisce un diritto speciale per la libertà religiosa ed è la prima legge organica promulgata per sviluppare i diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione. Essa, oltre a disegnare un quadro giuridico comune per tutte le religioni operanti in Spagna, crea anche degli strumenti specifici per rendere concreta la cooperazione dello Stato con le confessioni. A trent anni di distanza dalla promulgazione della L.O.L.R., sono stati firmati tre accordi di cooperazione con confessioni religiose diverse dalla cattolica, e cioè quelli del 1992 con la Federazione di Entità Religiose Evangeliche di Spagna, con la Federazione delle Comunità Israelite di Spagna e con la Commissione Islamica di Spagna. Tale situazione ha messo a disposizione di queste minoranze modalità di cooperazione che cercano di avvicinarsi a quelle ricevute dalla Chiesa cattolica. Lo scopo di questo mio lavoro è quello di evidenziare innanzitutto come durante l età moderna il diritto alla libertà religiosa non era riconosciuto e tutelato in favore di tutte le confessioni presenti nel territorio spagnolo. Dunque, analizzerò come, da una situazione di indiscussa confessionalità cattolica da parte della monarchia spagnola, si sia arrivati al riconoscimento costituzionale dei diritti e delle libertà fondamentali a favore dei cittadini e dei gruppi in cui essi si integrano ed alle relazioni che lo Stato spagnolo ha instaurato con le confessioni religiose diverse dalla cattolica presenti nel suo territorio. E mia intenzione inoltre,allargare il quadro di analisi dell evolvuzione del principio di liberà religiosa sottolineando il ruolo del processo di integrazione europea che non può assolutamente essere trascurato. I paesi dell U.E. si stanno muovendo verso un armonizzazione delle legislazioni nazionali in questo campo,con una erosione dei poli estremi da una parte del separatismo ostile tra stato e confessioni,dall altra del modello dello stato confessionale.

Infine affronterò i temi dell insegnamento della religione e dei simboli religiosi nei luoghi pubblici,attualmente oggetto di scontro nella società spagnola.nel fare questo, mi propongo di mettere in evidenza le evoluzioni e le sfide che lo stato spagnolo deve affrontare per una piena affermazione del principio di libertà religiosa,che include al suo interno il diritto di espressione religiosa ed il principio di uguaglianza.