DPI ANTICADUTA: dispositivi di ancoraggio (EN 795) Comprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali.

Documenti analoghi
SCALE A PIOLI D.Lgs. 81 / 2008 Art. 113, Allegato XX - Norma UNI EN 131 parte 1 e 2

MOD.G ALLEGATO 2. Check list per il rischio caduta dall'alto. CPT Firenze Via Lorenzo Il Magnifico, Firenze - Tel. 055/ /

SCALE SEMPLICI PORTATILI All. XX ( D.Lgs.81/08 e s.m.i.)

LAVORO SULLE COPERTURE

CADUTE DALL ALTO. Protezioni Collettive ed Individuali

Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile Supplemento Ordinario n.

CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI

Parapetto a bordo scavo

Paolo Casarini (Membro del gruppo CEN TC 53) Nicola Piccinini (Irmut snc)

Fonte: ACAL Ass. Costruttori attrezzature lavoro scale e ponteggi a torre su ruote

LAVORO IN QUOTA: DEFINZIONE

Chi ben comincia La sicurezza del cantiere è nel progetto

PARAPETTI E PASSERELLE AIRONE

OPERE PROVVISIONALI CADUTE DALL ALTO

CORSO COORDINATORI PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE

RISCHI DI CADUTE DALL ALTO. Copyright Diritti riservati

PONTE SU RUOTE A TORRE (trabattelli)

UNI EN 294 UNI EN 811 Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori e inferiori

ESECUZIONE DI LAVORI IN COPERTURA

RISCHIO di CADUTA dall alto

SCHEDA di RILEVAZIONE per il rischio di CADUTA DALL ALTO

- tel I LAVORI IN QUOTA ALLA LUCE DEL DEC. LEG.VO N 235/2003 E GLI OBBLIGHI IN CAPO AL DATORE DI LAVORO. Per. Ind.

RELAZI ONE TECNI CA I LLUSTRATI VA

Scale portatili. Le scale portatili sono di 3 tipi: - Semplici - Ad elementi innestati - Doppie (o a sfilo)

Descrizione del caso. Tipologia costruttiva. Contesto produttivo

file:///users/altro/desktop/pdf_norme/norme%20igiene%20e%...

BUONE PRASSI NELLA POSA DEI SOLAI

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Ponteggi e lavori in quota

Con riferimento al D.Lgs. 81/2008;

SISTEMA ANTICADUTA LATCHWAYS MANSAFE VERSIRAIL

PRODUZIONE EDILIZIA E SICUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

RELAZIONE. LANARO GIOCONDO c.f. LNR GND 44B09 I527Y nato a Schiavon il

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

Facoltà di Architettura Biagio Rossetti. Laboratorio di Costruzione dell Architettura 1 A.A. 2013/ novembre 2013

(Testo rilevante ai fini del SEE) gazzetta ufficiale n. L 195 del 19/07/2001

PREVENZIONE RISCHI CADUTA DALL ALTO

SAIE Quartiere fieristico Bologna 8 OTTOBRE 2011

Il Nuovo Regolamento della Regione Piemonte sulla installazione dei dispositivi di ancoraggio in copertura

Protocollo Pratica Edilizia n... /... ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c. 14 e 16- DPGR del n.

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

CHECK LIST PER LA SICUREZZA NEL CANTIERE EDILE DITTA/E INDICE DATA VERIFICA CANTIERE DI COMMITTENTE/RESP. LAVORI COORDINATORE SICUREZZA

MISURE GENERALI DI SICUREZZA NELL UTILIZZO DELLE SCALE. Relazione Coordinamento Regionale Cpt Lombardia

COMUNE DI FARA VICENTINO

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA DPGR Toscana 23 Novembre 2005, n.62/r Art. 5, comma 4, lett.b ALLEGATO AL FASCICOLO DELLE INFORMAZIONI FASE I

PREPOSTI. Conoscenze tecniche ATTIVITÀ DI LAVORO. Delimitazione delle aree Servizi igienico-assistenziali Impianti di cantiere

Schemi grafici esplicativi delle opere provvisionali

LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni

IL RISCHIO CADUTA DALL ALTO NELLE AZIENDE MANIFATTURIERE

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

Tende da sole - Sicurezza nei lavori in quota

La verticalità dei ponti su ruote deve essere controllata con livello o con pendolino.

DISPOSITIVO DI PROTEZIONE MARGINE ANTICADUTA A SBALZO PER LAVORI TEMPORANEI IN QUOTA CON SUPPORTO A MORSETTO E MONTANTE PROVA DI QUALIFICA CLASSE A

CODICE: CODICE:

PROTEZIONE COLLETTIVA

I dispositivi di ancoraggio sulle coperture

MANUALE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

Prevenzione delle cadute dall alto nelle costruzioni Esperienze e prospettive

SCALE PORTATILI E DPI DI TERZA CATEGORIA I FATTORI DI RISCHIO E LA NORMATIVA VIGENTE Rimini 23 Ottobre 2012 Assoservizi Rimini

D.Lgs 81/2008 e s.m.i.

Allegato n. 1 verbale n. 3

ELABORATO DELLA COPERTURA

Requisiti prestazionali e geometrici dei ponteggi per la protezione dei lavoratori in copertura

studiovenzo stradella Araceli 3 Vicenza

UTILIZZO DELLE SCHEDE DI LAVORAZIONE

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA L.R n.1, art.82 c DPGR del n.75/r

La Sicurezza nei cantieri edili segue 3) L organizzazione del cantiere

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Soluzioni Progettuali di Prevenzione Anticaduta in Copertura

ISTRUZIONI TECNICHE RELATIVE ALLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE PREDISPOSTE NELLA COPERTURA DEL COMPLESSO,

5.2 SCHEDA TECNICA ED INDICAZIONI DI MONTAGGIO

LAVORI IN ALTEZZA Ampliamenti e aggiornamenti

Soluzioni Progettuali Scheda: SP25 Rev: 14/07/ Pagina 1/6 STATO DI FATTO

ALLEGATO X Elenco dei lavori edili o di ingegneria civile di cui all'articolo 89 comma 1, lettera a)

ALTO. Ing. Paolo Petracchi Dipartimento della Prevenzione

COMUNE DI SAN GERMANO CHISONE

Istruzioni di montaggio di scale fisse con protezione alla schiena

5.3 SCHEDA TECNICA ED INDICAZIONI DI MONTAGGIO

SCALE INCLINATE MM07 SCALE INCLINATE IN PRFV Rev. 4 COMPOSITE SOLUTION PAGINA 1

SCALE. SCALE (Allegato XX del D.Lgs 81/08)

SCALE FISSE CON INCLINAZIONE >75

COMUNE DI MAROSTICA Provincia di Vicenza

TETTO SICURO. Scale con gabbia - Passerelle - Parapetti. Prodotti integrati per la messa a norma e protezione di tetti e coperture

COMUNE DI PIETRASANTA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

COMITATO PARITETICO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PER LA PREVENZIONE INFORTUNI, L IGIENE E L AMBIENTE DI LAVORO NELL EDILIZIA MANTOVA

STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA. (D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Art. 100 e Allegato XV)

Corso di aggiornamento per CSP, CSE EDILFORM ESTENSE Ferrara, Febbraio Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro

Azienda con sistema di qualità certificato

La sicurezza sul lavoro

del 27 maggio 1949 (Stato 10 dicembre 2002)

U.D. 2 - ASPETTI TECNICI durata : 2 CF

LAVORI IN QUOTA D.P.I. 3A CATEGORIA. Corso di formazione

Il Piano di Prevenzione in Edilizia. Le soluzioni per la sicurezza. Verranno analizzati i seguenti punti:

Edizione dicembre 2002 Direttiva N. 6513

STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA RELAZIONE TECNICA ELABORATO B PAG.1

COMPUTO METRICO. Comune di Cosenza Provincia di Cosenza OGGETTO:

I rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO. Corso di Formazione per RLS Agenzia delle Dogane

Transcript:

DPI ANTICADUTA: dispositivi di ancoraggio (EN 795) Classe D Comprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali.

DPI ANTICADUTA: dispositivi di ancoraggio (EN 795) Classe E Comprende ancoraggi a corpo morto da utilizzare su superfici orizzontali. I dispositivi di ancoraggio a corpo morto non devono essere utilizzati dove la distanza dal bordo del tetto sia minore di 2 500 mm e in presenza di rischio di gelo o in condizioni di gelo. Una superficie si intende orizzontale se devia dall orizzontale per non più di 5

DPI ANTICADUTA: dispositivi di ancoraggio (EN 795) Classe E SERBATOIO RIEMPITO CON ACQUA

Classe E DPI ANTICADUTA: dispositivi di ancoraggio (EN 795) ELEMENTO DI ANCORAGGIO ZAVORRA REALIZZATA IN CEMENTO, ACCIAIO O GHISA

DPI ANTICADUTA: dispositivi di ancoraggio (EN 795) REQUISITI DI RESISTENZA DEGLI ANCORAGGI

Dispositivi di ancoraggio (EN 795): marcatura CE La marcatura CE degli ancoraggi quali DPI è obbligatoria solo per quelli di Classe B ed E

LAVORO IN QUOTA: IL SISTEMA DI ACCESSO Art. 111 D.Lgs 81/2008 - Obblighi del datore di lavoro nell uso di attrezzature per lavori in quota 2] Il datore di lavoro sceglie il tipo più idoneo di sistema di accesso ai posti di lavoro temporanei in quota in rapporto alla frequenza di circolazione, al dislivello e alla durata dell'impiego. Il sistema di accesso adottato deve consentire l'evacuazione in caso di pericolo imminente. Il passaggio da un sistema di accesso a piattaforme, impalcati, passerelle e viceversa non deve comportare rischi ulteriori di caduta.

SISTEMA DI ACCESSO: SCELTA DEL SISTEMA APPROPRIATO Tipo di accesso Frequenza accesso Dislivello Durata Scala fissa con pedate ed alzate prossime allo Alta Alto - Medio Alta standard Ponteggio con scala con pedate prossime allo standard Alta Alto - Media Media Ponteggio / ponte su Media - ruote con all interno Bassa una scala di salita Alto - Media Media Scala a mano opportunamente Bassa Basso Bassa vincolata e posizionata

SISTEMA DI ACCESSO: SCALA FISSA A GRADINI Allegato IV D.Lgs 81/2008 [1.7.1.1] Le scale fisse a gradini, destinate al normale accesso agli ambienti di lavoro, devono essere costruite e mantenute in modo da resistere ai carichi massimi derivanti da affollamento per situazioni di emergenza. I gradini i devono avere pedata e alzata dimensionata i a regola d'arte e larghezza adeguata alle esigenze del transito. [1.7.1.2] Dette scale ed i relativi pianerottoli devono essere provvisti, sui lati aperti, di parapetto normale o di altra difesa equivalente. Le rampe delimitate da due pareti devono essere munite di almeno un corrimano.

SISTEMA DI ACCESSO: SCALA FISSA A GRADINI

SISTEMA DI ACCESSO: SCALA FISSA A PIOLI Allegato IV D.Lgs 81/2008 [1.7.1.3] Le scale a pioli di altezza superiore a m 5, fissate su pareti o incastellature verticali o aventi una inclinazione superiore a 75 gradi, devono essere provviste, a partire da m 2,50 dal pavimento o dai ripiani, di una solida gabbia metallica di protezione avente maglie o apertura di ampiezza tale da impedire la caduta accidentale della persona verso l'esterno. lesterno. [1.7.1.4] La parete della gabbia opposta al piano dei pioli non deve distare da questi più di 60 cm. [1.7.1.5] I pioli devono distare almeno 15 cm dalla parete alla quale sono applicati o alla quale la scala è fissata. [1.7.1.6] Quando l'applicazione della gabbia alle scale costituisca intralcio all'esercizio o presenti notevoli difficoltà costruttive, devono essere adottate, in sostituzione della gabbia, altre misure di sicurezza atte ad evitare la caduta delle persone per un tratto superiore ad un metro.

SISTEMA DI ACCESSO: SCALA FISSA A PIOLI

SISTEMA DI ACCESSO: CASTELLO (TORRE CON SCALA) X parapetto (h 1 metro) costituito da due correnti e tavola fermapiede scaletta per l'accesso alla copertura (legata opportunamente) scaletta per l'accesso alla copertura ancoraggi ponteggio per mantenere la verticalità della struttura ed impedirne il robaltamento per azioni orizzontali parapetto (h 1 metro) costituito da due correnti e tavola fermapiede. Tale protezione dovrà essere presente su tutti lati prospicienti il vuoto, quindi anche sui lati interni dell'impalcato scaletta per l'accesso alla copertura X

SISTEMA DI ACCESSO: CASTELLO (TORRE CON SCALA)

SISTEMA DI ACCESSO: SCALA PORTATILE Almeno 1 m

SISTEMA DI ACCESSO: SCALA PORTATILE

SISTEMA DI ACCESSO: SCALA PORTATILE

SISTEMA DI ACCESSO: USO DI PIATTAFORMA ELEVATRICE

SISTEMI DI PROTEZIONE ED ACCESSO: LA MANUTENZIONE!

SISTEMI DI PROTEZIONE ED ACCESSO: LA MANUTENZIONE!

LAVORI SU COPERTURE NON PRATICABILI SPUNTI PER UN APPROCCIO SICURO AL PROBLEMA

Lavori speciali art. 148 del D.Lgs 81/2008 Prima di procedere alla esecuzione di lavori su tetti, lucernari, coperture simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva deve essere accertato che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei materiali di impiego. Nel caso in cui sia dubbia tale resistenza, devono essere adottati i necessari apprestamenti atti a garantire la incolumità delle persone addette, disponendo a seconda dei casi, tavole sopra le orditure, sottopalchi e facendo uso di cinture di sicurezza.

Norma UNI 8088 Norma UNI 8088 Lavori inerenti le coperture dei fabbricati Criteri di sicurezza 2.2 Copertura praticabile Coperture sulla quale è possibile l accesso ed il transito di persone, anche con attrezzature portatili, senza predisposizione di particolari mezzi e/o misure di sicurezza, in quanto non sussistono ssistono rischi di cadute di persone e/o cose dall alto né rischi di scivolamento in condizioni normali. 2.3 Copertura non praticabile Copertura sulla quale non è possibile l accesso o il transito di persone senza la predisposizione di particolari mezzi e/o misure di sicurezza contro il pericolo di caduta di persone e/o di cose dall alto nè rischi e contro lo scivolamento.

Motivi di non praticabilità di una copertura Assenza o inadeguatezza del sistema di accesso Assenza o inadeguatezza della protezione anticaduta sui bordi Insufficiente portata del piano di calpestio rispetto al tipo di attività che si deve svolgere (peso delle persone, peso dei materiali, peso delle attrezzature) Presenza di aperture non protette Presenza di lucernari non portanti Presenza di aree di coperture non portanti accanto a zone portanti t (es. tettoie e a filo della copertura del capannone) Assenza di mezzi di sicurezza sulle coperture

Motivi di non praticabilità di una copertura

Motivi di non praticabilità di una copertura

Cosa fare prima di accedere ad una copertura (non conosciuta) Raccogliere dal committente i dati circa la pedonabilità e praticabilità della copertura Procedere ad una accurata verifica dalla parte sottostante, per rilevare l eventuale presenza di lucernari non protetti, lucernari chiusi e altri elementi pericolosi. Nel caso di controsoffitti non accessibili, procedere se necessario allo smontaggio di alcuni tratti in modo da verificare l assenza di lucernari coperti. Procedere ad un ispezione della copertura da luogo sicuro, o da una piattaforma elevatrice In base ai dati raccolti, se la copertura non è pedonabile e praticabile definire le modalità operative e il sistema di sicurezza più idoneo per eseguire il lavoro.

Norma UNI 8088 Le misure previste 4.2.3 Strutture costituite da solette con aperture Per la prevenzione degli infortuni conseguenti alla caduta dall alto attraverso le aperture, può essere adottata una delle soluzioni elencate per le strutture reticolari, ovvero può essere posto in opera un parapetto normale sul perimetro delle aperture stesse. Quanto sopra vale anche per le strutture a shed, relativamente alle finestrature

Norma UNI 8088 Le misure previste 4.3.1 Mezzi personali di protezione Qualora non sia possibile realizzare uno degli apprestamenti precedentemente indicati per la prevenzione degli infortuni conseguenti alla caduta dall alto di persone sia attraverso le strutture sia dal perimetro, è necessario che gli operatori siano dotati e facciano uso di idonea cintura di sicurezza con bretelle, collegata a fune di trattenuta vincolata a parti stabili esistenti o da realizzare allo scopo

Le reti provvisorie non metalliche La costruzione, la scelta e l utilizzo delle reti di protezione anticaduta sono normate dalle seguenti norme tecniche: UNI EN 1263 1 (2003) Reti di sicurezza. Requisiti i i di sicurezza, metodi di prova UNI EN 1263 2 (2003) Reti di sicurezza. Requisiti di sicurezza per il montaggio delle reti di sicurezza. La circolare 13/1982 detta delle norme per l utilizzo delle reti, inspirandosi a norme tecniche francesi ormai superate dalle norme EN sopra riportate.

Le reti provvisorie non metalliche rete di tipo S La posa deve essere effettuata t con funi tiranti, su una superficie minima i di 35 mq. Il lato più corto non deve essere inferiore a 5 m. La distanza tra gli ancoraggi deve essere inferiore a 2,5 m.

Le reti provvisorie non metalliche: rete di tipo T

Le reti provvisorie non metalliche: rete di tipo U

Le reti provvisorie non metalliche: rete di tipo V

Le reti provvisorie non metalliche

Le reti provvisorie non metalliche

Le reti provvisorie non metalliche

Impalcati di protezione sottostanti Presenza di aperture sulla copertura parte del solaio da tagliare per la creazione dei lucernari parapettatura installata idoneamente su tutti i lati perimetrali dell'impalcato CADUTA MATERIALI DALL'ALTO OBBLIGO DI UTILIZZO DEGLI IDONEI DPI scaletta per l'accesso all'impalcato di lavoro PARTICOLARE B - taglio della soletta (Scala 1:50) Prima del taglio della soletta per la realizzazione dei lucernari sugli ingressi principali, si dovrà provvedere all'installazione di idoneo impalcato di lavoro, in modo da garantire ai lavoratori le idonee misure di protezione. Effettuato il taglio della soletta, nel caso in cui risultasse necessario smontare tale opera provvisionale, l'impresa dovrà installare sulla copertura le necessarie misure atte a prevenire la caduta dall'alto sugli operatori all'interno delle aperture presenti nel solaio.

Impalcati di protezione sottostanti

Reti metalliche permanenti

Reti metalliche permanenti La rete permanente in acciaio non può essere una rete elettrosaldata qualsiasi ma deve avere caratteristiche geometriche e dimensionali i adeguate allo scopo. Es. Rete Copertec di Cavatorta S.p.A. proprietà valore unità di misura rif. norme carico massimo rottura unitario fili 450-550* N/mm2 resistenza punto saldatura > 757 N ASTM. A 185-97 tipo zincatura a caldo UNI - EN 10244-2 grado purezza zinco (SHG) ~ 99,995 % UNI - EN 1179 aderenza zinco 1 (ottima) UNI - EN 10244-2 spessore rivestimento in zinco ~ 10 µm tolleranza lunghezza rotolo -0/+1 % tolleranza Ø filo zincato 0,04 mm UNI-EN 10218-2

Reti metalliche permanenti La norma di riferimento per l idoneità di una protezione permanente è la UNI 10960 del luglio 2001. Secondo tale norma la rete deve e essere in grado di trattenere un carico di forma sferoconica del peso di 50 kg che cade sulla rete da un altezza di 1,20 m.

Reti metalliche permanenti

Utilizzo di DPI anticaduta

Esecuzione di lavori dalla parte sottostante Taglio con cesoia manuale o con flex

Esecuzione di lavori dalla parte sottostante Francesco Costa s.r.l. tratta dal sito www.costaman.it

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione I criteri di prevenzione 1. Realizzare la chiusura trasparente con materiali resistenti allo sfondamento conseguente al transito involontario o di urto accidentale. Le modalità di realizzazione della chiusura sono di due tipi: 1. utilizzo di un vetro stratificato dotato di caratteristiche di pedonabilità e antisfondamento 2. utilizzo di lastre di policarbonato estruso modulare di idoneo spessore e caratteristiche di resistenza Le caratteristiche per la scelta dei materiali e il loro dimensionamento sono riportate all interno della scheda tecnica progettuale

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione Tratto dal catalogo della ditta Dott. Gallina Sr.l. di Torino

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione I criteri di prevenzione 2. Evitare il transito involontario e l urto accidentale sul lucernario con sistemi quali: la segregazione dello stesso o la realizzazione di basamenti idoneamente sopraelevati dalla copertura a) apposizione di parapetti o barriere verticali attorno al lucernario parapetto normale tavola fermapiede h tavola fermapiede h min 15 cm

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione I criteri di prevenzione b) Apposizione di grigliati o di reti metalliche orizzontali o curve superiormente all elemento di chiusura trasparente

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione I criteri di prevenzione c) sopraelevazione del basamento con materiale resistente in modo che l apertura pericolosa sia portata ad una altezza tale da poter essere considerata sicura.

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione I criteri di prevenzione 3. Evitare la caduta conseguente allo sfondamento della chiusura trasparente mediante l apposizione nella parte sottostante di un idoneo sistema di ritenuta delle cadute

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione Tratto dal catalogo della ditta Dott. Gallina Sr.l. di Torino

I lucernari Criteri di prevenzione e protezione 25 2,5 cm fori di diametro di 6 mm posizionati ogni 15 cm circa Rete di protezione elettrosaldata a maglia 15 x 15 cm costituita da barre in acciaio zincato di dm 5 mm Angolare in acciaio 5 cm 15 cm SEZIONE A-A PIANTA 15 cm INSTALLAZIONE IN CIMA AL BASAMENTO BASAMENTO ESISTENTE PROSPETTO INSTALLAZIONE ALLA BASE DEL BASAMENTO OPZIONI DI INSTALLAZIONE

SCALA PORTATILE A PIOLI Art. 111 D.Lgs 81/2008 - Obblighi del datore di lavoro nell uso di attrezzature per lavori in quota 3] Il datore di lavoro dispone affinché sia utilizzata una scala a pioli quale posto di lavoro in quota soltanto nei casi in cui l'uso di altre attrezzature di lavoro considerate più sicure non è giustificato a causa del limitato livello di rischio e della breve durata di impiego oppure delle caratteristiche esistenti dei siti che non può modificare.

SCALA PORTATILE A PIOLI

Art. 113 D.Lgs 81/2008 - Scale SCALA PORTATILE A PIOLI [6] Il datore di lavoro assicura che le scale a pioli siano sistemate in modo da garantire la loro stabilità durante l'impiego e secondo i seguenti criteri: a) le scale a pioli portatili devono poggiare su un supporto stabile, resistente, di dimensioni adeguate e immobile, in modo da garantire la posizione orizzontale dei pioli; b) le scale a pioli sospese devono essere agganciate in modo sicuro e, ad eccezione delle scale a funi, in maniera tale da evitare spostamenti e qualsiasi movimento di oscillazione; c) lo scivolamento del piede delle scale a pioli portatili, durante il loro uso, deve essere impedito con fissaggio della parte superiore o inferiore dei montanti, o con qualunque dispositivo antiscivolo, o ricorrendo a qualsiasi altra soluzione di efficacia equivalente;

SCALA PORTATILE A PIOLI: uso

SCALA PORTATILE A PIOLI: uso Art. 113 D.Lgs 81/2008 - Scale d) le scale a pioli usate per l'accesso devono essere tali da sporgere a sufficienza oltre il livello di accesso, a meno che altri dispositivi garantiscono una presa sicura; e) le scale a pioli composte da più elementi innestabili o a sfilo devono essere utilizzate in modo da assicurare il fermo reciproco dei vari elementi; f) le scale a pioli mobili devono essere fissate stabilmente prima di accedervi. [7] Il datore di lavoro assicura che le scale a pioli siano utilizzate in modo da consentire ai lavoratori di disporre in qualsiasi momento di un appoggio e di una presa sicuri. In particolare il trasporto a mano di pesi su una scala a pioli non deve precludere una presa sicura.

SCALA PORTATILE A PIOLI: uso Almeno 1 m

SCALA PORTATILE A PIOLI: uso

SCALA PORTATILE A PIOLI: uso

PONTE SU CAVALLETTI

PONTE SU CAVALLETTI

PONTE SU CAVALLETTI

PONTI SU RUOTE (TRABATTELLI): utilizzo Il piano di scorrimento delle ruote deve risultare livellato Il ponte deve essere sempre verticale I parapetti dei ponti su ruote devono avere caratteristiche uguali a quelle dei ponteggi e di altre opere provvisionali E vietato raggiungere g il piano di lavoro arrampicandosi dalla parte esterna del ponteggio Durante l utilizzo le ruote devono essere sempre bloccate

PONTI SU RUOTE (TRABATTELLI): utilizzo Il ponti su ruote devono essere ancorati alla costruzione ogni due piani I ponti su ruote costruiti a norma UNI HD 1004, possono derogare dalla prescrizione di ancoraggio, in base a quanto riportato all interno del libretto di uso e manutenzione del fabbricante. In questo caso i ponti non devono superare 12 metri di altezza se utilizzati all interno di edifici i e 8 metri di altezza se utilizzati all esterno di edifici

PONTI SU RUOTE (TRABATTELLI): utilizzo

PONTI SU RUOTE (TRABATTELLI): utilizzo