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Servizio Sanitario Nazionale - Regione del Veneto AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO - SANITARIA N. 8 Sede Legale: Via Forestuzzo, 41 Asolo (TV) Comuni: Altivole, Asolo, Borso del Grappa, Caerano di San Marco, Castelcucco, Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Cavaso del Tomba, Cornuda, Crespano del Grappa, Crocetta del Montello, Fonte, Giavera del Montello, Loria, Maser, Monfumo, Montebelluna, Nervesa della Battaglia, Paderno del Grappa, Pederobba, Possagno, Resana, Riese Pio X, San Zenone degli Ezzelini, Segusino, Trevignano, Valdobbiadene, Vedelago, Vidor, Volpago del Montello. Coadiuvato dai Signori: DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE dott. Bortolo Simoni, nominato con D.P.G.R. n. 228 del 29.12.2012 n. 5 del 08/01/2015 - dott. Luigi Antoniol Direttore Amministrativo - dott. Paola Corziali Direttore Sanitario - dott. Francesco Gallo Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale O G G E T T O DELEGA DAI COMUNI DELLE FUNZIONI PER LA TUTELA SOCIALE MINORILE: COSTO PER L'ANNO 2015 E INTEGRAZIONE PER L'ANNO 2014: EURO 1.678.600,00..

Del. n. 5 ------------------------ del 08/01/2015 DELEGA DAI COMUNI DELLE FUNZIONI PER LA TUTELA SOCIALE MINORILE: COSTO PER L ANNO 2015 E INTEGRAZIONE PER L ANNO 2014: EURO 1.678.600,00. IL DIRETTORE GENERALE VISTA la proposta di deliberazione formulata dal Responsabile dell UOS Servizio amministrativo distrettuale nei termini seguenti: Come indicato nel Piano di Zona 2011-2015, approvato dalla Conferenza dei Sindaci dell ULSS n. 8 in data 13.12.2010 e recepito da questa Azienda ULSS con deliberazione n. 1435 del 17.12.2010, la cui congruità con le disposizioni regionali in materia è stata accertata dalla Regione con decreto dirigenziale n. 109 del 25.5.2011 e, per i successivi aggiornamenti annuali, con decreti dirigenziali n. 216 del 27.7.2012 e n. 331 del 16.9.2013 e n. 185 del 11.12.2014, tutti i 30 Comuni del territorio dell ULSS n. 8 hanno delegato all Azienda ULSS: le funzioni istruttorie, le competenze tecnico professionali di valutazione e di presa in carico in merito alla tutela sociale minorile, nonché gli oneri per l accoglienza dei minori privi di residenza in Italia e le loro madri; le funzioni di gestione amministrativa, ivi compresa la parte economica, relative agli interventi a favore dei minori in situazione di disagio e per l inserimento presso famiglie e strutture tutelari. La delega riguarda sia gli oneri per l accoglienza dei minori privi di residenza in Italia e le loro madri, i cui costi sono coperti nell ambito delle quote pro capite trasferite dai Comuni all azienda ULSS, sia gli oneri per l accoglienza di minori residenti in disagio, ai sensi della legge 184/1983, disposti dall Unità di valutazione multidimensionale distrettuale. Vengono assunti gli oneri degli interventi effettuati nei confronti di ragazzi, che sono stati affidati a famiglie o a strutture prima del compimento dei 18 anni di età, fino alla data di compimento dei 21 anni, in conformità con quanto disposto dalla Regione del Veneto con le DGR n. 2430 del 31.7.2007, n. 675 del 18.3.2008 e n. 2093 del 7.7.2009. Per quanto riguarda il contributo alle famiglie affidatarie, in coerenza con quanto disposto dalla Regione con la citata DGR 2093/2009, l ammontare del contributo mensile da erogare alla famiglia affidataria per ogni bambino o ragazzo affidato e per tutto il periodo di durata dell affidamento è pari all ammontare della pensione minima INPS per lavoratori dipendenti. Nel caso di affidamenti familiari diurni per almeno 25 ore settimanali o a tempo parziale per almeno due giorni completi alla settimana, il contributo è pari alla metà del limite di riferimento. Nel caso di affidamento di minori certificati ai sensi dell art. 3 della legge 104/1992 e di minori che hanno meno di 2 anni o più di 16 anni, l entità del contributo è pari a due volte il limite di riferimento. In ogni caso l UVMD, in sede di approvazione del progetto individualizzato, definisce l ammontare del contributo e, qualora stabilisse un ammontare diverso dal riferimento generale per ragioni eccezionali, ne dà specifica motivazione. Per quanto riguarda l eventuale quota sanitaria, ai sensi della DGR 3972 del 30.12.2002 e della deliberazione aziendale n. 1323 del 31.12.2002 sui livelli essenziali di assistenza nelle aree sociosanitarie, l UVMD, qualora riscontri che il minore è affetto da disturbi comportamentali e/o patologie di interesse neuropsichiatrico e necessita di prestazioni socio riabilitative in regime semiresidenziale o residenziale, individua la componente sanitaria dell inserimento tutelare del minore, che generalmente è pari al 30% del costo. Si ritiene al riguardo opportuno che l UVMD possa disporre di linee guida e criteri generali per il riconoscimento della quota sanitaria, che comprendano la relazione neuropsichiatrica e il profilo psicodiagnostico. A tal fine, il Direttore di

Distretto e il Direttore dell u.o.c. infanzia adolescenza famiglia vengono incaricati di attivare un gruppo di lavoro integrato ULSS Comuni finalizzato alla predisposizione di dette linee guida. Per quanto concerne l inserimento in comunità di minori e giovani adulti con problemi di disagio psichico o tossicodipendenza sottoposti a misure penali, si applicano il DPCM 1.4.2008 Modalità e criteri per il trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e beni strumentali in materia di sanità penitenziaria e la DGR n. 432 del 4.4.2014 di approvazione del Protocollo d Intesa tra la Regione del Veneto e il Centro per la Giustizia Minorile per il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano sull argomento, che prevede che le rette residenziali siano a carico dell azienda ULSS di competenza, in base alla normativa sui LEA e secondo le tariffe/rette di cui alla DGR 2621/2012 allegato D e alla DGR 494/2013. Il Protocollo prevede altresì che la Regione del Veneto rimborsi alle aziende ULSS il 70% dei costi sostenuti, in sede di riparto delle risorse dedicate alla sanità penitenziaria. Contributi a carico della famiglia di origine In alcuni casi di minori inseriti in affido familiare o in struttura, la famiglia di origine contribuisce al costo dell intervento versando al Comune una quota concordata con il servizio sociale del Comune e con il servizio dell azienda ULSS che effettua la presa in carico. Resta confermata la competenza di ogni Comune in merito all introito di eventuali quote a carico delle famiglie di origine. Affido rinforzato Nel citato Piano di Zona 2011-2015 è stato introdotto il progetto affido rinforzato che si propone di rendere possibile l affidamento familiare di preadolescenti e adolescenti, in alternativa all inserimento in comunità residenziale. L affido rinforzato è riservato ai casi di una certa gravità, per i quali si ricorre generalmente all inserimento in struttura residenziale, garantendo quindi al minore l inserimento in un contesto familiare e una collocazione più vicina all ambiente di provenienza. Inoltre, rappresenta una riduzione di spesa per i Comuni, in quanto ha un costo molto inferiore a quello dell inserimento in comunità. La realizzazione del progetto richiede alcune azioni, tra le quali l erogazione alle famiglie affidatarie di un contributo economico maggiorato, pari al doppio di quello normalmente riconosciuto. Il contributo corrisposto alle famiglie affidatarie, pari al doppio della pensione minima INPS, viene posto per il 50% a carico del Comune di competenza (corrisponde al normale costo dell affido) e per il 50% a carico della quota pro capite indistinta corrisposta dai Comuni all azienda ULSS, come più oltre specificato. Comunità familiari e educative del territorio dell ULSS n. 8 Per l inserimento di minori nelle comunità educative diurne e nelle comunità residenziali del territorio dell ULSS n. 8 si applicano gli accordi contrattuali che, ai sensi della LR 22/2002 e della DGR 1303/2012, questa azienda ULSS stipula con i soggetti gestori, che sono argomento di separato atto deliberativo. L esercizio della funzione di protezione e tutela dei minori Per l esercizio della funzione di protezione e tutela dei minori da parte dell azienda ULSS, si applicano le indicazioni contenute nell Atto di recepimento delle linee guida, degli orientamenti e delle linee di indirizzo regionali per lo sviluppo dei servizi di protezione dei bambini e degli adolescenti (DGR n. 2416/2008), parte integrante del Piano di Zona 2011-2015. I costi e i ricavi Per gli interventi di cui al presente atto l azienda ULSS sostiene i seguenti costi: 1. interventi per i minori stranieri privi di residenza in Italia: il costo trova copertura nell ambito delle quote pro capite trasferite dai Comuni all azienda ULSS;

2. interventi per i minori residenti: il costo rientra nell ambito del fondo Oneri per le funzioni delegate in materia di accoglienza di minori, alimentato da appositi trasferimenti comunali e regionali, più oltre descritti; 3. quote sanitarie previste dai livelli essenziali di assistenza e per minori sottoposti a misure penali: il costo viene posto a carico del fondo sanitario, livello assistenza distrettuale. La gestione economica del fondo Oneri per le funzioni delegate in materia di accoglienza di minori di cui al punto 2, è così configurata: i 30 Comuni deleganti trasferiscono all azienda ULSS: a) l intero ammontare del contributo riconosciuto agli affidatari, per i minori di propria competenza, esclusa la quota dell affido rinforzato; b) il contributo annuo di 0,50 per abitante (cosiddetto fondo di solidarietà ); c) l ammontare degli oneri per gli inserimenti in comunità di minori di propria competenza, decurtato della percentuale a carico del fondo di solidarietà ; l azienda ULSS: d) pone a carico delle quote pro capite trasferite dai Comuni all azienda ULSS i costi relativi all affido rinforzato e agli oneri per minori stranieri irregolari; e) corrisponde i contributi agli affidatari e liquida le rette delle strutture per gli inserimenti istituzionali; f) rendiconta alla Regione del Veneto l intero ammontare dei costi sostenuti e introita il relativo contributo regionale; g) comunica a ogni Comune l entità dei trasferimenti a suo carico, che viene calcolata tenendo conto delle previsioni di inizio periodo, delle decisioni assunte nel frattempo dall UVMD in merito a nuovi interventi, dei contributi regionali nel frattempo eventualmente incassati, nonché della quota del fondo di solidarietà posta in detrazione di ogni singola retta di comunità. Con DGR n. 2908 del 30.12.2013 Riparto del Fondo regionale per le politiche sociali (ex L.R. 13 aprile 2001, n. 11) - Sostegno di iniziative a tutela dei minori in situazione di disagio e inserimento presso famiglie affidatarie, la Regione del Veneto ha assegnato all azienda ULSS n. 8 la somma di 301.910,01, che viene utilizzata per ridurre l entità dei trasferimenti a carico dei Comuni per l anno 2013, in proporzione ai costi sostenuti dagli stessi per gli affidi attuati nell anno precedente. Si ritiene di poter stimare un analogo contributo per l anno 2014 e il 2015. Sulla base del numero dei minori posti in affido familiare e inseriti in comunità e dei relativi costi sostenuti nel 2014, sono previsti i seguenti costi per l anno 2015: 1.380.000,00 costo sociale, di cui: 915.000,00 a carico dei Comuni di provenienza dei minori; 165.000,00 a carico della quota pro capite indistinta trasferita dai Comuni; 300.000,00 contributo regionale (stima); 256.800,00 costo sanitario, per le quote sanitarie riconosciute per l inserimento in comunità. Per quanto riguarda la chiusura dell anno precedente, si segnala che nel corso dell anno 2014, oltre agli usuali casi di riconoscimento del rilievo sanitario, si è verificata la necessità di disporre inserimenti istituzionali sia di un minore sottoposto a misura penale, in applicazione della citata DGR n. 432 del 4.4.2014, sia di un minore con importante diagnosi neuropsichiatrica accolto in una

comunità educativa di tipo riabilitativo, secondo le rette definite con DGR 2621/2012 allegato D. Ciò comporta un costo sanitario complessivo per l anno 2014 di 256.800,00, che supera di 41.800,00 l importo inizialmente previsto di 215.000,00, autorizzato con la deliberazione n. 157 del 6.2.2014. Si provvede pertanto con il presente atto ad autorizzazione l ulteriore costo sanitario di 41.800,00 per l anno 2014. PRESO ATTO che il Responsabile proponente, competente dell'istruzione dell'argomento in questione, ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in relazione alla sua compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale; VISTE le Leggi Regionali n. 55 e n. 56 in data 14.09.1994; VISTO l'art. 3, comma 6, del D.Lgs. n. 502/1992 e successive modificazioni ed integrazioni; ACQUISITO il parere favorevole dei Direttori, per quanto di rispettiva competenza D E L I B E R A 1) di prendere atto che anche per l anno 2015 vigono le modalità di gestione della delega ricevuta dai 30 Comuni del territorio di competenza dell ULSS n. 8 relativa alle funzioni di tutela sociale minorile, come meglio precisate nel Piano di zona 2011-2015; 2) di porre a carico della quota pro capite indistinta, trasferita dai Comuni all azienda ULSS, i costi relativi all affido rinforzato e agli oneri per minori stranieri irregolari, come descritto nelle premesse, che si intendono qui integralmente riportate; 3) di incaricare il Direttore di distretto e il Direttore dell u.o.c. infanzia adolescenza famiglia di attivare un gruppo di lavoro integrato ULSS Comuni finalizzato alla predisposizione delle linee guida e criteri generali per il riconoscimento della quota sanitaria; 4) di quantificare il costo presunto per l anno 2015 per gli inserimenti di minori in affido familiare e in comunità nell ambito della tutela sociale minorile in 1.636.800,00, di cui 1.380.000,00 a carico dell area sociale ed 256.800,00 a carico dell area sanitaria; 5) di autorizzare, per le motivazioni in premessa descritte, l integrazione del costo a carico dell area sanitaria del bilancio aziendale 2014 di 41.800,00; 6) di dare atto che il costo a carico dell area sociale, di cui al punto 4, è coperto in parte da trasferimenti comunali e regionali vincolati e in parte dai trasferimenti comunali della quota pro capite indistinta; 7) di dare atto che la presente deliberazione diventa esecutiva dalla data di adozione. anno business unit conto Importo euro n. autorizzazione 2014 0 3015280 41.800,00 2014/U001863 2015 0 3015280 256.800,00 2015/U000535 2015 S 3015280 1.380.000,00 2015/U000536

Per il parere di competenza Il Direttore Amministrativo dott. Luigi Antoniol Del. n. 5 del 08/01/2015 Il Direttore Sanitario dott. Paola Corziali Il Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale dott. Francesco Gallo ------------------------------- ------------------------------- ------------------------------- IL DIRETTORE GENERALE dott. Bortolo Simoni Copia della presente deliberazione viene pubblicata all Albo per 15 giorni consecutivi da oggi. Copia della presente deliberazione viene inviata in data odierna al Collegio Sindacale (L.R. 14.09.1994, n. 56). Asolo, 15/01/2015 La presente deliberazione, soggetta a controllo (G.R.V. n. del ) è stata: Sospesa il Controdedotta il Annullata parz. il Annullata il Asolo, è dichiarata immediatamente eseguibile il è divenuta esecutiva - per approvazione regionale il - per decorrenza dei termini il La presente deliberazione, non soggetta a controllo: è dichiarata esecutiva il 15/01/2015 è divenuta esecutiva per decorrenza dei termini di pubblicazione Copia conforme all originale, per uso amministrativo. Asolo,