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ebook CONSULENZA FINANZIARIA E PREVIDENZA http://consulenzafinanziariaeprevidenza.com il blog di lucia gagliardo pag. 1 di 18

INDICE ARGOMENTO pag. COS È L EDUCAZIONE FINANZIARIA 3 LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA 5 PERCHÉ DIVERSIFICARE GLI INVESTIMENTI 7 I VANTAGGI DEL PIANO DI ACCUMULO 9 LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE 14 PERCHÉ SCEGLIERMI COME TUO PROMOTORE FINANZIARIO 17 pag. 2 di 18

COS È L EDUCAZIONE FINANZIARIA I giovani di oggi si devono confrontare con situazioni e scelte finanziarie molto diverse e di gran lunga più impegnative di quelle vissute alla stessa età dai loro genitori. Di fronte a questa nuova e importante esigenza però si trovano nella maggior parte dei casi impreparati o comunque non hanno le necessarie e sufficienti conoscenze per compiere le scelte determinanti per il loro futuro economico. Ciò è anche confermato da un indagine dell Ocse (aggiungi link) sull educazione finanziaria, già ampiamente divulgata. Inoltre altre indagini indicano che mediamente anche i meno giovani non hanno una buona cultura sull argomento. Autorevoli economisti come Tito Boeri, oggi presidente dell INPS, ci dicono che dagli studi fin qui effettuati l'immagine che emerge è quella di un'italia dove il livello di apprendimento è rivolto verso il basso, e dove è evidente il peso che la scuola riveste in tal senso. Anche la Banca d Italia in un recente articolo di quest anno evidenzia la necessità di veicolare attraverso la scuola iniziative, per le conoscenze e competenze di educazione finanziaria per agevolare il processo di familiarizzazione, dei consumatori di domani ai temi finanziari, prima che giunga il momento della vita in cui vengono effettuate scelte che possono incidere sul benessere economico. In generale è quindi riconosciuto che emerge un bisogno sempre crescente di corretta informazione e formazione su questi temi. Se da una parte ciò può avvenire attraverso le scuole, come in alcune sperimentazioni sta già avvenendo, producendo anche dei benefici indiretti, tramite il confronto e la dialettica che di conseguenza ne nasce in famiglia attraverso il dialogo con i genitori, dall altra può pag. 3 di 18

essere senz altro ampliato attraverso iniziative private e/o municipali con incontri divulgativi di Educazione Finanziaria. Prendendo a prestito un vecchia trasmissione televisiva degli anni sessanta che con il pionieristico e lungimirante maestro Manzi si pose e raggiunse l obiettivo di alfabetizzare gli italiani, siamo oggi nelle condizioni di dover dire Non è mai troppo tardi ed organizzare dei veri e propri incontri di Alfabetizzazione Finanziaria e Previdenziale. Come già indicato i giovani dovranno compiere in piena e consapevole autonomia scelte economico-finanziarie rilevanti per il loro futuro per le pensioni, per gli investimenti dei propri risparmi. Il contesto in cui oggi ci si muove presenta scelte via via sempre più complesse, per la disponibilità di strumenti finanziari sempre più sofisticati e a volte di non semplice comprensione. Occorre quindi una indispensabile capacità di valutare il proprio livello di rischio, per confrontare le diverse opportunità finanziarie, per misurare globalmente la propria capacità di indebitarsi, sia per far fronte ad un attività imprenditoriale che per la gestione ordinaria del proprio menage familiare. Per rispondere quindi alla domanda iniziale: Cos è l Educazione Finanziaria? È il processo attraverso il quale le persone, i consumatori, gli investitori possono migliorare la propria comprensione di nozioni e strumenti finanziari ed anche previdenziali, attraverso dei veri e propri incontri d istruzione e informazione, in cui possono avere a disposizione una consulenza oggettiva, per apprendere ed accrescere buone capacità e fiducia necessarie per diventare coscienti dei rischi e delle opportunità finanziarie, ed essere quindi in grado di effettuare delle scelte consapevoli ed azioni efficaci per migliorare nel tempo il proprio benessere finanziario. (O.E.C.D.) pag. 4 di 18

LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA La pianificazione finanziaria è quel processo di valutazione delle esigenze finanziarie degli individui e delle loro famiglie per aiutarli ad analizzare i propri bisogni, pianificare gli obiettivi finanziari, previdenziali ed assicurativi e delle conseguenti decisioni di investimento per ridurre al minimo i rischi e ottimizzare le risorse per il loro soddisfacimento. In estrema sintesi vuol dire quindi attribuire un nome ai soldi per potergli dare meglio una finalità. Tale attività è normalmente supportata da un consulente finanziario che aiuta la persona a capire e formalizzare le sue aspettative a breve, medio e lungo termine, e la educa a comportamenti coerenti con questi obiettivi. Conseguenza di questo nuovo rapporto educativo tra consulente e persona è l incremento del numero di famiglie italiane oggi seguite da un consulente, così come già avviene nel modello anglosassone da molto più tempo già orientato in ambito finanziario Le attività che riguardano la pianificazione si basano sull analisi della condizione patrimoniale economica e finanziaria del cliente a cui segue lo sviluppo della gestione a tutto tondo. E un processo che viene sviluppato sul percorso di vita della persona, attraverso incontri finalizzati a raccogliere tutte le informazioni significative, redditi, consumi e ammontare del patrimonio, relative alla situazione del cliente e i suoi bisogni. Inoltre per quanto riguarda i soggetti più giovani assume un aspetto molto importante una accurata valutazione della situazione previdenziale al fine di poter programmare anche per il futuro un adeguato tenore di vita. pag. 5 di 18

Ne consegue la presentazione delle soluzioni più adeguate alla sua condizione con la scelta degli strumenti per investimenti, coperture assicurative, previdenziali, finanziamenti, mutui, agevolazioni fiscali. Il Consulente Finanziario segue quindi costantemente il monitoraggio delle azioni decise e consiglia nel tempo le correzioni in relazione al cambiamento degli obiettivi e degli strumenti finanziari ed economici presenti. Naturalmente quando si parla di patrimoni molta importanza deve essere data alla fiducia, quindi per il consulente finanziario questa è la sfida più impegnativa che vince dimostrandola propria buona fede e la professionalità, costruendo con le famiglie, un solido piano di sviluppo per un futuro più positivo. pag. 6 di 18

PERCHÉ DIVERSIFICARE GLI INVESTIMENTI Come investire i propri risparmi è la prima domanda che deve porsi chi si avvicina al mondo degli investimenti. In economia per investimento si intende l'attività finanziaria di un soggetto, definito investitore, finalizzata all'incremento di capitali. Se vogliamo avere degli investimenti sicuri, la prima regola è quella di diversificare il proprio portafoglio, cioè non dovrò puntare tutti i soldi che ho in un unico paniere, per quanto sicuro e conveniente possa sembrare. Un investimento sicuro al 100% che ci faccia guadagnare bene corrisponde ai nostri desideri ma non fa parte della realtà. Investire significa rischiare; di solito più alto è il rischio, maggiore è il guadagno, e di contro più vogliamo essere sicuri di riprendere i Nostri soldi, minore sarà il guadagno. Quindi l'atto stesso di investire equivale ad un'assunzione di rischio consapevole. Questo è connesso all'acquisto o alla vendita di una serie di strumenti finanziari legati ad elementi variabili come l andamento dei titoli, dei cambi, il sopraggiungere di elementi più negativi imprevisti come attentati terroristici, speculazioni di mercato, o mode tanto improvvise quanto poco durevoli, ecc. Ecco perché il portafoglio perfetto non può esistere; è importante quindi utilizzare diversi componenti che si bilancino tra loro determinando un risultato nel tempo. Occorre partire quindi dalla diversificazione degli strumenti finanziari presenti sul mercato. Col termine diversificare, dobbiamo intendere l inserimento di una varietà di strumenti finanziari ciascuno dei quali con diversa capacità di rendimento in modo da ridurre il rischio complessivo. E necessario avere sempre pertanto dei componenti diversi che compensino l eventuale discesa di alcuni. pag. 7 di 18

Non possediamo la sfera di cristallo, ma siamo in grado di leggere il mercato e dobbiamo essere consapevoli che, a volte, pur avendo un portafoglio ben diversificato non siamo immuni da possibili perdite, specialmente se ci attendiamo risultati nel breve periodo, così come non è detto che se un investimento riduce il suo rendimento, ce ne sarà sicuramente uno o più che miglioreranno la loro performance. E bene quindi che la diversificazione non rimanga un concetto statico, ma che anzi dinamicamente venga rivisitata periodicamente attraverso il ribilanciamento del proprio portafoglio, aggiungendo sostituendo e cambiando con nuove linee di prodotti finanziari e servizi, magari entrando in nuovi settori e mercati in funzione della variabilità degli stessi. Inoltre è fondamentale avere un orizzonte temporale di lungo periodo e non inseguire i rendimenti a breve, lasciandosi spesso allettare dalle mode del momento. pag. 8 di 18

I VANTAGGI DEL PIANO DI ACCUMULO I Piani di accumulo (PAC) sono dei piani di investimento in fondi comuni che servono a creare del capitale che va a crescere gradualmente nel tempo, per assicurarsi un futuro. Ti permettono di risparmiare mettendo da parte una somma di denaro senza nemmeno accorgertene ed sono comunque molto redditizi perché sono diluiti in molti anni attraverso una quota fissata in base alle tue possibilità. Pertanto investendo piccole somme mensili riuscirai ad incrementare il tuo capitale dando una marcia in più al tuo risparmio, che a scadenza del periodo (10-30 anni), ti permetterà di avere a disposizione una somma di tutto rispetto. I PAC sono rivolti a tutti i risparmiatori che hanno una capacità di risparmio costante nel tempo dando loro la possibilità di avvicinarsi ai mercati finanziari con maggiore serenità. Ci sono cinque vantaggi principali che ti può dare un piano di accumulo! Ridurre al minimo il rischio connesso al periodo dell investimento Scegliere di investire anche in rate di modesta entità Pianificare gli investimenti per più obiettivi di vita (casa, auto, previdenza, ecc.) Diversificare le aree o i settori su cui investire Investire su fondi diversi che possono essere obbligazionari, azionari o bilanciati in funzione della propensione al rischio del risparmiatore e della durata del tempo dell investimento. Questi sono i cinque vantaggi principali di un piano di accumulo 1. Ridurre al minimo il rischio connesso al periodo dell investimento Quando si sottoscrivono degli investimenti, si affronta sempre un grado di rischio, per determinarne l entità occorre approfondire il mercato finanziario nella sua completezza; il grado di rischio dipende soprattutto dal tipo di investimento scelto con riferimento al mercato delle azioni e delle obbligazioni. pag. 9 di 18

Vi è poi da considerare che il rischio di un fondo comune ed il suo rendimento non sono esclusivamente legati al fondo stesso, ma dipendono anche dagli strumenti finanziari su cui investe. Il vantaggio di un piano di accumulo sta nel ridurre sensibilmente il rischio affrontando anche il mercato nel momento peggiore, poiché i versamenti sono diluiti negli anni. L esperienza dei fatti ha dimostrato che durante le fasi di mercato in ribasso, l investimento tramite PAC ha aiutato a contenere le perdite. Infatti, nei decenni di crisi che abbiamo vissuto, i portafogli che si sono appoggiati su un PAC hanno avuto migliori e più stabili rendimenti. In sostanza il PAC ci concede di ottenere sicuramente migliori risultati valutando il rapporto rischio/rendimento. 2. Scegliere di investire anche in rate di modesta entità Tra i vantaggi dei PAC certamente è importante la possibilità che sei tu a decidere quanto vuoi risparmiare. Poco per volta, regolarmente, per non concentrare tutto in un unico investimento in un solo momento, con il vantaggio di bilanciare gli alti e bassi del mercato. La somma di capitale che si raggiungerà alla fine del piano di accumulo dipende naturalmente sia dalla durata dell'investimento, che dalla frequenza e dall'entità dei versamenti ed inoltre anche dall'andamento del fondo in cui si investe. Per raggiungere risultati soddisfacenti quindi è determinante non avere fretta, ma guardare ai suoi frutti a medio - lungo termine per dare ai propri investimenti il giusto tempo di crescere. Va ricordato inoltre che in ogni caso al termine di un periodo minimo di giacenza del capitale depositato, che è funzione dei contratti stipulati, il capitale accumulato può essere ritirato o si può decidere di sospendere i versamenti senza riscatto del capitale, in modo che continui a rivalutarsi. pag. 10 di 18

3. Pianificare gli investimenti in funzione di più obiettivi di vita (casa, auto, previdenza, ecc.) La valutazione che viene effettuata insieme al consulente consente di descrivere il quadro dei bisogni del risparmiatore e di individuare quali sono gli obiettivi reali sui quali andare a determinare la somma necessaria per la loro realizzazione. In ragione quindi del numero degli obiettivi saranno creati altrettanti contenitori. Puoi variare la pianificazione dei tuoi obiettivi decidendo in qualsiasi momento di incrementare la quota mensile nel tuo PAC in funzione del tuo desiderio /necessità di aggiungere uno o più obiettivi a quelli iniziali per i quali hai avviato il PAC stesso. 4.Investire su fondi diversi che possono essere obbligazionari, azionari o bilanciati in funzione della propensione al rischio del risparmiatore e della durata dell investimento nel tempo. Cos è un fondo comune d investimento? E una forma di risparmio attraverso uno strumento finanziario che può essere paragonato ad un grande salvadanaio in cui confluiscono le risorse di piccoli e grandi risparmiatori. La gestione del salvadanaio è affidata a una società di gestione che offre il vantaggio di un servizio di investimento professionale a tutti i risparmiatori che altrimenti, avendo a disposizione un piccolo capitale o essendo privi delle competenze necessarie, non si potrebbero permettere. Vi sono fondi azionari, obbligazionari, bilanciati o misti. Fondi comuni azionari, sono costituiti da panieri di titoli azionari o obbligazionari convertibili di un determinato settore industriale e/o di una determinata zona geografica. Sono in genere più rischiosi, ma tendono a garantire rendimenti più elevati e garantiscono comunque oscillazioni inferiori a quelle dei titoli azionari semplici in quanto in genere bilanciano la loro componente azionaria con investimenti non azionari quali obbligazioni ordinarie, titoli di Stato e con la liquidità detenuta. pag. 11 di 18

Fondi comuni obbligazionari, si tratta di fondi che investono prevalentemente in titoli obbligazionari e in titoli di Stato che ti permettono di eliminare il rischio di insolvenza dei singoli emittenti. Questo genere di fondi ha in genere il vantaggio di essere meno rischiosi, ma lo svantaggio di essere meno redditizi. Fondi bilanciati o misti, sono dei fondi costituiti da un paniere di titoli, sia azionari che obbligazionari, in percentuali variabili secondo il profilo di rischio che mirano a bilanciare le diverse forme di investimento in modo da ottenere prestazioni e profili di rischio intermedi fra quelli dei fondi azionari e obbligazionari. Fondi comuni immobiliari, sono fondi costituiti da proprietà immobili e l andamento del fondo dipende dall andamento delle somma dei valori degli immobili che lo costituiscono. Fondi comuni di commodities, sono fondi costituiti da contratti sulle materie prime. Nella fase iniziale di valutazione, proprio in ragione della varietà e diversificazione delle tipologie di fondi, è importante pianificare i propri investimenti in modo da consentire all'investitore di mediare il prezzo medio di acquisto delle quote del fondo. Attraverso il fondo d'investimento hai la possibilità di beneficiare della diversificazione del rischio e di una gestione professionale del proprio risparmio, con la possibilità di sfruttare le evoluzioni positive dei mercati finanziari. 5.Diversificare le aree o i settori su cui investire In funzione della propria propensione al rischio possono essere fatte scelte diverse per ottenere un bilanciamento dei rischi differenziando gli investimenti del fondo per area geografica o settoriale e quindi anche per valuta. Nel caso di fondi comuni azionari ci sono fondi in cui all interno c è un paniere di titoli azionari presenti nel listino italiano, oppure titoli europei, oppure ancora che investono in fondi nord-america, Asia, eccetera, o addirittura tutto il mondo, come ad esempio il fondo MSCII world. pag. 12 di 18

Nel caso di fondi comuni immobiliari ci possono essere divisioni per zona geografica, nord, centro, sud e anche per tipo di immobili, residenziale, uffici, industriali, ecc. Nel caso di fondi comuni di commodities, possono essere divisi per tipologia di materie prime: energetici (gas e petrolio), metalli preziosi (oro, argento, platino), metalli industriali (ferro, rame, zinco, eccetera), alimentari (zucchero, grano, orzo, caffè, mais, suini neri, eccetera). Nel caso di fondi comuni obbligazionari ci sono divisioni per area geografica (come hai visto per le azioni), per tipo di obbligazioni (governative, corporate, liquidità, medio termine e lungo termine). pag. 13 di 18

LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE I CAMBIAMENTI Negli ultimi trent anni abbiamo osservato l allungamento della vita media e nell ultimo decennio in particolare si sono registrati sempre meno unioni e formazione di nuovi nuclei familiari con un conseguente ulteriore calo delle nascite. Ciò determinerà una ulteriore riduzione della popolazione attiva in futuro, quindi meno lavoratori che verseranno contributi previdenziali e meno entrate per le casse della previdenza pubblica; ciò provocherà il capovolgimento del rapporto tra giovani, popolazione attiva e pensionati, come del resto ormai sancito da tutti i più importanti studi di analisi demografica in Italia. I cambiamenti prodotti nella società ne hanno modificato notevolmente la struttura, i bisogni ed i comportamenti determinando anche nuove esigenze economiche. L Italia sta vivendo oggi un periodo di grande trasformazione nel mondo lavorativo e previdenziale ed è necessario prevedere quindi di poter trascorrere diversi anni della propria esistenza con reddito da lavoro limitato o addirittura senza reddito o senza pensione. Le nuove riforme hanno portato il diritto a ricevere una pensione sempre più avanti negli anni e per di più lasciando prevedere importi inferiori rispetto al passato. Si è passati dal sistema retributivo in cui l'importo delle rendite pensionistiche veniva stabilito in anticipo sulla base della retribuzione e degli anni lavorativi a quello contributivo in cui l' importo della rendita o del beneficio pensionistico dipende esclusivamente dai contributi obbligatori versati, tenendo conto anche della speranza di vita e della crescita dell economia italiana. Quindi è essenziale essere al passo con i tempi ed avere le risposte adeguate per non farsi travolgere dagli eventi e di fronte a questo scenario diventa quindi non solo importante ma imprescindibile affiancare all attuale sistema anche una previdenza integrativa parallela che possa permettere il mantenimento di un tenore di vita sostenibile. pag. 14 di 18

GLI SCENARI PREVISTI Ci troveremo ad usufruire di una rendita pensionistica per un periodo maggiore di anni che determinerà una maggior uscita per le casse della previdenza pubblica. Si stima al riguardo una variazione media del periodo di godimento della pensione dai 13 anni di chi andava in pensione negli anni settanta ai 26 anni di chi ci va ai giorni nostri. Soprattutto questo ultimo elemento costituirà progressivamente un peso determinante e farà avvicinare sempre più il giorno in cui trascorreremo in pensione tanti anni almeno quanti ne abbiamo lavorato. Come conseguenza di questi fattori e dei numeri quantitativi in gioco è logico attendersi quindi una graduale ma progressiva riduzione del cosiddetto tasso di sostituzione, cioè del rapporto tra l ultimo stipendio e la pensione pubblica percepita, passando dall attuale 70-80 % delle pensioni retributive al 50 40 % delle nuove pensioni contributive che verranno. GLI SVILUPPI POSSIBILI Questo processo di riduzione sarà progressivo ma avrà conseguenze pesanti soprattutto per i più giovani che hanno di fronte almeno 30/35 anni di lavoro. Per fare alcuni esempi, una lavoratrice autonoma che ha iniziato la sua vita lavorativa nel 2000, andrà in pensione a 67 anni e con 40 anni di contribuzione versata nel 2040 con il 40% dell ultimo reddito da lavoro. Parimenti un lavoratore dipendente che ha iniziato la sua vita lavorativa nel 2000, andrà in pensione a 67 anni e con 40 anni di contribuzione versata nel 2040 con circa il 60% dell ultima retribuzione. pag. 15 di 18

Dagli esempi è evidente che diverse sono le entità delle contribuzioni obbligatorie versate dai due lavoratori a parità di anni di lavoro. Occorre guardare, soprattutto da giovani, nell ottica del proprio ciclo di vita ed agire di conseguenza con investimenti mirati a medio - lungo termine. Gli studi sull analisi dei comportamenti dell uomo inoltre mettono in luce che è particolarmente difficile prescindere da questi scenari che ci circondano ed effettuare scelte di investimento meditate. Diventa determinante fare una seria, accurata e ponderata valutazione della propria situazione previdenziale che ci si attende dal proprio futuro, tenendo presente che più è lontana da noi l uscita dal mondo del lavoro più devono essere bilanciati gli interventi integrativi. Oggi si parla moltissimo ed ovunque di previdenza integrativa e quasi tutte le banche così come le assicurazioni la propongono ai propri correntisti/assicurati con l obiettivo di incrementare il proprio budget sapendo di trovare in noi un sentiero fertile perché siamo oggi più sensibili su questo fronte scoperto. Occorre altresì non lasciarsi prendere dalla voglia del fai da te che, di fronte al bisogno, ci spinge ad affrontare a volte anche campi spesso per noi come sabbie mobili. E in gioco la qualità del nostro futuro ed è quindi importante affidarsi a personale qualificato e preparato, capace di affrontare insieme tutti gli scenari possibili. Un adeguata consulenza previdenziale deve procedere attraverso i seguenti passaggi : Valutazione attraverso l analisi delpercorso assicurativo della posizione lavorativa in essere (contributi versati INPS), della misura della pensione pubblica. Analisi della struttura e delle prospettive della previdenza complementare in essere. Determinazione di conseguenza della differenza tra il reddito desiderato e quanto determinato al momento del pensionamento, ciò che viene in gergo definito come gap pensionistico. Scelta della soluzione migliore per garantire un futuro sereno al riparo dalle intemperie dell esistenza. pag. 16 di 18

PERCHÉ SCEGLIERMI COME TUO PROMOTORE FINANZIARIO Davanti a questo scenario che abbiamo sotto gli occhi appare evidente che possiamo trovarci di fronte a delle difficoltà da cui dobbiamo imparare a districarci per selezionare le opportunità che il mercato finanziario e previdenziale ci può offrire. A chi dobbiamo affidarci? chi possiamo scegliere? E necessario rivolgersi ad una figura professionale preparata che, solo un Promotore Finanziario come me, può guidarti verso una scelta che può essere determinante per la riuscita dei tuoi propositi. Perché sono un professionista abilitato a cui è permesso di poter venire direttamente a casa tua o in ufficio per parlare serenamente dei tuoi bisogni ed aspettative ed analizzare e studiare la tua condizione economico - finanziaria. Perché l'autonomia come Promotore Finanziario mi permette di decidere in proprio come lavorare, quali prodotti scegliere e collocare, come costruire insieme a te il tuo portafoglio e garantirti l'assistenza di cui hai bisogno. Perché dopo aver ascoltato, analizzato, elaborato, e consigliato quali possono essere le soluzioni più adeguate per poter soddisfare le tue esigenze a breve e raggiungere a medio e lungo termine i tuoi obiettivi attraverso un piano d'investimento, non devi affrontare nessun costo per la mia consulenza. Perché ti seguo nel tempo, monitorando costantemente i tuoi investimenti ed il loro andamento valutando gli aggiustamenti più redditizi. pag. 17 di 18

Perché la mia professionalità è qualificata e riconosciuta dallo Stato, attraverso il superamento di un esame nazionale e l'iscrizione in un apposito albo professionale. Perché come Promotore Finanziario ti garantisco con i miei requisiti di onorabilità prescritti dal D.M. 472/1998 e dei requisiti di professionalità verificati dall'associazione Promotori Finanziari (APF). Perché mi faccio carico di un aggiornamento costante e continuo erogato sia dalla Società mandante che dall' Autorità che mi abilita alla professione (CONSOB) e che richiede anch'essa la periodica frequentazione di corsi di aggiornamento da parte di organizzazioni come (IVASS)e ASSO-RETI per poter continuare a svolgerla. Perché ho gli strumenti per aiutarti a dare ancor più valore ai tuoi soldi, ai tuoi sogni ed alle tue aspettative. Perché riconosco la delicatezza di questa attività, mi onoro da venti anni della responsabilità del farmi carico dei progetti e degli obiettivi dei miei clienti ed ho rispetto della loro fiducia nell'affidarmi i loro risparmi. pag. 18 di 18