I N D I C E INDICE DELLE FIGURE. Figura 3-1 Tratto di fiume Olona interessato dagli interventi di riqualificazione idraulica... 2 INDICE DELLE FOTO

Documenti analoghi
Interventi di riordino idraulico e riqualificazione del fiume Olona nel tratto urbano Rho - Pero

REGIONE LOMBARDIA - PROVINCIA DI PAVIA

Legambiente Parma 8 novembre 2014 Esperienze di riqualificazione fluviale nel Parco del Taro

Incontri di informazione pubblica

POLO N. 2 - ARGENTA, PONTE BASTIA

3.2 Descrizione di eventuali impatti ambientali dovuti all opera e misure compensative da prevedersi

COMUNE DI FIRENZE SPOSTAMENTO IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO VIA GIULIO CACCINI RELAZIONE TERRE E ROCCE

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

Costruzione di siti attrezzati per radiotelecomunicazioni Piano Straordinario 2009

Studio G E O E C O S Dott. Geol. G. MENZIO. Programmazione Territoriale-Geotecnica-Idrogeologia. Sede : Via Cavour 34 - SAMPEYRE (CN)

RELAZIONE PAESAGGISTICA

Comune di San Canzian d Isonzo

Manutenzione diffusa lungo il fiume Molgora. Comuni di Vimercate, Burago Molgora, Caponago e Melzo

ITINERARIO CICLOPEDONALE LUNGO IL FIUME BRENTA. 29 maggio 2013

REGIONE VENETO ULSS n. 18 ROVIGO

CONTRATTO DI FIUME. Bozzente il nostro torrente. Il recupero e la riqualificazione primi interventi. Gerenzano - 27/04/2011

RISPOSTE ALLE OSSERVAZIONI SINTESI

Tav. 1 int Estratto di mappa catastale

ALTO TREVIGIANO SERVIZI S.R.L.

PISL Comunità Montana Sebino Bresciano

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

MESSA IN SICUREZZA DEL RIO CARPI A MONTOGGIO (GE) - PROGETTO DEGLI INTERVENTI A BREVE TERMINE-

Comune di Pero. Individuazione del Reticolo Idrico Minore e regolamentazione delle attività di Polizia Idraulica REGOLAMENTO DI POLIZIA IDRAULICA

DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA. Stabilizzazione della Frana di Camorone

Allegato B. Elenco e schede degli interventi di manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua di competenza dei Consorzi di bonifica.

DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE DECRETO SEGRETARIALE N. 3 DEL IL SEGRETARIO GENERALE

"PIANO DI UTILIZZO TERRE E ROCCE DA SCAVO: IMPATTO SULLA PROGETTAZIONE E SUGLI APPALTI"

Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo

Comitato coordinamento AQST Contratto di fiume Seveso

Autorità di Bacino del Fiume Tevere. Scheda Tecnica Interventi P.S. 5. Codice ABT : TEVERE 9 (TE 09) (Ponte Milvio);

Nodo Idraulico di Ivrea

COMUNE DI CUNICO Provincia di Asti

L OLONA ENTRA IN CITTÀ: ricostruzione del corridoio ecologico fluviale nel tessuto metropolitano denso

Parma, Abbazia di Valserena 4 Febbraio ATTIVITA 2 COMUNI di ROSOLINA e di PORTO VIRO PROVINCIA di ROVIGO

CLASSE 1 CLASSE 2 CLASSE 3. CLASSE 3d

TOTALE INTERVENTI REGIONALI

Fiume ADDA. Cornate d Adda. Dati biologici. Dati generali. Caratteristiche ambientali. Stato biologico. Tendenza

COMUNE DI CAMPI SALENTINA

COSTRUZIONI CASSARA DI CASSARA GEOM. ANTONINO C.SO TORINO, 55 VIGEVANO RELAZIONE GEOLOGICA DI FATTIBILITA

Laboratorio Isonzo. CONSULTAZIONE: SITUAZIONI di OPPORTUNITA' CRITICITA' ed ELEMENTI DI ATTENZIONE. 15 dicembre ARPA FVG Palmanova - Italy

DELIBERA N. 156 RELATIVA ALLA SEDUTA DEL C.I. DEL 19 giugno 2007 Pagina 1 di 6. Autorità di Bacino

AREALE A37 P.I.P A SUD DELLA ROGGIA MOLINARA DI LARIZZATE

PROVE SU MODELLO FISICO DELLA CASSA DI ESPANSIONE SUL TORRENTE PARMA

IL CASO STUDIO DEL TORRENTE SEVESO

Torrente LURA. Lomazzo (CO) Dati generali. Dati biologici. Caratteri ambientali. Stato biologico. Tendenza

INVESTIMENTO ACQUEDOTTO SCHEGGINO-PENTIMA

I N D I C E. 1 Fasi di lavoro 1. 2 Cronoprogramma 3

RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE (ai sensi dell art. 26 comma 1 lett.i del D.P.R. n. 207/2010)

GDL PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO DI SISTEMAZIONE DEI BACINI INTERESSATI DAGLI EVENTI LLUVIONALI DEL 2006 AREA ANCONA NORD

LIFE11 ENV/IT/00243 LIFE RII RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA IDRAULICO-AMBIENTALE DEI

Img. 1.1 Tracciato previsto dal PRG pre vigente del Comune di Bologna

RELAZIONE IDROGEOLOGICA VA.I.05

RELAZIONE TECNICA CON QUADRO ECONOMICO

ALLEGATO A - Fac-simile Produzione di terre e rocce nell ambito di attività di scavo

A.1. PREMESSA. Lo scopo del Piano di Manutenzione è quello di costituire uno strumento di guida agli

INTERVENTI TECNICI/IDRAULICI DI PARTICOLARE COMPLESSITA NEL RETICOLO DI COMPETENZA

Nel caso di riutilizzo in Comune diverso da quello di produzione il presente modello va contestualmente inoltrato ad entrambi

SCHEDA INTERVENTI DI RIASSETTO IDRAULICO

C. gli interventi urgenti volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o a cose [interventi per ridurre il rischio residuo]

DI GEOLOGIA. Via Cesarini Martignano (TRENTO) GEOLOGICHE applicate

ESAMI DI STATO DI ABILITAZIONE ALL'ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO (SEZIONE A) SECONDA PROVA SCRITTA (21 giugno 2017)

Azione 5: Progettazione di interventi di miglioramento degli habitat fluviali. Relatore: Ing. Massimo Sartorelli

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS AREA DEI SERVIZI AMBIENTALI

INDICE GENERALE. - TAV.6 : Stralcio Carta delle Pericolosità Geologiche e della Vulnerabilità dell Ambiente - scala 1:5.000

7 IL BACINO DEL FIUME MARANO

Progetto CENTRALE TERMOELETTRICA ENEL DI AUGUSTA Bonifica dell area di proprietà ENEL posta sul lato Ovest della centrale

SITO B008 - Lago Pavia n.1

A.M.A. A.M.A. S.p.A. via Laurentina nn. 877/879/ ROMA. TAV. II - STRALCIO CARTA TECNICA REGIONALE SEZIONE N "EUR" scala 1:10.

PROGETTO DEFINITIVO. Area di laminazione del torrente Seveso Comune di Lentate sul Seveso Gennaio Maggio

11.1 AREA TN VIA DEI COMPARINI UTOE 11

DICHIARAZIONE PER RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO

COMUNE DI AGRA. Provincia di Varese

Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e Sociale Allegato 17 Elenco delle autorizzazioni di cui al comma 2 dell art. 23 del D.

COMUNE DI PIOVERA CLASSE II. Classe IIIa. Classe CLASSE III: IIIb 2. Classe IIIb. Classe IIIb 1

OPERE PREVISTE. FRUIBILITA realizzazione di un sentiero ciclopedonale.

GESTIONE DEI MATERIALI DI SCAVO

Specifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po

POLO N. 5 BONDENO, SETTEPOLESINI

Ufficio Piani Urbanistici. Arch.Francesca Corbetta, Arch. Angela Cortini, Ing. Chiara Della Rossa,

STIMA INCIDENZA MANODOPERA

ARPACAL Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria

Comune di Soliera. Provincia di Modena

DICHIARAZIONE IN MATERIA DI TERRE E ROCCE DA SCAVO (art. 186 D.Lgs 152/2006 come modificato da D.Lgs. n. 4/08)

CONSORZIO DI BONIFICA LEDRA TAGLIAMENTO

COMUNE DI FIESOLE PROVINCIA DI FIRENZE RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE R.D.523/1904 E RICHIESTA DI CONCESSIONE DI SUOLO DEMANIALE

INDAGINI GEO-ELETTRICHE

LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA

Relazione descrittiva cave e discariche

NODO CRITICO: GZ01 Brescia

CRITERI PER LA GESTIONE DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO (legge regionale 13 maggio 2009, n. 11 art. 48 comma 6)

RELAZIONE IDROGEOLOGICA

TOSCANA - CASSE DI ESPANSIONE DI FIGLINE (LOTTO RESTONE)

REGIONE ABRUZZO PROVINCIA di L AQUILA COMUNE di CASTEL di IERI COMUNE di GORIANO SICOLI. CCC CAVE CARBONATO CALCIO srl

Autorità di Bacino del Fiume Arno

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA

L evoluzione della normativa sulle terre e rocce da scavo. Carlo Sinisi

RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DEL NIDO D'INFANZIA DEL CAPOLUOGO "L'ISOLA DI PETER PAN" RELAZIONI TECNICHE E SPECIALISTICHE

leonenuovo.bmp Veneto Strade logo.bmp RELAZIONE ILLUSTRATIVA

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

Transcript:

I N D I C E 1. PREMESSA... 1 2. NORMATIVA APPLICABILE... 1 3. LOCALIZZAZIONE DELL AREA DI INTERVENTO... 2 4. LE MATERIE IN SITU... 6 5. DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO E GESTIONE DELLE MATERIE... 7 6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE... 9 INDICE DELLE FIGURE Figura 3-1 Tratto di fiume Olona interessato dagli interventi di riqualificazione idraulica.... 2 INDICE DELLE FOTO Foto 3-2 Fiume Olona in corrispondenza del Ponte via Ghisolfa e tratto di alveo a valle dello stesso.... 3 Foto 3-4 Ramo sinistro del F.Olona monte del ponte di Via Mulino, visto dalla sponda destra... 3 Foto 3-5 Dettaglio delle sponde destra (a sinistra) e sinistra (a destra) del ponte di Via Mulino sul F.Olona visti da valle.... 4 Foto 3-6 F. Olona area vecchi vecchio mulino... 4 Foto 3-7 Immissione T. Lura e T. Bozzente... 4 Foto 3-8 Tipologia di scogliere presenti lungo il tratto di fiume Olona a valle dell immissione del T. Lura.... 5 Foto 3-9 Alveo fiume Olona nel comune di Pero a monte del ponte di via Risorgimento.... 5 B.06.00 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE I

RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 1. PREMESSA Il presente progetto definitivo riguarda il riordino idraulico, la riduzione del rischio idraulico, i possibili interventi di riqualificazione fluviale e sistemazione naturalistica e paesaggistica lungo il Fiume Olona nei tratti urbani di Rho e Pero - Interventi di sistemazione idraulica e riqualificazione del fiume Olona nel tratto urbano Rho (Lucernate) - Pero. Il presente progetto è stato definito in modo complementare e coordinato con altre iniziative sul Fiume Olona, sui corridoi ecologici e sulla rete di itinerari ciclo-pedonali, previste da altri Enti (Provincia di Milano, ERSAF, EXPO 2015, Fondazione Cariplo). Gli interventi previsti nel presente progetto definitivo, previsti e indicati come Priorità 1 nel progetto preliminare, si collocano come straordinari nell ambito degli interventi finora realizzati nel bacino del F.Olona in termini di riqualificazione fluviale, naturalistica e paesaggistica generale, pur con effetti di fattiva riduzione del rischio idraulico e di messa in sicurezza delle opere idrauliche esistenti. 2. NORMATIVA APPLICABILE Di seguito sono riportate le principali normative inerenti la gestione, la movimentazione ed il possibile riuso del materiale proveniente dalle operazioni di scavo D.Lgs. 22 del 05.02.1997 e s.m.i. (decreto Ronchi) Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio ; D.M. 471 del 25.10.1999 Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati, ai sensi dell art. 17 del D.lgs. 05.021997 n. 22, e successive modificazioni ed integrazioni ; L. 443 del 21.12.2001 (legge Lunardi legge obiettivo) Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive ; L. 306 del 31.10.2003 (legge comunitaria 2003) Disposizioni per gli adempimenti degli obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alla Comunità europea A.P.A.T. Indirizzi guida per la gestione delle terre e rocce da scavo B.06.00 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 1

maggio 2005 Conferenza Provinciale per la gestione dei rifiuti verbale della seduta del 27/09/2005; D.Lgs. 152 del 03.04.2006 e smi Norme in materia ambientale ; D.M. 02.05.2006 Semplificazione delle procedure amministrative relative alle rocce e terre da scavo provenienti da cantieri di piccole dimensioni la cui produzione non superi i 6.000 mc di materiale, ai sensi dell art. 2666, comma 7, del Decreto legislativo 03.04.2006 n. 152 ; D.M. 107 del 10.05.2006 Criteri, procedure e modalità per il campionamento e l analisi delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell art. 186, comma 3, del Decreto legislativo 03.04.2006 n. 152 ; Decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del Territorio e del Mare 10 agosto 2012, n. 161 Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo. 3. LOCALIZZAZIONE DELL AREA DI INTERVENTO Gli interventi di sistemazione idraulica di cui trattasi andranno ad interessare il tratto di fiume Olona dalla ferrovia a Lucernate di Rho sino all inizio del tratto tombinato nel comune di Pero, per uno sviluppo complessivo di circa 4 km. Figura 3-1 Tratto di fiume Olona interessato dagli interventi di riqualificazione idraulica. B.06.00 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 2

Nel primo tratto, dal ponte di via Magenta fino al ponte di via Molino, il fiume Olona presenta una configurazione omogenea con un alveo a sezione trapezoidale più o meno regolare senza alcuna protezione del fondo e delle sponde. Su ambo i lati del suddetto tratto di fiume, le quote delle due sommità spondali risultano superiori a quelle del piano campagna laterale evitando, solo per eventi di piena con tempi di ritorno ridotti, il verificarsi di allagamenti nelle aree adiacenti. Foto 3-1 Fiume Olona in corrispondenza del Ponte via Ghisolfa e tratto di alveo a valle dello stesso. Circa 50 m a monte del ponte di via Molino risulta interrata la vecchia roggia molinara. Foto 3-2 Ramo sinistro del F.Olona monte del ponte di Via Mulino, visto dalla sponda destra B.06.00 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 3

Foto 3-3 Dettaglio delle sponde destra (a sinistra) e sinistra (a destra) del ponte di Via Mulino sul F.Olona visti da valle. Foto 3-4 F. Olona area vecchi vecchio mulino Immediatamente a valle del ponte di via San Martino confluisce nel fiume Olona il torrente Bozzente. Dopo il ponte di via Ghisolfa, confluisce nel fiume Olona il torrente Lura. A valle della suddetta confluenza l alveo, per uno sviluppo complessivo di circa 200 m, fino alla presa Olona 2, presenta sezione rettangolare di larghezza pari a 6 m, con sponde protette da scogliere verticali di massi incastrati. Foto 3-5 Immissione T. Lura e T. Bozzente. B.06.00 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 4

Foto 3-6 Tipologia di scogliere presenti lungo il tratto di fiume Olona a valle dell immissione del T. Lura. Dopo l attraversamento del canale scolmatore e del ponte dell autostrada E62, il fiume Olona entra nel comune di Pero. Il tratto in questione presenta, per la maggior parte del suo sviluppo, sezione irregolare di larghezza variabile, con evidenti fenomeni di erosione spondale sia in destra che in sinistra idraulica. Foto 3-7 Alveo fiume Olona nel comune di Pero a monte del ponte di via Risorgimento. B.06.00 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 5

4. LE MATERIE IN SITU La zona interessata dalle opere in progetto si colloca nella Pianura Padana centrosettentrionale ed è caratterizzata da terreni alluvionali e fluvioglaciali che la raccordano verso Nord alle Prealpi. In particolare, le relazioni geologiche e le tavole allegate, parte integrante dei documenti di piano dei PGT comunali, identificano le aree di interesse in termini litologici come caratterizzate dalla presenza di ghiaie medio grossolane, in matrice limoso sabbiosa con locali intercalazioni decimetrice limoso e argillose. Localmente, sono identificati in superficie limi sabbiosi debolmente argillosi. Le caratteristiche litologiche dei terreni descritti, e in particolare la presenza significativa della frazione a granulmetria più fine, comportano vincoli connessi sia alla modesta permeabilità dei terreni superficiali che determina pertanto uno scarso drenaggio e un limitato smaltimento delle acque piovane, sia alle caratteristiche scadenti dal punto di vista geotecnico che implicano una limitata capacità portante. Per la caratterizzazione geotecnica del terreno è stata consultata la documentazione riportata al capitolo 2.2 dove si fa riferimento a: n.2 sondaggi geognostici realizzati a carotaggio continuo in prossimità del fiume Olona tra via Tevere e via Olona, spinti rispettivamente a 13 e 10 m da p.c.; n.4 prove penetrometriche effettuate in località Lucernate in destra Olona, le prime due spinte fino a 15 m e le altre 2 fino a 7 m da p.c.; n.2 sondaggi geognostici realizzati a carotaggio continuo in prossimità del fiume Olona tra la via Molino Nuovo e la via San Martino spinti fino a 20 m da p.c.. Nella fattispecie, le sequenze stratigrafiche descritte in suddette relazioni, pur risultando mediamente simili dal punto di vista litologico, appaiono moderatamente disomogenee in termini di spessori delle unità, anche in conseguenza delle diverse ubicazioni più o meno distanti dal corso d acqua. Si ritiene necessario sottolineare che in tutti i punti di indagine sono stati rinvenuti livelli di limi argillosi, limi sabbiosi e di argilla, localmente anche con spessore significativo fino a quasi 4 metri B.06.00 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 6

5. DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO E GESTIONE DELLE MATERIE Come anticipato in premessa il presente progetto prevede una serie di interventi di riqualificazione idraulica che contribuiranno alla riqualificazione ad alla messa in sicurezza del tratto di fiume Olona in questione. Partendo dal ponte via Magenta, dove inizia il tratto interessato dagli interventi di riqualificazione in progetto, sono stati previsti i seguenti interventi: COMUNE DI RHO - Adeguamento dei rilevati arginali sia in sponda destra nel tratto che va dal ponte di via Magenta fino al ponte di via Molino con realizzazione di un percorso fruitivo in sommità dell argine; - Realizzazione di scogliera lungo la sponda destra del fiume Olona immediatamente a valle del ponte di via Molino; - Risagomatura della confluenza del T. Bozzente nel fiume Olona COMUNE DI PERO Realizzazione a valle dell attraversamento dei ponti dell autostrada E62 di un nuovo argine. Il suddetto argine che staccandosi dalla sponda sinistra del f. Olona, seguendo il percorso riportato nelle tavole di progetto si sviluppa all interno dell area ex villaggio TAV; Risagomatura e inalzamento del rilevato arginale in sponda destra, nel medesimo tratto. La sommità ad un quota superiore ai livelli di piena stimati, per eventi con tempo di ritorno pari a 100 anni, con un franco di sicurezza di 1 m. Sistemazione protezione delle sponde nel tratto dove il fiume Olona curva verso destra, a monte del ponte di via Risorgimento, In particolare, lungo l intero sviluppo della cura è prevista, in sponda destra, la realizzazione di una scogliera al fine di proteggere le abitazioni ubicate a ridosso della sponda. Sempre in sponda destra per la messa in sicurezza delle abitazioni precedentemente citate è necessaria la realizzazione di un innalzamento arginale della sponda. Anche in sponda sinistra è prevista la risagomatura della sponda con la realizzazione di un argine a prodezione dell area del parco di Pero. Oltre a quanto sopra riporatato, in diversi tratti del fiume Olona sono previsti interventi di pulizia dell alveo con rimozione della vegetazione e dei massi ciclopici che causano B.06.00 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 7

attualmente ostacolo al deflusso Come possibile desumere dalla breve descrizione è possibile suddividere gli interventi in progetto in tre principali tipologie. In particolare: - Interventi di pulizia e decesougliamente. Il materiale proveniente dalle suddette operazioni, data la tipologia dello stesso molto probabilmente non potrà in alcun modo essere riutilizzato per la realizzazione degli altri interventi in progetto e pertanto dovrà essere trasportato in discarica. Qualora possibile il materiale derivante dalla pulizia, sia terreno naturale, misto e alberature verrà appositamente separato e dove possibile riutilizzato nel cantiere. Quanto al legname in esubero questo, prima di essere conferito a discarica autorizzata, verrà messo nella disponibilità della Amministrazione Comunale previa autorizzazione della Stazione Appaltante per soddisfare eventuali necessità della popolazione; - Interventi di risagomatura arginale. Date le limitate operazioni di scavo previste quasi tutto il materiale necessario per la realizzazione dei rilevati arginali dovrà provenire da cave di prestito. Operazioni di scavo e significative movimentazioni di materiale sono previste solo per la risagomatura della confluenza del T. Bozzente. Da una prima stima dei volumi di scavo previsti si ritiene che la quasi totalità del materiale derivante dalle suddette operazioni potrà, in seguito ad un adeguata caratterizzazione, utilizzato per la risagomatura della confluenza stessa. L eventuale parte in eccedenza potrà essere utilizzata per altri interventi, accantonata comunque in luogo identificato dalla Amministrazione Comunale previa autorizzazione della Stazione Appaltante; - Interventi di protezione spondale. Il presente progetto prevede la realizzaizone di scogliere a protezione delle sponde lungo la sponda destra del f.olona, immediatamente a valle del ponte di via Molino, ma principalmente nel tratto di Pero a monte di via Risorgimento. Data la tipologia dell alveo e del materiale in situ, sopra brevemente descritta, non sono presenti materiali rocciosi in alveo che potrebbero essere movimentati ed utilizzati per la realizzazione delle scogliere. Pertanto i massi necessari per la realizzazione dei sistemi di protezione spondale dovranno provenire da cave di prestito. E stato stimato un volume di massi da trasportare in sito di circa 1400 mc. B.06.00 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 8

6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE In base a quanto analizzato nella presente relazione gli interventi di sistemazione idraulica interessano una porzione marginale del territorio comunale; essi rientrano nel piano delle opere previste dal PAI e sono realizzate prevalentemente con tecniche di ingegneria naturalistica. Gli impatti sulla movimentazione delle materie in situ sono dovuti, oltre che alle operazioni di scavo previste per la risagomatura del Bozzente, al materiale necessario per l adeguamento dei rilevati arginali e la realizzazione dei tratti di scogliera in progetto che, seppur cercando di riutilizzare tutto il materiale inerte proveniente dalle operazioni di scavo e di pulizia dell alveo, dovrà provenire da cave di prestito. Milano, ottobre 2013 I PROGETTISTI Prof. Ing. Alessandro Paoletti Dott. Ing. Cristina Giuseppina Passoni B.06.00 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 9