CRISI E GOVERNANCE ECONOMICA V

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Transcript:

Direzione generale della Comunicazione Direzione C - Relazioni con i cittadini UNITÀ PER IL SEGUITO DELL'OPINIONE PUBBLICA CRISI E GOVERNANCE ECONOMICA V Bruxelles, 21 maggio 2012 Eurobarometro Parlamento europeo (EB77.2) Sintesi Copertura: UE-27 (26 593 cittadini UE) Popolazione: Cittadini europei di almeno 15 anni di età Metodologia: Face-to-face (CAPI) Periodo interessato: 10-25 marzo 2012 condotta da TNS Opinion INTRODUZIONE...3 I. Reazioni degli Stati membri alla crisi...8 A. Priorità alla riduzione della spesa pubblica, misure per rilanciare l'economia o entrambe contemporaneamente?...8 B. Secondo i cittadini europei, come dovrebbero comportarsi gli Stati membri?...10 II. Trovare una via di uscita dalla crisi...12 A. Misure per superare la crisi...12 B. Verso una convergenza delle politiche di bilancio...16 C. Rispetto delle norme comuni...18 D. Condivisione del debito tra Stati membri...19 E. Tassa sulle transazioni finanziarie...20 F. Eurobbligazioni: consapevolezza e percezione...24 III. Agenzie di rating del credito...27 A. Consapevolezza delle agenzie di rating del credito...27 B. Il ruolo delle agenzie di rating del credito...30 ALLEGATI...35 Dati Eurostat...35

Le tabelle sottostanti sono state tratte dalle seguenti edizioni di Eurobarometro EB 77 Periodo interessato:10-25 marzo 2012 Copertura: 26 593 persone (intervistate faccia a faccia) Popolazione: Cittadini europei di almeno 15 anni di età TNS Opinion per conto del Parlamento europeo EB 76 Periodo interessato:3-16 settembre 2011 Copertura: 26 856 persone (intervistate faccia a faccia) Popolazione: Cittadini europei di almeno 15 anni di età TNS Opinion per conto del Parlamento europeo EB 75 Periodo interessato:13 aprile e 2 maggio 2011 Copertura: 26 825 persone (intervistate faccia a faccia) Popolazione: Cittadini europei di almeno 15 anni di età TNS Opinion per conto del Parlamento europeo N.B. I lettori devono tener presente che i risultati di un sondaggio sono stime, la cui accuratezza, a parità di condizioni, dipende dalle dimensioni del campione e dalla percentuale analizzata. Per campioni (come quelli generalmente utilizzati a livello degli Stati membri) di circa 1 000 interviste, la percentuale reale (ottenuta nel caso in cui fosse stata intervistata l'intera popolazione) varia entro i seguenti intervalli di confidenza: Percentages recorded 10 % or 90 % 20 % or 80 % 30 % or 70 % 40 % or 60 % 50 % Confidence limits +/- 1.9 points +/- 2.5 points +/- 2.7 points +/- 3.0 points +/- 3.1 points 2

INTRODUZIONE Il presente sondaggio Eurobarometro sul tema "Crisi e governance economica in Europa" è il quinto 1 realizzato dal Parlamento europeo. È stato condotto da TNS Opinion tra il 10 e il 25 marzo 2012, sulla base di interviste dirette a 26 593 cittadini europei di almeno 15 anni di età. Negli ultimi sei mesi, si è verificato un significativo numero di eventi di natura politica, economica e sociale che hanno senza ombra di dubbio influenzato le risposte dei cittadini. Durante questo semestre, si sono svolte sei elezioni politiche e tre elezioni presidenziali. Tredici paesi hanno subito un declassamento da parte delle agenzie di rating del credito: gran parte di essi sono stati ripetutamente declassati. Allo stesso tempo, l'unione europea e i suoi Stati membri hanno proseguito la propria lotta contro la crisi. Nel settembre 2011, su richiesta del Parlamento europeo, la Commissione ha presentato una proposta per introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF). Il 21 luglio 2011, gli Stati membri hanno accettato di rafforzare il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF), una decisione in seguito ratificata dai 17 Stati membri appartenenti all'area dell'euro. Durante il periodo in questione si sono svolte tre riunioni del Consiglio europeo. Durante l'ultima riunione del Consiglio, il 2 marzo 2012, 25 Stati membri hanno adottato il trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'unione economica e monetaria. Come per ogni sondaggio Eurobarometro, è da notare che la media europea è bilanciata e che i sei Stati membri maggiormente popolati rappresentano circa il 70 % della media UE. Prima di proseguire con un'analisi più dettagliata, è opportuno osservare le principali tendenze evidenziate dal sondaggio. 1 I precedenti quattro sono stati realizzati a gennaio-febbraio 2009, settembre 2010, aprile-maggio 2011 e settembre 2011. 3

Tendenze principali - Alla vigilia di riunioni chiave tra i capi di Stato e di governo sul tema della crisi, la maggior parte dei cittadini europei ritiene che l'ue debba intervenire per ridurre la spesa pubblica e incentivare allo stesso tempo la crescita economica. - L'esito del sondaggio conferma una tendenza già nota che rivela una polarizzazione dell'opinione pubblica. Difatti, il numero d'intervistati che non esprimono alcuna opinione diminuisce di sondaggio in sondaggio. L'impatto della crisi sulla vita quotidiana della popolazione europea ha certamente svolto un importante ruolo in tale sviluppo. - Sebbene l'attuale dibattito tra gli Stati membri si concentri principalmente sull'eventualità di intraprendere o meno un'azione congiunta, gran parte dei cittadini europei è favorevole a un'azione collettiva e coordinata. Per quanto concerne le soluzioni per far fronte alla crisi, emergono evidenti discrepanze tra i cittadini residenti all'interno dell'area dell'euro e quelli all'esterno di essa. I paesi dell'area dell'euro sono chiaramente più favorevoli ad un'azione coordinata rispetto ai paesi che non ne fanno parte. È necessario pertanto fare in modo che la divergenza di percezione che i cittadini hanno dell'ue, in entrambe le zone, non aumenti sempre di più. - Pur essendo favorevoli alla solidarietà, la maggior parte dei cittadini europei ritiene che gli aiuti finanziari agli Stati membri in difficoltà economica e finanziaria debbano essere subordinati al rispetto delle norme comuni, con conseguente imposizione di sanzioni in caso di violazione delle stesse. - La consapevolezza della popolazione in merito alle eurobbligazioni, alla tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) e alle agenzie di rating del credito (CRA) è aumentata costantemente durante il semestre in questione. - Dall'analisi socio-demografica è possibile estrapolare diverse osservazioni: Le differenze d'opinione più significative riguardano l'età delle persone che hanno partecipato al sondaggio e il loro livello di istruzione: i più giovani e coloro che hanno studiato almeno fino all'età di 20 anni sono maggiormente favorevoli ad azioni coordinate e di solidarietà. Per quanto riguarda le misure di coordinamento, le principali differenze emergono tra i dirigenti (63 %) e i cittadini disoccupati (51 %). I disoccupati e i lavoratori manuali sono maggiormente favorevoli all'adozione di misure individuali da parte degli Stati membri. Le risposte di uomini e donne non variano molto, ad eccezione di quelle relative a determinate domande sulle conoscenze oggettive, in cui gli uomini sembrano avere migliori conoscenze rispetto alle donne. 4

Uscire dalla crisi riducendo la spesa pubblica e rilanciando simultaneamente l'economia - Le risposte dei cittadini relative al modo di uscire dalla crisi sono state molto chiare: il 47 % è dell'opinione che l'ue e i suoi Stati membri debbano agire per ridurre la spesa pubblica rilanciando al tempo stesso l'economia. La maggior parte dei cittadini nei 27 Stati membri condivide tale parere. - Tuttavia, il 25 % dei cittadini europei ritiene che si debba attribuire priorità a misure che stimolano l'economia e il 23 % è a favore di misure per la riduzione della spesa pubblica. Di fronte alla crisi, gran parte dei cittadini europei è favorevole a misure coordinate - Di fronte all'attuale crisi, il 55 % dei cittadini europei (=) si sentirebbe maggiormente protetto da misure adottate in maniera coordinata con gli altri Stati membri dell'ue. Tuttavia, la proporzione di coloro che si sentirebbero maggiormente protetti da misure adottate e applicate individualmente dai propri Stati membri è in leggero aumento (38 %, +3). - È importante rilevare che tale tendenza a favorire misure coordinate è superiore all'interno dell'area dell'euro (61 %) rispetto che all'esterno (43 %). Un chiaro "sì" alla consultazione degli Stati membri dell'ue sui bilanci nazionali Come dimostrato dalle risposte a tutte le altre domande, una netta maggioranza è favorevole ad azioni coordinate, ma il numero di cittadini contrari a una simile azione è leggermente aumentato. - Circa il 65 % (-2) degli intervistati è a favore di consultazioni preliminari tra le istituzioni europee e NAZIONALI durante la stesura dei bilanci nazionali. - Ancora una volta, emerge una netta differenza tra quanti risiedono nell'area dell'euro e quanti si trovano al di fuori di essa. Circa il 70 % degli intervistati che appartengono all'area dell'euro è favorevole a consultazioni preliminari, rispetto al 56 % di coloro che non vi appartengono. 5

Il sostegno agli Stati membri in difficoltà economica o finanziaria deve sottostare al rispetto di norme comuni Due anni dopo l'adozione del fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) a maggio 2010, la questione se il sostegno finanziario debba essere soggetto o meno a condizioni è ancora al centro del dibattito. - L'80 % dei cittadini europei ritiene che il sostegno finanziario debba sottostare al rispetto di norme comuni. Una differenza di 10 punti percentuali divide coloro all'interno dell'area dell'euro (83 %) e coloro all'esterno (73 %) su tale questione. - Un ulteriore modo di garantire il rispetto delle norme, l'idea dell'applicazione automatica di sanzioni economiche progressive, è accettata dal 72 % (+4) dei cittadini europei. Ancora una volta, esiste una differenza di 10 punti percentuali tra coloro all'interno dell'area dell'euro (76 %) e coloro all'esterno (66 %). Sostegno alla parziale condivisione del debito pubblico, ma diversi pareri sui suoi effetti - il 66 % (=) dei cittadini europei ritiene che a beneficiare della condivisione parziale del debito pubblico sarebbero solo gli Stati membri in maggiore difficoltà. - il 64 % (+3) ritiene che questo sia necessario in nome della solidarietà tra gli Stati membri; - il 61 % (+4) ritiene che questo rafforzerebbe la stabilità finanziaria degli Stati membri; - il 61 % (-1) è del parere che si penalizzerebbero gli Stati membri che non sono in difficoltà; - il 57 % (+7) ritiene che consentirebbe di ridurre i costi della crisi. I cittadini europei sono sempre più favorevoli al principio di una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) - Il 66 % dei cittadini europei (+5) è a favore del principio di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie. - Su tale questione emerge ancora una volta una divisione tra chi risiede nell'area dell'euro (73 %) e chi al di fuori di essa (53 %), con una differenza di 20 punti percentuali. - I risultati nazionali differiscono fino a 46 punti percentuali. I maggiori livelli di sostegno a tale tassa si registrano nei paesi maggiormente colpiti dalla crisi (Grecia, Cipro, Italia, Portogallo e Spagna). 6

Una migliore conoscenza delle eurobbligazioni Attualmente, circa un cittadino europeo su due (49 %; +7) ha sentito parlare di eurobbligazioni. Tale consapevolezza è maggiore nell'area dell'euro (53 %) rispetto ai paesi al di fuori di essa (42 %). A circa il 53 % degli intervistati nell'area dell'euro che aveva sentito parlare di eurobbligazioni è stato chiesto se fosse favorevole: il 44 % (+6) è favorevole e il 25 % (- 8) è contrario. La consapevolezza relativa alle agenzie di rating del credito (CRA) è notevolmente aumentata e i cittadini sono favorevoli alla creazione di un'agenzia europea indipendente di rating del credito - Come anticipato sopra, 13 paesi hanno subito un declassamento del rating creditizio nei sei mesi intercorsi dall'ultimo sondaggio. - Non sorprende perciò il fatto che il 61 % (+11) dei cittadini europei abbia sentito parlare di tali agenzie. Tra questi, il 32 % afferma di sapere cosa sono le agenzie di rating del credito e il 29 % dichiara di non sapere effettivamente di cosa si tratta. - Ad esempio, i maggiori aumenti si registrano in Ungheria, Slovenia (+22) e in Italia (+20): tre paesi che sono stati declassati dalle CRA all'inizio del 2012. - Alla domanda se si debba creare una CRA europea per controbilanciare il potere delle agenzie esistenti, il 67 % (+2) dei cittadini europei si è dichiarato favorevole. - Infine, il 54 % dei cittadini europei ritiene che, in caso di grave crisi, le CRA non debbano esprimere alcun giudizio sui paesi che hanno ricevuto aiuti da altri Stati membri dell'ue. Per ulteriori informazioni: Unità monitoraggio dell'opinione pubblica EPEurobarometer@europarl.europa.eu Jacques Nancy +32 2 284 24 85 Sondaggio e dati nazionali consultabili sulla pagina del Parlamento europeo 'Eurobarometro': http://www.europarl.europa.eu/parliament/public/staticdisplay.do?language=it&id=40 7

I. Reazioni degli Stati membri alla crisi A. Priorità alla riduzione della spesa pubblica, misure per rilanciare l'economia o entrambe contemporaneamente? D: A suo avviso, per uscire rapidamente dalla crisi, gli Stati membri dell'ue dovrebbero? 1) Media europea Reduction of public spending Measures to boost the economy Both at the same time DK EU27 23 % 25 % 47 % 5 % euro zone 25 % 24 % 47 % 4 % non euro zone 18 % 29 % 45 % 8 % * March 2012 All'interno dell'area dell'euro, la percentuale di persone favorevoli alla riduzione della spesa pubblica è approssimativamente pari alla percentuale delle persone favorevoli a misure per il rilancio dell'economia (25 % e 24 %). Al di fuori dell'area dell' euro, tuttavia, si registra una differenza di 11 punti percentuali (il 29 % a favore di misure per rilanciare l'economia e il 18 % a favore di una riduzione della spesa pubblica). 8

2) Variazioni nazionali Riduzione della spesa pubblica/rilancio dell'economia? Misure per rilanciare l'economia: Le misure per rilanciare l'economia sono state preferite alla riduzione della spesa pubblica in 19 Stati membri, in particolare in Lituania, Irlanda, Romania e Grecia. Riduzione della spesa pubblica: Le misure di austerità sono considerate una priorità in Francia, Germania e Austria. Entrambe contemporaneamente: In tutti i 27 Stati membri, i cittadini sono favorevoli a rilanciare l'economia riducendo al tempo stesso la spesa pubblica. 9

B. Secondo i cittadini europei, come dovrebbero comportarsi gli Stati membri? D: In veste di cittadino, lei si sentirebbe più protetto nell'affrontare l'attuale crisi se? 1) Media europea Coordinated measures Individual measures DK EU27 55 % (=) 38 % (+3) 7 % (-3) euro zone 61 % (-1) 32 % (+3) 7 % (-2) non euro zone 43 % (=) 48 % (+2) 9 % (-2) *( ) Difference between September 2011 and March 2012 N.B. Esiste una differenza di 18 punti percentuali tra i paesi appartenenti all'area dell'euro e i paesi esterni all'area dell'euro. 10

2) Variazioni nazionali Misure coordinate/misure individuali Nella grande maggioranza dei paesi (22), i cittadini si sentirebbero 'maggiormente protetti' se 'il proprio paese adottasse e applicasse misure in maniera coordinata con gli altri paesi dell'ue'. I paesi maggiormente colpiti dalla crisi tendono ad essere maggiormente favorevoli a un'azione coordinata tra gli Stati membri. Gli intervistati di Regno Unito, Repubblica ceca, Austria, Lettonia e Cipro sono favorevoli a misure applicate individualmente. 11

II. Trovare una via di uscita dalla crisi A. Misure per superare la crisi D: Il Parlamento europeo promuove determinate misure per aiutare l'unione europea a uscire dalla crisi, assicurando una ripresa dell'occupazione e una crescita sostenibile. Secondo lei, a quale delle seguenti misure dovrebbe essere data la priorità? (Max 4 risposte) 1) Media europea Support for SMEs Education, training and research Fight against youth unemployment EU27 49 % 47 % 44 % euro zone 51 % 49 % 44 % non euro zone 45 % 42 % 46 % *March 2012 6 punti percentuali separano i paesi dell'area dell'euro (51 %) dai paesi che non appartengono all'area dell'euro (45 %) per quanto riguarda il sostegno alle PMI. Esiste altresì una differenza di 7 punti percentuali tra entrambi i gruppi di paesi in merito agli investimenti nell'istruzione, formazione e ricerca (49 % nell'area dell'euro e 42 % nell'area extra euro). 12

2 Variazioni nazionali I soggetti intervistati in 7 Stati membri hanno scelto il 'sostegno a favore delle PMI' come prima risposta: CY (63 %), ES (62 %), FR (60 %), PT (49 %), BE (47 %), IT (47 %, RO (46 %), AT (45 %). I soggetti intervistati in 8 Stati membri hanno scelto l''investimento nell'istruzione, formazione e ricerca' come prima risposta: DE (69 %), IE (62 %), MT (61 %), LU (58 %), NL (57 %), DK (57 %), UK (56 %), EE (49 %). I soggetti intervistati in 8 paesi hanno scelto di 'incoraggiare la lotta alla disoccupazione giovanile' come prima risposta: EL (64 %), HU (64 %), BG (59 %), SI (56 %), LT (55 %), SK (55 %), PL (54 %), FI (50 %). Tra i soggetti intervistati in Austria, il 'sostegno a favore delle PMI' e l''investimento nell'istruzione, formazione e ricerca' hanno entrambi totalizzato il 45 %. La Repubblica ceca è stata il solo paese in cui la 'riduzione della burocrazia' ha conquistato il primo posto (53 %). La Lettonia è favorevole a misure per 'incoraggiare l'imprenditorialità' (55 %) e la priorità in Svezia è rappresentata dall''investimento nell'innovazione e R&S' (48 %). 13

Lotta alla disoccupazione giovanile: analisi incrociata con le statistiche (Eurostat) Measures to be promoted by the EP: encourage the fight against youth unemployment EB/EP 77.2 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% DE AT NL MT DK SI LU BE Youth Unemployment FR FI CZ SE UE27 UK RO EE HU CY PL LV BG SK LT 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Unemployment rate- less than 25 years (Eurostat) IE PT IT EL ES Dati Eurostat di marzo 2012 per tutti gli Stati membri ad eccezione di: EL, UK (gennaio 2012), RO, EE, LV, LT (dati per Q4 2011) In paesi con tassi di disoccupazione giovanile relativamente bassi (meno del 10 % in Austria, Germania e Paesi Bassi), gli intervistati sono meno propensi a scegliere la lotta alla disoccupazione giovanile come misura che il Parlamento europeo dovrebbe promuovere. D'altro canto, in Grecia, dove la disoccupazione giovanile supera il 50 %, le persone sono incredibilmente consapevoli del problema e il 64 % dei cittadini ha scelto la lotta alla disoccupazione giovanile come misura che il Parlamento europeo dovrebbe promuovere. 14

Focus sui giovani: le tre risposte principali tra i giovani (di età compresa tra 15 e 24 anni) D: Il Parlamento europeo promuove determinate misure per aiutare l'unione europea a uscire dalla crisi, assicurando una ripresa dell'occupazione e una crescita sostenibile. Secondo lei, a quale delle seguenti misure dovrebbe essere data la priorità? (max 4 risposte) Invest in education, training, and research Encourage the fight against youth unemployment Support small and mediumsized businesses (SMEs) MT 85% 26% 17% DE 78% 37% 29% NL 72% 45% 31% DK 63% 48% 33% EE 63% 42% 32% UK 62% 43% 38% LU 58% 54% 38% IE 57% 47% 46% EL 55% 70% 36% EU27 52% 49% 41% CY 52% 75% 48% PT 52% 55% 49% SE 52% 50% 38% LT 51% 55% 35% FR 50% 64% 51% BG 49% 65% 40% LV 49% 53% 36% ES 48% 49% 65% AT 48% 43% 44% BE 46% 46% 34% CZ 46% 45% 35% RO 43% 43% 44% SK 39% 62% 33% FI 36% 54% 43% IT 35% 37% 44% HU 33% 70% 49% SI 33% 63% 42% PL 28% 56% 36% In 12 paesi, 'Incoraggiare la lotta alla disoccupazione giovanile' è stata la principale risposta tra i cittadini di età compresa tra i 15 e i 24 anni: CY, EL, HU, BG, FR, SI, SK, PL, LT, PT, FI, e LV. In 10 paesi, 'Investire nell'istruzione, ricerca e formazione' è stata la risposta principale tra i giovani: LU, SE, DK; IE, NL, AT, UK, EE, DE, MT. Tra i giovani del Belgio, questa misura ha condiviso il primo posto con 'Incoraggiare la lotta alla disoccupazione giovanile' (46 %). I giovani in Spagna, Italia e Romania ritengono che il Parlamento europeo dovrebbe promuovere in maniera prioritaria il 'Sostegno a favore delle PMI'. La Repubblica ceca è stata il solo paese in cui la risposta principale fornita dai giovani è stata 'Ridurre la burocrazia'. 15

B. Verso una convergenza delle politiche di bilancio 1) Media europea D: Per quanto riguarda, nello specifico, la convergenza tra le politiche di bilancio degli Stati membri, indichi se è favorevole o contrario a inserire una consultazione preliminare tra le istituzioni europee e le istituzioni politiche nazionali nel processo di definizione dei bilanci nazionali. Total 'Opposed': 21% (+3) Total 'In favour': 65% (-2) Total In favour Total Opposed EU27 65% (-2) 21% (+3) 14% (-1) euro zone 70 % (-2) 17 % (+2) 13 % (=) non-euro zone 56 % (-2) 28 % (+5) 16 %(-3) *( ) Difference between September 2011 and March 2012 DK Esiste una netta differenza tra l'area dell'euro (70 %) e l'area extra euro (56 %): 16 punti percentuali. 16

2) Variazioni nazionali EB76.1 Sep 2011 Total 'In Favour' Total 'Opposed' DK EB77.2 March 2012 Diff. EB77,2 - EB 76,1 EB76.1 Sep 2011 EB77.2 March 2012 Diff. EB77,2 - EB 76,1 EB76.1 Sep 2011 EB77.2 March 2012 Diff. EB77,2 - EB 76,1 BE 74% 81% +7 22% 15% -7 4% 4% = DE 78% 78% = 17% 16% -1 5% 6% +1 SK 73% 75% +2 17% 16% -1 10% 9% -1 HU 73% 74% +1 16% 17% +1 11% 9% -2 EL 70% 72% +2 17% 16% -1 13% 12% -1 IT 75% 72% -3 9% 11% +2 16% 17% +1 BG 66% 71% +5 12% 12% = 22% 17% -5 CY 80% 71% -9 8% 16% +8 12% 13% +1 NL 82% 70% -12 13% 23% +10 5% 7% +2 PT 73% 69% -4 12% 12% 0 15% 19% +4 LU 66% 67% +1 19% 24% +5 15% 9% -6 FI 74% 66% -8 20% 26% +6 6% 8% +2 EU27 67% 65% -2 18% 21% +3 15% 14% -1 MT 51% 65% +14 7% 17% +10 42% 18% -24 AT 67% 65% -2 25% 26% +1 8% 9% +1 SE 61% 65% +4 33% 30% -3 6% 5% -1 ES 64% 64% = 14% 17% +3 22% 19% -3 LT 66% 64% -2 15% 14% -1 19% 22% +3 SI 77% 63% -14 12% 28% +16 11% 9% -2 CZ 65% 62% -3 27% 31% +4 8% 7% -1 DK 58% 61% +3 35% 33% -2 7% 6% -1 FR 65% 61% -4 18% 21% +3 17% 18% +1 PL 62% 60% -2 15% 22% +7 23% 18% -5 EE 56% 59% +3 19% 21% +2 25% 20% -5 LV 57% 52% -5 28% 29% +1 15% 19% +4 RO 66% 52% -14 9% 23% +14 25% 25% = IE 49% 47% -2 19% 29% +10 32% 24% -8 UK 46% 47% +1 33% 36% +3 21% 17% -4 In Romania (-14), Slovenia (-14) e Paesi Bassi (-12), si è verificata una netta riduzione degli intervistati favorevoli alla consultazione preliminare, mentre a Malta (+14) è avvenuto il contrario. Esiste una differenza di 34 punti percentuali tra lo Stato membro al primo posto (Belgio, 81 %) e quello all'ultimo (Regno Unito, 47 %). 17

C. Rispetto delle norme comuni D: A proposito dell'applicazione di norme comuni in materia di debiti e deficit pubblici, indichi se è favorevole o contrario a ciascuna delle seguenti misure. 1) Media europea Rendere il sostegno finanziario agli Stati membri in difficoltà economica o finanziaria soggetto al rispetto di norme comuni Total In favour Total Opposed EU27 80 % 12 % 8 % euro zone 83 % 11 % 6 % non-euro zone 73 % 16 % 11 % *( ) Difference between September 2011 and March 2012 Esiste una differenza di 10 punti percentuali tra i paesi appartenenti all'area dell'euro (83%) e i paesi esterni all'area dell'euro (73%). Applicazione automatica di sanzioni economiche progressive per gli Stati membri che non rispettano le norme stabilite di comune accordo in materia di debito e deficit pubblico Total In favour Total Opposed EU27 72 % (+4) 19 % (=) 9 %(-4) euro zone 76 % (+4) 17 % (-1)) 7 % (-3) non-euro zone 66 % (+5) 21 % (=) 13 %(-5) *( ) Difference between September 2011 and March 2012 Ancora una volta si registra una differenza di 10 punti percentuali tra i paesi appartenenti all'area dell'euro (76 %) e i paesi esterni all'area dell'euro (66 %). DK DK 18

D. Condivisione del debito tra Stati membri D: Indichi in che misura è in accordo o disaccordo con le seguenti affermazioni sull'argomento. Mettere da parte una quota del debito pubblico da gestire congiuntamente tra tutti gli Stati membri I cittadini europei appaiono divisi: ritengono che la condivisione del debito potrebbe rappresentare una via di uscita dalla crisi, ma allo stesso tempo sono consapevoli dei vantaggi e svantaggi delle possibili conseguenze. 19

E. Tassa sulle transazioni finanziarie Sostegno alla tassa sulle transazioni finanziarie? D: Indichi in che misura è favorevole o contrario a ognuna delle seguenti affermazioni concernenti tale tassa. Il principio di una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) 1) Media europea Total 'Opposed': 22% (-4) Total 'In favour': 66% (+5) Total In favour Total Opposed DK EU27 66 % (+5) 22 % (-4) 12 % (-1) euro zone 73 % (+10) 18 % (-7) 9 % (-3) non-euro zone 53 % (-1) 30 % (=) 17 % (+1) * Difference between April-May 2011 and March 2012 Gli intervistati negli Stati membri appartenenti all'area dell'euro sono nettamente più favorevoli (73 %) al principio di una tassa sulle transazioni finanziarie rispetto ai paesi della area extra euro (53 %): una differenza di 20 punti percentuali. 20

2) Variazioni nazionali D: Il principio di una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) EB75.2 April-May 2011 Total 'In Favour' Total 'Opposed' DK EB77.2 March 2012 Diff. EB77,2 - EB 75,2 EB75.2 April-May 2011 EB77.2 March 2012 Diff. EB77,2 - EB 75,2 EB75.2 April-May 2011 EB77.2 March 2012 Diff. EB77,2 - EB 75,2 EL 61% 81% +20 33% 14% -19 6% 5% -1 FR 69% 79% +10 22% 13% -9 9% 8% -1 DE 71% 78% +7 20% 15% -5 9% 7% -2 SK 69% 78% +9 24% 16% -8 7% 6% -1 AT 80% 74% -6 17% 22% +5 3% 4% +1 CY 54% 73% +19 34% 21% -13 12% 6% -6 LU 65% 73% +8 26% 20% -6 9% 7% -2 BE 67% 72% +5 30% 25% -5 3% 3% = IT 61% 72% +11 22% 17% -5 17% 11% -6 HU 66% 70% +4 28% 26% -2 6% 4% -2 SE 67% 70% +3 27% 25% -2 6% 5% -1 PT 66% 68% +2 17% 16% -1 17% 16% -1 EU27 61% 66% +5 26% 22% -4 13% 12% -1 ES 50% 66% +16 32% 20% -12 18% 14% -4 CZ 60% 64% +4 33% 29% -4 7% 7% = FI 63% 64% +1 28% 25% -3 9% 11% +2 DK 63% 63% = 31% 29% -2 6% 8% +2 LT 49% 62% +13 29% 18% -11 22% 20% -2 SI 44% 61% +17 39% 30% -9 17% 9% -8 NL 58% 60% +2 35% 33% -2 7% 7% = EE 47% 53% +6 33% 28% -5 20% 19% -1 LV 56% 53% -3 34% 33% -1 10% 14% +4 UK 65% 53% -12 25% 31% +6 10% 16% +6 BG 34% 52% +18 23% 18% -5 43% 30% -13 PL 45% 52% +7 36% 31% -5 19% 17% -2 IE 55% 47% -8 19% 33% +14 26% 20% -6 RO 38% 35% -3 32% 32% = 30% 33% +3 MT 30% 33% +3 44% 47% +3 26% 20% -6 La differenza tra gli Stati membri al primo e all'ultimo posto per quanto riguarda il sostegno alla TTF è di quasi 50 punti percentuali: 81 % in Spagna (+20) e 33 % a Malta (+3). In tre paesi (Irlanda, Malta e Romania), il sostegno alla TTF non raggiunge la maggioranza del 50 %. Malta è l'unico paese in cui la maggioranza è contraria alla TTF (47 %). In termini di variazioni, si sono registrati netti aumenti relativamente al sostegno alla TTF in Grecia (+20), Cipro (+19), Bulgaria (+18), Slovenia (+17) e Spagna (+16). 21

1) Media europea Perché i cittadini europei sono a favore di una TTF Base: Domande poste al 66% degli intervistati favorevoli alla TTF D: Qual è la ragione principale per cui sostiene una tassa sulle transazioni finanziarie? Grazie a una tassa sulle transazioni finanziarie, si potrebbe... I. Media europea 22

Perché i cittadini europei sono contrari a una TTF Base: Domande poste al 22% degli intervistati contrari all'introduzione di una TTF a livello UE D: Qual è la principale ragione per cui è contrario a una tassa sulle transazioni finanziarie nell'ue? Una tassa sulle transazioni finanziarie nell'ue comporterebbe 1) Media europea Gli intervistati contrari al principio di una TTF (22 %) sono divisi e non sembrano avere le idee chiare sulle motivazioni del loro parere. 23

F. Eurobbligazioni: consapevolezza e percezione D: Ha mai sentito parlare di eurobbligazioni? 1) Media europea Total 'YES': 49% (+7) No: (-7) Eurobonds Yes, and you know what they are Yes, but you don t really know what they are EU27 15 % (=) 34 % (+7) 50 % (-7) 1 % (=) Euro zone 17 % (=) 36 % (+7) 46 % (-7) 1 % (=) Non Euro zone 13 % (=) 29 % (+7) 57 % (-7) 1 % (=) *( ) Difference between September 2011 and March 2012 No DK 24

2) Variazioni nazionali D: Ha mai sentito parlare di eurobbligazioni? EB76.1 Sep 2011 NO Total 'Yes' DK EB77.2 March 2012 Diff. EB77,2 - EB 76,1 EB76.1 Sep 2011 EB77.2 March 2012 Diff. EB77,2 - EB 76,1 EB76.1 Sep 2011 EB77.2 March 2012 Diff. EB77,2 - EB 76,1 DK 80% 77% -3 20% 22% +2 0% 1% +1 FR 73% 69% -4 27% 31% +4 0% 0% = LV 68% 69% +1 32% 31% -1 0% 0% = PT 75% 69% -6 24% 30% +6 1% 1% = RO 77% 68% -9 19% 27% +8 4% 5% +1 SE 68% 63% -5 31% 36% +5 1% 1% = LT 68% 58% -10 32% 41% +9 0% 1% +1 UK 62% 58% -4 38% 42% +4 0% 0% = HU 66% 57% -9 33% 42% +9 1% 1% = PL 63% 54% -9 36% 44% +8 1% 2% +1 LU 49% 53% +4 50% 46% -4 1% 1% = MT 58% 53% -5 42% 46% +4 0% 1% +1 BE 62% 52% -10 38% 48% +10 0% 0% = EU27 57% 50% -7 42% 49% +7 1% 1% = ES 57% 50% -7 42% 48% +6 1% 2% +1 EE 57% 49% -8 43% 51% +8 0% 0% = CY 59% 47% -12 41% 52% +11 0% 1% +1 SI 51% 45% -6 49% 55% +6 0% 0% = IT 55% 43% -12 43% 55% +12 2% 2% = FI 52% 42% -10 48% 58% +10 0% 0% = BG 61% 40% -21 38% 59% +21 1% 1% = AT 55% 39% -16 43% 60% +17 2% 1% -1 SK 56% 39% -17 44% 60% +16 0% 1% +1 NL 36% 38% +2 64% 61% -3 0% 1% +1 IE 42% 34% -8 57% 64% +7 1% 2% +1 CZ 46% 33% -13 53% 67% +14 1% 0% -1 DE 37% 32% -5 62% 67% +5 1% 1% = EL 28% 19% -9 72% 81% +9 0% 0% = Coloro che hanno sentito maggiormente parlare di eurobbligazioni sono i greci (81 %), seguiti da cechi e tedeschi (67 %), e gli irlandesi (64 %). Coloro che non hanno mai sentito parlare di eurobbligazioni sono i danesi (77 %), seguiti da francesi, lettoni, portoghesi (tutti 69 %) e rumeni (68 %). Le conoscenze in merito alle eurobbligazioni sono aumentate in 24 dei 27 Stati membri. I principali aumenti sono stati registrati in Bulgaria (+21 punti percentuali), Austria (+17) e Slovacchia (+16). Solo in tre Stati membri sono state registrate delle diminuzioni: Lettonia (-1), Paesi Bassi (-3) e Lussemburgo (-4). 25

3) Variazioni socio-demografiche A livello socio-demografico, molti più uomini rispetto alle donne hanno sentito parlare di eurobbligazioni: il 57 % rispetto al 42 %. Anche l'età in cui i soggetti hanno terminato gli studi è un importante criterio (le eurobbligazioni sono conosciute dal 62 % degli intervistati che hanno studiato almeno fino all'età di 20 anni, ma tra le persone che hanno lasciato la scuola prima dei 15 anni la percentuale scende al 37 %). Lo stesso vale quando si parla del livello di occupazione dei cittadini (il 68 % dei dirigenti e il 65 % dei lavoratori autonomi ha sentito parlare di eurobbligazioni, mentre solo il 38 % delle persone disoccupate). Sostegno alla creazione di eurobbligazioni 1) Media europea D: Sulla base delle sue conoscenze in merito alle eurobbligazioni, è favorevole o contrario alla loro creazione? Base: Domanda posta solo ai soggetti intervistati nell'area dell'euro che avevano sentito parlare di eurobbligazioni Più di un terzo degli intervistati non ha un parere in merito alla creazione di eurobbligazioni (31 %; +2). 2) Variazioni socio-demografiche Più uomini (48 %) che donne (39 %) sono favorevoli alla creazione di eurobbligazioni. Lo stesso vale per gli intervistati che hanno concluso il proprio percorso formativo dopo i 20 anni (50 %) rispetto a coloro che hanno lasciato la scuola prima dei 15 anni (38 %). 26

III. Agenzie di rating del credito A. Consapevolezza delle agenzie di rating del credito D: Ha mai sentito parlare delle agenzie di rating del credito? 1) Media europea (=) (+5) (+5) (-11) Total 'Yes': 61% (+11) (+6) Rispetto alle risposte sulla consapevolezza in merito alle eurobbligazioni, la 'reale conoscenza' delle agenzie di rating del credito (Sì e sa cosa sono) aumenta di 5 punti percentuali (dal 27 % al 32 %). CRA Yes, and you know what they are Yes, but you don t really know what they are EU27 32 % (+5) 29 % (+6) 38 % (-11) 1 % (=) euro zone 32 % (+7) 31 % (+7) 36 % (-14) 1 % (=) non-euro zone 31 % (+2) 26 % (+5) 41 % (-8) 2 % (+1) *( ) Difference between September 2011 and March 2012 No DK 27

2) Variazioni nazionali D: Ha mai sentito parlare delle agenzie di rating del credito? Total 'YES' NO DK EB76.1 Sep 2011 EB77.2 Diff. EB77.2 March 2012 - EB 76.1 EB76.1 Sep 2011 EB77.2 Diff. EB77.2 March 2012 - EB 76.1 EB76.1 Sep 2011 EB77.2 Diff. EB77.2 March 2012 - EB 76.1 HU 47% 69% +22 52% 30% -22 1% 1% = SI 38% 60% +22 62% 39% -23 0% 1% +1 AT 55% 76% +21 44% 23% -21 1% 1% = IT 36% 56% +20 61% 41% -20 3% 3% = FR 40% 60% +20 60% 40% -20 0% 0% = SK 46% 64% +18 54% 35% -19 0% 1% +1 CY 33% 50% +17 66% 49% -17 1% 1% = DE 63% 79% +16 37% 21% -16 0% 0% = BE 41% 55% +14 59% 44% -15 0% 1% +1 EL 49% 63% +14 51% 36% -15 0% 1% +1 BG 34% 48% +14 63% 48% -15 3% 4% +1 FI 62% 73% +11 38% 27% -11 0% 0% = UE27 50% 61% +11 49% 38% -11 1% 1% = MT 27% 38% +11 72% 60% -12 1% 2% +1 RO 27% 36% +9 69% 59% -10 4% 5% +1 PL 26% 35% +9 73% 63% -10 1% 2% +1 LU 47% 54% +7 52% 45% -7 1% 1% = CZ 42% 49% +7 58% 51% -7 0% 0% = LT 22% 27% +5 78% 72% -6 0% 1% +1 UK 74% 78% +4 26% 22% -4 0% 0% = DK 68% 72% +4 32% 27% -5 0% 1% +1 EE 28% 31% +3 72% 69% -3 0% 0% = SE 77% 79% +2 23% 21% -2 0% 0% = NL 77% 78% +1 22% 22% = 1% 0% -1 PT 51% 52% +1 48% 47% -1 1% 1% = ES 45% 46% +1 54% 52% -2 1% 2% +1 LV 44% 44% = 56% 55% -1 0% 1% +1 IE 69% 68% -1 30% 30% = 1% 2% +1 La percentuale di cittadini che hanno già sentito parlare di eurobbligazioni sta aumentando in 25 Stati membri su 27. Svezia, Germania (79 %), Regno Unito, Paesi Bassi (78 %) e Austria (76 %) sono i paesi in cui si registra il livello più elevato di consapevolezza in merito alle agenzie di rating del credito. Lettonia (27 %), Estonia (31 %) e Polonia (35 %) sono i paesi in cui si registra il livello più basso di consapevolezza in merito alle agenzie di rating del credito. L'aumento più marcato è stato di 22 punti percentuali in Ungheria e Slovenia, con un livello di consapevolezza delle CRA del 69 % e 60 % rispettivamente. Si è registrato un aumento di 21 punti percentuali in Austria (76 %) e di 20 punti percentuali in Italia (56 %) e Francia (60 %). La consapevolezza delle CRA è diminuita di un solo punto solo in 1 Stato membro (Irlanda) (dal 69 % al 68 %). 28

3) Variazioni socio-demografiche Come per le eurobbligazioni, le variazioni socio-demografiche rispetto alla consapevolezza delle CRA sono molto significative. Molti più uomini rispetto alle donne hanno sentito parlare di CRA: il 68 % rispetto al 55 %. Anche l'età di completamento degli studi ha influenzato le risposte degli intervistati: il 76 % di coloro che hanno studiato almeno fino a 20 anni ha sentito parlare di CRA, rispetto al 44 % di coloro che hanno lasciato la scuola prima dei 15 anni. Le risposte variano anche a seconda del livello di occupazione dei cittadini: (l'85 % dei dirigenti e il 75 % dei lavoratori autonomi ha sentito parlare di CRA, rispetto al 52 % dei disoccupati). 29

B. Il ruolo delle agenzie di rating del credito 1) Media europea D: Indichi in che misura è favorevole o contrario a ognuna delle seguenti affermazioni sulle agenzie di rating del credito, sulla base delle sue conoscenze in merito. Base: Domanda posta al 61 % degli intervistati che hanno sentito parlare delle agenzie di rating del credito (CRA) Ambivalenza sul ruolo e finalità delle CRA I cittadini si sono dimostrati ambivalenti in merito alle CRA, sia per quanto riguarda il ruolo svolto dalle CRA nello sviluppo della crisi, sia per il modo in cui si percepisce la finalità delle CRA. 30

D: Indichi in che misura è favorevole o contrario a ognuna delle seguenti affermazioni sulle agenzie di rating del credito, sulla base delle sue conoscenze in merito. Base: Domanda posta al 61 % degli intervistati che hanno sentito parlare delle agenzie delle CRA CRAs role Total Agree Total Disagree DK EURO ZONE NON EURO ZONE EURO ZONE NON EURO ZONE EURO ZONE NON EURO ZONE Credit rating agencies have played a significant role in 70 % (-1) 58 % (+1) 17 % (=) 19 % (-3) 13 % (-1) 23 % (+2) the development of the financial crisis Information provided by credit rating agencies is useful to economic actors as support for their financial decision-making 61 % (-1) 63 % (-3) 26 % (+2) 18 % (+4) 13 % (-1) 19 % (+1) *( ) Difference between September 2011 and March 2012 31

1) Media europea D: In un momento di grave crisi le agenzie di rating non dovrebbero classificare gli Stati membri UE che sono aiutati economicamente da altri Stati membri Base: Domanda posta al 61 % degli intervistati che hanno sentito parlare delle agenzie delle CRA Total 'Agree': 54% Total 'Disagree': 29% CRAs role Total Agree Total Disagree DK EU27 54 % 29 % 17 % euro zone 58 % 27 % 15 % non-euro zone 45 % 33 % 22 % 32

2) Variazioni nazionali D: In un momento di grave crisi le agenzie di rating non dovrebbero classificare gli Stati membri UE che sono aiutati economicamente da altri Stati membri Base: Domanda posta al 61 % degli intervistati che hanno sentito parlare delle agenzie delle CRA In 24 Stati membri su 27, la maggioranza degli intervistati che aveva sentito parlare delle CRA ritiene che le agenzie di rating del credito non dovrebbero classificare gli Stati UE che hanno ricevuto aiuto finanziario da altri Stati membri. I cittadini europei maggiormente colpiti dalla crisi sono maggiormente favorevoli a questa misura, ossia in Grecia (76 %), Cipro (74 %) e Portogallo (66 %), con Spagna e Italia entrambe al 62 %. 33

1) Media europea D: La creazione di un'agenzia europea indipendente di rating del credito controbilancerebbe il potere delle agenzie esistenti Base: Domanda posta al 61 % degli intervistati che hanno sentito parlare delle CRA Total 'Agree': 67% (+2) Total 'Disagree': 17% (=) CRAs role The creation of an independent European credit rating agency would counterbalance the power of the existing agencies Total Agree Total Disagree DK EURO ZONE NON- EURO ZONE EURO ZONE NON- EURO ZONE EURO ZONE NON- EURO ZONE 72 % (+1) 56 % (+2) 15 % (+1) 22 % (-3) 13 % (-2) 22 % (+1) *( ) Difference between September 2011 and March 2012. 34

ALLEGATI Dati Eurostat Le tre tabelle seguenti mostrano l'evoluzione nel corso del tempo di diversi dati chiave relativi al contesto economico e sociale UE. Sono tratti dai dati Eurostat aggiornati e creati dall'unità per il seguito dell'opinione pubblica. Prima tabella: Evoluzione del debito pubblico, deficit di bilancio e prodotto interno lordo Seconda tabella: Evoluzione della disoccupazione totale Terza tabella: Evoluzione della disoccupazione per fasce di età 35

Evoluzione del debito pubblico, deficit di bilancio e prodotto interno lordo Evolution of the public debt Evolution of the budgetary deficit Gross Domestic Product (GDP) Forecast* Public debt (% of the GDP) Difference of the public debt (% of the GDP) Budgetary deficit (% of the GDP) Difference of the budgetary deficit (% of the GDP) Percentage change compared with the previous year Countries 2011 variation in percentage points (2010-2011) 2011 variation in percentage points (2010-2011) variation % (2011-2012) variation % (2012-2013) European Union 82,5 +2,5 4,5-2,00-0,03% +1,27% Belgium 98,2 +2,30 3,7-0,10-0,02% +1,24% Bulgaria 16,3 = 2,1-1,00 +0,50% : Czech Republic 41,2 +3,10 3,1-1,70 +2,81% -0,46% Denmark 46,5 +3,60 1,8-0,70 +1,09% +1,62% Germany 81,2-1,8 1,0-3,30 +0,68% +1,67% Estonia 6-0,7-1 +0,8 +1,62% +3,79% Ireland 108,2 +15,70 13,1-18,10 +0,53% +1,91% Greece 165,3 +20,30 9,1-1,20-4,74% = Spain 68,5 +7,30 8,5-0,80-1,76% -0,33% France 86,4 +3,90 5,2-1,90 +0,47% +1,34% Italy 120,1 +1,50 3,9-0,70-1,41% +0,44% Cyprus 71,6 +10,10 6,3-1,00 : : Latvia 42,6-2,1 3,5-4,70 +2,59% +4,74% Lithuania 38,5 +0,50-5,5-1,70 +2,40% +3,51% Luxembourg 18,2-0,9 0,6-0,30 +1,06% +2,10% Hungary 80,6-0,8-4,3-8,50-1,66% -3,41% Malta 72 +2,60 2,7-1,00 +1,22% +1,90% Netherlands 65,2 +2,30 4,7-0,40-0,89% +0,71% Austria 72,2 +0,30 2,6-1,90 +0,78% +1,67% Poland 56,3 +1,50 5,1-2,70-0,41% +0,65% Portugal 107,8 +14,50 4,2-5,60-3,26% +0,25% Romania 33,3 +2,80 5,2-1,60 +0,72% +0,24% Slovenia 47,6 +8,80 6,4 +0,4-1,40% +0,66% Slovakia 43,3 +2,20 4,8-2,90 +1,81% +2,87% Finland 48,6 +0,20 0,5-2,00 +0,76% +1,60% Sweden 38,4-1 -0,3 = +5,92% +4,49% United Kingdom 85,7 +6,10 8,3-1,90-0,66% +5,55% Dati Eurostat; data di estrazione: 16 05 2012; : = non disponibile; * previsione 36

Evoluzione della disoccupazione totale Evolution of the unemployment Unemployment rate Percentage change compared with the previous quarter Percentage change compared with the same quarter of the previous year Countries March 2012 variation in percentage points (2011 Q4-2012 Q1) variation in percentage points (2011 Q1-2012 Q1) European Union 10,20% +0,20 +0,70 Euro area 10,90% +0,30 +0,90 Belgium 7,30% +0,10 +0,20 Bulgaria 12,60% +0,80 +1,20 Czech Republic 6,70% +0,10-0,20 Denmark 8,10% +0,10 +0,40 Germany 5,60% = -0,40 Estonia : : : Ireland 14,50% -0,1 +0,40 Greece : : : Spain 24,10% +0,80 +2,80 France 10,00% +0,20 +0,40 Italy 9,80% : : Cyprus 10,00% +0,50 +2,50 Latvia : : : Lithuania : : : Luxembourg 5,20% +0,30 +0,40 Hungary 11,20% +0,30 +0,30 Malta 6,80% +0,20 +0,10 Netherlands 5,00% +0,10 +0,80 Austria 4,00% : : Poland 10,10% +0,10 +0,50 Portugal 15,30% +0,90 +2,40 Romania 7,50% -0,2-0,20 Slovenia 8,50% -0,1 +0,60 Slovakia 13,90% = +0,70 Finland 7,50% -0,1-0,30 Sweden 7,30% = = United Kingdom : : : Dati Eurostat; data di estrazione: 10 05 2012; : = non disponibile 37

Evoluzione della disoccupazione per fasce di età Less than 25 years old Total Population COUNTRIES Dec-11 Jan-12 Feb-12 Mar-12 Dec-11 Jan-12 Feb-12 Mar-12 Greece 47,0 51,2 : : 19,7 21,7 : : Spain 48,4 50,3 50,9 51,1 22,7 23,5 23,8 24,1 Portugal 32,9 35,1 35,4 36,1 13,6 14,8 15,0 15,3 Italy 30,6 32,9 33,9 35,9 8,8 9,5 9,6 9,8 Lithuania 34,3 : : : 14,3 : : : Slovakia 33,8 34,0 34,1 33,9 13,9 14,0 14,0 13,9 Bulgaria 26,9 31,1 32,3 32,8 11,3 12,2 12,5 12,6 Ireland 30,0 31,4 31,3 30,3 14,7 14,7 14,7 14,5 Chyprus 26,9 28,8 28,8 28,8 9,0 9,6 9,8 10,0 Hungary 26,6 28,4 28,1 28,4 10,9 11,3 11,1 11,2 Latvia 27,3 : : : 14,6 : : : Poland 26,7 27,2 27,2 26,7 9,9 10,1 10,1 10,1 Estonia 24,9 : : : 11,7 : : : Romania 24,8 : : : 7,3 7,2 7,1 7,5 Sweden 22,3 22,4 23,5 22,8 7,5 7,6 7,5 7,3 European Union 22,0 22,4 22,5 22,6 9,9 10,1 10,2 10,2 United Kingdom 22,0 21,9 : : 8,3 8,2 : : France 22,8 22,2 21,9 21,8 9,8 10,0 10,0 10,0 Finland 19,9 19,7 19,6 19,4 7,6 7,5 7,5 7,5 Czech Republic 18,1 18,8 19,1 19,0 6,5 6,7 6,8 6,7 Luxembourg 15,7 16,6 16,9 17,4 4,9 5,1 5,2 5,2 Belgium 18,2 17,0 17,0 17,1 7,2 7,3 7,3 7,3 Slovania 16,4 16,5 16,5 16,5 8,6 8,7 8,7 8,5 Denmark 14,4 14,6 14,7 15,1 7,7 7,9 7,9 8,1 Malta 13,8 14,7 14,4 13,6 6,4 6,8 6,8 6,8 Netherlands 8,2 9,0 9,4 9,3 4,8 5,0 4,9 5,0 Austria 9,0 8,9 8,7 8,6 4,3 4,1 4,1 4,0 Germany 8,4 8,1 8,0 7,9 5,7 5,6 5,6 5,6 Dati Eurostat; data di estrazione: 10 05 2012; : = non disponibile 38