Gruppo di lavoro 2. Sviluppo dell'ecoefficienza, della rinnovabilità dei materiali e del riciclo dei rifiuti

Documenti analoghi
Stato dell arte della raccolta olio vegetale usato in Italia

Come trasformare un rifiuto in risorsa

EICMA 09 novembre Sviluppo Prodotti, Approvazioni e «Green Impact»

Benefici ambientali della raccolta, del trasporto e del trattamento dei rifiuti gestiti dal consorzio ecor it (RAEE e pile portatili)

HOLDING POWER BIOLIQUID

SCHEDE TECNICHE DI AZIONE

Green Refining: Da oli esausti a biocarburanti di alta qualità: un esempio concreto di Economia Circolare

TAV MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ARIA NEL COMUNE DI BIELLA - STAZIONI

Guarda la nostra presentazione!

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006

LE POSSIBILITA DI MIGLIORAMENTO LEGATE ALL USO DELLA CARTA, TRA MATERIALI RICICLATI E MARTERIALI VERGINI SOSTENIBILI

IL PARTICOLATO ATMOSFERICO

La compatibilità ambientale locale degli impianti a biomassa

Biomasse termiche in Italia: riflessi economici ed ambientali Davide Tabarelli

GRUPPO DI LAVORO 2 GREEN ECONOMY Sviluppo dell ecoefficienza, della rinnovabilità dei materiali e del riciclo dei rifiuti Luglio 2012

Premio Impresa Ambiente 2012

ENERGIA DALLE BIOMASSE. Prof. M.Torella

ENERGIA DALLE BIOMASSE. Prof. M.Torella

gennaio 2013 Mattiussi Ecologia Spa Copyright all rights reserved

Leadership europea nella rigenerazione degli oli usati. Player di riferimento in Italia nella gestione di rifiuti speciali

IL VERDE PUBBLICO E LE BIOMASSE RESIDUALI NEL COMUNE DI SASSARI

I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento.

Le fonti di energia e i combustibili fossili

ARIA PULITA E ARIA INQUINATA. naturale è composta da un miscuglio di gas e particelle con concentrazione variabile

Report mensile sulla qualita dell aria

GTTS2: Sistemi per la sostenibilità. Strategie, metodi e strumenti per la sostenibilità industriale R-0353-D0415-CI-I 1

Introduzione alla normativa europea, nazionale e regionale

Torino, 7 Aprile 2011 IL RUOLO DEI BIOCARBURANTI NELLA LOTTA ALL INQUINAMENTO DELLE CITTA. Dott. Gennaro Ferrante

Oli vegetali esausti. Il recupero per la produzione di biodiesel. Aldo Abenavoli Itabia

Raffineria Eni Venezia

Biodiesel dal tuo olio cucina Presentazione progetto IL PROGETTO

Stogit QUADRO PROGETTUALE IL GAS NATURALE IN ITALIA. Capitolo 3. Stoccaggi Gas Italia S.p.A. Sede operativa di Crema BF.LA.

Il CONAI: dal riciclo alla circular economy

variare molto in funzione della zona di installazione.

BILANCIO AMBIENTALE 2015 ERV

Le biomasse nel Aldo Abenavoli. Consigliere Itabia Roma 26 Maggio 2009

Le cause dell effetto serra ed i possibili rimedi. Ferrara, 21 Aprile 2006 Progetto Casa Circondariale Sostenibile

Cogenerazione: Emissioni e prescrizioni

RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO RISULTATI 2009

L economia del riciclo dei rifiuti: dimensioni economiche, problematiche e proposte di sviluppo

SOMMARIO 1 MONITORAGGIO...2

Lo spirito di un idea

Biomasse: tipologie, processi e tecnologie di impianti

Il Protocollo di Kyoto

CHE COS È IL MATER -BI E UTILIZZI PER UN AGRICOLTUA SOSTENIBILE


Sicurezza alimentare C O N TA MINAZIONE C H I MICA

FORUM RIFIUTI : dalle emergenze alle opportunità. Roma, 18 giugno 2014

Monitoraggio efficacia delle azioni

10. Ambiente e territorio

RIUTILIZZO DELL ACQUA PIOVANA IN EDILIZIA: L ESPERIENZA DELL IPERMERCATO MALATESTA DI RIMINI. Ing. Serena Casalini - Energy Manager Coop Adriatica

Indice testo unico D.Lgs. 152/06

BComE Biodegradabile

Il ruolo della frazione organica nel percorso di evoluzione strategica di AMA

LA PRODUZIONE DI CDR NEL POLO INTEGRATO DI FUSINA

Linee guida per gli acquirenti pubblici

SERVIZIO ENERGIA. da biomasse CARBOTERMO SPA. UNA STORIA CHE INIZIA SESSANT ANNI FA.

Progetto per il recupero dell olio alimentare domestico. Valter Molinaro Responsabile innovazione e gestione servizi

Provincia di Reggio Calabria

cardato impatto 0 PRATO distretto VERDE [eco-product] Il cardato è il primo prodotto tessile a seguire il percorso CO 2 come funziona: Neutral.

Alimentarsi meglio per vivere in un mondo migliore. Carmine Correale

Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA. Inquinamento ARIA

METABOLISMO URBANO in una città di medie dimensioni nel nord est Italia

Il cambiamento climatico

SCHEDA «INT 8»: COMBUSTIONE OLI USATI 1

EMISSIONI IN ATMOSFERA

Agripellet quale soluzione per il riutilizzo

LA NOSTRA ENERGIA PULITA. Principali caratteristiche dell impianto in San Bellino e Castelguglielmo (Rovigo)

AGRICOLTURA: ENERGIA DEL FUTURO

Utilizzo del termine Biomasse nella gestione complessiva del Termoutilizzatore

Casa del Giardinaggio di Roma: pavimentazione di tufo con parcelle di coltivazione

AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE MODIFICA NON SOSTANZIALE (Art. 29-nonies del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.)

Norme tecniche e valori limite di emissione per gli impianti di coincenerimento

Progettazione: CONSORZIO RAETIA

Ing. Vilmo Ferioli Vice Presidente Amministratore Delegato VM Motori SpA. Bologna, 22 marzo 2007

Studio preliminare per la realizzazione di un impianto di produzione di biodiesel da olio di frittura esausto a Messina

Gli scarichi industriali nell'autorizzazione Unica Ambientale

Scuola Primaria A. Manzoni Monvalle. Cl. 4 e 5

T O L U E N D I I S O C I A N AT O ( T D I )

L 229/78 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea

DP Lubrificanti S.r.l. BIOCARBURANTI PER UNA MOBILITA SOSTENIBILE Vallevecchia, Susanna Regis Milano per DP LUBRIFICANTI S.r.l.

LCA del trattamento degli scarti di macellazione e degli oli da raffinare. Vittorio Seghizzi

Convegno. Le pompe di calore geotermiche nel contesto dei sistemi energetici integrati sul territorio urbano

Oli vegetali e biodiesel: situazione attuale e prospettive di sviluppo per l agricoltura

Principali Caratteristiche

Rifiuti: imprese riciclo, mancano sbocchi per gli scarti

Oggetto della lezione. L equilibrio finanziario. il fabbisogno finanziario e la sua conveniente copertura. Obiettivo della lezione

La quantità di ossidi di azoto è dovuta per: il 3% allo smaltimento rifiuti; il 19% al riscaldamento delle case; il 78% ai trasporti (grafico 1).

LA FILIERA OILECO AL LAGO DI BRACCIANO

BITUMI PER USI STRADALI: IMPATTI AMBIENTALI E RISCHI NELLE LAVORAZIONI

Trend emissioni industriali

approccio multidimensionale che integra l indicatore dell attività economica dimensioni sociali ambientali

PIANO DEL SISTEMA CONFINDUSTRIA EMILIA-ROMAGNA VERSO INDUSTRIA 4.0 GREEN UP IMPRESE VERSO UN ECONOMIA SEMPRE PIÙ CIRCOLARE. Parma, 24 febbraio 2017

SCHEDA CONOE a cura di:

La Direttiva Europea 2009/30/CE. Andrea Francescangeli Servizio Sviluppo ed Applicazione Prodotti

L 229/68 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea

La filiera dell organico

Utenze domestiche - Attività produttive. Guida alla raccolta differenziata domiciliare a Baricella. Comune di Baricella

Provincia di Asti Normativa AUA per le autorizzazioni allo scarico

Convegno. Le pompe di calore geotermiche: I vincoli e gli incentivi per lo sviluppo

Transcript:

Gruppo di lavoro 2 Sviluppo dell'ecoefficienza, della rinnovabilità dei materiali e del riciclo dei rifiuti 1 - Il ruolo e i potenziali dell'ecoefficienza della rinnovabilità dei materiali e del riciclo dei rifiuti La documentazione allegata dimostra che: La filiera oli e grassi commestibili esausti Cod. CER 200125 ha ancora un notevole spazio per ridurre l'impatto ambientale e assicurare materie prime rinnovabili da utilizzare al posto dei prodotti fossili. L'apparato raccolta e riciclo esistente già assicura un alto grado di ecoefficienza. Tuttavia per sviluppare e aggredire la massa del rifiuto, oggi disperso che proviene in massima parte dai flussi di rifiuti urbani e cioè oli e grassi commestibili da utenze domestiche è necessario implementare una attività sul territorio che presuppone un adeguato sviluppo strutturale del Consorzio e la disponibilità di mezzi finanziari adeguati messi a disposizione dal Contributo Ambientale. 2 - Ostacoli e barriere Il C.O.N.O.E. lamenta il ritardo della concessione del Contributo Ambientale già previsto del Dlgs 22/97 e sempre confermato dalle successive normative. Nel 2011 il tonnellaggio disperso risulta di Ton. 234.000/anno per un valore da aziende di raccolta ed aziende di riciclo di 152.100.000,00 naturalmente è il valore del rifiuto non raccolto ma per un bilancio realistico sarebbe necessario mettere in conto anche il danno ambientale. 3 Politiche, misure, target La rimozione dell'ostacolo menzionato al punto 2) consentirebbe un risparmio notevole di materie prime inquinanti e garantirebbe uno sviluppo delle aziendeche riutilizzano detto rifiuto, riteniamo del 300% in un arco temporale di 8/10 anni con uno sviluppo ecoefficiente delle imprese con conseguente vantaggio ambientale ma anche economico, produttivo e occupazionale. L'argomento viene trattato più dettagliatamente nell'allegato promemoria ove vengono comunicati dati per evidenziare la valenza della filiera oli e grassi commestibili esausti.

SVILUPPO ECOEFFICIENZA DELLA RINNOVABILITA' DEI MATERIALI E DEL RICICLO DEI RIFIUTI SETTORE: Oli e grassi commestibili esausti Cod. CER 200125 Danni ambientali: ñ Acqua velo superficiale che non permette lo scambio dell'ossigeno e quindi moria della fauna ittica (soprattutto nelle acque interne) e della flora acquatica. Se il rifiuto penetra nelle falde acquifere profonde rende l'acqua non potabile. Il danno è valutabile in oltre 1.000.000,00/anno. ñ Ostruzione delle condutture fognarie con necessità di interventi mantenitivi su tutta la rete. Il costo è valutato in 5.000.000,00/anno. ñ Interventi sui depuratori, ove esistono, con i disoleatori e con trattamenti enzimatici. Il costo è valutato in oltre 10.000.000,00/anno. Di conseguenza il maggior costo per la mancata raccolta e la dispersione nell'ambiente è di 16.000.000,00 annui.

VALUTAZIONE DANNO ECONOMICO DA MANCATA RACCOLTA I quantitativi di rifiuto raccolti e riciclati sono stati: ANNO TONNELLATE 2001 5.000 2002 15.000 2003 21.000 2004 25.000 2005 31.000 2006 36.000 2007 39.000 2008 42.000 2009 43.000 2010 44.000 2011 46.000 TOTALE 347.000 Inoltre si deve valutare il danno economico derivante dal mancato riutilizzo del rifiuto. Nell'anno 2010 il prezzo medio di conferimento alle aziende di riciclo è valutato in via cautelativa 650,00/ton che moltiplicato per il tonnellaggio disperso risulta essere: Ton 236.000 x 650,00 = 153.400.000,00. Nel 2011 il tonnellaggio disperso risulta essere: Ton 234.000 x 650,00 = 152.100.000,00.

Valore di mercato della produzione al riutilizzo ANNO RACCOLTO E RIUTILIZZATO VALORE MEDIO TOTALE 2009 Ton. 42.000 600,00/ton 25.200.000,00 2010 Ton. 43.000 650,00/ton 27.950.000,00 2011 Ton. 46.000 650,00/ton 29.900.000,00 2012 Ton. 50.000 700,00/ton 35.000.000,00 2013 Ton. 60.000 750,00/ton 45.000.000,00 2014 Ton. 75.000 750,00/ton 56.250.000,00 2015 Ton. 100.000 750,00/ton 75.000.000,00 I prezzi sono variabili sulla base del mercato, dell'offerta e della richiesta, per cui abbiamo previsto che negli anni 2012-2015 l'aumento sarà limitato, comunque sono definiti fra le aziende liberamente secondo una logica commerciale e di conseguenza sono una mera indicazione.

Impatto ambientale del biodiesel rispetto al gasolio Dal punto di vista ambientale il biodiesel presenta sostanziali differenze rispetto al gasolio: ñ riduce le emissioni nette di ossido di carbonio (CO) del 50% ca. e di biossido di carbonio del 78,45% in quanto il carbonio emesso durante la sua combustione è quello che era già presente nell'atmosfera e che la pianta, da cui derivano i semi e quindi l'olio, ha usato durante la sua crescita. Mentre per il gasolio, il carbonio, è quello rimasto intrappolato nelle viscere della terra in tempi remotie quindi bruciato emette nell'atmosfera tutto il carbonio contenuto. Naturalmente a queste percentuali va aggiunto il carbonio emesso per le coltivazioni e per le attività collaterali che comunque sono presenti anche nel gasolio. ñ Il biodiesel non contiene idrocarburi aromatici e le emissioni di benzopireni sono ridotte fino al 71%; ñ non ha emissioni di diossido di zolfo SO 2 dato che è vegetale e non contiene zolfo; ñ l'emissione di polveri sottili è ridotta fino al 65%. In definitiva però, le quantità disponibili, non sono sufficienti per coprire la richiesta per la produzione di biodiesel. Di conseguenza è conveniente e prioritario aumentare la raccolta del rifiuto perchè comunque ogni tonnellata in più comporta un sicuro vantaggio ambientale ed economico dovuto al minor costo del rifiuto e alle più basse emissioni totali del biodiesel. L'aggiunta di biodiesel al gasolio fino al 20% non comporta rischi per il motore e anzi sono in corso sperimentazioni per il suo utilizzo anche puro perchè il maggiore potere solvente del biodiesel aiuta a mantenerlo pulito sciogliendo i residui eventualmente presenti. In definitiva funziona come additivo per una migliore funzionalità del motore stesso.