DIFFERENZE DI GENERE NELLO STUDIO VEdeTTE RISCHIO DI MALTRATTAMENTO NELLA FAMIGLIA CON GENITORI TOSSICODIPENDENTI

Documenti analoghi
Differenze di genere nello studio VEdeTTE

Differenze di genere nella dipendenza: evidenze epidemiologiche

Tipologia e storie di trattamento

La ritenzione e la mortalità in relazione ai trattamenti. Fabrizio Faggiano. OED-Piemonte

VEdeTTE Valutazione dell Efficacia dei Trattamenti per la Tossicodipendenza da Eroina

CRONICITÀ: I RISULTATI DELLO STUDIO VEDETTE. Marina Davoli V Congresso SITD, Bari Maggio 2005

Studio VEdeTTE Mortalità e trattamento

VEdeTTE 2 USO DI SOSTANZE E TRATTAMENTI NELLO STUDIO PIEMONTESE

PROMUOVERE LA SALUTE NEI PRIMI ANNI DI VITA

L affido familiare dei bambini piccolissimi

Il trattamento per giocatori d`azzardo in Alto Adige Roma,

PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2008 SULL IMMIGRAZIONE IN PIEMONTE

PERCORSI ED ESITI DELLA GRAVIDANZA

La situazione in carcere e in OPG

SERVIZI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI PRIVATI PER IL TRATTAMENTO DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE

MODELLI STANDARD RACCOLTA DATI PER GIOCO D AZZARDO. Flusso dati per singolo soggetto. Proposta

Abitudini e stili di vita della paziente donna

SERVIZI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI PRIVATI PER IL TRATTAMENTO DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE

I percorsi della Regione Toscana a supporto della salute dei minori

La persona con infezione da HIV in Italia

Le nuove attività di ricerca: lo studio sul disagio psichico perinatale

D.P.C.M. 29 novembre Definizione dei livelli essenziali di assistenza.

Cooperativa di Bessimo ONLUS.

Consultori familiari

La comunità di tipo familiare per minori. Tutela, accoglienza, protezione e cura

CONTESTO E PROBLEMATICHE ALLA BASE DELLA RICERCA

Il Centro di Solidarietà di Genova

Lo Studio VEdeTTE in Piemonte: rapporto sul seminario di presentazione dei primi risultati

Barcellona Dual disorders conference L uso di agomelatina nei pazienti tossicodipendenti con disturbi psichiatri Dott, ssa Maria Chiara Pieri

Le gravidanze a termine e il neonato

GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO DI INGRESSO

Psicologia criminologica

Profilo demografico dei membri di Narcotici Anonimi in Italia

Di ABUSO in ABUSO.

Abitudini e stili di vita del paziente omosessuale

La mortalità perinatale è un evento sentinella che richiede audit clinico per valutare la quota di mortalità evitabile. E un buon indicatore della

Violenza di genere, reti territoriali, forze dell ordine, Asl, Servizi Sociali, Istituzioni

Flori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014

INVIOLABILITA DEL CORPO

L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità

17 novembre Giornata mondiale della prematurità

I nati. Monica Da Frè, Monia Puglia, Eleonora Fanti Osservatorio di Epidemiologia

BUPRENORFINA: ESPERIENZA NEL SER.T. DI MATERA

IL CASO DEL DIPARTIMENTO ATTIVITA SOCIO-SANITARIE

Anno 2006: Analisi Utenza SER.T AUSL di Bologna Tossicodipendenti Sert - anno 2006

TABAGISMO NELLE DONNE. Carla Dazzani Bologna 4 novembre 2014 Regione Emilia Romagna

Dati utilizzati per il report "Fotografia del sociale"

La tossicodipendenza in carcere: i risultati dell indagine toscana e gli sviluppi futuri

Accertamenti sanitari di assenza di tossicodipendenza in ambito lavorativo. Normative ed esperienza SERT.. quadriennio 2009/2012

L allattamento al seno alla nascita I dati Cedap della provincia di Trento Trend

INTERVENTO DI PARTO CESAREO ELETTIVO PO.AFMI.10. Roberta Leonetti Melissa Selmi. Codice Documento Revisione N Data nuova emissione Sezioni revisionate

Differenza di genere: Dipendenza al femminile. Antonella Manfredi

IL PERCORSO DEGLI ADOLESCENTI AL SERT DI FERRARA

Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo

Le consulenze del Telefono Donna del Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria da maggio 1989 a dicembre 2005

La rete contro la violenza sulle donne

D.M. Salute (G.U. n. 147/2002)

Il progetto I I figli crescono è inserito nel piano territoriale cittadino del comune di Roma a partire dal luglio 2002, finanziato dall Agenzia

La Ricerca: BY WFROMM. L efficacia di un intervento di riduzione del danno: risultati preliminari

I bisogni di salute di genere con particolare riferimento al parto e alle scelte consapevoli sulla maternità. Modena 1 marzo 2006

Vaccinazioni e malattie infettive

Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A

Il counselling telefonico nella prevenzione dell'hiv e lo screening in anonimato: l' esperienza del Sud

ATTIVITA' DEL C.A.V di Milano - via Tonezza, 3 ANNO 2007 ANNO DI INIZIO ATTIVITA' "Ogni nuova vita DELL'ATTIVITA' 3364 DATI RIEPILOGATIVI

Translucenza Nucale e Difetti Cromosomici: valutazione della letteratura internazionale alla luce della nostra esperienza clinica

All. 1 - Indicazioni operative alle Aziende Sanitarie in merito agli Spazi Giovani (S.G.) consultoriali (14 19 anni) Obiettivo: rendere equa in tutto

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA

BAMBINE E BAMBINI TEMPORANEAMENTE FUORI DALLA FAMIGLIA DI ORIGINE. Affidamenti familiari e collocamenti in comunità al 31 dicembre 2010

Prefazione... VII Introduzione... 1

ASL 3 Genovese Via Bertani Genova. CURRICULUM VITAE DOTT.ssa Margherita Spina TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI ED ESPERIENZE LAVORATIVE

HIV/AIDS SITUAZIONE NAZIONALE

FATTORI PREDITTIVI DI SUCCESSO DEL CESAREO. Marcella Falcieri AUSL Bologna Ospedale Bentivoglio

Data di Nascita 26/06/1957. Struttura di Appartenenza DISTRETTO DI COMO. Numero telefonico. 031/ dell ufficio Fax dell Ufficio

SERVIZI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI PRIVATI PER IL TRATTAMENTO DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE SERVIZIO RESIDENZIALE TERAPEUTICO RIABILITATIVO

Dott. M. Marconi 20/02/2013

PERSONE SEGNALATE ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA PER DROGHE DAL 1973 AL 2008

D.ssa Maita SARTORI Attività Consultoriali ASLTO 3.

Gravidanza oltre il termine. Dott.ssa S.Iarlori

Il neonato late preterm

I parti pretermine in Sicilia: la fonte informativa dei CeDAP

Il ruolo del Ser.T. in conseguenza dell accertamento positivo di assunzione di sostanze stupefacenti. A. Iannaccone


La revisione della D.G.R. n del

Collaborazione tra SerT,, Tribunale per i Minorenni e Servizio materno-infantile

Le trasformazioni familiari

LA RETE TERRITORIALE: INNOVAZIONE NELL ASSISTENZA AI PAZIENTI CON PATOLOGIE RESPIRATORIE E NELLA PRESA IN CARICO DEGLI STESSI

SCREENING DI POPOLAZIONE

- Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e analisi dei dati: il CeDAP

L assistenza al post partum Silvia Vaccari

Introduzione: Strategie terapeutiche per il trattamento del BED

Prof G. Trovato. Facoltà di Scienza della Formazione Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche AA

Da compilare SUBITO per tutti i soggetti a cui viene proposto lo studio. 1.1 Data di primo accesso al SerT: giorno mese anno 1.

Resp. Trattamento dati: Cinzia Groppi

L assistenza in gravidanza nella popolazione straniera della Toscana

Analisi dell evento nascita - Anno 2010

1. POPOLAZIONE ASSISTIBILE

1. POPOLAZIONE ASSISTIBILE

NATALITÀ NEL LAZIO 2016

Disturbi del Comportamento Alimentare a Fermo 200 pazienti in cura

MAMME LIBERE DAL FUMO: un esperienza che continua

Transcript:

DIFFERENZE DI GENERE NELLO STUDIO VEdeTTE RISCHIO DI MALTRATTAMENTO NELLA FAMIGLIA CON GENITORI TOSSICODIPENDENTI REGIONE PIEMONTE ASLTO1 Marina Garneri, Marina Podio Trieste 2009

RISULTATI (I) Fattori di rischio e-o di protezione del genere Le donne più frequentemente degli uomini sono coniugate-conviventiseparate-divorziate-vedove e vivono con i figli Hanno una scolarizzazione più alta Sono disoccupate o sotto-occupate Hanno comportamenti autolesivi e tentativi di suicidio più frequentemente degli uomini Scambiano siringhe e strumenti più frequentemente degli uomini Compiono reati meno frequentemente Sono HIV positive o in AIDS conclamato più frequentemente degli uomini Uso di sostanze Usano meno alcol e più ansiolitici Accesso ai Servizi accedono al SerT in età più precoce hanno una storia di tossicodipendenza più breve alla presa in carico

RISULTATI (II) Trattamenti Le terapie sostitutive seguite da disintossicazione appaiono essere le più frequenti in entrambi i generi TUTTAVIA le donne mostrano maggior propensione a effettuare - terapie di sostegno - psicoterapia e sembrano avere una maggior capacità di concordare il trattamento rispetto agli uomini Ritenzione in trattamento di MM Le donne abbandonano il trattamento di MM con minor frequenza, soprattutto dopo i primi 6 mesi I fattori legati ad una maggiore gravità della tossicodipendenza Influiscono sull abbandono del trattamento in maggior misura nelle donne

RISULTATI (III) I trattamenti associati hanno un effetto protettivo nei confronti dell abbandono in entrambi i sessi, senza particolari differenze mentre Le dosi elevate di metadone hanno un effetto protettivo di entità decisamente più importante nelle donne Ritenzione in trattamento di CT Le donne abbandonano il trattamento di CT con maggior frequenza, soprattutto nei primi 6 mesi Aver avuto un trattamento di psicoterapia negli ultimi 12 mesi è predittivo di abbandono della CT negli uomini ma non nelle donne Lo scambio di siringhe e il titolo di studio Influiscono sull abbandono del trattamento in maggior misura nelle donne rispetto all uomo

RACCOMANDAZIONI (I) Nella presa in carico clinica porre particolare attenzione nell anamnesi a: comorbidità psichiatrica, tentativi anticonservativi, comorbidità infettiva, life-events (abbandoni, abusi, maltrattamenti) che la letteratura indica come determinanti della dipendenza (SPTD) nel trattamento: alla cura specifica delle patologie associate e dei traumi con i correlati psichici Per quanto riguarda il trattamento nelle donne: si ottiene una prolungata stabilizzazione utilizzando dosi di metadone adeguate, si ha una maggior propensione ad aderire ai trattamenti di sostegnoaccompagnamento e psicoterapia la psicoterapia associata a MM aumenta la retention e non incide nella maggiore propensione all abbandono della CT

RACCOMANDAZIONI (II) E inoltre necessario tenere debitamente conto delle caratteristiche specifiche e differenziate dello sviluppo psicologico femminile, sia rispetto alla singola paziente che rispetto alle rappresentazioni sociali collettive (anche la nostra cultura scientifica), caratterizzate, da una unilateralità ipertrofica maschile patriarcale (E. NEUMANN: La psicologia femminile ) SI PONE LA QUESTIONE DELLA CREAZIONE DI CONTESTI DI CURA MAGGIORMENTE ATTENTI ALLA SPECIFICITÀ FEMMINILE E NON GENDER BLIND

ESITI A BREVE E LUNGO TERMINE DEL TRATTAMENTO DELLE MADRI TD E DEI LORO BAMBINI POPOLAZIONE: Donne TD al primo parto al Centro Perinatale (1978-1999) 349 ESITI DESCRITTI: ESITI DEL TRATTAMENTO IN GRAVIDANZA Analizzati al follow-up 312 bambini (270 madri) ESITI DESCRITTI Affidamento alle diverse età, Adozioni, Inserimenti in Comunità

Esiti ostetrici e assistenza in gravidanza assistenza adeguata assistenza inadeguata * Apgar 1' <= 7 * piccolo per EG * peso < 2500 gr liquido tinto taglio cesareo forcipe/ventosa parto spontaneo * EG <= 32 * EG <= 36 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 %

Percorsi di affidamento dalla dimissione ai successivi provvedimenti 36 Mamma 47>60 Genitori 143 >71 Papà 1>2 Nonni 29>62 26 Ospedale 8>3 Comunità minori 53>27 7 Mamma Comunità 13>11 Parenti 3>8 11 21 Aff. Eterofamiliare 1>6 Adozione 4>53

1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno 6 anno 7 anno 8 anno 9 anno 10 anno Genitori 10 Mamma 1 Percorsi dei bambini adottati N=53 Papà 1 Nonni 2 Com. madrebambino 5 Com. Minori 26 Aff. Eterofam 0 Adottati 8

Conclusioni Assistenza adeguata e mantenimento metadonico migliorano gli esiti ostetrici le disassuefazioni fallite danno esiti peggiori del proseguimento dell uso di eroina il destino dei bambini: 1. numerosi cambiamenti nell affido tra il I e il III anno di età 2. 20% di adozioni 3. la maggioranza dei bambini va in adozione tra il II e il III anno di età 4. all ultima rilevazione del follow-up solo il 23% dei bambini risultavano affidati ad entrambi i genitori DAI RISULTATI DELLO STUDIO E STATO PRODOTTO UN PROTOCOLLO OPERATIVO ADOTTATO DALLA REGIONE PIEMONTE