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ALLEGATO A Elaborato 2 Sezione3 Ambito n 28 - Arcipelago minore Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE: Livorno, Grosseto TERRITORI APPARTENENTI ALLE ISOLE: Giglio, Giannutri, Capraia, Pianosa, Montecristo e Gorgona

FUNZIONAMENTI E DINAMICHE L arcipelago toscano rappresenta una peculiarità nell ambito del mediterraneo in quanto ricadono in questo ambito ben tre isole interessate dalla presenza di colonie penali che hanno avuto una grande rilevanza nella costruzione e nella manutenzione del paesaggio di queste isole. I terrazzamenti della colonia penale di Capraia, una volta coltivati a vite e poi ad olivo negli anni 50, hanno permesso la conservazione di una quantità di suolo maggiore rispetto ad altre parti dell isola. La chiusura della colonia penale di Capraia ha determinato la cessazione di tutte le pratiche agricole e ha portato alla scomparsa di una organizzazione del territorio con campi separati da muri a secco, siepi e alberature e piccole isole di macchia mediterranea. Le espansioni recenti, quasi generalmente riferibili all attività turistico ricettiva e soprattutto turistico residenziale, determinano nelle isole di Capraia, Giglio e Giannutri una intensa pressione antropica concentrata nei periodi estivi. In particolare l isola di Giannutri risente di una pressione turistica molto concentrata anche in relazione alle risorse disponibili ed alla fragilità degli ecosistemi di alto valore paesistico ambientale che sono destinati, permanendo questa situazioni, ad un rapido degrado. Gli incendi hanno trasformato il paesaggio vegetale di Giannutri e Capraia, favorendo la diffusione di mirto, lentisco e soprattutto cisto, arbusto che ha invaso tutti gli habitat disponibili caratterizzando in primavera i versanti di colore rosa L intervento antropico ha talvolta alterato l equilibrio degli ecosistemi e modificato la struttura vegetazionale introducendo nuove specie invasive, come l ailanto a Montecristo. In particolare, delle antiche leccete che coprivano ad esempio l isola del Giglio restano solo alcune aree residuali. Nel caso dell isola di Montecristo l alterazione è dovuta invece al proliferare delle capre selvatiche L elicriso, con i suoi bassi e fitti cespuglieti, colonizza i terreni pietrosi delle isole del Giglio, Capraia o Pianosa, spesso occupando le aree degradate e abbandonate.

ELEMENTI COSTITUTIVI NATURALI Valori naturalistici Valori estetico-percettivi Obiettivi di qualità Azioni Aspetti geomorfologici. Tutela della qualità ambientale, salvaguardando le isole rispetto alle trasformazioni incompatibili con la tutela dei valori naturalistici. Tutela del mosaico vegetazionale della macchia mediterranea. Tutela del complesso mosaico ambientale e degli elevati livelli di naturalità che caratterizzano le isole minori dell Arcipelago Toscano, tutte individuate inoltre come Siti di Interesse regionale ai sensi della L.R. 56/2000 e, ad eccezione dell isola del Giglio, Zone a Protezione Speciale, attraverso la limitazione nelle aree meno antropizzate e nelle coste di ulteriori impegni di suolo per fini insediativi e turistico-ricettivi ed il sostegno alle attività a- gricole di basso impatto. Tutela dei valori estetico percettivi espressi dai caratteri naturalistici dell intero ambito e percepibili dalle isole e dal mare. Il piano di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano assicura il mantenimento della qualità delle risorse legate agli habitat marini e la tutela delle specie rare. La pianificazione provinciale e gli strumenti di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano: - prevedono l adozione di tecniche di ingegneria naturalistica per gli interventi di stabilizzazione dei versanti dei rilievi; - promuovono adeguate politiche interistituzionali e intersettoriali che definiscano gli usi del territorio compatibili con la conservazione degli habitat naturali. La pianificazione comunale: - secondo la definizione di bosco di cui all art. 3 della legge regionale n 39/2000 e le specifiche tecni - che di cui al decreto dirigenziale n 3212 del 15/07/2008, fornisce i quadri conoscitivi delle aree a macchia mediterranea con particolare riferimento a quelle di maggior pregio, comprese quelle in fase di affermazione ricadenti nella tipologia delle aree assimilate a bosco, e ne prevede la conservazione nell ambito dell applicazione della disciplina relativa alle trasformazioni stabilita dalla L.R. 39/2000 e dal suo regolamento di attuazione n 48/R/2003 ; - non ammette nuovi carichi insediativi sul fronte litoraneo né alcun tipo di edificazione nei tratti di costa alta e assume come prioritari gli interventi di riqualificazione delle strutture balneari e ricettive esistenti; - assicura, per quanto di propria competenza, che siano applicati gli indirizzi per la tutela definiti nella sez. 4 relativi al DM 31/03/1971 relativo all intero territorio dell Isola di Gorgonia ; al D.M. 14/12/59

relativo al Comune di Isola del Giglio, comprendente anche l sola di Giannutri ; al D.M. 20/06/1972 e al DM 12/12/59 relativi a intera fascia costiera dell isola di Capraia e alla Zona comprendente il porto e la località di San Rocco nel Comune di Capraia Isola ; al DM 18/08/52 relativo all Intero territorio del Comune di Campo nell Elba comprendente l Isola di Pianosa, al DM 2/03/1953 cod 73-1953 relativo all Intero territorio del Comune di Portoferraio, esclusa l area del porto, situato nel comune dell Isola d Elba, comprendente l isola di Montecristo; al D.M. 31/03/1971, relativo all Intero territorio dell Isola di Gorgonia. I soggetti delegati al procedimento relativo al rilascio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra. La pianificazione provinciale ed il Parco dell Arcipelago, ciascuno per la propria competenza, con riferimento ai SIR Isola di Gorgonia, Isola di Capraia, Isola di Pianosa, Isola di Montecristo, Formiche di Grosseto, Isola del Giglio, Isola di Giannutri, assicura l applicazione delle Principali misure di conservazione indicate nella DGR 644/2004, aggiornate in seguito alla DGR 109/2007 di ampliamento delle zone a protezione speciale dell Arcipelago Toscano. La pianificazione comunale, per quanto di propria competenza: - assicura, nella gestione dei procedimenti amministrativi di propria competenza interessanti i SIR sopra menzionati l applicazione delle Principali misure di conservazione indicate nella DGR 644/2004, aggiornate in seguito alla DGR 109/2007 di ampliamento delle zone a protezione speciale dell Arcipelago Toscano; - assume, relativamente ai SIR e ZPS Isola di Gorgonia, Isola di Capraia, Isola di Pianosa, Isola di Montecristo, Formiche di Grosseto, Isola di Giannutri le misure di conservazione relative alla zona di protezione speciale di cui all allegato A della DGR 454/2008. - al fine di garantire la massima fruizione pubblica

dei valori estetico percettivi espressi dai contesti naturali, definisce apposite discipline volte a garantire l accessibilità alle aree di belvedere o da cui si aprono i punti di vista su visuali più ampie e sottopone a valutazione qualunque nuovo intervento di trasformazione che interessi tratti di costa alta per stabilire gli impatti visuali; definisce inoltre gli eventuali interventi di mitigazione necessari rispetto alle opere edilizie ed infrastrutturale già realizzati. Le politiche di sviluppo promuovono e incentivano azioni di sostegno alle attività agricole che finalizzate alla conservazione dei mosaici agrari, di miglioramento dell ambiente e dello spazio naturale.

ELEMENTI COSTITUTIVI ANTROPICI Valori naturalistici Valori storico-culturali Obiettivi di qualità Azioni Terrazzamenti residui e altre coltivazioni. Creazione, recupero e potenziamento di forme di agricoltura specializzata che consentano il mantenimento o il recupero delle strutture tradizionali del paesaggio agrario. Conservazione e ripristino dei valori paesaggistici ed ambientali espressi dal territorio rurale con particolare riferimento ai terrazzamenti presenti su quasi tutte le isole, in quanto paesaggi rurali di grande valore identitario. La pianificazione provinciale e gli strumenti di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano forniscono i quadri conoscitivi di riferimento e individuano gli ambiti di permanenza degli assetti agrari tipici della matrice rurale e i caratteri strutturali degli insediamenti rurali e della viabilità di pertinenza. La pianificazione comunale, in coerenza con il piano del Parco, - perimetra gli ambiti caratterizzati dalla permanenza della struttura agraria tradizionale e ne incentiva la sua qualificazione e valorizzazione paesaggistica; - - definisce le regole per l inserimento dei nuovi edifici rurali avendo cura in particolare di prescrivere: - localizzazioni quanto più possibile prossime ai nuclei ed alle infrastrutture già esistenti e capaci di assecondare la morfologia del terreno; - il ricorso a tipologie compatte riferibili ai modelli locali; - il rispetto delle proporzioni degli edifici tradizionali e l utilizzo di materiali reperiti in loco o ad essi assimilabili per caratteristiche; - definisce gli interventi di conservazione e tutela del paesaggio rurale come opere di miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale e politiche di settore, in coerenza con il piano del Parco, promuovono e sostengono: a. la conservazione e la valorizzazione degli ambiti caratterizzati dalla permanenza della struttura agraria tradizionale; b. il mantenimento, la leggibilità ed la valorizzazione degli assetti e dei rapporti tra usi e trame agricole che caratterizzano lo specifico contesto paesistico di ogni isola.

I quadri conoscitivi e la disciplinadi cui sopra riguardano in particolare: - per l isola di Capraia l incentivazione e promozione delle attività agricole a basso impatto per il recupero delle zone prossime al paese e nella ex colonia penale, nonché quelle volte al mantenimento delle residue praterie nelle zone interne, nelle selle e presso il Laghetto; - per l isola di Pianosa il ripristino delle attività a- gricole e zootecniche capaci di ostacolare i rapidi processi di chiusura degli spazi aperti e la diffusione di pini negli incolti; la tutela del complesso sistema di muri a secco, filari e alberature che costituiscono anche habitat per numerose specie a- nimali; - per l isola del Giglio l incentivazione e promozione delle attività agricole attraverso azioni di tutela, di recupero e di valorizzazione dei terrazzamenti e dei manufatti tipici quali i palmenti e i capannelli, in quanto componenti del paesaggi rurale di valore identitario da privilegiare nell ambito delle opere di miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale. Le politiche di settore provinciali (o dell unione di comuni) di gestione delle risorse forestali e la pianificazione territoriale comunale, in coerenza con il piano del Parco agevolano il recupero colturale delle aree che hanno subito processi di estensione del bosco, precedentemente coltivate ad oliveto o vigneto terrazzato o altre colture alle quali sia riconosciuto valore paesaggistico prevalente rispetto a quello di area forestale, anche in adempimento di quanto previsto dall articolo 80 del regolamento forestale RF 48/R/2003.

INSEDIAMENTI E INFRASTRUTTURE Valori storico-culturali Obiettivi di qualità Azioni Torri di avvistamento e fortilizi. Pievi e altri edifici religiosi. Aggregati urbani di valore storico (Tessuto urbano medievale di Giglio Castello) e case coloniche. Ambito rurale adiacente ai centri storici e agli aggregati. Conservazione, anche da un punto di vista dei rapporti visuali e della loro percezione dal mare, del sistema delle fortificazioni, delle torri di avvistamento, dei fari e degli approdi. Valorizzazione degli insediamenti storici. Recupero degli edifici e delle strutture delle colonie penali dismesse per usi diversi. Limitazione del consumo di suolo nei centri e frazioni costiere disincentivando espansioni lungo la costa. Tutela dei centri antichi e degli aggregati nella loro configurazione storica, estesa all intorno territoriale ad essi adiacente a salvaguardia della loro integrità storica e culturale e delle visuali panoramiche da essi offerte. Riqualificazione edilizia ed ambientale dell isola di Giannutri attraverso la definizione di un programma strategico volto ad eliminare le principali cause del degrado presente. La pianificazione provinciale e gli strumenti di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano elaborano i quadri conoscitivi di riferimento, individuano i centri antichi, le ville e egli aggregati storici, il sistema delle fortificazioni, delle torri di avvistamento, dei fari e degli approdi di valore storico culturale e detta i relativi indirizzi di tutela dell integrità dei valori estesi all intorno territoriale che di tali valori è da ritenersi parte integrante ed inscindibile. La pianificazione comunale, in coerenza con il piano del Parco, - individua l intorno territoriale di tutela dell integrità dei centri urbani, degli aggregati e dei nuclei insediativi, del sistema delle fortificazioni, delle torri di avvistamento, dei fari e degli approdi di valore storico o comunque identitario; - dispone il miglioramento della qualità edilizia esistente e disincentiva ogni forma di addizione che possa comprometterne l identità e la morfologia consolidate, nonché indiscriminati fenomeni di sostituzione edilizia che possano determinare una maggiore densità; - dispone la conservazione, anche da un punto di vista dei rapporti visuali, delle fortificazioni, delle torri di avvistamento, dei fari e degli approdi; - promuove il recupero degli edifici e delle strutture delle colonie penali dismesse per usi diversi; - provvedono affinché le installazioni tecnologiche e di impianti per l utilizzo di fonti energetiche alternative in contesti urbani storici avvenga solo senza alterare la percezione visiva dei caratteri architettonici peculiari o comunque di valore storico e identitario; - relativamente all Isola di Giannutri, adotta misure per definire un programma strategico di riqualificazione edilizia ed ambientale per l eliminazione delle principali cause del degrado presente attraverso:

a. tutela, valorizzazione e fruibilità degli insediamenti archeologici; b. recupero e riqualificazione dei volumi edilizi legittimati; c. realizzazione di un efficiente sistema di smaltimento dei reflui e di un compiuto sistema di opere di urbanizzazione a rete a servizio della parte insediata dell isola (porzione tra Cala Spalmatoio e Cala Maestra); d. realizzazione di adeguati servizi di accoglienza per i visitatori. Testimonianze archeologiche. Tutela del patrimonio archeologico e paleontologico e valorizzazione dei siti archeologici e dei siti con fossili. La pianificazione comunale: - definisce specifici ambiti di rispetto delle emergenze di valore archeologico e paleontologico, - stabilisce le misure di ripristino e valorizzazione in contesti di pregio paesaggistico, anche attraverso opportune sistemazioni, servizi essenziali e strutture connesse, quali quelle per le funzioni didatticoinformative e documentaristiche, che ne consentano una fruizione compatibile, - definisce le trasformazioni compatibili con la tutela dei beni archeologici, - assicura procedimenti di consultazione della Soprintendenza Archeologica.

Valori estetico-percettivi Obiettivi di qualità Azioni Strade e punti panoramici. Tutela delle visuali panoramiche percepite dalle strade riconosciute panoramiche, in particolare dei tracciati lungo la costa, e dalle altre strade riconosciute panoramiche dagli strumenti di pianificazione e/o da ulteriori studi. La pianificazione provinciale e gli strumenti di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano forniscono i quadri conoscitivi di riferimento, individuano la viabilità storica e le strade panoramiche e dettano i relativi indirizzi di tutela e riqualificazione. Gli strumenti di pianificazione territoriale e gli atti di governo del territorio comunali: - individuano le strade panoramiche e dispongono la riqualificazione delle sistemazioni delle aree contigue per assicurare la tutela delle visuali da esse godute; analoga qualità estetico percettiva, funzionale ed ambientale deve essere assicurata nella realizzazione delle nuove infrastrutture per la mobilità; - non ammettono nuove edificazioni in aree libere a valle delle strade panoramiche costiere e dispongono il recupero di varchi visuali negli insediamenti esistenti. Ambito adiacente agli aggregati urbani. Torri di avvistamento e fortilizi. Pievi e altri edifici religiosi. Aggregati urbani e case coloniche. Tutela dei centri antichi, degli aggregati, degli edifici e dei manufatti di valore estetico percettivo, e- stesa all intorno territoriale ad essi adiacente a salvaguardia delle visuali panoramiche da essi offerte e godute; Recupero degli edifici e delle strutture delle colonie penali dismesse e riqualificazione dell ambito rurale ad esse adiacente nel quale si stabiliscono relazioni di carattere percettivo e morfologico. La pianificazione provinciale e gli strumenti di gestione del Parco dell Arcipelago Toscano elaborano i quadri conoscitivi di riferimento, individuano gli aggregati urbani, gli edifici e i manufatti di valore estetico percettivo o che per la loro collocazione consentono visuali panoramiche o ne sono oggetto, dispongono indirizzi per la riqualificazione delle sistemazioni delle aree ad essi contigue per assicurarne la fruizione visiva e la tutela delle visuali da essi godute. La pianificazione comunale, in coerenza con il piano del Parco: - individua l intorno territoriale dei centri urbani e degli aggregati ai fini della definizione di specifiche norme di tutela della percezione visuale da essi offerta e goduta - individua i caratteri dell organizzazione colturale dell ambito rurale adiacente agli edifici e alle strutture delle colonie penali dismesse nei modi tradizionali favorendone il recupero, al fine di contrastare la tendenza alla rinaturalizzazione, attraverso il

recupero dei terrazzamenti, degli antichi sentieri e degli edifici di interesse storico-architettonico. Le politiche di settore promuovono e sostengono il mantenimento dei caratteri dell ambito rurale adiacente agli edifici e alle strutture delle colonie penali dismesse al fine di contrastare la tendenza alla rinaturalizzazione, attraverso il recupero dei terrazzamenti, degli antichi sentieri e degli edifici di interesse storico-architettonico. Porti e approdi turistici. Riqualificazione, qualificazione e valorizzazione del sistema dei porti turistici e degli approdi per i valori estetico percettivi da essi offerti e goduti. La pianificazione comunale e il piano regolatore portuale, ciascuno per le proprie competenze, - attivano processi di integrazione fra strutture urbane e portuali in riferimento sia al loro uso che alla percezione visiva da esse offerta; - applicano i criteri per la qualificazione della portualità turistica di cui all allegato 1 della disciplina del Masterplan dei porti, che sono fatti propri dalla presente disciplina paesaggistica, ai fini della valorizzazione, riqualificazione delle aree portuali in relazione alla gestione e progettazione degli elementi storicizzati, delle opere a mare, dei waterfront e al controllo delle relazioni visuali.