Academia Montis Regalis. Rivoli Teatro di Rivoli. Martedì 07.IX.2010 ore 21. Bach



Documenti analoghi
Domenica 26 aprile 2015, ore 11,50. Elisa Citterio, violino Stefano Demicheli, clavicembalo

Musica antiqua latina

1 > 15 > 22 > 29 MARZO 2015

Cameristi della Scala

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI

POLIFONIE DI IERI E DI OGGI Lunedì 13 GENNAIO ore 21 Tempio Valdese - Torino RASSEGNA STAMPA

DATI ANAGRAFICI E PERSONALI. una tournèe in Giappone. Attualmente suona presso l Orchestra del Teatro dell Opera di Roma

Saranno le opere di questi autori oggetto di studio del progetto Re Sole

Scritto da Administrator Martedì 18 Ottobre :03 - Ultimo aggiornamento Martedì 20 Ottobre :09

Forme musicali 11/01/2012. Forme musicali. Il discorso musicale

Sabato 18 novembre 2006

Un preludio e un tempo a scelta da una delle sei Suites per violoncello solo di Bach Primo tempo di un concerto a scelta da Haydn in poi

C U R R I C U L U M V I T A E

Oggetto: XV^ edizione del Progetto Invito alla Musica classica Lezioni- concerto a.s

GIOVEDÌ 20 MARZO 2014 ORE 21:00

Obiettivi specifici di apprendimento per lo sviluppo delle competenze della disciplina per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d istruzione

DUO PAUL HINDEMITH Gian Marco Solarolo corno inglese Cristina Monti pianoforte

Valutazione dei Titoli

Obiettivi formativi. Prospettive occupazionali. Ammissione. Prova Finale

CONSERVATORIO DI MUSICA "Licinio Refice " FROSINONE CORSO DI LAUREA IN DISCIPLINE MUSICALI DI SECONDO LIVELLO

DIPLOMA ACCADEMICO SPERIMENTALE DI II LIVELLO IN DISCIPLINE MUSICALI, INDIRIZZO INTERPETATIVO E COMPOSITIVO SCUOLA DI ARPA - SUBINDIRIZZO ORCHESTRALE

CONSERVATORIO DI MUSICA DI BARI "N.PICCINNI" ORDINAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI STUDIO PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO

CRITERI GENERALI DI VALUTAZIONE 2014

Seminario di formazione

CONCORSO MUSICALE INTERNAZIONALE "LUIGI NONO" Maestro GUIDO M. GUIDA, direttore d orchestra e didatta

Vespri per S. Marco a Venezia dedicati a S. Pietro Orseolo

Domenica 27 aprile 2014, ore 11,50. Marco Serino, violino Ensemble Cordia Stefano Veggetti, direttore e solista

ensemble di Fiati dell accademia teatro alla Scala

GALAG MASSIMILIANO BRUNO BELLONI

IN-COSCIENZA CIVILE. SCUOLA: Liceo Alessandro Volta - Federico Fellini di Riccione (Rimini)

MASTERCLASS di CHITARRA

Borse di studio Maura Giorgetti per giovani violinisti e violoncellisti italiani

MODI, TONALITA E SCALE

Conservatorio di Musica Luca Marenzio Brescia

Struttura dei Corsi di formazione pre-accademica

Una Primavera per il Mozambico

Il valore generato dal teatro alla Scala

Le frasi sono state mescolate

COMPOSIZIONE PROGRAMMI DIDATTICI. Saint Louis College of Music

ACCADEMIA LE 7 NOTE in Convenzione con l'issm Conservatorio R.Franci di Siena dal 2011 CORSI PRE-ACCADEMICI

Luigi Lai, launeddas Mauro Palmas, chitarra Elena Ledda, voce Fabio Vargiolu, launeddas Pietro Cernuto, friscaletto

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella Napoli

Il ruolo del chimico per la sicurezza ambientale

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI FASCIA PRE-ACCADEMICA

Venerdì sera, al Teatro Lirico di Cagliari, inizia il festival "Le notti musicali".

BANDO Master dei Talenti Musicali Bando per il finanziamento di borse di studio di giovani talenti in ambito musicale

Assunta Pieralli nasce nel 1807 in un piccolo paese chiamato Lippiano appartenente alla diocesi di Città di Castello.

Il Percento culturale Migros. a l e. t I

V. ACHILLE GRANDI 11, MONTALE (PT), ITALIA.

CONCORSO MUSICALE INTERNAZIONALE "LUIGI NONO" Venaria Reale (Torino) DANIELE GIORGI Direttore d orchestra, violinista, compositore e didatta.

APRILE 2015 TEATRO BERSAGLIERI

CURRICOLO DISCIPLINARE DI MUSICA

Fondazione Scuola di Alto Perfezionamento Musicale Saluzzo MASTER CLASS Regolamento

BIENNIO DI SECONDO LIVELLO PROGRAMMI ESAMI AMMISSIONE

Profilo di Stefano Ligoratti

Pietro Abbà Cornaglia

Tabella A ORDINAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI STUDIO PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO CONSERVATORI

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

Villa. Musica in OTTAVA EDIZIONE. Torino Villa della Regina dal 30 agosto al 6 settembre. Corsi musicali di interpretazione. domenica 30 ore 16.

W. A. Mozart Divertimento n. 3 in fa maggiore K 138 Allegro / Andantino / Presto

AREA PROPEDEUTICA: AREA CLASSICA:

Popolazione. Pagine tratte dal sito aggiornato al 24 marzo 2014

COMUNE DI RIMINI. Istituto Musicale Pareggiato G. Lettimi (D.M. 9/1/2001) Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale (A.F.A.M.

Programma di studio per la scuola di. Violino

PRASSI ESECUTIVA E REPERTORIO I / II / III

INFORMAZIONI PERSONALI. ESPERIENZA LAVORATIVA

versione MiSta StRuMenti PeR una didattica inclusiva Scarica gratis il libro digitale con i Contenuti Digitali integrativi Rosanna P.

proposta di legge n. 420

Corsi Accademici di 1 e 2 livello Riconoscimento crediti e/o Esonero dai debiti per l A.A. 2015/2016 (da allegare alla domanda di iscrizione)

LA PROGETTAZIONE DI UN NUOVO STRUMENTO PER IL WEB

Ottobre, piovono libri. I luoghi della lettura

BIENNIO SPERIMENTALE II LIVELLO PROGRAMMI ESAMI DI AMMISSIONE

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI

UNINETTUNO World Orchestra

INVIO SMS

La storia che vorrei L Opera e il cibo per Expo Milano 2015

TEST D'INGRESSO PER LA VERIFICA DI DEBITI FORMATIVI - sessione autunnale

Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano. Comunicato Appuntamenti marzo 2013

INFORMAZIONI Prof.ssa Manuela Roggiani

Domenica 23 novembre 2014

FORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

SCUOLA PRIMARIA - MUSICA (Classe 1ª)

CONCORSO CANORO INTERNAZIONALE PER CORI DI BAMBINI CUORICINO D ORO

CONCORSO PER GIOVANI MUSICISTI

2 CONCORSO INTERNAZIONALE DI ESECUZIONE MUSICALE NUOVI TALENTI CITTA DI SPINEA 31- MARZO, 1-2- APRILE 2016 TEATRO BERSAGLIERI

Livelli differenziati, lezioni individuali e collettive, Master Class, Band Tutor e School Jam

MILANO - ROMA - TORINO - PORTO CERVO - LONDRA - TOKYO - HONG KONG

10 Concorso Internazionale Porana Lirica

NAGO TORBOLE PERIODICO D INFORMAZIONE DEL COMUNE DI NAGO TORBOLE ANNO 18 - N. 2 - DICEMBRE Notizie

Corso di Diploma Accademico di Pianoforte

Alcolisti Anonimi che cos è. Una presentazione della nostra Associazione a cura dell Area Emilia-Romagna

Corsi accademici di 1 e 2 livello Riconoscimento crediti - esonero da debiti per l'a.a. 2014/2015

Bb Music. Scuola di musica e canto a Roma Corsi per tutte le età. La musica aiuta a non sentire dentro il silenzio che c è fuori J.S.

expo 2015 Da Torino a Milano passando per tutte le province piemontesi

2 al GIUGNO Verona, dal MAGGIO LA GRANDE SFIDA INTERNATIONAL. La Grande. Sfida 20. (dal 25 Aprile 2015 La Grande Sfida on Tour)

CURRICULUM VITAE ATTIVITA DIDATTICA

CORSI PRE-ACCADEMICI

Questionario Conosci l Europa

CONSERVATORI DI MUSICA

Il programma? Per tutti i gusti!

Transcript:

Rivoli Teatro di Rivoli Martedì 07.IX.2010 ore 21 Academia Montis Regalis Bach

MITO SettembreMusica È un progetto di Quarta edizione Realizzato da Con il sostegno di I Partner del Festival partner istituzionale Sponsor Media partner Sponsor tecnici Il Festival MITO compensa le emissioni di CO 2 tramite il rimboschimento di aree verdi cittadine a Torino e attraverso progetti di riduzione dei gas serra realizzati in paesi in via di sviluppo. con la creazione e tutela di foreste in crescita nel Parco Rio Vallone in Provincia di Milano, e in Madagascar.

Johann Sebastian Bach (1685-1750) Concerto in la minore per violino, archi e basso continuo BWV 1041 (Allegro moderato) Andante Allegro assai Concerto in do minore per due clavicembali, archi e basso continuo BWV 1060 Allegro Largo ovvero Adagio Allegro Concerto in mi maggiore per violino, archi e basso continuo BWV 1042 Allegro Adagio Allegro assai Suite n. 2 in si minore per flauto, archi e basso continuo BWV 1067 Ouverture (Grave Allegro) Rondò Sarabande Bourrée I Bourrée II Polonaise Menuet (Allegretto) Badinerie (Allegro) Concerto in do minore per due clavicembali, archi e basso continuo BWV 1062 (Senza indicazione di tempo) Andante e piano Allegro assai Academia Montis Regalis Solisti Fiorella Andriani, flauto Francesco D Orazio, violino Mariangiola Martello, Giorgio Tabacco, clavicembali Gruppo orchestrale Raul Orellana, Paola Nervi, violini Pasquale Lepore, viola Marco Testori, violoncello Roberto Bevilacqua, contrabbasso Con il sostegno di Regione Piemonte In collaborazione con Academia Montis Regalis Città di Rivoli Assessorato alla Cultura Istituto Musicale Città di Rivoli

Ai tre superstiti concerti violinistici di Bach (due per violino solo, archi e continuo, in la minore e in mi maggiore BWV 1041 e 1042, e uno per due violini, BWV 1043) è convenzionalmente attribuita la data del 1720, che coincide con il momento centrale del periodo nel quale l autore si trovava a Köthen (1717-1723), alla corte del principe Leopoldo di Anhalt: una corte calvinista, che pertanto non amava particolarmente la musica sacra e consentì dunque a Bach, impegnato a comporre musica per la chiesa luterana prima a Weimar e poi a Lipsia, di rivolgersi prevalentemente alla musica strumentale (è questa anche l epoca dei Concerti brandeburghesi). Peraltro, l autore si era dedicato intensamente ai generi strumentali già a Weimar (1708-1717), quando aveva familiarizzato con l opera concertistica di Antonio Vivaldi, del quale aveva trascritto per tastiera alcuni concerti violinistici, e dal quale aveva mutuato la forma del concerto strumentale in tre tempi, Allegro Adagio Allegro. A Köthen, molte opere verranno dedicate al Collegium musicum, e certamente parecchie composizioni violinistiche dovettero essere pensate per il primo Kammermusikus Joseph Spiess e per il suo collega Martin Friedrich Markus. Purtroppo, vari lavori bachiani per uno o più violini sono andati perduti, e alcuni ci sono pervenuti soltanto attraverso una trascrizione cembalistica effettuata da Bach successivamente, negli anni in cui era direttore del Collegium musicum di Lipsia. Nei due Concerti per violino solo, archi e continuo, lo strumento «ha modo di sviluppare» osserva Alberto Basso, «una tecnica che nei Brandeburghesi gli è negata per favorire altri strumenti o per inserirlo in un contesto timbrico, contrappuntistico, dinamico di cui è, appunto, solo un elemento». Forse più arcaico e sperimentale appare il Concerto in la minore BWV 1041, che nel primo movimento mostra un marcato influsso vivaldiano, nell uso della forma a ritornelli, con una regolare alternanza del tutti e di episodi solistici, nel largo impiego delle progressioni, nell assegnare al solo passaggi virtuosistici di non grande rilevanza tematica. L Andante contrappone una figura tematica ostinata e molto solenne al basso e una sorta di fiorito recitativo strumentale nella parte del solo, che si dipana per lo più in terzine. Il terzo tempo, Allegro assai in 9/8, riprende la struttura a ritornelli e si presenta con un dirompente ritmo di giga all italiana, che nelle parti solistiche si apre ad accogliere ampi salti virtuosistici nonché figurazioni ostinate. La condotta del Concerto in mi maggiore BWV 1042 appare nel complesso più matura ed ispirata. Nel primo movimento, contraddistinto nella parte del tutti da un energica scansione ritmica, si ripresenta la consueta dinamica a terrazze di matrice vivaldiana, con marcati contrasti fra piano e forte. Ma i temi appaiono qui più individualizzati e più ricca la parte solistica, non solo per le fioriture che la impreziosiscono ma anche per l incisiva funzione di mobilità armonica che essa assume, in particolare virando verso il modo minore, mentre il tutti costituisce un elemento di stabilità, costruendo in tal modo con il solo una dialettica che va ben oltre l opposizione dinamica. Degna di nota anche la cadenza in stile parlante affidata al solo poco prima della conclusione. Nell Adagio si ripropone, come nel BWV 1041, il contrasto fra un ostinato del ripieno e un espressivo canto del solo; il modello può ricercarsi nel Larghetto del Concerto n. 8 dell Estro armonico vivaldiano, ma l ostinato del tutti qui è molto più intenso; quanto alla toccante melodia del solo, essa pare avvicinarsi a una sensibilità albinoniana. L Allegro assai conclusivo si abbandona per lo più a movenze di danza, pur ospitando al centro passi solistici di bravura. Videoimpaginazione e stampa la fotocomposizione - Torino

I due Concerti in do minore per due clavicembali BWV 1060 e 1062 sono a loro volta derivati da due altri Concerti doppi : il BWV 1062 dal Concerto in re minore per due violini BWV 1043, con l abbassamento di un tono; il BWV 1060 si presume invece trascritto non da un concerto per due strumenti simili tra loro, bensì da un concerto per violino e oboe, di cui è stata fatta anche una ricostruzione (BWV 1060a), proprio sulla base della versione per due cembali. Il Concerto BWV 1060 rivela nel primo Allegro un affinità con i Brandeburghesi, e i frequenti effetti d eco ne inseriscono la concezione in una poetica della meraviglia tipicamente barocca. Il Largo ovvero Adagio, affidato ai solisti secondo il modello di Vivaldi, è una quieta meditazione che richiama da vicino il movimento lento del Concerto per violino, archi e continuo op. 8 n. 4 del Maestro veneziano ( L inverno ). Brillante l Allegro finale, con un procedere elettrizzante dei due cembali. Per chi abbia in mente l originale per due violini del Concerto BWV 1062, la versione cembalistica offre un colore più arcaizzante. Le due parti violinistiche passano nelle parti della mano destra dei due cembali, mentre quelle della sinistra ora seguono il tutti, ora impiegano figure nuove di riempitivo ; nell insieme, l originale è seguito in maniera assai puntuale, soprattutto nel primo tempo, in cui risalta l elemento contrappuntistico-imitativo, ben più spinto rispetto alla concezione concertistica vivaldiana. Molto più evidente la differenza con la versione violinistica nell Andante e piano, un commosso dialogo fra i solisti in ritmo di pastorale, che nell originale assumeva un che di preromantico e che qui, invece, la timbrica dei cembali e la necessaria aggiunta di fioriture trasformano in una delicata trina barocca. Dopo quest abbandono a un sogno arcadico, l Allegro assai, con i suoi rabbiosi passaggi discendenti, sembra un disincantato, ma assertivo ritorno alla realtà. Incerta è la data delle quattro Suite (o Ouverture) bachiane per orchestra (o, per meglio dire, per vari organici strumentali). Probabilmente anch esse furono concepite negli anni di Köthen, anche se qualche studioso propone una datazione posteriore, facendo risalire queste opere al periodo di Lipsia (e in particolare agli anni in cui Bach fu alla direzione del locale Collegium musicum: dal 1729 al 1737, e poi di nuovo dal 1739). È stata altresì avanzata l ipotesi che di queste composizioni esistessero due versioni, una di Köthen e una di Lipsia. In ogni caso, è evidente la maturità stilistica dell autore, visibile soprattutto nello scaltrito uso del contrappunto e delle dissonanze. Era tradizione dei complessi strumentali dei Collegia musica di esibirsi in varie manifestazioni legate alla corte, ma anche nel corso di intrattenimenti meno aulici, all aperto, nei giardini e nei caffé (si pensi al Caffé di Gottfried Zimmerman a Lipsia). Ed era invalso spesso l uso di adottare, in simili occasioni, lo stile francese, che ben si adattava sia a celebrare la corte, con la solennità dei brani d apertura (l ouverture, appunto), sia a dilettare il pubblico con la magnificenza e la gaiezza sonora delle danze che seguivano. Tale è il contesto nel quale s inseriscono le Suite di Bach BWV 1066-1069, che prendono anche il nome dall Ouverture con la quale iniziano. Concepita nello stile di Lully, questa esordisce con un Grave in cui abbondano i ritmi puntati (simbolo di un incedere nobile e pomposo), seguito da un Allegro fugato e da una chiusa di nuovo lenta (sostanzialmente, dunque, una forma tripartita ABA, che con le eventuali ripetizioni può diventare AA/BA BA ).

La seconda Suite in si minore BWV 1067 è probabilmente la più tarda. Vi è impiegato un organico basato sugli archi, cui si aggiunge, a volte con funzione di preminenza, un flauto (qualcuno ipotizza che la parte fosse destinata a Pierre-Gabriel Buffardin, virtuoso dell orchestra di corte a Dresda). Aristocratica e piacevole, l opera si articola in sette brani (considerando unite le Bourrée Ie II, che venivano eseguite alternativement, con la ripetizione finale della I), dalla scrittura assai variegata. Sontuosa l Ouverture, impreziosita, nella parte lenta, dalle appoggiature e vivacizzata, nell Allegro, dagli inserti solistici del flauto. Fortemente ritmato il Rondò, che mostra una valorizzazione dei ruoli di violino secondo e viola. Improntata a tranquilla solennità la Sarabande in 3/4, mentre da vivaci dialoghi fra strumenti è caratterizzata la Bourrée I e dal canto del flauto la Bourrée II. Vera Hofmusik ( musica di corte ) la compunta Polonaise, che nel double enuncia il tema originale al basso, fiorito all acuto da un cinguettio del flauto solo. Dopo un pacato Menuet, chiude la Suite una scintillante Badinerie, che ha nella spiritosa sortita discendente del flauto il suo punto di forza. Giulia Giachin

Nel 1994 la Fondazione Academia Montis Regalis diede vita a Mondovì ai Corsi di Formazione Orchestrale Barocca e Classica, con la finalità di offrire a giovani musicisti italiani e stranieri interessati al repertorio sei-settecentesco la possibilità di fare un esperienza unica nel suo genere in Italia. Nacque così l orchestra con strumenti originali Academia Montis Regalis, che dall anno della sua fondazione è regolarmente diretta dai più importanti specialisti internazionali nel campo della musica antica: Ton Koopman, Jordi Savall, Christopher Hogwood, Reinhardt Goebel, Monica Huggett, Luigi Mangiocavallo, Enrico Gatti, Alessandro De Marchi e molti altri ancora. Fin dall inizio, l Academia Montis Regalis all attività formativa ha affiancato quella concertistica riscuotendo positivi consensi. Negli anni successivi l Orchestra ha iniziato un importante progetto discografico con la casa francese OPUS 111, con la quale ha realizzato fino ad ora una decina di cd. L Orchestra è divenuta oggi una realtà professionale tra le più apprezzate a livello nazionale e internazionale, con presenze regolari presso alcune importanti istituzioni concertistiche e festival quali Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, Rassegna Musica e Poesia a San Maurizio di Milano, Amici della Musica di Perugia, di Firenze e di Padova, GOG di Genova, MITO SettembreMusica, Teatro dell Opera di Lille, Teatro Municipale di Losanna, Festival di Montreux, Teatro degli Champs- Elysées di Parigi, Teatro di Poissy, Teatro dell Opera di Halle e di Innsbruck. Molti sono inoltre i riconoscimenti ottenuti in campo internazionale per quanto concerne l attività discografica: Diapason d Or, Choc Musique, Gramophone Choice. Da alcuni anni l Academia Montis Regalis ha affidato il ruolo di direttore principale ad Alessandro De Marchi, con il quale sta partecipando a un importante progetto discografico finanziato dall Istituto per i Beni Musicali in Piemonte (Vivaldi Edition) che prevede l incisione dei manoscritti vivaldiani conservati presso la Biblioteca Nazionale di Torino. Il primo cd della collezione, Juditha Triumphans, ha riscosso un successo straordinario in tutto il mondo: a questa prima incisione se ne sono aggiunte altre quattro fra cui Orlando Finto Pazzo e una serie di concerti per violino e archi realizzati con Enrico Onofri. Parallelamente ha iniziato un progetto che prevede tre cd dedicati all oratorio: San Giovanni Battista di Stradella, Trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel e Davidis pugna et victoria di Alessandro Scarlatti. Fiorella Andriani ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio di Torino, dove ha ottenuto il diploma di flauto e la maturità artistica. Ha proseguito gli studi presso la Musik-Akademie di Basilea, dove si è diplomata con il massimo dei voti e la lode. È stata primo flauto dell Orchestra giovanile svizzera, ha collaborato con la Radio e l Orchestra Sinfonica di Basilea (esibendosi anche come solista), l Orchestra della Svizzera Italiana e l Orchestra da Camera di Mantova. Da alcuni anni si dedica allo studio della musica antica e del flauto traverso barocco, partecipando a corsi internazionali. È seguita da Marcello Gatti (con il quale ha studiato alla Scuola Musicale di Milano) e da Barthold Kuijken, con il quale ha studiato presso il Conservatoire Royale di Bruxelles ottenendo il diploma con grand distinction nel 2002. Sempre nel 2002 ha vinto il terzo premio al Concorso Bonporti di Rovereto (musica da camera su strumenti originali) in duo di flauto e fortepiano. Dal maggio 1993 ricopre stabilmente il ruolo di flauto e ottavino nell Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.

Nato a Bari, Francesco D Orazio si è diplomato in violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi con Carlo Chiarappa e Cristiano Rossi, poi con Denes Zsigmondy presso il Mozarteum di Salisburgo e con Yair Kless presso l Accademia Rubin di Tel Aviv. Si è laureato in lettere con una tesi in Storia della Musica sul compositore Virgilio Mortari. È stato insignito del XXIX Premio Abbiati della critica quale miglior solista del 2009, primo violinista italiano a ricevere questo prestigioso riconoscimento dopo Salvatore Accardo nel 1985. Il suo vasto repertorio spazia dalla musica antica eseguita con strumenti originali (è il violinista dell ensemble L Astrée di Torino) alla musica classica, romantica e contemporanea, dove è l interprete preferito di numerosi compositori. Ha eseguito in prima assoluta lavori per violino e orchestra di Ivan Fedele, Michele dall Ongaro, Michael Nyman, Raffaele Bellafronte, Lorenzo Ferrero, Gilberto Bosco, Marco Betta, Fabian Panisello, Flavio Emilio Scogna, Nicola Campogrande. Di particolare rilievo è stata la sua lunga collaborazione con Luciano Berio, del quale ha eseguito Divertimento per trio d archi in prima mondiale al Festival di Strasburgo, Sequenza VIII al Festival di Salisburgo e Corale per violino e orchestra alla Cité de la Musique di Parigi e all Auditorio Nacional de Música di Madrid sotto la direzione dell autore. Nel 2007 ha inaugurato la 51 a Biennale Musica di Venezia con le prime assolute del Secondo Concerto per violino e orchestra e della Suite The Libertine per soprano, violino e orchestra di Michael Nyman con l Orchestra dell Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Suona un violino di Giuseppe Guarneri Comte de Cabriac del 1711. Mariangiola Martello ha conseguito il diploma di pianoforte, clavicembalo e tastiere storiche presso il Conservatorio di Torino. Borsista della De Sono Associazione per la Musica, ha seguito corsi di perfezionamento e seminari con Bob Van Asperen, Fabio Bonizzoni, Andreas Staier, Temenuschka Vesselinova. Nella stagione 2006/2007 ha vinto il concorso per il ruolo di clavicembalista nell Orchestra Giovanile dell Academia Montis Regalis. Sempre in qualità di clavicembalista collabora stabilmente con l Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e con l Academia Montis Regalis, con cui ha inciso un cd. Dal novembre 2007 al gennaio 2008 è stata impegnata nella realizzazione dell Oratorio di Natale di Bach presso il Theater An Der Wien di Vienna e presso il Teatro dell Opera di Amburgo; nel 2008 è stata assistente alla direzione per la realizzazione in forma scenica dell Oratorio Sant Agnese di Bernardo Pasquini presso il Teatro dell Opera di Innsbruck, nel 2010 per l allestimento dell Olimpiade di Pergolesi. Svolge attività concertistica al clavicembalo e all organo, in veste solistica e in varie formazioni cameristiche, oltre ad accompagnare cantanti ed ensemble vocali; fa parte del gruppo strumentale L Offerta musicale di Torino e del Collegium Pro Musica di Genova.

Giorgio Tabacco, dopo aver ottenuto il diploma di pianoforte presso il Conservatorio di Genova nel 1974, si è dedicato interamente al clavicembalo e alla musica antica: da quel momento ha seguito numerosi corsi in Italia e all estero sotto la guida di Bob Van Asperen e Kenneth Gilbert, dal quale ha ottenuto il diploma di merito presso l Accademia Chigiana di Siena. Nel 1982 è entrato a far parte della classe di Christiane Jaccottet presso il Conservatorio di Ginevra e nel 1984 ha conseguito il Prix de Virtuosité. La sua attività concertistica è molto intensa e lo vede impegnato sia come solista, sia in gruppi cameristici, fra cui spicca l ensemble L Astrée da lui fondato nel 1991. Si è esibito in Italia e all estero come solista e con L Astrée, ospite di importanti associazioni e festival. Molto attento al recupero degli autori piemontesi del Seicento e del Settecento, collabora da molti anni con l Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, con il quale ha realizzato una serie di importanti progetti concertistici e discografici. Recentemente, in collaborazione con Francesco D Orazio e la rivista «Amadeus», ha realizzato tre cd dedicati a Bach, Händel e Haydn. Dal 1994 è direttore artistico dell Academia Montis Regalis e del Festival Armoniche Fantasie. È titolare della classe di clavicembalo presso il Conservatorio di Torino. Se desiderate commentare questo concerto, potete farlo su blog.mitosettembremusica.it o sul sito www.sistemamusica.it