GALAG MASSIMILIANO BRUNO BELLONI

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Mariana Napolitano
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1 GALAG MASSIMILIANO BRUNO BELLONI PIANOFORTE CURRICULUM MUSICALE Nato nel settembre 1949, appassionato di jazz praticamente da sempre. Inizia a suonare e studiare il pianoforte da bambino e dopo aver preso lezioni private, verso i 16 anni frequenta qualche anno di studi classici (armonia e composizione e pianoforte complementare) presso il Conservatorio di Milano. Dal 1968 inizia un lungo periodo da autodidatta studiando e suonando sia Jazz che arrangiamenti (propri) di brani di musica classica e leggera. Si dedica anche e soprattutto alla composizione di brani di musica improvvisata suonandoli poi dal vivo e partecipando anche a diversi concorsi e festival. Contemporaneamente suona per diversi anni come pianista fisso in diversi locali del quartiere di Brera e successivamente del quartiere dei Navigli (accompagnato spesso da un amico contrabbassista). Dal 2000 al 2008 suona sia da solo che in trio in molti locali e alberghi di Milano e della Lombardia tra i quali l Hotel Gran Visconti di Milano, l Hotel de la Ville di Monza, l hotel delle Colonne di Varese. In concerto suona anche nel piazzale delle Armi del Castelvecchio di Verona e al Castello di Montaldo di Torino. Dal 2007 frequenta i seminari estivi InJazz a Fabriano del pianista Giovanni Ceccarelli e masterclass col pianista Mike Melillo ed il sassofonista David Binney. Inoltre partecipa a seminari ed incontri (Walter Donatiello, Daniele Cavallanti, Tiziano Tononi ed i Black Hole) presso la scuola di musica CEMM, Centro di Educazione di Musica Moderna (Bussero, MI) dove si esibisce anche dal vivo in trio. Nella primavera 2008, proprio al CEMM incontra il sassofonista Emanuele Passerini, con il quale crea il progetto New Standard Jazz Duo. Il Duo lavora su un repertorio di brani jazz standard apportando arrangiamenti e cambiamenti radicali sia alla struttura che all armonia, a vantaggio delle parti improvvisate; parallelamente trovano spazio nel repertorio composizioni originali e brani improvvisati. Fin dalla sua nascita il Duo suona in diversi locali del milanese e a Novara. Nel dicembre 2008 viene registrato il primo CD omonimo New Standard Jazz Duo che nella primavera del 2009 viene pubblicato dalla casa discografica UltraSound Records. Il CD viene recensito positivamente da Jazz Italia. Nel settembre 2009 e 2010 il Duo partecipa al festival MITO a Milano e al festival Estate sui Navigli. Nella primavera 2010 il Duo registra una serie di composizioni originali e improvvisazioni per la pubblicazione di un CD Paintings, che viene pubblicato da Splasc(h) Records. Il CD è arricchito da due recensioni molto positive di Daniele Cavallanti e Tiziano Tononi. Nel maggio 2011 viene registrato dal vivo un concerto del Duo presso la Chiesa Anglicana di Losanna, dove in quattro brani originali suona anche il grande organo della chiesa riuscendo a creare un atmosfera particolare e magica che insieme al sax di Emanuele riesce a coinvolgere il pubblico in un crescendo di particolari emozioni. Dato gli apprezzamenti ed il successo riscontrato, viene pubblicato da UltraSound Records il CD Live in Lausanne. Nel 2012 il Duo registra il quarto CD Talk and Fly, che è in corso di pubblicazione. I brani si basano essenzialmente sull improvvisazione, senza schemi prestabiliti, senza usare alcuno spartito e senza stabilire tonalità, ritmo alcuno o velocità di esecuzione. Il Duo si affida solo alla conoscenza reciproca del loro modo di suonare ed all interplay che fin da quando si sono conosciuti ha contraddistinto il loro duo. Il loro modo particolare di interpretare gli standards è innanzitutto basato sul fatto di catturare le atmosfere dei brani originali. E da questo punto di partenza che prende l avvio lo sviluppo dell improvvisazione che non tiene più conto né di temi o di melodie o di

presso il Conservatorio di Milano. Dal 1968 inizia un lungo periodo da autodidatta studiando e suonando sia Jazz che arrangiamenti (propri) di brani di musica classica e leggera.

2 strutture, in modo da aprire a 180 l idea del brano fino ad arrivare a nuove tonalità, melodie, ritmi o colori che comunque prescindono dal tema di partenza. Il concetto base è la totale libertà di interpretazione che può imboccare nuove infinite strade o al contrario chiudersi in se stessa gestendo le emozioni in maniera introspettiva. Per quanto riguarda i brani di loro composizione sono in proporzione la maggior parte. Si creano essenzialmente al momento, suonando. Si sviluppano a seconda degli input che uno da all altro, in modo da suggerirsi a vicenda gli itinerari da percorrere e da esplorare con tutte le dinamiche, le timbriche e tutta la gamma espressiva che i loro rispettivi strumenti possono offrire, fino anche a cercare di imitare il concetto di fugato bachiano. Informazioni e contatti: galagmassimilianobrunonelloni@ymail.com

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