PRIMA REGOLA: MANTENIAMO LA CALMA NON METTIAMO IN PERICOLO DI VITA ANCHE NOI CHIAMIAMO IL 118



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Transcript:

PRIMA REGOLA: MANTENIAMO LA CALMA NON METTIAMO IN PERICOLO DI VITA ANCHE NOI CHIAMIAMO IL 118 Nella scala di priorità (1. pericolo di vita, 2. situazione gravissima ma che può attendere, 3. situazione che non mette in pericolo la sopravvivenza anche se può provocare disabilità) osserviamo come sono i parametri vitali che assicurano le funzioni vitali dell organismo: attività cardiaca attività respiratoria stato di coscienza che si valutano in questo modo: attività respiratoria: si può valutare osservando se il petto si alza e si abbassa, se il fiato appanna un vetro, o ascoltando il rumore del respiro; la situazione è particolarmente grave se la frequenza respiratoria è sotto i 10 respiri al minuto ( potrebbe esserci un danno cerebrale che interessa il centro che controlla il respiro) o sopra i 28 al minuto (in questo caso, può esserci trauma toracico che l organismo tenta di compensare andando in iperventilazione) si deve pure controllare se il colorito è cianotico, alias blu (in particolare si nota sulle labbra, sulle orecchie e sulle punte delle dita), se c è una limitata espansione del torace, se sono presenti segni di contusione, se l infortunato tende a mantenere una posizione particolare, che gli provoca meno dolore 4-5 minuti di assenza di ossigeno = morte delle cellule nervose attività cardiaca: il polso migliore, in caso di urgenza, è quello carotideo, che si sente 2 cm circa a lato del pomo d Adamo (vd fig 1). Il polso si può sentire anche in altre parti del corpo premendo l arteria contro l osso ( generalmente si usa il polso radiale). 1

frequenze cardiache al di sotto delle 50 al minuto o al di sopra delle 160 al minuto indicano una situazione grave stato di coscienza: l infortunato è sveglio? Apre gli occhi? risponde a semplici domande? esegue semplici comandi? risponde solo a stimoli dolorosi? ricorda l accaduto? più difficili da valutare sono le condizioni di lipotimia 1, sincope 2 e stato di coma 3, che comunque non richiedono intervento di rianimazione cardiocircolatoria, ma solo di mantenere pervie le vie respiratorie in attesa dei soccorsi trauma cervicale ogni volta che il meccanismo traumatico potrebbe aver interessato la colonna vertebrale (caduta dall alto, incidente d auto, se l infortunato è stato colpito da un peso...) ci si deve comportare come se ci fosse frattura cervicale (cioè lasciandolo fermo); questo condiziona tutte le nostre mosse successive se spostare l infortunato è strettamente necessario per salvargli la vita, lo spostamento si deve effettuare tenendo capo, collo e tronco immobili l uno rispetto all altro shock è una carenza di ossigeno a tutti gli organi secondaria un minor arrivo di sangue. Le cause sono svariate, tra queste il trauma in cui intervengono diversi fattori (dolore, freddo, paura); per questo è bene coprire l infortunato, non fargli fare movimenti che gli possano provocare più dolore di quello che già prova, e infine tranquillizzarlo e non spaventarlo con frasi tipo Hai visto che roba?! 1 Sensazione di malessere, testa vuota, rumori, scintillii, pallore, sudorazione fredda. Può precedere la sincope. 2 Perdita di coscienza transitoria per scarsa ossigenazione del cervello 3 perdita prolungata di coscienza 2

una persona con shock potrebbe presentarsi con pallore, battito cardiaco accelerato, incoscienza, pressione molto bassa. ferite sono di tre tipi: di punta, es. chiodo, a rischio di infezione, di taglio, es. coltello, che sanguina di più ma presenta meno rischi di infezione e lacero-contusa, es. caduta su un sasso appuntito, che spesso è molto sporca. per piccole ferite, va effettuata una disinfezione meccanica sotto l acqua, poi va disinfettata con un disinfettante (meglio di tutti l acqua ossigenata) se è sanguinante, si deve esercitare una pressione locale per 10 minuti (in questo tempo prende il via il processo di coagulazione) le grandi ferite vanno coperte con un panno pulito, e l emorragia va fermata, possibilmente non con uno spago! meglio di tutto sarebbe il bracciale per misurare la pressione, che noi portiamo sempre con noi in uscita; se non dovessimo averlo con noi, possiamo comprimere l arteria sull osso (se la ferita è arteriosa), o comprimere la ferita. Come faccio a capire se la ferita è arteriosa, venosa o capillare? tipo caratteristiche comprimere arterioso Rosso vivo, pulsa A monte capillare Continuo, lento sopra venoso Rosso scuro A valle il sangue dal naso si tratta come una piccola ferita, e si blocca comprimendo tutta la narice per 10 minuti ustione va lavata con acqua fredda 3

se piccola, va coperta con garze grasse non adesive e la cute deve essere tenuta umida (possiamo tranquillamente eliminare il Foille dalle nostre casse PS) le grandi ustioni si classificano per profondità e per estensione la profondità (il cosiddetto grado dell ustione) si valuta così: 1 rossore 2 bolle (non vanno bucate!!!) 3 morte della cute per valutare l estensione, il corpo viene diviso in aree: capo 9% torace avanti 18% torace dietro 18% braccia 9% ciascuno gambe 18% ciascuna se è interessato dall ustione più del 10% del corpo, si parla di malattia da ustione; sopra il 25%, l infortunato va trattato in un centro grandi ustioni perché si presentano rischi collaterali gravi (disidratazione, rischio di infezione...) intossicazioni intossicazione da monossido di carbonio il monossido di carbonio (CO) è inodore e incolore ed è prodotto dalla combustione bisogna evitare che ci sia una fiamma in un ambiente chiuso, non ventilato (caminetti, boiler e altre fiamme) si deve sospettare intossicazione quando più di una persona sta male in un ambiente; i sintomi sono mal di testa, nausea, perdita di conoscenza (quando la persona assume un colorito rosso ciliegia probabilmente è già troppo tardi!) in caso di intossicazione si deve: coprirsi la bocca con mascherina o panno ventilare l ambiente prima di soccorrere la persona (potremmo star male anche noi) spostare la persona intossicata 4

nei casi gravi va somministrato ossigeno, anche in camera iperbarica intossicazioni alimentari botulino da conserve casalinghe mal conservate è il più pericoloso (si rischia la vita), i tempi di intervento sono ridotti la tossina del botulino agisce a livello neurologico. Può iniziare con nausea, vomito e poi compaiono stanchezza, disturbi della vista, della parola, bocca secca, pupilla dilatata salmonella può essere presente in cibi derivati da uovo crudo causa vomito e diarrea, crampi addominali intossicazioni da funghi le più pericolose danno sintomi a lungo intervallo (dopo 6 ore) le intossicazioni acute sono in genere più facilmente risolvibili, perché con il vomito si elimina la fonte di tossicità la cosa migliore è provocare il vomito e conservarlo (può servire ai valenti micologi per individuare la specie di fungo che ha causato l intossicazione) N.B in queste intossicazioni alimentari di solito sono coinvolte più persone. il vomito va sempre bene se non quando si è ingerita: una sostanza caustica (acido forte o base forte, il vomito può causare un ustione dell esofago) benzina o derivati dal petrolio (rischio di inalazione) sostanze schiumogene (possono ostruire le vie respiratorie) l antidoto può essere il carbone vegetale per le intossicazioni da farmaci, il vomito va bene 5

shock anafilattico è un rapido calo della pressione causato dalla vasodilatazione (es. per puntura d insetto in soggetti predisposti) In teoria, chi sa di essere a rischio dovrebbe avere con sé dei farmaci (cortisonici, adrenalina autoiniettante), quindi informiamoci prima! Se ve lo riporta e non ha con sé i farmaci chiamate di corsa il 118 ( bisogna intervenire nei casi gravi nel giro di mezz ora perché non riesce a respirare!!) morso di vipera il morso di vipera non è mortale immediatamente, mentre può esserlo lo shock anafilattico al siero; si sa pure che il veleno circola principalmente per via linfatica e non ematica, quindi non ci troveremo neppure costretti ad incidere il morso della vipera le cose da fare veramente, in attesa di soccorsi, sono fasciare l arto dall alto verso il basso, e far camminare il paziente il meno possibile per rallentare la circolazione del veleno (chi sa riconoscere una vipera? 4 ) crisi epilettica è legata a una scarica abnorme di un gruppo di neuroni. va garantita la pervietà delle vie aeree (ci può essere il morso della lingua all inizio della crisi) fate attenzione che cadendo non subisca grossi traumi ( sbatta la testa o la colonna per terra) non contenete i movimenti che sono in atto alla fine mettete in pos di sicurezza. Ci sono molti tipi di crisi epilettiche. La più pericolo è quella che comporta perdita di coscienza (può essere preceduta da un grido) seguita prima da scosse e poi da irrigidimento. Nella fase postcritica il soggetto è molto sonnolento e fa fatica a riprendersi. 4 testa aguzza pupilla ellittica, coda tozza e corta. Morso: due forellini distanti 1 cm 6

febbre va sempre trattata sopra i 38 C, con tachipirina o novalgina COSA FARE QUANDO SI TELEFONA AL 118 prima di telefonare, dovete chiarire dove ci si trova e che cosa è successo al paziente, poi si deve: comunicare cosa è successo non interrompere mai la telefonata dare sempre il numero di telefono da cui si chiama lasciarsi guidare dall operatore nella telefonata mantenete sempre la calma. SOCCORRERE chiamare il 118 ( responsabilità etica e giuridica) valutate i parametri vitali e se necessario rianimate ( mantenere le vie aeree pervie, respirazione artificiale, massaggio cardiaco) arrestare le emorragie coprire l infortunato immobilizzare le fratture parlare all infortunato e tranquillizzarlo DA NON FARE mettere l infortunato in piedi spostarlo in modo inadeguato causargli shock (da dolore, da paura, da freddo) caricarlo su un auto di passaggio dare da bere togliere i vestiti affaticare l infortunato con domande inutili dimostrarsi preoccupati SCALA DELLE URGENZE estrema urgenza: 7

- arresto del respiro e del circolo - ostruzione delle vie aeree - stato di shock prima urgenza: - politraumatismi - traumi toracici e addominali, anche aperti - coma profondo - emorragie arteriose - ustioni di 2 e 3 grado superiori al 50% della superficie corporea - fratture della colonna seconda urgenza: - fratture di arti anche esposte (cioè si vede il moncone osseo che spunta) - ferite profonde I NUMERI DI EMERGENZA 118 emergenza sanitaria 113 soccorso pubblico 115 vigili del fuoco 8