FILOSOFIA DELLA SCIENZA Kuhn e le rivoluzioni, seconda parte

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Transcript:

FILOSOFIA DELLA SCIENZA 17-18 Kuhn e le rivoluzioni, seconda parte

Esempio di rivoluzione: la rivoluzione copernicana Galileo Galilei difende la teoria copernicana contro la chiesa cattolica all inizio del 1600, ma l intero processo che porta ad abbandonare il paradigma geocentrico di Tolomeo a favore di quello eliocentrico di Copernico dura fino alla fine del 1700, quando la teoria della gravitazione di Newton offre una spiegazione comprensiva di fenomeni diversi come il moto dei pianeti, la caduta dei gravi, l influsso della luna sulle maree, eccetera.

Vantaggi del paradigma tolemaico Il paradigma eliocentrico tolemaico era adeguato all osservazione senza strumenti Consentiva previsioni abbastanza accurate delle posizioni dei pianeti Era in accordo con l interpretazione letterale della Bibbia e consentiva ai teologi di localizzare il paradiso al di sopra della Terra Si accordava con la spiegazione di Aristotele del moto dei corpi

Il salto da un paradigma all altro Si nota che I pianeti non descrivono cerchi perfetti, ed è necessario introdurre gli epicicli Un caso di scienza normale: di fronte a nuove osservazioni non compatibili con il paradigma, invece di abbandonare le leggi e le ipotesi fondamentali, si trovano aggiustamenti interni Le anomalie però si accumulano, e per darne conto si formano diverse varianti della teoria tra loro in competizione C è un problema pratico: la riforma del calendario viene richiesta dalle autorità politiche (e il calendario dipende dall astronomia) C è un alternativa: la teoria copernicana

Problemi iniziali del paradigma copernicano In contraddizione con l osservazione immediata (il Sole si muove, la Terra è ferma) In apparente contraddizione con l osservazione con strumenti, in alcuni casi: Tycho Brahe prevede che se la Terra si muove da una parte all altra rispetto al Sole, le stelle lontane si dovranno vedere da un altra direzione. Il fenomeno non si osserva e questa, all epoca, costituisce una falsificazione della teoria copernicana (parallasse stellare) Il famoso argomento della Torre prevede che un peso che cade dall alto non atterri perpendicolarmente al punto di caduta, se la Terra si muove. Ma l osservazione smentisce,

La parallasse stellare, e la sua evoluzione ben definita nel corso dell'anno, costituiscono una ben specifica predizione del modello copernicano. Dunque, come mai l'osservazione di questo fenomeno non ha permesso immediatamente di scegliere il modello cosmologico corretto? La ragione sta nell'esiguità di questo fenomeno. La strumentazione a disposizione all'epoca era inadeguata per questo tipo di misure. La misura della posizione degli astri nel cielo è per di più complicata dall'effetto dell'atmosfera terrestre (che deflette i raggi di luce che la attraversano). Pertanto, le prime misure di parallasse per corpi al di fuori del sistema solare risalgono al XIX secolo, quando per la prima volta si riuscì a misurare lo spostamento delle stelle più vicine come 51 Cyg e Vega (precisamente, fu per primo Friedrich Wilhelm Bessel nel 1838 a determinare la parallasse di 51 Cyg). Il modello copernicano, ormai, aveva già acquistato abbondante credito a quel tempo. Oggi la misura della parallasse stellare è utilizzata come indicatore fondamentale di distanza, in quanto permette di misurare in modo diretto la distanza delle stelle più vicine alla Terra.(Fonte vialattea.net)

Soluzione di Galileo: per il pincipio della relatività del moto, un moto che preserva il rapporto tra vari oggetti non viene percepito (il movimento della Terra non viene percepito da un osservatore sulla Terra) Argomento della torre

Una scelta razionale? Secondo Kuhn, i valori delle persone e degli scienziati determinarono il cambio di paradigma, più che l evidenza a disposizione Chi apprezzava la semplicità e il rigore matematico era a favore del modello copernicano, chi prediligeva il rispetto della tradizione e del senso comune preferiva quello tolemaico Questo dovrebbe mostrare che la scienza non è priva di elementi ideologici e non è priva di valori. Lo è? Valori: quando giudichiamo qualcosa come bello, buono, desiderabile o cativo, indesiderabile, immorale esprimiamo un valore. I valori non dipendono dai fatti, ma dai principi.

Teoria e osservazione Anche l osservazione ha presupposti, non è pura. Se voglio osservare gli insetti, parto da un idea di che cosa siano gli insetti, cioè da una tassonomia o classificazione preteorica. Se voglio spiegare il moto dei corpi, osservo un certo tipo di fenomeni e non un altro (per Aristotele, i corpi sulla Terra, per la fisica successiva, anche i corpi celesti). Vedremo anche: se voglio osservare i disturbi mentali, mi concentro su certi comportamenti, ma già questo presuppone che io abbia un idea preteorica di che cosa sto cercando L osservazione scientifica poi presuppone le conoscenze precedenti: una certa proteina che stiamo indagando si comporterà plausibilmente come altre che ci sono note. à Questo è normale e desiderabile nella pratica scientifica

Teoria e osservazione In alcuni casi è impossibile vedere qualcosa senza conoscere la teoria di sfondo e il metodo di lettura delle immagini

Teoria e osservazione In altri casi certe esperienze visibili non diventano salienti finché non abbiamo una ragione per prestarvi attenzione - Le macchie solari erano state viste dagli astronomi cinesi prima di Galileo, e non erano state notate

Teoria e osservazione

Teoria e osservazione Repulsione elettrostatica, non rimbalzamento meccanico di particelle Diventa saliente con l invenzione delle macchine elettrostatiche e si comprende solo con la spiegazione dell energia elettrica basata sulle scoperte di Franklin, Priestley, Coulombe Volta

Teoria e osservazione Kuhn ha un punto più forte: sostiene che ogni esperienza visiva è dipendente da chi guarda. Non esiste un mondo oggettivo e neutrale che osserviamo e rappresentiamo con yna teoria scientifica. Come nel caso della figure gestaltiche (vedi lezione precedente), è sempre possibile dare due interpretazioni visive dello stesso stato di cose, e successivamente una serie di teorie alternative. Vedere è sempre interpretare L osservazione non è più la base neutrale e oggettiva su cui si costruisce una teoria scientifica Cfr: induttivismo Cfr. L esperimento cruciale in cui un osservazione discordante con la teoria ne costituisce la falsificazione

Razionalità? Kuhn comunque vuole salvare l idea che una teoria scientifica abbia regole o principi (anche se se non puramente razionali e oggettivi). Si sceglie infatti per: - Accuratezza empirica - Ampia portata esplicativa - Più semplicità possibile - Fecondità, cioè capacità di produrre nuovi interrogativi e quindi previsioni La verità non è in gioco (la verità è relativa)