LA GAZZETTA DELLA VILLA



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LA GAZZETTA DELLA VILLA Primo settimanale sportivo V.S.G. TUTTO IL GIALLO DELLA VILLA Anno 3, n 12 Lunedì 23 Marzo 2009 CONSIGLI DI STAGIONE... a c u r a d i D a v i d e Te r r i t o Si sa, dopo Natale ed inverno l insidioso nemico della prova costume comincia a avanzare serpeg giando, e cenoni, panettoni &co. presentano il conto sotto forma di spietati depositi adiposi ormai non più nascondibili sotto gli abbondanti maglioni. La soluzione? Come sempre, gli arguti villici ne hanno una. Correre è la più istintiva e naturale attività fisica che l uomo conosca, un vero toccasana per tutto l organismo. Seconda solo al nuoto in quanto a consumo di calorie, la corsa permette di tonificare muscoli ed articolazioni, mantenere il cuore in forma e, diciamocelo, incontrare belle figliole che con il tepore della primavera spuntano come le margherite al Valentino. Ma c è dell altro: correre è un vero e proprio antistress. La spinta, la velocità, l aria che brucia nei polmoni, sentire il sangue scorrere, sentirsi vivi: oltre che bruciare calorie superflue e scaricare i nervi, il podista affezionato può fare affidamento su una sana e naturale dose di endorfine. Ora che arriva la primavera è proprio il momento per scrollarsi di dosso vecchie tristezze e rabbia repressa, baciati dal sole e corroborati dall ormone del buonumore. Sappiamo già che numerosi villici sono già provetti maratoneti, o quasi, che non hanno abbandonato gli allenamenti nemmeno durante il rigore dell inverno; per gli altri, tuttavia, la redenzione è ancora possibile. Passati gli ultimi goderecci stravizi culinari di Pasqua, c è ancora tempo per mettersi in pantaloncini e canottiera e uscir fuori a godere della bellezza del mondo, e trarne pure un utile vantaggio in resistenza e forma fisica. Le parole d ordine sono progressione e continuità, armati di orologio e cardiofrequenzimetro cominciamo pian piano a fare strada (sia metaforicamente che letteralmente!) verso una invidiabile forma fisica. Se si è principianti non ci si spaventi di fronte agli indolenzimenti: la perdita di motivazione è dietro l angolo. Nel primo periodo è normale avere piccoli dolori muscolari, l importante è non scoraggiarsi e continuare gradualmente, e nel giro di pochi allenamenti ci si renderà già conto di quanto la forma fisica sia migliorata. Altro must della corsa è lo stretching: non dimentichiamo mai a inizio e fine corsa una seduta di almeno dieci/quindici minuti di allungamento muscolare, esso infatti aiuta il recupero dei muscoli, il riassorbimento dell acido lattico e previene gli indolenzimenti di cui sopra. Per finire, un occhio di riguardo alla dieta: carboidrati fino a due ore prima dell allenamento (mai comunque dopo le 18) e proteine a cena: aiutano il recupero della fatica durante il sonno e rigenerano i muscoli. Che dire ancora? Tutti fuori alla prossima giornata di sole! NOTIZIE DELLA SETTIMANA TRIENNIO 3 - RESTO 5 IL RESTO NON SI ARRESTA BIENNIO 3 - ECONOMIA 2 IL BIENNIO FA POCA ECONOMIA 300: IL NUOVO FILM DI F. INZAGHI

IL BIENNIO FA POCA ECONOMIA Il Biennio vince 3-2 e abbandona l ultima posizione in classifica Raul Giacometti Stadium, mercoledì 18 marzo. Recupero della prima giornata di ritorno: Biennio ed Economia si affrontano in una gara fondamentale in chiave classifica, per recuperare terreno su Resto e Triennio. Righetti, dopo la pesante sconfitta rimediata la scorsa settimana con la squadra di Salemme V., non cambia molto nella formazione: lascia a casa Benedetto, si affida ai soliti Fanelli e Riva, e, a causa delle assenze di Storino e Nettuno, punta sull aggressività di Babu e del neo-acquisto Gavotto, arrivato direttamente da Economia. Il Berga, invece, opta per un rimescolamento delle carte: decide di schierare dal primo minuto una formazione un po rimaneggiata, (con Parente in porta, Molifoot, Pintus sulle fasce e Arcudi in attacco), portandosi in panchina Montemarano F., Soro, Mazzone e Boffa. I primi minuti di gioco sono un assolo del Biennio: la squadra di Economia è completamente schiacciata nella propria metà campo, a causa del gioco opprimente degli avversari, che, a seguito di buone azioni di prima e passaggi smarcanti efficaci, impensieriscono più volte Parente con conclusioni più o meno ravvicinate. Al 6 p.t. la difesa di Economia si addormenta e regala un occasione ghiotta ad un ispirato Riva F., il quale, con una tiro preciso e potente sotto l incrocio, non perdona e porta in vantaggio la sua squadra: è 1-0. Economia non ci sta, rialza la testa e comincia a giocare in modo decente, supportata dal tifo assordante di Sofia. Nonostante alcune iniziative di uno scatenato Fanelli e la traversa colpita da Righetti, all 11 p.t. il Berga agguanta il pari con un gran tiro da fuori area che si insacca nell angolo basso sinistro della porta di Di Paolo. La partita è ora più equilibrata: entrambe le squadre si sfidano a viso aperto, intensificando le azioni d attacco, ma sprecando anche molte occasioni utili; Molifoot e Spad rischiano entrambi un autorete. Sul finale della frazione di gara, la sorpresa che non ti aspetti: Economia in vantaggio con Montemarano F., su bell assist di Berga, dopo un involata di forza sulla fascia. Nel secondo tempo entrano in campo Mazzone e Boffa per Economia, Babu e Steve per il Biennio. La partita prende un altra piega: questa volta è la squadra del Berga che prova a portarsi avanti, ma il Biennio tiene bene e punge sulle ripartenze. Al 5 Berga ferma irregolarmente Babu e Buba fischia una punizione da posizione insidiosa a favore del Biennio: Mazzone piazza la barriera in modo impreciso e incassa il 2-2 da Righetti, che insacca con un bel tiro a giro, preciso e potente. È un campanello d allarme. Economia prova e riprova a ri- portarsi in vantaggio, ma le conclusioni di Soro e Montemarano vengono bloccate da un superbo Di Paolo, che pare aver ritrovato lo stato di grazia dell anno passato; Berga e Molifoot tentano dalla distanza, ma con scarsi risultati. Nel finale, i giocatori di entrambe le squadre appaiono stanchi e provati dalla fatica, e la partita sembra avviarsi alla conclusione con un pareggio inutile. Al 23 si assiste ad una delle ultime azioni di attacco di Economia: tutti i giocatori salgono oltre la metà campo, Molifoot, ultimo uomo, si dimentica di Righetti, Riva recupera il pallone, riparte in contropiede e lancia al suo capitano, il quale, solo davanti a Mazzone, insacca, portando la sua squadra sul 3-2. È il goal della beffa, pesantissimo, che condanna Economia all ultimo posto della classifica e che regala 3 punti inaspettati al Biennio. Boffa e Boffa J. ECONOMIA: Berga instancabile; Soro e Montemarano spreconi. PARENTE, Subisce solo un goal, su dormita colossale della difesa. Alcune incertezze, ma buone parate. MAZZONE, Rimane immobile sulla punizione-fucilata di Righetti, su cui si assume le sue responsabilità. Incolpevole sul goal in contropiede del medesimo. Sfortunato. BERGA, voto 7-. (RETE al 11 p.t.) Gran goal da fuori area e assist chirurgico per Montemarano. È l ultimo a soccombere, di grinta ne ha da vendere, anche se a volte è troppo nervoso. Onnipresente. MOLIFOOT, Si propone molte volte dalla distanza in fase offensiva, ma non centra la porta. Colpevole sul goal decisivo di Righetti. Impreciso. PINTUS, Si sacrifica per la squadra, correndo in tutte le parti del campo, recuperando buoni palloni e servendo numerosi assist per gli attaccanti. Regista. MONTEMARANO F., (RETE al 23 p.t.) Entra in campo e segna il goal dell illusione. Nel secondo tempo insiste in fase offensiva, ma sciupa due clamorose occasioni ravvicinate. Sprecone. SORO, voto 5. Si lascia andare a dichiarazioni provocatorie ( Se segna Gavotto, il calcetto chiude i battenti! ), dimenticandosi come si dovrebbe giocare. Conclusioni da dimenticare che vanificano le azioni della squadra. ARCUDI, voto s.v.. Gioca solo i primi 10 minuti, senza incidere sulla partita. Mourinho. BOFFA, Tiri poco precisi, ma alcune buone chiusure, anche se dimentica spesso di chiudere le gambe sui tunnel irridenti di Righetti. Preferisce la compagnia di Sofia in panchina. Marpione. BIENNIO: Di Paolo: parate che valgono goal; Riva e Righetti ispirati. DI PAOLO A., voto 8. Migliore in campo. Le sue parate hanno il sapore di goal: prende due reti su cui non ha responsabilità, ma nelle altre occasioni è un gatto con riflessi vincenti. Paratutto. FANELLI, voto 6,5. Chiusure efficaci in fase difensiva, la mira non è il suo forte in fase offensiva: si mangia un goal già fatto. Valido. RIVA F., voto 7,5. (RETE al 6 p.t.) Si propone sempre in attacco e non sbaglia SPAD, voto 5,5. Non entra mai in partita. Prestazione opaca. Rischia una goffa autorete. Fantasma. RIGHETTI, voto 7,5. (RETI al 5, 23 s.t.) Due reti fondamentali: pareggio su punizione e vantaggio finale su azione in contropiede. Famelico. STEVE, voto 5,5. Gioca poco e non incide sulla partita. Si vede che è il compagno di stanza di Spad: Fantasma II. BABU, Instancabile motorino di centrocampo, merito del dietologo che gli ha prescritto una dieta ferrea ed un attività sportiva intensa. Corre molto, ma sbaglia un goal facile. Trattore. GAVOTTO, Esordio in chiaro scuro. Non si è ancora adattato agli schemi di gioco della squadra. Tenta alcune azioni di sfondamento, ma con scarsi risultati. Opaco. 23/03/2009 n 12 pag.2

IL RESTO NON SI ARRESTA Triennio in vantaggio al termine del primo tempo; poi Nasatti dilaga: finisce 3-5 Raul Giacometti Stadium, giovedì 19 marzo. Nella seconda partita di recupero, in un match-chiave acceso ed altamente elettrizzante, si sono sfidati Resto e Triennio. Abbondante la presenza di spettatori sulle tribune, eccessiva, invece, in panchina, dove, per regolamento, dovrebbero stare seduti solo i giocatori in distinta! Ciccio Biglieri, assente per tutta la settimana, cede per l occasione la fascia di capitano a Walter Nasatti, il quale, orfano dell infortunato Ganora (presente in panchina a tifare per i compagni fino allo sfinimento), e condizionato dalle assenze di Gilibert, Vetulli, Corbo e Gavoci, riesce comunque a schierare in campo una buona squadra. Salemme V., dal canto suo, lascia a riposo Einaudi, Big Jim, Porfiri e il dolorante Pozzo, ma richiama Civiello e il Mago Forrest, due pedine importanti per sostenere l attacco trainato dal Nonno Adamo. Pronti e via, dopo appena un minuto il Triennio si ritrova subito in vantaggio: rinvio errato del Gatto, (portiere per l occasione), che scaglia la palla sul Nonno, il quale sembra colpire di testa e di mano (goal regolare?). Il Resto non si abbatte, crea gioco e arriva più volte alla conclusione, ma la difesa del Triennio è ben abbottonata, e Tagliarini, quando è chiamato in causa, non delude ed effettua ottime parate. Nel finale del primo tempo la partita si fa avvincente: Capaldi L. acciuffa il pareggio con un gran tiro da centro campo; Salemme V. riporta la sua squadra in vantaggio; Freddy pareggia nuovamente con conclusione in scivolata (goal regolare?). Ma nel recupero del primo tempo è il Mago Forrest a deviare un tiro sporco di Tyson da centro campo e a firmare il momentaneo 3-2, dopo una frazione di gioco piuttosto equilibrata. Nel secondo tempo i giocatori di entrambe le squadre rientrano in campo più determinati che mai a vincere. Il Triennio cerca di mettere al sicuro il risultato, con azioni di prima e giocate di fino di Salemme e del Nonno. Il Resto agguanta il pari dopo 4 minuti con il solito Nasatti, che scarica in porta con violenza. In seguito è sempre il capitano, migliore in campo, a chiudere la partita con due goal straordinari. Nel finale la partita si fa tesa, complici i due direttori di gara, Arcudi e Spad, che si sono dimostrati piuttosto impreparati nell arbitraggio e che hanno lasciato correre troppo su alcuni falli, perdendo definitivamente il controllo della partita. Il Triennio diventa meno incisivo, il Resto tiene, conquista la quarta vit- toria nel torneo e vola così a 13 punti, a +7 su Triennio e Biennio. ARCUDI E SPAD, voto 3. Bocciati senza attenuanti. Perdono subito il controllo della partita, convalidando 2 reti, una al Triennio (Adamo) e una al Resto (Freddy) ai limiti della regolarità, per non definirli irregolari. Fanno correre troppo su falli evidenti, che non fanno altro che incattivire la partita. Dovrebbero allontanare dalla panchina delle due squadre tutte le persone che non sono in distinta e che fomentano rendendo tesa l atmosfera in campo A studiare il regolamento! TRIENNIO: Tagliarini altalenante; Tyson e Mago Forrest, OK. TAGLIARINI, Serata difficile per il portiere del Triennio: incassa 5 goal, su cui non è sempre responsabile, ma in molte occasioni risulta decisivo nelle chiusure. Altalenante. TYSON, Buone chiusure difensive, qualche tiro- meta di troppo in attacco. Assist per Forrest decisivo, anche se un po fortuito. Costante. CIVIELLO, Fa il suo lavoro in difesa, anche se sulla lunga distanza commette alcuni errori. Non lascia grosse tracce sulla partita. Sufficiente. RIVA A., voto s.v. Convocato da Salemme per la partita, è come la temperatura di Bolzano: non pervenuto. MONTESU, voto s.v. Non gioca. Come Arcudi la scorsa settimana SALEMME V., (RETE al 21 p.t.) Segna il goal del momentaneo 2-1. Cerca di perforare la difesa del Resto con i soliti numeri, ma è fermato, molte volte irregolarmente, da Altana. Si sacrifica per la squadra, dispensando numerosi passaggi. Coraggioso. MAGO FORREST, (RETE al 26 p.t.) Deviazione vincente su tiroassist di Tyson. Cerca di alimentare le azioni d attacco con tunnel, slalom e passaggi smarcanti. Cinico. ADAMO, (RETE al 1 p.t.) Rete fortuita all inizio della gara, anche se ai limiti della regolarità. Conferma a tratti i numeri mostrati contro il Biennio. RESTO: buona prova di Altana; Nasatti, tripletta da urlo. SIMONI, A causa delle assenze di Gilibert e Vetulli, si ritrova a giocare in porta, ruolo a lui poco congeniale. Qualche incertezza, ma nel dubbio spazza via, salvando il risultato. Caparbio. CAPALDI, (RETE al 20 p.t.) Il solito Ludo: incita la squadra in ogni momento, chiude bene in fase difensiva ed effettua bei passaggi e molte conclusioni in fase offensiva. Instancabile. ALTANA, Prende confidenza con la squadra e gioca una buona partita, sia in difesa che in attacco: chiusure decisive e passaggi efficaci. In crescita. FREDDY, (RETE al 24 p.t.) Inizio un po titubante, a causa del pressing degli avversari. Poi entra in partita: slalom e conclusioni potenti in porta ne sono testimonianza. Bellissimo il goal, anche se in scivolata Fiocina. WALTER, voto 9. (RETI al 4, 15, 21 s.t.) Nonostante le assenze, il capitano acquisito riesce a costruire un ottima squadra. Tripletta da urlo che lo porta in solitario in vetta alla classifica marcatori. Insostituibile ed incisivo: possente nel gioco aereo, energico nei contrasti, superbo nelle conclusioni a rete. Combatte fino alla fine. Gladiatore. BUBA, Dà un prezioso supporto alle azioni offensive e in alcune occasioni cerca il goal, anche se la mira non è delle migliori. Utile. PERETTI, Entra in campo negli ultimi minuti della gara, cercando di rendersi pericoloso in attacco. Volenteroso. 23/03/2009 n 12 pag.3

CLASSIFICA TORNEO CALCETTO Squadre Punti Giocate Vinte Pareggiate Perse Gol Fatti Gol subiti Diff. Reti RESTO 13 5 3 1 0 21 10 11 TRIENNIO 6 5 2 0 3 14 15-1 BIENNIO 6 5 2 0 3 11 19-8 ECONOMIA 4 5 1 1 3 14 16-2 I TOP DELLA SETTIMANA TOP TOP TOP FLOP WALTER GAVOTTO DI PAOLO RIVA F RIGHETTI SORO MOLIFOOT MAZZONE FREDDY SPAD PUBBLICITA Marcatori 7 reti : Nasatti 5 reti : Montemerano; Bergantin; Bozzato; Righetti 4 reti : Salemme V. 2 reti : Storino; Salemme C; Riva F; Biglieri; Ganora; Soro; Capaldi L 1 rete: D'andrea; Di Paolo G; Giuliano; Riva A; Gavoci; Baracco; Corbo; Fanelli; Spinelli 23/03/2009 n 12 pag.4

300: IL NUOVO FILM DI FILIPPO INZAGHI Filippo Inzaghi nasce a Piacenza il 9 agosto 1973, da papà Giancarlo e mamma Marina, ha un fratello, Simone, di tre anni più giovane che gioca nella Lazio; è diventato zio il 30 aprile 2001 con la nascita del nipotino Tommaso, dalla relazione tra il fratello Simone e Alessia Marcuzzi. È il miglior realizzatore nelle competizioni europee (66 gol) ed anche il miglior marcatore italiano in Champions League (46 gol); ha raggiunto inoltre un invidiabile record: è l unico calciatore ad essere riuscito a segnare in tutte le competizioni disputate, sia quelle riservate ai club che quelle riservate alle nazionali. Ha nel Milan la maglia numero 9, contraddistinta da grandissimi calciatori come Marco Van Basten, George Weah, Jean Pierre Papin, Angelo Benedicto Sormani, Juan Alberto Schiaffino, Nils Liedholm. È un giocatore estremamente rapido ed opportunista; pur non essendo in possesso di una tecnica notevole, è noto per la straordinaria abilità nell approfittare delle disattenzioni degli avversari e per il grande senso della posizione e del gol, doti che ne fanno uno dei più micidiali e letali attaccanti degli ultimi decenni. Agisce quasi sempre sul filo del fuorigioco, l area piccola è il suo habitat naturale, riesce sempre a trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Filippo, per gli amici Pippo o Pippo Mio, inizia a giocare a calcio nella squadra dell Oratorio a San Nicolò, piccolo paesino a pochi chilometri da Piacenza; viste le sue grandi capacità di attaccante, entra a far parte delle giovanili del Piacenza che lo fa esordire, a 18 anni, in serie B nella stagione 1991-1992. A fine stagione viene ceduto in prestito al Leffe (militante in serie C1) dove, il 20 dicembre 1992, segna il suo primo gol in carriera contro il Siena; ritorna poi l anno seguente in Serie B con il Verona, dove i tifosi gli danno il soprannome Superpippo ancora attualmente in vigore e nel 1994 torna al Piacenza dove, grazie ai suoi gol, riesce ad arrivare in Serie A. Viene poi acquistato dal Parma, grazie alla grande amicizia con il direttore generale Pastorello e l allenatore Nevio Scala lo inserisce subito nella rosa dei titolari; a metà campionato, durante il mercato di riparazione, viene acquistato dal Napoli, ma dopo una grande partita disputata da Superpippo in Coppa delle Coppe, il pubblico ripete in continuo Resta con noi Pippo! e la Famiglia Tanzi, proprietaria del Parma, blocca il suo trasferimento al Napoli. Il 29 ottobre 1995 segna il suo primo gol in Serie A contro il Piacenza, la partita finisce 1 a 0 e il Parma scavalca la Juventus e va in vetta alla classifica; si infortuna poi in amichevole al piede sinistro che gli causa uno stop di 2 mesi. L anno seguente, stagione 1996-1997 viene acquistato dall Atalanta del Presidente Ruggeri, dove riesce a laurearsi capocannoniere di Serie A (unica volta che gli è capitato) con 24 gol. A fine stagione viene ceduto per 20 miliardi di lire alla Juventus dove resta per 4 anni fino al 2001, segna 89 gol stando in coppia d attacco con Alessandro Del Piero, vince una Supercoppa Italiana, uno Scudetto e una Coppa Intertoto nel 1999. Dopo lo Scudetto perso nel diluvio di Perugia e il successivo vinto dalla Roma, viene ceduto al Milan per 70 miliardi di lire (40 miliardi in contanti più il cartellino di Cristiano Zenoni) avendo la Juventus deciso di puntare sull attaccante francese David Trézéguet. Per Inzaghi fu particolarmente prolifica la stagione 2002-2003 dove, grazie ai suoi gol insieme a quelli di Shevchenko, memorabile quello in extremis conto l Ajax di Ibrahimovic, il Milan arriva in finale di Champions League a Manchester, mercoledì 28 maggio 2003, contro la Juventus (prima finale tutta italiana) vincendola ai rigori e pochi giorni dopo è decisivo nella finale di Coppa Italia contro la Roma. dove ha segnato il gol del definitivo 2-2; in totale nell intera stagione ha realizzato 30 reti. Una serie interminabile di infortuni: schiena, al ginocchio, al gomito, e caviglia, gli fanno saltare i successivi 2 anni, gioca in tutto 25 partite segnando solo 3 gol. Un altra stagione da incorniciare per Superpippo è quella 2006-2007, in Champions League segna i gol fondamentali nei preliminari contro la Stella Rossa, nel girone eliminatorio contro l AEK di Atene, nel ritorno dei quarti di finale con il Bayern Monaco sfruttando al meglio un sontuoso assist di tacco di Seedorf e poi, come ciliegina sulla torta, la doppietta in finale ad Atene il 23 maggio contro il Liverpool, il primo deviando una punizione di Pirlo, il secondo scattando sul filo del fuorigioco su assist di Kaká. Al termine dell incontro Inzaghi è stato nominato Man of the match. Grazie alla vittoria in Champions League il Milan disputa il 31 agosto 2007 a Montecarlo la Supercoppa Europea contro il Siviglia e Inzaghi pareggia con un preciso colpo di testa su traversone di Gattuso, al partita termina 3 a 1 per il Milan, anche se non ci sono festeggiamenti a causa della prematura scomparsa del giovanissimo giocatore del Siviglia Antonio Puerta, a causa di arresto cardiaco. Inzaghi si è rivelato decisivo anche nella finale del Mondiale per club, giocata contro il Boca Juniors il 16 dicembre 2007: in questa partita Superpippo ha realizzato due delle quattro reti (entrambe su assist di Kaká) grazie alle quali il Milan si è imposto sulla formazione argentina con il risultato di 4-2. Nell ultima giornata del Campionato 2007-2008, nel 4-1 contro l Udinese, realizza la sua centesima marcatura con la maglia del Milan. Proprio nelle ultime partite della stagione 2007-2008 riesce a battere un nuovo record, è l unico giocatore di Serie A ad aver segnato in 7 partite consecutive. Nell attuale stagione segna il 100 gol rossonero nella Coppa Uefa e si infortuna per 2 mesi a causa di ernia inguinale e rientra in campo a metà febbraio 2009. Domenica 8 marzo 2009 segna 3 gol contro l Atalanta e diventa così il giocatore più anziano (35 anni) ad aver realizzato una tripletta in Serie A e, una settimana dopo, domenica 15 marzo 2009, segnando una doppietta nel 5-1 in casa del Siena, ha realizzato il 300 gol in carriera (272 con squadre di club e 28 in Nazionale), ha festeggiato mostrando alla curva una maglia celebrativa rossonera recante il numero 300. È così diventato il quarto italiano di sempre a raggiungere questo traguardo dopo Meazza, Piola e Roberto Baggio. Con il Milan ha segnato in totale 110 gol e ha vinto uno Scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, due Champions League, due Supercoppe Europee ed un Mondiale per Club. Nella Nazionale Italiana ha esordito l 8 giugno 1997, ha partecipato ai Mondiali di Francia nel 1998, Europei Belgio e Olanda nel 2000, Mondiale in Corea del Sud e Giappone nel 2002 e Mondiale in Germania nel 2006 dove si è laureato Campione del Mondo segnando anche 1 gol contro la Repubblica Ceca. In totale con la Nazionale ha disputato 57 partite segnando 25 reti; ha anche vinto un Campionato Europeo con l Under 21 nel 1994. Curiosità su Filippo Inzaghi La maglia (preparata ma non indossata) autografata da Filippo Inzaghi della finale di Champions League 2006-2007, Milan-Liverpool, disputata ad Atene il 23 maggio 2007, è stata messa all asta per beneficenza; il ricavato è stato di 17.335,00 che è stato interamente devoluto a Fondazione Milan Mauro Suma, direttore di Milan Channel, ha scritto un libro su Inzaghi: Superpippo. Storia di Filippo Inzaghi, il bomber che ha entusiasmato gli italiani I suoi soprannomi dati dall eterno Carlo Pellegatti sono: Pippo Mio, Velociraptor, Alta tensione, il Rabdomante del gol, 100.000 watt, L eroe di Jurassic Park, Singing in the rain, James Kelly, Bounty Killer, L eroe di Atene e Yokohama, La tigre cha ama la carne fresca, La storia, L equilibrista del gol, la Zanzara tigre, il dio dell area piccola. Frasi Celebri di Carlo Pellegatti su Filippo Inzaghi: Inzaghi ha i piedi sensibili come le mani di Chopin / Inzaghi sembra una mangusta contro un serpente / Che azione penetrante di Inzaghi, aspidica, come l aspide che morsicò il seno a Cleopatra / Pippo Mio quando sente odore di Champions League e di area di rigore è come un topo di campagna che sente odore di groviera / Che piedi! che dolcezza! che miele! Pirlo, Seedorf, Rui Costa, Inzaghi gol. Da quei piedi miele, miele da bere, miele da mangiare, un azione semplicemente straordinaria. Che piedi!!! / Pippo Inzaghi! Questo è un fuoriclasse. Questo è un fuoriclasse di assoluto valore, questo è un quadro da Louvre, da Musée d Orsay, dove ci sono gli impressionisti, questo è un Monet, signori! Qui sembra di vedere le ninfee di Monet, Questo è un capolavoro / Quando Pippo Mio scatta sul filo del fuorigioco il dio del tempo Kronos si ferma e dice: Pippo fai cosa vuoi, questo è tempo di gioia! / Solo Calliope, musa della poesia elegiaca può aiutarmi a descrivere questo gol in torsione scopadea di Pippo, Pippo mio, alta tensione mia, il rabdomante del gol mio / Dalle alpi alle piramidi, dal manzanarre al reno, un solo grido: Pippo mio! E sono 300, non presenze in campionato come Bergomi, ma gol / E viene avanti Cafu, Pegaso il cavallo alato rossonero, la mette dentro e Pippo lavora la palla, può far tutto Pippo, Pippo Mio, Alta tensione Mia, gol, lasciagli una palla morta a Pippo, lasciagli una palla sporca, è più bello del Dash, te la pulisce, è meglio di un detergente antispurgo / Pippo Mio, Alta tensione Inzaghi, con la deviazione di omero, di omero, come in un derby la beffona per il Liverpool / Pippo Mio la storia, Pippo Mio impazzisco, 99 gol, sono in piedi! Pippo mio di testa su assist di Smoking Bianco Kakà, musica e magia e Julio Cesar sta a guardare. Un gol piccino piccino, Mancini incassa l ennesimo gol e taci. Vai Pippo Mio, sei più bello di Claudia Schiffer! Alberto Toso & Alexander Reccia Presidente : Bergantin E Direttore responsabile: Baracco Y Impaginazione & Grafica: Gilibert T Capi redazione: Boffa G e Recchia A Fotografia: Graglia F La Gazzetta della Villa Testata di proprietà de La Gazzetta della Villa s.r.l. C.so G. Lanza, 3 Redazione: Toso A, Montemarano F, Fantasia P; Territo D, Franchiolo A, Montesu F, Crescenzi A, Melis D, Arcudi M, Santone M, Salemme V. Tipografia da Olimpia. Appuntamenti della settimana Martedì 24: Economia Triennio Mercoledì 25: Pallavolo femminile Giovedì 26: Resto Biennio 23/03/2009 n 12 pag.5