periodico di economia, finanza, realtà locali di banca reggiana n. 1 - luglio 2013



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periodico di economia, finanza, realtà locali di banca reggiana n. 1 - luglio 2013 CReA Informazioni - Notiziario di Banca Reggiana - Anno XV - Aut. trib. RE n. 810 del 25/10/91 - Tariffa Regime Libero: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento Postale - 70% - DCB - Reggio Emilia Cooperazione Dall Onu l invito a nuovi impegni Credito Cooperativo Veri anticorpi contro la crisi Attività sociali 35.500 euro al merito degli studenti credito cooperativo CReA Informazioni Aureo Gestioni Investimenti nella chiarezza Terremoto Tanti sostegni per ricostruire Banca Reggiana Continua a crescere il numero dei soci creditocooperativo 1

creditocooperativo Consiglio d amministrazione Giuseppe Alai, Presidente Ezio Albertini Angelo Anedda Pietro Bertolotti, Vicepresidente Mario Boni, Vicepresidente Achille Brunazzi Lorenzo Capiluppi Mariangela Fontanesi Giuseppe Fornasari Marco Guarienti Torello Roberto Vezzosi Collegio sindacale Giorgio Bellucci, Presidente Vittorio Guidetti Amedeo Villani Comitato esecutivo Giuseppe Alai Ezio Albertini Angelo Anedda Pietro Bertolotti Mario Boni Direttore generale Marco Piccinini Foto di copertina di Simone Ferrari In questo numero L anno internazionale delle cooperative tra celebrazioni e nuovi impegni 03 Le grandi cifre della cooperazione nel mondo 05 Crescono le tutele per soci e clienti di Banca Reggiana 07 Aureo Gestioni, investimenti nella chiarezza 08 Credito Cooperativo e crisi: cresciamo e siamo anticorpi 10 Terremoto, tante iniziative per assicurare la ricostruzione 12 35.500 Euro merito di 56 studenti 16 Viaggi e soggiorni tra storia, bellezza e solidarieta 19 BCC sempre a fianco del mondo agricolo e agroalimentare 20 Crescono i soci in tutte le aree territoriali 22 CreA Informazioni - Notiziario di Banca Reggiana - Corso Prampolini, Guastalla (RE) - Tel. 0522.827590. www.bancareggiana.it. Direttore responsabile: Gino Belli. Direttore: Roberto Bellini. Redazione e realizzazione editoriale a cura di General Service - Largo Gerra, 1-42100 R. E. Tel. 0522.546260. Registro stampa del Tribunale di RE n. 810 del 25/10/91. Stampa: Litocolor - San Rocco di Guastalla 2creditocooperativo creditocooperativo

La storia continua nel segno della crescita e della mutualità L editoriale L a storia di Banca Reggiana continua. Non perde alcuna memoria, non smarrisce alcun passaggio e continua con un nuovo vigore, con la stessa forza che nel 1895 e nel 1896 diede vita alle Casse Rurali e Artigiane di Gualtieri e Guastalla. Proprio queste, insieme, nel 1999 diedero vita a Banca Reggiana-Credito Cooperativo, non senza aver compiuto un cammino autonomo di straordinario valore, segnato anche dalle incorporazioni di cui entrambe furono Giuseppe Alai protagoniste nei confronti della Cassa Rurale e Artigiana di Ozzano Taro (incorporata da Gualtieri) e della Cassa Rurale e Artigiana Padania (assorbita da Guastalla): due passaggi nel segno del mutuo soccorso rispetto alle difficoltà delle strutture incorporate, ma anche decisamente proiettati ad un futuro caratterizzato da una maggiore ampiezza ed incisività dell azione sviluppata dalle due banche. Non va dimenticato, al proposito, che proprio quelle operazioni consentirono il rilancio della cooperazione di credito in provincia di Parma (dove Banca Reggiana conta oggi 5 solidi sportelli) e, contemporaneamente, nel comune di Reggio Emilia e in quelli limitrofi, con il lancio di nuovi presidi che hanno intercettato i bisogni di migliaia di persone, famiglie e imprese, consentendo di assicurare una spinta straordinaria allo sviluppo di Banca Reggiana. Con l imminente integrazione con Banca di Cavola e Sassuolo deliberata dall Assemblea dei soci alla fine del maggio scorso in seduta straordinaria - la storia, dunque, continua all insegna dello stesso orientamento alla crescita dimensionale e al servizio nei confronti del territorio, delle comunità locali e di quanti le animano. Nei tempi del gigantismo bancario, ad alcuni potrà apparire poca cosa questa fusione; al contrario, per chi era abituato a chiamare la propria banca con il nome del proprio paese, è un passaggio formidabile. Gli amministratori di Banca Reggiana, nel proporre ai soci il percorso di fusione, si sono orientati proprio su questa seconda valutazione, perché è davvero formidabile l idea di poter offrire ai territori di Parma, Reggio Emilia, Mantova e Modena una nuova struttura capace di inserirsi ancora più incisivamente nella storia delle grandi banche locali che queste province hanno vissuto e generato per secoli. Una banca locale grande nelle tradizioni, nel legame con le comunità, nei valori mutualistici che assume come movente e come obiettivo, nella capillarità della presenza, nella distintività delle relazioni con soci e clienti, nell articolazione di servizi e prodotti pensati in funzione dei bisogni di territori che sfidano i mercati internazionali con le loro imprese e, al tempo stesso, camminano e crescono grazie alla forza e alle idee di creditocooperativo 3

L editoriale persone che vogliono tutelare e dar valore al risparmio, che vogliono investire con ragionevoli certezze, che chiedono alla loro banca di sostenerle laddove si organizzano per rispondere alle esigenze con le quali ogni comunità fa i conti ogni giorno. Questa, allora, è la storia che continua con vigore: una storia di prossimità e di condivisione, di servizio e di sostegno all economia, alle persone e alle famiglie. È la stessa storia che anche nel 2012 ha consentito a Banca Reggiana di chiudere un buon bilancio (anch esso approvato dall Assemblea dei soci in seduta ordinaria), nell ambito del quale spiccano le importanti scelte compiute, ad esempio, sul fronte degli impieghi. Il credito erogato, infatti, non ha soltanto privilegiato quell economia reale che è fonte di vera ricchezza economica, di coesione sociale e di occupazione nei territori, ma ha sostenuto in modo particolare le scelte effettuate dalle imprese su un futuro di crescita: l innovazione, ad esempio, la ricerca di nuovi mercati (con sostegni all export in decisa crescita) e i progetti di investimento di medio e lungo periodo. Una storia costruita sui risultati Il risultato dell esercizio ( che si è chiuso con un utile netto di 1,94 milioni di euro), ha consentito di assegnare ai soci 189.000 euro dividendo e 100.000 euro di ristorno, dopo aver versato anche 55.000 euro (il 3%, così come previsto dalla legge) al Fondo nazionale di sviluppo della cooperazione. La raccolta complessiva (986,9 milioni), gli impieghi (oltre 670 milioni), il capitale sociale (oltre 13 milioni, con un +6,34%), il patrimonio (oltre 85 milioni) e la crescita della base sociale che si è portata a 12.029 unità, con 816 soci in più rispetto al 2011 parlano di consolidamento e di crescita. Quel che serve, in definitiva, per continuare una storia scritta da tante mani e da tanti impegni individuali e di gruppo, da tante idee che hanno saputo unirsi nei decenni attorno ad un condiviso principio mutualistico: quello che ora sarà ulteriormente rafforzato, nei suoi tangibili effetti sul territorio, da un nuovo istituto di credito cooperativo che persegue livelli di efficienza sempre più alti a beneficio di persone, imprese e comunità locali. Giuseppe Alai Grazie a tutti i nostri soci per il loro sguardo al futuro P ubblichiamo il messaggio del presidente di Banca di Cavola e Sassuolo, Andrea Margini, ai soci di Banca Reggiana in riferimento all approvazione del progetto di fusione tra i due Istituti. Analogo messaggio è stato rivolto dal presidente di Banca Reggiana, Giuseppe Alai, ai soci di Banca di Cavola e Sassuolo. Dopo aver ringraziato i soci di Banca di Cavola e Sassuolo in Assemblea, gli stessi sentimenti di gratitudine li rivolgo con queste righe ai soci di Banca Reggiana. Grazie per aver aderito alla proposta di fusione tra le nostre due Banche di Credito Cooperativo. Grazie per aver guardato con attenzione ad un grande progetto di rafforzamento della cooperazione di credito nei territori in cui da tanti anni lavoriamo con lo stesso spirito di servizio, con lo stesso desi- derio di essere uno dei fattori di sviluppo sui quali si può contare in stagioni serene e, a maggior ragione, quando le famiglie e le imprese sono provate da situazioni difficili come quella che stiamo vivendo. Nel tempo ci hanno unito radici identitarie e valori: oggi ci unisce la più profonda condivisione possibile. Siamo tutti ugualmente soci della stessa banca e miriamo ad obiettivi che non sono più soltanto simili, ma sono gli stessi. Entrambi rinunciamo ad un nome, Banca Reggiana così come Banca di Cavola e Sassuolo, ma è davvero l unica rinuncia che ci è chiesta. Tutto il resto le dimensioni, l efficienza, i risparmi sui costi, l accresciuta forza nel territorio, il valore di una base sociale che si porta a 17.000 unità sono un guadagno. Per tutti i soci, per tutte le nostre comunità. Grazie ancora. Andrea Margini Presidente Banca di Cavola e Sassuolo 4 creditocooperativo

UNA BANCA PIÙ FORTE PER SOSTENERE Cooperazione FAMIGLIE E IMPRESE L e Assemblee dei soci di Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo, riunite in contemporanea ed in seduta straordinaria, hanno dato il via libera al progetto di integrazione tra i due istituti, già collocati tra le più importanti realtà della cooperazione di credito emiliano-romagnola. L integrazione sarà operativa a tutti gli effetti dal prossimo mese di ottobre, quando sui 41 sportelli delle due BCC (29 nel reggiano, 5 nel modenese, 5 nel parmense e 2 nel mantovano) campeggerà un solo nuovo nome e il simbolo del Credito Cooperativo. Il progetto di unificazione come è stato evidenziato nel corso delle assemblee, così come in precedenza era stato illustrato a tutti i soci con la convocazione dei due distinti momenti di confronto - è nato dalla volontà di rendere ancora più incisivo il ruolo delle due banche, rilanciando e rafforzando, nei territori di competenza, la presenza di un istituto veramente locale e legato alle comunità, alle famiglie, alle imprese e alle realtà istituzionali presenti nei 32 comuni (e tra questi tre capoluoghi: Reggio Emilia, Parma e Modena) in cui gli istituti sono già operativi e negli oltre 90 rientranti nella loro area di competenza. Dimensioni ottimali per efficienza ed efficacia La forza di questa azione all interno delle comunità locali si lega a diversi fattori, ma sicuramente tra i primi si colloca una crescita dimensionale che offre la possibilità di ampliare ulteriormente i servizi a favore di soci e clienti e di realizzare quelle economie di scala che complessiva- mente conferiscono maggiore efficienza (eliminando, ad esempio, la duplicazione del sistema informativo in capo a ciascuna banca, con un opzione ovviamente orientata alle migliori prestazioni). Una lunga storia tra bassa e montagna L integrazione tra Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo vede in campo due tra le banche di credito cooperativo di maggior tradizione a livello regionale. Banca Reggiana, infatti, è nata formalmente nel 1999, ma la sua storia inizia, in realtà, già alla fine dell 800. Risale infatti al 1895 e al 1896 la fondazione delle Casse Rurali e Artigiane di Gualtieri e di Guastalla, che alle soglie del nuovo millennio giungono alla fusione. Banca di Cavola e Sassuolo avvia le proprie attività nel 1984 a Cavola di Toano, grazie alla volontà di centinaia di soci residenti nell area appenninica reggiana, che per la prima volta può così contare su una banca locale e, in specifico, su una banca cooperativa. Il successivo sviluppo oltre Secchia porta poi all assunzione di un nome che dà risalto a questa penetrazione in una delle aree economicamente più vivaci e più densamente popolate della provincia di Modena. creditocooperativo 5

Il cammino intrapreso e portato a termine da Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo, peraltro, coincide con quei processi di integrazione (richiamati nelle Assemblee dei soci dai massimi dirigenti della Federazione regionale delle Banche di Credito Cooperativo dell Emilia-Romagna) che da alcuni anni sono in atto con particolare intensità all interno del sistema del Credito Cooperativo, ben consapevole che la sua competitività, la sua identità e la sua missione restano legati alla forte relazione con i territori, ma non possono essere disgiunte dal raggiungimento di dimensioni d impresa compatibili con la volontà di non esprimere una semplice testimonianza, ma un ruolo attivo, autorevole, propositivo e realmente in grado di incidere nell economia e nel tessuto sociale delle comunità locali. A differenza di altri processi si integrazione e fusione che hanno segnato negli ultimi due decenni il sistema di credito italiano, l unificazione tra Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo non nasce da difficoltà di uno dei partner, né si colloca in quella logica di orientamento puramente dimensionale che ha via via diluito la relazione tra comunità e banche locali, confluite in gruppi che oggettivamente stentano a mantenere questi legami in un percorso che richiede una progressiva standardizzazione di stili, procedure e servizi. S ono particolarmente rilevanti a partire dalla consistenza della base sociale le cifre che evidenziano la consistenza della nuovo istituto di credito che nasce dall integrazione tra banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo. Il risultato, ovviamente, è il frutto di due distinti percorsi segnati entrambi da una costante crescita che negli anni ha interessato tutti i valori fondamentali delle due BCC. In particolare evidenza, insieme all elevato numero di soci, il valore del capitale sociale e del patrimonio, rivelatore della solidità che i due istituti hanno saputo costruire. Particolarmente significative, inoltre, le cifre relative agli impieghi a favore di famiglie e imprese e ai Comuni in cui sono presenti filiali, con presenze plurime su quelli di Reggio Emilia, Parma, Sassuolo, Guastalla e Gualtieri. Risposta alla crisi da banche in salute Al contrario, l integrazione tra Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo si connota per tratti sicuramente innovativi: siamo di fronte, infatti, non solo a due istituti che godono di buona salute e che anche in questi anni hanno continuato a crescere e a consolidarsi patrimonialmente, ma che già erano e sono perfettamente sovrapponibili quanto a identità (entrambe banche locali), valori (entrambe cooperative con finalità mutualistiche), stili di lavoro (fondati sulla prossimità e sull ascolto) e attenzione (dimostrata concretamente dalle erogazioni riportate nei bilanci) alle realtà sociali, culturali, educative e di servizio che animano il territorio e in esso offrono risposte ai bisogni delle persone. Non a caso, nei giorni che hanno preceduto le Assemblee dei soci, gli amministratori dei due istituti hanno parlato di obiettivi che uniscono l ampliamento ed il rafforzamento della gamma di servizi all accentuazione delle iniziative anche di carattere sociale che storicamente Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo mettono in atto a favore delle comunità. Una integrazione, dunque, che non solo non nasce da situazioni di crisi, ma che, al contrario, nasce anche per sostenere i territori locali di fronte ad una crisi economica senza precedenti. Il valore economico della fusione La nuova banca con le cifre al 31.12.2012 Marco Piccinini SOCI 16.946 CAPITALE SOCIALE 37,7 milioni PATRIMONIO 135,6 milioni FILIALI 41 COMUNI COPERTI CON FILIALI 32 COMUNI DI COMPETENZA 94 PROVINCE CON FILIALI 4 RACCOLTA DIRETTA 1.321 milioni RACCOLTA INDIRETTA 408 milioni RACCOLTA COMPLESSIVA 1.729 milioni IMPIEGHI 1.177 milioni 6 creditocooperativo

PASSO PER PASSO, TUTTE LE TAPPE Investimenti DELLA FUSIONE I l percorso di integrazione tra Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo, già oggetto di riflessioni e analisi nei mesi precedenti, ha registrato i suoi passaggi più stringenti a partire dall autunno scorso. Risale infatti a fine novembre il via seppure informale dei Consigli di amministrazione delle due BCC all idea dell unificazione in un unico istituto. Gli stessi Consigli hanno poi approvato e siamo al 29 novembre l accordo di fusione, che già entrava nel merito della governance e delle possibili nuove funzioni interne. L approvazione sostanziale e formale dell integrazione è poi datata per entrambi i Consigli 21 dicembre 2012: esattamente un mese dopo il Piano industriale viene presentato alla Banca d Italia, che darà il suo assenso il 24 aprile 2013. È allora da quella data che è possibile le convocazione in seduta straordinaria delle Assemblee dei soci, che si tengono in contemporanea il 26 maggio. Tutti i passaggi del cammino di integrazione sono stati condivisi e seguiti dalla Federazione regionale delle Banche di Credito Cooperativo dell Emilia-Romagna. Ai suoi dirigenti, ed in particolare al presidente Giulio Magagni e al direttore Daniele Quadrelli, il più sentito ringraziamento dagli amministratori di Banca Reggiana. Nella foto, da sinistra, il direttore della Federazione regionale delle BCC, Daniele Quadrelli, il direttore e il presidente di Banca di Cavola e Sassuolo, Guido Tamelli e Silvio Scalabrini, il presidente della Federazione regionale, Giulio Magagni, il presidente e il direttore di Banca Reggiana, Giuseppe Alai e Marco Piccinini. creditocooperativo 7

Strategie BCC:CINQUE QUALITÀ PER LAVORARE CONTRO LA CRISI C inque qualità per affinare gli strumenti contro la crisi. È di queste che parla il presidente nazionale della Federazione della Banche di Credito Cooperativo nel testo apparso sulla rivista Creditocooperativo e che di seguito riportiamo. Come precisato dal vicedirettore generale della Banca d Italia, Luigi Federico Signorini, nel periodo 2009-2012 il numero degli intermediari per i quali si sono palesate situazioni di difficoltà è notevolmente aumentato, essendo state avviate 36 procedure di amministrazione straordinaria, 17 delle quali riguardanti nostre banche. Nel 60% delle procedure chiuse, si è avuto il ritorno alle gestione ordinaria dell intermediario, sia stand alone, sia mediante integrazione con altri intermediari. L analisi dei dati suggerisce l ovvia considerazione che l acutizzarsi della crisi ha prodotto l estensione delle difficoltà, e che queste non hanno più un perimetro geografico definito, avendo investito anche le zone più industrializzate del Paese. Diventa dunque necessità prioritaria, anche per il Credito Cooperativo, affinare gli strumenti di prevenzione delle crisi. Occorre puntare su alcune qualità. Ne cito cinque, a mio avviso fondamentali: la qualità della governante, la qualità delle persone, la qualità dell organizzazione, la qualità dei processi operativi, e del credito in particolare. Come rilevato recentemente dal Governatore Visco, la capacità di governo della banca è importante almeno quanto la disponibilità di capitale. Ma mentre le regole che riguardano il patrimonio sono dettagliate, oggettive e quindi meno dipendenti dal soggetto che le deve ap- plicare, quelle sulola governante sono per principi... In molti casi esse si rivolgono direttamente alle persone e devono trovare radicamento nella cultura d azienda... La qualità della governante non può essere valutata solo sulla base del disegno formale della struttura (l organigramma, lo statuto, i regolamenti): al di là del modello teorico contano i comportamenti, il modo in cui le persone interagiscono tra loro, i valori che esse esprimono. Per questo al tema della qualità della governante, ed in particolare al processo di autovalutazione, Federcasse ha attribuito di recente grane attenzione. Sulla qualità delle persone, a tutti i livelli, non è il caso di insistere: sono le persone che fanno le aziende. Anche in questo caso, a tutti i livelli. E l organizzazione consente il presidio efficace dei processi di lavoro. Una sottolineatura sul processo del credito. Il presidio non ottimale del credito significa certamente non adeguata valutazione dei rischi, concentrazione, conflitti d interesse... Ma significa anche non adeguata integrazione degli strumenti di mitigazione del rischio di credito e di assorbimento patrimoniale. Su questo fronte, ci dicono i dati, il Credito Cooperativo può fare molti passi in avanti (ad esempio, le BCC-CR rappresentano oggi solo il 5,5% del portafoglio di garanzie rilasciate dal Fondo Centrale di Garanzia, su un mercato come quello delle Pmi nel quale, come sappiamo, abbiamo quote di mercato a due cifre). In generale, la prevenzione delle criticità parte sempre da un processo di consapevolezza. Perché guardare in faccia i problemi è il primo passo essenziale per affrontarli bene. È questo il nostro atteggiamento. Alessandro Azzi 8 creditocooperativo

RITORNO ALLE ORIGINI CON LA NUOVA SEDE Investimenti A PIEVE DI GUASTALLA A non più di 200 metri dalla canonica di Pieve in cui, alle ore 18 (dopo i Vespri) del 12 aprile 1896, nacque la Cassa Rurale dei prestiti di Guastalla, Banca Reggiana (che di quella tradizione è erede) ha inaugurato la sua nuova sede. E, contemporaneamente, la nuova filiale dell Istituto. Si tratta di un edificio di 3.800 metri quadraticon una piazza di 1.500 metri intitolata a don Teobaldo Soragna, artefice della nascita, oltre un secolo fa, di una delle prime Casse Rurali ed Artigiane collocate nella nostra provincia (giunsero ad essere addirittura 47 prima del ventennio fascista), che alla fine degli anni 90 assunsero poi il nome di Banche di Credito Cooperativo. Una collocazione hanno spiegato nel corso della manifestazione inaugurale il presidente di Banca Reggiana, Giuseppe Alai, e il direttore Marco Piccinini che nulla ha comunque a che vedere con la nostalgia: siamo qui hanno detto per ribadire il legame con il territorio e le nostre comunità, guardando ad un futuro che, con l integrazione con Banca di Cavola e Sassuolo (una delle tre Casse Rurali rimaste in provincia di Reggio Emilia) ci renderà ancora più efficacemente presenti a fianco delle imprese, delle famiglie, dei risparmiatori che oggi cercano nuove sicurezze. Uno sguardo diretto, dunque, a quella razza emiliana - come l ha definita il presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini - provata dalla crisi e provata dal terremoto, ma capace di grande solida- rietà e di segnali di speranza; una comunità hanno aggiunto il presidente della Confcooperative e il presidente regionale delle Banche di Credito Cooperativo, Giulio Magagni - rispetto alla quale la cooperazione e la cooperazione di credito assumono oggi una nuova responsabilità: quella di dare il meglio di sé nell interesse di tutti. Per Banca Reggiana, dunque, c è una sorta di ritorno alle origini con la nuova sede collocata a Pieve di Guastalla, ma anche una esplicita continuità con quel lavoro, avviato alla fine dell 800, che diede straordinario impulso all economia locale, svincolò dall usura i più deboli e mise in pratica quei principi di solidarietà e quel richiamo all impegno sociale dei cattolici che erano contenuti nell Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII. Iniziò allora ha affermato il presidente Alai quel cammino all interno delle comunità e quel legame con il territorio che tuttora, dopo oltre un secolo, resta un punto fermo nella nostra azione di cooperativa di credito; gli stessi principi, in sostanza, che abbiamo inteso ribadire collocando la nuova sede in un luogo-simbolo per la storia della cooperazione di credito reggiana. La sede di Banca Reggiana come si è detto - è costituita da un immobile di quasi 3.800 metri quadrati, con l antistante piazza di 1.250 metri. Destinata ad accogliere 76 persone, la sede è arricchita da diverse sale per incontri e riunioni, da una sala convegni e da locali attrezzati per la formazione. Autonoma da un punto di vista energetico grazie creditocooperativo 9

Investimenti ad un impianto fotovoltaico da 60 kw entrato in funzione l 8 maggio, la sede e la filiale di Banca Reggiana sono certificate in classe A per prestazione energetica. Molte le autorità presenti all evento, con un taglio del nastro collettivo che ha coinvolto anche Prefetto Antonella De Miro, l Assessore regionale all Agricoltura, Tiberio Rabboni, il sindaco di Guastalla, Giorgio Benaglia, il vicepresidente della Provincia, Pier Luigi Saccardi, riuniti a Pieve di Guastalla insieme al vicequestore Stavale, al direttore di Iccrea Banca, Enrico Duranti, al comandante Petroni della stazione dei carabinieri di Guastalla, ai sindaci di Boretto e Brescello, Massimo Gazza e Giuseppe Mezzani, al presidente di Assindustria, Stefano Landi, al presidente e al direttore di Banca di Cavola e Sassuolo, Andrea Margini e Guido Tamelli. Convinti dall ardore di Don Teobaldo Soragna A gnus tibi gratias, Omnipotens Deus, pro Universis beneficiis... in saecula saeculorum, aveva recitato don Teobaldo Soragna. Amen, avevano risposto ad alta voce tutti i Soci del circolo San Giuseppe. Erano le ore 18 della domenica 12 aprile 1896. Quell adunanza settimanale era iniziata, come d uso, nella canonica di Pieve di Guastalla alle ore 16,30, dopo il canto del Vespro in chiesa. Nessuno, in quel momento, pensava che la decisione che era stata presa avrebbe rappresentato una svolta importante nella storia della vita sociale ed economica della comunità del territorio guastallese. Così Gianni Dallasta e Roberto Bellani, nel primo volume dell opera Emozioni Padane, iniziano il racconto della storia della Cassa Rurale e Artigiana di Guastalla. Già, perché la svolta importante cui fanno riferimento è proprio la costituzione di quella che in quella lontana domenica primaverile venne chiamata Cassa Rurale dei prestiti di Pieve di Guastalla, Società cooperativa in nome collettivo. Don Teobaldo Soragna - sottolineano Dallasta e Bellani - era felice. Il suo desiderio di creare un ente cattolico di mutuo aiuto si stava avverando, e questo avrebbe portato un indiscutibile vantaggio a tutta la sua Parrocchia. Per questo aveva ringraziato il Signore con la preghiera. E a proposito della determinazione e della passione che animava il sacerdote, nato a Villanova di Reggiolo l 11 ottobre del 1844, i due autori proseguono: Forse non tutti i presenti erano completamente convinti la sera di quel 12 aprile 1896, ma l ardore del loro Don Teobaldo li aveva fatti decidere in modo positivo. 21 persone, dunque (tanti erano presenti davanti al notaio Roberto Minelli di Fabbrico), trasportati dall ardore del loro parroco, dalla passione di un pastore impegnato a replicare in loco, soprattutto a beneficio dei più deboli, quanto sulla spinta del messaggio della Rerum Novarum era già stato realizzato altrove dal sacerdote veneziano don Luigi Cerutti. Era cominciata la storia delle Banche di Credito Cooperativo. A Pieve di Guastalla iniziava, di fatto, quella di Banca Reggiana, che lì è tornata con la sua nuova sede. 10 creditocooperativo

BILANCIO 2012: 289.000 EURO DI RISTORNO Consuntivi E DIVIDENDO AI SOCI D uecentottantanovemila euro: è questo il valore che i soci di Banca Reggiana acquisiranno - in dividendo e ristorno - sul bilancio 2012, chiusosi per l Istituto di credito cooperativo con 986,9 milioni di raccolta e oltre 670 milioni di impieghi. Ai 12.029 soci dell Istituto di Credito Cooperativo (816 in più rispetto al 2011) vanno, in particolare, 189.000 euro di dividendo (cifra corrispondente ad un interesse dell 1,5% sul capitale versato) e 100.000 euro di ristorno, istituto tipicamente cooperativo che premia il legame operativo tra socio e impresa. A riserva indivisibile è destinata la restante parte dell utile d esercizio (complessivamente 1.94 milioni, con oltre 55.000 euro versati al Fondo nazionale di sviluppo della cooperazione (3% degli utili in base alla legislazione nazionale sulla cooperazione). Il 2012 - ha detto il presidente di Banca Reggiana, Giuseppe Alai - ha registrato un inasprimento delle difficoltà economiche in capo alle imprese e alle famiglie, la cui capacità di risparmio è sensibilmente diminuita, in una stretta relazione con la ricerca di ulteriori ricerche di garanzie sul risparmio e sul suo immediato smobilizzo in caso di necessità. Emblematica, al proposito, la crescita dei depositi di conto corrente, che hanno registrato una crescita del 12,58%, mentre hanno perso appeal altre componenti della raccolta (azioni, titoli di Stato, prestiti obbligazionari) che non sono immediatamente smobilizzabili in caso di necessità. Le perduranti difficoltà del tessuto economico - ha proseguito Alai - hanno orientato le scelte di Banca Maggiori sostegni per lo sviluppo Reggiana a proposito di impieghi: così come nel 2011 erano state particolarmente sostenute le imprese in carenza di liquidità, nel 2012 abbiamo investito di più, anche per le famiglie, per rispondere a quella domanda di credito di medio e lungo periodo finalizzata alla ripresa, tanto che l incidenza dei mutui è passata dal 70,04 al 71,12% sul totale del credito erogato. In particolare - ha sottolineato il direttore Marco Piccinini - abbiamo assicurato credito alle imprese su due direttrici fondamentali dello sviluppo: l innovazione e Famiglie (Consumatrici) 30,28% IMPIEGHI PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA Famiglie (Produttrici) 14,24% Enti assistenziali 0,56% Enti pubblici 0,62% Imprese non Imprese Finanziarie Finanziarie 53,49% 0,80% Altri soggetti 0,01% creditocooperativo 11

Consuntivi Sofferenze modeste Enti assistenziali Enti assistenziali 0,56% Enti pubblici 0,62% 0,56% Enti pubblici 0,62% Famiglie Famiglie (Produttrici) (Produttrici) rispetto al sistema 14,24% 14,24% l internazionalizzazione, con una crescita degli impieghi superiore all 11%. Nel 2012 - ha aggiunto Piccinini - abbiamo registrato anche un sensibile aumento del numero dei soci (12.029, con 816 unità in più), del capitale sociale, salito a oltre 13 milioni (+6,34%), e del patrimonio, che si è portato a oltre 85 milioni, confermando una solidità che si è rivelata particolarmente importante IMPIEGHI IMPIEGHI PER SETTORE PER SETTORE anche per la realizzazione di alcune operazioni straor- DI ATTIVITÀ DI ATTIVITÀ ECONOMICA ECONOMICA dinarie legate alle emergenze che si sono create nella bassa reggiana con il terremoto del maggio 2012. Proprio in riferimento a queste emergenze ha ricordato Piccinini è stata attivata un operazione di sostegno che ha consentito a famiglie e imprese di accedere a mutui chirografari e quindi privi di ipoteche ad un Famiglie tasso del Famiglie 3%, premiando contemporaneamente (Consumatrici) (Consumatrici) anche 30,28% chi ha effettuato 30,28% depositi in Banca Reggiana finalizzati a questo intervento, con Imprese il riconoscimento non Imprese non Imprese Finanziarie Imprese Finanziarie Finanziarie 53,49% di un tasso di 0,80% interesse 0,80% del 2,5% su libretti vincolati Altri soggetti Altri 0,01% soggetti 0,01% per almeno sei mesi. Il tutto ha puntualizzato il presidente di Banca Reggiana, Giuseppe Alai all insegna della mutualità nei riguardi del territorio, ma anche di un equilibrio Finanziarie 53,49% CAPITALE IN CRESCITA DEL 6,34% CAPITALE IN IN CRESCITA IN PIÙ DEL 6,34% DEL 6,34% CON 778 MILIONI nella strategia di sviluppo che è stata valutata in modo particolarmente positivo anche da Banca d Italia a CON 778 CON 778 MILIONI MILIONI conclusione della sua ordinaria ispezione, soprattutto in virtù del fatto che IN si PIÙ è IN preservata PIÙ nel tempo la qualità del credito erogato e l equilibrio tra raccolta e impieghi senza far venir meno i sostegni all economia e al territorio. Sulla base di queste strategie come emerge dal bilancio le stesse sofferenze lorde sugli impieghi si sono fermate al 2,97% contro il 7% che il sistema bancario sconta nella nostra provincia. Nel corso dei lavori, e in seduta straordinaria, i soci di Banca Reggiana hanno approvato anche il progetto di fusione con Banca di Cavola e Sassuolo. RACCOLTA RACCOLTA DIRETTA DIRETTA Certificati di Certificati Pronti contro di Pronti contro deposito 2,76 deposito termine 2,76 0,45 termine 0,45 RACCOLTA INDIRETTA Assicurazioni Assicurazioni ramo ramo vita finanziarie vita finanziarie Titoli di stato Titoli e di stato e 47,17 47,17 Obbligazioni Obbligazioni 110,79 110,79 Conti correnti Conti correnti passivi passivi 349,75 349,75 GPM e GPFGPM e GPF 4,92 4,92 TOTALE 2012 TOTALE 2012 717.35 717.35 TOTALE 2012 TOTALE 2012 269.610 269.610 Prestiti Prestiti obbligazionari obbligazionari Depositi a risparmio Depositi a risparmio 320,27 320,27 43,54 43,54 Altra raccolta Altra 0,58 raccolta 0,58 Fondi e Sicav Fondi e Sicav 71,82 71,82 Azionario 34,91 Azionario 34,91 12 I SOCI DELLA BANCA AL 31/12/2012 SONO 12.029, CON UN AUMENTO DI 816, PARI AL +7,27% I SOCI I DELLA SOCI DELLA BANCA BANCA AL 31/12/2012 AL 31/12/2012 SONO 12.029, SONO 12.029, RISPETTO AL 31/12/2011 (11.213 SOCI). CON UN CON AUMENTO UN AUMENTO DI 816, DI 816, PARI AL PARI +7,27% AL +7,27% RISPETTO RISPETTO AL 31/12/2011 AL 31/12/2011 (11.213 (11.213 SOCI). SOCI). creditocooperativo

IL LEGAME FORTE Servizi CON LE COMUNITÀ ALLA LUCE DEL BILANCIO I l bilancio 2012 di Banca Reggiana ha confermato il rapporto stretto con il territorio e con i soci. Al proposito, va innanzitutto sottolineato che i 670,5 milioni di prestiti erogati nel corso dell anno, per il 53,49% sono stati riservati alle imprese produttrici e per il 44,52% alle famiglie (con un terzo di questa componente destinato alle attività produttive gestite dalle famiglie), mentre solo lo 0,8% ha riguardato imprese finanziarie. Banca Reggiana ha dunque continuato ad investire su quell economia reale, fatta di beni e servizi, che oggi più che mai, al pari delle famiglie, ha bisogno di sostegni concreti per far fronte alle difficoltà congiunturali e riprendere la via dello sviluppo e degli investimenti. È proprio questa attività, unita alla fiducia Nelle scorse settimane è scomparso Amedeo Villani, per molti anni membro del Collegio sindacale di Banca Reggiana e tra i più attivi promotori dell attività dell Istituto in provincia di Parma. Si lega proprio al suo impegno e alla sua passione tanta parte del lavoro che portò all apertura dello sportello di Medesano, dove Villani era anche assai impegnato in tante iniziative sociali e culturali. Anche da queste colonne, Banca Reggiana, ricordando con gratitudine l uomo e l amministratore, rinnova alla famiglia di Amedeo Villani il suo affettuoso cordoglio. Nel corso dell Assemblea dei soci di Banca Reggiana sono stati eletti i sette componenti spettanti all Istituto nell ambito del Consiglio di Amministrazione della nuova Banca che nasce dalla fusione con la BCC di Cavola e Sassuolo. Si tratta di Giuseppe Alai, Angelo Anedda, Pietro Bertolotti, Mario Boni, Achille Brunazzi, Lorenzo Capiluppi, Roberto Vezzosi che è stata consolidata anche sul versante della raccolta, che ha consentito all Assemblea di valutare ed approvare un bilancio positivo, unitamente alla proposta del Consiglio di Amministrazione di riconoscere ai soci 289.000 euro di dividendo e ristorno, istituto tipicamente cooperativo che premia il legame operativo tra socio e impresa. La forte presenza a fianco delle comunità è inoltre rivelata dai dati riguardanti gli interventi di natura sociale di Banca Reggiana, che nel 2012 ha sostenuto 378 interventi con un investimento pari a 344.000 euro messi in atto da tante realtà pubbliche e del privato sociale in campo educativo, scolastico, ricreativo sanitario, culturale, socioassistenziale e sportivo. La solidità di questa relazione è ben evidenziata dalla crescita della base sociale, che nel 2012 è cresciuta del 7,8%, corrispondente a 816 unità in più. In questo ambito si segnala, tra l altro, l ottima crescita della componente femminile, con 433 nuove adesioni, e di quella giovanile, con 332 ingressi. creditocooperativo 13

Attività sociali TORNA A RISPLENDERE IL CROCIFISSO DELLA PIEVE DI GUASTALLA R iportato al suo antico splendore, sarà presto restituito alla comunità di Pieve di Guastalla e insieme ad essa ai credenti e ai cultori dell arte l antico crocefisso ligneo che da secoli è collocato nella cappella del Santissimo Crocifisso, in fondo alla navata sinistra della Pieve di Guastalla. Il restauro della preziosa opera al quale ha contribuito Banca Reggiana è infatti pressoché ultimato, e in rapida successione il Crocefisso sarà dapprima solennemente portato in processione (il 2 settembre alle 20,45), per poi essere al centro dell incontro tra arte e fede che il 5 settembre (sempre alle 20,45) vedrà la presentazione di un opera di grande valore, attribuibile alla metà del XVI secolo. Il restauro della scultura è iniziato nell aprile 2013 nel laboratorio di Roberta Notari e l intervento è stato seguito dal dr.federico Fischetti della Soprintendenza di Modena e Reggio Emilia. Su invito del parroco don Gianni Repetti, Banca Reggiana, come si è detto, ha contribuito all intervento, avvenuto proprio in coincidenza con il ritorno della sua sede laddove, nel 1896, nacque 14 la Cassa Rurale ed Artigiana di Guastalla. La scultura in legno policromo di grandi dimensioni (IL Cristo è ripreso alla grandezza naturale di 180 centimetri) è un opera di particolare bellezza e maestria d intaglio, formata da un tronco di legno unico svuotato nel retro, a cui sono state innestate le braccia e la testa. L occhio del visitatore viene catturato dall intensa espressione del volto marcata dagli occhi socchiusi e dai lineamenti ormai distesi nel momento della fine. Nei secoli, il Crocifisso ha subito diverse ridipinture che ne hanno compromesso l originale lettura, sopratutto alterandone i volumi anatomici e la pellicola pittorica. Il restauro ha riportato l opera al suo antico splendore esaltando l incarnato, i sanguinamenti e il bel modellato. La leggenda del Crocifisso S u questa opera d arte, di ottimo livello, non conoscendosene la provenienza, fiorì una leggenda che risale a tempo immemorabile ma che è arrivata fino ai giorni nostri, ancora narrata dagli anziani. In un tempo non definito, un vecchio viandante, un tedesco in viaggio da o per Roma, venne ospitato dal fattore della possessione Benatta. Il vecchio, visto un grande tronco da poco abbattuto sull aia, lo chiese e ottenne di poterlo sistemare in una stanza a piano terra in cui si richiuse. Chiese anche che il cibo gli venisse portato da un finestrino. Tre giorni dopo, non avendo visto uscire il vecchio e non sentendosi alcun rumore proveniente dalla stanza, la gente della casa volle abbattere la porta pensando che il vecchio fosse morto. Si trovarono innanzi la stupenda scultura raffigurante Cristo Crocifisso nella sua bellezza, ma non rinvennero nessuna traccia del vecchio mentre le tre ciotole erano ancora piene di cibo. creditocooperativo

Reggiofamily.it, il nuovo portale per le famiglie Servizi C è un nuovo strumento di sostegno per le famiglie reggiane. Lo hanno lanciato a fine maggio le cooperative sociali Madre Teresa e L Arcobaleno Servizi, che insieme, e con il sostegno di Banca Reggiana, hanno creato la rete di impresa Reggiofamily.it, il primo portale dedicato esclusivamente alla famiglia e a quelle sue esigenze quotidiane che vanno dalla salute all educazione, al diritto. Reggiofamily.it è innanzitutto un luogo di incontro fondato su storiche esperienze d accoglienza come quella rappresentata da Madre Teresa, che tra l altro gestisce tre case d accoglienza per madri sole con bambini e in condizioni di disagio, e L Arcobaleno Servizi, che con la sua equipe multiprofessionale eroga servizi sanitari, psicologici e psicoeducativi a sostegno dei minori e delle loro famiglie. Reggiofamily.it, poi, aggrega quelle tante risposte che le famiglie quotidianamente ricercano in aree diverse e che sino ad oggi non hanno mai trovato in modo organizzato e facilmente accessibile. Il nuovo portale per la famiglia propone in primo luogo un ampio ventaglio di servizi nel campo della salute, in una visione interdisciplinare che consente alle famiglie di avere un sostegno che lega le specializzazioni (e i professionisti sono ginecologi, psicologi, logopedisti, dentisti, oculisti, nutrizionisti, osteopati, omeopati, otorinolaringoiatri, psicomotricisti, ecc.) e le attiva, singolarmente o in modo intrecciato, in funzione del bisogno. Altri professionisti sono poi indicati in riferimento ad altri bisogni della famiglia: quelli fiscali, ad esempio, quelli relativi al diritto, ad aspetti legali e di normale conduzione familiare (problemi del condominio, ad esempio) cui si aggiunge un capitolo specifico riservato ai bisogni d acquisto di beni e servizi, con proposte commerciali che tengono conto delle capacità economiche delle famiglie. Reggiofamily.it propone anche un intenso calendario di incontri formativi per i genitori su temi che vanno dalla maternità all allattamento, al ruolo paterno e materno, ai laboratori genitori-figli, ai convegni interdisciplinari, alle tematiche fiscali, economiche e giuridiche con le quali quotidianamente le famiglie si misurano. Banca Reggiana, che ha sostenuto la nascita del portale, è presente con un proprio spazio in cui offre informazioni e consigli che riguardano, appunto, i bisogni quotidiani delle famiglie. L accesso al portale Reggiofamily.it, ovviamente, è del tutto gratuito. creditocooperativo 15

Attività sociali LE BCC PER L AMBIENTE E LO SVILUPPO DI ATTIVITÀ ECONOMICHE L a Federazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e la Legambiente hanno rinnovato per il triennio 2013 2015 la convenzione quadro finalizzata a diffondere l uso di fonti di energia rinnovabile ed alternativa attraverso la rete delle BCC e mediante finanziamenti a tasso agevolato. Destinatari dei finanziamenti delle BCC (a fronte di istruttoria tecnica di Legambiente) sono famiglie, imprese ed enti pubblici che hanno l opportunità di migliorare l efficienza energetica dei propri locali o di diventare, essi stessi, produttori di energia pulita. Il rinnovo della Convenzione conferma la profonda e comune sensibilità del Credito Cooperativo e di Legambiente verso i temi della sostenibilità, ribadendo la validità di una collaborazione, avviata nel 2006, che in sette anni - oltre a risultati importanti in termini numerici - ha consentito anche la diffusione capillare di buone pratiche e di educazione ambientale a tutela del territorio. Ad oggi, difatti, la partnership BCC Legambiente ha consentito di finanziare 5.440 progetti su tutto il territorio nazionale, per un totale di 260 milioni di euro di investimenti. In particolare si è trattato di circa 5 mila interventi di installazione di impianti fotovoltaici, 223 di solare termico, 51 per impianti a biomasse, 132 per interventi di efficienza energetica, 12 di mini eolico, 14 di geotermico, 2 mini idroelettrico. Sono stati inoltre anche finanziati 97 interventi di bonifica di coperture in Eternit (amianto) sostituiti con impianti fotovoltaici. La nuova Convenzione è stata ampliata rispetto alla precedente versione. Le linee di finanziamento, infatti, passano da 4 a 6 e gli ambiti di applicazione riguardano, oltre alle energie rinnovabili, all efficienza energetica, al risparmio idrico e alla mobilità sostenibile, anche altri settori strategici da un punto di vista ambientale, come gli acquisti verdi e la salvaguardia e valorizzazione del territorio. Particolare soddisfazione per il rinnovo dell accordo con Legambiente avvenuto nella seconda metà dei luglio - è stata espressa dal Presidente di Federcasse, Alessandro Azzi: Gli importanti risultati raggiunti in questi anni di collaborazione con Legambiente ha sottolineato Azzi - ci danno conferma della bontà di questo progetto e ci dicono che è possibile, anche sommando piccoli interventi, raggiungere obiettivi di grande portata contribuendo a diminuire sensibilmente le emissioni inquinanti e favorendo la tutela e la conservazione dei nostri territori in una logica di sostenibilità. Analoga la soddisfazione del presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, anche alla luce delle attività economiche generate e sostenute dalla cooperazione di credito con una convenzione che ha detto è un bel segnale in un momento di così grave crisi che sta attraversando il nostro Paese. 16 creditocooperativo

LAVORO DI SQUADRA PER IMPRESE Strategie E LAVORO DEI GIOVANI D a una buona idea a un buon sostegno per costruire un buon futuro: è questo il percorso, tutto a favore dei giovani reggiani, previsto dalla nuova edizione del progetto Buona Impresa lanciato da Confcooperative in stretta collaborazione con Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo e con il contributo della Camera di Commercio. Un insieme di azioni che vanno da servizi di startup a costo zero, alla consulenza amministrativa e giuslavoristica fino all accesso al credito, presentato dalla centrale cooperativa nei primi giorni di luglio nell ambito di un incontro finalizzato all approfondimento di tutte le opportunità oggi in campo per favorire l imprenditoria giovanile e il lavoro dipendente. Ed è proprio ai giovani aspiranti imprenditori che sono rivolti i servizi che vedono insieme Confcooperative e le BCC. La centrale cooperativa, dal canto suo, offre un assistenza gratuita che va dall esame e valutazione dell idea imprenditoriale al business-plan, allo start-up d impresa, agli aspetti amministrativi e in materia di lavoro, mentre le Banche di Credito Cooperativo (a nome delle quali in convegno ha parlato Carlo Rodolfi) offrono specifici sostegni finanziari: mutui, leasing, factoring, finanziamenti all avvio d impresa fino a 100.000 euro per ogni iniziativa, finanziamenti ad hoc per le imprese legate alle energie rinnovabili, interventi fino a 5 milioni di euro per chi acquisisce imprese già esistenti. L intervento delle BCC avviene sulla base di autonome scelte, ma è comunque fondato sulla validazione dei progetti in capo a Confcooeprative Le diverse opportunità previste dal progetto Buona Impresa sono illustrate anche su www. reggioemilia.confcooperative.it 37 nuove imprese e 1,3 milioni di finanziamenti I l progetto Buona Impresa che vede insieme Confcooperative, Banca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo rappresenta l evoluzione di quello già in essere sia a livello locale che nazionale grazie alla partnership tra Federcasse e Confcooperative. Gli esiti di un anno di lavoro comune si misurano, in pochi mesi, con il 53% di richieste accolte, 37 imprese giovanili finanziate e 25 start-up per un totale di 1,3 milioni di euro di finanziamenti. Sul sito nazionale www.buonaimpresa.it, gestito dalla Federazione nazionale delle BCC, sono presentate le modalità e costantemente aggiornati i risultati del progetto, con la possibilità di accedere ad una ricca serie di video-testimonianze relative ad imprese giovanili lanciate da Buona Impresa. creditocooperativo 17

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In breve Ai Mercoledì rosa per dire Insieme B anca Reggiana e Banca di Cavola e Sassuolo si sono presentate fianco a fianco, per la prima volta dopo le delibere assembleari sulla fusione, ai mercoledì rosa che per sei settimane hanno segnato altrettante serate nel centro storico di Reggio Emilia. Un evento, che richiama decine di migliaia di persone, attraverso il quale le due BCC hanno lanciato proprio il messaggio relativo al lavoro comune, a quell Insieme che campeggiava su migliaia di palloncini colorati, negli stand affiancati, nel materiale promozionale distribuito. Gli appuntamenti proposti dai mercoledì rosa sono così divenuti occasione per parlare della nuova banca a decine di migliaia di persone, in un contesto particolarmente gradevole e in un clima assolutamente familiare e amichevole. Molto l interesse e molta la curiosità suscitata da questa presenza: un buon viatico, anche questo, per il nuovo cammino appena iniziato. Banca Reggiana con Gocce di vita È stato utilizzato per la realizzazione del progetto Gocce di vita il contributo che, in occasione della Festa della donna, Banca Reggiana ha assegnato alla cooperativa sociale Madre Teresa. Il progetto, decollato alla fine dell ottobre scorso, riguarda l accoglienza di 5 nuclei mamma-bambino in difficoltà non segnalati dai servizi sociali. Il percorso spiega Lisa Vezzani, responsabile del progetto e vicepresidente di Madre Teresa - si concretizza nell accoglienza abitativa temporanea, di sostegno alla persona e in un cammino verso l integrazione e l autonomia economica che si sviluppa all interno delle case d accoglienza gestite dalla cooperativa Madre Teresa e in alcuni appartamenti. Gocce di Vita fa parte di un più ampio progetto denominato InVita, finalizzato a sostenere donne in gravidanza o mamme con bambini in stato di difficoltà, che vede in campo tre cooperative sociali: Madre Teresa (che nelle sua case di accoglienza ha accolto sino ad oggi quasi 400 bambini e 330 madri in difficoltà), Piccoli Mondi (60 famiglie seguite nel 2011 con servizi di conciliazione per madri lavoratrici), La Perla (che gestisce un laboratorio gastronomico finalizzato alla formazione e all inserimento lavorativo di mamme sole) e il Centro di aiuto alla Vita. Nella foto: Lisa Vezzani, vicepresidente della cooperativa Madre Teresa, e Giuseppe Alai, presidente di Banca Reggiana. 20 creditocooperativo

Un sostegno agli alpini di Collecchio A nche quest anno Banca Reggiana ha assegnato un contributo alle attività degli alpini di Collecchio, spesso impegnati in iniziative di solidarietà e beneficenza. La consegna è avvenuta in occasione dell annuale adunata del 28 aprile scorso; a ricevere il contributo, il capogruppo degli alpini (circa 200) di Collecchio, Maurizio Motti, che a propria volta ha consegnato alla responsabile della locale filiale di Banca Reggiana, Anella Caramaschi, il guidoncino del gruppo con i simboli dell Associazione Nazionale Alpini, della squadra di Protezione Civile e di Colliculum Coro. Nella foto, una rappresentanza del gruppo alpini di Collecchio con i dipendenti della filiale di Banca Reggiana (Anella Caramaschi, responsabile, Ilaria Setti, vice, Marco Blindati, Isabella Riondino e Sonia Armani). Al centro Giancarlo Mandelli (in cravatta), Massimo Fanfoni, componenti il Comitato locale di Banca Reggiana e, secondo da destra, il capogruppo degli alpini, Maurizio Motti. In breve Banca Reggiana con Nondasola P rosegue con intensità l impegno ed il lavoro dell Associazione Nondasola-Donne insieme contro la violenza di Reggio Emilia, alla quale Banca Reggiana ha assicurato il proprio sostegno. Fra le tante ed importanti attività di educazione e sensibilizzazione al sempre più drammatico tema della violenza sulle donne, l Associazione Nondasola (nata nel 1995) gestisce, insieme all appartamento e ai gruppi Nondasola, La casa delle donne, luogo in cui le donne che subiscono maltrattamenti o vivono situazioni di difficoltà possono trovare ascolto, sostegno, riconoscimento del proprio valore, aiuto nel tentativo di costruire un proprio percorso di uscita dalla violenza. Aperta nel 1997 dal Comune di Reggio Emilia; la casa è gestita dall Associazione a favore delle donne che hanno bisogno di colloqui d accoglienza e informazioni, di consulenza professionale, legale, psicologica, di orientamento e tutela del lavoro, di collegamenti con le risorse e i servizi presenti nel territorio e di ospitalità temporanea per sé e per i propri figli minori quando sia necessario un allontanamento dal proprio domicilio. Il Credito Cooperativo insieme a Libera S i concluderanno nel mese di settembre i Campi estivi di volontariato organizzati - sui terreni gestiti da cooperative giovanili e confiscati alla criminalità organizzata - dall Associazione Libera per giovani dai 18 ai 25 anni. Al sistema del Credito Cooperativo, che sostiene da alcuni anni, in diverse forme, le attività e l impegno della associazione presieduta da don Luigi Ciotti, è stato rivolto l invito a mettere a disposizione personale direttivo per incontri riguardanti la finanza responsabile e il senso e l azione delle banche del territorio in chiave di educazione alla legalità ed all uso responsabile del denaro. Un invito subito accolto - che conferma il credito che le BCC si sono conquistate nel tempo attraverso una costante azione di sostegno alle comunità locali, davvero palestre di democrazia economica e di partecipazione. creditocooperativo 21