Scuola Navale Francesco Morosini di Paolo Bembo Di solito, il direttore responsabile di una Rivista non scrive articoli sulla stessa, limitandosi all editoriale, ma in questo caso, da ex allievo di quello che una volta si chiamava Collegio Navale Morosini e anche da ex comandante di un corso di allievi nello stesso prestigioso Collegio (il primo ex allievo a ricoprire tale incarico), mi sento chiamato in causa. Innanzitutto, perché parlare di quella che adesso si chiama Scuola Navale Militare? Non solo perché è una delle tante realtà marinare del Paese che come tale può essere oggetto d interesse generico per i nostri lettori, sempre sensibili a tutto ciò che, come questa scuola, ha a che fare con il mare e con la cultura del mare; ma soprattutto per un motivo specifico molto semplice: molti nostri soci sono genitori, nonni e pensano al futuro dei propri figli o nipoti e questa Scuola potrebbe avere a che fare con il loro futuro. Un interrogativo che spesso gli adulti si pongono è quello relativo a quale possa essere per figli o nipoti l iter formativo migliore, quello che meglio li possa preparare alla vita. Dal tentativo di dare una risposta a questa domanda e di rendere quindi un utile servizio ad una consistente parte dei soci, nasce il presente scritto. Tralasciamo di dilungarci sulle origini dei Collegi Navali del passato e anche sui vari impieghi avuti, a partire dalla sua edificazione, nel 1937, dall edificio che attualmente ospita la Scuola Navale Militare Francesco Morosini. Limitandoci all attuale realtà, possiamo dire che essa nasce nel 1961, come Collegio Navale, destinato ad ospitare fra le mura di un immobile che la Marina Militare aveva sull isola di Sant Elena, a Venezia, un gruppo di studenti degli ultimi tre anni rispettivamente dei Licei Scientifico e Classico. A questi studenti, che accedevano al Collegio per concorso, la Marina dava la possibilità di completare il proprio corso di studi in un ambiente disciplinato, in cui veniva data anche molta importanza allo sport. Soprattutto, questi allievi avevano l opportunità di confrontarsi con l ambiente della Marina che veniva ricreato, quasi fosse una Una realtà al servizio piccola Accademia Navale, dalla presenza di della Nazione Ufficiali e Sottufficiali da oltre cinquant anni che si occupavano di seguirli come tutori, come inquadratori e anche come consiglieri, vigilando su tutti gli aspetti della loro vita quotidiana. Inoltre, questa vita veniva scandita dai collaudati ritmi ed orari assimilabili, con le opportune varianti suggerite dalle differenze di scopo e di età dei destinatari, a quelli dell ambiente militare. Si trattava di una formazione dura, spesso definita da uomini per ragazzi che uomini ancora non erano, lontani da casa, dai propri affetti e quindi pur essendo tutto fuorché insopportabile, non poteva certo essere adatta a tutti; non a caso, fra le prove d ammissione, c era anche una visita psicotecnica che non era volta ad accertare i livelli d intelligenza dei candidati quanto piuttosto la loro capacità 33
Un immagine aerea dell isola di Sant Elena, dove sorge il complesso della Scuola Navale Francesco Morosini, evidenziato nella foto, con l edificio studi, i campi sportivi e il porticciolo; in apertura, lo stemma dell istituto di adattamento ad un ambiente del genere e le loro potenzialità di socializzare con coetanei in un contesto di vita comunitaria. Inoltre, anche per chi, ammesso in quanto ritenuto idoneo dopo avere superato con successo le prove, ci avesse voluto ripensare, c era sempre la possibilità di lasciare, in qualsiasi momento. Per quelli che, come si suole dire, hanno fatto il Morosini, ovvero per coloro i quali sono stati esposti sufficientemente a lungo a questo ambiente un po speciale, i risultati, poi, non si sono fatti aspettare. L abitudine al sacrificio, la solidarietà verso i compagni, lo spirito di servizio verso la comunità e verso la Nazione, l abitudine ad assumersi le proprie responsabilità, il concetto di sincerità, di onore, di parola data e come tale da mantenere, sono fra i lasciti più importanti che hanno ricevuto dal Morosini. Tutti quelli che sono passati fra quelle mura, indipendentemente dalla piega presa dal percorso di vita di ciascuno, hanno sviluppato un affezione per il posto e una profonda riconoscenza per la Marina che ha investito alcune preziose risorse, in periodi di vacche magre che grasse non sono mai diventate, in quanto ha creduto profondamente nel progetto. Si badi bene, l idea della Marina non è mai stata quella di fare del Collegio prima e della Scuola poi una pre-accademia, un posto da cui trarre nuove vocazioni. Se ciò succedeva, come a volte è stato, la Forza Armata non ha certo cercato di dissuadere chi voleva scegliere la vita sul mare con le stellette, ma lo scopo primo dell Istituto non era quello. Tale scopo era e rimane quello di suscitare interesse alla vita sul mare e creare una classe di cittadini seri, preparati, moralmente e fisicamente solidi, fermi nelle loro convinzioni di lealtà verso lo Stato e coscienti del fatto che la Marina, oltre 34
L Assemblea Generale degli allievi, che ha luogo tutti i giorni in piazzale o, quando il maltempo non lo consente, nella sala di ricreazione che Forza Armata, rappresenta un baluardo sicuro e da salvaguardare, non fosse altro per tutti i valori che per suo tramite venivano trasmessi ai giovani, insegnando loro a condividerli e in definitiva, a vivere. Va da sé che ora come già allora, trattandosi di una Scuola Navale, il sistema educativo faccia anche molto affidamento sull insegnamento delle discipline del mare, per cui tutti gli allievi, chi più chi meno, a seconda dalle personali propensioni, vengono esposti a tali discipline. E quindi vela, voga e canottaggio e anche nuoto e, per chi lo desidera, anche quel po di istruzione che può condurre alla patente nautica. E, naturalmente, per i primi due anni, al termine dell anno scolastico, sono previsti brevi periodi, di solito un paio di settimane ciascuno, a bordo di unità della Marina, a respirare l aria di bordo e prendere contatto con le prime piccole grandi responsabilità della vita su di una nave, metafora della vita tout court. Una scuola di serietà, professionalità e amicizia I tempi cambiano e con loro le Istituzioni, per cui nel 1998, la Marina decide che il momento è maturo per trasformare il Collegio Navale in Scuola Navale Militare; vi sono però valori che restano immutabili nel tempo e di questi la Scuola Navale Militare, come il Collegio prima di essa, si fa tutt ora garante. Con il nuovo ordinamento, gli allievi indossano le stellette, simbolo della loro condizione militare ed il Comandante della Scuola ne è anche Dirigente Scolastico. Il primo giuramento solenne degli allievi si è svolto in piazza San Marco il 4 maggio del 2002, in concomitanza del quarantennale della Scuola. Quest anno, si è voluto abbinare la celebrazione dei 50 anni di vita dell Istituto con la Festa della Marina, con un indimenticabile cerimonia, svoltasi anch essa in piazza San Marco, alla presenza del Capo dello Stato, il Presidente Napolitano. Definire tale evento indimenticabile non è eccessivo ma 35
Il corpo di guardia del Morosini, situato al termine di viale Sant Elena con, a fianco, sulla colonna di mattoni, il fedele leone alato chiamato affettuosamente dai frequentatori della scuola Camillo (foto Branchi) anzi, è forse riduttivo e sento di dirlo non perché emotivamente coinvolto ma perché ho potuto raccogliere in quella piazza tanti pareri, di autorità come di gente comune, e tutti erano visibilmente commossi. Miriadi di ex allievi dei corsi che negli anni si erano succeduti, hanno fatto a gara ad essere presenti, provenendo dalle più varie parti d Italia e del mondo: si sono disciplinatamente schierati in sezione, in ordine di corso, ciascuno indossando i pantaloni grigi e la giacca blu con il berrettuccio e la cravatta che caratterizzano la divisa degli ex allievi. Sorprendente è stato il momento, subito prima del defilamento, in cui lo speaker ha avvertito le autorità presenti sul palco d onore che chi fra loro, ex allievo, avesse voluto partecipare al defilamento stesso, poteva prendere posto nei ranghi fra i propri compagni. Il palco delle autorità s è svuotato: Il Ministro della Difesa, ex allievo, il Capo di Stato Maggiore della Marina, ex allievo, il Capo dei Corpi Tecnici della Marina ex allievo, il Comandante della Regione Calabria e Sicilia dei Carabinieri, ex allievo, l assistente diplomatico del Presidente ex allievo e una sequela di generali ed ammiragli, in un caleidoscopio dalle tonalità di colore delle divise di tutte le Forze Armate, per non parlare dei molti brillanti professionisti, medici, avvocati, capitani d azienda, politici che non vestendo una divisa, erano più difficilmente riconoscibili e che hanno comunque rimpolpato i ranghi e successivamente defilato orgogliosamente ed in allegria insieme ai compagni di allora e di sempre. Si perché questo è un altro dei lasciti che questo 36
formidabile Istituto trasmette ai suoi : le amicizie che nascono all ombra di Camillo (Il piccolo Leone di San Marco che svetta sulla colonna all ingresso della Scuola) sono per sempre, di una solidità veramente notevole e quando due compagni di un tempo si incontrano, anche se nel frattempo è passata una mezza vita, riprendono a parlare come se si fossero lasciati la sera prima, con una sorta di complicità che chi è fuori dal giro fatica a comprendere. Qualche indicazione pratica Digitando Scuola Navale Morosini su qualsiasi motore di ricerca di Internet, compaiono numerosi suggerimenti, molti dei quali riconducibili al sito della Marina Militare o a quello dell Associazione Allievi. Sul sito della Marina è presente un PDF che presenta l offerta formativa della Scuola per l anno 2011-2012, da cui ci si può rendere conto dei programmi. Inoltre, un altro PDF presenta, al momento in cui viene preparato questo articolo, il bando per l ammissione al corso 2012-2013 per 68 nuovi allievi, 18 per il Liceo Classico e 50 per quello Scientifico. Potrà essere utile, per chi fosse interessato, andare a dare un occhiata a questi documenti per capire quale sarà, grosso modo, la tempistica dei concorsi che verranno (per questo ormai è tardi); si potrà capire quando, in base all età dei propri figli o nipoti, essi potranno concorrere (quest anno i candidati, al 31 dicembre 2012, dovevano avere compiuto 15 anni e non superato i 17). E poi quali sono i requisiti, quali le prove d ammissione, i moduli e i documenti da compilare e presentare, i titoli preferenziali che, se c è tempo, un candidato seriamente intenzionato ad entrare, può cercare di procurarsi in anticipo. Conclusioni Qui abbiamo solo voluto indicare una possibilità alternativa di completamento degli studi e al tempo stesso della costruzione di ciò che più conta, il carattere. Siamo certi che i nostri lettori, da sempre sensibili agli aspetti formativi insiti nelle attività che a vario titolo, sono collegate al mare, non potranno non essere interessati a questo scritto. Poi, magari, decideranno qualche cosa di diverso per i loro giovani, ragazzi e ragazze, in base soprattutto alle caratteristiche dei loro figli o nipoti; però è giusto che sappiano di questa possibilità che per molti, in passato, si è trasformata in opportunità. Una immagine panoramica ripresa all inizio del mese di maggio di quest anno in occasione della visita alla Scuola Navale dello skipper Max Sirena e di una rappresentanza del team Luna Rossa Challenge 2013. Al centro della foto Sirena, in maglietta bianca e, alla sua destra, il capitano di vascello Sandro Palone, comandante del Morosini 37