CODICE ETICO INTER PARTNER ASSISTENZA SERVIZI SPA INTRODUZIONE La presenza della Società sul mercato è basata sulla sua reputazione e senso di integrità. L'integrità è l'elemento fondamentale per creare e mantenere rapporti professionali di fiducia idonei ad assicurare un successo a lungo termine. Ciascuno è responsabile dell'integrità del proprio lavoro e di quello comune. Questo documento, denominato Codice Etico, fornisce regole generali per affrontare e risolvere determinate problematiche connesse alle pratiche di business che la Società si trova quotidianamente ad affrontare, nonché alla disciplina di cui al D.lgs. n. 231/2001. Il presente documento, tuttavia, non contempla una risposta per qualsiasi circostanza o situazione che possa occorrere. Per qualsiasi chiarimento relativo all'interpretazione o all'applicazione delle linee guida di cui al presente documento, si invita il personale della Società a chiedere delucidazioni alla Direzione generale. L effettiva applicazione del Codice Etico spetta alla Direzione generale che si avvale della struttura dell Internal auditing. Ciascun dipendente deve confermare di aver ricevuto copia del presente documento e dichiarare che si atterrà agli standard ivi indicati. Ciascun dipendente, pertanto, restituirà una copia sottoscritta dello stesso a chi di competenza. Il Codice Etico non costituisce un contratto di lavoro tra la Società ed i suoi dipendenti. Inoltre, poiché i principi a cui si ispira il presente documento possono cambiare, la conoscenza ed il rispetto degli stessi e dei loro aggiornamenti è diretta responsabilità di ciascuno. La mancata osservanza delle presenti linee guida comporta il rischio di un intervento disciplinare da parte della Società. PREMESSE Inter Partner Assistenza Servizi S.p.A. (di seguito IPAS) è posseduta per l 80% da Inter Partner Assistance S.A. - Rappresentanza Generale per l Italia (di seguito IPA) e per il 20% da AXA Italia S.p.A. L IPAS persegue l interesse dei propri azionisti, vale a dire quelle categorie d individui, gruppi o istituzioni che sono attivamente coinvolti nella realizzazione della missione che hanno comunque un interesse nel suo perseguimento. Sono stakeholder gli azionisti, i collaboratori, i clienti, i fornitori e i partner d'affari. Preciso fine di IPAS in Italia è perseguire la massima efficienza, valorizzando le competenze dei propri dipendenti e collaboratori, l efficacia della propria struttura e le grandi capacità d innovazione, per creare valore per i propri azionisti, soddisfazione dei clienti e crescita professionale dei collaboratori. IPA esercita attività assicurativa in Italia in regime di libertà di stabilimento relativamente ai rami 18 ( assistenza ), 17 ( protezione giuridica ), 16 (pene pecuniarie), 02 ( malattia ), 09 ( danni ai beni ), 1 ( infortuni ), 10 ( r.c. autoveicoli terrestri ) e 13 ( r.c. generale) o in regime di riassicurazione obbligatoria o facoltativa per conto di altre società di assicurazione. IPA si avvale, per l effettuazione dei servizi relativi ai contratti sottoscritti, delle Centrali Operative di Inter Partner Assistenza Servizi S.p.A.. IPAS gestisce in Italia i servizi di assistenza attraverso la sua struttura organizzativa, le risorse umane altamente qualificate, i moderni uffici recentemente ristrutturati, l adozione di avanzate tecnologie nelle sue Centrali Operative, e tramite i suoi circa 3000 Fornitori qualificati distribuiti su tutto il territorio nazionale, fornisce un ampia gamma di servizi, 24 ore su 24, 365 giorni l anno, ad assicurazioni, banche, case costruttrici di automobili ed altre aziende (Clienti). IPAS gestisce inoltre le richieste di assistenza degli assicurati italiani che si trovano all estero, avvalendosi della collaborazione delle sedi internazionali del Gruppo AXA Assistance nel mondo (39 Centrali Operative, denominate Direzioni di Zona, D.Z.). Parallelamente, IPAS gestisce le richieste di assistenza in Italia (e come D.Z. include S. Marino, Vaticano e Malta) degli assicurati delle altre Direzioni di Zona internazionali su specifico mandato di queste ultime ( dossier internazionali ). IPAS svolge la propria attività nel rispetto dei principi indicati nel presente Codice nel convincimento che, condizione per il successo, sia il rispetto dei principi etici nella conduzione dei rapporti economici e sociali. La strategia e la condotta operativa della Società sono indirizzate al conseguimento dell obiettivo primario rappresentato dalla creazione di valore per l azionista nel rispetto dei principi etici rappresentati dall insieme delle norme comportamentali che consentono a tutte le risorse di agire in azienda e per l azienda in linea con quella che viene definita la diligenza del buon padre di famiglia che presuppone, tra gli
altri, l osservanza dei seguenti standard di comportamento: legittimità morale, equità ed uguaglianza, tutela della persona, diligenza, trasparenza, onestà, riservatezza, imparzialità, tutela ambientale e protezione della salute. In tale contesto, la base socio-culturale delle risorse operanti all interno della Compagnia, il loro background ed il trascorso in azienda rappresentano gli aspetti essenziali. L'efficacia delle procedure di controllo interno rappresenta un altro elemento fondamentale che consente il rispetto dei principi etici a cui è ispirato il presente documento. Alcuni rischi collegati alla mancanza di integrità e valori etici sono, per esempio, il sabotaggio, l'insider trading, le attività finalizzate al raggiungimento di fini personali, quelle che privilegiano risultati di breve termine, l'attività commerciale e di marketing aggressivi, il falso in bilancio, il riciclaggio. In presenza di tali rischi, una cultura aziendale tesa alla diffusione ed alla condivisione di valori etici può essere di aiuto. Non è di aiuto, invece, la diffusione di obiettivi irrealizzabili che possono comportare il rischio di attività fraudolente o falsificazioni di dati tecnici e di bilancio. Per tale ragione, la Società si impegna per assicurare che gli obiettivi aziendali siano sempre focalizzati su risultati possibili, specifici e concreti. CANONI DI CONDOTTA Tutti coloro che operano in nome e/o per conto della Società devono agire con la diligenza del mandatario ad osservare le leggi, le procedure ed i regolamenti aziendali e nel rispetto del Codice Etico. CANONE I - Rispetto della legge applicabile Il perseguimento dell interesse della Società e del Gruppo, al quale appartiene, non può mai giustificare una condotta contraria ai principi di correttezza, onestà e buona fede. Nelle relazioni la Società evita ogni discriminazione basata sull età, sull origine razziale ed etnica, sulla nazionalità, sulle opinioni politiche, sulla fede religiose, sul sesso, sulla sessualità o sullo stato di salute dei suoi interlocutori. La Società garantisce un adeguato grado di professionalità, nell esecuzione dei compiti assegnati ai propri collaboratori. A tal fine la Società medesima è impegnata a valorizzare le competenze delle proprie risorse, mettendo a loro disposizione idonei strumenti di formazione, di aggiornamento professionale e di sviluppo. Nell'ambito della sua attività professionale, il personale della Società deve osservare con diligenza le leggi ed i regolamenti vigenti in tutti i paesi in cui la Società svolge attività, nonché le prescrizioni contenute in questo documento ed i regolamenti interni. La mancata conoscenza di tali leggi non esonera da alcuna responsabilità. Gli impegni identificati nel presente Codice Etico dovranno essere altresì osservati dagli intermediari e consulenti che prestano attività di rilievo e continuativa nell ambito della Società. Il personale della Società dovrà astenersi dall'iniziare o mantenere alcun rapporto se emerge che la controparte esplicitamente evidenzia che non intende osservare gli impegni di cui sopra. In nessun caso, il perseguimento dell'interesse o del vantaggio della Società può giustificare una condotta non onesta. La Società garantisce la riservatezza delle informazioni in proprio possesso ed ha predisposto tutte le iniziative per assicurare le misure di sicurezza dei dati personali, in conformità alla normativa vigente (D.lgs. 196 del 30 giugno 2003). Ai dipendenti ed ai collaboratori della Società è fatto divieto di utilizzare informazioni riservate per scopi non connessi all esercizio della propria attività professionale. CANONE II - Operazioni e transazioni commerciali e societarie Ogni operazione e transazione deve essere legittima, correttamente autorizzata, registrata, verificabile e coerente con gli obiettivi della Società. In particolare, deve essere possibile verificare in ogni momento l'iter di decisione, autorizzazione e successivo svolgimento dell'operazione o transazione stessa.
Una accurata documentazione delle operazioni e transazioni della Società è di fondamentale importanza. Ogni operazione deve risultare da adeguato supporto documentale che consenta di procedere al controllo delle caratteristiche e delle motivazioni dell'operazione medesima, nonché di individuare chi ha autorizzato, effettuato, registrato e verificato la stessa. La predisposizione di qualsiasi documentazione, ivi compresa quella contabile, va effettuata con buon senso e buona fede. I relativi dati andranno riportati in modo accurato, onesto e obiettivo. Tutti i dipendenti coinvolti nell'attività di formazione del bilancio e di documenti similari dovranno prestare la massima collaborazione, fornire informazioni complete e trasparenti, dati ed elaborazioni accurati, nonché segnalare la presenza di eventuali conflitti di interesse. Le registrazioni contabili devono essere accurate e veritiere. Non devono essere falsificate voci, occultati o non registrati fondi, proprietà e transazioni. Tutti i libri contabili e documenti finanziari devono essere conformi alle disposizioni di legge ed ai principi di contabilità comunemente accettati. I dipendenti ed i soggetti che agiscono per conto della Società debbono operare, anche negli acquisti, con diligenza e nel rispetto dei principi di correttezza, economicità, qualità e liceità. Rapporti con i clienti La Società ha l obbiettivo i rendere soddisfacenti i servizi offerti ai propri clienti. A tale scopo s impegna a: - ottimizzare la qualità dei servizi erogati e dei prodotti offerti; - garantire la professionalità dei propri dipendenti e collaboratori; - offrire sempre la massima disponibilità e collaborazione. Il Gruppo ha istituito l ufficio Servizio Clienti e Sistema Qualità al quale i clienti si possono rivolgere direttamente per ottenere assistenza e chiarimenti. Dal 10 aprile 2002 la controllante IPA ha ottenuto la certificazione di qualità ai sensi della normativa UNI EN ISO 9001:2000 (ISO 9001:2000) nel campo Progettazione, sviluppo e commercializzazione di servizi assicurativi Dalla anzidetta data 10 aprile 2002 l IPAS ha ottenuto la certificazione di qualità ai sensi della normativa UNI EN ISO 9001:2000 (ISO 9001:2000) nel campo Erogazione di servizi di assistenza tecnica, sanitaria e giuridica rivolti a persone, veicoli ed abitazioni, nella vita quotidiana e nelle urgenze, a casa ed in viaggio, 24 ore su 24, tutti i giorni dell anno. Gestione di servizi e/o liquidazione sinistri assicurativi per conto terzi in tutti i rami Fornitori La Società seleziona i propri fornitori sulla base di precisi criteri di valutazione che tengono conto sia della qualità del servizio offerto che dei requisiti morali ed etici. Gli stessi sono soggetti a periodiche verifiche di controllo. I fornitori che forniscono un servizio in nome e/o per conto del Gruppo devono aderire, per iscritto, al Codice Etico. CANONE III - Rapporti con pubblici dipendenti, Pubbliche Amministrazioni, interlocutori commerciali privati concessionari di pubblici servizi (qui di seguito: "Pubblica Amministrazione"). Comportamenti considerati accettabili nella normale prassi commerciale (quali, ad esempio, offrire servizi didattici, organizzare intrattenimenti, praticare sconti al di fuori delle normali condizioni commerciali, fornire qualsiasi altro bene o servizio di un certo valore) possono, viceversa, essere inaccettabili o in violazione di leggi e regolamenti, qualora tenuti nei confronti della Pubblica Amministrazione. Non è consentito promettere od offrire, direttamente o indirettamente, denaro, doni, regali o altra utilità di qualsiasi natura a dirigenti, funzionari o dipendenti della Pubblica Amministrazione, anche di altri paesi, o a loro parenti, che abbiano rapporti con la Società, salvo che si tratti di doni di modico valore. Non è consentito offrire od accettare beni o prestazioni comunque di valore, al fine di ottenere un trattamento più favorevole per la Società in relazione a qualsiasi rapporto con la Pubblica Amministrazione.
Non sono consentiti atti di corruzione nei confronti della Pubblica Amministrazione, sia se commessi direttamente dalla Società o da suoi dipendenti, sia se commessi tramite soggetti che agiscono per conto della Società in Italia ed all'estero. In caso di trattativa o partecipazione ad una gara con la Pubblica Amministrazione, il personale che partecipa alle procedure di aggiudicazione dell'appalto non deve cercare di influenzare impropriamente le decisioni della Pubblica Amministrazione, comprese quelle dei funzionari che trattano per conto della Pubblica Amministrazione, né di chiedere ed ottenere informazioni riservate. A carattere esemplificativo ma non esaustivo, nella partecipazione alle procedure per l'aggiudicazione di forniture da parte della Pubblica Amministrazione non vanno intraprese (direttamente o indirettamente) le seguenti azioni: - esaminare o proporre opportunità di impiego e/o commerciali che possano avvantaggiare dipendenti della Pubblica Amministrazione a titolo personale; - offrire o in alcun modo fornire omaggi in relazione all'offerta; - richiedere od ottenere informazioni riservate o relative ai criteri di aggiudicazione. Possono inoltre sussistere divieti di assunzione da parte della Società di ex impiegati della Pubblica Amministrazione o loro parenti, che abbiano partecipato recentemente, a relazioni commerciali con la Pubblica Amministrazione. E' necessario comunque consultare la Direzione generale prima di intraprendere qualsiasi operazione sull'assunzione di tali persone. Non è consentito destinare a finalità diverse da quelle per cui sono stati concessi contributi, sovvenzioni o finanziamenti ottenuti dallo Stato o da altro ente pubblico; è fatto assoluto divieto di servirsi di artifici e raggiri per ottenerli. Qualsiasi violazione (effettiva e potenziale) commessa dalla Società o da coloro che la rappresentano nel corso di trattative commerciali con la Pubblica Amministrazione andrà riportata tempestivamente alla funzione di Internal Auditing. Qualsiasi contributo aziendale che possa essere considerato una donazione politica deve essere preso in esame dalla Direzione generale, cui compete di decidere se esso è conforme o meno alle leggi vigenti. CANONE IV - Conflitto di interessi Un conflitto di interesse nasce quando gli interessi o le attività personali condizionano, realmente o apparentemente, la capacità di operare nel totale interesse della Società. Deve essere evitata qualsiasi forma di collaborazione che entri in conflitto con le responsabilità assunte nei confronti della Società. Tra le situazioni che possono creare un conflitto di interesse sono comprese: - Instaurare rapporti lavorativi con familiari. - Avere interessi finanziari in un'altra società del settore. - Svolgere un secondo lavoro. - Gestire un'attività propria. - Dirigere un'altra azienda. - Essere leader di determinate organizzazioni. E' dovere dei dipendenti rendere noti tutti i conflitti di interesse, reali o potenziali, e discuterli con la propria direzione. Ciascuna attività approvata, nonostante un conflitto reale o apparente, deve essere documentata. Componenti della famiglia Un conflitto di interesse può sorgere non solo se i propri familiari lavorano per un fornitore, un cliente o un concorrente della Società, ma anche se possiedono un "significativo interesse finanziario" nell'attività di un fornitore, cliente o concorrente della Società. Esiste un "significativo interesse finanziario" se: (a) Il dipendente o un "familiare" possiede più dell'1% del capitale sociale della Società;
(b) l'investimento rappresenta più del 5% del patrimonio totale del dipendente o di un "familiare". Prima di partecipare ad attività con organizzazioni in cui un proprio familiare lavora o ha un significativo interesse finanziario, informare la Società ed analizzare la situazione. Fornire la documentazione necessaria in caso di approvazione. Tra i "familiari" sono compresi: (a) Coniuge (b) (c) (d) (e) (f) Fratelli o sorelle Genitori Parenti acquisiti Figli Convivente Impiego esterno Qualsiasi attività esterna, sia essa secondo impiego o lavoro autonomo, deve essere totalmente separata dal lavoro aziendale. Non è consentito impiegare, a beneficio di attività esterne, l'orario di lavoro aziendale o l'attività di altri dipendenti, salvo il caso in cui la Direzione non ne dia specifica autorizzazione. Partecipazione in altre attività Gli investimenti personali possono causare un conflitto di interesse. Non si deve possedere, direttamente od indirettamente, un significativo interesse finanziario in una società che abbia rapporti con la società. Anche un investimento nelle attività di un concorrente o di potenziali collaboratori della Società può portare ad un conflitto di interessi. Non sono consentiti investimenti che possono essere causa di un conflitto d'interesse. Per i casi speciali si richiede un approfondimento con il rilascio di un rapporto di revisione da parte dell'internal Auditing. Partecipazione in consigli di amministrazione Dirigere un'altra società o essere membro di commissioni permanenti in determinate organizzazioni, come ad esempio enti governativi, può creare un conflitto di interesse. Un conflitto d'interesse incorre sia nel caso in cui la partecipazione a consigli di amministrazione rientra nella sfera del proprio lavoro sia se non ha alcuna relazione con esso. Prima di accettare una nomina in un Consiglio o in una Commissione di una qualsiasi organizzazione i cui interessi possono essere in conflitto con quelli della Società, è necessario rivolgersi all'internal Auditing per una verifica ad hoc. Prima di accettare una nomina per la quale è previsto un compenso, deve essere ottenuta l'approvazione di un supervisore. Per ulteriori informazioni, deve essere consultata la Direzione generale. CANONE V - Rispetto della normativa in materia di antiriciclaggio Nell ambito della propria attività professionale, il personale della Società non deve porre in essere comportamenti consistenti nell utilizzazione, trasformazione od occultamento di capitali di provenienza illecita. Con riferimento a tali comportamenti costituisce reato la sostituzione o il trasferimento di denaro, beni od altre utilità provenienti da delitto non colposo, ovvero il compimento, in relazione a tali beni, di altre operazioni, in modo da ostacolare l identificazione della loro provenienza delittuosa. CANONE VI - Rispetto della normativa in materia di antiterrorismo
La Società riconosce l alto valore dei principi di ordine democratico e di libera determinazione politica cui si ispira lo Stato. E pertanto vietato e del tutto estraneo allo spirito della Società qualsiasi comportamento che possa costituire attività terroristica o di eversione dell ordine democratico dello Stato. Ogni dipendente che abbia notizia della commissione di atti o comportamenti che possano costituire attività terroristica di qualunque genere, di aiuto o finanziamento a tali attività o comunque di eversione dell ordine democratico, deve darne immediata notizia al proprio superiore o alla Direzione generale. CANONE VII - Divieto di impedire controlli Costituisce reato la condotta degli amministratori della Società che, occultando documenti o con altri idonei artefici, impediscono o comunque ostacolano lo svolgimento delle attività di controllo o di revisione, attribuite ai Soci, agli altri organi sociali od alla società di revisione. CANONE VIII - Divieto di illecita influenza sull'assemblea Costituisce reato la condotta di chi determina, con atti simulati o fraudolenti, la formazione della maggioranza in sede assembleare allo scopo di procurare a sè o ad altri un ingiusto profitto. E', pertanto, fatto divieto di predisporre documentazione falsa o non completa o comunque alterata nei suoi contenuti, con lo scopo di indurre l'assemblea dei Soci ad approvare una delibera su uno specifico argomento dell'ordine del giorno. CANONE IX - Divieto di aggiotaggio Commette reato chiunque diffonda notizie false, ovvero ponga in essere operazioni simulate o altri artifici concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari quotati o non quotati, ovvero ad incidere in modo significativo sull'affidamento che il pubblico ripone nella stabilità patrimoniale della Società. In occasione del rapporto di lavoro il personale della Società può venire a conoscenza di informazioni riservate relative sia alla Società che ad altri soggetti; l'uso di tali informazioni per trarne un vantaggio può, quindi, alla luce di quanto sopra, costituire violazione di legge. La legge vieta l'uso di informazioni riservate nelle operazioni in valori mobiliari da parte del personale della Società nonché la diffusione di informazioni relative a titoli e strumenti finanziari quotati in borsa. Sono informazioni interne riservate quelle che, se diffuse al pubblico, possono ragionevolmente indurre l'investitore medio ad acquistare, vendere o tenere in sospeso titoli od obbligazioni. Non sempre è possibile identificare a priori tutte le informazioni interne riservate, per esempio esse possono riguardare: l'andamento finanziario della Società, l'indicazione degli utili o della distribuzione dei dividendi; gli investimenti e disinvestimenti; annunci di nuovi prodotti strategici; i progressi significativi nella ricerca; le attività strategiche dell'azienda. Le informazioni interne vanno divulgate solo al personale della Società che abbia effettivamente necessità di conoscerle, e non vanno mai comunicate a terzi. In caso di dubbio circa il comportamento corretto da tenere, si invita il personale a consultare la Direzione generale. CANONE X - Divieto di ostacolo all'esercizio delle funzioni delle Autorità Pubbliche di Vigilanza Commettono reato gli amministratori, i direttori generali, i sindaci, i liquidatori di società o enti e gli altri soggetti sottoposti per legge alle autorità pubbliche di vigilanza o tenuti ad obblighi nei loro confronti, i quali nelle comunicazioni alle predette autorità, previste in base alla legge, al fine di ostacolare l'esercizio delle funzioni di vigilanza, espongono fatti materiali non rispondenti al vero sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria e, allo stesso fine, occultano con altri mezzi fraudolenti in tutto o in parte fatti che avrebbero dovuto comunicare concernenti la situazione medesima.
Commettono altresì reato gli amministratori, i direttori generali, i sindaci, i liquidatori di società o enti e gli altri soggetti sottoposti per legge alle autorità pubbliche di vigilanza o tenuti ad obblighi nei loro confronti, i quali, in qualsiasi forma, anche omettendo le comunicazioni dovute alle predette autorità, consapevolmente ne ostacolano le funzioni. CANONE XI - Divieto di eseguire operazioni illecite sulle azioni o quote sociali proprie o della società controllante Commettono reato gli amministratori che, fuori dai casi consentiti dalla legge, acquistano o sottoscrivono azioni o quote sociali, cagionando una lesione all'integrità del capitale sociale o delle riserve non distribuibili per legge. Commettono reato gli amministratori che, fuori dei casi consentiti dalla legge, acquistano o sottoscrivono azioni o quote emesse dalla società controllante, cagionando una lesione del capitale sociale o delle riserve non distribuibili per legge. CANONE XII - Divieto di compiere operazioni in pregiudizio dei creditori. Commettono reato gli amministratori che, in violazione delle disposizioni di legge a tutela dei creditori, effettuano riduzioni del capitale sociale o fusioni con altra società o scissioni, cagionando danno ai creditori. MODALITA' DI ATTUAZIONE Diffusione e formazione Il presente documento è diffuso e portato a conoscenza del personale, degli intermediari e dei collaboratori esterni con cui la Società ha rapporti continuativi e, in generale, di chiunque entri in contatto con la Società medesima. Poiché gli intermediari ed i collaboratori esterni possono prendere impegni vincolanti per conto della Società, qualsiasi accordo con loro dovrà essere redatto in forma scritta. Gli intermediari ed i collaboratori esterni sono tenuti ad osservare gli stessi principi e modelli di comportamento di cui al presente documento. E' necessario, pertanto, fare espressa menzione di quanto sopra nei contratti conclusi con gli stessi e fornire loro copia del presente documento. Allo scopo di assicurare la corretta comprensione del presente documento a tutti i collaboratori della Società, la Direzione Risorse Umane predispone e realizza, anche sulla base delle indicazioni del responsabile dell'internal Auditing, un piano annuale di formazione volto a favorire la conoscenza dei principi e delle norme etiche.le iniziative di formazione sono differenziate secondo il ruolo e la responsabilità dei collaboratori. Compiti della funzione di Internal Auditing e del Consiglio di Amministrazione Al responsabile della funzione audit sono attribuiti i seguenti compiti: verificare l'applicazione ed il rispetto del Codice Etico; monitorare le iniziative per la diffusione della conoscenza e della comprensione del Codice Etico; ricevere ed analizzare le segnalazioni di violazione del Codice Etico; analizzare le proposte di revisione delle politiche e delle procedure aziendali suscettibili di incidere sull'etica aziendale e predisporre le ipotesi di soluzione da sottoporre alla valutazione del Consiglio di amministrazione; verificare la completezza e l'attendibilità del bilancio sociale; proporre al Consiglio di Amministrazione le modifiche e le integrazioni da apportare al Codice Etico. In materia di Codice Etico competono al Consiglio di Amministrazione i seguenti compiti:
prendere decisioni in materia di violazioni del Codice di significativa rilevanza segnalate dall'internal Auditing; deliberare in merito alla revisione delle più rilevanti politiche e procedure, allo scopo di garantire la coerenza con il Codice Etico; provvedere alla revisione periodica del Codice Etico. Segnalazioni Eventuali segnalazioni, anche verbali o in forma anonima, di violazione o sospetto di violazione del Codice etico sono riportate alla funzione di Internal Auditing della Società, che provvede ad un'analisi della segnalazione, ascoltandone eventualmente l'autore ed il responsabile della presunta violazione. L'Internal Auditing garantisce con la garanzia di riservatezza gli autori delle segnalazioni da qualsiasi tipo di ritorsione, discriminazione o penalizzazione.. Violazioni del codice etico L'Internal Auditing riporta, in un rapporto ad hoc, le violazioni del Codice etico, emerse in conseguenza delle segnalazioni o della sua attività di controllo etico, e i suggerimenti ritenuti necessari, al Consiglio di Amministrazione. Le competenti funzioni aziendali, su iniziativa del Consiglio di Amministrazione, definiscono i necessari provvedimenti, ne curano l'attuazione, e riferiscono l'esito all'internal Auditing.