REGOLAMENTO CONSORTILE



Documenti analoghi
COMUNE DI VERBANIA ART.1 OGGETTO E AMBITO DI APPLICAZIONE

C.I.S.A.P. Consorzio Intercomunale dei Servizi alla Persona Comuni di Collegno e Grugliasco

REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E PERSONE CON HANDICAP PERMANENTE GRAVE AL COSTO DELLA RETTA IN STRUTTURA.

CONSORZIO SOCIO ASSISTENZIALE ALBA-LANGHE-ROERO

C.I.S.A. 12 CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO-ASSISTENZIALE NICHELINO. Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n 15 del 22/12/10

a) diurno: a domicilio della persona non autosufficiente;

COMUNE DI SONCINO REGOLAMENTO COMUNALE

Allegato B Alla Deliberazione Assemblea Consortile n. 6 del

Roma 26/11/13 Prot. N 552/2013 Circolare n. 136/2013. Oggetto: Patrimonio mobiliare Quadro F5

RICOVERI IN STRUTTURE RESIDENZIALI O SEMIRESIDENZIALI (RA - RAF RSA- CENTRO DIURNO)

Comune di Castelfiorentino

REGOLAMENTO DELLA COMPARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI AL COSTO DEI SERVIZI

Indicatore della Situazione Economica Equivalente

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI

Comune di Marigliano Provincia di Napoli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE (I.S.E.E.)

REGOLAMENTO COMUNALE PER L INDIVIDUAZIONE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA PER L ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

Allegato alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.67 del 14/12/2015

COMUNE DI CAMPAGNANO DI ROMA

REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ART. 3 DLGS 109/98) ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

COMUNE DI FABRO Provincia di Terni. Regolamento Comunale

COMUNE DI MARCON Provincia di Venezia REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE

COMUNE DI ZOGNO Provincia di Bergamo. REGOLAMENTO per l Applicazione dell ISEE (Indicatore Situazione Economia Equivalente)

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE DELLE RETTE IN STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI PER MINORI, ANZIANI, DISABILI E ADULTI IN DIFFICOLTA

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA. (Indicatore della situazione economica equivalente)

Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario. isee - documentazione. cosa presentare?

Comune di Cento REGOLAMENTO SUI CRITERI APPLICATIVI DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.)

COMUNE DI ACQUANEGRA CREMONESE Provincia di CREMONA REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONE SOCIALI AGEVOLATE

COMUNE DI PORTOGRUARO Provincia di Venezia. Regolamento per l'applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente

COMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI

C.I.S.A. 31 CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO-ASSISTENZIALE

REGOLAMENTO ISEE Regolamento per l applicazione dell Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Articolo 1 Oggetto del Regolamento

PROVINCIA DI CAGLIARI

ISE Indicatore della Situazione Economica

COMUNE DI CASSANO VALCUVIA PROVINCIA DI VARESE

Comune di Capoterra Provincia di Cagliari Servizio Sociale

REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA DELLE PERSONE SEGUITE DAL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE DELL ULSS 6 VICENZA INSERITE

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza

REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE.

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.) Articolo 1 Oggetto del regolamento

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza

REGOLAMENTO PER L ACCESSO DEGLI UTENTI ALLE PRESTAZIONI E DELLA COMPARTECIPAZIONE AL COSTO. Articolo 1 Oggetto del Regolamento

I.S.A.C. Istituzione Servizi al Cittadino Comune di San Martino Buon Albergo. Asilo Nido Comunale Eurospin Via Campalto, 3/D - S. MARTINO B.A.

BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5

CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO ASSISTENZIALE

Città di Albino. Provincia di Bergamo

REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

GUIDA PER LA DETERMINAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ISEE) PER LA RIDUZIONE DELLE TASSE UNIVERSITARIE A.A.

REGOLAMENTO COMUNALE ISEE INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE

REGOLAMENTO PER LA PARTECIPAZIONE AL COSTO DEI SERVIZI RIVOLTI ALLA POPOLAZIONE ANZIANA DEI COMUNI DI BRISIGHELLA, CASOLA VALSENIO E RIOLO TERME

COMUNE DI FARA GERA D ADDA PROV. DI BERGAMO

APERTURA BANDO 21 GENNAIO FEBBRAIO 2013

L ASSEMBLEA CONSORTILE

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE DELLE RETTE DI RICOVERO DI ANZIANI E DISABILI IN STRUTTURE

COMUNE DI MARCON REGOLAMENTO SULLE PRESTAZIONI ECONOMICHE AI NON AUTOSUFFICIENTI

COMUNE DI MARENE PROVINCIA DI CUNEO

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

REGOLAMENTO COMUNALE n. 49 REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.)

COMUNE DI CARVICO (Provincia di Bergamo)

Allegato 2. Appendice

COMUNE DI BAZZANO REGOLAMENTO SUI CRITERI APPLICATIVI DELL INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.S.E.E.)

Articolo 1 Articolo 2

COMUNE DI CARMIGNANO P.za Giacomo Matteotti, CARMIGNANO (PO)

Le pensioni nel Le pensioni da lavoro. Allegato n. 2

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO PER L ACCOGLIMENTO DI ANZIANI E INABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI.

Art. 1 Premessa. Art. 2 Ambito di applicazione

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA

COMUNE DI LAZZATE Provincia di Milano

REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI DEL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE

PREMESSA ART. 1 OGGETTO E AMBITO DI APPLICAZIONE

COMUNE DI NAVE Provincia di Brescia

Regolamento per i Comuni associati nell Ambito S7 per la compartecipazione alle prestazioni sociali e sociosanitarie

Regolamento per la compartecipazione degli utenti al costo delle prestazioni socioassistenziali e sociosanitarie.

Azienda Pubblica della Regione Campania per il diritto allo Studio Universitario. l isee. che cos è e come si calcola

COMUNE di MALGRATE REGOLAMENTO GENERALE PER L APPLICAZIONE DELL ISEE

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI

Dal primo gennaio 2015 l indicatore Ise e Isee subisce una profonda revisione rispetto ai criteri che abbiamo conosciuto fino al 31/12/2014.

AMBITO TERRITORIALE N 6 COMUNI DI CASORIA ARZANO CASAVATORE

ISEEU (Indicatore della Situazione Economica Equivalente per l Università)

REGOLAMENTO DEI CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE E DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI E SOCIOSANITARIE

C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI C) LIMITI ALLA TITOLARITÀ DI DIRITTI REALI SU BENI

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO

CIRCOLARE N. 62 /E. Roma, 31 dicembre Direzione Centrale Normativa e Contenzioso

SCHEDA ESPLICATIVA I PRINCIPALI CONTENUTI DEL DECRETO LEGISLATIVO SULLA TOTALIZZAZIONE

Documenti necessari per ISEE Per il calcolo dell ISEE è indispensabile presentarsi ai CAAF con i seguenti documenti Dati del dichiarante

Nuovo calcolo ISEE 2014 redditi inclusi NUOVO ISEE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

COMUNE DI PORRETTA TERME (Provincia di Bologna) REGOLAMENTO COMUNALE PER L EROGAZIONE DI PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE

2 P.S.R P.d.Z. 2013/2015

(Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI INDICATORE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (ART.

Il Ministro dell Economia e delle Finanze

4. ESENZIONE PARZIALE PER CONDIZIONE ECONOMICA DAL PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI

NEWS LETTER numero 1 del 12 marzo 2009

GENERALI GLOBAL Fondo Pensione Aperto a contribuzione definita Documento sul regime fiscale (ed. 03/15)

Città di Novate Milanese Provincia di Milano

REGOLAMENTO SERVIZI SOCIALI

Comune di Azzanello Provincia di Cremona

Transcript:

CONSORZIO INTERCOMUNALE SOCIO-ASSISTENZIALE Carignano, Carmagnola, Castagnole P.te, Lombriasco, Osasio, Pancalieri, Piobesi T.se, Villastellone Via Avv. Cavalli, 6 - Carmagnola (TO) REGOLAMENTO CONSORTILE SUI CRITERI PER LA COMPARTECIPAZIONE DELLE PERSONE CON HANDICAP PERMANENTE GRAVE E DEI SOGGETTI ULTRASESSANTACINQUENNI, LA CUI NON AUTOSUFFICIENZA PSICHICA O FISICA SIA STATA ACCERTATA DALL AZIENDA SANITARIA LOCALE, AL PAGAMENTO DELLA RETTA POSTA A CARICO DEGLI ASSISTITI INSERITI IN STRUTTURA RESIDENZIALE. Approvato con deliberazione dell Assemblea consortile n 25 del 29 novembre 2010 e modificato con deliberazione dell Assemblea Consortile n 09 del 29 febbraio 2012 1

PREMESSA Con il decreto legislativo 109/1998 è stato introdotto, in via sperimentale, un sistema unificato di valutazione - attraverso l utilizzo di indicatori - della situazione economica (ISE) per la richiesta di prestazioni assistenziali legate al reddito. Tale sistema è stato in seguito perfezionato con modificazioni ed integrazioni che hanno condotto all attuale configurazione. L ISE è dunque un valore numerico che esprime sinteticamente la condizione economica di un nucleo familiare ed è calcolato dall INPS, o dai Centri di assistenza fiscale (previsti dal decreto legislativo 490/1998), o dai Comuni o dalla Amministrazione alla quale è richiesta la prestazione, in base a quanto disposto dall articolo 4 del citato decreto. Per la definizione dei criteri di compartecipazione previsti dal presente regolamento sono stati utilizzati come base normativa il decreto legislativo 109/1998, modificato dal decreto legislativo 130/2000, e i relativi decreti attuativi ed in particolare il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 221/1991. Pur non prescindendo dai principi introdotti da tali disposizioni, le norme che seguono contemplano alcune regole ulteriormente esplicative introdotte con la deliberazione della Giunta regionale 23 luglio 2007, n. 37-6500 Criteri per la compartecipazione degli anziani non autosufficienti al costo della retta e criteri per l erogazione degli incentivi previsti dalla deliberazione della Giunta regionale 2-3520 del 31 luglio 2006 a favore di Comuni ed Enti gestori. La necessità di integrazione da parte della Giunta regionale è stata dettata prioritariamente dal fatto che, per determinare l entità della compartecipazione, non viene rilevata la situazione reddituale e patrimoniale di un nucleo familiare (come è invece previsto nelle modalità generali di determinazione dell ISE) ma solo quella dell utente. Inoltre le norme regionali aggiuntive determinano il superamento di alcune incongruenze rilevate nella normativa nazionale (come ad esempio la valutazione temporale della situazione economica). ART.1 OGGETTO E AMBITO DI APPLICAZIONE 1. Il presente regolamento disciplina la compartecipazione delle persone con handicap permanente grave e dei soggetti ultra sessantacinquenni, la cui non autosufficienza psichica o fisica sia stata accertata dalle Unità di valutazione multidisciplinari dell Azienda sanitaria locale, al costo della retta posta a carico degli assistiti inseriti, in regime di accreditamento/ convenzione, in una struttura residenziale sociosanitaria. 2.L ambito di applicazione del presente regolamento è altresi esteso ai soggetti anziani parzialmente autosufficienti, che a seguito di valutazione della competente commissione U.V.G. abbiano conseguito il massimo punteggio sociale in considerazione della presenza di situazioni socio-ambientali fortemente compromesse, conseguenti a solitudine, basso reddito, inadeguata situazione abitativa, assenza di parenti. Il C.I.S.A.31 provvederà al loro inserimento in strutture residenziali RA/ RAF, ancorchè in assenza di convenzionamento/accreditamento, provvedendo all integrazione della retta. 3. Con riferimento agli inserimenti in strutture residenziali di anziani non autosufficienti, i criteri di compartecipazione disciplinati nel presente regolamento, si applicano alla retta socio-assistenziale come definita dalle deliberazioni della Giunta regionale n.17-15226 del 30/3/2005 e n. 2-3520 del 31/7/2006 praticata nelle strutture stesse e posta a carico degli utenti la cui situazione reddituale sia 2

tale da non consentirne, in tutto o in parte, la copertura. In modo analogo si procede per quanto attiene alle rette poste a carico delle persone con handicap permanente grave, così come previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 64-9390 del 1/8/2008. ART. 2 SITUAZIONE ECONOMICA: RIFERIMENTI SOGGETTIVI E CRITERI DI VALUTAZIONE 1. Per definire l entità della compartecipazione delle persone con handicap permanente grave e dei soggetti ultra sessantacinquenni in condizione di non autosufficienza psichica o fisica al costo della retta posta a carico dell assistito si valuta la situazione economica del solo beneficiario. L Ente prenderà altresi atto della possibile volontà dei familiari a contribuire al pagamento dell integrazione retta del proprio congiunto. Eventuali impegni di compartecipazione in tal senso dovranno essere formalizzati e sottoscritti dalle parti in sede di presentazione della domanda di integrazione retta o successivamente, qualora emergesse la volontà dei familiari. 2. Ai sensi dell articolo 34 del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n 601 i sussidi corrisposti dallo Stato e da altri enti pubblici a titolo assistenziale sono esenti dall imposta sul reddito delle persone fisiche. Pertanto le indennità concesse a titolo di minorazione, poiché per natura e per le finalità assistenziali che perseguono sono esenti dall imposta sul reddito delle persone fisiche, non vanno calcolate ai fini della valutazione del reddito. 3. Tuttavia tali indennità sono erogate a favore di soggetti non autosufficienti, al fine di consentire il soddisfacimento delle loro esigenze di accompagnamento e di assistenza. E, pertanto, assolutamente giustificato utilizzare, in occasione di interventi socio-assistenziali finalizzati esclusivamente all assistenza dei soggetti stessi attraverso il ricovero in struttura, le indennità di cui sopra quale contributo alle spese derivanti dall erogazione di tale prestazione. 4. L assistito contribuisce quindi alla copertura della retta residenziale con l ammontare delle indennità concesse a titolo di minorazione (indennità di accompagnamento per invalidità civile e cecità assoluta, indennità speciali per ciechi ventesimisti, indennità di comunicazione per sordomuti) e con altri redditi non fiscalmente rilevanti ove consentito dalla normativa specifica. 5. Per definire l entità residua della compartecipazione sulla parte della retta non coperta dalle indennità sopra indicate e l entità della compartecipazione per gli utenti non titolari delle suddette indennità, si valuta la situazione economica come definita nel presente regolamento. ART. 3 REDDITO E PATRIMONIO 1. La situazione economica è composta dal reddito complessivo e dal valore globale del patrimonio mobiliare ed immobiliare. Sono da considerarsi i redditi risultanti dall ultima dichiarazione presentata ai fini dell imposta sui redditi delle persone fisiche (Modello CUD, 730, UNICO) - o dall ultimo certificato sostitutivo rilasciato da enti previdenziali - e i patrimoni posseduti al 31 dicembre dell anno precedente alla presentazione dell istanza volta ad ottenere l erogazione della prestazione. 2.Reddito 3

Il reddito da valutare ai fini del presente regolamento è costituto: a) dal reddito effettivamente percepito (definito in base alle vigenti norme fiscali in materia di determinazione e tassazione dei redditi e liquidazione delle imposte), calcolato al netto delle imposizioni fiscali e contributive con le modalità di cui al successivo articolo 5; tale reddito include quanto dal cittadino percepito in virtù di terreni/ fabbricati di proprietà, concessi in locazione; b) dal reddito figurativo delle attività finanziarie (determinato applicando il rendimento medio annuo dei titoli decennali del Tesoro al patrimonio mobiliare come oltre specificato); c) dai proventi derivanti da attività agricole, svolte anche in forma associata, - per le quali sussiste l obbligo della presentazione della dichiarazione IVA per i quali va assunta la base imponibile (valore della produzione netta) determinata ai fini dell IRAP, al netto dei costi del personale a qualunque titolo utilizzato e di altri fattori produttivi costituiti da beni prodotti in altri comparti dell azienda e reimpiegati nell azienda stessa. 3. Patrimonio mobiliare Il patrimonio mobiliare calcolato con le modalità di cui al successivo articolo 5 è costituito da: a) depositi e conti correnti bancari e postali, per i quali va assunto il valore del saldo contabile attivo, al netto degli interessi, alla data del 31 dicembre dell anno precedente a quello di erogazione della prestazione; b) titoli di Stato, obbligazioni, certificati di deposito e credito, buoni fruttiferi ed assimilati, per i quali va assunto il valore nominale delle consistenze alla data di cui alla lettera a); c) azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (O.I.C.R.) italiani o esteri, per le quali va assunto il valore risultante dall ultimo prospetto redatto dalla società di gestione alla data di cui alla lettera a); d) partecipazioni azionarie in società italiane ed estere quotate in mercati regolamentati, per le quali va assunto il valore rilevato alla data di cui alla lettera a) ovvero, in mancanza, nel giorno antecedente alla dichiarazione, ad esso più prossimo; e)partecipazioni azionarie in società non quotate in mercati regolamentati e partecipazioni in società non azionarie, per le quali va assunto il valore della frazione del patrimonio netto, determinato sulla base delle risultanze dell ultimo bilancio approvato anteriormente alla data di presentazione della dichiarazione sostitutiva, ovvero, in caso di esonero dall obbligo di redazione del bilancio, determinato dalla somma delle rimanenze finali e dal costo complessivo dei beni ammortizzabili, al netto dei relativi ammortamenti, nonché degli altri cespiti o beni patrimoniali; f) masse patrimoniali, costituite da somme di denaro o beni non relativi all impresa, gestite direttamente o affidate in gestione ad un soggetto abilitato ai sensi del decreto legislativo n. 415 del 1996, per le quali va assunto il valore delle consistenze risultanti dall ultimo rendiconto predisposto, secondo i criteri stabiliti dai regolamenti emanati dalla Commissione nazionale per le società e la borsa, dal gestore del patrimonio anteriormente alla data di cui alla lettera a); g) altri strumenti e rapporti finanziari per i quali va assunto il valore corrente alla data di cui alla lettera a), i contratti di assicurazione mista sulla vita e di capitalizzazione -per i quali va assunto 4

l importo dei premi complessivamente versati a tale ultima data- e le polizze a premio unico anticipato per tutta la durata del contratto - per le quali va assunto l importo del premio versato-; sono esclusi i contratti di assicurazione mista sulla vita per i quali alla medesima data non è esercitatile il diritto di riscatto; h) imprese individuali per le quali va assunto il valore del patrimonio netto, determinato con le stesse modalità indicate alla precedente lettera g). Per i rapporti di custodia, amministrazione, deposito e gestione contestati anche a soggetti diversi dal ricoverato il valore delle consistenze è assunto per la quota di spettanza; i) valore dei beni mobili posseduti alla data di cui alla lettera a). Non si valuta il valore della prima automobile in proprietà. Per le successive si considera un valore forfetario risultante da riviste specializzate. Franchigia La franchigia sul patrimonio mobiliare: dall ammontare del patrimonio mobiliare come sopra determinato, si detrae fino alla concorrenza la franchigia di euro 15.493,71. 4. Patrimonio immobiliare Il patrimonio immobiliare calcolato con le modalità di cui al successivo articolo 5 è costituito dal valore, determinato con le modalità di calcolo stabilite dalla normativa ICI, dei singoli cespiti posseduti al 31 dicembre dell anno precedente a quello di erogazione della prestazione. Nel patrimonio immobiliare è compreso: a) il valore dei diritti reali di godimento posseduti su beni immobili (usufrutto, uso, abitazione, servitù, superficie, enfiteusi), con esclusione della nuda proprietà ; b) il valore dei beni donati nei cinque anni precedenti la richiesta di prestazioni. Franchigia Dall ammontare del patrimonio immobiliare come sopra determinato, si detrae fino a concorrenza la franchigia di euro 51.645,69 per la casa adibita a prima abitazione dell assistito comprese le pertinenze, ossia il box o posto auto (categoria catastale C 6), limitato ad un unità, il locale di sgombero (categoria catastale C 2) e la tettoia (categoria catastale C 7) ubicate nello stesso edificio o complesso immobiliare nel quale è sita l abitazione principale. Tale detrazione è alternativa a quella relativa al valore del capitale residuo del mutuo contratto per l acquisto o la costruzione del bene. Non si conteggia la prima casa abitata dal coniuge o dai familiari conviventi che si trovino in situazioni di difficoltà economica. Si precisa inoltre che eventuali immobili dichiarati inagibili, per condizioni di sicurezza o igieniche, e difficilmente valutabili sul mercato immobiliare, potranno non essere conteggiati, così come per i beni di cui si condivida la proprietà con altri, non essendo facilmente alienabili ART. 4 VALIDITA DELLA SITUAZIONE ECONOMICA DICHIARATA La situazione economica dichiarata ha validità annuale. Qualora il reddito e/o la consistenza patrimoniale alla data di erogazione della prestazione differiscano di oltre 1/5 da quelli rilevati al 31 5

dicembre dell anno precedente, il beneficiario della prestazione deve autocertificare entro trenta giorni la variazione che verrà assunta quale base di calcolo impegnandosi a produrre, l anno successivo, la dichiarazione comprovante tale variazione. ART. 5 DETERMINAZIONE DELLA QUOTA DA PORRE A CARICO DELL ASSISTITO 1. L assistito contribuisce alla copertura della retta residenziale in primo luogo con l ammontare delle indennità concesse a titolo di minorazione; per la determinazione dell eventuale ulteriore quota di compartecipazione da porre a carico dell assistito si procede come segue: a)reddito: si sommano i redditi definiti come il complesso delle entrate, al netto delle imposizioni fiscali e contributive, percepiti mensilmente. Tra i redditi non vengono considerate le erogazioni di Enti pubblici che le norme istitutive prevedono abbiano natura risarcitoria. Dal reddito mensile possono venire detratte le somme che il beneficiario versa al coniuge a seguito di sentenza di separazione legale o annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio; b) reddito figurativo delle attività finanziarie: viene determinato applicando il rendimento medio annuo dei titoli decennali del Tesoro al patrimonio mobiliare; c) patrimonio mobiliare: si sommano i valori del patrimonio mobiliare al 31/12 dell anno precedente l erogazione della prestazione. Si detrae la franchigia fino a concorrenza di euro 15.493,71. Se detratta la franchigia il valore è positivo, si assume come base di calcolo il 20%; d) patrimonio immobiliare: si sommano i valori del patrimonio immobiliare al 31/12 dell anno precedente l erogazione della prestazione. Si detrae la franchigia fino a concorrenza di euro 51.645,69. Se detratta la franchigia il valore è positivo, si assume come base di calcolo il 20%. 2. La somma dei valori di cui alle lettere a), b) c) e d) indica la disponibilità economica dell assistito per il pagamento della retta posta a suo carico. Da tale importo deve essere detratta una somma come di seguito specificato: anziani non autosufficienti:non inferiore a euro 70 mensili disabili: non inferiore ad euro 70 mensili Tali importi, adeguati su proposta del Consiglio di Amministrazione, vengono lasciati a disposizione degli assistiti (o di chi ne ha la legale rappresentanza) per le proprie esigenze e spese personali. 3. Fatto salvo quanto previsto dal successivo articolo 6, in caso di ricovero in struttura di un assistito il cui obbligo al pagamento della retta derivi non dal solo reddito e dal patrimonio immediatamente disponibile ed il ricoverato non disponga - di fatto -della liquidità sufficiente a consentirgli la compartecipazione dovuta, potranno venire attivate le seguenti fattispecie: a) locazione degli immobili a disposizione; b) alienazione del patrimonio, o di parte di esso; c) accensione di ipoteche, contratti di recupero da parte del Consorzio ed altri strumenti previsti nei vigenti regolamenti. Tali fattispecie non sono alternative, ma possono attivarsi cumulativamente. 6

ART.6 SOSTEGNO AL CONIUGE O AL FAMILIARE CONVIVENTE CON L ASSISTITO CHE NECESSITI DI RICOVERO IN STRUTTURA 1. In base alle disposizioni della deliberazione della Giunta regionale n. 17-15226/2005: deve essere altresì garantito il sostegno alle famiglie monoreddito qualora, a seguito dell ingresso di uno dei componenti in struttura residenziale, insorgano difficoltà economiche tali da non consentire al coniuge o al familiare convivente privo di redditi di vivere autonomamente. 2. Tale sostegno, tenendo conto delle disposizioni di cui agli articoli 143, 147, 433 del codice civile, viene garantito dal Consorzio, con il concorso delle risorse regionali di cui al Fondo regionale per le Politiche sociali. Se il coniuge o gli altri familiari conviventi non dispongono di beni patrimoniali e/o di un reddito autonomo sufficiente al proprio sostentamento e/o al pagamento del canone di locazione e delle altre spese necessarie i servizi consortili preposti prevedono, al momento del ricovero, un apposito piano di intervento, che consenta al ricoverato di far fronte ai propri obblighi assistenziali. 3. Il reddito (e/o patrimonio) dell utente che viene inserito in struttura deve, conseguentemente, essere lasciato a disposizione dei soggetti sopraindicati, fino alla copertura delle spese previste dall apposito piano formulato dai servizi consortili. In ogni caso il ricoverato concorre alla copertura della retta almeno con le indennità concesse a titolo di minorazione dall INPS. ART.7 CONTROLLI 1. In attuazione delle disposizioni di cui all articolo 71 del Decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445 (T.U. delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) il Consorzio effettua i controlli sulle dichiarazioni presentate dai beneficiari della prestazione. ART. 8 DIRITTI DEI CITTADINI RICHIEDENTI 1. I cittadini che richiedono al Consorzio di contribuire economicamente al pagamento totale o parziale del costo delle prestazioni residenziali socio-sanitarie, che la vigente normativa prevede venga posto a carico dell assistito, possono entro trenta giorni dal ricevimento della risposta scritta da parte dei competenti servizi consortili presentare ricorso scritto al Presidente del Consorzio. 2. Il Presidente esaminata la documentazione ed eventualmente sentiti i soggetti interessati decide, entro trenta giorni dalla data di ricevimento del ricorso, in ordine alla corretta applicazione del presente regolamento e fornisce risposta scritta al ricorrente. 7

ART. 9 DISPOSIZIONI AGGIUNTIVE 1. L Amministrazione consortile può prevedere disposizioni aggiuntive, se più favorevoli per l assistito (ad esempio previsioni di ulteriori franchigie), rispetto a quelle disciplinate nel presente regolamento con apposito provvedimento del Consiglio di Amministrazione, sulla base delle compatibilità finanziarie del Consorzio. ART. 10 RISPETTO DELLE NORME E ABROGAZIONI 1. Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, si rinvia al decreto legislativo 109/1998, come modificato dal decreto legislativo 130/2000 ed ai relativi decreti attuativi. 2. Sono abrogate, in quanto sostituite dal presente regolamento, le norme approvate con: deliberazione dell Assemblea consortile n. 7 del 24.01.2008 deliberazione dell Assemblea consortile n. 13 del 20.06.2003 ART. 11 PUBBLICITA DEL REGOLAMENTO Copia del presente regolamento, a norma dell articolo 22 della legge 7 agosto 1990, n. 241 sarà visionabile dal pubblico presso gli uffici del Consorzio. ART.12 ENTRATA IN VIGORE 1. Il presente regolamento emanato ai sensi dell articolo 7 del decreto legislativo n. 267 e s.m.i. ed in ottemperanza alle disposizioni contenute nella deliberazione della Giunta regionale 23 luglio 2007, n. 37-6500 e nella deliberazione della Giunta regionale 1 agosto 2008, n. 64-9390 entra in vigore dall esecutività della deliberazione di approvazione da parte dell Assemblea Consortile ed è soggetto, ai sensi dell art. 46 comma 3) del vigente Statuto consortile, a duplice pubblicazione per la durata di 15 giorni dall avvenuta esecutività di cui sopra. 8

INDICE PREMESSA... PAG. 2 ART.1 - OGGETTO E AMBITO DI APPLICAZIONE... PAG. 2 ART. 2 - SITUAZIONE ECONOMICA: RIFERIMENTI SOGGETTIVI E CRITERI DI VALUTAZIONE... PAG 3 ART. 3 - REDDITO E PATRIMONIO... PAG. 3 ART. 4 - VALIDITA DELLA SITUAZIONE ECONOMICA DICHIARATA... PAG. 5 ART. 5 - DETERMINAZIONE DELLA QUOTA DA PORRE A CARICO DELL ASSISTITO PAG. 6 ART. 6 - SOSTEGNO AL CONIUGE O AL FAMILIARE CONVIVENTE CON L ASSISTITO CHE NECESSITI DI RICOVERO IN STRUTTURA. PAG. 7 ART. 7 - CONTROLLI... PAG. 7 ART. 8 - DIRITTI DEI CITTADINI RICHIEDENTI... PAG. 7 ART. 9 - DISPOSIZIONI AGGIUNTIVE... PAG. 8 ART. 10 - RISPETTO DELLE NORME E ABROGAZIONI... PAG. 8 ART. 11 - PUBBLICITA DEL REGOLAMENTO... PAG. 8 ART.12 - ENTRATA IN VIGORE... PAG. 8 9