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(Allegato 1 al 2 Piano per la prevenzione della corruzione) Indice: Premessa Nota introduttiva Il Programma triennale della trasparenza e l integrità 1. Misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi 1.1. L organizzazione 1.2. Il Responsabile per la trasparenza 1.3. La struttura di supporto al Responsabile per la trasparenza 1.4. I Referenti per la trasparenza 1.5. La Dirigenza 1.6. Misure organizzative 1.7. L Organismo di garanzia 2. La sezione «Amministrazione trasparente» 2.1. La sezione Amministrazione trasparente 2.2. Le caratteristiche delle informazioni 3. Modalità e tempi di attuazione del Programma 3.1. Coordinamento del Programma con gli altri documenti di pianificazione e programmazione 3.2. Modalità e tempi di attuazione del Programma 4. Misure di monitoraggio sull'attuazione degli obblighi di trasparenza 4.1. Il processo di controllo 4.2. Le sanzioni 5. Iniziative di promozione della trasparenza in rapporto con il Piano anticorruzione 5.1. Le iniziative previste e relativa tempistica 6. Accesso Civico 6.1. Accesso Civico 6.2. La procedura 6.3. Ritardo o mancata risposta Allegato "A": Organigramma Allegato "B": Obblighi di trasparenza Allegato "C": Modulo per istanza di accesso civico 1

PREMESSA Nota introduttiva La Legge 28 gennaio 1994 n. 84, sul riordino della legislazione in materia portuale, ha previsto nei porti in possesso di particolari requisiti l istituzione delle autorità portuali, enti aventi personalità giuridica pubblica rientranti tra gli enti pubblici non economici nazionali - sottoposti alla vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dotati di autonomia finanziaria e di bilancio nei limiti previsti dalla legge. L'Autorità Portuale di Piombino (d ora in avanti, per brevità, più semplicemente AP ) è stata istituita con dpr in data 20 marzo 1996, in attuazione dell'art. 6, comma 8 della Legge n. 84/94 soprarichiamata. Gli organi dell AP sono: - il Presidente, legale rappresentante dell Ente. Attualmente, giusta D.M. (Trasporti) del 24 luglio 2013, il dott. Luciano Guerrieri, Presidente uscente dell AP, è stato nominato Commissario Straordinario con decorrenza dal 25 luglio 2013; - il Comitato Portuale, composto dal Presidente dell AP, che lo presiede, e da rappresentanti delle Amministrazioni Pubbliche (segnatamente i Comandanti dei porti ricadenti nella giurisdizione territoriale dell AP, ciascuno con funzioni di vice-presidenti, due dirigenti rispettivamente dei servizi doganali e dell Ufficio speciale del Genio Civile per le Opere Marittime, rappresentanti della Regione Toscana, della Provincia di Livorno e dei Comuni di Piombino, Portoferraio e Rio Marina) locali e delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori; - la Segreteria Generale, composta dal Segretario Generale, nominato dal Comitato Portuale, su proposta del Presidente, tra esperti di comprovata qualificazione nel settore, e dalla Segreteria Tecnico Operativa, ossia il personale dipendente. Allo stato, data la gestione commissariale dell AP, giusta delibera commissariale n. 20/13 del 27 agosto 2013, fino a nuova nomina, le competenze spettanti al Segretario Generale ex art. 10 della L. 84/94 sono state ripartite tra i dirigenti medesimi; - il Collegio dei Sindaci Revisori, composto da tre membri effettivi e tre supplenti, nominati con decreto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, nell'ambito degli iscritti all'albo dei Revisori Ufficiali dei Conti. L AP, cui sono assegnati compiti di indirizzo, programmazione, coordinamento promozione e controllo delle operazioni portuali e delle altre attività commerciali e industriali esercitate nei porti, provvede: alla realizzazione delle opere in porto, compresi i lavori di escavo e dragaggio; alla redazione del Piano Regolatore Portuale (PRP) individuando le diverse aree operative; alla redazione del Piano Operativo Triennale (POT) per gli indirizzi di programmazione e di sviluppo; al coordinamento delle attività svolte nel porto dalle pubbliche amministrazioni e al controllo dei servizi portuali; all affidamento in concessione a soggetti privati delle aree e delle banchine per lo svolgimento delle attività terminalistiche nei vari settori merceologici; al rilascio delle autorizzazioni per poter svolgere le proprie attività all interno del porto alle imprese portuali; alla promozione nel mondo del porto, organizzando e partecipando a iniziative promozionali; all aggiornamento e formazione professionale degli operatori e dei giovani. In relazione agli adempimenti previsti in materia di anticorruzione e trasparenza da parte delle autorità portuali giova brevemente richiamare l annosa problematica sulla natura giuridica di tali enti per cui, segnatamente in ordine al rapporto di lavoro del personale, la L. 84/94 esclude l applicazione alle autorità portuali delle disposizioni di cui al D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 (sul pubblico impiego). La natura pubblicistica delle autorità portuali ha ingenerato negli anni dubbi e perplessità sull inquadramento del personale e sulla natura del rapporto di lavoro; dubbi peraltro particolarmente 2

significativi e impattanti per i riflessi che da una interpretazione piuttosto che da un altra derivano per l intera attività amministrativa, contabile, fiscale e tributaria dell Ente. Ad oggi, i punti acquisiti - alla luce degli orientamenti giurisprudenziali più recenti - e condivisi, oltre che da Assoporti, anche dai Ministeri vigilanti, sono i seguenti: 1) la natura del datore di lavoro-autorità portuale è pubblicistica, essendo la medesima autorità ente pubblico non economico nazionale; 2) l instaurazione e la gestione del rapporto di lavoro con il personale è di natura privatistica e dunque va ricondotto alle rilevanti norme del codice civile; ciò anche prima dell instaurazione del rapporto (ossia nella fase delle procedure connesse al reclutamento); 3) per tutto quanto attiene all attività amministrativa dell Ente, l autorità portuale è soggetta alle normative vigenti per tutte le pubbliche amministrazioni; 4) per tutto quanto segnatamente previsto per le pubbliche amministrazioni di cui al D.Lgs. 165/01, con riferimento alle materie direttamente riconducibili al rapporto di lavoro del personale dipendente dell autorità portuale, le specifiche norme applicabili al pubblico impiego, non direttamente applicabili ai dipendenti delle autorità portuali, assumono valore di principio generale e di riferimento in grado di ispirare l azione anche di tali enti nel perseguimento dei propri obiettivi istituzionali verso l adozione di analoghe misure organizzative, vieppiù in ragione degli obiettivi di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica e di efficienza e trasparenza dell attività amministrativa posta in essere per tutta la P.A. Il programma triennale per la trasparenza e l integrità Ai fini del presente programma si è tenuto conto: - della Legge 6 novembre 2012, n. 190 entrata in vigore il 28 novembre 2012 - recante «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione», con cui il principio della trasparenza è diventato uno degli assi portanti delle politiche di prevenzione della corruzione; - del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 emanato dal Governo in attuazione della specifica delega contenuta nella suddetta L. 190/12 in cui, nel ribadire che la trasparenza è intesa come accessibilità totale delle informazioni concernenti l organizzazione e l attività delle pubbliche amministrazioni, è stato evidenziato che essa è finalizzata alla realizzazione di una amministrazione aperta e al servizio del cittadino. Questo ultimo decreto prevede l adozione da parte delle PP.AA. di un Programma Triennale per la trasparenza e l integrità da collegare al Piano triennale della prevenzione della corruzione già previsto dalla L. 190/12 e al Piano della performance di cui al D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 recante Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni (c.d. Riforma Brunetta ). In particolare, sono stati precisati i compiti e le funzioni dei responsabili della trasparenza ed è stata prevista la creazione nella homepage del sito internet istituzionale degli enti della sezione «Amministrazione trasparente» 1. Col medesimo D.Lgs. 33/13 è stata operata una sistematizzazione complessiva dei principali obblighi di pubblicazione vigenti, introducendone anche di nuovi, disciplinando per la prima volta l istituto dell accesso civico (art. 5), ed implementando il sistema dei controlli e delle sanzioni sull attuazione delle norme in materia di trasparenza. 1 Tale sezione, che sostituisce la precedente sezione «Trasparenza, valutazione e merito» prevista dall art. 11, c. 8, del D.Lgs. n. 150/2009, è articolata in sotto-sezioni di primo e di secondo livello corrispondenti a tipologie di dati da pubblicare, come indicato nell allegato A del d.lgs. n. 33/2013. 3

Con la redazione del presente Programma triennale per la trasparenza e l integrità da approvare e trasmettere al Dipartimento della Funzione Pubblica entro il 31 gennaio 2014, l AP intende dare dunque attuazione al principio di trasparenza, intesa, appunto, come accessibilità totale delle informazioni concernenti l organizzazione e l attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull utilizzo delle risorse pubbliche 2. Il pieno rispetto degli obblighi di trasparenza, infatti, oltre che costituire livello essenziale delle prestazioni erogate, rappresenta un valido strumento di diffusione e affermazione della cultura delle regole, nonché di prevenzione e di lotta a fenomeni corruttivi. Come vedremo, il programma definisce le misure, i modi, e le iniziative per l adempimento da parte dell AP degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ivi comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi facenti capo ai dirigenti responsabili degli uffici dell Ente medesimo. Le misure del presente Programma sono coordinate con gli interventi previsti dal 2 PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE - adottato dall AP con Delibera Commissariale n. 43/14 del 18 febbraio 2014 - del quale il presente Programma, nell ambito del suo primo aggiornamento, costituisce parte integrante e sostanziale 3. Gli obiettivi ivi contenuti sono, altresì, formulati in collegamento con la programmazione strategica e operativa dell AP definita nel Piano Operativo Triennale e negli altri documenti di programmazione. Il presente piano è stato elaborato anche sulla base delle indicazioni ministeriali acquisite nel corso di specifica corrispondenza con l AP e Assoporti volta alla corretta applicazione delle norme in materia 4, ed avuto riguardo alle correlate determinazioni della CIVIT - Commissione Indipendente per la Valutazione della Trasparenza e l Integrità delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione (ora A.N.AC. - Autorità nazionale anticorruzione) 5 e del Dipartimento della Funzione Pubblica c/o la Presidenza del Consiglio dei Ministri 6. Si tratta del primo Programma adottato dall AP, valido per il triennio 2014 2016 che il Comitato Portuale, su proposta del Presidente, è tenuto ad approvare annualmente coi relativi aggiornamenti. 1. Misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi 1.1. L organizzazione ORGANIGRAMMA 7 (Allegato «A») 2 Art. 1, comma 3, D.Lgs. 33/2003, e art. 117, secondo comma, lettera m) Costituzione. 3 Il 2 Piano Triennale di Prevenzione della corruzione sostituisce quello di cui alla Delibera Presidenziale n. 61/13 del 26 aprile 2013, ed oggetto di previo parere favorevole del Comitato Portuale (deliberazione n. 30 del 24 aprile 2013). 4 Cfr. lettere del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti n. 7297 (inoltrata da Assoporti con mail del 27 giugno 2013 - prot. AP n. 4624 del 1 luglio 2013), n. 10946 in data 8 ottobre 2013, e n. 11450 in data 21 ottobre 2013 (inoltrata da Assoporti con mail del 21 ottobre 2013 - prot. AP n. 7343 del 23 ottobre 2013). 5 In particolare cfr. il Piano Nazionale Anticorruzione, approvato dalla CIVIT con delibera n. 72/2013 dell 11 settembre 2013, e le Linee Guida per l Aggiornamento del Programma Triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016, approvato dalla CIVIT con delibera n. 50/2013 del 4 luglio 2013. 6 In particolare cfr. Presidenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Circolare n. 1 del 25 gennaio 2013, e lettera n. 48261 del 24 ottobre 2013 (inoltrata da Assoporti con mail del 30 ottobre 2013 - prot. AP n. 7513 del 31 ottobre 2013). 7 Il presente Organigramma sostituisce quello di cui alla Delibera del Comitato Portuale n. 61/13 del 26 aprile 2013. 4

1.2. Il Responsabile per la trasparenza Il Responsabile per la trasparenza per l AP (d ora in avanti per brevità più semplicemente RT ) è individuato nel Segretario Generale, già responsabile per la prevenzione della corruzione 8. Il RT: svolge stabilmente un'attività di controllo sull'adempimento da parte dell'ap degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate, nonché segnalando al Presidente e all'autorità nazionale anticorruzione e, nei casi più gravi, all'ufficio Personale i casi di mancato o ritardato adempimento degli obblighi di pubblicazione; provvede all'aggiornamento del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità; controlla e assicura la regolare attuazione dell'accesso civico; in relazione alla loro gravità, segnala i casi di inadempimento o di adempimento parziale degli obblighi in materia di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, all'ufficio di disciplina, per l'eventuale attivazione del procedimento disciplinare. Il responsabile segnala altresì gli inadempimenti al Presidente dell AP, anche ai fini dell'attivazione delle altre forme di responsabilità, e all'autorità nazionale anticorruzione. 1.3. La struttura di supporto al RT Ai fini di garantirgli il necessario supporto in merito al controllo sull'adempimento da parte dell'ap degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, il RT si avvale del COMITATO PERMANENTE DI COORDINAMENTO E COMPLIANCE (d ora in avanti, per brevità, più semplicemente CPCC ) istituito in seno all AP con la delibera presidenziale n. 61/13 più volte sopra richiamata, nonché del personale della Segreteria Tecnico-Operativa segnatamente preposto. Presidente Segretario Generale (RT) CPCC Il CPCC provvede a organizzare, coordinare, controllare e vigilare tutte le attività riguardanti gli adempimenti in materia oltre che di corruzione, secondo il relativo Piano di prevenzione, anche quelli in materia di trasparenza amministrativa; in particolare: - potrà costituire gruppi di lavoro tra il personale dipendente anche ai fini dell elaborazione dei documenti di programmazione previsti e/o dei loro aggiornamenti; - eseguire controlli, anche a campione e formulare eventuali rilievi; - verificare l esecuzione delle azioni di allineamento ai rilievi formulati; - monitoraggio del presente programma 1.4. I referenti per la trasparenza I referenti amministrativi del responsabile della prevenzione della corruzione, di cui all articolo 2 del 2 Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione svolgono anche le funzioni di referenti amministrativi per la trasparenza, favorendo ed attuando le azioni previste dal presente programma come via via aggiornato. 8 Cfr. 2 Piano Triennale di prevenzione della corruzione. 5

1.5. La Dirigenza I dirigenti rispondono sotto la loro diretta responsabilità: degli obblighi di pubblicazione di cui all Allegato «B» del presente Programma, nei termini ivi previsti; del tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla normativa; dell'integrità, costante aggiornamento, completezza, tempestività, semplicità di consultazione, comprensibilità, omogeneità, facile accessibilità e conformità ai documenti originali in possesso dell'ap, l'indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilità delle informazioni pubblicate. 1.6. Misure organizzative L inserimento dei documenti e dei dati nell apposita sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale dell AP avverrà con modalità, ove possibile, decentrata. Ai responsabili degli uffici dell ente, o ai propri collaboratori, verranno attribuite apposite credenziali per l accesso e l utilizzo degli strumenti di pubblicazione e successivo aggiornamento/monitoraggio. L attività riguarderà infatti tutti i Dirigenti, ciascuno per competenza e secondo le tipologie di atti o documenti la cui pubblicazione è obbligatoria per legge. Nell allegato «B» al presente Programma sono presentati tutti gli obblighi di pubblicazione, organizzati in sezioni corrispondenti alle sezioni del sito «Amministrazione trasparente» previste dal D.Lgs. 33/2013, avuto riguardo al differente grado di coinvolgimento nel processo di trasparenza per le strutture dell Ente. Ciascun Dirigente individua all interno della area di rispettiva competenza i dipendenti cui è stato assegnato il compito di dare attuazione, per le sezioni di competenza, agli obblighi di pubblicazione previsti dal presente Programma. I responsabili degli uffici dell AP, o loro collaboratori, incaricati dai Dirigenti per l aggiornamento e il monitoraggio degli adempimenti degli obblighi di pubblicazione, saranno oggetto di appositi corsi di formazione. I dipendenti individuati sono già stati coinvolti in un incontro formativo interno in data 16 settembre 2013 in cui il dott. Capuano ha illustrato le novità introdotte dal D.Lgs. 33/13, fornendo slide riassuntive. Nella relazione annuale di cui all art. 1, comma 14, della Legge 190/12 9, a partire da quella prevista per il 2014, sarà data debita nota della formazione svolta nel corso dell anno anche in materia di trasparenza. 1.7. L Organismo di garanzia Come anticipato nella nota introduttiva, pur essendo enti pubblici non economici nazionali e per quanto la gestione del rapporto di lavoro con il personale dipendente sia di natura privatistica, le autorità portuali non sono ricomprese tra i destinatari della riforma introdotta con la L. 15/2009 e il D. Lgs. 150/2009 ( Riforma Brunetta ): i principi generali richiamati dal D. Lgs. 150/09 sono comunque da considerarsi, al di là delle procedure di dettaglio fissate dallo stesso decreto, come principi generali anche per le autorità portuali nel perseguimento dei propri obiettivi istituzionali. In tal senso, dunque, le funzioni che in materia di corruzione e trasparenza la vigente normativa attribuisce all OIV - Organismo Indipendente di Valutazione per il monitoraggio e il controllo del funzionamento complessivo del sistema di valutazione delle performance, nell AP saranno attribuite ad un organismo comunque di garanzia la cui nomina ed il cui funzionamento saranno meglio delineati nell ambito del Piano delle performance allo stato in corso di definizione e rientrante tra i documenti di cui al successivo punto 3. 9 Il comma 14 dell art. 1 della L. 190/12 recita testualmente: ( )Entro il 15 dicembre di ogni anno, il dirigente individuato ai sensi del comma 7 del presente articolo pubblica nel sito web dell'amministrazione una relazione recante i risultati dell'attività svolta e la trasmette all'organo di indirizzo politico dell'amministrazione. Cfr. anche 2 Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, art. 12. 6

2. La sezione «Amministrazione trasparente» 2.1. La sezione Amministrazione trasparente Al fine di dare attuazione alla disciplina della trasparenza è stata inserita nella home page del sito istituzionale dell Ente www.ap.piombinoelba.it un apposita sezione denominata Amministrazione trasparente che sostituisce la precedente sezione denominata Trasparenza, valutazione e merito. Al suo interno, organizzati in sotto-sezioni, sono contenuti dati, informazioni e documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria, con l indicazione delle Aree/Uffici all uopo preposti (v. tabella in allegato B ). 2.2. Le caratteristiche delle informazioni L AP, in conformità al D.Lgs. 33/13, è tenuta ad assicurare la qualità delle informazioni riportate nel sito istituzionale nel rispetto degli obblighi di pubblicazione previsti dalla legge, assicurandone l integrità, il costante aggiornamento, la completezza, la tempestività, la semplicità di consultazione, la comprensibilità, l omogeneità, la facile accessibilità, nonché la conformità ai documenti originali in possesso dell amministrazione, l indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilità. I Dirigenti sono tenuti dunque a garantire che i documenti e gli atti oggetto di pubblicazione obbligatoria siano quindi tempestivamente pubblicati: in forma chiara e semplice, tali da essere facilmente comprensibili al soggetto che ne prende visione; completi nel loro contenuto, e corredati degli allegati costituenti sue parti integranti e sostanziali; riportanti l indicazione della loro provenienza. Tali documenti dovranno essere pubblicati in formato di tipo aperto 10 ; in sede di prima applicazione verranno utilizzati file in formato Microsoft Word, Microsoft Excel, Adobe pdf, ecc.. Essi dovranno altresì restare pubblicati per un periodo di 5 (cinque) anni decorrenti dal 1 gennaio dell anno successivo a quello da cui decorre l obbligo di pubblicazione. Gli atti che producono i loro effetti oltre i 5 (cinque) anni andranno comunque pubblicati fino alla data di efficacia. Allo scadere del termine sono comunque conservati e resi disponibili all interno di distinte sezioni di archivio. 3. Modalità e tempi di attuazione del Programma 3.1. Coordinamento del Programma Triennale per la trasparenza con gli altri documenti di pianificazione e organizzazione dell AP Il presente programma dovrà essere costantemente monitorato al fine non solo della sua effettiva applicazione, bensì dei necessari adeguamenti in relazione agli altri documenti di pianificazione e organizzazione dell AP, in particolare: - quelli afferenti il bilancio di previsione e quello consuntivo; - il regolamento di amministrazione e contabilità; - il P.O.T. di cui all art. 9 della L. 84/94; - il Regolamento per il conferimento di incarichi di collaborazione autonoma ad esperti esterni e per la pubblicità di tutti gli incarichi di cui al Decreto Presidenziale n. 09/09 del 7 ottobre 2009, come successivamente integrato con successivo Decreto Presidenziale n. 04/10 del 6 ottobre 2010; - il Regolamento per la concessione dei contributi di cui al Decreto Presidenziale n. 01/12 del 3 dicembre 2012; - il Piano delle Performance (in corso di definizione); - il Regolamento degli uffici e dei servizi dell AP (in corso di definizione). 10 v. Art. 6 del D.Lgs. 33/2013. 7

3.2. Tempi di attuazione Il presente programma ha riferimento ai tre anni 2014-2015-2016. La sua applicazione, tenuto conto degli aggiornamenti e adeguamenti annuali, è dunque cadenzata nei tre anni in parola. Entro il 30 giugno 2014 sarà integralmente attuato nelle parti relative alla sezione Amministrazione trasparente del sito istituzionale dell AP e in tutti i documenti, ancora in corso di definizione, richiamati al precedente punto 3.1.. 4. Misure di monitoraggio sull attuazione degli obblighi di trasparenza 4.1. Il processo di controllo Il CPCC svolgerà, in supporto al RT, la funzione di controllo dell effettiva attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti, predisponendo apposite segnalazioni in caso di riscontrato mancato o ritardato adempimento. Tale controllo verrà attuato: - nell ambito dei compiti che la L. 84/94 prevede, segnatamente all art. 10, in capo al Segretario Generale; - nell ambito dell attività di monitoraggio del vigente Piano triennale di prevenzione della corruzione, con riferimento in specifico al rispetto dei tempi procedimentali; - attraverso appositi controlli a campione per la verifica dell'aggiornamento delle informazioni pubblicate; - attraverso il monitoraggio effettuato in merito al diritto di accesso civico (art. 5 D.Lgs. 33/2013). Per ogni informazione pubblicata verranno verificate la qualità, l'integrità, il costante aggiornamento, la completezza, la tempestività, la semplicità di consultazione, la comprensibilità, l'omogeneità, la facile accessibilità, la conformità ai documenti originali in possesso dell'amministrazione, la presenza dell'indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilità. Dell esito delle suddette verifiche sarà dato apposito rilievo nella relazione annuale 11 e se ne terrà debito conto in sede di aggiornamento annuale del presente Programma. 4.2. Le sanzioni L'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale, eventuale causa di responsabilità per danno all'immagine dell'amministrazione ed è comunque valutato ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili. A tal fine il nuovo sistema di Valutazione della Performance 12 prevede apposito articolo di coordinamento e recepimento dei risultati del processo di controllo previsti dal presente Programma. Per comodità di lettura, si riportano di seguito i quadri sinottici relativo alle sanzioni previste dal D.Lgs. 33/2013. 11 V. precedente nota 9. 12 Tale Piano è allo stato in corso di definizione nell ambito di trattativa sindacale. 8

Art. 22 Obblighi di pubblicazione dei dati relativi agli enti pubblici vigilati e agli enti di diritto privato in controllo pubblico, nonché alle partecipazioni in società di diritto privato Mancata o incompleta pubblicazione sul sito della p.a. vigilante dei dati relativi a: ragione sociale; misura della partecipazione della p.a., durata dell impegno e onere gravante sul bilancio della p.a.; numero dei rappresentanti della p.a. negli organi di governo e trattamento economico complessivo spettante ad essi; risultati di bilancio degli ultimi 3 esercizi; incarichi di amministratore dell ente e relativo trattamento economico. Mancata o incompleta pubblicazione dei dati da parte degli enti pubblici o privati vigilati relativamente a quanto previsto dagli artt. 14 e 15 per: componenti degli organi di indirizzo; soggetti titolari di incarico. Divieto di erogare a favore degli enti somme a qualsivoglia titolo da parte della p.a. vigilante. Divieto di erogare a favore di tali enti somme a qualsivoglia titolo da parte della p.a. vigilante. Art. 15 Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi dirigenziali e di collaborazione o consulenza Omessa pubblicazione dei dati di cui all art. 15, comma 2: estremi degli atti di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti estranei alla p.a., con indicazione della ragione dell incarico e dell ammontare erogato; incarichi di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni per i quali è previsto un compenso, con indicazione della ragione dell incarico e dell ammontare erogato. In caso di pagamento del corrispettivo: responsabilità disciplinare; applicazione di una sanzione pari alla somma corrisposta. Art. 46 Violazione degli obblighi di trasparenza Inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa. Mancata predisposizione del Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità Elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale Eventuale causa di responsabilità per danno all immagine della p.a. Valutazione ai fini della corresponsione: - della retribuzione accessoria di risultato; - della retribuzione accessoria collegata alla performance individuale del responsabile Elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale; Eventuale causa di responsabilità per danno all immagine della p.a.; Valutazione ai fini della corresponsione: - della retribuzione accessoria di risultato; - della retribuzione accessoria collegata alla performance individuale del responsabile 9

Art. 47 Sanzioni per casi specifici Violazione degli obblighi di comunicazione dei dati di cui all art. 14 riguardanti i componenti degli organi di indirizzo politico (Comitato Portuale), con riferimento a: situazione patrimoniale complessiva del titolare dell incarico; titolarità di imprese; partecipazioni azionarie, proprie, del coniuge e parenti entro il secondo grado di parentela; compensi cui dà diritto la carica. Violazione degli obblighi di pubblicazione di cui all art. 22, comma 2, relativi agli enti pubblici vigilati, agli enti di diritto privato in controllo pubblico e alle società con riferimento a: ragione sociale; misura della partecipazione della p.a., durata dell impegno e onere complessivo gravante sul bilancio della p.a.; numero dei rappresentanti della p.a. negli organi di governo e trattamento economico complessivo spettante ad essi; risultati di bilancio degli ultimi 3 esercizi; incarichi di amministratore dell ente e relativo trattamento economico complessivo. Mancata comunicazione da parte degli amministratori societari ai propri soci pubblici dei dati relativi al proprio incarico, al relativo compenso e alle indennità di risultato percepite. Sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della mancata comunicazione; Pubblicazione del provvedimento sanzionatorio sul sito internet dell amministrazione o degli organismi interessati. Sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile della violazione. Sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico degli amministratori societari. 5. Iniziative di promozione della trasparenza in rapporto con il Piano anticorruzione. 5.1. Le iniziative previste e relativa tempistica INIZIATIVE Elaborazione di una direttiva a tutte le strutture amministrative in cui sono richiamati i termini per la conclusione dei procedimenti e in cui sia attivato un processo di verifica nel rispetto dei medesimi (art. 1, comma 9, lettera d, Legge 190/2012) e i cui risultati saranno consultabili sul sito web istituzionale (comma 28, Legge 190/2012). Formulazione direttive interpretative, anche attraverso incontri dedicati, su modalità di pubblicazione, tipo di atti e organizzazione degli stessi all'interno del sito Eventuale apposita Giornata della Trasparenza Corso di formazione per tutto il personale dell Ente su anticorruzione, trasparenza e integrità TEMPISTICA Entro febbraio 2014 Entro giugno 2014 Entro ottobre 2014 Entro dicembre 2014 10

6. Accesso Civico 6.1. Accesso Civico L'accesso civico è il diritto di chiunque di richiedere i documenti, le informazioni o i dati che le pubbliche amministrazioni abbiano omesso di pubblicare pur avendone l'obbligo. La richiesta è gratuita, non deve essere motivata e va indirizzata al RT. Può essere redatta sul modulo appositamente predisposto (Allegato C) e presentata: tramite posta elettronica all'indirizzo: accessocivico@ap.piombinoelba.it; tramite posta ordinaria all'indirizzo: Autorità Portuale, Piazzale Premuda, 6a - 57025 Piombino (LI); tramite fax al n. 0565.229229; direttamente presso l ufficio protocollo dell AP. 6.2. La procedura Il RT, dopo aver ricevuto la richiesta, la trasmette al Dirigente responsabile della pubblicazione per materia e ne informa il richiedente. Detto Dirigente, entro 20 giorni, pubblica nel sito web www.ap.piombinoelba.it - sezione Amministrazione Trasparente, il documento, l'informazione o il dato richiesto e, contemporaneamente, comunica al RT l'avvenuta pubblicazione indicando il relativo collegamento ipertestuale. Qualora quanto richiesto risulti già pubblicato nel rispetto della normativa vigente, il Dirigente ne dà comunicazione al RT indicando il relativo collegamento ipertestuale. Il RT, una volta avuta comunicazione da parte del Dirigente, comunica al richiedente l'avvenuta pubblicazione, indicando il relativo collegamento ipertestuale. 6.3. Ritardo o mancata risposta Nel caso in cui il RT non comunichi entro 30 (trenta) giorni dalla richiesta l avvenuta pubblicazione, il richiedente interessato può ricorrere direttamente al Presidente dell AP, quale responsabile del potere sostitutivo perché provveda alla pubblicazione secondo le medesime modalità previste nei 15 (quindici) giorni successivi. 11

ORGANIGRAMMA AP PRESIDENTE SEGRETARIO GENERALE Comitato Organizzazione e Compliance AREA PRESIDENZA (Centro di Costo n. 1) PROMOZIONE, COMUNICAZIONE E PUBBLICHE RELAZIONI APPALTI E CONTRATTI SICUREZZA E AMBIENTE Segreteria del Presidente Promozione Appalti Altri servizi di segreteria (S.G. - Comitato Portuale - Commissione Consultiva Locale) Protocollo Progetto comunitari Responsabile: dr. G. Costagli Addetti: - n 3 (Ferri, Casella, Gazzarri) Relazioni con il pubblico e Comunicazione Coordinamento servizi ai passeggeri e croceristici Contratti, Convenzioni e Progetti comunitari Relativo Contenzioso Finanziamenti Responsabile: dr.ssa R. Macii Addetti: - n 3 (Bardani, Fontana, Gagliardi) Sicurezza (Safety/Security) Sicurezza servizi ambientali Sviluppo commerciale e statistiche Coordinamento servizi tecnico-nautici e portuali Responsabile: p.i. S. Bianco Addetti: n 3 (Simonini, Galeotti, ) Dirigente: dr.ssa Roberta Macii BILANCIO E CONTABILITÀ Bilancio AREA GIURIDICO AMMINISTRATIVA CONTABILE (Centro di Costo n. 2) AMMINISTRAZIONE Lavoro e servizi portuali PERSONALE E AFFARI GENERALI Personale e Disciplina SERVIZI INFORMATICI E SISTEMI INFORMATIVI Servizi di amministratore di sistema Contabilità generale Demanio e patrimonio Formazione Elaborazione dati Gestione delle entrate E-government Sistema dei controlli interni Server hardware e software Incassi e pagamenti Relativo Contenzioso Affari generali Economato Servizi fiscali Organi istituzionali Polizia amministrativa Consegnatario e Cassa Responsabile: dr. P. Pruneti Addetti: - n 2 (Merlini, Canneti) Responsabile: rag. A. Fabiani Addetti: - n 4 (Bolioli, Colombi, Bravin, Bandini) Responsabile: rag. N. Di Maggio Addetti: - n 1 (Salvini) Responsabile: Dr. Capuano Addetti: - n. 1 ( ) Dirigente: dr. Claudio Capuano AREA TECNICA (Centro di Costo n. 3) GRANDI OPERE INFRASTRUTTURALI PIANIFICAZIONE - BONIIFCA AMBIENTALE MANUTENZIONI STRAORDINARIE E ORDINARIE Infrastrutture e Pianificazione Procedimenti urbanistici Sicurezza (aspetti tecnici) Responsabile: Geom. A. Saviozzi Addetti: - n 1 (Bulleri) Bonifiche ambientali e escavazione fondali Finanziamenti LL.PP. (aspetti tecnici) Progettazione, Direzione Lavori e Collaudi dei LL.PP. di manutenzione straordinaria Manutenzioni ordinarie connesse all operatività degli ambiti portuali e parti comuni Demanio e patrimonio (aspetti tecnici) Responsabile: Geom. A. Saviozzi Addetti: - n 4 (Simoni, Nesi, Bennardi, Fedi) Forniture di beni e servizi connessi all operatività degli ambiti portuali e parti comuni Collaborazione alle attività del settore grandi opere infrastrutturali Servizi ai passeggeri (aspetti tecnici) Dirigente: Ing. Sandra Muccetti

Denominazione sotto-sezione 1 livello Denominazione sotto-sezione 2 livello Contenuti (riferimento al decreto) Area responsabile Disposizioni generali Programma per la Trasparenza e l'integrità Art. 10, c. 8, lett. a Agac Atti generali Art. 12, c. 1,2 Agac Oneri informativi per cittadini e imprese Art. 34, c. 1,2 Agac Organizzazione Organi di indirizzo politico-amministrativo Art. 13, c. 1, lett. a Art. 14 Agac Sanzioni per mancata comunicazione dei dati Art. 47 Agac Rendiconti gruppi consiliari regionali/provinciali Art. 28, c. 1 Non applicabile Articolazione degli uffici Art. 13, c. 1, lett. b, c Agac Telefono e posta elettronica Art. 13, c. 1, lett. d Area Presidenza Consulenti e collaboratori Art. 15, c. 1,2 Tutte le Aree Personale Incarichi amministrativi di vertice Art. 15, c. 1,2 Art. 41, c. 2, 3 Agac Dirigenti Art. 10, c. 8, lett. d Art. 15, c. 1,2,5 Art. 41, c. 2, 3 Agac Posizioni organizzative Art. 10, c. 8, lett. d Agac Dotazione organica Art. 16, c. 1,2 Agac Personale non a tempo indeterminato Art. 17, c. 1,2 Agac Tassi di assenza Art. 16, c. 3 Agac Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti Art. 18, c. 1 Agac Contrattazione collettiva Art. 21, c. 1 Agac Contrattazione integrativa Art. 21, c. 2 Agac OIV Art. 10, c. 8, lett. c Agac Bandi di concorso Art. 19 Agac Performance Piano della Performance Art. 10, c. 8, lett. b Agac Relazione sulla Performance Art. 10, c. 8, lett. b Agac Ammontare complessivo dei premi Art. 20, c. 1 Agac Dati relativi ai premi Art. 20, c. 2 Agac Benessere organizzativo Art. 20, c. 3 Agac Enti controllati Enti pubblici vigilati Art. 22, c. 1, lett. a Art. 22, c. 2, 3 Agac Società partecipate Art. 22, c. 1, lett. b Art. 22, c. 2, 3 Agac Enti di diritto privato controllati Art. 22, c. 1, lett. c Art. 22, c. 2, 3 Agac Rappresentazione grafica Art. 22, c. 1, lett. d Agac Attività e procedimenti Dati aggregati attività amministrativa Art. 24, c. 1 Agac

Tipologie di procedimento Art. 35, c. 1,2 Agac Monitoraggio tempi procedimentali Art. 24, c. 2 Agac Dichiarazioni sostitutive e acquisizione d'ufficio dei dati Art. 35, c. 3 Agac Provvedimenti Provvedimenti organi indirizzo politico Art. 23 Agac Provvedimenti dirigenti Art. 23 Agac Controlli sulle imprese Art. 25 Non applicabile Bandi di gara e contratti Art. 37, c. 1,2 Area Presidenza Sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi economici Criteri e modalità Art. 26, c. 1 Agac Atti di concessione Art. 26, c. 2 Art. 27 Area Presidenza Bilanci Bilancio preventivo e consuntivo Art. 29, c. 1 Agac Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio Art. 29, c. 2 Agac Beni immobili e gestione patrimonio Patrimonio immobiliare Art. 30 Agac Canoni di locazione o affitto Art. 30 Agac Controlli e rilievi sull'amministrazione Art. 31, c. 1 Agac Servizi erogati Carta dei servizi e standard di qualità Art. 32, c. 1 Non applicabile Costi contabilizzati Art. 32, c. 2, lett. a Non applicabile Art. 10, c. 5 Non applicabile Tempi medi di erogazione dei servizi Art. 32, c. 2, lett. b Non applicabile Liste di attesa Art. 41, c. 6 Non applicabile Pagamenti dell'amministrazione Indicatore di tempestività dei pagamenti Art. 33 Agac IBAN e pagamenti informatici Art. 36 Agac Opere pubbliche Art. 38 Area Tecnica Pianificazione e governo del territorio Art. 39 Area Tecnica Informazioni ambientali Art. 40 Non applicabile Strutture sanitarie private accreditate Art. 41, c. 4 Non applicabile Interventi straordinari e di emergenza Art. 42 Non applicabile Altri contenuti Tutte le Aree

Accesso civico Autorità Portuale di Piombino ISTANZA DI ACCESSO CIVICO art. 5, decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni AL RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA DELL AUTORITA PORTUALE DI PIOMBINO [1] La/il sottoscritta/o COGNOME... NOME... NATA/O a... RESIDENTE in... PROV. (... ) VIA... N.... EMAIL...TEL.... CHIEDE in adempimento a quanto previsto dall art. 5, commi 1, 2, 3 e 6 del Decreto legislativo n. 33 del 14 marzo 2013, la pubblicazione del/di... [2] sul sito www.ap.piombinoelba.it e la contestuale trasmissione alla/al sottoscritta/o di quanto richiesto, ovvero la comunicazione alla/al medesima/o dell avvenuta pubblicazione,indicando il collegamento ipertestuale a quanto forma oggetto dell istanza. Indirizzo per le comunicazioni:... [3] Luogo e data... Firma... (Si allega fotocopia del documento di identità) [1] L istanza di accesso civico va inviata all Autorità Portuale di Piombino con una delle seguenti modalità: - tramite posta elettronica all indirizzo: accessocivico@ap.piombinoelba.it - tramite posta ordinaria all indirizzo: Autorità Portuale di Piombino, Piazzale Premuda, 6/a 57025 Piombino (Li) - tramite fax al n. 0565.229229 - con consegna diretta presso l Ufficio Protocollo dell Autorità Portuale di Piombino [2] Specificare il documento/informazione/dato di cui è stata omessa la pubblicazione obbligatoria; nel caso il richiedente ne sia a conoscenza, specificare anche la norma che fissa l obbligo di pubblicazione di quanto richiesto [3] Inserire l indirizzo al quale si chiede venga inviato il riscontro alla presente richiesta