RELAZIONE AL BILANCIO DI ESERCIZIO 2014



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RELAZIONE AL BILANCIO DI ESERCIZIO 2014 Premessa Il Consiglio di amministrazione è chiamato ad esaminare ed approvare il Bilancio di esercizio del Fondo Pensione Complementare dei Giornalisti Italiani al 31/12/2014 costituito dallo stato patrimoniale e dal conto economico e dalla nota integrativa che illustra nel dettaglio le singole voci del bilancio, la composizione patrimoniale, i rendimenti ed i criteri di valutazione e l andamento dei singoli comparti. Nella presente relazione, si forniscono, come di consueto, le necessarie informazioni ed ulteriori riflessioni che emergono da un approfondimento di alcuni dati all'esame e che possono consentire al Consiglio di amministrazione di valutare le proprie scelte operative con adeguata conoscenza. Occorre, in via preliminare, ricordare che anche l esercizio 2014 è stato caratterizzato da una gestione a pluricomparto, articolata come segue: un comparto garantito (con un massimo del 10% del patrimonio investito in titoli azionari), il quale garantisce un rendimento almeno pari al tasso di rivalutazione del TFR; un comparto prudente (con un massimo del 35% del patrimonio investito in titoli azionari); un comparto mix (con un massimo del 60% del patrimonio investito in titoli azionari) e il comparto crescita con una più alta componente azionaria (fino ad un massimo dell 85% del patrimonio). Le caratteristiche, gli obiettivi di gestione e gli strumenti finanziari previsti per i singoli comparti sono meglio evidenziati nel dettaglio nella nota integrativa. Nel corso dell anno, non è avvenuta alcuna modifica rispetto all esercizio precedente nell affidamento della gestione finanziaria. La ripartizione dei flussi e delle masse monetarie affidate ai singoli gestori, relativamente ai singoli comparti, è stata, di conseguenza, la seguente: a) nel comparto prudente il 21,227% ad Allianz Bank Financial Advisor SpA, il 21,40% a Generali Asset Management, il 18,78% ad Eurizon Capital SGR S.p.A l 11,49% a Pictet & Cie (Europe) S.A., il 10,10% a Zenit Sgr, il 8,57% a Azimut e l 8,44% ad UBS; b) nel comparto crescita l intera somma è stata gestita da Azimut; c) nel comparto mix il 56,275% ad Azimut ed il 43,725% a Zenit Sgr; d) nel comparto garantito il 100% del capitale in gestione alla società Cattolica Assicurazioni. Con delibera del 17 dicembre 2013, il Consiglio di amministrazione aveva deliberato di prorogare e allineare la scadenza di tutte le convezioni con i gestori finanziari al 30 giugno 2014, in vista di una revisione complessiva della politica di investimento del Fondo. Successivamente, a seguito del prorogarsi delle procedure per la selezione dei nuovi gestori, con atto del Presidente, successivamente ratificato dal Consiglio di Amministrazione, le medesime convenzioni sono state prorogate per tutto l esercizio 2014. Nel corso dell anno, in relazione alla gestione finanziaria ha operato la Funzione Finanza, affidata dal Cda all Inpgi, e il controllo del rischio affidato a Mangusta Risk. Per quanto riguarda l erogazione delle rendite è proseguita la convenzione con la società assicurazione Cattolica sottoscritta in data 1 novembre 2013. Andamento dei mercati Nel corso del 2014 l economia mondiale ha registrato una crescita (+3,3%) inferiore alle attese di inizio anno (3,7%). Tale crescita è stata resa possibile principalmente per l andamento dell economia degli Stati Uniti che ha registrato il tasso di crescita più veloce degli ultimi 10 anni. In crescita anche le economie dei paesi emergenti, Cina e India, che hanno 1

registrato buoni livelli. Di segno opposto è stato l andamento dell economia giapponese che, a seguito del crollo degli investimenti privati, è entrata in recessione. Pur in crescita (+1,4%) i risultati dell economia dell area Europa hanno continuato a mostrare difficoltà nel tentativo di una ripresa. Le economie europee sono state caratterizzate da un tasso elevato di disoccupazione, da scarsi investimenti e dalla debolezza dell attività economica. La Germania, che storicamente si poneva come economia trainante, nel 2014 ha avuto una crescita più rallentata rispetto al passato (+1,8%). L economia italiana, per il 2014, si è collocata in area di recessione, ancorché si siano intravisti alla fine dell anno alcuni segnali di ripresa dovuti alla considerevole riduzione dei costi energetici, conseguenza della decisione presa a novembre dall Opec di non ridurre i flussi produttivi di petrolio e al deprezzamento dell euro sul dollaro; in aggiunta, i paesi periferici dell area euro hanno beneficiato delle intenzioni manifestate dalla BCE di rifornire di liquidità le economie nazionali europee dal prossimo 2015, che dovrebbe produrre in pieno i suoi effetti sull andamento generale nel corso del prossimo anno. Nella stessa linea le principali banche centrali, sia nei paesi avanzati sia in quelli emergenti, hanno annunciato e attuato nel periodo finale dell anno politiche di intervento monetario che hanno creato condizioni eccezionali nei mercati obbligazionari. In molti paesi, i titoli sovrani sono stati scambiati a tassi di rendimento negativi e perfino i rendimenti di alcune obbligazioni corporate con rating elevato sono scesi sotto lo zero. Il dimezzamento dello spread tra il debito italiano e quello tedesco sui titoli in scadenza a 10 anni ha ridotto considerevolmente il loro rendimento sceso dal 4,13% all 1,89%. I mercati azionari nel 2014 si sono contraddistinti per il buon andamento generale (+10% degli indici mondiali) ma anche per l aumento della volatilità per effetto dei numerosi eventi geopolitici che hanno condizionando le performance delle differenti borse. Fattori specifici, come la preoccupazione per la crescita e le aspettative di intervento della Banca centrale, hanno agito da catalizzatori per le performance dei mercati azionari europei (+4%) con la borsa tedesca positiva (+2,7%) e quella francese negativa (1,2%). Negli Stati Uniti, grazie al rafforzamento dell'economia e la liquidità fornita dalle politiche monetarie senza precedenti, gli indici azionari ha continuato a registrare nuovi record chiudendo l anno con un ottima performance (10,4%). Aderenti Fatta questa premessa e passando all esame dei dati aggregati di bilancio si deve registrare una ulteriore contrazione del numero degli aderenti sceso da 12.709 a 12.282, con una perdita di 427 aderenti pari al 4,35% della popolazione. Si continua a registrare una costante e allarmante riduzione del numero degli iscritti. Le posizioni complessive di gestione sono state 13.411 (14.055 nel 2013), a dimostrazione che parte degli aderenti continua ad utilizzare la possibilità di distribuire la propria contribuzione su più comparti. Soffermandosi sul numero complessivo delle posizioni si deve registrare la permanenza di una forte disomogeneità nella divisione delle allocazioni. Infatti, risultano aderenti al comparto prudente il 62,68% (63,27% nel 2013) delle posizioni, al comparto mix il 25,74% (25,36% nel 2013), al garantito il 11,08% (il 10,87% nel 2013) e al comparto crescita soltanto lo 0,50% (0,50% anche nel 2013). Gli scostamenti, poco significativi, dai dati dell esercizio precedente confermano la persistenza di una valutazione prudenziale da parte degli iscritti, che non ha modificato in termini sostanziali l equilibrio tra i comparti. A sottolineare la continuità di scelte prudenziali vi è la conferma della inconsistenza di partecipazione al comparto crescita che ha la maggiore percentuale di azionario ma un numero eccessivamente basso di iscritti: 66 nel 2014 e 70 nel 2013. Per questo motivo il Cda ha deliberato di eliminare il comparto nell esercizio 2015. La nota integrativa suddivide ed esamina separatamente entrate, uscite, rendimenti e costi di ciascuno dei quattro comparti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2014. Mentre si rimanda, pertanto, alla nota integrativa l approfondimento delle singole gestioni di comparto si ritiene opportuno, in questa sede, procedere ad una riaggregazione complessiva dei dati, che possa fornire una visione di insieme dell andamento del Fondo e possa, comunque, rendere comparabile l esercizio 2014 con i dati aggregati dei precedenti esercizi finanziari. 2

Analisi dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico A seguito del flusso contributivo e dei rendimenti degli investimenti, l attivo netto destinato alle prestazioni è passato da 465.649.590 del 2013 a 499.809.700 del 2014 con un incremento del 7,33% (+14,80% nel 2013). La variazione dell attivo netto, ante imposta sostitutiva, destinato alle prestazioni, data dalla somma del saldo della gestione previdenziale e del risultato della gestione finanziaria, al netto degli oneri di gestione finanziaria ed amministrativa e delle prestazioni erogate, è stata pari ad 35.342.536 nel 2014, a fronte di 64.496.175 registrata nel 2013, con un decremento quindi, rispetto all'esercizio precedente dell 45,20% (nell esercizio 2013 il decremento registrato era stato dell 11,6%). Il flusso contributivo complessivo al netto degli switch in ingresso, dei trasferimenti delle posizioni individuali in ingresso e dei contributi per ristoro posizioni, invece, è passato da 58.979.760 a 55.006.786 con un decremento del 6,73% (2,41% nel 2013), dovuto alla ulteriore riduzione del numero degli iscritti. Disaggregando questo dato si ricava che la contribuzione a carico degli iscritti è stata di 6.048.246, inferiore alla contribuzione del 2013 ( 6.202.552); la contribuzione a carico delle aziende è stata di 5.236.612, inferiore a quella del 2013 ( 5.507.910); la contribuzione relativa al TFR è passata da 47.269.298 del 2013 ad 43.721.928. Pur tenendo conto che questi flussi contributivi corrispondono, come di norma, ai flussi di cassa e non sono considerati per competenza, si può comunque rilevare come nel corso dell esercizio si sia registrato un decremento complessivo di tutte le voci di entrate contributive dovuto alla contrazione del numero degli iscritti. Si conferma, comunque, che la contribuzione a carico dell iscritto, che è determinata da una scelta individuale, supera nella media, sia pure in termini non consistenti, la contribuzione a carico delle aziende che è dell 1% sul monte retributivo. Andamento della gestione finanziaria Il 2014, ha conseguito ulteriori risultati positivi nel comparto garantito, sia pure modesti rispetto alle gestioni precedenti, nei comparti prudente e mix. Mentre si è registrata una flessione nel comparto crescita. Il valore unitario delle quote, pari a 10,00 al 1 gennaio 2003 al momento della partenza dei comparti, si è assestato al 31 dicembre 2014 a: 12,601 (12,074 nel 2013) nel comparto garantito 14,619 (14,364 nel 2013) nel comparto prudente 14,578 (14,391 nel 2013) nel comparto mix 9,373 ( 9,410 nel 2013) nel comparto crescita L andamento dei mercati ha, inevitabilmente, influenzato i risultati conseguiti nel corso dell anno dai comparti del Fondo Giornalisti. Com è noto, nel nostro Fondo l attività dei comparti, partita con il 1 febbraio 2003, è stata preceduta da una valorizzazione del patrimonio complessivo ed individuale in quote, che ha stabilito il valore iniziale di ogni quota (1 febbraio 2003) pari a 10 euro. Come di consueto i principi che hanno orientato la logica della gestione finanziaria del Fondo sono stati quelli della massima trasparenza, del controllo sulla valutazione degli attivi (secondo le indicazioni Consob) e del contenimento dei costi. Analizzando nel dettaglio le performance annuali dei comparti si è registrato che il comparto prudente, nel quale è presente la grande maggioranza degli iscritti, ha ottenuto un incremento 3

del valore quota, al netto di imposta e costi, del 1,78%, a fronte di un benchmark nettizzato delle imposte del 2,20%. A un profilo di rischio maggiore, il comparto mix (con il 50% di azionario) ha riportato un incremento dell 1,30%, al netto di imposta e costi, a fronte di un benchmark nettizzato delle imposte del 2,75%. A sua volta, il comparto crescita (che non è più operativo dal 1 gennaio 2015), ben più rischioso e orientato maggiormente a un ottica di lungo periodo ha riportato un decremento del 0,39%, al netto di imposta e costi, a fronte di un benchmark nettizzato delle imposte pari al 4,19%. Per gli iscritti con bassa propensione al rischio, il portafoglio del comparto garantito ha riportato un incremento netto del 4,36% a fronte di un benchmark nettizzato del 3,15% e di un tasso (netto) di rivalutazione del TFR dell 1,34%. La composizione del portafoglio, caratterizzata da una durantion da no a tre anni dei titoli del debito pubblico e da una concentrazione sull area Euro della parte azionaria, ha senza dubbio inciso sui risultati di gestione. L analisi del portafoglio realizzata dalla neo costituita Funzione Finanza ha portato ad una revisione dei portafogli con la gara per la selezione dei nuovi gestori. Anche questo periodo di transizione ha influito sui rendimenti. Non tutti i gestori, come emerge dalla seguente tabella, hanno ottenuto gli stessi risultati, ancorché complessivamente i rendimenti siano stati in tutti i comparti al di sotto del benchmark, ad eccezione del comparto garantito. In particolare hanno pesato sulle gestioni i risultati di Generali (che gestisce il 18,78% del patrimonio del comparto prudente ) e Azimut (che gestisce il 56,275% del comparto mix e l intero comparto crescita ). Comparto Garantito Rendimento Lordo Cattolica 5,15% Comparto Prudente Allianz 3,03% Azimut 2,74% Eurizon Capital 3,86% Generali 0,95% Pictet 3,13% Ubs 2,50% Zenit 2,24% Comparto Mix Azimut 1,45% Zenit 3,37% Comparto Crescita Azimut 1,51% 4

Per una migliore comparazione dell andamento degli incrementi del valore quota, dal momento della sua istituzione, si riporta la seguente tabella. Conservativo Garantito Prudente Mix Crescita 01.01.2003 10,00 10,00 10,00 31.12.2003 10,128 (+1,28%) 10,298 (+2,98%) 10,546 (+5,46%) 31.12.2004 10,357 (+2,3%) 11,004 (+6,9) 11,185 (+6,1%) 31.12.2005 10,500 (+1,4%) 11,816 (+7,38%) 15,528 (+12,01%) 31.12.2006 10,632 (+1,24%) 12,178 (+3,05%) 12,850 (+2,55%) 31.12.2007 10,954 (+3,0%) 12,596 (+3,36%) 13,095 (+1,91%) 31.12.2008 10,146 11,684 (7,24%) 10,735 (18,02%) 6,608 31.12.2009 10,715 (+5,60%) 12,789 (+9,45%) 12,329 (+14,84%) 7,524 (+13,86%) 31.12.2010 10,624 (0,84%) 12,894 (+0,82%) 12,421 (+0,74%) 8,016 (+6,53%) 31.12.2011 10,564 (0,57%) 12,591 (2,35%) 11,451 (7,81%) 7,118 (11,20%) 31.12.2012 11,631 (+10,10%) 13,470 (+6,98%) 12,748 (+11,33%) 8,056 (+13,18%) 31.12.2013 12,074 (+3,81%) 14,364 (+6,64%) 14,391 (+12,89%) 9,410 (+16,81%) 31.12.2014 12,601 (+4,36%) 14,619 (+1,78%) 14,578 (+1,30%) 9,373 (0,39%) Partenza/2014 +24,20% + 46,19% +45,78% +41,84% 5

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Analisi dei costi I costi per la gestione complessiva del Fondo possono suddividersi in tre voci: a) oneri della gestione finanziaria, b) oneri per il service amministrativo, c) spese generali di amministrazione. Anche per queste voci la nota integrativa chiarisce i criteri e le quantità in base ai quali i costi complessivi sono stati ripartiti nella gestione dei singoli comparti. a) L onere complessivo per la gestione finanziaria, ivi compresi gli importi dovuti alla banca depositaria, è stato pari a 1.150.211 ( 1.032.466 nel 2013), con una percentuale di incremento del 11,40% (nell esercizio 2013 l incremento dell onere per la gestione finanziaria era stato del 15,75% ). b) L onere per il costo della gestione amministrativa del service Previnet, è stato di 169.935, inferiore rispetto a quello sostenuto nell esercizio precedente ( 175.396). In base alla convenzione in atto tra Fondo e Previnet, è previsto un costo unitario in cifra fissa per ogni iscritto, cui devono aggiungersi i costi dell hosting del sito web. Ne consegue che la diminuzione del costo di gestione amministrativa è dovuto principalmente alla riduzione del numero degli iscritti. c) Le spese generali di amministrazione sono state pari a 516.397, inferiori alla cifra posta in bilancio allo stesso titolo nell esercizio precedente ( 543.075), pur tenendo presente che nel corso dell anno le spese generali di amministrazione sono state incrementate dal costo conseguente l assunzione di una nuova unità operativa. Nel complesso, le spese generali di amministrazione sono state pari allo 0,93% del flusso contributivo complessivo, in linea sostanziale con i precedenti bilanci e praticamente identiche a quelle sostenute nel bilancio 2013 (0,92%) in considerazione della riduzione del flusso contributivo. Riserve Così come deciso con delibera consiliare del 20.12.2007 il bilancio individua due riserve: una riserva da versamenti ed una riserva contributi 1987. Nella riserva da versamenti sono conteggiate le seguenti tipologie: 1) versamenti effettuati nel periodo 1993/98 da parte di aziende editoriali a favore di giornalisti non iscritti al Fondo e non attribuiti ad alcun aderente; 2) versamenti effettuati da parte delle aziende nel periodo 1993 febbraio 2002 alla Casagit (all epoca esattore della contribuzione) senza corrispondente lista di contribuenti. La riserva contributi 1987 contiene l importo residuo rivalutato non ancora attribuito agli iscritti relativo al versamento una tantum risalente al 1987. Poiché nell esercizio 2007 si era registrata una assegnazione in termini ridotti sulle singole posizioni individuali delle predette riserve, il Consiglio ha deliberato di mantenerle, individuandole come tali, anche negli esercizi successivi. Poiché nel corso dell anno non è stata attribuita alcuna somma, il totale di queste riserve, come si evince dalla nota integrativa (comparto unico), è stato pari a 1.930.935. Prestazioni Nell esercizio in esame il Fondo ha attivato una sola prestazione in forma di rendita. Infatti tutti gli iscritti che hanno conseguito il diritto al pensionamento, essendo iscritti nella categoria vecchi iscritti hanno richiesto la liquidazione in capitale delle rispettive posizioni maturate. Nel corso dell esercizio il Fondo ha provveduto ad erogare prestazioni in capitale a favore di 243 iscritti usciti dal Fondo (nel 2013 erano stati 398) per 14.009.000. Allo stesso titolo erano stati erogati nell esercizio 2013 17.294.508. 7

Le anticipazioni sono state pari a 6.046.255 (5.714.456 nel 2013) con un incremento rispetto all esercizio precedente del 5,80% (15,88% nell esercizio 2013 e 24,24% nel 2012) e hanno interessato 327 iscritti (296 nel 2013). I trasferimenti ad altri fondi ed i riscatti sono stati pari a 12.863.383 (13.773.726 nel 2013) con un decremento percentuale del 6,60% rispetto all esercizio 2013 che a sua volta aveva registrato un incremento dell 81,32% rispetto all esercizio precedente e hanno riguardato 344 iscritti (387 nel 2013). Complessivamente le erogazioni nel corso dell anno sono state pari a 32.918.638, inferiori all esercizio 2013 che aveva registrato una cifra per erogazioni complessive pari a 36.782.690. Andamento della popolazione A conclusione dell'esercizio 2014 gli iscritti al Fondo risultano complessivamente 12.282 ( 6.210 vecchi iscritti e 6.072 nuovi iscritti ). A conclusione dell'esercizio 2013 gli iscritti erano complessivamente 12.709 (6.592 vecchi iscritti e 6.117 nuovi iscritti ). Si riporta di seguito la suddivisione degli iscritti per classi di età e sesso e la ripartizione degli iscritti per regione di appartenenza e sesso nonché la divisione degli iscritti sui comparti. Tabella A) Iscritti per classe di età e sesso Classi di età Maschi Femmine Totale Inferiore a 20 tra 20 e 24 tra 25 e 29 17 10 27 tra 30 e 34 171 141 312 tra 35 e 39 430 414 844 tra 40 e 44 787 606 1.393 tra 45 e 49 1.301 1.048 2.349 tra 50 e 54 1.889 1.113 3.002 tra 55 e 59 1.732 726 2.458 tra 60 e 64 844 274 1.118 65 e oltre 649 130 779 Totale 7.820 4.462 12.282 8

Tabella B) Iscritti per regione e sesso Regione Maschi Femmine Totale Piemonte 330 107 437 Valle d'aosta 13 4 17 Lombardia 2.346 1.768 4.114 Liguria 55 26 81 Veneto 141 75 216 TrentinoAlto Adige 170 89 259 FriuliVenezia Giulia 49 19 68 Emilia Romagna 516 239 755 Toscana 58 17 75 Umbria 47 15 62 Marche 31 20 51 Lazio 3.419 1.841 5.260 Abruzzo 15 4 19 Molise Campania 76 20 96 Puglia 127 48 175 Basilicata 4 2 6 Calabria 36 24 60 Sicilia 223 62 285 Sardegna 164 81 245 Estero 1 1 Totale 7.820 4.462 12.282 Tabella C) Posizioni per comparti Comparto n posizioni 2013 % n posizioni 2014 % Garantito 1.450 10,56 1.486 11,08 Prudente 8.705 63.40 8.407 62,68 Mix 3.509 25,55 3.452 25,74 Crescita 67 0,49 66 0,50 Totale 13.731 100,00 13.411 100,00 9

Conclusioni In conclusione, l esercizio 2014 si è chiuso con un risultato di segno positivo per quanto riguarda i rendimenti di tutti i comparti, ad eccezione del comparto crescita, ancorché si continui a registrare una contrazione del flusso contributivo dovuto alla diminuzione del numero degli iscritti. A tale proposito non possiamo esimerci dal sottolineare come il mutamento dell orientamento legislativo nei confronti dei Fondi pensione complementare rischi di ridurne l interesse. In particolare, l aumento della tassazione degli utili dall 11% al 20% e la previsione della possibilità di inserire nella retribuzione mensile anche la quota di TFR annuale destinata alla pensione complementare, misure già in vigore, nonché la previsione legislativa della portabilità, ovvero della libertà di passaggio dal un fondo complementare ad un altro, tendono a riverlarsi limiti considerevoli alla crescita della previdenza complementare. Ancorché la gestione finanziaria si sia dimostrata insoddisfacente rispetto ai benchmark di comparto definiti, i risultati, nel loro complesso, soprattutto con riguardo ai costi di esercizio e tenuto conto dei vincoli di operatività cui il Fondo è tenuto per legge, sono di segno positivo. La strategia definita dal CDA con il supporto della Funzione Finanza dovrebbe avviare un nuovo ciclo virtuoso nella gestione delle risorse. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Fabrizio Carotti Vicepresidente Gianfranco Astori Consiglieri Enrico Castelli Simona Fossati Ignazio Ingrao Maria Silvia Sacchi Vincenzo Varagona Francesco Cipriani Giorgio Mantelli Roberto Moro Stefano Scarpino Raffaele Alessandro Serrau 10