VADEMECUM TESI TRIENNALE

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VADEMECUM TESI TRIENNALE 1. OVERVIEW Il lavoro di tesi rappresenta un vero e proprio esame che si snoda lungo un percorso costituito da diverse fasi, ognuna delle quali richiede un impegno e un tempo di elaborazione differente. Nello schema riassuntivo che segue: la prima colonna di sinistra indica l ammontare di tempo indicativamente necessario a espletare il lavoro di ciascuna fase; i numeri romani richiamano le attività da svolgere in ogni fase; l ultimo blocco a destra indica le fonti di studio per ogni fase e ogni attività. 1

PRIMA FASE (5%) Scelta dell argomento Nella prima fase del lavoro, lo studente dovrà scegliere l argomento/fenomeno di studio oggetto della tesi. A tale scopo, dovrà fare riferimento alle Aree Tematiche in cui è articolata la Società Italiana di Marketing (SIM www.simktg.it), che rappresentano le principali aree di studio e di ricerca della disciplina: 1. International Marketing 2. Consumer Behaviour 3. Marketing Communication 4. B2B Marketing 5. Product & Brand Management 6. Retailing & Channel Management 7. Sustainable Marketing 8. Service Marketing 9. Made in Italy 10. Place Marketing 11. Technology and Digital Marketing 12. Tourism, Culture and Arts Marketing Una volta individuata l Area Tematica di proprio interesse, lo studente dovrà scaricare tutti i lavori (paper scientifici) afferenti a quell area tematica: presentati all ultimo Convegno Annuale SIM (presenti nella sezione del sito dedicata al Convegno) presenti nella Vetrina Pubblicazioni SIM allo scopo di avere una panoramica dello stato dell arte del dibattito accademico in corso e dei principali argomenti d interesse della Comunità Accademica di Marketing. A questo punto, lo studente sarà in grado di scegliere l argomento del lavoro di tesi, in relazione ai propri interessi personali e di studio, e il paper scientifico di riferimento da cui partire. Questa scelta sarà oggetto di confronto col tutor in un incontro frontale di start up, nel corso del quale lo studente dovrà confrontarsi sulle ragioni di rilevanza e sulla validità della propria scelta. NOTA BENE - FONTE DI STUDIO La prima fase dovrà essere accompagnate dallo studio del Manuale di Marketing di riferimento: Mattiacci A., Pastore A. Marketing. Il Management orientato al mercato, Hoepli 2013 2

SECONDA FASE (70%) Ricerca bibliografica, stesura dell indice Scelti l argomento/fenomeno di studio del lavoro di tesi e il paper scientifico di riferimento, lo studente potrà cominciare il lavoro di ricerca per la preparazione della Bibliografia. In questa fase, lo studente dovrà farsi una cultura approfondita sul tema prescelto attraverso la ricerca, la selezione e la lettura di testi, articoli, rapporti di ricerca, pubblicazioni sia in italiano che in lingua inglese- e siti web sull argomento, partendo dalla bibliografia del paper di riferimento. La bibliografia rappresenta l insieme delle fonti (di varia natura) dalle quali si attingono le informazioni necessarie a redarre il lavoro di tesi. NOTA BENE - FONTE DI STUDIO Da questo punto in poi, il lavoro di studio e lettura dovrà essere accompagnate dallo studio: del testo specialistico di riferimento; 1/2 articoli internazionali sull argomento, pubblicati sulle Riviste di Fascia A/B/C dell Area 13 delle Liste ANVUR Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca - www.anvur.org. Il fine ultimo del lavoro sopra descritto è di giungere alla definizione degli obiettivi del lavoro di tesi, dell argomento/fenomeno di studio e della metodologia da utilizzare. La redazione dell Indice, infine, sarà l output finale di questa seconda fase di lavoro. NOTA BENE L indice costituisce lo schema di redazione della tesi. L indice va presentato e discusso col tutor solo dopo aver letto quanto raccolto nella fase di ricerca bibliografica ed essersi fatti un idea precisa di cosa si voglia esplorare nel lavoro di tesi e di quali siano gli obiettivi che questa persegue. L indice rappresenta la struttura portante e ragionata della tesi, che si trasformerà poi, nella fase di stesura, nella tesi vera e propria. L indice, e di conseguenza l intero lavoro di tesi, dovranno essere costituiti da 3 capitoli, con una struttura ben precisa, più le conclusioni finali: CAPITOLO 1 Il tema teorico di riferimento a) Definizione dell argomento/fenomeno di studio oggetto del lavoro di tesi b) Sua collocazione all interno del Marketing Management, secondo quanto appreso attraverso lo studio del Manuale di Marketing di riferimento c) Traduzione e riassunto del paper scientifico di riferimento o di altro paper scientifico in lingua inglese se il primo è in italiano 3

CAPITOLO 2 Il mercato di riferimento Il secondo capitolo dovrà contenere una descrizione quali- quantitativa del mercato di riferimento, secondo gli schemi dei capitoli della Parte Seconda del Manuale di Marketing di riferimento: a) Analisi dell offerta (competitors) b) Analisi della domanda (target di riferimento) c) Principali trend e performance d) Elementi particolari CAPITOLO 3 Il case study CONCLUSIONI Il docente/tutor pone 3/5 domande interpretative allo studente, cui egli dovrà rispondere. Le domande dovranno connettere logicamente i capitoli: D1. C1 à Vs à C3 = significatività teorica del caso D2. C2 à Vs à C3 = rilevanza di mercato del caso D.3 Quali i fattori critici di successo TERZA FASE (20%) Redazione del lavoro di tesi e presentazione finale Una volta ottenuta l approvazione definitiva da parte del tutor di: Bibliografia Obiettivi, Argomento/Fenomeno di studio, Metodologia Indice lo studente provvederà a redigere in autonomia la tesi, presentandola poi alla valutazione finale una volta completata. In corso d opera, l indice e la bibliografia potranno essere parzialmente modificati dallo studente in relazione a nuove conoscenze o idee acquisite e maturate nel corso del lavoro. Per questo, ci si attende che la bibliografia finale sia ben più ricca di quella di partenza e che l indice sia strutturato in maniera più logica e strumentale alla presentazione del lavoro di tesi. Durante la redazione della tesi, ci si potrà ovviamente rivolgere al tutor per chiarire dubbi o ricevere consigli. NOTA BENE In nessun caso vi saranno correzioni parziali di quanto scritto. La tesi va sottoposta alla valutazione solo quando effettivamente terminata. 4

a) Il tutor, a questo punto, provvederà alla lettura integrale della tesi e a dare tutti i suggerimenti e le correzioni necessarie al miglioramento del lavoro; b) Lo studente apporterà le modifiche suggerite dal tutor e a questo punto il lavoro di tesi potrà dirsi terminato. 2. ALCUNI PARAMETRI DI VALUTAZIONE QUALITATIVA DELLA TESI Il lavoro di tesi verrà giudicato sui seguenti parametri di valutazione: 1. Lingua italiana e linguaggio tecnico 2. Completezza e accuratezza della ricerca bibliografica 3. Inserimento di testi e articoli in lingua inglese 4. Capacità di sintesi e di lavoro autonomo 5. Aggiornamento dei dati e capacità di adeguata lettura/rappresentazione 6. Impegno complessivamente profuso nella preparazione della tesi 7. Significatività dei risultati 3. APPENDICI Nelle pagine che seguono si riportano alcune indicazioni d utilità per il tesista, relativamente a: a) Case study b) Indice e Bibliografia c) Regole di redazione 5

APPENDICE I CASE STUDY Individuare il caso di studio che si intende trattare. Questa scelta potrà essere effettuata tra: a) casi di successo (es. Pringles, Ferrari, eccetera) b) casi di crisi nei quali il marketing è servito a gestirla (es. Parmalat, Mercedes Classe A, eccetera) c) market overview (es. tv digitale, home video, digital marketing, eccetera) d) casi particolarmente significativi in merito alla gestione di una variabile di marketing (es. Vespa per la marca; Benetton per il franchising, eccetera) e) casi di studio interessanti nell ambito dei temi di ricerca del docente f) ricerca field originale NOTA BENE Una volta scelto il case study e l azienda di riferimento, è prudente accertarsi preliminarmente della disponibilità dell azienda a fornire materiale e generico supporto alla redazione della tesi. Ciò significa anche disponibilità dei manager a farsi intervistare (telefonicamente o vis- à- vis), ad accogliere eventualmente lo studente in stage, eccetera. Uno schema- tipo di massima che può essere utile seguire nel redigere il case study è quello riportato qui di seguito: PRESENTAZIONE AZIENDA - MISSION Contenuti: introduzione discorsiva all impresa/business unit, chiarendo la mission che si è data sul mercato italiano. Il cotesto settoriale e di mercato nel quale si inserisce. STRUTTURA AZIENDALE Contenuti: presentazione della struttura (numero dipendenti, sedi operative, fatturato, struttura societaria, eventuali connessioni internazionali, ecc ) e, in termini qualitativi generali, il business model di riferimento. PRODUCT OFFERING Contenuti: descrizione completa del portafoglio d offerta attuale, chiarendo in particolare: a) target b) product caetgory c) brand e posizionamento (imagine e prezzo) d) concorrenti PERFORMANCE Contenuti: descrizione quali/quantitativa delle performance dell offerta 6

PUNTI DI DIFFERENZA Contenuti: descrizione della peculiarità del caso aziendale nel mercato italiano, con particolare riferimento a: a) scelte di mercato (target/posizionamento/business model) effettuate b) formulazione del portafoglio d offerta c) attività di gestione del mercato (comunicazione/relazioni/crm ecc ) VARIE ED EVENTUALI 7

APPENDICE II INDICE E BIBLIOGRAFIA Si riportano di seguito, a titolo esemplificativo, un ipotesi di indice e di bibliografia. MODELLO DI INDICE Introduzione... pag. Capitolo 1 Il turismo on-line in Italia 1.1 Il quadro teorico di riferimento..pag. 1.1.1 Il concetto di turismo...pag 1.1.2 L evoluzione del turismo on-line..... pag. 1.2 I valori della intermediazione on-line... pag. 1.3 Il marketing concept applicato alle vendite on-line.... pag. Capitolo 2 Le agenzie di viaggi on-line 2.1 La storia delle agenzie di viaggi... pag. 2.1.1...pag 2.1.2 pag 2.2...pag 2.3...pag Conclusioni... pag. Bibliografia... pag. Indice delle figure, tabelle e grafici Figura 1 La filiera di produzione ed erogazione dei servizi turistici....pag Figura 2 -...pag Tabella 1 - Arrivi e presenze in Italia per tipologia ricettiva pag Tabella 2 -..pag Grafico 1- Trend delle prenotazioni on-line in Italia pag Grafico 2-... pag 8

MODELLO DI BIBLIOGRAFIA TESTI GENERALI In ordine cronologico dal più recente in poi Mattiacci A., (2008, editor), Nicchia e competitività, Carocci, Roma. Kotler P., Bowen J., Makens J., (2007), Marketing del Turismo, McGraw- Hill. TESTI SPECIALISTICI In ordine cronologico dal più recente in poi Corigliano Antonioli M., Baggio R. (2002), Internet & turismo. Tecnologie per competere, EGEA. Casarin F., Rispoli M., (1996) Il marketing dei prodotti turistici. specificità e varietà Vol. 1 e 2, Giappichelli. ARTICOLI SU RIVISTE SCIENTIFICHE In ordine cronologico dal più recente in poi Pastore A. (2009) Market Driven Management nell economia digitale, in Mercati competitività, F. Angeli, Milano, n. 1, 2009. Cuomo G. (1996) Contributi all'analisi della rivoluzione commerciale, in Economia e Diritto del Terziario, F. Angeli, Milano, n. 1, 1994; ARTICOLI NON SCIENTIFICI In ordine cronologico dal più recente in poi Gazzoli A. (2010) Ecco la televisione digitale, in Corriere della Sera 13 dicembre. Francini S. G. (1996) Contributi all'analisi della rivoluzione commerciale, in Mark Up, n. 1 SITI In ordine alfabetico www.assoconsumatori.it Intervista a Pepe Moder, Spaghetti digital, www.marketingtube.it (2010) RAPPORTI DI RICERCA In ordine cronologico dal più recente in poi Banca d Italia (2010) Considerazioni finali, Banca d Italia, RomaOsservatorio Nazionale del Turismo (2009) Il turismo in Italia nel 2009: i fenomeni in corso, ISTAT, Roma. 9

APPENDICE III REGOLE DI REDAZIONE L OUTPUT FINALE della tesi dovrà rispettare le seguenti caratteristiche: FORMATO TESTO CORPO CARATTERE INTERLINEA COPERTINA NUMERO PAGINE NUMERO DI RIGHE PER PAGINA A5 (14,8x21,0 cm.) Fronte/retro 12/14 (in casi eccezionali) 1½ Morbida 100/120 30/34 Di seguito le principali regole di redazione da seguire nella stesura del lavoro di tesi. NOTE Le note rappresentano un percorso ipertestuale di grande importanza. Corrono parallelamente ed allo stesso tempo si intersecano con il testo del capitolo. Sono il commento di questo, l appendice che consente di ampliare brevemente alcuni contenuti, di spiegare ulteriormente dei concetti, di creare dei legami ed anche e soprattutto di informare e fare luce sul percorso intellettuale, teorico e pratico compiuto compiuto per la redazione della tesi. Le note riguarderanno perciò la bibliografia, i riferimenti generali a teorie o autori, le informazioni relative alle citazioni prelevate da altri testi e riportate all interno del capitolo. Per quanto riguarda le citazioni letterali dai testi è essenziale che nelle note compaia il numero di pagina ed il testo da cui sono state tratte. NOTA BENE Il carattere utilizzato sarà di due corpi inferiore a quello del testo. Se il testo del capitolo è di corpo 12, quello delle note sarà di corpo 10. Il carattere in corsivo potrà essere utilizzato ad esempio per le citazioni o per il titolo di un opera consultata e servirà a differenziare graficamente il contenuto del testo. La numerazione delle note all interno del capitolo deve essere progressiva utilizzando i numeri arabi e non quelli romani (quindi 1,2,3 etc.). TONI Evitare i toni giornalistici o trionfali, da responsabile delle relazioni esterne. Scrivere in modo piano, tecnico (inserendo in nota, laddove necessario, la spiegazione dei tecnicismi) e, se possibile, scientifico. Rimanere coi piedi per terra! 10

DATI STATISTICI I dati statistici (ai quali è sempre auspicabile fare riferimento) non devono riferirsi a più di 2/3 anni passati, salvo il caso in cui si compia un analisi storica del fenomeno. Tutti i dati in testo o nelle tabelle devono riportare con esattezza la fonte e l anno cui i dati fanno riferimento. Avere cura di esprimere con esattezza le unità di misura nelle quali sono espressi i dati. USO DELLA LINGUA INGLESE Usare il meno possibile terminologia anglosassone (a meno di termini intraducibili o tecnicismi d uso consolidato). FONTI Citare le fonti e gli autori ogni volta che il pensiero espresso appartiene ad altri (direttamente nel testo o con il riferimento in nota). Concetti e affermazioni di terzi vanno riportati in virgolettato. LE TABELLE Le tabelle di testo possono essere utilizzate anche come strumento di sintesi, in cui riportare elencazioni, classificazioni e simili che appesantirebbero la lettura del testo, o come schemi sinottici (da usare abitualmente) in cui riassumere le linee di svolgimento del testo. ESEMPIO TABELLA Tabella xx Come sono cambiati gli italiani MISURE DEMOGRAFICHE 1930 1980 2010 Popolazione totale Quota immigrati Principale paese di provenienza Aspettativa di vita Età mediana Persone sopra i 65 anni Quota femminile della forza lavoro Nuclei monopersona (single) Numero medio di persone per nucleo familiare Fonte: nostre elaborazioni da Censimento Istat, anni vari 11

IL GRAFICO Il grafico serve ad illustrare risultati e a rafforzare delle affermazioni fatte nel testo. Per tale motivo deve essere di agile interpretazione, oltre che affidabile. Fonte, unità di misura dei dati, valori sugli assi devono essere sempre indicati con estrema chiarezza e affidabilità. Figura 1.3. La product offering. ESEMPIO GRAFICO ATTIVITA DEL MARKETING DEL PRODUTTORE DEFINIZIONE DEL MERCATO DEFINIZIONE DELLA PRODUCT OFFERING GESTIONE DELLA PRODUCT OFFERING SUL MERCATO Fonte: adattamento da Mattiacci A. (2003). GLI ACCAPO Utilizzare gli accapo quando si cambia discorso, nell ambito di uno stesso paragrafo. Inserire un rientro di 4 spazi per rendere più snello il testo. IL NERETTO Utilizzare il neretto o altre forme di evidenziazione del testo, quando si riportano definizioni, o affermazioni molto importanti nell economia della trattazione. ABBREVIAZIONI Non usare abbreviazioni (come ad esempio: Dip.; ad es. gov.; ecc.). SIGLE ED ACRONIMI Non usare sigle ed acronimi in modo ripetitivo. La prima volta che vengono citati sigle od acronimi indicare sempre tra parentesi il significato per esteso dell acronimo. Ad esempio, DISAS (Dipartimento di Studi Aziendali e Sociali). 12