Scheda 8 «Territorio e Turismo sostenibile» TURISMO SOSTENIBILE PER UN TERRITORIO DI QUALITÀ. GREEN JOBS Formazione e Orientamento



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Scheda 8 «Territorio e Turismo sostenibile» TURISMO SOSTENIBILE PER UN TERRITORIO DI QUALITÀ GREEN JOBS Formazione e Orientamento

NUMERI UTILI L IMPATTO ECONOMICO DEL SETTORE TURISTICO ALLARGATO NEL 2012 IN ITALIA ECONOMIA VIAGGI E TURISMO: 161,2 miliardi di euro (impatto dell economia allargata del settore turistico sul Prodotto Interno Lordo) INCIDENZA SUL PIL: 10,3% OCCUPAZIONE TURISTICA: 2.681.000 unità (occupati diretti e indiretti) INCIDENZA SULL INTERA OCCUPAZIONE NAZIONALE: 11,7% 2

Quando si parla di turismo ci si riferisce ad una delle attività economiche più importanti del mondo, tra i flussi che possono determinare trasformazioni nella composizione sociale e nella forma dei territori. Oggi la presenza di molteplici tipologie di turismo richiede lo sviluppo di un offerta differente e la definizione di strategie di attrazione dei territori in funzione delle proprie diverse caratteristiche, opportunità che può orientare e guidare i flussi turistici anche verso territori sino ad ora periferici. Come cambia il territorio in relazione a questi flussi? Venezia è un tipico esempio di cambiamento della configurazione di un territorio e di cambiamento sociale, divenuta una città-museo fatta per i turisti e non per i cittadini che decidono di vivere in altri luoghi. L'Organizzazione Mondiale del Turismo ha stimato che nel 2012 ben 1,035 miliardi di persone di persone hanno viaggiato (+3,8% rispetto all'anno precedente). Il turismo rappresenta il 10% del Pil mondiale e nel 2010 ha occupato più di 926.000 persone: è quindi capace di mobilitare grandi masse di persone e risorse a livello mondiale e per questo può portare profondi cambiamenti, positivi o negativi a seconda di come lo sviluppo turistico viene gestito. I benefici positivi sono sicuramente legati alla crescita del reddito e dell occupazione, allo sviluppo di nuove imprese, e quindi potenzialmente alla crescita del benessere per le popolazioni locali. Tali benefici possono scomparire, qualora lo sviluppo turistico non venga pianificato e governato salvaguardando l ambiente naturale, il patrimonio artistico e storico, l identità culturale e sociale della popolazione ospitante. Un altro fenomeno, riguarda le aree costiere mediterranee, dove il crescente e incontrollato sviluppo urbanistico legato all attività turistica ha distrutto aree incontaminate fondamentali per il mantenimento di biodiversità: nell ultimo decennio sono scomparsi circa tre quarti delle dune sabbiose della costa mediterranea di Spagna e Sicilia. In Italia, oltre il 43% della costa è completamente urbanizzata per accogliere turisti, il 28% è parzialmente urbanizzata e meno del 29% è ancora intatta. Oltre 2,5 milioni di metri cubi di rifiuti sono prodotti da 220 milioni di turisti che visitano le regioni del Mediterraneo: questo, oltre e a portare ad un aumento vertiginoso del consumo di risorse naturali, comporta anche un progressivo degrado del territorio, l erosione del terreno, l incremento delle discariche di rifiuti nel mare e la perdita di habitat naturali. 3

Proprio per questo negli ultimi anni è cresciuta l esigenza di proporre nuovi modelli di offerta turistica, che non abbiano nell'aspetto economico l unico aspetto di valore. La definizione di turismo sostenibile oggi in uso si riferisce al trittico dello sviluppo sostenibile: tollerabile a lungo termine dal punto di vista ecologico realizzabile sul piano economico equo sul piano economico e sociale per le popolazioni locali. Questa definizione generale è applicabile a qualsiasi forma di turismo, in Italia o all'estero, nei paesi del Sud o del Nord. Il principio di turismo sostenibile secondo la Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT,1988) è il seguente: Le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un area turistica per un tempo illimitato, non alterano l ambiente (naturale, sociale ed artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche. Il concetto si rifà alla definizione più generale di sviluppo sostenibile data dalla UN-WCED (World Commission on Environment and Development) nel Rapporto Brundtland del 1987 : Lo sviluppo sostenibile è lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri. Sono ricorrenti anche altre definizioni di turismo sostenibile: Lo sviluppo turistico sostenibile soddisfa le esigenze attuali dei turisti e delle regioni di accoglienza, tutelando nel contempo e migliorando le prospettive per il futuro. Esso deve integrare la gestione di tutte le risorse in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte, mantenendo allo stesso tempo l integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e i sistemi viventi oppure quella dell'organizzazione Mondiale del Turismo/Consiglio della Terra del 1996 : Il turismo sostenibile è un turismo, con associate infrastrutture che, ora e nel futuro, opera entro le capacità naturali per la rigenerazione e la produttività futura delle risorse naturali; 4

riconosce il contributo all esperienza turistica di popolazioni, comunità, costumiestilidivita; accetta che le popolazioni debbano avere un equa distribuzione dei benefici economici del turismo; è guidato dalle aspirazioni delle popolazioni locali e delle comunità dell area ospite o ancora quella proposta dal W.W.F.: Un turismo capace di durare nel tempo mantenendo i suoi valori qualiquantitativi. Cioè suscettibile di far coincidere, nel breve e nel lungo periodo, le aspettative dei residenti con quelle dei turisti senza diminuire il livello qualitativo dell esperienza turistica e senza danneggiare i valori ambientali del territorio interessato dal fenomeno. Le caratteristiche principali del turismo sostenibile sono così sintetizzabili : DUREVOLE : non si basa sulla crescita a breve termine della domanda ma sugli effetti a medio/lungo termine del modello turistico adottato, cercando di mettere in armonia la crescita economica e la conservazione dell ambiente e dell identità locale, fattori che costituiscono il principio attivo dello sviluppo turistico nel tempo. DIMENSIONATO E RISPETTOSO DELL AMBIENTE: dimensionato nel tempo, per ridurre gli effetti legati alla stagionalità, e nello spazio, individuando la capacità d accoglienza del territorio e limitando l affluenza dei turisti in funzione delle caratteristiche fisiche dei luoghi. Si definisce così una soglia dei visitatori atta a garantire la conservazione degli spazi e la qualità dell esperienza turistica. INTEGRATO E DIVERSIFICATO: l offerta turistica deve essere il risultato naturale delle risorse locali: il patrimonio architettonico, le feste tradizionali, la gastronomia, i rapporti con il mare, con il deserto il turismo non può essere un elemento estraneo all identità del luogo ma un elemento integrato alla ricchezza culturale ed economica dello stesso. In questo senso la monocultura turistica deve essere sostituita con dei modelli diversificati in cui il turismo occupi una parte importante della struttura economica. Inoltre, il modello turistico sostenibile è aperto al territorio circostante in modo che gli spazi naturali delle località vicine facciano parte della medesima offerta turistica. La diversità urbana, paesaggistica e naturale dell insieme rafforza, infatti, l attrattiva dell offerta. PIANIFICATO: implica un analisi attenta delle condizioni presenti e delle prospettive future, unite alla presa in considerazione al momento della decisione delle diverse variabili che intervengono nel processo turistico. 5

ECONOMICAMENTE VITALE: si propone quale modello alternativo che non rinuncia alla vitalità economica e alla ricerca del benessere della comunità locale. Non si pone come priorità la crescita rapida dei redditi turistici, ma la natura e la vitalità nel tempo degli investimenti. PARTECIPATO: in quanto tutti i soggetti devono essere coinvolti nei processi decisionali riguardanti lo sviluppo del territorio e collaborare alla realizzazione. Di questi ultimi anni è poi la Carta Europea per il Turismo sostenibile nelle Aree Protette (CETS), il cui elemento centrale è la collaborazione tra tutte le parti interessate a sviluppare una strategia comune ed un piano d'azione per lo sviluppo turistico, sulla base di un'analisi approfondita della situazione locale. L'obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento della gestione del turismo nell'area protetta a favore dell'ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori. Esiste un turismo diverso, responsabile, un altro modo di viaggiare. Parallelamente al concetto di sviluppo sostenibile negli ultimi anni si inizia a parlare anche di turismo responsabile, una modalità partecipata di costruzione della offerta turistica, cioè di un turismo pensato con le comunità locali e con gli investitori, che sia giusto ed equo per la comunità ospitante, economicamente sostenibile nel lungo periodo, che non provochi danni alle attrazioni turistiche e all ambiente naturale e che, quindi, richiede un grande sforzo di programmazione e anche grossi investimenti. La nozione di turismo responsabile: "Il turismo responsabile è il turismo attuato secondo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispetto dell'ambiente e delle culture. Il turismo responsabile riconosce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto ad essere protagonista nello sviluppo turistico sostenibile e socialmente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria del turismo, comunità locali e viaggiatori." Esiste quindi un modo di viaggiare la cui prima caratteristica è la consapevolezza di sé e delle proprie azioni, un viaggiare etico che va incontro ai paesi di destinazione, alla gente, alla natura con rispetto e disponibilità; un viaggiare consapevole che sceglie di non avallare distruzione e sfruttamento, ma si fa portatore di principi universali quali equità, sostenibilità e tolleranza. 6

La base del cambiamento d'approccio necessario è dunque costituita dal "territorio per il territorio", uno sviluppo turistico definito sostenibile perché in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri: garantendo uguali possibilità per le generazioni attuali e quelle future (equità), preservando qualità e quantità delle risorse naturali (integrità) e con l'impegno di tutti (responsabilità); creando condizioni per uno sviluppo durevole, coerentemente con le esigenze sociali ed economiche e con la capacità reattiva dell'ambiente; agendo attraverso un coinvolgimento allargato in modo da ottenere giustizia sociale, sviluppo economico e tutela dell'ambiente e della salute. pur non avendo una vera e propria certificazione, il turismo responsabile si articola in alcuni principi fondamentali: la sensibilizzazione dei viaggiatori (preparazione al viaggio, questionario post-viaggio) la possibilità di contatto con la popolazione locale nel corso dei viaggi proposti (incontri, attività culturali, alloggio in famiglia) attenzione alle problematiche ambientali (sensibilizzazione viaggiatori, gestione dei rifiuti, gestione delle risorse) ilcoinvolgimento in uno o più progetti di sviluppo locale le ricadute economiche locali (scelta di fornitori locali, sistemi di pagamento...). In Italia, il concetto di responsabilità è stato scelto per distinguere "l'altro turismo", frutto della particolare congiuntura nella quale nasce e si sviluppa la critica del turismo nel paese. Innanzitutto, sono due le differenze sostanziali rispetto alle esperienze del Nord Europa precedenti a quella italiana: il fatto che il terzo settore italiano, già dagli anni '80, promuovesse viaggi di conoscenza e solidarietà con le comunità del Sud del mondo il fatto che i principi che andavano man mano definendo la «via italiana» alla sostenibilità turistica fossero applicabili (e quindi promossi) sull'intero comparto turistico. Durante il dibattito precedente alla definizione del 2005, sono due i concetti attorno ai quali si è dibattuto: "consapevolezza" e "responsabilità", mentre il terzo elemento fui poi quello della "sostenibilità", all'epoca (metà degli anni '90) ancora riferito soltanto alla dimensione ambientale, ma che nel corso degli anni si è estesa anche alla dimensione culturale ed economica. dei 7

La scelta, come si vede dalla definizione del 2005, ricadrà sul concetto di "responsabilità", in quanto il concetto di consapevolezza non era sufficiente per un miglioramento del turismo: si può essere consapevoli, ma non per questo responsabili. Ecco i principi della«carta dei viaggi sostenibili»: «Dato che il turismo, alle soglie del 2000: è la principale attività economica del globo; sposta oltre 5 miliardi di persone ogni anno (tra cui quasi 600 milioni verso l'estero); occupa milioni di lavoratori (1 ogni 15 occupati in tutto il mondo); è destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi decenni, favorito dallo sviluppo dei trasporti e comunicazioni; ma considerato anche che il turismo, nelle sue applicazioni di massa e di lusso, ha spesso avuto effetti molto negativi su ambienti, culture, società, economie nei paesi di destinazione, specie nel sud del mondo; è fondamentale che per il suo sviluppo siano stabiliti limiti precisi e condizioni di attuazione appropriate. In proposito si fa riferimento anche ad autorevoli documenti prodotti negli ultimi anni da soggetti diversi, i cui contenuti illustrano bene, nelle linee guida, i valori generali che si vogliono trasmettere. Tra questi: Carta di Lanzarote, 27/28 aprile 1995 Agenda 21 dell'onu, 14/6/1992 Manifesto del movimento tedesco 'Tourism with Insight' Tourism Bill of Rights and Tourist Code (OMT, 1985) Manila Declaration on the Social Impact of Tourism (OMT, maggio 1997) Montreal Declaration, 1997. E' necessario quindi: Sviluppare una maggior attenzione all'interazione tra turisti, industria turistica e comunità ospitanti, per favorire un vero rispetto delle diversità culturali, ed una disponibilità di adattamento ad abitudini e modi diversi dai propri. Che gli utenti diventino coscienti del proprio ruolo di consumatori del prodotto-viaggio, da cui dipendono la qualità dell'offerta e il destino di milioni di altri individui nei luoghi di destinazione. Ridurre al minimo i danni dell'impatto socioculturale ed ambientale prodotto dai flussi turistici. Rispettare ed incoraggiare il diritto delle comunità locali a decidere sul turismo nel proprio territorio, e con queste stabilire rapporti continuativi di cooperazione solidale. 8

Prima della partenza LE COMUNITÀ LOCALI OSPITANTI Per comunità locali ospitanti si intende: Settori dell'industria turistica Autorità/istituzioni turistiche e governi locali Gruppi di cittadini che vivono in aree interessate dal turismo (ma non direttamente coinvolti nel business turistico). Vogliono controllare lo sviluppo del turismo nella loro zona e quindi: Si esprimono in merito al flusso di turismo, offrendo o meno disponibilità all'incontro. Se disponibili, alla domanda turistica rispondono con adeguate proposte di accoglienza. Tengono conto dei diversi aspetti dell'impatto del turismo: ambientale e paesaggistico (affinché strade, edilizia, riassetto del territorio siano attuate con valutazioni di impatto ambientale). L'UTENTE(VIAGGIATORE INDIVIDUALE O DI GRUPPO) Si interroga sulle reali aspettative e motivazioni del suo viaggio: ad es. riposo e svago, nel rispetto dell'ambiente e dell'altro; e conoscenza, intesa come cultura e incontro, per soddisfare le sue esigenze di approfondimento e di autenticità. Chiede di essere informato in modo corretto, da organizzatori e media, oltre che sugli aspetti tecnico logistici del viaggio, anche sul contesto socioculturale da visitare, e di sua iniziativa si procura informazioni (attraverso testi, guide, Internet, materiale audiovisivo). È interessato a creare in prima persona o tramite gli organizzatori contatti precedenti il viaggio con le realtà locali che potrebbero ospitarlo, e con esponenti che potrebbe incontrare della società civile del luogo di destinazione. È interessato e disponibile ad incontri preparatori con i suoi prossimi compagni di viaggio e/o l'accompagnatore. Chiede agli organizzatori garanzie sulla qualità del viaggio dal punto di vista etico, cioè sulle sue caratteristiche ambientali, economiche e sociali. Chiede la trasparenza del prezzo, per sapere quale percentuale del prezzo finale rimane alle comunità ospitanti. Privilegia viaggi in cui la massima possibilità di scelta su tempi e contenuti sia garantita. 9

L'ORGANIZZATORE (TOUR OPERATOR, AGENZIA, ASSOCIAZIONE CULTURALE DEL PAESE DI PARTENZA) Fornisce informazioni sul viaggio tramite: cataloghi realistici, in cui il paese da visitare non sia presentato in modo fuorviante, falso, tendenzioso o ambiguo (riferimento ad es. al turismo sessuale) o strumentale (ad es. svendita di tradizioni culturali locali); schede che comprendano una descrizione geografico-ambientale; informazioni socioeconomiche, politiche e d'attualità; segnalazioni di progetti esistenti di cooperazione sociale e ambientale; le norme di comportamento consigliate; una bibliografia scelta sulla destinazione in oggetto. È disponibile ad organizzare incontri preparatori per i partecipanti ai viaggi durante i quali, oltre a conoscersi: si concordino, ove possibile, itinerari e tempi; si chiariscano i dubbi degli utenti, siano essi singoli o in gruppo; si rendano possibili contatti diretti con le comunità dei luoghi di destinazione. Si impegna dal punto di vista etico sul piano: Ambientale privilegiando alloggi, ristoranti, strutture, trasporti compatibili con l'ambiente (per presenza di depuratori, corretto smaltimento dei rifiuti, risparmio energetico). Sociale chiedendo alle autorità statali di luoghi di destinazione di garantire uno sviluppo turistico compatibile; privilegiando servizi di accoglienza (trasporti, alloggi, ristorazione) in linea con la cultura del luogo (ad es. non pretendere cibi estranei alla cultura locale); scegliendo partner locali che rispettino le norme sindacali minime stabilite dall'ilo paese per paese (che tengano conto di orari ragionevoli, del no al lavoro minorile, di paghe eque secondo il salario minimo locale); formando piccoli gruppi di partecipanti che entrino più facilmente in contatto con le realtà locali (è importante specie se queste sono fragili) ed evitando l'esposizione reiterata e continuativa di singole comunità ad un impatto turistico di massa unilateralmente deciso; 10

organizzando itinerari con tempi che non obblighino alla fretta, e in cui le mete selezionate siano in numero limitato; attivando un accompagnatore opportunamente formato che funga anche da facilitatore interculturale; evitando l'eccesso di organizzazione, che impedisce al visitatore di rendersi conto della realtà locale; non favorendo nel turismo la mercificazione sessuale, e scoraggiando con tutti i mezzi prostituzione e pornografia infantili; organizzando la partecipazione dei turisti a manifestazioni, feste e spettacoli tradizionali nel rispetto dell'autenticità e del consenso. Economico privilegiando servizi di accoglienza (trasporti, alloggi, ristorazione) a carattere familiare o su piccola scala; scegliendo servizi locali (trasporti, alloggi, ristorazione) dove minore sia il divario di possibile fruibilità tra il viaggiatore e la gente del posto; verificando che parte (certificabile) dei soldi spesi dai turisti si ridistribuisca in loco in modo equo (dall'alloggio all'acquisto di artigianato autenticamente del posto), e fornendo in allegato una scheda col prezzo trasparente; e, nel caso di multinazionali, verificando che ci sia una effettiva, consistente ricaduta positiva sull'economia locale. Attivano e formano guide locali e facilitatori, che indichino quali comportamenti siano localmente accettabili o meno, e mettano in contatto i visitatori con la genie, le opportunità, le autentiche attrattive del luogo. 11

Durante il viaggio L'UTENTE(VIAGGIATORE INDIVIDUALE O DI GRUPPO) Considera positivo condividere i vari aspetti della vita quotidiana locale e non chiede privilegi o pratiche che possano causare impatto negativo Non ostenta ricchezza e lusso stridenti rispetto al tenore di vita locale Per foto e video si assicura il consenso della persona ripresa Non assume comportamenti offensivi per usi e costumi locali Cerca prodotti e manifestazioni che siano espressione della cultura locale (ad es. artigianato, gastronomia, arte, ecc.) salvaguardandone le identità Rispetta l'ambiente e il patrimonio storico-monumentale L'ORGANIZZATORE (TOUR OPERATOR, AGENZIA, ASSOCIAZIONE CULTURALE DEL PAESE DI PARTENZA) Distribuisce un questionario di valutazione dell'esperienza Prevede, per una migliore mediazione culturale, la presenza di una guida locale 12

Dopo il viaggio L'UTENTE(VIAGGIATORE INDIVIDUALE O DI GRUPPO) Verifica se è riuscito a stabilire una relazione soddisfacente con la gente e il paese visitato Valuta come far seguito ai rapporti stabiliti Se ha viaggiato in gruppo, risponde al questionario di valutazione dell'esperienza proposto dall'organizzatore e, se lo desidera, partecipa agli incontri con il gruppo con cui ha viaggiato L'ORGANIZZATORE (TOUR OPERATOR, AGENZIA, ASSOCIAZIONE CULTURALE DEL PAESE DI PARTENZA) Verifica i risultati organizzando se possibile un incontro apposito tra i partecipanti Produce materiale informativo che raccolga le esperienze e le comunichi: relazioni scritte, fotografie, film, ecc. LE COMUNITÀ LOCALI OSPITANTI E RESPONSABILI NELLE REGIONI TURISTICHE Verificano i risultati del viaggio che hanno ricevuto: il suo impatto, gli incontri avuti, il suo ritorno economico 13

In sintesi, il tema della sostenibilità e della responsabilità sta interessando tutti gli anelli della filiera turistica fino al turista. Tanto il turista che i tour operator spinti da una nuova domanda stanno sviluppando nuovi offerte che hanno proprio nel valore ambientale e sociale il loro cuore. Sono oramai sempre più diffuse esperienze di realtà ricettive che utilizzano nella progettazione i dettami della bioedilizia, o realtà che adottano disciplinari per il corretto utilizzo delle risorse. Sta crescendo così un nuovo mercato turistico veramente interessante. Recenti stime quantifichino in circa 60 i milioni i visitatori che si recano nei luoghi protetti d Europa, alla ricerca di una natura incontaminata e selvaggia lontana dall inquinamento e dalla frenesia della vita moderna. La sostenibilità diventa così da un lato una grande opportunità creativa per rigenerare e qualificare l offerta turistica e quindi una grande opportunità per lo sviluppo di figure professionali in grado di tenere assieme capacità comunicative, capacità di lettura del territorio e dei suoi elementi peculiari e distintivi e conoscenze legate alla capacità ci carico dell ambiente e delle comunità interessate. 14

CREDITI Materiale a cura del progetto La.Fem.Me Lavoro Femminile Mezzogiorno Italia Lavoro S.p.A. Rielaborazione a cura del progetto Increase Fonti: Symbola Fondazione per le Qualità Italiane Immagini: - Foto copertina: 1. James Monkeyyatlarge; 2. Fil.al; 3. Simada 2009 Aggiornamento Gennaio 2014 Per informazioni infolafemme@italialavoro.it servizi.prodottiformativi@italialavoro.it 1 5