Gianni Lupotto COME OTTIMIZZARE FISCALMENTE (e non solo) I PROPRI INVESTIMENTI: LE POLIZZE DI PRIVATE INSURANCE
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Sono con noi oggi Ugo De Grenet Executive Director continental Europe Generali Pan Europe Umberto Venturini Responsabile Commerciale mercato Italia La Mondiale Europartner 3
Quattro domande 1. Che cosa sono le polizze di Private Insurance di diritto estero? 2. Quali sono i principali vantaggi, rischi e differenze rispetto alle tradizionali polizze unit-linked o a un normale investimento in titoli? 3. Quali sono i principali bisogni soddisfatti dalle polizze di Private Insurance? (casi pratici) 4. Quanto costano? Quali verifiche fare e a chi rivolgersi per sottoscrivere? 4
La polizza di Private Insurance Veicolo di investimento Contenitore di investimenti di tipo mobiliare con alcune caratteristiche contrattuali e normative specifiche. Deposito Titoli o Gestione Patrimoniale Polizza Private Insurance 5
La polizza di Private Insurance A livello contrattuale e fiscale, si configura come una polizza a vita intera di ramo III «unit linked». Esistono quindi uno o più contraenti, uno o più assicurati, ed uno o più beneficiari. Il contraente può versare in polizza liquidità e/o trasferire i suoi attuali investimenti finanziari, e può suggerire un consulente o un gestore di fiducia Il contratto non ha scadenza fissa, si mantiene attivo fino ad un eventuale riscatto anticipato o al termine della vita/e assicurata/e. E possibile effettuare riscatti parziali in qualsiasi momento. Al termine naturale del contratto, la polizza si estingue e viene liquidata ai beneficiari in esenzione da tasse di successione e sulle rendite finanziarie Riscatto parziale o totale Beneficiari 6
I benefici della polizza di Private Insurance Benefici fiscali Pianificazione successoria efficiente ed efficace Importanti livelli di riservatezza Protezione del patrimonio (impignorabilità ed insequestrabilità) Mantenimento del controllo del patrimonio: reversibilità della scelta (es. rispetto ai trust) Possibilità di ottenere rimborsi parziali ed anche totali senza particolari vincoli e senza penali Possibilità di suggerire come il premio versato in polizza debba essere investito (consulente e/o gestore) 7
FISCALITA FINANZIARIA Benefici Fiscali Differimento del momento della tassazione: Per quanto riguarda i redditi di capitale e diversi generati dagli strumenti all interno della polizza (es. cedole, dividendi, plusvalenze da vendita titoli) la polizza viene considerata «lordista». La tassazione avviene solo al momento dell eventuale riscatto (20% sulla plusvalenza o quota parte della stessa in caso di riscatti parziali, sulla quota di plusvalenza derivante da titoli di stato 12,50%) Esenzione totale in caso morte: In caso di morte dell assicurato/i la plusvalenza maturata non viene tassata: i beneficiari incassano il capitale lordo. FISCALITA SUCCESSORIA Il capitale liquidato ai beneficiari è fuori dall asse ereditario, non si applica la tassa di successione 8
Benefici Fiscali FASE TASSE Al versamento del premio Nessuna tassazione Durante la giacenza in polizza Nessuna tassazione (*) Eventuale riscatto parziale o totale Tassata la plusvalenza parziale o totale (**) Caso morte dell assicurato Nessuna tassazione (*) Dal punto di vista del trattamento fiscale la compagnia e considerata lordista quindi non è soggetta ad alcuna ritenuta su cedole obbligazionarie. Nel caso di dividendi di azioni si applica quanto previsto dai trattati contro le doppie imposizioni. Ad esempio nel caso di dividendi di azioni italiane la tassazione è pari all 1,375% (**) L aliquota è il 20% salvo che per la parte investita in titoli governativi, rimasta al 12,50% 9
Benefici di Pianificazione Successoria La polizza non rientra nell asse ereditario. Grazie a ciò, oltre al beneficio fiscale già citato, garantisce: Flessibilità, sia nella nomina dei beneficiari sia nella destinazione delle quote di patrimonio Riservatezza, nessuna dichiarazione da parte della Compagnia sia sui nominativi dei beneficiari sia sugli importi della polizza in ambito successorio Semplicità nella nomina, modifica e revoca dei beneficiari (sufficiente una documentazione scritta firmata dal contraente) in qualsiasi momento nella vita del contratto Assenza di blocchi dei c/c e deposito titoli in attesa della conclusione della successione: la polizza viene liquidata in tempi brevi in caso morte Soluzione sempre reversibile sia relativamente agli importi sia per quanto riguarda i beneficiari e mantenimento del pieno controllo sul patrimonio (assenza di effetto segregativo tipo Trust) 10
Altri benefici Importanti livelli di riservatezza, legati alla giurisdizione lussemburghese e irlandese Nessun monitoraggio né dichiarazione fiscale: il contraente è esonerato dalla dichiarazione nel quadro RW né deve effettuare alcuna dichiarazione fiscale in caso di rimborso parziale o totale se le compagnie agiscono da sostituto di imposta. Parimenti, le polizze non sono soggette all IVAFE ma all imposta di bollo sulle attività finanziarie (1,5 per mille) prelevata non annualmente ma al momento del riscatto o della morte Protezione del patrimonio (impignorabilità ed insequestrabilità purchè la polizza non sia stata costituita allo scopo di ledere diritti di terzi) Mantenimento del controllo del patrimonio: reversibilità della scelta con possibilità di ottenere rimborsi parziali ed anche totali senza particolari vincoli e senza penali Personalizzazione della strategia d investimento in funzione delle esigenze del cliente e sua variazione nel tempo (possibilità di suggerire un proprio consulente o gestore) Possibilità di ottenere facilmente finanziamenti a bassi tassi di interesse mettendo la polizza a garanzia del finanziamento (nota erogante e venditore di polizza) 11
Come viene tutelato il contraente dal rischio controparte? Organismo di Supervisione Protezione dei contraenti: Segregazione degli asset Protezione dei contraenti: Priorità dei crediti Banca depositaria Irlanda Retail and Wholesale Insurance Supervision Departments of the Central Bank of Ireland La legge irlandese richiede alle compagnie vita di mantenere un fondo separato (il Life Assurance Fund) per gli asset assicurativi e di segregarli dal resto dei beni della compagnia (ring-fencing) La compagnia è tenuta a identificare il patrimonio del fondo in un registro soggetto a controllo da parte della Banca Centrale. In nessun caso le attività di questo fondo possono essere trasferite alla compagnia. L'Irlanda ha scelto di adottare l'opzione (a) dell'art. 10 della direttiva UE 2001/17 la quale afferma che i crediti dei contraenti e i beneficiari di polizza godono di una priorità assoluta su ogni altro creditore nei confronti della compagnia, compresi quelli preferenzialmente trattati sotto l'irish Companies Act 1963 (vale a dire i creditori fiscali, dipendenti, ecc) Non vi sono limitazioni o condizione per la selezione della banca depositaria, che è quindi soggetta solo alla due diligence dell'assicuratore e al processo di approvazione. Lussemburgo The Commissariat aux Assurances (CAA), organismo autonomo del Ministero del Tesoro La legge lussemburghese richiede che le compagnie mantengano un inventario permanente degli attivi e lo segnalino trimestralmente al CAA. Gli attivi sono detenuti da una banca depositaria indipendente dalla compagnia e approvato dalla CAA. Questo è noto come il triangolo della sicurezza (compagnia banca depositaria CAA). La banca depositaria è tenuta a segregare gli asset e a bloccarli su richiesta del CAA. Il Lussemburgo ha scelto di adottare l'opzione (b) dell'art. 10 della direttiva UE 2001/17 la quale afferma che i crediti dei contraenti e i beneficiari di polizza godono di priorità su ogni altro creditore nei confronti della compagnia, con alcune eccezioni. La compagnia deve selezionare una banca depositaria approvata dal CAA. La banca deve essere un istituto di credito con sede in Lussemburgo oppure in un Paese dello spazio economico europeo. 12
Quattro domande 1. Che cosa sono le polizze di Private Insurance di diritto estero? 2. Quali sono i principali vantaggi, rischi e differenze rispetto alle tradizionali polizze unit-linked o a un investimento in titoli? 3.Quali sono i principali bisogni soddisfatti dalle polizze di Private Insurance? (casi pratici) 4. Quanto costano? Quali verifiche fare e a chi rivolgersi per sottoscrivere? 13
Caso 1: flusso reddituale senza intaccare il capitale La situazione Giuseppe, 65 anni, è appena andato in pensione. Sposato, moglie casalinga, 1 figlio di 35 con lavoro precario, sposato e figlio in arrivo. Casa di proprietà e seconda casa al mare ricevuta in eredità. Patrimonio finanziario di 1.200.000 euro derivante dai risparmi di una vita, eredità e una discreta liquidazione. L esigenza Giuseppe desidera assicurarsi una integrazione ai redditi di pensione perché insufficienti al tenore di vita della famiglia e per poter aiutare il figlio che ha redditi non costanti. Non desidera in alcun modo intaccare il patrimonio accumulato. Il suo consulente finanziario gli ha costruito nel tempo un portafoglio obbligazionario che genera buone cedole e plusvalenze dell ordine del 4% lordo annuo, pari a circa 48.000, che però sono gravati dalle tasse sulle rendite finanziarie e dell imposta di bollo dello 0,15% sul patrimonio pertanto generano un flusso netto di 36.600. Giuseppe chiede al suo consulente se si può ottenere di più senza modificare il profilo di rischio per poter aiutare la famiglia del figlio che si sta allargando. 14
Caso 1: flusso reddituale senza intaccare il capitale La soluzione Giuseppe stipula una polizza di private insurance con lui come contraente e assicurato. Come beneficiari vengono designati la moglie e il figlio in parti uguali. Giuseppe conferisce in polizza il suo attuale portafoglio titoli senza necessità di disinvestirlo quindi senza sottoporsi a costi di disinvestimento. Il consulente viene nominato da Giuseppe advisor e continua a seguire gli investimenti con gli stessi criteri adottati in precedenza. I proventi al termine del primo anno sono del 4%, interamente maturati in polizza senza prelievi fiscali e quindi la polizza a fine anno ha un controvalore lordo di 1.248.000, ai quali vanno sottratti i costi di polizza pari a 5.000, per un controvalore finale di 1.243.000 euro. Giuseppe non vuole intaccare il capitale, quindi a fine anno chiede il riscatto parziale di 43.000. La compagnia calcola la plusvalenza realizzata (dei 43.000 riscattati, 41.512 sono capitale e 1488 la plusvalenza). La compagnia pertanto preleva 298 euro di ritenuta e rimborsa 41.214 a Giuseppe, 4.614 euro in più rispetto alla situazione senza polizza. Il capitale residuo in polizza è nuovamente 1.000.000 In aggiunta, in caso di morte, la compagnia liquiderebbe il capitale maturato ai beneficiari l applicazione né di tasse di successione né di tasse sul capital gain. 15
La situazione Caso 2: generare un capitale addizionale senza ledere i diritti dei figli Annamaria, 68 anni, 3 figli ormai autonomi, è rimasta vedova e ha venduto l azienda di famiglia che gestiva con il marito, mantenendone una quota di minoranza i cui dividendi sono sufficienti per il suo tenore di vita. Ha ricavato dalla vendita circa 2.500.000, svolge attività di volontariato presso una ONLUS. L esigenza Annamaria vorrebbe destinare alla ONLUS alla sua morte una parte del patrimonio, ma senza che i figli si sentano defraudati di una parte dell eredità. Si rivolge al suo consulente indipendente che le illustra le due strade possibili. La prima, tradizionale, prevede che la ONLUS sia citata nel testamento. La quota di legittima disponibile è 1/3 del patrimonio. Annamaria potrebbe quindi destinare per esempio il 10% alla Onlus e il resto ai tre figli in parti uguali. Il consulente calcola la sua speranza di vita statistica secondo le tabelle ISTAT in 20 anni. Impiegando il capitale in maniera molto prudente, con un rendimento atteso del 3% lordo annuo, tenuto conto delle tasse sulle rendite finanziarie e dell imposta di bollo, il capitale alla morte diventa 3.901.275. La quota alla ONLUS è quindi di 390.127, gravata di imposta di successione dell 8%. La ONLUS riceve 359.000 al netto di tasse. Ciascun figlio riceve 1.173.528 al netto della tassa di successione del 4% sopra la franchigia di 1.000.000 per erede. Senza la Onlus ciascun figlio riceverebbe 1.288.408. Ma c è una soluzione molto più efficiente, che il consulente propone a Annamaria 16
La soluzione Caso 2: generare un capitale addizionale senza ledere i diritti dei figli Annamaria stipula una polizza di private insurance con lei come contraente e assicurata. Nei beneficiari inserisce la ONLUS all 8,5% e per il resto i tre figli in parti uguali. Il capitale matura un rendimento del 3% senza ritenute fiscali (2,65% al netto dei costi di polizza) e il capitale alla morte è 4.218.000. L imposta di bollo viene applicata al momento del pagamento e il netto disponibile è 4.142.000. La ONLUS riceve 352.000 senza addebito di tasse successione, cioè la stessa cifra che avrebbe ricevuto per testamento. Ciascuno dei figli riceve 1.263.000, cioè 90.000 euro in più rispetto alla versione con testamento, ma soprattutto riceve più o meno la stessa cifra che avrebbe ricevuto per testamento in assenza della ONLUS. Ricorderanno la mamma non solo per il suo amore, ma anche per la sua lungimiranza. I figli hanno fatto del bene senza subire alcuna decurtazione dell eredità. 17
La situazione Caso 3: tutelare i figli avuti da due matrimoni Alberto, 45 anni, divorziato, 2 figli che vivono con la ex moglie. Attualmente convive con Anna dalla quale ha avuto un terzo figlio. E manager di una multinazionale, viaggia moltissimo in tutto il mondo per lavoro, ha un buon reddito e un buon patrimonio, anche frutto dell eredità paterna. I rapporti con l ex coniuge non sono buoni. L esigenza Alberto sente l esigenza di disporre in maniera adeguata del suo patrimonio in caso di morte prematura. Nella situazione attuale, con la presenza di tre figli minori, in caso di morte il patrimonio rimarrebbe vincolato dal giudice tutelare fino alla loro maggiore età. Inoltre vuole riconoscere un beneficio anche all attuale compagna. D altra parte, nel caso in cui l evento morte non avvenga, Alberto desidera continuare a disporre del proprio patrimonio incrementandolo come sempre ha fatto costruendo con il suo consulente finanziario una strategia di investimento molto dinamica. 18
La soluzione Caso 3: tutelare i figli avuti da due matrimoni Alberto sottoscrive una polizza di private insurance in cui conferisce il suo attuale patrimonio gestito in maniera dinamica. Si rivolge ad una fiduciaria italiana, che operi da contraente della polizza. L assicurato è lo stesso Alberto e i beneficiari caso morte sono per il 25% l attuale compagna e per il 75% un trust dormiente. Il trust dormiente si attiva solo in caso di morte e permette il trasferimento del patrimonio sulla base delle regole fissate nel momento della sua costituzione. In questo modo, Alberto può fissare le linee guida della gestione del patrimonio post mortem, i tempi e i modi di attribuzione ai figli (per esempio una parte al 18 anno di età e una parte dopo la laurea, e inserire eventuali figure (per esempio il fratello) a vigilare sull operato del trustee prescelto. Alberto può modificare in qualsiasi momento sia le quote dei beneficiari (per esempio cancellando l attuale compagna in caso di conclusione della convivenza) sia le istruzioni al trust dormiente (per es. disponendo la suddivisione della prestazione in quattro parti anziché in tre in caso di arrivo di un quarto figlio). Il grande vantaggio di questa soluzione è che, nel caso probabile in cui i figli diventino maggiorenni con lui in vita, Alberto può chiudere il trust dormiente e inserire direttamente i figli come beneficiari. Se invece avesse costituito fin da subito un trust operativo, avrebbe dovuto immediatamente spossessarsi irrevocabilmente del patrimonio 19
Caso 4: protezione dinamica da rischi professionali La situazione Mauro, 40 anni, sposato, 1 figlio. Svolge la professione di commercialista in un avviato studio con altri due soci, ha rilevato l attività già svolta dal padre. Approccio finanziario evoluto, profilo di rischio medio-alto con buona capacità di sopportare perdite nel breve periodo. E sindaco di alcune grandi società non quotate e di una quotata nei settori meccanico e farmaceutico. L esigenza Mauro intende tutelare il proprio patrimonio personale, costituito da un portafoglio finanziario diversificato gestito in accordo con il proprio consulente finanziario e anche da partecipazioni non qualificate in società non quotate. Intende proteggerlo da possibili aggressioni esterne o cause di risarcimento danni non coperte dall assicurazione RC che ha comunque sottoscritto personalmente. Desidera che il suo patrimonio venga valorizzato nel tempo accettando un rischio più elevato a fronte di rendimenti più interessanti. 20
Caso 4: protezione dinamica dai rischi professionali La soluzione Il consulente di Mario gli consiglia la sottoscrizione di una polizza di private insurance con lui come contraente e assicurato e con beneficiari caso morte la moglie e la figlia. Il premio può essere versato in gran parte con liquidità e con titoli quotati ma anche in parte minore con una componente illiquida costituita dalle partecipazioni non quotate. La polizza fornisce quindi al cliente la risposta al duplice obiettivo di segregazione del patrimonio personale e pianificazione della successione a favore degli eredi designati con la flessibilità nella tipologia di investimenti ammissibili. Sotto il profilo fiscale tutti i redditi maturati all interno della polizza dopo il momento del conferimento vedono la loro tassazione differita nel tempo (differimento che può diventare definitivo in caso di morte di Mauro). Al momento del conferimento delle partecipazioni non qualificate in polizza, va applicata l imposta sostitutiva del 20% sulla eventuale plusvalenza emergente nel momento del conferimento, ma da quel momento in avanti nessuna ulteriore imposta viene applicata, neanche sui dividendi eventualmente distribuiti. 21
La situazione Caso 5: ottenere credito a condizioni imbattibili Rita, 36 anni, single, vive in casa con i genitori pensionati. Lavora come arredatrice di interni e come mediatrice immobiliare, i redditi sono saltuari e precari, anche se a volte di importo rilevante quando va in porto la vendita di immobili di pregio. I genitori hanno un patrimonio di circa 800.000 che il consulente finanziario ha suggerito di investire in obbligazioni ruotate con regolarità con un flusso cedolare e da trading di circa 30.000 euro netti annui, che servono per integrare la pensione. L esigenza Rita vorrebbe andare a vivere da sola. Ha identificato l appartamento che fa per lei, il costo è di 400.000 euro. Potrebbe chiederli ai genitori, ma in questo modo il patrimonio si dimezzerebbe e con esso il flusso di reddito dei genitori, rendendo il tenore di vita dei genitori insufficiente. La situazione di lavoro precario non le consente di ottenere un mutuo con facilità e soprattutto le condizioni economiche sono proibitive. Il consulente propone una soluzione che risolve il problema e migliora anche la redditività del patrimonio. 22
La soluzione Caso 5: ottenere credito a condizioni imbattibili Il padre di Rita sottoscrive una polizza di Private Insurance inserendo lui e la moglie come assicurati, e Rita come beneficiaria in caso morte di entrambi i genitori. Il patrimonio attuale di 800.000 viene conferito in polizza. L attuale consulente è nominato come advisor di polizza e prosegue la politica di investimenti già concordata con il cliente. Una volta costituita, la polizza viene depositata a garanzia presso una banca con la quale il consulente ha negoziato delle buone condizioni di concessione del credito. La banca concede un finanziamento di 400.000 euro per l acquisto della casa direttamente a Rita ad un tasso pari a Euribor 3 mesi + 1,00%. E un tasso molto più basso di quello ottenibile con un mutuo ed è sostenibile da Rita con i suoi redditi. Nel contempo gli investimenti all interno della polizza maturano redditi fiscalmente esenti, e solo quando i genitori effettuano prelievi parziali per sostenere il proprio tenore di vita viene applicata la tassa sulle plusvalenze. A parità di condizioni i genitori possono contare su un ammontare netto prelevabile di 33.000 euro circa rispetto ai 30.000 precedenti. Di trimestre in trimestre, Rita paga gli interessi passivi e decide quale quota di capitale liberamente restituire. Non è vincolata ad un rimborso fisso e questo le consente di graduare i rimborsi con il flusso irregolare dei suoi redditi 23
Quattro domande 1. Che cosa sono le polizze di Private Insurance di diritto estero? 2. Quali sono i principali vantaggi, rischi e differenze rispetto alle tradizionali polizze unit-linked o a un investimento in titoli? 3. Quali sono i principali bisogni soddisfatti dalle polizze di Private Insurance? (casi pratici) 4.Quanto costano? Quali verifiche fare e a chi rivolgersi per sottoscrivere? 24
Riassumendo: a chi si rivolgono le polizze di private insurance? Investitori interessati a sfruttare quanto più possibile i vantaggi fiscali (a partire dal differimento dell imposta) previsti dalla normativa italiana relativamente all attività di gestione; Clienti con situazioni familiari complesse o difficili che vedono nella polizza uno strumento flessibile e riservato per gestire le proprie volontà al momento della successione Clienti nella terza età che ricercano l ottimizzazione fiscale in materia di successione Clienti alla ricerca di una combinazione che garantisca la gestione del patrimonio post mortem a favore di beneficiari minori o disabili in modo fiscalmente efficiente (Polizza + Trust) Imprenditori o professionisti che ricercano protezione del proprio patrimonio senza vincoli eccessivi e soprattutto senza ricorrere allo spossessamento anticipato Clienti alla ricerca di soluzioni semplici per ottenere prestiti a tasso estremamente competitivo (polizza come garanzia) Imprese che intendono tutelarsi di fronte alla perdita/allontanamento di alcune figure chiave (soluzione Key Man) Clienti consapevoli delle problematiche amministrativo-fiscali al momento della successione, in cerca di un veicolo che semplifichi il processo successorio (no blocco dei beni) 25
Quali sono le verifiche da fare? A chi rivolgersi per sottoscrivere? Le polizza di private insurance sono strumenti duttili e versatili, semplici nella struttura di base ma molto sfaccettati nelle possibilità di utilizzo Sconsigliato il fai-da-te Affidarsi a un consulente indipendente o a un broker Attenzione al premio minimo Calcolare bene i benefici fiscali e gestionali vs/ costi di polizza che dipendono da numerosi fattori: Età degli assicurati Numero e gradi di parentela dei beneficiari Presenza di eventuali franchigie Composizione dell investimento e ipotesi di rendimento dello stesso Ammontare dei riscatti parziali previsti, se presenti Costi di polizza Calcolo assistito Gratuito e senza impegno 26