Linee giuda per l accoglienza l degli alunni stranieri e nozioni legislative sulla condizione giuridica dei cittadini stranieri Chiara Dinucci Poggibonsi, 11 marzo 2009 1
Sommario Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri Il decreto flussi Il ricongiungimento familiare Le tipologie di premesso di soggiorno I comunitari La cittadinanza italiana 2
Linee guida per l accoglienza e l integrazione degli alunni stranieri (Febbraio 2006) I parte: Il contesto 1- Lo scenario: Il fenomeno dell immigrazione è considerato un elemento costitutivo delle nostre società nelle quali sono sempre più numerosi gli individui appartenenti a diverse culture. L integrazione piena degli immigrati nella società di accoglienza è un obiettivo fondamentale e, in questo processo, il ruolo della scuola è primario. 2- La scelta dell educazione interculturale: Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948); Convenzione sui diritti dell infanzia del 1989 (ratificata dall Italia nel 1991) L educazione interculturale rifiuta sia la logica dell assimilazione, sia la costruzione ed il rafforzamento di comunità etniche chiuse ed è orientata a favorire il confronto, il dialogo, il reciproco arricchimento entro la convivenza delle differenze. 3
3 - La normativa come risorsa: Normativa nazionale sull immigrazione Il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero e la legge n. 189 del 30 luglio 2002 (cd. Bossi/Fini) sanciscono il diritto di accesso alla scuola del minore straniero ponendo particolare attenzione all integrazione scolastica. Normativa scuola D.P.R. n. 275/99 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche rappresenta lo strumento principale per affrontare tutti gli aspetti, come quello dell integrazione degli stranieri. La legge di riforma dell ordinamento scolastico, n. 53/2003contiene indicazioni per la personalizzazione dei piani di studio per la costruzione di percorsi educativi e didattici appropriati a ciascuno studente. Decreto Legislativo n. 76/2005 Diritto-dovere all istruzione e alla formazione, individua i destinatari in tutti, ivi compresi i minori stranieri presenti nel territorio dello Stato 4
II parte: Indicazioni operative 1- Un equilibrata distribuzione della presenza degli alunni stranieri: Intesa tra scuole e reti di scuole e una mirata collaborazione con gli enti locali un equilibrata distribuzione delle iscrizioni un offerta formativa che riduca le disuguaglianze e i rischi di esclusione sociale per tutti favorire l eterogeneità delle cittadinanze nella composizione delle classi coinvolgimento dei genitori e delle famiglie, sia italiane che straniere, anche in forma associata, al fine di promuovere scelte consapevoli e responsabili 2 - Come accogliere gli alunni stranieri nella scuola: L accoglienza è all insieme degli adempimenti e dei provvedimenti attraverso i quali viene formalizzato il rapporto dell alunno e della sua famiglia con la realtà scolastica in A Area amministrativa B Area comunicativo-relazionale C Area educativo-didattica 5
A - Area amministrativa L iscrizione L obbligo scolastico (diritto-dovere all istruzione) permette l iscrizione indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al soggiorno in Italia (anche tra i 15 e i 18 anni). Le iscrizioni possono essere richieste in qualsiasi momento dell anno scolastico. Gli alunni privi di documenti vengono iscritti con riserva in attesa della regolarizzazione, ciò non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi ma non costituisce un requisito per la regolarizzazione. E necessario una chiara ricognizione del pregresso scolastico dell alunno per interventi specifici e la stretta collaborazione della famiglia per la definizione del suo percorso formativo. La documentazione All atto dell iscrizione oltre alla domanda di iscrizione predisposta dall istituto sono richiesti i seguanti documenti: 6
Permesso di soggiorno e documenti anagrafici: Il permesso di soggiorno viene rilasciato direttamente all alunno straniero che abbia compiuto il 14 anno d età, in caso contrario ad uno dei due genitori. Nell attesa del rilascio del PS si accetterà la ricevuta attestante la richiesta. Per i documenti anagrafici vale il diritto all autocertificazione. In mancanza dei documenti, la scuola iscrive comunque il minore straniero. Minori stranieri non accompagnati segnalare ai servizi sociali. Chi nasce in Italia da genitori stranieri acquisisce la cittadinanza dei genitori, i figli di coppie miste possono avere doppia cittadinanza. Documenti sanitari: I dirigenti degli istituti devono richiedere la certificazione delle vaccinazioni obbligatorie effettuate tradotta in italiano. Se il minore ne è privo, la famiglia può rivolgersi ai servizi sanitari per effettuare le vaccinazioni, se si rifiuta segnalarlo alla ASL. In ogni caso, la mancanza di vaccinazioni non può precludere l ingresso a scuola, né la regolare frequenza. Documenti scolastici: E richiesto il certificato attestante gli studi compiuti nel paese d origine, o la dichiarazione del genitore dell alunno (traduttori ufficiali del tribunale) 7
B - Area comunicativo relazionale La gestione dell accoglienza implica all interno dell istituto un lavoro costante di formazione del personale. Utile una commissione di lavoro formata da un gruppo ristretto di docenti. I genitori sono la risorsa fondamentale per il raggiungimento del successo scolastico. Uso di mediatori linguistico culturali Utile l utilizzo di un foglio informativo, tradotto nelle diverse lingue, che spieghi l organizzazione della scuola e le diverse opzioni educative; riporti il calendario degli incontri scuola-famiglia ed una breve sintesi delle modalità di valutazione delle competenze. 8
C - Area educativo didattica Per la rilevazione dei dati relativi al bambino straniero ed alla sua famiglia è opportuno fissare un incontro successivo all iscrizione. Attraverso la commissione accoglienza si doti di una traccia tipo per lo svolgimento di questo colloquio che sia utile a comunicare informazioni sull organizzazione della scuola, sulle modalità di rapporto scuola-famiglia, che faciliti la raccolta di informazioni sulla situazione familiare e sulla storia personale e scolastica dell alunno, nonché sulle aspirazioni educative della famiglia. Per l assegnazione alla classe è fondamentale il criterio generale di inserire l alunno secondo l età anagrafica (Slittamenti di un anno su classe inferiore vanno ponderati con molta attenzione) Per un pieno inserimento è necessario che l alunno trascorra tutto il tempo scuola nel gruppo classe. L immersione, in un contesto di seconda lingua parlata da adulti e compagni, facilita l apprendimento del linguaggio funzionale. 9
3 -Percorsi per il conseguimento del titolo conclusivo del I ciclo di istruzione Al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione si accede a seguito del superamento dell esame di Stato conclusivo del I ciclo d istruzione Per i ragazzi tra i 15 e i 18 anni, che non sono in possesso di titolo o di un titolo equivalente, vanno previste azioni organiche e di sistema (CTP, formazione professionale) 4 - L insegnamento dell italiano e altri apprendimenti linguistici L obiettivo prioritario nell integrazione degli alunni stranieri è quello di promuovere l acquisizione di una buona competenza nell italiano scritto e parlato. L apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua deve essere al centro dell azione didattica. Nella fase iniziale ci si può valere di strumenti e figure di facilitazione linguistica. 10
5 - L Orientamento Le istituzioni scolastiche devono assicurare anche agli studenti stranieri un percorso orientativo completo e continuativo Con il coinvolgimento delle famiglie e la produzione di materiale informativo in una pluralità di lingue Obiettivo di tali pratiche orientative è anche il contenimento del rischio di dispersione o abbandono scolastico degli studenti. 6 - I mediatori linguistici e culturali Possono collaborare in: Compiti di accoglienza nei confronti degli allievi neo arrivati e delle loro famiglie; Compiti di mediazione nei confronti degli insegnanti Compiti di interpretariato e traduzione 7 - La formazione del personale della scuola Il pluralismo culturale e la complessità del nostro tempo richiedono necessariamente una continua crescita professionale di tutto il personale della scuola. 11
Il Decreto Flussi Il decreto flussi è l atto normativo con il quale il Governo stabilisce ogni anno quanti stranieri possono entrare in Italia per lavoro. Riguarda quindi cittadini stranieri che si trovano ancora nei loro paesi di origine, e che intendono emigrare. Riguarda l ingresso e non la regolarizzazione. La legge italiana non permette ad uno straniero clandestino di ottenere i documenti di soggiorno. La procedura consiste in una sorta di assunzione a distanza Chi fa domanda con il decreto non è infatti il migrante, ma il datore di lavoro, che chiede alla Prefettura di poter assumere uno straniero ancora residente all estero L Ambasciata italiana nel paese di origine può concedere al futuro lavoratore il visto d ingresso per motivi di lavoro. Il sistema funziona con un tetto massimo di domande accogliibili (la cosiddetta quota ): ogni anno, il Governo stabilisce - a questo serve il decreto flussi - quanti stranieri può accogliere il mercato del lavoro. 12
Il Decreto Flussi Esaurita la quota, le richieste in esubero vengono rigettate. Il decreto 2007 ha stabilito una quota di 170.000 stranieri, di cui 47.100 posti riservati a stranieri provenienti da paesi che collaborano con l Italia nel contrasto all immigrazione clandestina: Albania, paesi del Maghreb, Egitto, Senegal, Filippine ecc; 65.000 posti per gli stranieri, che non provengano dai paesi riservatari, impiegati nel lavoro domestico; altri 14.200, sempre non riservatari, per lavoro edile; 30.000 per i restanti settori produttivi; e il resto su quote minori (studenti già in Italia che vogliano rimanere per motivi di lavoro, lavoratori autonomi, tirocinanti, dirigenti, autotrasportatori ecc.). A livello nazionale, sono state presentate in tutto 700.000 domande. In toscana Domande presentate 43.702 Quote disponibili 12.246 13
Ricongiungimento familiare E la procedura con cui un immigrato regolare può far venire in Italia i propri figli o il proprio coniuge ancora all estero: si tratta di un istituto importantissimo per favorire l integrazione e l inserimento dei migranti. Gli stranieri residenti in Italia che hanno un permesso di soggiorno per lavoro, per asilo,studio, motivi religiosi o familiari, oppure sono già in possesso di carta di soggiorno, possono mantenere o riacquistare l'unità familiare. L Ambasciata italiana nel paese di origine può concedere il visto d ingresso per motivi di famiglia. 14
Ricongiungimento familiare Si può richiedere il nulla osta in favore: coniuge maggiorenne non legalmente separato; figli minori non coniugati (anche del coniuge o nati fuori del matrimonio), a condizione che l'altro genitore, qualora esistente, abbia dato il suo consenso; figli maggiorenni a carico, qualora per ragioni oggettive non possano provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro stato di salute che comporti invalidità totale; genitori a carico, qualora non abbiano altri figli nel Paese di origine o di provenienza, ovvero genitori ultrasessantacinquenni, qualora gli altri figli siano impossibilitati al loro sostentamento per gravi documentati motivi di salute. Necessario dimostrare i requisiti di alloggio e reddito (per 1 familiare 7.714,00, per 3 12.856,67) nonché tutti i documenti di parentela e altro. Il permesso di soggiorno per motivi familiari gli consentirà di svolgere attività lavorativa subordinata o autonoma, di iscriversi a corsi scolastici, di accedere al Servizio Sanitario Nazionale. 15
Le tipologie di permesso di soggiorno Permesso per turismo: In pratica serve a tutti coloro che visitano l'italia per píù di una settimana. Max 90 gg mai rinnovabile. Permesso per lavoro subordinato: La durata del permesso per lavoro è quella prevista dal contratto di soggiorno e comunque non può superare la durata di un anno per un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, di due anni per quello a tempo indeterminato Permesso per motivi di famiglia: ha la stessa durata del permesso di soggiorno del familiare straniero che ha ottenuto il nulla osta al ricongiungimento familiare ed è rinnovabile insieme a questo ultimo; Permesso per lavoro autonomo per lavoratori indipendenti o liberi professionisti. Il reddito dovrà essere non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale. Permesso per studio: autorizza lo svolgimento di attività lavorativa parttime può essere rinnovato solo se il visto d ingresso è stato rilasciato per un corso di studi pluriennale e massimo per 3 anni oltre al corso. Il permesso di soggiorno per studio può essere convertito in quello per lavoro solo acquisendo una quota nell ambito del decreto flussi di ingresso per lavoro dimostrando il possesso dei requisiti richiesti. Permesso per attesa occupazione: per stranieri con permesso per lavoro che perdono il posto di lavoro, max 6 mesi. 16
Le tipologie di permesso di soggiorno Permesso per lavoro subordinato stagionale Permesso per asilo politico Permesso per motivi religiosi Permesso per residenza elettiva Permesso per richiesta riconoscimento status di apolide Permesso per affari Permesso per cure mediche Permesso per gara sportiva Permesso per motivi umanitari Permesso per minore età 17
La carta di soggiorno Questo tipo permesso di soggiorno è a tempo indeterminato e può essere richiesto solo da chi possiede un permesso di soggiorno da almeno 5 anni. E necessario dimostrare i requisiti di reddito e alloggio. non può essere rilasciato a chi è pericoloso per l'ordine pubblico e la sicurezza dello Stato. La richiesta può essere presentata anche per il coniuge, i figli minori e, se a carico, per i figli maggiorenni e per i propri genitori. La documentazione proveniente dall'estero dove essere tradotta, legalizzata e validata dall'autorità consolare nel Paese di appartenenza o di stabile residenza dello straniero. 18
I Comunitari Bulgaria e Romania entrano nell Unione Europea il 1 gennaio 2007quindi sono neo-comunitari (27 Stati membri). I nuovi cittadini non sono più soggetti alle disposizioni del Testo Unico per l Immigrazione ma alle norme nazionali ed europee appositamente dedicate ai cittadini comunitari. Per i neo-comunitari sistema transitorio di libero soggiorno e di limitazione nell accesso al mercato del lavoro, prorogato anche per l'anno 2009. Libero accesso solo al settore agricolo, turistico alberghiero, lavoro domestico e di assistenza alla persona, edilizio, metalmeccanico, dirigenziale ed altamente qualificato. Per tutti gli altri settori necessario chiedere nulla osta da parte dello Sportello Unico per l Immigrazione. Gli Stati membri sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. 19
La cittadinanza Italiana La cittadinanza italiana è basata principalmente sullo "ius sanguinis" (diritto di sangue), per il quale il figlio nato da padre italiano o da madre italiana è italiano. I principi base delle cittadinanza italiana sono: la trasmissibilità della cittadinanza per discendenza iure sanguinis l acquisto iure soli (per nascita sul territorio) in alcuni casi la possibilità della doppia cittadinanza la manifestazione di volontà per acquisto e perdita I cittadini stranieri residenti in Italia possono chiedere di ottenere la cittadinanza italiana che verrà concessa loro con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell Interno. 20
La cittadinanza Italiana può fare la richiesta: il cittadino non comunitario residente legalmente in Italia da almeno 10 anni; il cittadino comunitario residente legalmente in Italia da almeno 4 anni; L apolide o rifugiato politico residente legalmente in Italia da almeno 5 anni; il figlio o nipote in linea retta di secondo grado di cittadini italiani per nascita, residente legalmente in Italia da 3 anni; chi è nato in Italia se vi ha risieduto sino alla maggiore età e dichiara di voler essere cittadino entro un anno dal compimento dei 18 anni. il maggiorenne, adottato da cittadino italiano, residente in Italia da 5 anni, successivi all adozione; colui che presta servizio, anche all estero, per almeno 5 anni alle dipendenze dello Stato Italiano (nel caso di servizio all estero, non occorre stabilire la residenza in Italia e puoi presentare domanda alla competente autorità consolare). 21