I 150 talia CentoCinquanta



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ItaliaCentoCinquanta

Italia 150 Perché Italia 150 Qual è il futuro dell Italia? Quali saranno le nuove frontiere che la società italiana, le imprese, i soggetti istituzionali e culturali dovranno affrontare nei prossimi cinquant anni? Quali saranno le sfide scientifiche e formative che si presenteranno alla nazione? E soprattutto quale immagine l Italia vorrà proporre di sé alla comunità internazionale? Questa serie di domande potrebbe costituire la base del lavoro che ci si appresta a intraprendere per la programmazione degli eventi e delle attività che nel 2011 celebreranno i centocinquant anni dell Unità d Italia. Quello che è certo e che appare condiviso dalle istituzioni locali e nazionali è la necessità imprescindibile di ragionare sull identità italiana e su quale sia oggi il suo autentico significato. Perché Torino e il Piemonte Come avvenne per i passati anniversari, le celebrazioni del 2011 dovrebbero tenersi nelle tre storiche capitali d Italia Torino, Firenze e Roma e a Reggio Emilia, la città che ha dato i natali alla bandiera tricolore. Torino si candida ad essere riconfermata (come accadde nel 1911 per il cinquantenario e nel 1961 per il centenario) protagonista dell evento. Il capoluogo piemontese, affermatosi a livello nazionale e internazionale per le sue capacità organizzative, ha recentemente dimostrato con l esperienza olimpica di saper volgere a proprio vantaggio i grandi eventi, non solo per alimentare il motore del proprio sviluppo ma anche per far conoscere se stesso e l Italia a tutto il mondo. Anche con le prossime manifestazioni che si prepara ad ospitare (Universiadi Invernali nel 2007, World Design Capital e Congresso Mondiale degli Architetti nel 2008), Torino si mette al servizio della comunità nazionale, come nodo di una vasta e proficua rete internazionale di relazioni. Per il 2011 Torino e il Piemonte intendono assumere un ruolo fortemente propositivo nei confronti del Governo italiano e delle altre Regioni. Ritengono però fondamentale condividere a livello nazionale le priorità intellettuali a cui fare riferimento e collaborare subito alla stesura di un programma comune. L obiettivo è di realizzare un evento di portata internazionale, che sia un meccanismo propulsore dei valori e delle istanze sociali, economiche e culturali della nazione italiana, oltre che una occasione per lo sviluppo e la promozione locale. La proposta è di organizzare un anno di iniziative - dal 17 marzo, data della proclamazione del Regno d Italia, al 31 dicembre - che coinvolgano un grandissimo numero di persone, non solo spettatori ma protagonisti dell evento.

150 anni di vita italiana Italia 150 vuole offrire al pubblico italiano un occasione per riconoscersi in un nuovo concetto di identità nazionale, fortemente condiviso e legato al presente. Al pubblico internazionale vuole invece far provare un esperienza unica della qualità che solo il made in Italy dalla produzione materiale a quella intellettuale, dall arte al paesaggio sa creare. La manifestazione consisterà in un sistema di allestimenti ed eventi di elevata qualità, innovativi per concezione e realizzazione, fortemente interattivi e coinvolgenti e adatti a diverse tipologie di pubblico. I quattro principali temi trattati saranno: Made in Italy storia e società cultura, ambiente e innovazione tecnologica politica e istituzioni. Made in Italy Una prima grande area sarà dedicata all identità dell Italia oggi, in pieno processo di costruzione dell unità europea e di globalizzazione mondiale. Fornirà al visitatore le motivazioni per cui ha ancora senso parlare di Italia oggi e cioè la nostra capacità di produrre qualità. Una qualità che affonda le radici nella bellezza del paesaggio naturale, nello sterminato patrimonio storicoartistico-culturale, nella cultura materiale presente nel cibo, nel vino, nel saper vivere. Sarà l occasione per allestire una grande esposizione sulla produzione made in Italy, in cui si potranno vedere e provare i prodotti dei grandi marchi italiani, dall alta moda al design. Saranno inoltre trattati due temi molto significativi: il futuro del trasporto pubblico e privato, con la possibilità di sperimentare le innovazioni nel campo della mobilità sostenibile, in particolare nei settori wireless e meccanica e il futuro dell economia, con il nuovo panorama delle medie imprese e delle loro reti globali. Storia e società Si intende raccontare la storia italiana suddividendola in tre grandi momenti: dal trasferimento della capitale del ducato di Savoia a Torino ai moti del 1821 (con allestimenti che mettano in parallelo la storia di Torino e d Italia con quella d Europa); il Risorgimento e l Ottocento (con mostre ideate in particolare per le scuole); il Novecento (con una carrellata che vada dalla ricostruzione ai giorni nostri, con ampi spazi dedicati alla storia del cinema, della televisione e dei nuovi media). Un altro allestimento metterà infine in relazione l emigrazione e l immigrazione, fattori decisivi per lo sviluppo e l identità sociale del nostro paese. I valori nazionali sono infatti condivisi da ampie comunità di emigrati, con cui si può costruire un percorso di memoria e partecipazione molto significativo. Inoltre, l Italia di oggi è fatta di nuove comunità di immigrati, ancora sotto rappresentate, che possono essere di forte spinta al futuro della nazione e che è decisivo coinvolgere attivamente nell evento del 2011.

Cultura, ambiente, innovazione tecnologica Italia 150 presenterà al pubblico le migliori produzioni culturali italiane degli ultimi 150 anni, realizzate in tutti gli ambiti della creatività: arti visive, cinema, musica, teatro, danza, design, letteratura. Tali produzioni saranno affiancate a quanto di meglio si sta producendo nel campo dell innovazione ambientale e tecnologica, cercando di far comprendere al pubblico come cultura umanistica e ricerca scientifica siano due facce della stessa medaglia. Del resto, date le forti radici storiche dell eccellenza di Torino nel campo della ricerca si pensi solo alle scuole, dalla Accademia delle Scienze al Politecnico la riflessione sul futuro della nazione in rapporto alle nuove tecnologie non potrà che essere uno dei punti di forza di Italia 150. Per quanto riguarda l arte, sarà realizzato un grande allestimento sulla creatività italiana in epoca moderna e contemporanea e sarà promossa la discussione sul futuro dell arte nel nostro paese. Le nuove tecnologie studiate e brevettate da ricercatori italiani nei centri di eccellenza nazionali e internazionali (in particolare nel campo delle nuove fonti di energia, delle nanotecnologie, della medicina, della scienza dei materiali, dei trasporti) saranno spiegate al pubblico, che potrà anche sperimentarne in prima persona le applicazioni pratiche. Infine, si propone di utilizzare le sponde del fiume Stura zona oggi altamente degradata per allestire una esposizione floreale ispirata a quella che si fece nel 1961 (Flor61), completamente alimentata con energie rinnovabili. Politica e istituzioni Italia 150 intende proporsi come occasione di riflessione internazionale sul concetto di identità nazionale, visto alla luce dei rapporti con le identità locali e dell inserimento delle nazioni in contesti sovra-nazionali, primo fra tutti l Unione Europea. Si intende coinvolgere un grande numero di esperti italiani, europei ed extraeuropei in un forum di discussione sul rapporto tra organismi di governo locali, nazionali e internazionali, in collaborazione con l Università di Torino. I lavori si dovrebbero svolgere prima del 2011 ed essere resi pubblici in coincidenza con la cerimonia di apertura di Italia 150, attraverso la firma di una Carta di Torino. Si pensa di riservare un area ad hoc a tale riflessione nel nuovo campus universitario torinese progettato da Norman Foster, una passeggiata della conoscenza, che potrebbe portare alla visita di una grande mostra sull Europa di oggi e di domani.

Un villaggio per Italia 150 Le manifestazioni torinesi e piemontesi avranno molteplici sedi, organizzate in una struttura a rete. Il nodo principale, dove si realizzeranno gli allestimenti e si terranno gli eventi più importanti, si chiamerà Villaggio 150. All interno del Villaggio i visitatori italiani e stranieri potranno vivere una coinvolgente esperienza italiana. Gli argomenti sviluppati all interno del Villaggio saranno la storia e la società italiana dall unificazione ad oggi, l economia e il made in Italy, l arte e la cultura dell Italia moderna, il gusto. Il Villaggio sarà realizzato su un area urbana altamente accessibile grazie alla ferrovia - con la nuova stazione di Porta Susa - e alla metropolitana. l Italia prima dell Unità Basse di Stura: ambiente, energia e paesaggio Mirafiori: mobilità pubblica e privata. Nel resto della città, nell area metropolitana, nella provincia di Torino e in tutto il Piemonte ci sarà una ulteriore offerta di eventi collaterali di elevata qualità. Possibili sedi di esposizioni ed eventi a Torino saranno il Museo del Risorgimento, Torino Esposizioni, il Museo del Cinema, il Museo dell Automobile, il Museo Egizio, il Castello di Rivoli, Piazza d Armi, il Politecnico, l Università. Possibili sedi in Piemonte saranno il circuito delle Residenze Sabaude, Novara, Vercelli, Alessandria, Pollenzo, Cuneo, Mondovì. Altre sedi Tre nodi, collocati in area metropolitana ma strettamente connessi al Villaggio, potrebbero completare il percorso di visita con importanti allestimenti. Venaria Reale: vita di corte -

Le celebrazioni dell Unità d Italia a Torino 1911 il Cinquantenario Le celebrazioni del Cinquantenario dell Unità d Italia vennero dopo una lunga serie di grandi esposizioni, organizzate regolarmente a Torino caso unico in Italia - già dall Ottocento: 1829, 1832, 1838, 1844, 1850, 1858, 1884, 1898, 1902. Le celebrazioni del 1911 furono organizzate in concomitanza con le altre capitali, Firenze e Roma. Torino organizzò una Esposizione Internazionale sull industria e sul lavoro (29 aprile - 19 novembre), che la confermò capitale produttiva della penisola e metropoli industriale riconosciuta a livello internazionale. Torino contava allora 450.000 abitanti e in 200 giorni accolse 7.409.145 visitatori (circa 36.000 al giorno), di cui molti stranieri, in particolare francesi, facilitati dalle tariffe promozionali della compagnia ferroviaria Paris-Lyon- Mediterranée. Venti paesi parteciparono ufficialmente di cui alcuni extraeuropei (USA, Cina, Giappone, Siam, Sudamerica) - ed ebbero il loro padiglione. I lavori iniziarono alla fine del 1909 e si conclusero a tempo record. La costruzione fu coordinata da architetti torinesi ma ogni nazione progettò il proprio padiglione. Quello della Città di Torino copriva 1.400 mq e illustrava, con grandi mappe e plastici, i più importanti lavori e servizi pubblici realizzati in quel periodo, tra cui l impianto idroelettrico di Chiomonte. L Esposizione si estendeva su 1.200.000 mq, di cui 350.000 coperti e aveva una illuminazione spettacolare per l epoca. Era collocata lungo le sponde del Po, nella zona del Valentino, e vi si entrava da corso Massimo D Azeglio. Poiché i due ponti allora esistenti (Umberto I e Isabella) non erano sufficienti per consentire il passaggio del pubblico da una parte all altra, si costruirono due nuovi passaggi: una passerella all altezza di corso Bramante e un ponte, detto Monumentale, all altezza del Borgo Medievale, con statue, giochi d acqua e persino un tapis roulant. L architettura dei padiglioni era grandiosa, spesso esotica (il tempio egizio del Cioccolato Talmone, i villaggi somali) e inusuale (il villaggio di montagna CAI). Nell Esposizione, oltre alle rassegne industriali, c erano intrattenimenti di ogni tipo, dai concorsi, ai concerti di musica classica, alle feste in grande stile. Anche nel resto della città si svolsero eventi spettacolari: gare di aerei, gare sportive nello Stadium di piazza d Armi, che con i suoi 70.000 posti era allora il più grande stadio al mondo.

1961 il Centenario L intenzione di celebrare a Torino i primi cento anni dell Unità d Italia emerse già nel 1956 e trovò subito fervidi propugnatori. Nel 1957 fu nominato un Comitato Generale di 200 membri, che in due mesi realizzò una prima bozza di progetto che presentava le tre iniziative fondamentali: la Mostra Storica dell Unità Italiana, la Mostra delle Regioni e l Esposizione Internazionale del Lavoro. Nel 1958 fu nominato un Comitato Ordinatore, che preparò un bilancio preventivo di 20 miliardi di lire. Nel 1960 fu istituito il Comitato Nazionale per la Celebrazione del Primo Centenario dell Unità d Italia (con stanziamento statale di 8 miliardi e 88 milioni), che fece propria la sigla Italia 61. Il Comitato Nazionale Italia 61 accolse il progetto del Comitato torinese Torino 61 e collaborò strettamente con esso all organizzazione delle celebrazioni. L esposizione di Italia 61 si tenne dal 6 maggio al 31 ottobre. Fu allestita nella zona di Millefonti,

a sud della città, su una superficie di 637.000 mq. All interno di Italia 61 si edificarono strutture permanenti e temporanee e si organizzarono molte esposizioni: Mostra delle regioni italiane, in 19 padiglioni più un Padiglione Unitario, costruiti su 150 mila mq sulla riva del Po. Esposizione Internazionale del Lavoro L uomo al lavoro. Cento anni di sviluppo tecnico e sociale: conquiste e prospettive, nel Palazzo del Lavoro di Pierluigi Nervi, su una superficie coperta di 25.000 mq. Mostra della Moda, Stile e Costume, nel Palazzo delle Mostre o Palavela di Annibale e Giorgio Rigotti, su una superficie coperta di 15.000 mq. Circarama, sponsorizzato da Fiat. Era una sala proiezioni circolare, del diametro di 32 m, con una capacità di 1.000 spettatori: un sistema brevettato da Disney nel 55 e presentato a Torino in veste nuova. Il film in programma, a colori, si intitolava Italia 1961,ed era stato girato per conto della FIAT dalla Walt Disney Production. Esposizione internazionale dei fiori del mondo Flor 61, con una sezione interna a Torino Esposizioni (45.000 mq) e una esterna al Parco del Valentino (140.000 mq) a cui parteciparono 800 espositori da 19 paesi. Padiglione del Ministero del Lavoro ed Enti Previdenziali, struttura in muratura di pianta circolare in cui era illustrata l attività di 23 Enti e Istituti del Ministero. Nel resto della città furono organizzate altre importati iniziative: Mostra storica dell Unità d Italia a Palazzo Carignano Mostra Ori e Argenti dell Italia Antica a Palazzo Chiablese. Per creare una degna cornice allo svolgersi delle celebrazioni, il Comitato Torino 61 contribuì alla costruzione e ai restauri di monumenti ed edifici di pubblico interesse: Torino Esposizioni, Palaruffini, Palazzo Carignano, palazzi sabaudi, Museo Cavouriano di Santena realizzato per l occasione, Museo Pietro Micca. Il Comitato, attraverso una apposita Commissione Festeggiamenti, organizzò ricevimenti ufficiali nella spettacolare cornice della Palazzina da Caccia di Stupinigi e manifestazioni popolari: gare pirotecniche, feste notturne sul Po, con balere, gruppi folk e barche illuminate. La Commissione Spettacoli organizzò una stagione teatrale di altissimo livello, con un repertorio internazionale e curò anche la rassegna cinematografica internazionale Cinema 61. La Commissione Scienze, Arti e Congressi promosse la presenza di convegni nazionali a Torino, mentre il Comitato Nazionale si occupò di attrarre quelli internazionali. Ne furono ospitati in tutto 200. La promozione dell evento a livello nazionale e internazionale fu curata dal Comitato Nazionale Italia 61 mentre a livello locale fu coordinata dal Comitato Torino 61, che realizzò la Guida Ufficiale delle Mostre. Italia 61 accolse 6 milioni di visitatori paganti.

I N U M E R I D E L P I E M O N T E 4,3 MILIONI DI ABITANTI 25.400 KMQ DI SUPERFICIE 113 MILIARDI DI EURO DI PIL (8,4% DEL TOTALE NAZIONALE) 460.000 IMPRESE 31 MILIARDI DI EURO DI ESPORTAZIONI QUATTRO POLI UNIVERSITARI DI ECCELLENZA OLTRE 200 CENTRI RICERCA PUBBLICI E PRIVATI Chi siamo. Torino e il Piemonte nel cuore dell Europa La città e la sua regione Fino dalla sua fondazione Torino è nodo cruciale della viabilità verso l Europa grazie alla sua posizione strategica: nel cuore del Nord-Ovest italiano e baricentrica tra il Nord Europa e i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, all incrocio dei due principali assi di sviluppo europei. Accessibilità e infrastrutture Una rete di circa 1.000 km di autostrade e 2.000 km di ferrovie collega Torino e il Piemonte con le principali città italiane ed europee, favorendo l accessibilità da ogni parte d Europa. La vicinanza ai porti del Mediterraneo ed un sistema logistico integrato permettono un veloce ed efficiente movimento di merci e persone sulle principali direttrici nazionali ed internazionali. Lo scalo aeroportuale di Torino Caselle, dopo i lavori di ampliamento realizzati in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006, è oggi adeguato ai più elevati standard internazionali. Il collegamento intercontinentale della città è garantito anche dalla prossimità dell aeroporto di Malpensa (100 Km a nord-est di Torino), principale hub aeroportuale del Sud Europa. Inoltre, in Piemonte sono stati già pianificati e in parte attuati investimenti per diversi miliardi di euro per migliorare le infrastrutture regionali: rete autostradale, aeroporto, ferrovie, piattaforme logistiche e intermodali, tunnel. Uno scenario economico in trasformazione Torino, tradizionalmente polo italiano dell industria automobilistica, ha diversificato la propria struttura economica orientandosi sempre più verso i settori legati all economia della conoscenza e allo sviluppo della società dell informazione. All automotive innovativo, al settore aerospaziale, alla robotica e al design si affiancano nuovi settori strategici: l information communication technology, le scienze della vita, le nanotecnologie e il turismo. Alta tecnologia e servizi avanzati si accompagna la ricerca nel settore delle energie rinnovabili come l idrogeno. Torino si distingue per la concentrazione di centri e laboratori di ricerca e per la presenza di due università e di numerose scuole internazionali che hanno strette interazioni con il mondo dell impresa. Torino è anche un polo finanziarioassicurativo d avanguardia, ospita l area private banking di Unicredit ed è sede di Sanpaolo Imi, oggi SanPaolo-Intesa dopo il recente accordo di fusione dei due istituti. Qui operano, inoltre, alcune tra le prime società di venture capital e di capitale di crescita in Italia e due importanti fondazioni bancarie, la Compagnia di Sanpaolo e la Fondazione CRT, entrambe fortemente impegnate a sostegno dello sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio.

La cultura motore della trasformazione Da Erasmo a Norberto Bobbio, da Lagrange a Nietzsche, un filo rosso ha unito la storia di pensatori, scienziati, artisti nel celebrare Torino come luogo ideale del pensiero, della creatività e dell innovazione culturale. E ancora oggi la cultura è motore fondamentale nel percorso di trasformazione della città, bene di consumo vitale e leva formidabile di sviluppo capace di attivare processi creativi innovativi e di dialogare con i settori produttivi, anima di investimenti alternativi fondati sulla capacità di ideare e gestire beni immateriali. A partire dai primi anni 80 le risorse culturali, che da sempre esprimono il volto e l identità di Torino, sono state oggetto di cospicui investimenti destinati al restauro del patrimonio artistico, alla riqualificazione del centro storico e allo sviluppo del sistema culturale nel suo insieme. Il sistema dei musei Torino dispone di un sistema museale unico in Europa. Il Museo Egizio rappresenta la punta di eccellenza di un asse che si estende idealmente dalle rive del Po al distretto culturale centrale. Presso le opposte sponde del fiume trovano sede il nuovo Museo dell Automobile, il Lingotto, il complesso di Torino Esposizioni, il Borgo Medievale, la Promotrice delle Belle Arti, il Castello del Valentino e il rinnovato Museo della Montagna. Il distretto centrale è il cuore di straordinarie collezioni storiche: la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità, il Museo Nazionale del Risorgimento all interno di Palazzo Carignano, sede del primo Parlamento Italiano, l Accademia Albertina, l Armeria e la Biblioteca Reale, il Museo Pietro Micca. In parallelo, il Museo di Scienze Naturali, l Osservatorio Astronomico e il Museo Apriticielo e l annuale rassegna Experimenta testimoniano la vocazione scientifica e tecnologica della città. L arte contemporanea L arte contemporanea trova a Torino punti di riferimento e diffusione importanti: la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea (GAM), la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Palazzo Bricherasio e il Museo di Arte Contemporanea presso il Castello di Rivoli. Le opere d arte a Torino si integrano nel tessuto urbano e nella vita quotidiana dei cittadini e agiscono come motore di trasformazione territoriale: Luci d Artista e il progetto di installazioni open air lungo la Spina centrale ne sono esempi importanti. Torino capitale mondiale del libro Dal 700 in avanti il rapporto tra Torino e la letteratura è uno dei più fecondi del panorama europeo e ha ricevuto nell aprile del 2006 il riconoscimento dall UNESCO, che ha nominato Torino e Roma Capitali Mondiali del Libro 2006 2007. La Fiera Internazionale del Libro di Torino è, dal 1988, uno fra i più importanti appuntamenti europei del mondo dei libri e dell editoria.

Il cinema Torino ha recuperato con rinnovato slancio e vigore la sua originaria vocazione al cinema e da primo, storico, laboratorio della creatività cinematografica italiana, è divenuta oggi secondo polo nazionale. Dal 2000 la Mole Antonelliana ospita il Museo Nazionale del Cinema. Dai fasti dannunziani di Cabiria all affermazione internazionale del Torino Film Festival, il successo presente della città del cinema passa attraverso la solida spinta propulsiva della Film Commission Torino Piemonte, nata nel 2000 per favorire lo sviluppo dell industria cinematografica sul territorio. La musica Torino è una ribalta importante per ogni genere di espressione musicale, uno spazio sonoro interattivo in cui si muove una realtà vivace e ricca di artisti, compositori, tecnici e appassionati. Settembre Musica, rassegna nata nel 1978, è una vetrina internazionalmente riconosciuta per la musica classica e quella extracolta. Città amata dai grandi talenti del jazz, come dalle star della musica pop e rock, Torino è estremamente sensibile nel percepire le avanguardie e le correnti di creatività locale e capace spesso di proiettarle nel firmamento italiano e mondiale. Il grande appuntameno estivo Traffic si sta affermando come uno dei più importanti festival musicali europei gratuiti. L eredità post-olimpica Il potenziale turistico Negli ultimi anni il turismo ha assunto un ruolo nuovo nelle politiche di sviluppo del territorio. Si è dato forte impulso al turismo congressuale e la città si sta anche affermando come nuova destinazione turistica. Le Olimpiadi del 2006 hanno rappresentato una formidabile opportunità per valorizzare e mettere in evidenza il patrimonio artistico e culturale della città e i suoi eventi, dalla Fiera del Libro, al Salone del Gusto, a Luci d Artista. Le Olimpiadi hanno lasciato inoltre un importante eredità materiale e immateriale: modernissimi impianti sportivi, che saranno in parte convertiti in nuove aree espositive e spazi per meeting internazionali, nuovi alberghi di alto livello che hanno aumentato la capacità ricettiva del 15%, il know-how acquisito nella gestione di grandi eventi e infine la nuova e positiva immagine del territorio. Il pubblico internazionale conosce ora meglio anche il sistema montano della provincia di Torino: un meraviglioso arco alpino ideale per il turismo invernale ed estivo. La capacità di organizzare e pianificare eventi mondiali A seguito del riconosciuto successo internazionale dei XX Giochi Olimpici Invernali, Torino possiede oggi un patrimonio di esperienza e conoscenza nell organizzazione di eventi globali unico in Italia. Gli eventi mondiali mobilitano e costruiscono competenze d avanguardia difficilmente mutuabili da altri ambiti, che fanno dei grandi eventi un settore industriale autonomo e richiedono modelli inediti di interazione tra i soggetti pubblici e privati.

Tutti gli attori coinvolti nel garantire il raggiungimento dell obiettivo olimpico hanno dovuto impegnarsi a costruire ex novo competenze, strumenti e percorsi di crescita ora disponibili sia nell ambito delle Istituzioni sia nell ambito delle professioni e delle imprese. Un nuovo approccio al turismo Gli standard di accoglienza imposti dalle Olimpiadi hanno spinto verso un nuovo turismo di qualità, divenuto realtà duratura attraverso il potenziamento del sistema alberghiero e para-alberghiero, di accoglienza e dei servizi. I Giochi Olimpici hanno lasciato un eredità importante anche in campo agroalimentare. La valorizzazione della produzione enogastronomica del Piemonte è passata dalla frammentarietà alla confluenza all interno di un progetto condiviso di promozione, capace di garantire un ritorno economico strutturato a tante piccole e medie realtà di eccellenza. Uno slancio culturale rinnovato Le ricadute immateriali fanno sì che l intenso programma di sviluppo e investimento sulla cultura attuato in funzione delle Olimpiadi sia diventato un fattore stabile di trasformazione sociale, urbana e territoriale, uno strumento di attrattività e internazionalizzazione di Torino e del Piemonte che si mantiene vitale e propulsivo. Nei prossimi anni la città e la regione ospiteranno un fitto calendario di grandi eventi internazionali, dalle Universiadi Invernali del 2007 a World Design Capital e al Congresso Mondiale degli Architetti del 2008, che confermeranno il ruolo nuovo conquistato da Torino nel contesto italiano ed europeo. Capacità di condivisione e mobilitazione dei cittadini All interno della costruzione di una nuova immagine di Torino, i cittadini sono sempre i primi referenti di ogni programma di comunicazione. La risposta della cittadinanza torinese alle Olimpiadi è stata straordinaria ad ogni livello: in termini di affluenza alle gare, di partecipazione appassionata al cartellone collegato di eventi di spettacolo e cultura e soprattutto di mobilitazione collettiva a favore del programma volontari. 25.000 volontari, selezionati tra più di 47.000 candidature, hanno svolto durante il periodo dei Giochi, ininterrottamente per un mese, più di 350 attività. Questo successo rappresenta, in prospettiva, la garanzia che Torino sa riservare ai grandi eventi non solo un accoglienza di pubblico entusiasta, ma anche una straordinaria rete di sostegno organizzativo fatta di energia e disponibilità umana.

P O P O L A Z I O N E R E S I D E N T E I T A L I A 2 0 0 5 Aree geografiche abitanti % Prov. Torino 2.236.941 3,81 Nord-ovest 13.314.106 22,66 Nord-est 11.119.276 18,93 Centro 11.321.337 19,27 Sud 14.087.162 23,98 Isole 6.672.889 11,36 Italia 58.751.711 100,00 I visitatori e l accoglienza Accoglienza Torino e il Piemonte hanno una lunga e consolidata tradizione di accoglienza, dimostrata durante lo svolgimento dei Giochi Olimpici del 2006 con la presenza di oltre 1 milione di visitatori nei 15 giorni dell evento. Accessibilità Torino è facilmente accessibile dall Italia, dall Europa e dal resto del mondo grazie ad un ampia rete di infrastrutture autostradali, ferroviarie e aeroportuali. L aeroporto internazionale di Caselle ha una capacità di oltre 5 milioni di passeggeri all anno, cui si aggiungono i potenziali 20 milioni che sbarcano a Malpensa, a soli 100 Km da Torino e ad essa collegato dal nuovo treno ad alta velocità. Ricettività alberghiera Solo nell area metropolitana di Torino i posti letto in strutture alberghiere sono oltre 25.000 e diventano 170.000 se si considera l intera regione. A questi si aggiungono gli oltre 3.000 delle residenze universitarie che, in special modo nel periodo estivo, potrebbero costituire un ulteriore risorsa. Bacino potenziale Per giungere ad una stima approssimata del numero di visite a Italia 150, dopo aver valutato la capacità ricettiva del territorio, è interessante considerare il bacino potenziale dei visitatori. Il mercato primario è quello domestico italiano, costituito nel 2005 da 58.751.711 abitanti, concentrati per oltre il 45% nel nord Italia e quindi a non più di 3 ore di auto/treno dall evento. Seguono, in ordine di importanza, il mercato europeo con i suoi 458,5 milioni di abitanti (dato pubblicato da Eurostat nel 2005), il mercato americano e australiano particolarmente interessato dal fenomeno dell emigrazione italiana, il Giappone e i paesi emergenti Russia, India e Cina, nei quali è in crescita il turismo d élite interessato alla cultura e al made in Italy. Visitatori attesi Considerati la durata dell evento, l accessibilità del territorio e la capacità di accoglienza, si ipotizza che in 200 giorni Italia 150 registrerà circa 6 milioni di visite, con una media di 30.000 visitatori al giorno e con possibili picchi di 200 mila in occasione di eventi e manifestazioni di particolare interesse, che arricchiranno il calendario lungo i sei mesi di celebrazioni.

P O P O L A Z I O N E R E S I D E N T E ( X 1. 0 0 0. 0 0 0 ) 2005 EU (25 Paesi) 458,5 EU (15 Paesi) 384,5 Area Euro 310,2 150 Valutazioni di impatto globale Le elaborazioni riferite alle Olimpiadi del 2006 sottolineano l impatto che grandi eventi come Italia 150 possono avere sull economia della regione ospitante e dell intera nazione. Grazie alla capacità di attivazione molto elevata della spesa, le risorse investite, se gestite correttamente, producono ricadute rilevanti sull occupazione e generano effetti più che proporzionali in termini di valore aggiunto. Una misura della capacità dei grandi eventi di attivare risorse è data dal rapporto fra il costo dell evento e l insieme degli investimenti messi in moto nel periodo dell evento stesso (pari al 16,7% nel caso dei Giochi Olimpici). Un altra caratteristica è l ampiezza degli effetti a livello settoriale, con il coinvolgimento di comparti e competenze molto diversi. Altri due elementi per valutare l effetto che produrrebbe l organizzazione del centocinquantenario sono la grande esposizione mediatica e il miglioramento delle dotazioni infrastrutturali, fattori che combinati permettono di rilanciare lo sviluppo di intere aree, puntando sulla valorizzazione dei punti di forza e sulla diversificazione del sistema economico. Valutando l impatto indiretto sul lungo periodo, si può prevedere che, come accaduto per le Olimpiadi, Italia 150 generi un forte effetto consapevolezza nella popolazione e nel settore imprenditoriale. L evento da una parte alimenterà negli imprenditori la consapevolezza di poter lanciare e commercializzare facilmente nuovi beni e servizi sul mercato, dall altra li spingerà a sviluppare nuove competenze, sia a livello settoriale sia a livello gestionale/organizzativo. Nel corso del 2011 è auspicabile che l effetto abbia ricadute visibili su tutta la nazione e non solo sull area del Nord Ovest. Fattori critici di attenzione Dall esperienza olimpica emergono ovviamente anche punti di attenzione cruciali per l ottimizzazione delle ricadute dell evento: la necessità di piani d azione comuni fra le istituzioni coinvolte. La capacità di cooperare non è solo un elemento chiave per la riuscita dell evento, ma anche un fattore determinante per le prospettive post-evento; la capacità di progettare l evento inserendolo in una prospettiva di lungo periodo, prevedendo la realizzazione degli interventi in vista del successivo utilizzo e gestione post-evento. In questa direzione, Torino offre le garanzie di un Piano Strategico condiviso con gli stakeholders del territorio, la Provincia di Torino con un piano territoriale già approvato e la Regione Piemonte con un nuovo piano strategico territoriale e turistico; la capacità delle imprese locali e nazionali di giocare un ruolo attivo non solo nei comparti hardware (affidamento delle opere), ma anche in quelli software (offerta di servizi); la capacità del settore pubblico di sviluppare ulteriori competenze gestionali e organizzative.