IMMOBILNEWS.it. A Napoli il 25% supera i 100 anni. Maddaloni: «Credito, idee per sconfiggere la crisi»

IL PORTALE ONLINE DEI PROFESSIONISTI IMMOBILIARI PER DARE PIU SPAZIO ALLA TUA FAMIGLIA CI VUOLE UNA NUOVA CASA. PER DARE UNA NUOVA CASA ALLA TUA FAMIGLIA CI VUOLE UN AGENTE IMMOBILIARE PROFESSIONALE. anno IMMOBILNEWS.it 1 - numero 3-15 dicembre 2013 Direttore Enzo Musella periodico di informazione e annunci immobiliari PER DARE AVVIO AD UNA NUOVA VITA DI COPPIA CI VUOLE UNA CASA. PER TROVARE LA CASA ADATTA AD UNA NUOVA VITA DI COPPIA CI VUOLE UN PORTALE IMMOBILIARE Case PENSATO troppo DA ESPERTI DEL SETTORE. TROPPO vecchie VECCHIE PER DARE SICUREZZA AI TUOI DESIDERI CI VUOLE UNA CASA. PER TROVARE LA CASA CHE REALIZZA I TUOI DESIDERI CI VUOLE cercacasa.it A Napoli il 25% supera i 100 anni Il portale online dei professionisti immobiliari Garantisce Un quarto delle palazzine napoletane ha oltre cento anni, mentre addirittura il 70% risale a quarant anni fa. Scenario da brividi quello tracciato da uno studio commissionato dall Ance. Appena il 3% degli stabili partenopei, infatti è stato realizzato tra il 2002 ed il 2012. a pagina 3 L'intervista Fiaip Napoli, arriva Matarazzo: «Obiettivo qualità» NAPOLI. Ha le idee chiare il neopresidente provinciale della Fiaip, Claudio Matarazzo: «Serve maggiore qualità tra gli agenti immobiliari, che devono restare al passo con i tempi attraverso le conoscenze di diritto e di web marketing. E per Immobilnews. it abbiamo grandi progetti». a pagina 2 la vetrina degli agenti immobiliari di napoli e caserta all interno troverai le offerte di CASE, LOCALI COMMERCIALI, CAPANNONI, UFFICI, TERRENI E AZIENDE IN VENDITA E IN LOCAZIONE camera di commercio Maddaloni: «Credito, idee per sconfiggere la crisi» NAPOLI. «Dobbiamo uscire da una crisi molto dura, dove l immobiliare e le attività commerciali hanno registrato un tasso di mortalità altissimo. Abbiamo in programma iniziative per favorire il credito». È la ricetta del presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni. a pagina 4 la previsione Del Gaudio: «Il Mattone è ancora vivo» a pagina 5 Immobili a Napoli, arriva una mini-imu da 38 euro a pagina 8 A NNUNCI IMMOBILIARI Collegati su www.immobilnews.it Troverai migliaia di immobili in vendita e in locazione LA BEFFA da pagina 9 a 48

2 L intervista di Enzo Musella* Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo Fiaip Napoli, ecco il nuovo presidente: Claudio Matarazzo «Dobbiamo innalzare la qualità professionale, l agente immobiliare deve essere al passo con i tempi ed avere tutte le nozioni necessarie di diritto, estimo, marketing e anche di video e fotografia. Non mi preoccupano tasse e crisi, ma il messaggio che viene lanciato dai media. Immobilnews.it è un ottimo prodotto editoriale, faremo in modo di migliorarlo ulteriormente» Presidente, una carica tanto prestigiosa quanto impegnativa, da dove intende cominciare? «La responsabilità principale è quella di sforzarsi per avere un innalzamento della qualità professionale degli agenti immobiliari. Per raggiungere questo risultato io e l intero consiglio provinciale dobbiamo necessariamente dare il buon esempio agli associati cercando, nei limiti del possibile, di adempiere a pieno a tutti gli incarichi che verranno affidati a ciascun membro del consiglio. Buon esempio significa operare con senso del dovere e responsabilità e soprattutto condividendo il percorso di crescita di un programma che sarà ben serrato e mirato al raggiungimento degli obiettivi». Ci parli del programma. «L agente immobiliare deve avere conoscenze di diritto, estimo, fiscalità immobiliare e per ottenere tutto questo occorre un aggiornamento costante. E' necessario intensificare i corsi di formazione soprattutto in aula dove sorge spontaneo il contatto umano. Ho avuto esperienze negative nei corsi di e-learning, perché secondo me il docente deve seguire il discente guardandolo negli occhi. Inoltre si dovranno organizzare dei corsi di web marketing e fotografia. Un altro mezzo che dovrebbe essere sviluppato da un punto di vista più tecnologico potrebbe essere l utilizzo di video immobiliari, uno strumento che decisamente può maggiormente spingere la vendita immobiliare». Quali le qualità che deve avere un agente immobiliare in periodi crisi? «Manca, forse un po a causa nostra, la consapevolezza del ruolo dell agente immobiliare nella società attuale. E' assolutamente necessario promuovere una campagna di sensibilizzazione, perché noi agenti svolgiamo un ruolo sociale e dovremmo sedere ai tavoli istituzionali dove ad esempio viene deciso il nuovo assetto della città, dai quali per motivi "oscuri" siamo sempre stati esclusi. Il settore sta lentamente uscendo dalla crisi anche perché si è notevolmente accorciata la forbice tra domanda e offerta. Fosse accaduto prima, non staremo qui a parlare di crisi». Cosa intende dire? «Che c è stato un grande accanimento da parte dei media, che talvolta hanno operato una vera e propria forma di terrorismo mediatico, ponendosi anche come concausa dell andamento negativo del mercato nell ultimo biennio». E con le tasse come la mettiamo? «Credo che Imu, Tarsu e le altre imposte immobiliari, almeno quelle previste per la prima casa, non abbiano inciso così pesantemente sull'andamento del mercato immobiliare come si vuol far credere, occorre altresì pretendere la certezza dell'ammontare delle imposte da pagare. E' vero che i valori immobiliari sono crollati dal 2007 ad oggi, ma ritengo altrettanto vero che le cause della crisi immobiliare siano da rintracciarsi in altri sistemi, ad esempio quello bancario e finanziario. Inoltre la perdita del valore immobiliare è la conseguenza anche di altri fattori, come la stretta sull erogazione dei mutui da parte delle banche e la persecuzione attuata dall Agenzia delle Entrate nei confronti del compratore, sottoposto a lunghi accertamenti per conoscere l origine delle sua disponibilità economica che gli ha poi permesso di acquistare l immobile». C è poi un capitolo che ci riguarda strettamente: quello di Immobilnews.it «Siamo davanti ad un prodotto che ci soddisfa pienamente. Possiamo intervenire migliorando le immagini e creare un comitato di redazione. Ma il vero cavallo di battaglia è l informatica, la piattaforma web. È da qui che bisogna partire, aggiungendo al taglio giornalistico anche un aspetto commerciale. Dobbiamo attirare l attenzione del pubblico e per avere ancora più successo dobbiamo incuriosirlo». *Direttore Immobilnews.it LATEST www.immobilnews.it Il quotidiano online Economico Finanziario del Mercato Immobiliare NEWS ANNUNCI IMMOBILIARI la vetrina immobilare degli agenti immobiliari di napoli e caserta. all interno troverai le offerte in vendita e in locazione di case, uffici, capannoni, locali, terreni e aziende da pag. 9 a pag. 48 www.immobilnews.it l'intervista di Enzo Musella...pag 2 case e emergenza di Mariano Rotondo...PAG 3 Piano casa di Celeste Nappi...PAG 3 immobiliare: strada in salita di Marina Ranucci...PAG 4 mercato e previsioni di Luigi Palumbo...PAG 5 Economia e edilizia di Giuseppe De Stefano...PAG 6 tasse sulla casa di Gaetano Pragliola...PAG 6 "mattone" e fiscalità di Jacopo Di Bonito...PAG 7 valutazioni di Giuseppe De Stefano...PAG 7 tasse e polemiche di Luigi Palumbo...PAG 8 iuc: come si calcola di Francesco Festa...PAG 8 SOMMARIO 15 dicembre 2013 IMMOBILNEWS.it Periodico in corso di registrazione presso il Tribunale di Napoli Edizione supplemento di www.immobilnews.it Reg. Tribunale di Napoli 5/3/2012 n. 14 Editore: Fiaip Provinciale di Napoli, nella persona del Presidente protempore Mario Condò de Satriano Direttore Responsabile: Enzo Musella Vicedirettore Responsabile: Mariano Rotondo Sede legale: Via Cimarosa, 37-80127 Napoli - Tel. 081/5785031 Redazione: III Traversa Pisciarelli 29-80078 Pozzuoli (Na) - Tel. 081/7626204 Concessionaria di pubblicità: Gianfranco Passarelli, Tel. 331 7356441 - email: direzione@mediapass.it Tipografia: Printing House, Casoria (NA) Chiuso per la stampa il 10 dicembre 2013 Le Foto presenti su Immobilnews.it sono state in parte prese da Internet, quindi valutate di dominio pubblico. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario, potranno segnalarcelo all indirizzo mail: redazione@immobilnews.it

immobilnews.it informa Case e emergenza 3 A Napoli gli edifici più vecchi d Italia Il 70% delle palazzine ha più di 40 anni, il 25% è fermo alle costruzioni precedenti al 1919. Opere pubbliche bloccate, investimenti frenati da burocrazia e carenza di fondi strutturali di Mariano Rotondo* NAPOLI. Palazzine vecchie, vecchissime, ai limiti della staticità e spesso anche oltre ma su cui difficilmente vengono effettuati controlli se non richiesti espressamente da residenti e frequentatori delle zone interessate. È lo scenario degli immobili napoletani, soprattutto nel cuore del Centro storico e nelle aree interne dei quartieri periferici. A tracciare il quadro a tinte più che fosche è il centro ricerche Cresme che ha prodotto e diffuso uno studio, per conto dall Acen, tale da far venire i brividi ma che contestualmente fotografa un patrimonio culturale altissimo, che andrebbe naturalmente valorizzato in modo adeguato. In sostanza, infatti, un quarto degli edifici della città risale a prima del 1919 e oltre il 70% dei fabbricati ha più di 40 anni. Dunque appena il 5% degli stabili sarebbe di nuova generazione, quindi - almeno sulla carta - antisismico e con tutte le vie di fuga possibili per eventuali emergenze. Lo studio evidenzia come il mercato dell edilizia continua a scendere con NAPOLI. Approvata la proroga del Piano Casa regionale. Il 25 Novembre, infatti, la Giunta regionale della Campania, mediante delibera numero 504, ha detto sì a una proposta di disegno di legge, in attesa di approvazione da parte del Consiglio regionale, avente come oggetto una proroga di ulteriori dodici mesi del piano casa regionale, la cui scadenza temporale è tuttora prevista per il 10 gennaio del 2014. Si tratta di una norma derogatoria, indirizzata a specifica tipologia di edifici, limitatamente ad ambiti territoriali un dato del 2013 che, raffrontato a quello pre-crisi del 2005 segna un -45%. Gli unici investimenti sono quelli sulla ristrutturazione del patrimonio esistente e sul contenimento dei consumi energetici, come dimostra il numero crescente di richieste di agevolazione fiscale in materia che in Campania sono salite dalle 2.100 del 2007 alle 5.800 del 2011. A peggiorare lo scenario è anche il calo delle opere pubbliche che nei primi dieci mesi del 2013 si sono ridotte del 14%. Ferma è poi la situazione degli immobili residenziali: in tutta la Campania oltre il 53% degli edifici ha oltre quaranta anni, ma la media si alza molto a Napoli, raggiungendo, appunto il 70%. Nel capoluogo, ma anche nella provincia, i fabbricati costruiti tra il 2002 e il 2012 costituiscono solo il 3% del totale. A fermare il mercato immobiliare, inoltre, è anche - si legge nello studio - la difficoltà di accesso al credito, con i mutui la cui erogazione ha registrato dal 2007 una diminuzione del 57%. Insomma se l immobiliare ha pianto finora, l edilizia non ride con Napoli che conquista definiti dalle Amministrazioni comunali, relativa ad interventi di incremento volumetrico del 20% di ampliamento e del 35% per quanto riguarda demolizione e ricostruzione, nonché per la riqualificazione di aree urbane degradate attraverso il cambiamento di destinazione d uso o interventi edilizi ed urbanistici, con ritorno di standard pubblici ed alloggi sociali. A premere particolarmente per la proroga era stato nei mesi scorsi l Ordine degli architetti che si era rivolto a gran voce a Palazzo Santa Lucia per spalmare in un altro anno il provvedimento. Gli architetti, in una nota diffusa, avevano evidenziato come i permessi per costruire fossero passati dagli l ennesima maglia nera, quella degli edifici residenziali più vecchi d Italia. Nel rapporto, infatti, si legge quante opere pubbliche previste siano saltate negli ultimi 15 anni. Complessi abitativi e case popolari, tutti progetti finiti nel dimenticatoio a causa della carenza di fondi o addirittura per banali problemi burocratici relativi a concessioni, appalti e messa in sicurezza. Una serie di stop improvvisi che al contrario avrebbero consentito un ammodernamento importante delle palazzine partenopee come del resto accaduto nella maggior parte dei comuni italiani. Parlando di regioni, tuttavia, il 57% di edifici alle porte dell antichità fa anche della Campania la più vecchia dal punto di vista dell edilizia, un dato naturalmente compromesso proprio dal capoluogo partenopeo dove oltre a costruzioni realizzate da qualche privato facoltoso si è mosso davvero ben poco. *vicedirettore di Immobilnews.it La Regione scaccia la crisi: prolungato di un anno il Piano casa di Celeste Nappi Scorcio dei Quartieri Spagnoli oltre 300mila del 2005 a meno di 100mila alla fine dello scorso anno. «Le compravendite di case si sono dimezzate nel giro di pochi anni - hanno ancora detto dall Ordine - così come si è dimezzato il credito alle imprese del settore. Dall inizio della crisi a oggi i posti di lavoro persi nelle costruzioni sono oltre 500 mila. Non sono solo gli operai a restare a casa, ma tutte le figure professionali legate al cantiere: in un anno i progettisti come architetti, ingegneri e geometri sono diminuiti del 23%. Una ulteriore proroga del Piano casa in Campania, anche in considerazione del fatto che la complessità e la lungaggine delle procedure tecniche ed amministrative ha rallentato moltissimo l iter dei procedimenti, potrebbe dare - concludeva la nota - una boccata d ossigeno a tanti piccoli studi professionali, consentendone la sopravvivenza in un momento così drammatico». 15 dicembre 2013

4 immobilnews.it informa Casa e indotto «Immobiliare, la strada è ancora in salita» di Marina Ranucci NAPOLI. Dal settore mobiliare a quello del cemento, alle società specializzate nella compravendita immobiliare, tutti viaggiano inesorabilmente con difficoltà. I numeri del comparto parlano chiaro. Il mercato immobiliare della Regione Campania nel 2013 ha registrato una riduzione del 45% rispetto al 2005, nonostante la città di Napoli resti, secondo i dati Icona dell Acen, il quarto mercato immobiliare italiano. A livello regionale, dall inizio della crisi sono inoltre fallite quasi 2.400 imprese edili, ovvero il 23% del totale italiano, pari a 10.380 aziende chiuse. E, su 360mila posti di lavoro persi nel Paese, 57mila sono stati solo campani. Insomma, l'impasse è nazionale, ma in Campania risulta ancora più accentuata per lo scarso movimento economico presente già prima, a prescindere dalla crisi economica. I provvedimenti urgono, soprattutto per il peso specifico del settore delle costruzioni e la centralità della casa che, negli ultimi anni purtroppo si è trasformata in fonte di reddito solo per lo Stato. Il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni, ha sottolineato l impegno Maurizio Maddaloni, presidente Camera di Commercio di Napoli dell Ente camerale sia a sostegno delle imprese che per risollevare le sorti del mercato immobiliare. «La Camera di Commercio, oltre a rappresentare la casa delle imprese - ha affermato Maurizio Maddaloni - è anche e soprattutto garante dell equilibrata convivenza di diversi interessi che, nel mercato, trovano il luogo di sintesi e di incontro». «Purtroppo - ha precisato - i dati in nostro possesso sul mercato immobiliare, tutti ancora con il segno negativo, sono una conferma di come la strada è ancora tutta in salita». Secondo il presidente della Camera di Commercio, le problematiche del settore, farebbero capo alla forte pressione fiscale sulla casa e alla stretta dei mutui che toglie sempre più credito alle imprese. «La zavorra fiscale sulla casa - spiega Maddaloni - oltre a generare effetti a catena sulla ingarbugliata filiera della tassazione, dall Imu, alla Trise, passando per gli oscuri acronimi di Tasi e Tari, sta causando effetti reali e non solo psicologici, su tutta l economia». «La stretta sui mutui da un lato - prosegue - e la morsa della crisi dall altra, che miete vittime nell imprenditoria edile. Sono le due sponde all interno delle quali l edilizia sta facendo i conti da troppi anni, senza un cambio di passo da parte del Governo nel rendere operative le misure necessarie per invertire la rotta e riavviare il mercato della casa e dell edilizia in generale». I dati trimestrali della Camera di Commercio di Napoli, confermano addirittura una percentuale a doppia cifra, oltre il 10 per cento, di mortalità nel comparto immobiliare, che è secondo solo al commercio. Questo, nonostante il fatto che l Ente cerchi di fare il possibile a garanzia e tutela del settore. «La Camera di Commercio - spiega il presidente - sul tema centrale dell accessibilità ai finanziamenti bancari, sta intervenendo con energia e con sforzi economici supplementari, per garantire la piena operatività dei consorzi di garanzia, alimentando il fondo camerale a disposizione dei Confidi e abbattendo il tasso di interesse che le imprese pagano per ottenere denaro dagli istituti di credito». Invece, conclude Maddaloni «sul fronte del mercato immobiliare, siamo impegnati a tutto campo, attraverso la società Borsa Immobiliare della Camera di Commercio di Napoli, per garantire agli operatori e ai consumatori la trasparenza e la regolarità del mercato». «La stretta sui mutui da un lato e la morsa della crisi dall altra, sono le due sponde all interno delle quali l edilizia sta facendo i conti da troppi anni. si attende il cambio di passo del Governo nel rendere operative le misure necessarie per riavviare il mercato DELLA CASA E DELL'EDILIZIA» www.immobilnews.it

immobilnews.it informa Mercato e previsioni 5 IL PRESIDENTE DELLA BORSA IMMOBILIARE: «LA CASA RESTA IL BENE PIU DESIDERATO» Del Gaudio: «A Napoli il Mattone è ancora in vita» di Luigi Palumbo «Necessario risolvere la matassa della tassazione sugli immobili, i media sono riusciti a fare passare il messaggio che l Imu non sia stata abolita ma sostituita da altre imposte» NAPOLI. «A meno di elezioni anticipate, tra gennaio e febbraio del prossimo anno potremmo finalmente approdare ad una chiarezza in materia fiscale tale da innescare il corretto funzionamento del mercato immobiliare». A sostenerlo è il presidente della Borsa Immobiliare di Napoli, Clemente del Gaudio, secondo il quale però, al momento, a farla da padrone è il caos. «Negli ultimi tre mesi c è stato uno stop delle compravendite da attribuirsi soprattutto agli appesantimenti fiscali sul bene casa e, più in generale, alla grande confusione sul piano della tassazione immobiliare. Ormai è sensazione diffusa che l abolizione dell Imu sia stata una finzione. A sparire è stata soltanto la parola, ma la tassa, in un modo o nell altro, sarà pagata». Tra Ici, Imu e mini-imu, Iuc e via discorrendo, è sempre più difficile, anche per gli addetti ai lavori, mettere ordine nel marasma di balzelli che fanno del bene casa un vero e proprio bancomat di Stato. Eppure, sebbene il caos fiscale - opportunamente amplificato dal battage mediatico - abbia contribuito in maniera sostanziale a demotivare l acquirente potenziale, la casa continua ad occupare un posto centrale nelle sorti delle famiglie italiane. «Anche se la casa vista come acquisto a scopo investimento perde appeal, schiacciata com è da una fiscalità caotica - spiega del Gaudio - la casa vista come acquisto per la vita, come alternativa alla locazione, continua ad essere il bene più amato dagli italiani». Insomma, a mantenere vivo il mercato napoletano in questa fase di sofferenza sono le famiglie in cerca di una casa da abitare, supportate in questo da un sistema del credito ben più accessibile che negli anni passati. Stando al presidente della Bin, infatti, un altro dei miti da sfatare è quello secondo il quale i rubinetti del credito alle famiglie per l acquisto di immobili siano ormai irrimediabilmente chiusi. «Il famoso credit crunch colpisce il settore delle imprese chiarisce del Gaudio e non quello delle famiglie. Se in famiglia si lavora in due e c è capacità di rimborso, non c è dubbio che la banca eroghi il mutuo. Quello che è cambiato, semmai, è il rapporto proporzionale tra l apporto di mezzi propri e risorse esterne. Se una volta - spiega - l apporto in proprio era il 30% della cifra complessiva, oggi si oscilla tra il 40 ed il 50%». E che i cordoni del credito non siano più così stretti lo dimostrano anche le statistiche, non ultime quelle siglate Crif, che ad ottobre hanno segnalato un +1,2% nella domanda di mutui, quarto risultato positivo nella serie di rilevazioni mensili. Nonostante lo stallo del mercato, dunque, la domanda di abitazioni resta Clemente Del Gaudio forte. Soprattutto a Napoli, dove, spiega del Gaudio, la domanda è ancora superiore, e di gran lunga, all offerta proposta. Ad una domanda in crescita, però, fanno da triste contraltare i dati sugli sfratti per morosità, giunti ormai a livelli allarmanti. Colpa di canoni d affitto ancora troppo alti, tanto rispetto all effettivo valore di mercato degli immobili, quanto rispetto alla capacità di spesa media delle famiglie. «È tempo che il proprietario si faccia lungimirante - osserva del Gaudio - e capisca che, piuttosto che rescindere il contratto, o peggio procedere per vie legali, è preferibile scegliere di non rinunciare ad un introito mensile, utile anche e soprattutto a sostenere i costi della fiscalità sull immobile, e al tempo stesso venire incontro alle esigenze dell inquilino in difficoltà». 15 dicembre 2013

6 immobilnews.it informa Economia e edilizia Opere pubbliche e progetti futuri Girardi, il bilancio di 4 anni all Acen di Giuseppe De Stefano NAPOLI. Rodolfo Girardi passa la mano. Dopo la sua elezione a presidente dell Acen, Associazione costruttori edili Napoli, nel novembre 2009, il suo mandato scade il 16 dicembre a chiusura di un quadriennio non certo facile per il comparto. «Lascio una struttura di alta professionalità - dichiara il presidente uscente - ma soprattutto la lascio con serenità, sapendo che a garantire la continuità del suo cammino ci sarà l insediamento di colui che è stato il mio vicepresidente, Francesco Tuccillo». Il bilancio di questi quattro anni non può certo prescindere dal prendere atto degli indicatori economici negativi, «una crisi paragonabile solo a quella del 29», ma pur navigando nelle acque burrascose della crisi, guardandosi indietro Girardi rivendica la capacità di Acen di aver saputo tenere «il timone dritto». A testimoniarlo sono i principali conseguimenti che l associazione ha portato a casa sotto la sua guida. Sul versante delle opere pubbliche «stiamo man mano vedendo pubblicati i bandi cittadini per i grandi progetti - rivendica NAPOLI. Il Patto di Stabilità sembra aver penalizzato proprio tutti ed il comparto maggiormente colpito è ancora una volta quello della casa, che si conferma il bancomat dello Stato. Le associazioni di consumatori sono sul piede di guerra e se il 2014, come dichiarato dalla maggior parte degli economisti, doveva essere l anno della ripresa economica, le aspettative non sono certamente delle migliori. «Ancora una volta la casa è stata super tassata - dichiara Luigi Matera, presidente regionale e provinciale di Adiconsum - tutto questo solo per mantenere i privilegi della casta e lasciare invariati gli www.immobilnews.it Girardi - una boccata d ossigeno per aziende valide come quelle dei nostri consociati». Molto attiva anche sul piano del lavoro dove «oltre all assistenza alle imprese qui in sede abbiamo fatto 2.153 conciliazioni per altrettanti operai licenziati - continua - e siamo stati gli unici in provincia a rinnovare il contratto generale in edilizia a costo zero, proprio per non gravare ulteriormente sulle aziende iscritte». Poi c è un progetto avviato di recente cui il presidente tiene molto: il progetto Pompei, attivato con la collaborazione dell Unione Industriali e alla Camera di Commercio. «È un progetto figlio di un accordo maturato nel tempo a Parigi presso l Unesco e che punta ad un aspetto imprenditoriale fondamentale - incalza il leader di Acen - su oltre tre milioni di visitatori annui, solo il 3% pernotta in loco e si ferma per solo 1,9 notti. Un dato risibile rispetto alle potenzialità del sito, che non aiuta l economia locale e ci ha spinti a far nascere un comitato che mettesse in rete tutti i proprietari che stanno sviluppando progetti a Pompei insieme alle istituzioni locali, alla Regione e al ministero dei Beni Culturali». L idea è quella di puntare ai altissimi costi della politica, è una vergogna». «L economia è in crisi, vero, ma per rilanciare il Pil è necessario eliminare le ingiuste Luigi Matera tassazioni che asfissiano il mercato immobiliare - afferma Matera - inoltre bisogna stare attenti alle numerosissime speculazioni immobiliari che si sono registrate negli ultimi anni nel nostro Paese, le quali non solo corrompono il mercato delle abitazioni, ma possono anche portare a disastri ambientali ed idrogeologici come quelli vissuti negli ultimi giorni in Sardegna ed in gran parte del Centro Sud». Un altro scoglio da superare per chi vuole comprare casa è quello del difficile accesso al credito, su cui l Europa ha operato a livello legislativo senza però riuscire ad avere un riscontro nei fatti. «I mutui devono tornare ad essere il volano della nostra economia - chiosa Matera - le banche devono riaprire il portafoglio che nell ultimo periodo hanno tenuto ben stretto tra le mani, occorre un cambio di rotta». Dello stesso parere anche l "Associazione disefa e orientamento dei consumatori" (Adoc): «Siamo molto delusi dalle misure contenute dal Patto di Stabilità - afferma, Luciana Del Fico, vice presidente Adoc - non c è stata molta collaborazione con il governo di Roma e tutte le nostre richieste sono rimaste inascoltate. Ancora una volta non si è fatto nul- finanziamenti Europei 2014-2020 per ammortizzare gli investimenti privati volti alla realizzazione di infrastrutture in grado di contribuire al rilancio. Altro cavallo di battaglia del quadriennio che si chiude il 16 dicembre è il social housing a Napoli. «Per il ceto medio della città c è un annosa carenza di abitazioni, e lo trovo assurdo - sbotta Girardi - quello che l associazione non smetterà di chiedere è l istituzione di un edilizia convenzionata che consenta l acquisto ad un prezzo calmierato a chi a Napoli lavora, affinché non sia forzato dalle circostanze a spostarsi fuori città. È una questione di equità ed eticità». E c è spazio anche per un ultimo auspicio prima di accomiatarsi dalla poltrona di presidente. «Spero proprio che prima che si concluda il mio mandato vengano pubblicati i bandi del progetto centro storico Unesco di Napoli. Intanto non posso che ringraziare la struttura dell associazione: dal direttore al gruppo di lavoro che mi ha affiancato. Negli ultimi quattro anni - conclude - ho vissuto qui in associazione la maggior parte del mio tempo, e credo di aver speso il mio tempo molto bene». Tasse sulla casa, consumatori in piazza di Gaetano Pragliola Rudy Girardi chiude il suo mandato alla guida dei costruttori di Napoli la per rilanciare i consumi e sbloccare il mercato immobiliare». «I prezzi stranamente non sono scesi molto ma c è un miglioramento nella Luciana Del Fico fase di trattativa - prosegue Del Fico - la nostra associazione quindi consiglia di rivolgersi alle agenzie immobiliari specializzate che hanno un costo ma danno garanzie con la loro professionalità». «È previsto uno sciopero nazionale - annuncia Del Fico - è impensabile che molte persone non hanno il denaro per pagare la probabile seconda rata dell Imu ed il Governo pensa già a far pagare altre imposte».

immobilnews.it informa Mattone e fiscalità 7 «Meno agenzie immobiliari, scoglio per i professionisti» Paolo Gabriele, Segretario dell Odcec: «Con i consorzi cala il numero del mercato dei contabili, problemi per l inserimento delle nuove leve» di Jacopo Di Bonito NAPOLI. Una riduzione del 45% del mercato immobiliare dal 2005 al 2013, con un settore che entra nel settimo anno di recessione e con un ulteriore caduta degli investimenti nelle costruzioni. E' questo il quadro generale prefigurabile per disegnare obiettivamente l'andamento del mercato immobiliare italiano. Seppure è necessario sottolineare che nell'ultimo semestre lievi segnali di ripresa sono già stati registrati. Intanto, secondo lo studio dell Icona nel 2013 il mercato immobiliare campano, per l ottavo anno consecutivo, fatta eccezione per il 2010, chiuderà l'anno in negativo. Con una riduzione del mercato pari al 45% nell intervallo di tempo che va dal 2005 al 2013. «La situazione è difficile, il mercato immobiliare campano, come quello di tutta Italia, è fermo e rischia di pagare colpe non sue». Paolo Gabriele, Segretario dell'odcec (Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli), non usa giri di parole analizzando NAPOLI. Valutazioni, stime, quotazioni. I freddi numeri delle statistiche hanno effetto sul lavoro degli operatori del Mattone tanto quanto sulla vita reale dei cittadini, ma come si calcolano? Il problema principale sta nell acquisizione delle informazioni, ragion per cui in Italia e a Napoli si pone inevitabilmente un problema di trasparenza. «Attualmente la rilevazione dei prezzi tiene conto di quelle che sono le informazioni che raccolgono gli agenti immobiliari, ma dovrebbe tener conto anche delle informazioni che nascono dalle dirette transazioni, questo segmento di mercato che da solo rappresenta oltre il 20% del Pil. «La carenza di liquidità generale e di immobili che rispondono all esigenza delle generazioni più giovani - spiega Gabriele - è uno dei motivi che bloccano il mercato. Molti ragazzi hanno la necessità di comprare, ma non avendo una situazione lavorativa stabile alle spalle, fanno fatica ad accedere ai mutui». La chiusura dei rubinetti bancari si scontra con l impossibilità delle società costruttrici di svendere il proprio patrimonio immobiliare. E così il mercato immobiliare campano resta incastrato in un labirinto apparentemente senza via di uscita. Proviamo a ricostruirlo. Le società costruttrici hanno tra le mani immobili che, a causa della crisi del mercato, nessuno vuole più al prezzo di costo. I giovani, che vorrebbero comprare casa, non hanno accesso ai mutui perché privi cosa che avviene in modo poco diffuso - afferma Maria Cerreta, docente di economia di estimo ambientale presso il dipartimento di architettura dell Università Federico II di Napoli - oggi è possibile acquisire le informazioni del valore di transazione dall atto notarile, cosa che prima non era possibile». Usufruire di queste informazioni può dunque aiutare a superare i limiti di trasparenza, ma non basta. «Anche se l acquisizione fosse capillare, andrebbe affiancata da un supporto di sistema alla decisione - continua la docente, che precisa - ad esempio il bollettino semestrale con le quotazioni immobiliari della Bin identifica di un lavoro stabile. Il Governo, da parte sua, non perde occasione per tassare le abitazioni, scoraggiando i nuovi compratori e mettendo in crisi chi una casa ce l ha già. Il mercato così si ferma. «Gli ultimi interventi in materia fiscale voluti dal Governo - afferma Gabriele - non hanno fatto altro che incrementare l imposizione sulla casa, sempre più oggetto di interventi sporadici. La tassazione sui patrimoni - chiosa il professionista - si limita ad un imposizione che riguarda gli appartamenti e non si è in grado di colpire i patrimoni liquidi che, per loro natura, sfuggono agli Stati dove la tassazione è più forte. È una coperta corta - sbotta Paolo Gabriele - Se si devono ridurre le tasse sul lavoro, si devono aumentare quelle sui consumi o sui patrimoni. L immobiliare - continua - è sicuramente il settore più semplice da tassare rispetto ai patrimoni liquidi. dei valori medi, ma si tratta inevitabilmente di valutazioni ottenute con una media aritmetica. Se si applicasse un sistema Gis (Geographical Information System, un sistema di mappatura con informazioni dettagliate integrate, ndr) che consentisse di rendere esplicita l informazione e contemporaneamente la modalità di analisi e valutazione, si avrebbe una trasparenza del processo che consentirebbe di migliorare il modello di comunicazione nonché il valore effettivamente identificato». Un innovazione su due fronti, dunque, che richiederebbe un passo in avanti non solo nell acquisizione Gli immobili non hanno le gambe e restano fermi lì». E quando il mercato si blocca, si bloccano le aziende costruttrici, le agenzie immobiliari e soprattutto le categorie professionali. «Per ridurre i costi - avverte il commercialista - si fa a meno del professionista specializzato con danni che si vedranno solo nel futuro. Oggi c è la corsa al risparmio immediato. E tutto questo mette nei guai i nuovi e vecchi professionisti che non hanno più la possibilità di creare un portafoglio di clienti personale. Noi, come associazione - precisa - tentiamo di stare vicino a tutti i colleghi in difficoltà, ma è difficile. Molti giovani professionisti non riescono a trovare una strada. Facciamo il possibile per creare situazioni ed aprire nuovi percorsi, ma purtroppo se un professionista non riesce a stare sul mercato non può far altro che chiudere». «Le ricette - spiega Gabriele - non sono facili; serve una politica più attenta a quelle che sono le variazioni e le modifiche che avvengono nel mondo dell economia reale». Valutazioni, serve un sistema territoriale integrato di Giuseppe De Stefano Paolo Gabriele Maria Cerreta delle informazioni, ma anche nella loro comunicazione di cui usufruiscono tanto gli operatori, agenti immobiliari in primis, quanto i semplici cittadini venditori o acquirenti. «Non serve andare all estero per trovare queste innovazioni - incalza Cerreta - in Italia sono stati già attivati questi modelli di raccolta delle informazioni e di sistematizzazione delle stesse. Torino, per esempio, ha strutturato un osservatorio immobiliare in cui c è la convergenza di competenze». Specifiche per nulla trascurabili «Napoli è fatta da vari siti centrali messi in rete tra loro, Milano invece ha una struttura concentrica: tutti questi elementi, in relazione alle situazioni socio-economiche, incidono notevolmente nelle valutazioni». 15 dicembre 2013

8 immobilnews.it informa Tasse e polemiche Case a Napoli, ecco la mini-imu da 38 euro di Luigi Palumbo NAPOLI. Nel capoluogo partenopeo la seconda rata dell Imu si pagherà. La notizia shock arriva, paradossalmente, in contemporanea con quella dell abolizione della stessa imposta da parte del Governo Letta. Quasi come fosse un film d azione, uno di quelli in cui il cattivo di turno è duro a morire e pronto a tornare all attacco anche quando lo si credeva ormai sconfitto. Proprio come in uno di quei film, la tassa più odiata dagli italiani sembra resistere a qualsiasi tentativo di soppressione. Anche se ufficialmente abolita, l infausta Imu tornerà dunque a breve a turbare i sogni dei cittadini di circa 2.375 città italiane, Napoli compresa, che dovranno versarla entro il prossimo 16 gennaio. Un pasticcio in piena regola, che ha mandato su tutte le furie l assessore Comunale al Bilancio Salvatore Palma: «È una situazione aberrante sul piano del diritto e dei principi contabili, col Governo che fa un operazione di taglio in sede centrale senza trovare la fonte di copertura, che invece va a cercare in ambito locale». Ma che cosa è successo? È successo che una norma contenuta nella nuova legge di Stabilità ha tagliato del 50% il fondo da ROMA. Cambiano gli addendi ma il risultato è sempre lo stesso: gli italiani continuano ad essere i più tassati d Europa. Dopo l altolà del centrodestra alla possibile ricomparsa dell Imu sulla prima casa, ecco che il tributo uscito dalla porta della legge rientra dalla finestra della finanziaria. Questa volta si chiamerà Iuc (imposta unica comunale) e manterrà il prelievo articolato su due componenti, una legata alla raccolta dei rifiuti ed un altra ai servizi indivisibili (Tasi e Tari). Quindi dovrebbe contenere in sé anche l Imu, che continuerà ad essere applicata su abitazioni di lusso, seconde case, www.immobilnews.it 500 milioni destinato ai Comuni italiani per integrare il prelievo mancato derivante dall abolizione dell Imu. Ora, quindi, spetta alle stesse amministrazioni comunali recuperare la cifra mancante. Ma non a tutte. A farne le spese, infatti, saranno quei Comuni che avevano già deliberato per il 2013 un aumento delle aliquote. Saranno loro dunque a dover riscuotere dai proprietari di prima casa negozi uffici e altri immobili. Per quanto riguarda la Tasi, l aliquota di base fissata è pari all 1 per mille del valore catastale dell immobile, con la possibilità di variarla al rialzo, ma senza superare la soglia massima del 2,5 per mille. Il calcolo della Iuc dovrebbe contare nella valutazione di questi tre componenti. Sull argomento si è detto soddisfatto il sottosegretario Legnini, il quale ha voluto sottolineare come con la Iuc le famiglie meno abbienti e i proprietari di prima casa avranno la possibilità di detrazioni rilevanti. Per quanto riguarda la seconda casa, la situazione non dovrebbe mutare di molto rispetto alle ultime indicazioni: si pagheranno Imu, Tasi e Tari, ma per le prime due le aliquote dovrebbero essere inferiori al 10,6 per mille, ribassate di un punto rispetto una mini Imu, pari al 40% della differenza fra l aliquota decisa dal Comune di appartenenza e l aliquota minima dello 0,4%. In pratica, il mancato gettito della seconda rata Imu verrà coperto al 60% dallo Stato e per il restante 40% dai cittadini. «Mettiamo - spiega l assessore Palma - che l Imu sulla prima casa nel 2012 è stata di 300 euro, nei calcoli di bilancio fatti dal Comune nel 2013 sarebbe dovuta all ormai defunta Trise. Ma la stangata, anche sulla prima cassa, potrebbe essere doppia poiché nei Comuni che hanno aumentato l aliquota dell Imu oltre il valore base deciso dallo Stato, tra cui compare anche diventare, come media tra prime e seconde case, di 320. Ebbene: la metà della differenza di 20 euro, cioè 10 euro, rappresentano l Imu sulla prima casa che si dovrà versare ancora». Il Comune di Napoli, dunque, dovrà recuperare circa 30 milioni di euro, con una media, secondo alcune stime effettuate dalla Uil, di 38 euro a cittadino. Pesanti critiche alla decisione di abolire la seconda rata dell Imu erano venute nei giorni scorsi dal sindaco de Magistris, che aveva dichiarato: «L eliminazione delle imposte è sempre un dato positivo, ma tali decisioni non devono ricadere sui Comuni altrimenti si fa vedere che si abolisce una tassa, ma poi i costi della mancata tassa ricadono sui Comuni che - ha dichiarato il sindaco - o sono costretti a mettere altre imposte o non possono erogare i servizi essenziali ai cittadini». Non è però da scartare l ipotesi che, sulla mini-imu, il governo Letta possa fare dietrofront, scegliendo di recuperare diversamente il buco da 200 milioni. Cosa probabile, vista la levata di scudi dei Sindaci, esasperati dall ennesimo ricorso di Roma al bancomat delle casse comunali. Una soluzione potrebbe essere quella di ritoccare l acconto dell Iva o le accise su tabacco e benzina. E intanto il Governo vara la IUC: ecco come si calcola di Francesco Festa Sindaci in piazza protestano contro la mini-imu Ass. Salvatore Palma Pasticcio del Governo e levata di scudi dei sindaci. L imposta potrebbe però essere sostituita da altre accise su tabacchi e benzina o con un ritocco dell acconto Iva Il premier Letta e il ministro Saccomanni la città di Napoli, i contribuenti possessori di prima casa potrebbero versare entro il 16 gennaio un ammontare pari al 40% della differenza tra quanto previsto dallo Stato e l incremento fissato dai municipi.

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