ACCORDO QUADRO DI COLLABORAZIONE PER SVILUPPARE COMUNI AZIONI DI SOSTEGNO SOCIALE NELLE PRINCIPALI STAZIONI ITALIANE TRA L ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI, con sede legale in Roma, Via dei Prefetti 46 00186, cod. fiscale n 80118510587, di seguito denominata ANCI, E LE FERROVIE DELLO STATO S.p.A., con sede legale in Roma, Piazza della Croce Rossa 1, cod. fiscale n 01585570581, p. IVA 01008081000,
2 PREMESSA In molte città italiane le Amministrazioni locali sono impegnate a realizzare importanti interventi urbanistici che, finanziati da fondi comunitari (Programma Urban) o da capitali pubblici e privati nella logica del project financing (come i PRUSST), hanno di fatto il medesimo scopo di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini riqualificando e rendendo più vivibili ampie aree e quartieri cittadini per sottrarli al degrado e all emarginazione. Analogamente le Ferrovie dello Stato sono in questi anni impegnate in un profondo sforzo di riorganizzazione e riqualificazione degli spazi delle principali stazioni italiane, che ha già dato un primo significativo risultato con la nuova stazione di Roma Termini, a cui prossimamente seguiranno altri importanti interventi a cominciare dalle principali città. Le nuove stazioni non devono più essere concepite come meri luoghi di arrivo e partenza di viaggiatori, ma stanno acquisendo una più ampia valenza commerciale e culturale, tale da diventare sempre più luogo di incontro, di sosta e di relazione per tutti i cittadini. La stazione, con questa nuova accezione di significati, si apre alla città circostante, diventa agorà e si ripropone come nuovo polo di attrazione urbana, centro di servizi e funzioni polivalenti dedicati a tutti gli abitanti, non solo punto cardine della mobilità collettiva. Se la nuova stazione non è più solo luogo di partenze e arrivi, e quindi area di esclusiva pertinenza ferroviaria, ma piazza della città, alle stazioni deve essere dedicata la stessa attenzione che le istituzioni locali riservano agli altri luoghi urbani per assicurare a tutti coloro che le frequentano, siano o meno fruitori dei servizi ferroviari, i medesimi livelli di qualità e sicurezza sociale presenti in qualsiasi altro luogo pubblico urbano. Le stazioni peraltro, forse più di ogni altro luogo urbano, corrono da sempre gravi rischi di dequalificazione ambientale in quanto costituiscono storicamente un polo di attrazione e un punto di concentrazione sul territorio di molte forme di disagio sociale. Negli ultimi anni, con le modificazioni socio economiche in atto, non solo a livello nazionale, ma anche a livello internazionale, tali rischi di degrado si sono acuiti e ai segmenti storici dell emarginazione presenti nelle aree ferroviarie (barbonismo, tossicodipendenza, prostituzione ), se se sono aggiunti altri legati ai flussi migratori, regolari e irregolari (rifugiati politici, clandestini, nomadi).
3 In questo senso, le stazioni ferroviarie rappresentano, se adeguatamente valorizzate, una preziosa risorsa a disposizione degli enti locali per intercettare la domanda di assistenza, con significative potenzialità anche in termini di prevenzione del disagio e della devianza. Pertanto è fondamentale che alla ridefinizione del significato e del ruolo della stazione nel contesto civile e urbano si accompagni una promozione dell attenzione e delle responsabilità di gestione degli enti pubblici e privati preposti, le Ferrovie dello Stato e l Ente Locale in primo luogo. Alcune Amministrazioni comunali, coadiuvate dall associazionismo a scopo non lucrativo, da anni hanno avviato interventi di lotta all emarginazione e al disagio sociale, individuando nella ricerca attiva degli esclusi e nella personalizzazione del contatto il metodo corretto per proporre percorsi di reinserimento. L ANCI, d altro canto, interpreta sempre di più il suo ruolo di rappresentanza e tutela delle autonomie locali in termini di messa in rete, scambio di buone pratiche, integrazione di servizi locali a livello nazionale, attraverso lo sviluppo di un vero e proprio Sistema di Interventi Decentrati ed in rete, che si basi, tra l altro, sui seguenti principi: le politiche di lotta al disagio sociale riconoscono nella prevenzione un elemento che garantisce efficacia, efficienza e sostenibilità agli interventi; una politica efficace di lotta all emarginazione si basa sul coordinamento interistituzionale tra la programmazione del Governo centrale e la pianificazione e gestione degli interventi da parte dei Governi locali e ha come obiettivi prioritari il coordinamento delle politiche, la condivisione dei saperi e l efficiente allocazione delle risorse; una valida politica di gestione dei fenomeni di disagio sociale richiede la progettazione di interventi integrati e di sistema, nel rispetto del principio di sussidiarietà, del coordinamento in rete dei servizi territoriali, del sostegno diretto ai Governi Locali da parte dell Amministrazione centrale e regionale e di un corretto riparto delle responsabilità; esiste un capitale di solidarietà che, se ben investito, può andare a beneficio tanto dei soggetti deboli ai quali la progettazione si rivolge, quanto del territorio che la esprime. In questo quadro, la valorizzazione delle stazioni ferroviarie in quanto nodi di un sistema innovativo di interventi sul disagio sociale a livello nazionale rientra nella strategia complessiva che l ANCI sta perseguendo nel settore.
4 Sulla base di queste esperienze e di questo modello di intervento, al fine di garantire standard di qualità e di sicurezza a tutti i frequentatori delle stazioni, le Ferrovie dello Stato si sentono impegnate a sostenere e promuovere, con gli enti locali e l associazionismo di riferimento nel settore, quei progetti basati sull accoglienza e il recupero sociale rivolti alle diverse tipologie di disagio presenti abitualmente negli spazi ferroviari. Quanto si propone, tra l altro, è profondamente ispirato al dettato della legge 328/00, con la quale protagonisti delle azioni dell intervento sociale sono a largo raggio tutte le agenzie utili, pubbliche e private, sotto la regia dell Ente Locale, autore dei piani e dei programmi cittadini sul versante sociale. Ciò premesso, visti: la Legge Costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3, recante Modifiche al Titolo V della Parte seconda della Costituzione della Repubblica Italiana ; la Legge n 59 del 15 marzo 1997, recante la Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa ; il D.Lgs. 31 marzo 1998 n. 112 recante il Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997 n 59 ; il D.Lgs.25 luglio 1998 n 286, recante il Testo Unico delle disposizioni concernenti al disciplina dell immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, in particolare per quanto concerne il ruolo centrale affidato ai Comuni nell attivazione sul territorio di un ampia serie di misure di integrazione sociale a favore degli immigrati; la Legge 328/2000 recante la Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ;
5 il D.P.C..M. 15 dicembre 2000 recante Riparto tra le regioni dei finanziamenti destinati al potenziamento dei servizi a favore delle persone che versano in stato di povertà estrema e senza fissa dimora ; Considerato che l ANCI: - persegue fra i suoi obiettivi statutari la valorizzazione del ruolo dei Comuni nei diversi campi e settori in cui si esplica l azione amministrativa locale; - partecipa a Commissioni ministeriali e organismi interministeriali in relazione alle competenze dei Comuni in materia di politiche sociali e sui temi relativi all immigrazione, nonché sulle politiche di integrazione sociale e di cooperazione allo sviluppo; - promuove attività seminariali e di coordinamento politico-tecnico dei propri associati in relazione alla programmazione e gestione dei servizi sociali sul territorio; - è articolata in Associazioni regionali ed in soggetti ad esso collegati che si adoperano operativamente e perseguono le stesse finalità statutarie nonché svolgono attività decentrate e loro proprie sui temi sopra indicati e in ambiti specifici in relazione alle caratteristiche e alle peculiarità territoriali e tematiche; e che le FERROVIE DELLO STATO S.p.A. : - sono un impresa al servizio del Paese e svolgono un ruolo centrale nello sviluppo della nazione garantendo la mobilità di persone e merci nella massima efficienza e sicurezza; - hanno nella definizione della propria mission parole chiave quali mercato, qualità e sociale che delineano l attività di un azienda aperta alle leggi della concorrenza, nella consapevolezza dell alta responsabilità sociale del suo operato; - sono impegnate a fornire alla propria clientela servizi qualitativamente sempre migliori sia a bordo treno che di accoglienza nelle stazioni; - considerano fondamentale nell elevazione degli standard di qualità in particolare per i servizi di stazione, offerti a tutti i cittadini, concorrere a fornire risposte concrete alle diverse situazioni di disagio sociale presenti nelle aree ferroviarie soprattutto nei grandi centri urbani;
6 l obiettivo principale è pertanto strutturare comuni iniziative tra le Ferrovie dello Stato e gli Enti Locali, ciascuno con proprie risorse, assumendo le stazioni come parte integrante della città. A tal fine le parti convengono e sottoscrivono quanto segue: ARTICOLO 1 Oggetto Le parti si impegnano a estendere e consolidare la presenza nelle aree ferroviarie di strutture che agevolino la conduzione di interventi a sostegno dell emarginazione sociale da parte dell ente locale o altre entità operanti d intesa con esso. Le parti potranno altresì elaborare e concordare progetti specifici di sostegno, recupero e accompagnamento del disagio per fronteggiare e dare risposte concrete alle diverse esigenze provenienti dalle specifiche tipologie dell emarginazione, nonché di monitoraggio delle stesse. La metodologia adottata è quella di delineare un sistema di interventi decentrati finalizzato all intercettazione precoce della domanda di assistenza, in un ottica di prevenzione. ARTICOLO 2 Attività nelle aree ferroviarie Possono essere ipotizzati diversi modelli operativi dai più elementari ai più complessi, anche oggetto di accordi locali tra le strutture territoriali del Gruppo FS e gli Enti Locali, fermo restando che i percorsi base sono di fatto riconducibili alle seguenti azioni: 1. sensibilizzazione e formazione sulle problematiche sociali di base di tutte le realtà produttive e lavorative presenti nelle stazioni;
7 2. mappatura dei bisogni, anche partendo da target specifici sui quali l ANCI è già impegnata, quali i richiedenti asilo e i rifugiati, anche attraverso l elaborazione di progetti specifici; 3. costituzione di help center, dotati di banca dati e connessione in rete telematica con i servizi e le risorse della città, attrezzati per raccogliere e fornire informazioni, nonché avviare le diverse situazioni di disagio verso le opportune strutture cittadine collegate alla rete di servizi sociali elaborata dall amministrazione comunale locale (servizi di emergenza sociale, servizi di accoglienza residenziale e semiresidenziale, servizi di segretariato sociale, servizi territoriali, etc.); 4. realizzazione di attività di sollievo di primo livello (centri diurni): momenti di primo intervento per bisogni elementari (bagni, pasti, eventuali spazi sosta, deposito, distribuzione di generi di prima necessità o anche di giornali, riviste, etc.); 5. realizzazione di attività di secondo livello: centri di semi - residenzialità per avviare progetti complessi di recupero (formazione, avviamento al lavoro, inserimento sociale) dei soggetti presi in carico. ARTICOLO 3 Risorse Un gruppo di lavoro tecnico costituito da 4 esperti nominati pariteticamente da ANCI e FS provvederà a definire un piano di lavoro annuale, con indicazione specifica delle relative fonti di finanziamento, contenente l esplicitazione delle azioni di cui agli artt. 1 e 2 del presente accordo. Tale gruppo di lavoro dovrà valutare e convalidare la fattibilità dei progetti di sostegno e accompagnamento delle varie tipologie del disagio elaborati sia in sede centrale che territoriale. Le risorse necessarie per l attuazione delle iniziative derivanti dal protocollo in oggetto saranno gestite in modo da ottimizzare il rapporto tra i flussi finanziari impiegati ed i risultati ottenuti ARTICOLO 4 Monitoraggio Le parti realizzeranno congiuntamente interventi di monitoraggio e valutazione sull applicazione del presente accordo e sulle ricadute a favore delle persone emarginate delle azioni intraprese a livello territoriale, anche al fine di diffondere e condividere con altri enti e
8 strutture le esperienze avviate. A tal fine sarà costituito un Osservatorio sul Disagio e la Solidarietà, con sede a Roma Termini, che coordinerà il monitoraggio avvalendosi delle nuove tecnologie multimediali. ARTICOLO 5 Azioni di promozione e diffusione Le parti si impegnano a diffondere presso le proprie organizzazioni e strutture territoriali i contenuti del presente accordo al fine di favorire la stipula di intese a livello locale da questo scaturenti. Roma, ANCI Il Presidente Leonardo Domenici FERROVIE DELLO STATO Il Presidente e Amministratore Delegato Elio Catania