Dematerializzare, diffondere, potenziare, conservare



Documenti analoghi
La gestione del materiale didattico e di ricerca: problemi e soluzioni

dal BIG DEAL all OPEN ACCESS

L Open Archive e il suo sviluppo nell Università di Verona. Maria Gabaldo 1 febbraio 2013

Unipi EPrints, l'archivio istituzionale dell'università di Pisa

Università degli Studi di Bergamo Policy sull accesso aperto (Open Access) alla letteratura scientifica

Policy di Ateneo per l accesso aperto (Open Access) alla letteratura scientifica

P.O.R. SARDEGNA MISURA 3.13 ALLEGATO A. SCHEDA PROGETTO per la creazione di BIBLIOTECA SCIENTIFICA REGIONALE

Policy di Ateneo sull Accesso aperto (Open Access) alla letteratura scientifica

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

LA FORMAZIONE E LA CONSERVAZIONE DELLA MEMORIA DIGITALE

NOTIFICAZIONE E PUBBLICITÀ LEGALE DEGLI ATTI NELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIGITALE

POLITICHE DI ATENEO SULL ACCESSO APERTO (OPEN ACCESS) AI PRODOTTI DELLA RICERCA SCIENTIFICA

Definizione di una policy per l archivio istituzionale ISS

REGOLAMENTO PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALBO PRETORIO ONLINE

POLICY SULL ACCESSO APERTO (OPEN ACCESS) ALLA LETTERATURA SCIENTIFICA

MetaMAG METAMAG 1 IL PRODOTTO

Politecnico di Torino. Porto Institutional Repository

Allegato A REGOLAMENTO RELATIVO ALLA PUBBLICAZIONE, ALLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E AL RIUTILIZZO DEI DATI PUBBLICI (OPEN DATA)

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente

Pubblicare a Roma Tre

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI

Harvesting delle tesi di dottorato delle Biblioteche Nazionali tramite DSpace

La dematerializzazione della documentazione amministrativa: situazione e prospettive

Protocollo di metadata harvesting OAI-PMH Lavoro pratico 2

COMUNE DI BOVEZZO Provincia di Brescia

Comune di Lograto. Provincia di Brescia

Il ciclo dell informazione scientifica ed il ruolo dei professionisti dell informazione

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta

DISCIPLINARE PER LA STIPULAZIONE DEI CONTRATTI IN MODALITÀ ELETTRONICA

Guida alla FATTURAZIONE ELETTRONICA

Linee guida per il Comitato Tecnico Operativo 1

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

LE FIGURE PROFESSIONALI PER LA CONSERVAZIONE DEGLI ARCHIVI DIGITALI

Gruppo Buffetti S.p.A. Via F. Antolisei Roma

Edok Srl. FatturaPA Light. Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Brochure del servizio

BOA: archivio della produzione scientifica dell Ateneo. di Bonaria Biancu

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

FORMAZIONE AVANZATA IL CONSERVATORE DEI DOCUMENTI DIGITALI

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

RISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015

Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA

Open Access e anagrafe della ricerca L esperienza al Politecnico di Torino. Maddalena Morando Sistema Bibliotecario - Politecnico di Torino

Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione

Lo schema complessivo con cui opera il servizio è quello rappresentato in figura. 1

Sessione Università - Introduzione. Editoria scientifica e nuove tecnologie. L innovazione come necessità e come opportunità

LE PUBBLICAZIONI IN OPEN ACCESS VERSIONI, VALIDAZIONE E VALUTAZIONE. Francesca Valentini. (Università di Trento. SBA. Progetto Casa editrice)

DOCUMENTI INFORMATICI, POSTA CERTIFICATA E DEMATERIALIZZAZIONE

L archivio di impresa

EXPLOit Content Management Data Base per documenti SGML/XML

Manuale Utente del Portale CA. Prerequisiti per l Attivazione della Firma Digitale su CNS/CRS. Sistema Operativo Windows

Intervento al Corso Università digitale. Filippo D Arpa. 14 Novembre 2011

COMUNE DI BARASSO (Provincia di Varese)

Il progetto OpenAIRE in breve

La Digitalizzazione in Regione Lombardia

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

A chi è rivolta la FatturaPA

GESTIONE DEI DOCUMENTI, DEI DATI E DELLE REGISTRAZIONI

A. Nesti A.M. Fino. C. Villani REGISTRO DELLE MODIFICHE REVISIONE DESCRIZIONE EMISSIONE. Prima emissione 14/07/2014

Il documento informatico nel Comune di Cuneo. Francesca Imperiale Settore Segreteria Generale Servizio Archivio Comune di Cuneo

SCHEMA DI DELIBERAZIONE

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

PIANO PER LA SICUREZZA DEI DOCUMENTI INFORMATICI

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Attività relative al primo anno

RICERCA DELL INFORMAZIONE

Determinazione n. 564 del 31/03/2014

Digitalizzazione dei Documenti. Il software Archidigi.

Scuola Digitale. Manuale utente. Copyright 2014, Axios Italia

Modello OAIS. Modello di riferimento. Il Modello. Prof.ssa E. Gentile a.a Un modello di riferimento dovrebbe descrivere:

CONTRIBUTI COMUNITARI E NAZIONALI PER IL FINANZIAMENTO DI PROGETTI DEL CONSORZIO

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it

[ PIANO DI ADEGUAMENTO SITO WEB ]

L architettura del sistema può essere schematizzata in modo semplificato dalla figura che segue.

CitySoftware SEGRETERIA DELIBERE DETERMINE ALBO PRETORIO. Info-Mark srl

Manuale di Conservazione

MANUALE DI CONSERVAZIONE

Un portale per l editoria medico-scientifica italiana

VQR Istruzioni per la presentazione dei prodotti alla valutazione GEV 10 Scienze dell Antichità, Filosofico- Letterarie e

La pubblicazione online degli elaborati tecnici degli strumenti urbanistici

GLOSSARIO/DEFINIZIONI

Magazzini Digitali, NBN, BNCF in Google Books

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO

L evoluzione dei prodotti e dei servizi finanziari della CDP VOL - Valorizzazione On Line

Cos è la FatturaPA. Come creare una fattura elettronica con Fattura Facile (creazione del file XML)

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 177 del

Faber System è certificata WAM School

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE

GLOSSARIO/DEFINIZIONI

Un piano nazionale per l accesso aperto dopo la dichiarazione di Messina

137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO ON LINE

Master Responsabile di Archivi Digitali

GLI AVVOCATI E LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Visto Visto Visto Visto Visto Visto Visto Vista

Manuale Utente Albo Pretorio GA

lem logic enterprise manager

DATABASE. A cura di Massimiliano Buschi

LA SOLUZIONE. EVOLUTION, con la E LA TECNOLOGIA TRASPARENTE IL SOFTWARE INVISIBILE INVISIBILE ANCHE NEL PREZZO R.O.I. IMMEDIATO OFFERTA IN PROVA

Transcript:

Dematerializzare, diffondere, potenziare, conservare Progetti e realizzazioni digitali all Università di Trento Francesca Valentini 1

INDICE INTRODUZIONE : Timeline e obiettivi PRIMA PARTE : TESI DI DOTTORATO (e Prodotti della ricerca) a. Cos è l Open Access e i nuovi vincoli per la ricerca (inter)nazionale b. Scopi, vantaggi e caratteristiche tecniche dell Open Access c. Le tesi di dottorato in Open Access SECONDA PARTE : TESI DI LAUREA a. La situazione attuale: principali criticità b. Il progetto: vantaggi (e alcune criticità) 2

INTRODUZIONE : TIMELINE E OBIETTIVI PhD 2002 2008 Laurea 1998 2012 2004 2010 3

PRIMA PARTE : TESI DI DOTTORATO (e Prodotti della ricerca) a. Che cos è l Open Access e i nuovi vincoli per la ricerca (inter)nazionale b. Scopi, vantaggi e caratteristiche tecniche dell Open Access c. Le tesi di dottorato in Open Access 4

PRIMA PARTE : TESI DI DOTTORATO (e Prodotti della ricerca) a. Che cos è l Open Access e i nuovi vincoli per la ricerca (inter)nazionale 5

Cos è l Open Access? Open Access (OA) significa accesso via web libero, immediato e senza restrizioni ai risultati referati e ai dati della ricerca. Per 'open access' a questi prodotti scientifici si intende la loro libera disponibilità su internet, permettendo a ciascun utente di leggere, scaricare, copiare, usare, distribuire, stampare, trasmettere e mostrare pubblicamente l opera rielaborare e distribuire eventuali opere derivate su qualsiasi mezzo digitale e per ogni scopo responsabile, il tutto nel rispetto della corretta attribuzione e della menzione dell'autore cercare, linkare al full text di questi articoli, indicizzare, passarne i dati al software, o usarli per ogni altro scopo legale senza altre barriere finanziarie, legali o tecniche da quelle inseparabili dall accesso a internet. 6 La sola restrizione sulla riproduzione e la distribuzione, e il solo ruolo per il copyright in quest ambito, dovrebbe riguardare il mantenimento del controllo dell autore sull integrità dell opera e il diritto di essere riconosciuto e citato correttamente.

Due gradi e due strade per l Open Access GRADO GRATIS - accesso online gratuito GRADO LIBRE - libero accesso online più alcuni diritti di utilizzo aggiuntivi, spesso garantiti attraverso l utilizzo di varie specifiche licenze Creative Commons (vedi oltre) STRADA D OROD - pubblicare opere ab origine su basi di Accesso Aperto STRADA VERDE 7 - (auto-)archiviare in repositories open access articoli pubblicati e referati (S. Harnad)

Tipi di archivi OA (Strada verde) Istituzionali costituiscono un luogo online ove raccogliere, conservare e disseminare -- in forma digitale le opere dell intelletto prodotte da un istituzione, in particolare un ateneo o ente di ricerca. Disciplinari si tratta di collezioni digitali contenenti opere di autori accademici relativi a una particolare area disciplinare (fisica, economia, informatica, ecc.). 8

Referaggio (peer review) L Open Access è assolutamente compatibile con il referaggio o peer-review: Archivi aperti (= Repositories) non richiedono obbligatoriamente la peer review ma parte del loro contenuto può essere referato (ad es.: post-print editoriali). (La maggior parte del)le Riviste Open Access sono referate. 9 12 marzo 2014 DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale

Alcune definizioni Eprints (termine generico) : versioni digitali degli articoli, prima o dopo il referaggio e/o la pubblicazione Preprints : versioni degli articoli prima del referaggio (peer-review) Postprints : versioni degli articoli dopo il referaggio (non necessariamente con il layout originale della casa editrice) Corrigenda : elenco delle variazioni che distinguono un preprint privo di referaggio da un postprint referato (elenco che può essere archiviato insieme al preprint se la casa editrice non permette l archiviazione del postprint). 10

Unitn per l Open Access Ha sottoscritto la Berlin Declaration [22-10-2003] ( traduzione italiana ) attraverso la Dichiarazione di Messina [04-11-2004] (traduzione inglese) gestisce dal 2003 l'archivio istituzionale per la ricerca Unitn-eprints Research gestisce dal 2008 l'archivio istituzionale per le Tesi di dottorato Unitn-eprints PhD partecipa al Gruppo di lavoro Open Access della Commissione Biblioteche della CRUI, per il quale ha collaborato alla stesura di Linee Guida e Raccomandazioni in tema di Accesso Aperto : - Guidelines for institutional archives - Open Access Journals: Guidelines - OA, research evaluation and assessment: Guidelines 11 ha emanato una policy di ateneo in materia di Open Access [29-01-2014] 12 marzo 2014 DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale

Unitn-eprints Research (2002)

I nuovi vincoli per la ricerca - 1 Legge 7 ottobre 2013n. 112 I commi 2, 3 e 4 dell art. 4 della legge 7 ottobre 2013, n. 112 (G.U. n.236 del 8-10-2013) che ha convertito con modificazioni il decreto legge 8 agosto 2013, n. 91 Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo prevedono che i soggetti pubblici preposti all erogazione o alla gestione dei finanziamenti della ricerca scientifica adottino le misure necessarie per la promozione dell accesso aperto ai risultati della ricerca finanziata per una quota pari o superiore al 50 per cento con fondi pubblici, quando documentati in articoli pubblicati su periodici a carattere scientifico che abbiano almeno due uscite annue. Bando SIR2014 (Scientific Independence of Young Researchers, ex FIRB) L art. 9 del Decreto Direttoriale 23 gennaio 2014 n. 197prevede che ciascun Principal Investigator debba garantire l'accesso aperto (accesso gratuito online per qualsiasi utente) a tutte le pubblicazioni scientifiche 'peer-reviewed' relative ai risultati ottenuti nell'ambito del progetto. Open Acces Pilot in FP72008 (Special clause 39) La clausola 39 prevedechei beneficiaries shall deposit an electronic copy of the publishedversion or the final manuscript accepted for publication of a scientific publication relating to foreground published before or after the final report in an institutional or subject-based repository at the moment of publication.

I nuovi vincoli per la ricerca - 2 Open Access Guidelines for researchers funded by the ERC (European Research Council) 2012 (revised Oct. 2013) The ERC therefore supports the principle of open access to the published output of research as a fundamental part of its mission. Accordingly, the European Research Council:requests that an electronic copy of any research article, monograph or other research publication that is supported in whole, or in part, by ERC funding be deposited in a suitable repository immediately upon publication. Open access should be provided as soon as possible and in any case no later than six months after the official publication date. For publications in the Social Sciences and Humanities domain a delay of up to twelve months is acceptable. H2020 (Horizon 2020) Multi-beneficiary General Model Grant Agreement (2013) L articolo 29.2 prevede obbligatoriamente che [e]ach beneficiary must ensure open access (free of charge, online access for any user) to all peer-reviewed scientific publications relating to its results ; l articolo 29.3 estende come progetto pilota opzionale il deposito in accesso aperto anche ai dati della ricerca. Policy di ateneo sull accesso aperto (Open Access) alla letteratura scientifica (2014) La policy, approvata il 29 gennaio 2014, sottolinea che l ateneo promuove l attuazione del principio dell accesso aperto (Open Access) e istituisce una Commissione di Ateneo sull Open Access, coadiuvata da un Gruppo di lavoro. Gli articoli 6 e 7 stabiliscono il deposito (inizialmente ad accesso chiuso e, in seguito a controllo e gestione dei diritti di proprietà intellettuale, ad accesso aperto) dei contributi della letteratura scientifica da parte degli autori afferenti a Unitn.

PRIMA PARTE : TESI DI DOTTORATO (e Prodotti della ricerca) b. Scopi, vantaggi e caratteristiche tecniche dell Open Access 15

Perché l Open Access? Perché bisogna pagare più volte per la ricerca finanziata con fondi pubblici? Occorre riaffermare il diritto alla ricerca per docenti e studenti. 16

Il ciclo della ricerca e i suoi prodotti 17

L Open Access e i problemi di chi fa ricerca 18

Aumento dei costi di abbonamento alle riviste accademiche 12 marzo 2014 DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale 19

http://metablog.sbafirenze.it/2009/04/forte-impulso-allopen-access-dal-presidente-obama/ http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/ http://ukpmc.ac.uk/europepmc 20

Effetti collaterali (positivi) dell OA Più ampia e rapida disseminazione dei prodotti della ricerca maggiore impatto dei prodotti della ricerca sulla comunità accademica (inter)nazionale di riferimento più facile e immediato uso dei, e accesso ai, prodotti della ricerca maggiore visibilità per i prodotti della ricerca di ciascun autore e della sua istituzione di appartenenza controllo da parte dell autore sulla sua proprietà intellettuale e sulle sue pubblicazioni 21 12 marzo 2014 DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale

Disseminazione, versioni: problemi Qual è l iter di una pubblicazione scientifica, oggi? Quali e quante sono le sue versioni? Come affrontano il problema delle versioni gli stakeholders (autori, istituzioni di ricerca, organi di valutazione, gestori di archivi, sviluppatori di software, utenti finali, )? Quale versione è (può essere/deve essere) oggetto di valutazione della ricerca? 22

Maximized Research Access and Impact Through Self-Archiving 12-18 Months 2 3 Impact cycle begins: Research is done Refereed Post-Print Accepted, Certified, Published by Journal Researchers write pre-refereeing refereeing Pre-Print Submitted to Journal Pre-Print reviewed by Peer Experts Peer- Review Pre-Print revised by article s Authors Researchers can access the Post-Print if their university has a subscription to the Journal Pre-Print Print is self- archived in University s Eprint Archive Post-Print Print is published in open- access journalor or in toll-acccess journal and self-archived in University s Eprint Archive New impact cycles: Self-archived research impact is greater (and faster) because access is maximized (and accelerated) New impact cycles: New research builds on existing research by Tim Brody, Stevan Harnad (Southampton University)

Quante versioni? Quali versioni? Pre-print Copyright 2008 LSE, VIF Project Post-print (versione dell autore) Post-print (versione dell editore) 24

altre versioni LiquidPub (Liquid Publications: Scientific Publications meet the Web) Transient Outputs and outputs with changing research content Blog-like Wiki-like 25

ancora altre versioni Versions of Eprints: a User s Requirements Study and Investigation of the Need for Standards (London School of Economics) 59 % degli autori produce diverse tipologie di documenti, in diverse versioni, presentati in diversi stadi di ricerca 26

e ancora altre versioni Working Paper Articolo Versione 1 Work in progress Capitolo Versione 2 Preprint AUTORE Working Paper Conference Paper Versione n Articolo Capitolo 27 Powerpoint COAUTORE Working Paper

Alcuni progetti di studio sulle versioni RIVER (relazione tra le versioni) VERSIONS (tipologie di prodotto,oggetti,versioni) NISO/ALSPS (versioni degli articoli su rivista) VIF (consigli pratici e raccomandazioni) FRBR (descrizione delle versioni individuali) RIDIR (identificatori persistenti) 28

VIF Version Identification Framework Finanziato da JISC Repositories and Preservation Programme si è sviluppato da luglio 2007 a maggio 2008 ha evidenziato i problemi relativi alle versioni, fornendo una guida ai gestori di archivi istituzionali, agli sviluppatori di software e ai creatori di contenuti scientifici DEFINIZIONE di versione: A 'version' is a digital object (in whatever format) that exists in time and place and has a context within a larger body of work 29

Versioni e stakeholders oggi - 1 2007 VIF User Requirements Survey - 100 professionisti dell informazione addetti alla gestione degli archivi aperti - 70 autori accademici 70% repository managers non usa un sistema di identificazione delle distinte versioni 30 44 % autori ritiene importante segnalare esaustivamente qual è la versione migliore di un prodotto scientifico 55 % autori conserva solo le revisioni maggiori 43 % autori diversifica le versioni ricorrendo solo a diversi titoli convenzionali (es.: prima bozza, seconda revsione ) 64 % autori vorrebbe archiviare nelle IR solo l ultima e più completa versione

Versioni e stakeholders oggi - 2 Gli attuali software per IR gestiscono le versioni in modo diverso (es. Fedora distingue meglio le nuove versioni dalle precedenti; EPrints gestisce meglio il collegamento tra le diverse versioni) 31 Gli attuali software per IR sono ancora progettati per gestire soprattutto oggetti digitali testuali

32 Pubblicazioni scientifiche, diritti d autore ed Open Access (Trento, 20 giugno 2008) F. Valentini (Unitn. SBA. Progetto Casa editrice)

VIF Raccomandazioni per gli archivi 33 Definire una policy chiara in merito alle versioni degli e- prints inserire informazioni sulle versioni nei metadati descrittivi usare copertine per gli e-prints uniformare il nome dei file inseriti in archivio rendere chiare le informazioni sulla versione per l utente finale

VIF Raccomandazioni per gli sviluppatori 34 Assicurarsi che il software riesca a gestire più di una versione utilizzare una struttura FRBR (relazione tra le singole versioni) permettere l immissione di metadati relativi alle versioni sia nell interfaccia autore (autoarchiviazione) che in quella amministrativa facilitare la ricerca di titoli simili tra loro all interno dell archivio per evitare duplicazioni consentire l esportazione e l importazione di metadati più ricchi utilizzando il Dublin Core

VIF Raccomandazioni per gli autori Assicurarsi che tutte le versioni riportino l autore, il titolo e l ultima data di revisione mantenere traccia di quali versioni sono state diffuse e dove sono state rese pubbliche assicurarsi che il nome del file sia parlante e contenga un riferimento alla versione numerare le differenti versioni usare ogni opportunità per inserire nell oggetto informazioni sulla versione 35 ricordare che l autore è sempre la fonte più autorevole per fornire ai gestori degli archivi le informazioni sulle versioni

VIF - Identificare le versioni numerazione cronologia tassonomie sistema misto, in ossequio alle peculiari esigenze di ogni disciplina scientifica 36

Roadmap (MIUR, CRUI, atenei, autori, ) 37 1. abolizione dei preconcetti (Open Access non è bassa qualità né mancanza di referaggio) 2. estensione della valutazione alle pubblicazioni OA peerreviewed 3. raccomandazione/obbligo creazione repository in ciascun ateneo 4. interoperabilità tra IR di ateneo, strumenti di governance dell ateneo, database ministeriali e anagrafe nazionale 5. raccomandazione/obbligo metadati standard 6. raccomandazione/obbligo informazioni standard sulle versioni 7. individuazione e indicazione della/e versione/i da valutare 8. standardizzazione CV

OAI Protocol for Metadata Harvesting (OAI-PMH) L Open Access Initiative Protocol for Metadata Harvesting è un insieme di regole che definiscono la comunicazione tra sistemi, al fine di eseguire l harvesting (portare tutti i dati in un unico posto ) dei record contenenti metadati provenienti da archivi/repositories. I dati sono descritti tramite Dublin Core non qualificato, sufficientemente flessibile per fornire un livello minimo (e pertanto molto efficace) di interoperabilità; il protocollo OAI- PMH viene usato per massimizzare l esposizione dei metadati provenienti dalle diverse fonti, che vengono aggregati in un unico database da cui sono forniti i servizi. L OAI-PMH è basato su un architettura client-server, nella quale gli "harvester" (service provider) richiedono (emettendo richieste OAI-PMH) alle "repositories" (data provider) le informazioni sui record aggiornati. Il protocollo si basa sugli standard open HTTP (Hypertext Transport Protocol) e XML (Extensible Markup Language). 38

http://www.jbi.hio.no/bibin/dill/summer_school/2011/oai_architecture.png 39 http://ariadne.cs.kuleuven.be/lomi/images/thumb/1/1f/oai-pmhoverview.png/300px-oai-pmh-overview.png

Disseminazione / Conservazione a l.t. 40 http://www.coffingco.com/solutions/longtermpreservation/tabid/89/default.aspx

Conservazione a breve termine Strategie di preservazione: Refreshing (trasferimento di dati tra due supporti digitali dello stesso tipo; ed. es., da CD a CD) Migrazione (conversione delle risorse da un formato a un altro (es. da.doc a.pdf), da un sistema operativo ad un altro o da un linguaggio di programmazione ad un altro. Il rischio di perdere alcuni tipi di funzionalità si limita utolizzando formati flessibili come l'xml) Duplicazione (replication: creazione di copie dei dati su più sistemi. Aggira i crash, l alterazione intenzionale o accidentale, le catastrofi ambientali) Emulazione (duplicazione delle funzionalità di un sistema obsoleto) Utilizzo dei metadati Oggetti digitali certificati che possono garantire la loro stessa autenticità 41

Conservazione a lungo termine 42 consente di preservare l accessibilità, l usabilità, l autenticità e il reperimento del materiale digitale include la preservazione di materiali born-digital senza una controparte cartacea include la preservazione di materiali in forma digitale che cambiano il loro contenuto nel tempo deve essere considerato un processo in continua evoluzione deve essere un processo assistito dall'inclusione di metadata di preservazione i mezzi entro cui sono conservate le informazioni sono più vulnerabili al deterioramento fisico e a catastrofi naturali (Disaster Recovery Plans). problema dell'accesso a lungo termine a causa dell obsolescenza digitale

PORTICO (2002) - 1 conservazione dei contenuti a lungo termine strategie di migrazione basate sul formato identificazione dei metadati-chiave per la conservazione all inizio del processo si tratta di un dark archive il contenuto viene migrato solo quando è necessario 43

PORTICO (2002) - 2 http://www.portico.org/digital-preservation/ 44

CLOCKSS (2009) - 1 http://www.clockss.org/clockss/how_clockss_works not-for-profit joint venture between the world s leading academic publishers and research libraries 45 1. Publisher (adds to its website a CLOCKSS-provided permission statement that will tell the crawlers what content is available for collection) CLOCKSS (crawlers) have system access to presentation (HTML pages) or source files (minimally formatted content used internally placed on a designated FTP site) 2. Special CLOCKSS boxes located at Rice, Indiana, and Stanford Universities ingest the content the publisher made available.

CLOCKSS (2009) - 2 3. Each CLOCKSS box (preservation machines, with storage and audit functions) verification process to confirm that their versions of the content are identical to each other. This establishes the authoritative version of the content. 4. Preservation through a system of audit and repair: CLOCKSS boxes continually communicate over the Internet to audit the content they are preserving. If content in one CLOCKSS box is damaged/ incomplete, that CLOCKSS box is repaired based on other CLOCKSS boxes' holdings and/or by referring to the publisher's original presentation files. This avoids boxes individual back up. 46

CLOCKSS (2009) - 3 CLOCKSS = CLOCKSS = Controlled LOCKSS (1998), Lots Of Copies Keep Stuff Safe (http://www.lockss.org) 5. Trigger event: CLOCKSS Board decides to release the content from the archive; content is automatically migrated to the newest format and is copied from the CLOCKSS boxes to a publicly available web server at a CLOCKSS host organization (currently the EDINA Data Center, University of Edinburgh, and Stanford University), where it becomes freely available (or via Open URL's through CrossRef or local library link-resolvers). 47

PRIMA PARTE : TESI DI DOTTORATO (e Prodotti della ricerca) c. Le tesi di dottorato in Open Access 48

Tesi PhD in OA: strumenti e policy Linee Guida CRUI sulle tesi di dottorato in OA Università che applicano le Linee Guida della CRUI su tesi di dottorato in OA Declaratoria (disclaimer) deposito tesi in Unitn-eprints PhD Regolamento Scuole di dottorato in Unitn Deposito obblgatorio e harvesting automatico Tesi di dottorato e diritto d autore 49 Tesi di dottorato e copyright

Archivi/portali di tesi di dottorato DART Europe E-Thesis Portal Dutch academic research results Cream of Science presenta la ricerca scientifica prodotta nei Paesi Bassi Promise of Science permette di cercare e accedere in modo semplice alle tesi di dottorato discusse nei Paesi Bassi LOT (Netherlands Graduate School of Linguistics) Networked Digital Library of Theses and Dissertations Union Catalog e Google. 50 12 marzo 2014 DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale

Unitn-eprints PhD (2008)

Unitn-eprints PhD (2008) - numeri

Deposito obbligatorio (Firenze, Roma, Trento) L 15 aprile 2004, n. 106 Regolamento attuativo: D.P.R. 3 maggio 2006, n. 252 Tramite il semplice upload della tesi in Unitneprints PhD, viene espletato l obbligo di deposito nelle Biblioteche Nazionali Centrali (harvesting automatico) 53 Progetto deposito obbligatorio tesi di dottorato Progetto deposito obbligatorio risorse native digitali

54

Deposito legale PhD : ricevute - file.csv semestrale 55

SECONDA PARTE : TESI DI LAUREA a. La situazione attuale: principali criticità b. Il progetto: vantaggi (e alcune criticità) 56 12 marzo 2014 DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale

SECONDA PARTE: TESI DI LAUREA a. La situazione attuale: principali criticità 57 12 marzo 2014 DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale

C A R T A C E O M A N U A L E CARTACEO da MANUALE a DIGITALE da ELETTRONICO a DIGITALE da DIGITALE a DIGITALE da DIGITALE a DIGITALE 58

59

Criticità - chi si occupa di verificare che il documento corrisponda a quello che dovrebbe essere? - la verifica avviene a valle, al momento di catalogare e archiviare il documentotesi; la verifica andrebbe fatta a monte, cioè immediatamente e, vista l'incidenza dei casi di documenti non validi, prima dell auspicabile protocollazione; - interventi correttivi sui documenti stessi, in accordo alla Direzione Didattica e Servizi agli Studenti (es. trasformazione di documenti.doc in documenti.pdf, creazione di un unico file.pdf da più file, aggiunta del frontespizio); - gestione di tutti i casi non correggibili (CD vuoti, illeggibili, con contenuti diversi dalla tesi) con mantenimento di un archivio di tutti i casi con relative problematicità, contatto con uffici Supporto Studenti che contattano poii laureati, attesa sostituzione dei documenti (quando avviene). 60 - Alcune statistiche: in accordo con Direzione Didattica e Servizi agli Studenti, modifica del 20% dei file, segnalazione del 10 % di casi non correggibili, archiviazione del 10% di documenti errati (sul frontespizio anno accademico scorretto), mancata archiviazione documenti per circa un 2%.

SECONDA PARTE: TESI DI LAUREA b. Il progetto: vantaggi (e alcune criticità) 61 12 marzo 2014 DRSBA. Ufficio Anagrafe della ricerca, Archivi istituzionali e supporto editoriale

LINEE GUIDA UNI-DIG (2012) - 1 CAP. 7 - DIGITALIZZAZIONE TESI DI LAUREA APPENDICE E - ALLEGATO TECNICO ALLE LINEE GUIDA SULLA DIGITALIZZAZIONE DELLE TESI DI LAUREA Documento di Microsoft Word http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/spacesstore/a6a7973 b-0136-48dd-9721-1699f7ea6bcf/adozione_linee_guida_universita_digitale.pdf 62

LINEE GUIDA UNI-DIG (2012) - 2 Le tesi di laurea e di dottorato sono documenti giuridicamente rilevanti secondo la definizione del dpr 445/2000 (articolo 1, comma 1, lettera a) Si sottolinea infatti che non è possibile prescindere dalla natura bidimensionale delle tesi (documento amministrativo all interno del procedimento finalizzato al conseguimento del diploma di laurea e opera originale dell intelletto soggetta alla tutela per il diritto d autore) e che oltre ai nodi della validità giuridica e della conservazione delle tesi è indispensabile affrontare il problema della disseminazione e degli aspetti correlati alla proprietà intellettuale. (p. 41) 63

LINEE GUIDA UNI-DIG (2012) - 3 [ ] ai sensi degli articoli 20 e 21 del CAD [ Codice di Amministrazione Digitale ] e con i risultati della ricerca internazionale e degli standard di settore in materia di archivi digitali, è necessario che siano documentati e accertabili in fase di formazione e di conservazione: 64 - identificabilità dell autore (firme elettroniche, username/password di autenticazione) - data certa in grado di assicurare al documento nella sua forma finale un riferimento temporale opponibile a terzi (registrazione di protocollo, marca temporale informatica, posta certificata, ) - contenuto immodoficabile e stabile (valori di impronta/checksum gestiti all interno del sistema di gestione documentale) - persone che intervengono nel procedimento: docente relatore, presidente e componenti della commissione di laurea; le responsabilità [ ] devono essere documentate e verificabili; devono essere pertanto gestite anche dal sistema di gestione doc umentale) - contesto amministrativo e documentario: (ateneo, facoltà, corso di laurea, intitolazione, anno accademico e data di discussione della tesi, [ ] intitolazione del dottorato e del relativo ciclo, [ ] nome del tutor, indicazioni dei componenti della commissione d esame finale, eventuale indicazione di embargo (metadati descrittivi, amministrativi e gestionali) (p. 42-3)

Il nuovo progetto 65

Criticità 1. Livello di priorità 2. Sinergia 3. Obsolescenza 66

Contatti: GRAZIE! Dott. Francesca Valentini Responsabile Ufficio Anagrafe della Ricerca, Archivi istituzionali e Supporto attività editoriale Divisione Ricerca e Sistema Bibliotecario di Ateneo Università degli Studi di Trento Via Verdi, 8 I-38122 Trento Tel. + 39 0461 28 30 44 Fax + 39 0461 28 29 10 URL: http://portale.unitn.it/biblioteca/ 2014 Francesca Valentini, slides 1-67, all rights reserved 67