Istituto Comprensivo Statale J. Barozzi Via F. Bocconi, 17 20136 Milano. VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO D ISTITUTO del 21 novembre 2011



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Istituto Comprensivo Statale J. Barozzi Via F. Bocconi, 17 20136 Milano VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO D ISTITUTO del 21 novembre 2011 Il giorno 21 novembre 2011 alle ore 18,00 nei locali della Scuola Secondaria di I grado, Via Vittadini, 10, su convocazione della Presidente Candida De Bernardinis, si è riunito il Consiglio d Istituto. Risultano presenti: Candida De Bernardinis che assume la presidenza del Consiglio e inoltre: per la componente docenti: Musi, scuola dell infanzia; Cortiana, Curti, Pienti, scuola primaria; Capra, Mochi, scuola secondaria di I grado. Per la componente genitori: Giacomolino, Manghi, Saporito, Tummolo (ore 18,15), Tura, Zucchelli Per la componente ATA: Sozzi. Il Dirigente Scolastico: Prof. Lucio Benaglia. Assenti giustificati: Amendola, Rapanà, de Florio la Rocca Assenti ingiustificati: Pizzileo Ospiti: Antonio Balotta (D.S.G.A.) Alessandra Porati, Juanita Ceva Valla, Alberto Maghini, Stefano Maggi, Elisabetta Borgatti, Gisella Biffi, Piero Serini (genitori). Di seguito l ordine del giorno della seduta: 1. Approvazione verbale seduta precedente 2. Variazioni al programma annuale 3. Destinazione contributo a.s. 2011/2012 4. Assicurazione scolastica a.s. 2011/2012 5. Orario ricevimento segreteria per i docenti 6. Summer City Camp Giulio Romano/Vittadini 7. Autorizzazioni varie 8. Comunicazioni del Dirigente Scolastico 1 - APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA PRECEDENTE Viene esaminato il verbale della seduta del 10 ottobre 2011, la cui approvazione era stata rimandata alla seduta odierna per dare modo a tutti di leggere il documento. Oltre alle correzioni di Benaglia, Saporito e Tura, già pervenute prima della scorsa seduta, non sono arrivate altre segnalazioni. Pertanto, il verbale è approvato all unanimità. Viene data lettura del verbale della seduta del 27 ottobre 2011, comprendente le modifiche sulla bozza già richieste da Pienti e de Florio la Rocca. Il verbale viene approvato all unanimità. 2 VARIAZIONI AL PROGRAMMA ANNUALE Il D.S.G.A., dr. Balotta, illustra le principali variazioni al Programma Annuale. Dal quadro generale emerge sempre più evidente il problema - discusso ampiamente nel corso di quasi tutte le sedute del consiglio di un ormai cronica carenza di fondi, anche solo per il funzionamento quotidiano e l ordinaria amministrazione. A titolo esemplificativo, Balotta cita alcuni casi fra i tanti: l istituto ha dovuto eliminare il contratto di assistenza informatica sia per l aula informatica, sia per la segreteria, per mancanza di fondi. Inoltre, 1

ha un debito nei confronti dell ASL per le visite fiscali effettuate su richiesta del D.S. e non ancora liquidate. La somma pervenuta più di recente è pari a circa 300 euro ad integrazione dei fondi per la sicurezza, che comunque sono sempre irrisori: la cifra precedentemente stanziata non superava i 700 euro. Il DSGA si dichiara a disposizione di qualunque chiarimento, anche successivamente alla seduta del CdI e informa che tutta la documentazione relativa al programma annuale è disponibile e agli atti. Le variazioni vengono approvate con 14 favorevoli e 1 astenuto. DELIBERA nr. 140 Il Consiglio d Istituto delibera di approvare le variazioni al programma annuale Esercizio Finanziario 2011. 3 DESTINAZIONE CONTRIBUTO a.s. 2011/2012 La Presidente indica due dati utili dai quali partire per indirizzare la discussione: - l ammontare del Contributo Volontario aggiornato al 18 novembre, pari a 21.899 e suddiviso come segue: Plesso Bocconi: 9.985 Plesso Giulio Romano: 3.240 Plesso Vittadini: 7.189 Plesso Giambologna: 1.485 - le due delibere esistenti sul contributo volontario, approvate all unanimità dal consiglio d istituto (in carica nel mandato precedente) nella seduta del 15 gennaio 2007, che prevedono che: il 50% della somma versata da ciascun plesso sia destinata ad esigenze dell istituto e il rimanente 50% sia vincolato all utilizzo per progetti specifici del plesso stesso; per l ammissione alla gratuità vengano utilizzati criteri oggettivi, quali l ISEE e che venga costituito un fondo di solidarietà con i fondi rimasti dalla raccolta delle quote per l assicurazione o dal contributo volontario stesso. La Presidente ricorda, inoltre, che l istituto ha ancora un debito pari a 4.770 per il progetto Parole dette e non dette, dell interclasse delle quarte della scuola primaria. Alla luce di queste considerazioni, la giunta aveva proposto innanzitutto di saldare il debito relativo al progetto di cui sopra, considerando che l altro grosso ammontare precedentemente in sospeso le fatture da saldare alla coop Cresco per gli educatori degli alunni diversamente abili è stato liquidato e sono stati anche ufficialmente confermati i fondi promessi lo scorso mese solo verbalmente dal Comune, sempre per gli educatori. Il DSGA chiede per le gratuità la costituzione di un fondo specifico, con una chiara indicazione di massimale complessivo e pro-capite, in modo che i fondi siano certi e disponibili e la scuola sappia da dove attingere. Inoltre, informa che va rivista la prassi, fino ad ora adottata in alcune classi, secondo cui il rappresentante anticipa le somme necessarie a coprire le quote degli aventi diritto alle gratuità, utilizzando spesso il fondo cassa di classe, e poi riceve il rimborso dalla scuola. Balotta informa che il mandato di pagamento deve essere nominativo, a fronte di giustificativi di spesa e che quindi la cifra può essere ritirata solo dal soggetto titolare del diritto alla gratuità, cioè un genitore dell alunno. Pertanto, i pagamenti non possono essere fatti al rappresentante di classe. Non essendo possibile alcun anticipo di fondi da parte della scuola, ma solo un rimborso, Saporito sottolinea che però di fatto accade che in alcune classi l anticipo venga sostenuto 2

dal fondo cassa comune e poi rimborsato al genitore rappresentanti. Se la prassi fino a questo momento spesso adottata non può proseguire, bisogna trovare un modo per far sì che anche la famiglia che ha diritto alla gratuità entri nell ordine di idee che i fondi vanno prima anticipati, per poi ottenere il rimborso. Per questo motivo e considerate le prassi diverse tra classi, sollecita una comunicazione chiara ed univoca da parte dell istituto a tutti rappresentanti e soprattutto alle famiglie aventi diritto alla gratuità, in modo da uniformare i comportamenti. La proposta della giunta prevede ancora tre fasce ISEE: - al di sotto dei 6.500 euro: gratuità totale; - tra 6.500 e 8.000: semigratuità - nessuna agevolazione oltre gli 8.000 euro. In segreteria sono arrivate 61 richieste di gratuità; dalla documentazione pervenuta, considerando queste fasce, avremmo un ammontare complessivo di 47 aventi diritto alla gratuità, 45 dei quali sarebbero totali, 2 semigratuità. I rimanenti 14 non possono accedere all agevolazione, in quanto con ISEE superiore al massimo stabilito. La suddivisione per plesso secondo queste fasce sarebbe la seguente: - plesso Giambologna: 4 in prima fascia e 2 oltre il limite - plesso Bocconi: 9 in prima fascia, 3 oltre il limite - plesso Giulio Romano: 16 in prima fascia, 1 in seconda e 2 oltre il limite; - plesso Vittadini: 16 in prima fascia, 1 in seconda e 7 oltre il limite. Oltre alla suddivisione per fasce e all ammontare della quota da riconoscere a ciascuno, si discute anche su come gestire il meccanismo di copertura delle spese e rimborso. Escludendo categoricamente la possibilità di un anticipo ai genitori, il rimborso a posteriori può risultare difficile, nel caso in cui i genitori non siano disposti o non possano anticipare i fondi. Inoltre, molta attenzione va posta sul fatto che è necessario avere tutti i giustificativi per ottenere il rimborso. Balotta segnala che la scuola può evitare di far anticipare alcune somme ai genitori nel caso in cui si tratti di servizi pagati direttamente dall istituto e ad esso fatturati (ad esempio, i pullman per gli spostamenti), potendo pagare direttamente le quote degli eventuali alunni aventi diritto alla gratuità, ma questo significherebbe monitorare ogni uscita e ogni pagamento che coinvolga le famiglie per sapere quando sono interessati alunni con gratuità. Inoltre, il problema di alcune spese non viene risolto (ad esempio: biglietto tram, biglietto teatro), perché in quel caso non paga la scuola e non vi è fattura. Cortiana propone di istituire un fondo per le minute spese, per gestire queste uscite, ma anche questa soluzione non sembra possa coprire tutte le necessità. Mochi segnala che il plesso Vittadini non ha mai goduto della sua parte di contributo volontario per finanziare progetti specifici, che sono sempre stati pagati dalle famiglie. Attualmente, ad esempio, il progetto di educazione all affettività potrebbe essere finanziato dal contributo volontario. Alcuni consiglieri fanno notare che in passato la scuola secondaria di primo grado ha goduto dei fondi a lei spettanti, preferendo però destinarli al finanziamento delle gratuità. In sostanza, essendoci spesso state molte uscite d istruzione costose, il contributo volontario è sempre stato usato a copertura della gratuità per le gite. Inoltre, la Vittadini non ha mai avuto dei progetti per interclasse o almeno comuni a più classi, a differenza della scuola primaria, dove si è sempre cercato di finanziare con i fondi del contributo e con altri fondi della scuola almeno un progetto per interclasse. Per questo, non è mai stata chiesta da Vittadini la copertura dei progetti alla scuola. Infine, il D.S.G.A. invita a riflettere sull eventualità che il consiglio d istituto quest anno destini una parte, seppur minima, del contributo volontario per le spese ordinarie, vista la 3

situazione finanziaria in cui versa il comprensivo. È vero che lo scopo per cui è stato richiesto tale contributo è quello di finanziaria progetti che arricchiscano l offerta formativa, ma è anche vero che se mancano dei fondi essenziali per il normale funzionamento la scuola non può operare come dovrebbe e arriveremmo all assurdo che non potrebbe essere garantita nel migliore dei modi né l offerta di base né quella ulteriore. Ricorda ancora di aver dovuto tagliare una serie di contratti privi di copertura finanziaria, in quanto lo stanziamento per il funzionamento previsto lo scorso anno dal MIUR è stato inferiore a 10.000 euro totali: questa cifra avrebbe dovuto coprire tutte le esigenze della scuola. Questo ha comportato, come anticipato, la chiusura di numerosi contratti privi di copertura, quali ad esempio i contratti di assistenza software e hardware per tutti i laboratori e per la segreteria. Probabilmente, di questo passo non ci saranno neanche più i fondi per l acquisto del materiale di pulizia. Naturalmente, non si può pensare di destinare tutti i fondi al funzionamento e impoverire l offerta formativa, non solo perché non è corretto nei confronti dei genitori che hanno versato un contributo pensando che sarebbe stato destinato a progetti ulteriori, ma anche perché un eccessivo depauperamento rende la scuola meno interessante, meno appetibile e fa scappare le famiglie. È importante, quindi, anche capire quali siano le aspettative delle famiglie rispetto al POF e all utilizzo del contributo volontario. Mochi afferma che a suo parere i genitori sono sensibili ad una serie di iniziative, comprese le uscite didattiche e pertanto non possono che essere favorevoli al fatto che una quota anche consistente del contributo sia destinata a coprire le gratuità per tali gite. Tummolo dissente in parte e ricorda che nella lettera scritta ad inizio anno per richiedere il versamento del contributo si parla esplicitamente della destinazione della cifra raccolta al sostegno del funzionamento e dei progetti per arricchire la formazione degli studenti. Le gite, pur essendo citate nel POF come arricchimento culturale, come rilevato da anni, sono molto ambiziose e costose e finiscono per assorbire tutta la quota di contributo volontario. Pertanto, pur condividendo lo spirito di equità e supporto dei meno abbienti che sta dietro alla destinazione di fondi per le gratuità, non si può pensare di utilizzare tutta la cifra per i viaggi di istruzione, senza alcun altro progetto. Saporito concorda e ritiene che molti genitori siano di questo parere. Chiede la parola un genitore ospite, Gisella Biffi, per rafforzare il concetto che, come genitore, in effetti sarebbe più propensa a vedere che il contributo volontario venga destinato anche ad altri progetti di arricchimento del POF, oltre che alle gratuità per le uscite. Si discute sulla possibilità di rivedere le fasce proposte dalla giunta, in modo da inserire qualche altro alunno tra gli aventi diritto alla semigratuità: il tetto di 8.000 euro di ISEE sembra troppo basso. Vengono determinate le seguenti fasce: - al di sotto dei 6.500 euro: gratuità totale; - tra 6.500 e 10.000: semigratuità - nessuna agevolazione oltre 10.000 euro. Il numero di aventi diritto alla gratuità e alla semigratuità si modifica come segue: - plesso Giambologna: 4 in prima fascia,1 in seconda e 1 oltre il limite; - plesso Bocconi: 9 in prima fascia, 1 in seconda e 2 oltre il limite; - plesso Giulio Romano: 16 in prima fascia, 2 in seconda e 1 oltre il limite; - plesso Vittadini: 16 in prima fascia, 4 in seconda e 3 oltre il limite. La nuova struttura delle fasce ISEE viene deliberata all unanimità DELIBERA nr. 141 Il Consiglio d Istituto, al fine di destinare una quota del contributo volontario versato dai genitori alla copertura delle quote di gratuità richieste dalle famiglie, delibera che saranno ammesse alla gratuità, nella misura di cui alla delibera successiva, le famiglie che hanno 4

presentato regolare richiesta nel termine e che hanno un reddito ISEE inferiore ad 6.500,00, mentre saranno ammesse alla semigratuità le famiglie che hanno presentato richiesta nel termine e hanno un reddito ISEE ricompreso tra 6.500,00 ed 10.000,00. Per quanto riguarda la cifra da considerare come rimborso della gratuità, ci sono diverse proposte. Le semigratuità sarà sempre il 50% della gratuità presa come riferimento. Giacomolino propone le seguenti quote per quest anno: - scuola secondaria di prima grado: gratuità: 200 euro, semigratuità: 100 euro - scuola primaria: gratuità: 50 euro, semigratuità: 25 euro - scuola dell infanzia: gratuità: 30 euro, semigratuità: 15 euro Saporito propone di fissare una percentuale pari all 80% del tetto di spesa annuo per le gratuità e, come sopra, la metà per le semigratuità. Le cifre sarebbero: - scuola secondaria di primo grado: gratuità: 80% di 300 euro per le classi prime e seconde e 80% di 250 euro per le classi terze, vale a dire gratuità classi prime e seconde: 240 euro, semigratuità: 120 euro gratuità classi terze: 200 euro, semigratuità: 100 euro - scuola primaria: gratuità: 64 euro (80% del tetto di 80 euro), semigratuità: 32 euro - scuola dell infanzia: gratuità: 40 euro (80% del tetto di 50 euro), semigratuità: 20 euro In ogni caso, tutti i consiglieri concordano che la cifra rimanente, dopo aver decurtato la somma necessaria per saldare le fatture in sospeso per il progetto Parole dette e non dette dello scorso anno, sia destinata ad un fondo di solidarietà. Piero Serini, un genitore ospite, chiede la parola per proporre uno schema ulteriore, in cui la somma coperta dalla gratuità sia pari al 100% del tetto di spesa. In questo modo, si danno più risorse alle famiglie che necessitano del sostegno della scuola, riducendo però la quota che rimane all istituto. Tummolo propone che in ogni caso per la scuola dell infanzia sia deliberata una cifra che copra l intero tetto di spesa (50 euro per le gratuità e 25 per le semigratuità), dato che si tratta di cifre molto contenute, sia per quanto concerne il tetto sia per quanto riguarda il numero di famiglie aventi diritto. Vengono votate le tre proposte, tutte modificate considerando la gratuità del 100% per la scuola dell infanzia. La prima proposta riceve 1 voto favorevole, la seconda 11 voti favorevoli e la terza 2 voti favorevoli. Vi è un astenuto. DELIBERA nr. 142 Il Consiglio d Istituto delibera per l anno scolastico 2011 2012, preso atto dell importo complessivo del contributo volontario versato dalle famiglie alla data del 18.11.2011, che per la scuola primaria e secondaria di primo grado la misura del rimborso delle gratuità richieste dalle famiglie sia pari all 80% del tetto di spesa di cui alle delibere n.116 e 117 del 6.9.2011, e per la semigratuità sia pari al 40% del medesimo tetto, considerato per le classi prime e seconde della secondaria di primo grado un tetto medio annuale di spesa di 300,00 e per le classi terze il tetto di spesa annuale di 250,00, mentre per la scuola dell infanzia il rimborso sia pari al 100% del tetto di spesa di cui alla delibera n.116 del 6.9.2011. Per quanto attiene alla cifra vincolata all uso di ciascun plesso (il 50% di quanto raccolto da ogni plesso, come da delibera del gennaio 2007), si concorda che essa sia destinata al pagamento dei progetti che verranno individuati dal Collegio dei Docenti per il 5

miglioramento dell offerta formativa nonché, in caso di eventuali somme non utilizzate, per il funzionamento della scuola. A questo proposito, Cortiana propone che la scuola secondaria che ha sempre utilizzato la propria quota di contributo per le gratuità delle gite - provi ad agire nella direzione della ricerca di progetti che possano essere finanziati dalla scuola, senza ricorrere sempre alle famiglie, impegnandosi a progettare qualche attività che possa coinvolgere almeno un interclasse. Manghi ribadisce ancora una volta quanto promesso ai genitori nella comunicazione sul contributo volontario: il comportamento adottato nella scuola media disattende quanto affermato e garantito nella lettera alle famiglie, in cui si parlava esplicitamente di progetti per arricchire il POF e del funzionamento della scuola. Mochi segnala che a suo parere la struttura e il modello dell attuale scuola secondaria di primo grado rende difficile la progettualità per fasce di classi. Inoltre, il DS afferma che non è compito del Consiglio d Istituto dire al collegio dei docenti quali comportamenti adottare e quali scelte fare, ma che da questa seduta può partire un input, una raccomandazione. Pertanto, l idea di destinare dei fondi allo scopo preciso di sviluppare anche per la scuola media dei progetti per più classi finanziati dal contributo volontario si configura come un suggerimento per il collegio dei docenti di tale ordine di scuola. Viene proposto di destinare 1.500 euro esplicitamente per la realizzazione di progetti nella scuola secondaria di primo grado. Preso atto di tutte queste riflessioni, il consiglio decide all unanimità come ripartire le due quote del contributo volontario, il 50% non vincolato ai plessi e il 50% vincolato. DELIBERA nr. 143 Il Consiglio d Istituto delibera per l anno scolastico 2011 2012, preso atto dell importo complessivo del contributo volontario versato dai genitori alla data del 18.11.2011, che la somma pari al 50% del contributo non vincolato ai plessi di cui alla delibera n. 8 del 15.1.2007 sia destinato per il pagamento del saldo del progetto Parole dette e non dette effettuato sulle classi quarte della scuola primaria nell anno scolastico 2010 2011 e per la copertura, nella misura di cui alle delibere che precedono, delle quote di gratuità e semigratuità richieste dalle famiglie nonché, in caso di eventuali somme non utilizzate, per la costituzione di un fondo di solidarietà. DELIBERA nr. 144 Il Consiglio d Istituto delibera per l anno scolastico 2011 2012, preso atti dell importo complessivo del contributo volontario alla data del 18.11.2011, che per la scuola dell infanzia e per la scuola primaria la somma pari al 50% vincolato ai singoli plessi di cui alla delibera n.8 del 15.1.2007 sia destinato al pagamento dei progetti che verranno individuati dal Collegio dei Docenti per il miglioramento dell offerta formativa nonché, in caso di eventuali somme non utilizzate, per il funzionamento della scuola. DELIBERA nr. 145 Il Consiglio d Istituto delibera per l anno Scolastico 2011 2012, preso atto dell importo complessivo del contributo volontario alla data del 18.11.2011, che per la scuola secondaria di primo grado la somma pari al 50% vincolato al plesso di cui alla delibera n.8 del 15.1.2007 sia destinata al pagamento, per un importo sino ad 1.500,00, dei progetti che verranno individuati dal Collegio dei Docenti per il miglioramento dell offerta formativa, e, per la quota rimanente, per la copertura, nella misura di cui alle delibere che precedono, delle quote di gratuità e semigratuità richieste dalle famiglie, nonché, in caso di eventuali somme non utilizzate, per il funzionamento della scuola. 6

DELIBERA nr.146 Il Consiglio d Istituto, viste le delibere n.142-143-144-145, delibera di autorizzare sin d ora il DSGA Dott. Antonio Balotta alle conseguenti variazioni al programma annuale gestione finanziaria 2011. 4 ASSICURAZIONE SCOLASTICA a.s. 2011/2012 La Presidente ricorda che era stata costituita una commissione, formata da De Bernardinis, Tummolo e Amendola, per stilare un bando per la richiesta di offerte sull assicurazione scolastica. La commissione ha elaborato il bando, inviato a fine ottobre e sono pervenute tre risposte da Pluriass (assicurazione attuale in scadenza), Benacquista e Ambiente Scuola. Alla luce dei calcoli sul punteggio da assegnare come da bando, Ambiente Scuola è risultata vincente, in quanto, oltre ad avere condizioni e massimali in linea con le altre o superiori, ha offerto anche il premio più conveniente per alunno ( 7,50). Pertanto, la proposta della commissione, recepita dalla giunta, è quella di stipulare la nuova polizza con Ambiente Scuola. Il Consiglio prende atto e approva all unanimità. DELIBERA nr.147 Il Consiglio d Istituto delibera di autorizzare l Istituto Scolastico a stipulare nuova polizza assicurativa per infortuni e RC con l Agenzia specializzata nei rischi scolastici Ambiente Scuola con premio assicurativo di 7,50 per alunno e alle condizioni evidenziate nella proposta pervenuta dall Agenzia in seguito a bando di gara indetto dall Istituto per l anno in corso. L aggiudicazione è avvenuta sulla base del conseguimento del miglior punteggio determinato secondo i parametri previsti nel bando. Alle ore 22 lasciano la seduta i consiglieri Curti, Pienti, Musi, Capra. 5 ORARIO RICEVIMENTO SEGRETERIA PER DOCENTI Il D.S. comunica di aver ricevuto una lettera a firma dei docenti del plesso Bocconi in cui si sottolinea l interferenza tra orario di apertura della segreteria per i genitori e quello per i docenti. Questi ultimi, infatti, a volte devono utilizzare la segreteria per questioni delicate e lunghe e non sempre è opportuno che tali questioni siano affrontate quando allo sportello vi sono dei genitori. Insieme al D.S.G.A., sono state esaminate varie alternative, considerando anche che gli orari di inizio e fine del servizio dei docenti è molto variabile. È difficile individuare un orario che possa soddisfare le esigenze di tutti i docenti, considerando i loro orari lavorativi e i tempi di percorrenza dagli altri plessi a via Bocconi. Per quanto riguarda le esigenze dei genitori, per molti di essi sembra preferibile un orario tra le 8 alle 9 e poi la pausa pranzo (attualmente 13,30.14,30). Attualmente l apertura è dalle 8 alle 10,30 e poi dalle 13,30 alle 14,30 per tutta l utenza. La giunta propone di valutare l apertura del mattino con orario 7.45-10,45. Cortiana afferma che l orario attuale e la struttura dell ufficio non sono idonei né per la privacy né per la tutela del lavoratore. Si cerca di trovare una soluzione che soddisfi le esigenze di tutti, evitando le sovrapposizioni di utenza. Proposta iniziale: 7,45-8,20 per docenti 8,20-9,50 per pubblico, 9,50-10,15 per i docenti ancora. Per la pausa pranzo 13,30-14 per genitori e 14-14,30 per i docenti. L apertura anticipata di 15 minuti, comunque, non risulta sfruttabile dal personale, che difficilmente anticiperebbe l arrivo a scuola. Sembra che i 15 minuti vadano sprecati. 7

Sozzi lascia la seduta alle ore 22,15 Si tenta una strada intermedia, con fasce orarie dedicate solo a docenti o genitori e fasce di apertura per tutti. Viene approvata all unanimità la seguente proposta: 8-8,30 docenti; 8,30-10, 00 genitori; 10-10,30 docenti. L apertura 13,30-14,30 rimane per tutti. DELIBERA nr. 148 Il Consiglio d Istituto delibera di autorizzare la seguente variazione degli orari di ricevimento della segreteria: ore 8.00 / 8.30 ricevimento docenti ore 8.30 / 10.00 ricevimento genitori ore 10.00 / 10.30 ricevimento docenti 13.30 / 14.30 ricevimento genitori e docenti. 6 SUMMER CITY CAMP GIULIO ROMANO/VITTADINI Il D.S. ricorda che il plesso di Giulio Romano ha il problema della presenza di amianto nel pavimento di tre refettori. Fino a questo momento, sono stati fatti dei carotaggi e i lavori di sostituzione delle piastrelle sono stati sempre posticipati dal Comune da due anni a questa parte. Su sollecitazione dei genitori del plesso di Giulio Romano, che avevano scritto una lettera presentata anche alla scorsa seduta del consiglio, il D.S. ha fatto l accesso agli atti per avere esito delle analisi già fatte. È stato comunicato che nel corso della settimana verrà installata nella zona interessata dell edificio una macchina per valutare la presenza di particelle micro disperse di amianto e i livelli. L architetto Leone del Comune afferma che nella maggior parte di casi analoghi in cui non c è sfarinamento questo tipo di analisi ha dato esito negativo. Se fosse positivo, i refettori sarebbero chiusi e probabilmente anche la palestra e bisognerebbe trovare un luogo alternativo per il pranzo degli alunni. In ogni caso, comunque, i lavori per la rimozione delle piastrelle vanno fatti e si potrebbe presentare il problema del momento in cui si deciderà di svolgerli; se tali lavori dovessero essere effettuati a giugno, questo intralcerebbe lo svolgimento del Summer City Camp. In tal caso, il D.S. ha comunque in mente di destinare a questa iniziativa un ala del plesso Bocconi, anche in contemporanea con il centro estivo del Comune. Se, invece, i lavori fossero realizzati in altro momento, non ci sarebbe problema per lo svolgimento del SCC. Il consiglio esamina le proposte dell Associazione Alice in città, che sono analoghe a quelle degli anni scorsi. Si tratta del Summer City Camp che ha luogo a giugno, subito dopo il termine dell attività scolastica, presso la scuola di Giulio Romano per gli alunni della primaria e dell English Summer Camp da svolgersi a luglio presso il plesso Vittadini per gli alunni della secondaria. Quest ultima iniziativa è, come sempre, sovvenzionata dal Comune e vi si accede con quota agevolata, partecipazione alla procedura prevista con formazione di graduatoria. Le due iniziative note vengono approvate all unanimità DELIBERA nr. 149 Il Consiglio d Istituto delibera autorizzare la concessione dei locali scolastici del plesso G. Romano all associazione Alice in Città per l organizzazione ed attuazione del progetto Summer City Camp dall 11.6.2012 al 29.6.2012 per la scuola primaria. Se nel periodo richiesto i locali del plesso G. Romano dovessero risultare inagibili a causa dell esecuzione dei lavori di rimozione e smaltimento dell amianto presenti nella pavimentazione dei refettori sin d ora il Consiglio d Istituto delibera di autorizzare la 8

concessione all Associazione Alice in Città dei locali del plesso di via Bocconi per l organizzazione del campus. DELIBERA nr. 150 Il Consiglio d Istituto delibera di autorizzare la concessione degli spazi del plesso Vittadini all Associazione Alice in Città per l organizzazione ed attuazione del progetto English Summer Camp dal 2 al 20 luglio 2012 per gli studenti della scuola secondaria di primo grado. Si rimanda l analisi di una nuova proposta, denominata Beautiful September, per gli alunni della primaria, al momento in cui ci saranno maggiori informazioni disponibili. 7 AUTORIZZAZIONI VARIE Viene presentata la richiesta di un fotografo, Jacopo Farina, ex-alunno della scuola di via Bocconi, di fotografare l interno della scuola, nell ambito di un suo progetto volto alla ricostruzione e alla rappresentazione dei luoghi della sua infanzia. L autorizzazione viene concessa all unanimità DELIBERA nr. 151 Il Consiglio d Istituto delibera di autorizzare il Sig. Jacopo Farina ad effettuare foto degli interni e degli esterni del plesso di via Bocconi, vietando le riprese degli alunni e del personale scolastico. 8 - COMUNICAZIONI Il D.S. informa che il prof. Lonoce fa sapere che l ICM è diventata nucleo del Sistema Milano, un progetto per combattere il disagio giovanile e favorire l accoglienza e l inclusione, voluto, tra gli altri, anche dal maestro Abbado. Comunica che verrà rifatto dal Comune il giardino del plesso Bocconi, secondo un progetto già reso noto, che prevede delle aree giochi, dei campi di pallavolo e pallacanestro e il rifacimento di una parte del verde. Il Comitato Genitori del plesso Vittadini per la festa di Natale ha realizzato un progetto con foto fatte dai bambini, con le quali sarà realizzato un calendario che verrà poi venduto. Il D.S. comunica le date dei vari open- day: - 13 dicembre alle ore 17 per la scuola dell infanzia; - 10 gennaio alle ore 17,30 per la secondaria di primo grado; - 14 gennaio alle ore 10 per la primaria. Mochi ci tiene ad informare che tra venerdì pomeriggio e lunedì mattina (dunque in momenti che non vedono la presenza di alunni) sono spariti 40 DVD dalla biblioteca del plesso Vittadini. Vorrebbe che la cosa non passasse sotto silenzio e che in qualche modo si agisse, anche solo con una denuncia contro ignoti. La Presidente informa di una lettera indirizzata al D.S. e per conoscenza al Consiglio d Istituto, scritta da alcuni genitori delle classi terze del plesso Bocconi in merito ad un uscita organizzata dall insegnante di religione Emilia Cinquepalmi, che prevede la non ammissione all uscita stessa dei bambini che non si avvalgono dell insegnamento della religione. Nella lettera si lamenta il fatto che la gita ha una durata superiore alle ore destinate a tale insegnamento e che pertanto i bambini saranno accompagnati anche 9

dall insegnante curriculare, mentre i non avvalentisi rimarranno a scuola senza le loro insegnanti. Inoltre, avendo l iniziativa una valenza culturale che va oltre lo specifico dell insegnamento della religione cattolica, i genitori firmatari chiedono la possibilità di estendere l iniziativa a tutti, segnalando di ravvisare nella vicenda aspetti di discriminazione, intolleranza e di violazione del Diritto allo Studio sancito dalla Costituzione. Secondo i genitori, la rinuncia a partecipare dovrebbe venire dalle famiglie e non essere imposta dalla scuola. Il D.S. informa di avere una posizione personale per cui a suo modo di vedere la gita poteva essere aperta a tutti e di aver parlato anche all insegnante Cinquepalmi in questo senso, chiedendole di rivedere la sua decisione, ma di non volerle imporre nulla, in quanto la scelta rimane nell ambito della sua autonomia didattica. Ella ritiene, infatti, che l uscita rientri in un progetto particolare, in un percorso seguito solo dai bambini che si avvalgono dell insegnamento della religione. Cortiana e Mochi concordano con l idea che la scelta spetti all insegnante e che se il problema sono le ore curriculari da recuperare ciò potrà avvenire successivamente, sostituendo per un certo numero di volte l insegnamento della religione con quello curriculare, fino al raggiungimento delle ore perse per l uscita. Cortiana rammenta, inoltre, che accade a volte il contrario, cioè che l insegnante di religione accompagni molte classi in varie uscite insieme ad insegnanti curriculari, facendo perdere ai propri alunni alcune ore di insegnamento di religione. Giacomolino sottolinea che si sono già verificate in passato situazioni di questo tipo, in cui l insegnante di religione ha escluso dalle uscite didattiche (Duomo) i bambini non avvalentisi dell insegnamento della religione e non c è stato modo di farle rivedere la sua posizione. Trova il comportamento discriminante nei confronti di questi bambini, sia per la mancata partecipazione all iniziativa didattica, sia per le ore curriculari perse. Afferma che la famiglia che ha scelto l insegnamento alternativo avrebbe diritto ad un alternativa. I consiglieri genitori presenti concordano sul fatto che l uscita dovrebbe essere aperta a tutti, soprattutto dato il carattere di interdisciplinarietà che ogni gita ha e che dovrebbero essere eventualmente i genitori non concordi a negare l autorizzazione a partecipare per i proprio figli. Pur rispettando l autonomia didattica dei docenti, i consiglieri chiedono che l insegnante venga invitata a trovare una soluzione a questo problema e a valutare concretamente la possibilità di far partecipare tutti gli alunni delle classi terze che lo desiderino a questa uscita didattica. Infine, la presidente cita un altra lettera, già esaminata in fase di discussione sulla destinazione del contributo volontario, scritta dalle classi I e II F della secondaria di primo grado, per lamentare la situazione di mancanza di fondi per retribuire le supplenze che si è fatta particolarmente pesante per le due classi firmatarie, rimaste a lungo senza docente di Italiano. A causa della mancanza di fondi, i rappresentanti chiedono di utilizzare una parte del contributo volontario per sopperire a questa situazione. Come già detto, il contributo volontario ha una destinazione precisa, quella del finanziamento ai progetti per l arricchimento del POF e, in via residuale, per il funzionamento della scuola. Inoltre, la cifra raccolta potrebbe coprire una parte talmente piccola delle necessità di fondi per le supplenze del istituto, da risultare comunque inefficace. Per queste considerazioni e tutte quelle già fatte n precedenza, non si può dare alcun seguito a questa richiesta. La seduta è sciolta alle ore 23,15 10

Il Presidente Candida De Bernardinis Il Segretario Andreina Tummolo 11