DOMINATORI DELLA TERRA

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Transcript:

GLI INSETTI DOMINATORI DELLA TERRA Chiara Ragnini Giacomo Ricca Pag.1

Gli Insetti Dominatori della terra Pag.2

Gli insetti sono il gruppo animale che ha avuto il maggior successo evolutivo sulla Terra, colonizzando ogni tipo di habitat. Ci sono circa 40 milioni* di specie viventi di insetti in tutto il pianeta. * anche se questo numero è in realtà ancora sconosciuto Pag.3

Qual è il segreto del loro successo? Anatomia semplice ed efficiente Tasso riproduttivo elevato Capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti ambientali Tre parti per un corpo Il corpo degli insetti è formato da tre parti: capo, torace e addome. Il capo è caratterizzato da due antenne, due occhi composti, alcuni ocelli e appendici boccali. Il torace si divide ancora in prototorace, mesotorace e metatorace, ciascuna parte provvista di un paio di zampe laterali, per un totale di tre paia di zampe (cioè sei a differenza, per esempio, dei ragni, che ne hanno otto e NON sono insetti!). L addome racchiude gli organi riproduttivi, è meno robusto rispetto al torace ed è composto da un massimo di 11 segmenti detti uriti. Pag.4

Occhi e ocelli Gli occhi degli insetti, detti occhi composti, sono fotorecettori complessi, preposti alla ricezioni delle immagini e composti da piccole unità elementari dette ommatidi. A differenza degli occhi composti, gli ocelli non percepiscono le immagini, bensì reagiscono all'intensità della luce e percepiscono la luce polarizzata. Questa proprietà è di fondamentale importanza per l'orientamento degli insetti, in quanto la percezione della luce polarizzata permette loro di individuare la posizione del sole anche in condizioni di nuvolosità. Pag.5

Le zampe Le zampe degli insetti svolgono principalmente una funzione locomotrice ma tornano utili anche per scavare, saltare, nuotare, catturare prede ed accoppiarsi.. e per fare da base per il corpo durante il volo, per chi può spostarsi in questo modo. Zampa mesotoracica di un Coleottero. a: coxa; b: trocantere; c: femore; d: tibia; e: speroni; f: tarsomeri; g: unghie. Distinguiamo 5 tipi principali di zampe in base alla loro funzione: cursorie, natatorie, saltatorie, raptatorie e fossorie. Zampe cursorie: zampe slanciate, sottili, utili alla corsa e alla deambulazione (blattoidei, formicidi) Pag.6

Zampe natatorie: solitamente posteriori, sottili e appiattite, adattate al nuoto sotto la superficie acquatica (coleotteri ditiscidi) Zampe saltatorie: posteriori, ingrossate per lo sviluppo della massa muscolare e rapide nella distensione e nella flessione, adatte al salto (ortotteri, imenotteri) Zampe raptatorie: anteriori, utilizzate per afferrare e trattenere prede, con femore e tibia opponibili, non usate per la deambulazione (mantoidei, rincoti eterotteri, odonati) Zampe fossorie: anteriori, utilizzare per scavare il terreno, di forma tozza e appiattita, tibia slargata (ortotteri grillotalpidi) Curiosità: le zampe sono anche organi sensoriali importantissimi, dotate di sensilli gustativi (lepidotteri, ditteri) con cui assaggiare una superficie semplicemente camminandoci sopra, di meccanorecettori su femori o tibie con cui percepire suoni e vibrazioni, ma anche strumenti per produrre suoni con lo sfregamento.. le cicale vi dicono niente? Pag.7

Antenne e sensilli Nelle antenne degli insetti sono localizzati i sensilli, recettori utili a percepire stimoli dall ambiente circostante. I meccanorecettori percepiscono il tatto, le variazioni di pressione, il suono; gli igrorecettori percepiscono l'umidità dell'aria; i termorecettori percepiscono la temperatura. Curiosità: per alcuni insetti acquatici, le antenne fungono da boccaglio le antenne in questo caso sono usate, dall'insetto immerso, per comunicare con il pelo libero; in questo modo si forma lungo la superficie delle antenne un sottile velo d'aria che garantisce una continuità tra l'aria esterna e quella che avvolge il corpo dell'insetto. Esoscheletro: la pelle degli insetti L esoscheletro è la cuticola che fa da pelle all insetto, proteggendo e supportando gli organi interni e fungendo da vero e proprio rivestimento protettivo anche dagli agenti esterni. E composto principalmente da chitina ed è soggetto a rinnovamenti periodici, detti mute, che avvengono quando le dimensioni interne diventano troppo grandi. Pag.8

L ormone ecdisone (o ormone della muta) determina la formazione di una nuova epidermide: la vecchia cuticola, detta esuvia, si rompe e la larva se ne libera completamente. La nuova cuticola appena distesa ed esposta all'aria è molle, ma si indurisce nel giro di alcuni minuti. Curiosità: perchè gli insetti sono piccoli? Secondo uno studio realizzato in Virginia, gli insetti rimangono piccoli perché è basso il contenuto di ossigeno nell'aria che respiriamo. Nel Paleozoico, circa 300 milioni di anni fa, quando il contenuto di ossigeno nell'aria era il 35% rispetto al 21% di oggi, gli insetti erano molto più grandi. Il più grande scarabeo vivente, il Titanus giganteus del Sudamerica, è lungo 16,7 centimetri. Ma sono stati trovati fossili di insetti simili alle libellule risalenti al tardo Carbonifero (300 milioni di anni fa) con apertura alare fino a 70 cm. Secondo gli studiosi tutto dipende dalla quantità di ossigeno presente nell'aria. Gli insetti respirano tramite un sistema complesso di trachee che portano l'ossigeno direttamente ai tessuti. Questo sistema si apre all'esterno con gli spiracoli. Aumentando le loro dimensioni, gli insetti hanno bisogno di trachee più grandi e più lunghe per il trasporto dell'ossigeno. Ma aumentando il volume del corpo, cresce anche la richiesta di ossigeno e quindi gli insetti avrebbero bisogno di un numero maggiore di spiracoli che si aprono sullo scheletro esterno. C'è un limite nel rapporto tra grandezza del corpo e grandezza delle trachee, che occuperebbero troppo spazio se l'insetto diventasse più grande. Pag.9

Cenni di anatomia Gli insetti, come i vertebrati, presentano un sistema circolatorio, un sistema nervoso, un sistema escretore, un apparato digerente e un apparato riproduttore, presentando però alcune differenze fondamentali. Apparato / Differenze Circolatorio Nervoso Escretore Umani La circolazione sanguigna avviene in un sistema vascolare chiuso, all interno di vasi (vene e arterie) che permeano tutti i tessuti. L apparato circolatorio porta nutrimento e ossigeno alle cellule. Il sistema nervoso si suddivide in sistema nervoso centrale e sistema nervoso periferico. L apparato escretore umano è composto dai reni e dalle vie urinarie. Insetti L apparato è semplificato e la circolazione si svolge all interno di una cavità, detta emocele, a contatto con tutti gli organi e tessuti in tutte le regioni del corpo, ali incluse. L emolinfa, a differenza del sangue dei vertebrati, non trasporta ossigeno, ma solo nutrimento. Centri nervosi autonomi, detti gangli, sono associati ai singoli segmenti dell insetto; questo permette all insetto di continuare a muoversi anche se la testa gli viene tagliata. L apparato degli insetti è suddiviso in una parte localizzata (tubi malpighiani) che ha una funzione simile ai nostri reni, e da una parte diffusa, all interno del tessuto adiposo, che accumula le sostanze di scarto. Pag.10

Digerente Riproduttore L apparato digerente umano è complesso sia dal punto di vista funzionale sia dal punto di vista della forma. L apparato riproduttore umano si differenzia tra maschile e femminile, e permette solamente la riproduzione sessuata. L apparato digerente degli insetti è, nella maggior parte dei casi, un semplice canale che ne attraversa longitudinalmente il corpo. L apparato riproduttore degli insetti può dividersi tra maschile e femminile, ma vi sono anche casi di ermafroditismo. Gli insetti inoltre possono riprodursi anche per partenogenesi. Il ciclo biologico Lo sviluppo postembrionale degli Insetti si fonda sulla metamorfosi, sequenza di trasformazioni fisiche che, a partire dall'uovo, porta alla formazione dell'insetto adulto. L incremento del peso (accrescimento ponderale) e quello delle dimensioni (accrescimento lineare) non vanno di pari passo: perciò, a un certo punto, l esoscheletro non riesce più a contenere l insetto sviluppatosi all interno ed esso, lacerando la vecchia cuticola (exuvia), ne fuoriesce con una nuova: l insetto ha fatto la muta guadagnando una nuova pelle! Pag.11

La metamorfosi Alla muta può accompagnarsi anche la metamorfosi, una trasformazione fisica che non si limita solo all'aumento delle dimensioni. Distinguiamo due tipi fondamentali di metamorfosi: Metamorfosi completa (olometabolia): l insetto appena nato, detto larva, è molto diverso dall adulto, detto immagine; nello stadio successivo si fa pupa, subendo una drastica ricostruzione della sua struttura morfologica e anatomica, ad eccezione del sistema nervoso e dell'apparato circolatorio. Il processo è delicatissimo e in questa fase l insetto deve rimanere immobile! Metamorfosi incompleta (eterometabolia): l insetto appena nato, detto neanide, differisce dall'adulto solo per le minori dimensioni, l'assenza dei caratteri sessuali e, nelle forme alate, l'assenza delle ali; successivamente si fa ninfa in uno o più stadi, durante i quali si verifica la comparsa degli abbozzi alari esterni, per poi divenire adulto. Pag.12

La riproduzione La riproduzione avviene in genere per via sessuale (anfigonia), con l'accoppiamento fra sessi distinti e la fecondazione delle uova da parte degli spermatozoi. Esistono anche forme di riproduzione non sessuale, come ad esempio la partenogenesi, in cui lo sviluppo dell'uovo avviene senza che questo sia stato fecondato (si ha un clone!). Gli insetti, salvo rare eccezioni, sono ovipari. Le uova possono essere deposte separatamente, in gruppi o cementate assieme e ricoperte da sostanze protettive, o racchiuse in appositi involucri detti ooteche. Curiosità: Un caso particolare di partenogenesi è la pedogenesi, accertata in alcuni Ditteri Cecidomiidi e nel Coleottero Micromalthus debilis: la larva porta a maturazione gli ovari e genera individui simili che si sviluppano a sue spese, uccidendola. Cerimonie di accoppiamento Anche tra gli insetti non mancano le cerimonie legate all'accoppiamento: i maschi di grilli e cicale sfregano tra loro alcune parti del corpo producendo il caratteristico canto che serve da richiamo sessuale; le lucciole, invece, Pag.13

possiedono organi luminosi che hanno la medesima funzione. Tra le più note vicende legate alle riproduzione degli insetti non si può poi fare a meno di ricordare la prassi della mantide religiosa, la cui femmina, dopo l'accoppiamento, divora il maschio! Cosa mangiano gli insetti? I regimi dietetici degli insetti sono tra i più svariati e possono cambiare drasticamente anche nel corso dello sviluppo di un individuo. La maggior parte degli insetti è erbivora (come i Fasmidi), ma alcuni sono prettamente carnivori (come le Mantidi). Curiosità: Mangiare insetti? Si può! La FAO dice che sul pianeta esistano almeno 1.900 specie di insetti commestibili e centinaia di queste fanno già parte della dieta di molti paesi, mentre circa due miliardi di persone li consumano quotidianamente, sia cotti che crudi. Perché mangiarli? Perché ricchi di proteine, fibre, colesterolo buono, vitamine e minerali e perché allevarli richiede meno terra e meno cibo rispetto a mucche, maiali o pecore, senza contare che emettono molto meno gas serra rispetto al bestiame. L entomofagia potrebbe inoltre dar vita a nuove forme di occupazione, soprattutto nei paesi tropicali in via di sviluppo. Pag.14

Gli insetti sociali Gli Insetti sociali appartengono a due ordini: il più antico è quello degli Isotteri (termiti) interamente sociale, il secondo quello degli Imenotteri, che comprende vespe, api e formiche. Notate bene che società non significa aggregazione: quest ultima è scatenata da un comune bisogno, come per esempio lo spostamento in massa di un orda di cavallette in cerca di cibo. Una società, invece, è una colonia caratterizzata da individui con funzioni e ruoli ben precisi e differenti, organizzati per collaborare fra di loro in funzione delle necessità collettive, comportandosi come una vera e propria mente individuale. Pag.15

Approfondiamo: la società delle api Nell'ape, la regina è l'unica femmina fertile dell'alveare. Le altre femmine, dette operaie, eseguono tutti i lavori necessari per la sopravvivenza della comunità: cura delle larve e della regina, costruzione e riparazione dell'alveare, raccolta di nettare e polline (api bottinatrici), produzione di miele, cera e pappa reale, difesa. La regina, più grossa, ha anche una vita più lunga di quella delle operaie (alcuni anni anziché pochi mesi). La sua unica occupazione è la deposizione gfhgfhgfhgffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff delle uova. ffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff Essa produce un feromone che inibisce lo sviluppo degli organi ffffffffffffffffffffffffff riproduttori delle operaie. In caso di morte della regina, e se non esistono uova con età inferiore a tre giorni, una delle operaie sviluppa gli organi riproduttori e tenta di sostituire la regina anche se da lei nasceranno solo fuchi perché non è stata fecondata. Per quasi tutto l'anno, la regina depone uova da cui si ottengono operaie. Nella stagione adatta, alcune uova di sesso femminile sono poste in celle più grandi, le celle reali, e le larve che ne nascono sono nutrite con pappa reale. Nel frattempo vengono deposte uova che produrranno i maschi, le cui larve si sviluppano in celle apposite. La regina che sfarfalla per prima uccide le larve "concorrenti" e prende il posto della vecchia regina. Quest'ultima, con parte delle operaie, sciama per costruire un nuovo alveare. La nuova regina esegue il volo nuziale, con i maschi con cui si accoppia. Essa accumula gli spermatozoi in un organo apposito, che li mantiene vitali e le permette di fecondare le uova che man mano produce nel corso della sua vita. I maschi vengono abbandonati. Il Mimetismo La simbiosi Le api sono insetti evoluti, olometaboli e con appendici specializzate, come il pungiglione addominale. Hanno un comportamento complesso, in cui spicca la danza con la quale un'ape bottinatrice comunica alle compagne direzione e distanza di una fonte di cibo che ha trovato. Pag.16

Il Mimetismo Molti insetti sono dotati di colori o forme che consentono loro di confondersi con l'ambiente che occupano, altri invece imitano insetti dotati di armi di difesa e rifiutati per questo dai predatori. Il mimetismo serve generalmente agli insetti per sfuggire agli aggressori, ma talora è utilizzato anche dal predatore per confondersi nell'ambiente ed ingannare le proprie prede. Possiamo distinguere due tipi di mimetismo: Mimetismo criptico Mantide orchidea si verifica quando una specie tende a nascondersi nell'ambiente, assumendo le colorazioni e le forme di foglie, rami, cortecce, fiori, etc.. Tipico è l'esempio dell'insetto stecco, che imita per colore e forma i rametti delle piante che frequenta. Pag.17

Mimetismo fanerico Sirfide si verifica quando una specie ne imita un'altra assumendo la stessa forma, gli stessi colori ed il medesimo comportamento. E' il caso degli Insetti privi di organi di difesa/offesa che imitano forma e colori di insetti in grado di difendersi. Qualche curiosità in più Formiche sacrificali: nel deserto dell'etiopia le formiche di una particolare specie ogni notte chiudono l'entrata del formicaio per difendersi dagli instancabili predatori notturni lasciando una sola formica all'esterno per nascondere l'apertura: il suo destino è segnato, ma il suo sacrificio renderà salva la colonia per quella notte! Afidi super attivi: l'afide comune possiede una velocità di riproduzione che non ha eguali; una femmina può generare in sette mesi una discendenza (contando i figli dei figli ma partendo da una sola femmina madre) di CENTO MILIARDI di individui vivi: tale numero di afidi se disposti uno dietro l'altro in fila indiana coprirebbero la distanza pari al percorso Terra-Sole- Terra!! Pag.18

Coleotteri forzuti: i coleotteri posseggono un esoscheletro talmente possente che nel caso delle specie più grosse è in grado di sorreggere un peso di ben 3kg, 200 volte il peso del loro corpo! Insetti in spalla: Il povero e lento bradipo è un vero zoo ambulante! Sul suo corpo trovano substrato fertile dai muschi agli insetti, la sua lentezza e la sua pelliccia calda assicurano alle specie che vi abitano un inestimabile conforto. Tra i lepidotteri vi troviamo ben otto specie che vivono nella sua pelliccia, una volta a settimana in concomitanza con la discesa del bradipo a terra per fare i propri bisogni le farfalle ne approfittano per deporre le uova nelle feci dell'animale. Data la lentezza del bradipo le farfalle hanno tutto il tempo loro necessario per deporre e ritornare nella confortevole pelliccia prima che il mammifero si allontani troppo. Il più grande: L insetto più grande al mondo è il Phobaeticus serratipes, un fasmide che può raggiungere i 55 cm di lunghezza. Il più piccolo: L insetto più piccolo al mondo è il Dicopomorpha echmepterygis, una vespa della Costa Rica il cui maschio misura circa 0.14 mm. Pag.19