LA RICERCA DEL PENSIERO



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Nicola Abbagnano Giovanni Fornero con la collaborazione di Giancarlo Burghi SECONDO I NUOVI PROGRAMMI LA RICERCA DEL PENSIERO Storia, testi e problemi della filosofia 1A Dalle origini ad Aristotele

LA RICERCA DEL PENSIERO Storia, testi e problemi della filosofia

Nicola Abbagnano Giovanni Fornero con la collaborazione di Giancarlo Burghi LA RICERCA DEL PENSIERO Storia, testi e problemi della filosofia 1A Dalle origini ad Aristotele EAN 9788839532015 ctow-o1hg-63yn

Coordinamento redazionale: Elisa Bruno Redazione: Luisa Gallo, Elisa Bruno Progetto grafico e copertina: Sunrise Advertising, Torino Coordinamento grafico: Elena Petruccelli Ricerca iconografica: Chiara Simonetti, Paola Barbieri Impaginazione elettronica: Essegi, Torino Controllo qualità: Andrea Mensio Segreteria di redazione: Enza Menel Sono in tutto o in buona parte di Giovanni Fornero i capp. 1, 2 e 3 dell unità 1 e le unità 2, 3 e 4. Sono di Nicola Abbagnano e Giovanni Fornero i parr. 2 e 3 del cap. 2 e il cap. 4 dell unità 1. Le presentazioni della vita e delle opere dei filosofi sono quasi tutte di Nicola Abbagnano. I riepiloghi visivi e i glossari sono di Giovanni Fornero. 978 88 395 32015 A SG 0395 00591T A Giancarlo Burghi ha curato: - le Tavole rotonde; - le Questioni; - le rubriche Echi del pensiero : Le radici socratiche del comportamento democratico, Il difficile rapporto tra economia e politica; - le rubriche Il concetto e l immagine : Il pianto e il riso di Eraclito e Democrito, La rappresentazione dell uomo nell arte greca antica, La scoperta dell aldilà tra arte e filosofia, Platone e Aristotele nella Scuola di Atene di Raffaello ; - le pagine di inquadramento storico-geografico I tempi e i luoghi della filosofia ; - i quadri cronologici relativi alla vita di Socrate, Platone, Aristotele; - le rubriche Laboratorio delle idee che chiudono le Verifiche di fine unità. Gaetano Chiurazzi ha curato: - le rubriche Echi del pensiero : Gli irrazionali: i numeri contrari alla ragione, L intelligenza della vita; - la rubrica Il concetto e l immagine : Il tempio greco tra ragione e sensibilità. Tutti i diritti riservati 2012, Pearson Italia, Milano - Torino Per i passi antologici, per le citazioni, per le riproduzioni grafiche, cartografiche e fotografiche appartenenti alla proprietà di terzi, inseriti in quest opera, l editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti. È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno didattico, con qualsiasi mezzo, non autorizzata. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail segreteria@aidro.org e sito web www.aidro.org Stampato per conto della casa editrice presso Grafica Veneta, Trebaseleghe (PD), Italia Ristampa Anno 0 1 2 3 4 5 6 7 8 12 13 14 15 16 17

e idee Il titolo che abbiamo scelto per questo nuovo progetto si riferisce esplicitamente al pensiero come ricerca, ossia al fatto che la filosofia, conformemente all etimologia e all insegnamento socratico-platonico, non è possesso del sapere ma ricerca inesauribile di esso. Una ricerca in cui l individuo non opera da solo, ma in stretta connessione con gli altri. Infatti, se esistere è co-esistere, il filosofare è sempre con-filosofare, ossia un dialogo incessante degli uomini tra loro, dialogo che si svolge nel tempo e di cui la storia della filosofia riporta le vicissitudini e i momenti salienti. La costitutiva socialità del filosofare e il suo strutturarsi come ricerca e dialogo fondano quindi il valore umano della storia della filosofia. Infatti, come scrive Nicola le LA RICERCA DEL PENSIERO Storia, testi e problemi della filosofia Abbagnano, sottolineando in modo lucido e appassionato la portata esistenziale della storiografia filosofica: «Ogni vero filosofo è un maestro o compagno di ricerca la cui voce ci giunge affievolita attraverso il tempo, ma può avere per noi, per i problemi che ora ci occupano, un importanza decisiva. Bisogna disporsi alla ricerca con sincerità ed umiltà. Noi non possiamo raggiungere, senza l aiuto che ci viene dai filosofi del passato, la soluzione dei problemi dai quali dipende la nostra esistenza singola e associata. Noi dobbiamo perciò proporre storicamente tali problemi; e nel tentativo di intendere la parola genuina di Platone o di Aristotele, di Agostino o di Kant e di quant al- l anima tri, piccoli o grandi, abbiano saputo esprimere un esperienza umana fondamentale, dobbiamo vedere il tentativo stesso di mettere in chiaro e portare alla soluzione i nostri problemi. Il problema di ciò che noi siamo e dobbiamo essere è fondamentalmente identico col problema di ciò che furono, e vollero essere nella loro sostanza umana, i filosofi del passato. La separazione dei due problemi toglie al filosofare il suo nutrimento e alla storia della filosofia la sua importanza vitale. L unità dei due problemi garantisce l efficacia e la forza del filosofare e fonda il valore della storiografia filosofica». Ogni vero filosofo è un maestro o compagno di ricerca la cui voce ci giunge affievolita attraverso il tempo, ma può avere per noi, per i problemi che ora ci occupano, un importanza decisiva. (N. Abbagnano) competenze disciplinari e trasversali Tutto ciò significa che i filosofi del passato al pari di tutti coloro che hanno impresso una loro parola nella storia non devono essere visti come personalità imbalsamate e chiuse nei loro sistemi, ma come personalità vive e potenti, che attraverso i secoli hanno offerto agli uomini un modo di intendersi e di ritrovarsi, e che ancora possono e potranno dare risposte chiarificatrici alle urgenti e vitali domande degli uomini. Giovanni Fornero III

tra r Le novità del progetto e sensib e le Indicazioni nazionali La chiarezza, il pluralismo delle idee e l aggiornamento al dibattito contemporaneo, elementi da sempre qualificanti dei manuali di Nicola Abbagnano e Giovanni Fornero, si arricchiscono in questo corso di significative novità, anche per rispondere alle Indicazioni nazionali secondo una linea progettuale originale e didatticamente efficace. Quaderni del sapere filosofico A ogni volume è abbinato un Quaderno del sapere filosofico, che presenta i tratti generali e i maggiori problemi dei vari ambiti dell indasapere NO DEL QUADER CO gine filosofica (ontologia, etica, teologia, logica, FILOSOFI estetica, epistemologia ), mettendo a confron-to il pensiero dei principali autori di ogni annua-lità. Le Indicazioni nazionali della Riforma sottoli-ineano infatti l esigenza che lo studente sia messo in grado di orientarsi sui problemi fondamentali della disciplina. nano aggnan bbag Abba Nicola Abb ro ro nnii Forneero vann Giova O PENSIER DEL loso fia ERCA fi LA RIC lemi della testi e prob Storia, A CURA DI 1 O BURGHI GIANCARL dievale antico e me Il pensiero LA RI Storia CERC, testi e A proble DEL PE mi della filosofi NSI a Nicola Abb Abbagnano bbagnan agn o Giovanni Fornero Forner ero o ERO QUA FILOSDERNO OFIC DEL SA LA RICERCA DEL PENSIERO O PERE 3 Il pe nsiero contem porane QUADERNO DEL SAPERE o AP PERE PE FILOSOFICO A CURA Storia, testi e problemi della filosofia Nicola Ab Giovan bagnano ni Forner o DI GAETA NO CH IURAZ ZI A CURA DI GIANCARLO BURGHI 2 Il pensiero moderno Echi del pensiero La trattazione dei principali filosofi è corredata da schede di attualizzazione, volte a mostrare la persistenza e la vitalità di temi e problemi centrali nella riflessione dei pensatori. Una delle competenze che la filosofia può contribuire a sviluppare è costituita proprio dalla comprensione delle radici concettuali dei problemi della cultura contemporanea, anche per l acquisizione della capacità di riflessione e argomentazione. il valore sociale della saggezza aristotelica Il concetto e l immagine Si tratta di inserti interdisciplinari di filosofia e arte, in cui dall analisi di opere d arte delle varie epoche si fanno emergere i concetti filosofici a esse sottesi. La finalità di questi dossier è anche quella di far cogliere le interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.

agione ilità Questioni Per favorire la motivazione allo studio, è stato incrementato rispetto alla precedente edizione il numero di queste sezioni, che presentano in modo attualizzante e coinvolgente alcuni problemi filosofici fondamentali, sollecitando la filosofia spontanea degli allievi. Le Questioni sono un territorio privilegiato per lo sviluppo della riflessione personale, del giudizio critico, della discussione razionale e delle capacità argomentative. Cittadinanza e Costituzione La Riforma prevede, nell ambito dell insegnamento di storia e filosofia, lo sviluppo delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione. Nei tre volumi di questo corso le Tavole rotonde, le Questioni e gli Echi del pensiero dedicati ad argomenti di carattere politico-sociale sono contraddistinti da una segnalazione grafica e consentono agli studenti di orientarsi nella complessità delle tematiche del vivere civile. estetica Apparati didattici le radici socratiche del comportamento democratico La trattazione storica è costellata di frequenti aiuti allo studio, finalizzati da un lato a mettere in evidenza le analogie e le differenze di un medesimo concetto presente in due o tre autori diversi (Concetti a confronto), dall altro a favorire una visione sintetica dei contenuti per una loro più efficace comprensione e memorizzazione (Mappa). A conclusione di ciascuna unità, esercizi di varia tipologia consentono la verifica di conoscenze, abilità e competenze. le idee Competenze Il nuovo manuale propone un percorso di graduale acquisizione di competenze disciplinari e trasversali, esplicitandole nelle diverse rubriche e legandole perlopiù a zone operative: il Glossario e Riepilogo per le competenze di lessico gli Echi del pensiero per la comprensione delle radici concettuali dei problemi culturali di oggi e per la capacità di riflettere e argomentare Il concetto e l immagine per l individuazione di nessi tra discipline diverse le Questioni per lo sviluppo della riflessione personale, del giudizio critico, della discussione razionale e delle capacità argomentative il Laboratorio delle idee per lo sviluppo della riflessione, della discussione l anima e dell argomentazione anche scritta.

La dotazione on line e per la LIM DIGILIBRO www.digilibro.pearson.it La vigente legislazione sul libro di testo richiede che i manuali scolastici siano presentati in forma mista, cartacea e/o digitale. La ricerca del pensiero non è quindi soltanto un libro di carta, ma si compone anche di una ricca e varia dotazione on line integrata al testo e in esso puntualmente richiamata, che comprende: numerosi testi antologici aggiuntivi Questioni e Tavole rotonde interattive Percorsi disciplinari di approfondimento mappe e Concetti a confronto interattivi verifiche interattive di fine unità schede filmiche I CLASSICI DELLA FILOSOFIA PER LA LIM Per ciascuno dei principali filosofi viene fornito al docente un ampio repertorio di materiali multimediali, utilizzabile con la Lavagna Interattiva Multimediale (ma anche con PC e videoproiettore) e compatibile con diverse esigenze didattiche: La vita e le opere del filosofo: un asse del tempo attraverso il quale è possibile accedere alle fasi più importanti della vita e della composizione delle opere dell autore, con visione degli eventi storici principali I temi filosofici: mappe concettuali interattive con link a testi, documenti vari, audio e video La filosofia e l arte: opere d arte e concetti filosofici in dialogo La sfida: gioco a squadre per verificare le competenze filosofiche degli studenti Lezioni in PowerPoint personalizzabili VI

LA FILOSOFIA PER TE ON LINE È una ricca proposta di Questioni aggiuntive per ogni annualità in formato PDF, articolate in quattro ambiti di interesse tematico: UOMO E SOCIETÀ CONOSCENZA E SCIENZA LOGICA E LINGUAGGIO BELLEZZA E ARTE La presenza di materiali on line e per la LIM è sistematicamente segnalata nelle pagine del manuale mediante le icone seguenti: I Classici della Filosofia per la LIM QUESTIONE TESTO (PDF) ANTOLOGICO MAPPA INTERATTIVA QUESTIONE MULTIMEDIALE APPROFONDIMENTO ESERCIZI INTERATTIVI TAVOLA SCHEDA ROTONDA FILMICA VERIFICA INTERATTIVA PERCORSO DISCIPLINARE SCHEMA INTERATTIVO VIDEO VII

Indice I Classici della Filosofia L età arcaica UNITÀ 1 L INDAGINE SULLA NATURA: IL PENSIERO PRESOCRATICO 4 CAPITOLO 1 La Grecia e la nascita della filosofia 5 1. In che senso la filosofia è nata in Grecia 5 2. Il problema dei rapporti con l Oriente 5 Le filosofie orientali 6 La scienza orientale 7 Gli scambi commerciali e culturali con l Oriente 7 3. Caratteri specifici della filosofia greca 8 4. Caratteri specifici della scienza greca 9 5. Il genio ellenico 10 6. Le condizioni storico-politiche che facilitarono la nascita della filosofia 11 I caratteri della civiltà greca 11 Il dinamismo della società 13 7. Politica, classi sociali e religione nella vita della pólis 13 8. Primordi e retroterra culturale della filosofia greca 15 Le cosmologie mitiche 15 Il dibattito sui miti greci 16 I Misteri e i Sette Savi 17 La poesia 18 9. Il nome e la concezione della filosofia presso i Greci 19 10. Le scuole filosofiche 19 11. I periodi della filosofia greca 20 2 12. Le fonti della filosofia greca 21 Glossario e riepilogo 22 CAPITOLO 2 La ricerca del principio 23 1. Presocratici o presofisti? 23 2. La scuola ionica di Mileto 24 La sostanza primordiale 24 Talete 25 Anassimandro 25 Anassimene 27 Glossario e riepilogo 28 3. Pitagora e i pitagorici 29 La matematica e la dottrina del numero 30 La dottrina fisica 33 Le teorie antropologiche e la morale 33 Glossario e riepilogo 34 4. Eraclito 35 La teoria del divenire 36 La dottrina dei contrari 36 L universo come Dio-tutto 37 La teoria della conoscenza 37 Glossario e riepilogo 38 Mappa 39 Echi del pensiero Gli irrazionali: i numeri contrari alla ragione 40 I TESTI 42 Talete 42 T1 Tutto è acqua 42 Anassimandro 43 T2 L infinito è il principio 43 Pitagora e i pitagorici 44 T3 Il numero come principio 44 T4 La struttura del numero 45 T5 La dottrina fisica 46 X

Eraclito 47 T6 Il lógos come principio 47 T7 Gli uomini e il lógos 48 T8 La teoria del divenire 48 T9 La guerra 49 T10 L unità e l armonia dei contrari 49 CAPITOLO 3 Il problema dell essere 50 1. La filosofia eleatica 50 2. Senofane 50 3. Parmenide 51 Il sentiero della verità 51 Il mondo dell essere e della ragione 52 Il mondo dell apparenza e dell opinione 53 Essere, pensiero, linguaggio 54 La problematica terza via di Parmenide 54 4. Zenone 55 La difesa di Parmenide 55 Gli argomenti contro la pluralità 56 I primi due argomenti contro il movimento 56 Le discussioni critiche sull argomento dell Achille 56 Il terzo e il quarto argomento contro il movimento 58 5. Melisso 59 Le caratteristiche dell essere 59 Le differenze rispetto a Parmenide, ovvero una via verso il pluralismo 60 Glossario e riepilogo 61 Mappa 62 I TESTI 63 Parmenide 63 T1 La ricerca della verità e i due sentieri 63 T2 Le vie da percorrere 64 T3 Verità e opinione 65 T4 Le caratteristiche dell essere 66 T5 Le opinioni dei mortali 67 T6 La fisica delle apparenze 68 CAPITOLO 4 Il principio come sostanza complessa 69 1. I fisici pluralisti 69 Empedocle 69 Anassagora 71 Glossario e riepilogo 73 2. L atomismo di Democrito 74 Una vita per il sapere 74 Verità e scienza 75 Il sistema della natura 75 L importanza di Democrito per la storia della scienza 79 L anima e la conoscenza 80 L etica 81 La civiltà, il linguaggio e la religione 82 L enciclopedismo democriteo 83 L arché nei presocratici 83 Glossario e riepilogo 84 Mappa 85 I TESTI 86 Empedocle 86 T1 I quattro elementi 86 T2 Il ciclo del cosmo 87 Anassagora 88 T3 Tutto viene dal tutto 88 Democrito 89 T4 Gli atomi sono il principio 89 T5 La cosmologia atomistica 90 T6 Le qualità sensibili 91 Il concetto e l immagine Il pianto e il riso di Eraclito e Democrito 92 VERIFICA 96 TAVOLA ROTONDA L infinito, una sfida per il pensiero Melisso, Anassagora, Democrito 101 ON LINE Testi antologici La legge naturale (DK 12 B 1) Il rapporto con i saperi orientali (DK 14 A 9) Un pensatore enigmatico e altezzoso (DK 22 A 1) L universalità del Lógos (DK 22 B 50) L errore dei mortali (DK 28 B 6) L Amicizia e la Contesa (DK 31 A 37) L etica e la civiltà (DK 68 B 5) Approfondimenti I pitagorici nella storia Eraclito nella storia Parmenide nella storia Zenone nella storia Empedocle e Anassagora nella storia Democrito nella storia XI

Indice Schede filmiche Ricomincio da capo Questioni multimediali interattive Le forme del bello - Bellezza precisa e bellezza vaga L essere - L essere e il divenire L essere - Possiamo pensare... il nulla? Tavole rotonde L essere - Essere, nulla, differenza Schemi interattivi Esercizi interattivi Mappe interattive Video Lo scetticismo metafisico e gnoseologico 117 La visione tragica della vita 118 6. L uomo, la storia e le tecniche 119 Civiltà e progresso 119 Il mito di Prometeo, ovvero la metafora di ciò che rende uomo l uomo 120 7. I sofisti e la religione 121 8. Il problema delle leggi 122 Le leggi e l uomo 122 Le leggi e la natura 123 Le leggi e i potenti 123 9. L arte della parola 124 10. Il problema del linguaggio 126 11. La crisi della sofistica 128 Glossario e riepilogo 129 Mappa 130 I TESTI 131 L età classica UNITÀ 2 L INDAGINE SULL UOMO: I SOFISTI E SOCRATE 106 CAPITOLO 1 I sofisti 107 1. Dalla demonizzazione tradizionale all odierna rivalutazione 107 2. L ambiente storico-politico 107 Pericle: l elogio di Atene democratica 108 Democrazia e insegnamento sofistico 109 3. Le caratteristiche culturali della sofistica 109 4. Protagora 110 La dottrina dell uomo-misura e le varie interpretazioni 110 Umanismo, fenomenismo e relativismo 111 Il relativismo culturale, ovvero la molteplicità delle credenze e dei costumi 112 L utile come criterio di scelta, ovvero la razionalità debole di Protagora 113 Utilità e pólis 114 5. Gorgia 115 L impensabilità e l inesprimibilità dell essere 115 Protagora 131 T1 L uomo è misura di tutte le cose 131 Gorgia 133 T2 Le ragioni dell innocenza di Elena 134 Antifonte 135 T3 Natura e leggi 136 CAPITOLO 2 Socrate e i socratici minori 137 1. La vita e la figura di Socrate 137 2. Il problema delle fonti 139 Le testimonianze classiche 139 Le fonti e la critica odierna 140 3. Socrate, i sofisti e Platone 141 4. La filosofia come ricerca e dialogo sui problemi dell uomo 142 5. I momenti e gli obiettivi del dialogo socratico 143 Il non sapere 143 L ironia 144 La maieutica 144 La ricerca del che cos è 145 Induzione e concetti 146 Oltre il relativismo sofistico, verso le forme platoniche 147 XII

Indice 6. La morale di Socrate 147 La virtù come ricerca 147 La virtù come scienza 148 Virtù, felicità e politicità 149 I paradossi dell etica socratica 150 7. La discussione critica sulla morale di Socrate 151 8. Il demone, l anima e la religione 152 9. La morte di Socrate 153 L accusa 153 Le cause storiche e politiche del processo 154 I significati filosofici e ideali della morte di Socrate 155 10. Le scuole socratiche 155 La scuola megarica 156 La scuola cinica 156 La scuola cirenaica 157 Glossario e riepilogo 158 Mappa 159 Echi del pensiero Le radici socratiche del comportamento democratico 160 ON LINE Questioni (PDF) L uomo è un «animale sociale»? (Crizia, Aristotele) Testi antologici Antifonte L idea di uguaglianza (DK 87 B 44b) Senofonte È necessario ricercare solo ciò che è utile all uomo (Memorabili) Non bisogna indagare sui fenomeni celesti (Memorabili) Platone La ricerca della verità (Teeteto) Socrate si prepara a morire (Fedone) Approfondimenti I sofisti nella storia e nella critica Socrate nella storia Schede filmiche Orizzonti di gloria Questioni multimediali interattive Lo stato e la politica - La legge e la libertà di coscienza Schemi interattivi Esercizi interattivi Mappe interattive Video I TESTI 163 La testimonianza di Platone 163 T1 L arte maieutica 163 La testimonianza di Senofonte 165 T2 L indagine sull uomo 165 La testimonianza di Aristotele 166 T3 La ricerca dell universale 166 La morte di Socrate 168 T4 Gli ultimi istanti 168 Il concetto e l immagine La rappresentazione dell uomo nell arte greca antica 170 VERIFICA 172 TAVOLA ROTONDA La legge sovrana tra norma e natura Protagora, Antifonte, Trasimaco, Socrate 176 QUESTIONE Esiste Dio? Anassagora, Democrito, Protagora 180 UNITÀ 3 PLATONE 186 CAPITOLO 1 I rapporti con Socrate e con i sofisti 187 1. Il platonismo come risposta filosofica a una società e a una cultura in crisi 187 2. La vita 188 3. Le opere e le dottrine non scritte 190 4. I caratteri della filosofia platonica 191 Platone e Socrate 191 Filosofia e mito 192 Interessi e motivazioni del filosofare platonico 192 5. La difesa di Socrate e la polemica contro i sofisti 193 L Apologia di Socrate e i primi dialoghi 193 Il Protagora, l Eutidemo e il Gorgia 194 Il Cratilo, o del linguaggio 197 XIII

Indice XIV I TESTI 199 L utilità della filosofia 199 T1 Il deludente incontro con la politica 199 T2 La scienza di cui «abbiamo bisogno» 201 Il Cratilo: verso la teoria delle idee 202 T3 La stabilità delle essenze come condizione di conoscenza 203 CAPITOLO 2 Dalla dottrina delle idee alla teoria dello Stato 204 1. La dottrina delle idee 204 La genesi della teoria 204 Quali sono le idee 206 Il rapporto tra le idee e le cose 207 Dove e come esistono le idee 208 La conoscenza delle idee 209 Reminiscenza, verità ed eristica 210 L immortalità dell anima e il mito di Er 211 La dottrina delle idee come salvezza dal relativismo sofistico 212 La finalità politica della teoria delle idee 213 2. La dottrina dell amore e della bellezza 214 Il Simposio 214 Il Fedro 216 Glossario e riepilogo 217 3. Lo Stato e il compito del filosofo 220 Lo Stato ideale 220 La giustizia 220 Le classi sociali: alcune riflessioni 221 Il comunismo platonico 223 I guardiani sono felici? 223 Le degenerazioni dello Stato 224 Platone e la democrazia 225 Chi custodirà i custodi? L importanza dell educazione 228 I gradi della conoscenza e dell educazione 228 Il mito della caverna 230 La dottrina platonica dell arte 232 Il dibattito sulla Repubblica 234 Glossario e riepilogo 235 Mappa 238 Echi del pensiero Il difficile rapporto tra economia e politica 240 I TESTI 242 Dal Fedone: il fondamento della teoria delle idee 242 T1 «Conoscere è ricordare» 242 Dal Simposio: Eros e filosofia 245 T2 Il discorso di Socrate: l autentica natura dell amore 245 Dalla Repubblica: giustizia e Stato 247 T3 La giustizia come armonia ed equilibrio 247 T4 La giustizia come dominio razionale sugli istinti 249 Il mito della caverna: un viaggio verso la verità 251 T5 La caverna, ovvero il mondo delle ombre 251 T6 Il viaggio verso la luce 252 T7 Il ritorno nella caverna 253 T8 La spiegazione del mito 254 Il concetto e l immagine La scoperta dell aldilà tra arte e filosofia 256 CAPITOLO 3 L ultimo Platone 258 1. I nuovi problemi 258 2. Ulteriori riflessioni sul mondo delle idee 258 Il Teeteto: la conoscenza e l errore 258 Il Parmenide: la sfida della concezione eleatica dell essere 259 Il Sofista: la nuova concezione dell essere e la dialettica 260 3. Il Filebo: il bene per l uomo 264 4. Il Timeo: la visione cosmologica 265 Il mito del demiurgo 265 La visione matematica delle cose 266 La parziale rivalutazione dell arte 266 La concezione della storia 267 Il Timeo nella storia del pensiero filosofico e scientifico 267 5. Il problema politico come problema delle leggi 268 Il Politico e le Leggi 268 La religione e la teologia astrale 269 Differenze e analogie tra la Repubblica e le Leggi 270 6. Le dottrine non scritte 270 La metafisica platonica dell Uno e della Diade 270 La questione dell esistenza e del significato delle dottrine non scritte 271 Glossario e riepilogo 274 Mappa 275 I TESTI 276 Il mito del demiurgo 276 T1 L opera «più bella» e «più buona» 276

Indice I limiti della scrittura 278 T2 Dal Fedro: il mito di Theuth 278 Il concetto e l immagine Il tempio greco tra ragione e sensibilità 280 VERIFICA 282 TAVOLA ROTONDA La verità, ossia le condizioni del discorso vero Gorgia, Socrate, Platone 286 QUESTIONE Il mondo c è per caso o per uno scopo? Democrito, Platone 290 QUESTIONE Chi fa il male è ignorante o malvagio? Socrate, Platone 295 ON LINE Questioni (PDF) Educazione: sapere o crescita personale? (Platone, Seneca) Arte: pericolosa finzione o liberazione? (Platone, Aristotele) Testi antologici Platone Il dialogo è il vero insegnamento (Lettera VII) L essenza delle cose (Cratilo) Gli androgini (Simposio) La condanna della poesia (Repubblica, X) Il bene trascende l essere (Repubblica, VI) Approfondimenti Platone nella storia Schede filmiche The Truman Show Questioni multimediali interattive La psiche - Il mito La psiche - La memoria e l oblio Tavole rotonde Il bene e il male - Il bene e l utile La religione - Dio e il male. I problemi della teodicea La logica e la matematica - La fondazione della matematica Le forme del bello - Arte e verità Lo stato e la politica - Origini e natura del totalitarismo L essere - Essere, nulla, differenza Schemi interattivi Esercizi interattivi Mappe interattive Video UNITÀ 4 ARISTOTELE 300 CAPITOLO 1 Filosofia e scienza 301 1. Il tempo storico di Aristotele 301 2. La vita 301 3. Il problema degli scritti 303 Gli scritti essoterici (destinati al pubblico) 304 Le opere acroamatiche (destinate all insegnamento) 304 4. Il distacco da Platone e l enciclopedia del sapere 305 La diversa concezione del sapere e della realtà 305 L enciclopedia delle scienze in Aristotele 306 I diversi metodi e interessi 307 Le analogie 307 Mappa 308 CAPITOLO 2 Le strutture della realtà e del pensiero 309 1. La metafisica 309 Il quadro delle scienze 309 Il concetto di metafisica 310 I significati dell essere e la sostanza 311 Che cos è la sostanza 315 Le quattro cause 316 La critica alle idee platoniche 317 La dottrina del divenire 318 La concezione aristotelica di Dio 321 Glossario e riepilogo 323 2. La logica 326 Logica e metafisica 326 I concetti 327 Le proposizioni 328 Il sillogismo 330 Le figure e i modi del sillogismo 332 Il problema delle premesse 334 La dialettica 336 La retorica 337 Glossario e riepilogo 338 Mappa 341 XV

Indice I TESTI 343 La metafisica 343 T1 La «scienza prima» 343 T2 Lo studio dell «essere-in-quanto-essere» 344 Verso la sostanza: le categorie e il principio di non-contraddizione 345 T3 Le categorie 345 T4 Il principio di non-contraddizione 346 La sostanza 347 T5 Gli usi del termine sostanza 347 T6 La sostanza come materia 349 T7 La sostanza come forma 349 T8 La sostanza come sinolo 350 La metafisica come indagine su Dio 350 T9 La sostanza sovrasensibile 351 T10 L azione del motore immobile 352 T11 Dio come pensiero di pensiero 353 La logica 354 T12 I quattro tipi di predicazione 354 T13 Sostanze prime e sostanze seconde 356 CAPITOLO 3 Il mondo fisico e la sua conoscibilità 358 1. La fisica 358 I movimenti 358 I luoghi naturali 359 La concezione teleologica della natura 359 La perfezione e la finitezza dell universo 360 Lo spazio e il tempo 360 La Fisica nella storia della scienza 361 Glossario e riepilogo 362 2. Psicologia e gnoseologia 364 L anima e le sue funzioni 364 Sensibilità, immaginazione e intelletto 364 Glossario e riepilogo 366 Mappa 367 I TESTI 368 Fisica 368 T1 La concezione finalistica della natura 368 Psicologia e gnoseologia 370 T2 L anima come forma del corpo 370 T3 L intelletto 371 CAPITOLO 4 Le forme e i caratteri dell agire umano 373 1. L etica 373 Felicità e ragione 373 Il problema della libertà e del libero arbitrio in Aristotele 374 Le due virtù fondamentali 375 La dottrina dell amicizia 377 Glossario e riepilogo 380 2. La politica 381 3. L estetica e la poetica 382 Il concetto del bello 382 L arte come imitazione 383 La catarsi e le sue interpretazioni 385 4. La scuola peripatetica 386 Glossario e riepilogo 386 Mappa 387 Echi del pensiero L intelligenza della vita 388 I TESTI 390 L etica 390 T1 La felicità 390 La politica 391 T2 La necessità della vita associata 391 La poetica 392 T3 L arte come mimesi 393 Il concetto e l immagine Platone e Aristotele nella Scuola di Atene di Raffaello 394 VERIFICA 398 TAVOLA ROTONDA La natura dell uomo, tra anima e corpo Empedocle, Platone, Democrito, Aristotele 403 XVI

Indice QUESTIONE La conoscenza si fonda sulla ragione o sull esperienza? Platone, Aristotele 408 ON LINE Questioni (PDF) Natura: finalismo o meccanicismo? (Aristotele, Epicuro) L uomo è un «animale sociale»? (Crizia, Aristotele) Arte: pericolosa finzione o liberazione? (Platone, Aristotele) Testi antologici Aristotele La nascita della filosofia (Metafisica, I) I significati dell essere (Metafisica, IV) Le quattro cause (Metafisica, I) Potenza e atto (Metafisica, IX) Il primato dell atto (Metafisica) Le proposizioni (Sull interpretazione) Il sillogismo (Analitici primi e Analitici secondi) Ciò che è bene per l uomo (Etica nicomachea) La scelta morale (Etica nicomachea) Le virtù etiche (Etica nicomachea) Le condizioni del buon governo (Politica) Tragedia e catarsi (Poetica) Approfondimenti Aristotele nella storia Schede filmiche Sherlock Holmes Questioni multimediali interattive L essere - L essere e il divenire La conoscenza e la scienza - Induzione e deduzione Le forme del bello - Dolore, conoscenza e tragedia Tavole rotonde L essere - Essere, nulla, differenza Percorsi disciplinari La logica e la matematica - Le regole del pensiero Lo stato e la politica - La definizione di democrazia Schemi interattivi Esercizi interattivi Mappe interattive Video Indice delle voci dei Glossari 414 Indice dei nomi 416 Referenze bibliografiche dei testi citati nelle rubriche 419 Indice delle illustrazioni e referenze fotografiche 420 XVII

I TEMPI E I LUOGHI DELLA FILOSOFIA L età arcaica 650 a.c. 600 550 500 450 400 350 a.c. Talete>>>>>>>>>>>> (624/623-548/545) >>>>>>>>>>> (611/610-547) Anassimene >>>>>>>>>>> (586/585-528/525) >>>>>>>>>>>>>>>> Pitagora >>>>>>>>>>> (571/570-490 ca.) Eraclito >>>>>>>>>>>> (550-480 ca.) Parmenide >>>>>>>>>>>>>>>>> Anassimandro Senofane (580/565-475?) (550-450 ca.) Anassagora >>>>>>>>>>>> (500/496-428 ca.) Zenone di Elea>>>>>>>>>>>>>>>>>>(489 ca.-431) Melisso di Samo >>>>>>>>>>>>>> (485/480-V sec.) Empedocle>>>>>>>>>>(484/481-424/421 ca.) Leucippo>>>>>>>>>>>>>>(480/475-V sec.) Filolao>>>>>>>>>>(470 ca.- tra fine V e inizio IV sec.) Democrito >>>>>>>>>>>>>>>>>> (460/459-360/350 ca.) Metrodoro di Chio (tra metà V e metà IV sec.) >>>>>>>>>>>>>> 2

MAR NERO Roma MAGNA GRECIA TRACIA Abdera Metaponto Democrito Elea Parmenide Zenone Scuola pitagorica GRECIA Crotone Delfi Empedocle Corinto Micene Agrigento Siracusa Sparta M A R M E D IT E R R A NE O T ASIA MINORE MA R E G E O Anassagora Tebe Chio ATENE Teo Samo Siro Pitagora Melisso Clazomene Senofane Colofone Efeso Eraclito Mileto Talete Anassimandro Anassimene Tra il VII e il VI secolo a.c., le città fondate dai Greci sulle coste della Ionia, l attuale Asia Minore (Mileto, Efeso, Clazomene, Colofone, Samo), erano le più fiorenti, dinamiche e culturalmente vivaci. Collocate tra Occidente e Oriente, aperte alla circolazione di nuove idee e a contatti con civiltà raffinate e progredite (egiziana, assiro-babilonese, persiana), diventarono i centri propulsori di una nuova forma di sapere che dalla Ionia si diffuse nelle città della Magna Grecia (Elea, Crotone, Agrigento ecc.). Questo nuovo sapere era la filosofia, nata da uno sguardo curioso e stupito su una natura vivida, potente e incontaminata, e che proprio per questo inizialmente si diresse verso un indagine naturalistica, volta a individuare il principio della vita.

1UNITÀ 1 L INDAGINE SULLA NATURA: IL PENSIERO PRESOCRATICO In questa unità ci soffermiamo su coloro che vengono comunemente detti presocratici, ovvero su quel gruppo di filosofi (vissuti per lo più prima di Socrate) che si sono concentrati soprattutto sul problema della natura e della realtà in generale. CAPITOLO 1 La Grecia e la nascita della filosofia CAPITOLO 2 La ricerca del principio CAPITOLO 3 Il problema dell essere CAPITOLO 4 Il principio come sostanza complessa Nel primo capitolo spieghiamo che cosa si intende quando si afferma che la filosofia è nata nell Ellade, delineando il retroterra storico e culturale che ne ha favorito la fioritura. Nel secondo capitolo affrontiamo il pensiero di quei filosofi (ionici, pitagorici, Eraclito) che si sono interrogati sul principio fisico originario (arché) da cui scaturiscono e a cui ciclicamente ritornano tutte le cose. Nel terzo capitolo ci occupiamo degli eleati, cioè di alcuni pensatori che, invece di riflettere sul principio corporeo delle cose, si sono concentrati sulla realtà unica, immutabile ed eterna che sola merita il nome di essere. Nel quarto capitolo studiamo i cosiddetti fisici pluralisti, cioè coloro (Empedocle, Anassagora, Democrito) che hanno individuato il principio ultimo delle cose non in un unica sostanza, bensì in una molteplicità ordinata di elementi, in grado di spiegare non solo l essere, ma anche il divenire eterno delle cose. 4

CAPITOLO 1 La Grecia e la nascita della filosofia 1. In che senso la filosofia è nata in Grecia Si afferma tradizionalmente che la filosofia dell Occidente è nata in Grecia. Le ragioni di questa tesi sono parecchie e strettamente connesse tra loro. Procedendo dal semplice al complesso, possiamo individuarne tre fondamentali. In primo luogo, si dice che i Greci sono stati gli iniziatori del pensiero occidentale in quanto essi risultano gli autori dei primi testi scritti di filosofia della civiltà eu ropea. In secondo luogo, si è soliti muovere dai Greci perché si è figli di una cultura e di una tradizione speculativa che affondano le loro radici nel mondo ellenico. In terzo luogo, si riconosce che i Greci sono stati i primi a impegnarsi in quel tipo di indagine critica e razionale in cui individuiamo ancor oggi i tratti salienti di ciò che chiamiamo filosofia. Tant è vero che quando si sostiene che la filosofia è storicamente nata nell Ellade del VI secolo a.c., non si intende dire che l uomo, almeno fin da quando è divenuto homo sapiens, non abbia posseduto una qualche interpretazione della realtà esterna e di se stesso, ossia una propria visione del mondo, ma semplicemente che i Greci sono stati il primo popolo occidentale a creare esplicitamente il modo di pensare filosofico. 2. Il problema dei rapporti con l Oriente Ciò che si è detto lascia aperta un interessante questione di fondo, tuttora dibattuta tra gli studiosi. Ammesso che i Greci siano i padri del pensiero occidentale, la loro filosofia non potrebbe essere un derivato dell Oriente? Tale è la tesi degli orientalisti, i quali, contrapponendosi agli occidentalisti, sostengono che i Greci non sono gli inventori della filosofia e della scienza, ma soltanto i ripetitori e gli intermediari di un sapere più antico, che trova le proprie matrici nelle civiltà pre-elleniche dell Oriente. La tesi della derivazione orientale della filosofia greca 5

UNITÀ 1 L INDAGINE SULLA NATURA: IL PENSIERO PRESOCRATICO Le filosofie orientali In primo luogo, gli orientalisti fanno notare da sempre come prima dell esordio della filosofia greca, o contemporaneamente a essa, abbiano avuto origine in Estremo Oriente alcune tra le più grandi esperienze filosofico-religiose dell umanità. Ad esempio, mentre la Grecia e Roma giacevano ancora nella preistoria, in India si sviluppava la corrente dell induismo, la cui dottrina più antica è contenuta nelle parti arcaiche dei libri sacri del Rig Veda, risalenti probabilmente al 1300-1200 a.c., e delle Upanishad, del IX- VIII secolo a.c. Sempre in India, verso la fine del VI secolo a.c., quando il pensiero greco era ancora agli albori, il Buddha (Siddhartha Gautama, 560-480 a.c. circa), traendo spunto da una meditazione sul dolore, dava origine a una delle più notevoli religioni filosofiche della storia. In Persia, intorno al VII secolo a.c., Zarathustra si faceva profeta di una nuova visione del mondo, interpretando quest ultimo come un intreccio di positivo e di negativo e come un gigantesco campo di battaglia tra un dio del Bene, Ohrmudz, e un dio del Male, Ahriman. In Cina, nello stesso periodo, visse e pensò Lao-Tze, considerato l autore della dottrina del Tao, il principio misterioso e indicibile in virtù del quale «la grande fiumana dell Essere nasce alla vita». A lui si oppose Kong Fuzi ( Maestro Kong, 551-479 a.c. circa), più noto come Confucio, fautore delle grandi gerarchie sociali e dell ordine politico della tradizione cinese. Filosofia e salvezza Il buddismo Diversamente dalla filosofia greca degli inizi, che, secondo quanto vedremo, ha come principale oggetto di ricerca la conoscenza della natura e delle sue forze, la speculazione orientale, in particolare quella indiana, si concentra soprattutto sui problemi esistenziali e religiosi. Essa concepisce la conoscenza in funzione della salvezza, cioè della liberazione dell uomo, che viene fatta consistere nel passaggio dal piano del samsara, cioè della realtà dubbia e ingannevole che ci circonda e che si esprime nella ruota della nascita e della morte, al piano del nirvana, ossia del ricongiungimento con la Realtà primordiale e assoluta, variamente intesa. In tal modo, la filosofia è concepita come via alla salvezza e il filosofo come illuminato e santo. Tipico, in questo senso, è il buddismo, che, partendo da un analisi della sofferenza del vivere («Ecco la verità sublime intorno al dolore: la nascita è dolore, la vecchiaia è dolore, la malattia è dolore, l unione con quelli che non si amano è dolore, la separazione da quelli che si amano è dolore, non ottenere quello che si desidera è dolore», Discorso di Benares), perviene alle quattro «nobili verità» che distruggono l illusorio attaccamento alla vita dell uomo comune e preparano la sua liberazione: la realtà del mondo è dolore; l origine del dolore è la brama di esistere, godere e potere; la liberazione dal dolore è possibile mediante l estinzione di questo desiderio e il raggiungimento del nirvana (stato di pace perfetta); esiste una via che conduce a tale estinzione ed è quella indicata dal Buddha. Questa via si concretizza nel celebre «ottuplice sentiero»: retta comprensione, retto pensare, retto parlare, retto agire, retto modo di sostentarsi, retto sforzo, retta concentrazione, retta meditazione. 6

Capitolo 1 La Grecia e la nascita della filosofia La scienza orientale In secondo luogo, grazie a una serie di studi che hanno portato alla luce un mondo che il tempo sembrava aver definitivamente sepolto, gli orientalisti sottolineano come nelle civiltà pre-greche si trovino non solo rilevanti invenzioni tecniche nel campo della navigazione, dell agricoltura, dell ingegneria edilizia ecc., ma anche interessanti ricerche di medicina e chirurgia, astronomia e matematica. L origine della medicina si perde nella notte dei tempi. All inizio essa faceva un tutt uno con la magia. Ad esempio, per citare un caso significativo, parecchi crani umani risalenti all età neolitica presentano buchetti rotondi limitatamente rimarginati: gli studiosi hanno ipotizzato che appartenessero a uomini che subirono la trapanazione del cranio mentre erano ancora in vita, probabilmente da parte di uno stregone che credeva in tal modo di cacciare dai loro corpi gli spiriti maligni. In virtù del papiro Smith, risalente al XVII secolo a.c., sappiamo invece che gli Egiziani avevano cominciato a studiare le malattie abbandonando la mentalità magica, classificando i disturbi a seconda dei vari organi interessati e pervenendo allo schema di diagnosi-prognositerapia che costituisce ancor oggi l ossatura della medicina scientificamente intesa. Grazie alle 11000 tavolette di argilla scoperte a Ninive, che offrono una preziosa panoramica sulle conoscenze della civiltà mesopotamica e di cui più di 600 sono dedicate alla medicina, sappiamo dei progressi terapeutici dei Mesopotamici e dell esistenza di una loro precisa arte chirurgica (tant è vero che il Codice di Hammurabi stabilisce gli onorari degli interventi e ordina che siano tagliate le mani al medico che operando un paziente ne provochi la morte). Sappiamo anche dell esistenza di una medicina indiana, stimolata dalle terribili epidemie delle zone del Gange; essa si fondava tuttavia su nozioni e cognizioni anatomiche e fisiologiche inadeguate, poiché tanto l induismo quanto il buddismo, credendo nella reincarnazione, proibivano l autopsia dei cadaveri. Infine, cultori di medicina fin da tempi remoti furono anche i Cinesi, ai quali risale, tra l altro, la famosa e tuttora diffusa pratica dell agopuntura. Nell astronomia si distinsero soprattutto i Caldei, che fin da prima del 2000 a.c. avevano cominciato a registrare e ad esplorare con attenzione i fenomeni celesti, studiando soprattutto le eclissi, le forme delle costellazioni, lo zodiaco, i congiungimenti astrali ecc. Del campo matematico furono invece buoni conoscitori sia gli Egiziani, sia i Babilonesi: il papiro Mosca (1800 a.c.) e il papiro Rhind (1650 a.c.) ci hanno infatti rivelato che gli Egizi utilizzavano tecniche aritmetiche e geometriche abbastanza avanzate (potenze, radici, frazioni, progressioni ecc.) e rintracciabili anche in Mesopotamia, dove Hammurabi, re di Babilonia, aveva ordinato che i testi aritmetici e geometrici fossero raccolti e trascritti in migliaia di tavolette. Gli scambi commerciali e culturali con l Oriente Dopo aver ricordato tutta questa mirabile fioritura filosofico-scientifica, gli orientalisti sostengono l esistenza di precisi rapporti commerciali e culturali tra l Ellade e l Oriente, basandosi sul fatto che le prime sedi della cultura greca furono le colonie dell Asia Minore e delle isole dell Egeo, che, per motivi geografici, economici e politici, erano facilitate a La medicina L astronomia e la matematica I rapporti tra l Ellade e l Oriente 7

UNITÀ 1 L INDAGINE SULLA NATURA: IL PENSIERO PRESOCRATICO venire in contatto con i popoli dell Oriente mesopotamico e che, per l innata vivacità dello spirito greco, erano portate ad assimilare nuovi costumi e nuove idee. Ad ampliare queste relazioni contribuiva anche l attività marinara dei Greci, che toccava tutte quelle parti del bacino mediterraneo, soprattutto l Egitto, che erano sedi di antiche e prestigiose civiltà. Tanto che più tardi gli stessi storici e filosofi greci avrebbero amato presentare i sapienti del loro paese come peregrinanti per terre lontane allo scopo di apprendere arti, costumi e dottrine. Secondo le loro testimonianze, ad esempio, Democrito avrebbe viaggiato nell Estremo Oriente, mentre Pitagora e, secondo notizie più attendibili, Platone avrebbero soggiornato in Egitto; e proprio Platone, contemplando la sapienza dei venerandi sacerdoti egizi e caldei, interpreti di una saggezza accumulata da secoli, sarebbe giunto a esclamare che i Greci, nei loro confronti, non erano che «bambini»! Motivazioni addotte dagli orientalisti > Prima o contemporaneamente alla filosofia greca, in Estremo Oriente esistevano già grandi dottrine filosofico-religiose, come l induismo, il buddismo, il taoismo, il confucianesimo > Nelle civiltà pre-greche si trovavano non solo importanti invenzioni tecniche, ma anche interessanti ricerche scientifiche (medicina, chirurgia, matematica, astronomia) > Tra l Ellade e l Oriente esistevano rapporti commerciali favoriti dall attività marinara dei Greci La scarsa consistenza dell ipotesi orientalistica 3. Caratteri specifici della filosofia greca A questo punto potrebbe sembrare che la disputa tra occidentalisti e orientalisti sia definitivamente risolta a favore di questi ultimi. In realtà, per quanto riguarda la filosofia, i primi hanno risposto con una fitta serie di prove a favore della loro tesi. Vediamone le principali. Innanzitutto, la tesi di una derivazione orientale della filosofia greca non si trova in alcun autore dell età classica. Sebbene si abbiano accenni alle conoscenze aritmetiche, geometriche e astronomiche degli Egizi e dei Caldei, mancano note sulla tradizione filosofica orientale e risulta assente l idea di una sua influenza su quella greca. In effetti, l ipotesi di una genesi orientale del pensiero greco si diffuse soltanto in epoca ellenistica, ossia dopo le conquiste di Alessandro Magno, in un periodo in cui potenti forze nazionalistiche, culturali e religiose avevano interesse a ricondurre la tradizione greca a quella orientale. Ad esempio, essendosi spostato il centro della cultura scientifica ad Alessandria, sacerdoti e dotti egiziani cominciarono ad affermare che la cultura greca era una filiazione dell antica sapienza degli abitanti delle pianure del Nilo. In realtà è quasi certo che i primi filosofi greci non avessero notizie organiche e approfondite circa le dottrine dell Estremo Oriente. Non risulta, infatti, che prima della spedizione di Alessandro Magno i Greci possedessero conoscenze rilevanti di dottrine indiane o cinesi. E quei popoli dell Oriente mediterraneo con cui essi vennero a contatto (soprattutto gli Assiro- Babilonesi e gli Egizi) possedevano una sapienza di tipo religioso e basata su miti cosmolo- 8

Capitolo 1 La Grecia e la nascita della filosofia gici, cioè relativi alla nascita dell universo, ma non una vera e propria sapienza filosofica: in altre parole, essi si trovavano nella stessa situazione in cui erano i Greci prima della nascita della filosofia. Inoltre, anche se si presume (giacché non esistono prove in proposito) la derivazione orientale di qualche dottrina della Grecia antica, ciò non implica l idea dell origine orientale della filosofia greca in blocco. Anzi, l originalità del filosofare ellenico emerge proprio in antitesi alla cultura dell Oriente: se la sapienza orientale è di tipo religioso e tradizionalistico (poiché è privilegio e patrimonio della casta sacerdotale, e dunque ancorata a una tradizione ritenuta sacra e immodificabile), la sapienza greca si presenta invece, in quanto filosofia, come una ricerca razionale che nasce da un atto di libertà di fronte alla tradizione, al costume e a qualunque credenza accettata come tale. Ogni uomo, secondo i Greci, può filosofare, in quanto l uomo è un animale ragionevole e la sua ragionevolezza consiste nella possibilità di cercare in modo autonomo la verità (ovviamente qui si parla di individui liberi, poiché agli schiavi la società antica non riconosce dignità di persone). Le parole con cui inizia la Metafisica di Aristotele «Tutti gli uomini tendono per natura al sapere» esprimono bene questo concetto, giacché «tendono» vuol dire che non solo lo desiderano, ma possono conseguirlo. Infine e questo è il punto decisivo, mentre il sapere orientale pre-ellenico è immerso in un atmosfera di tipo religioso, il filosofare greco tende fin dall inizio a strutturarsi come un indagine razionale fondata unicamente sulla forza del pensiero e da esso soltanto guidata (si è detto tende, perché il trapasso dal mito al pensiero speculativo non si attua, ovviamente, tutto d un tratto e il mito continua talora a far sentire il proprio peso). Tant è vero che il termine polemico della filosofia è abitualmente costituito dall opinione corrente, dalla tradizione e dalla religione, al di là delle quali essa cerca di procedere; e anche quando perviene a una conferma della tradizione, la filosofia deriva il proprio valore unicamente dalla forza razionale dell argomentazione. In questo senso, ossia come libera indagine critica e razionale, la filosofia appare veramente come un prodotto, anzi come il grande parto, del genio ellenico. L originalità della filosofia greca 4. Caratteri specifici della scienza greca Per quanto riguarda la scienza, oggi si è d accordo nell escludere l idea di una nascita miracolistica delle varie branche della scienza presso i Greci e nell ammettere l esistenza di un evidente legame, confermato anche dalle testimonianze di Erodoto e di Platone, tra scienza orientale e scienza greca. Appare, infatti, logicamente e storicamente possibile che la civiltà ellenica, affacciatasi più tardi sulla scena della storia, si sia avvalsa delle cognizioni dei suoi più anziani vicini. Tuttavia, gli occidentalisti mettono in luce la profonda diversità di indirizzi e di metodi che separa la scienza dei Greci da quella degli altri popoli. Il tratto differenziale specifico della scienza greca tende a essere individuato nel suo carattere teorico. Mentre gli Egiziani e i Mesopotamici sviluppavano le scienze soprattutto per scopi immediati e di pratico interesse, i Greci tendevano a coltivarle principalmente per il desiderio di conoscere e comprendere il perché delle cose. Il carattere teorico della scienza greca 9

UNITÀ 1 L INDAGINE SULLA NATURA: IL PENSIERO PRESOCRATICO Ad esempio, la leggendaria competenza astronomica dei Babilonesi era prevalentemente di tipo astrologico-oroscopistico, in quanto lo studio delle stelle e delle eclissi veniva interpretato come una scienza dell ordine divino del cosmo e aveva come obiettivo la previsione di eventuali sciagure per Babilonia o per i suoi nemici: per queste ragioni, essa inclinava a prendere atto dei moti celesti o delle eclissi senza chiedersi la ragione del manifestarsi di tali fenomeni. I primi filosofi greci, invece, videro nell astronomia una scienza naturale e quindi si chiesero il perché dei movimenti astrali, la causa delle eclissi, il motivo per cui i corpi celesti restano sospesi nel vuoto ecc. Alla semplice descrizione degli oggetti celesti e dei loro stadi, o all interpretazione religiosa dei medesimi, essi sostituirono la ricerca di una spiegazione naturale e razionale delle loro cause. Così facendo, i Greci giunsero a quell idea dell astronomia come pura ricerca teorica, distinta da ogni fine utilitario o da ogni credenza religiosa, che rappresenta il primo passo in direzione di un astronomia scientifica. Analogamente, le celebrate conoscenze matematiche dell Egitto presentavano uno spiccato carattere pratico, pienamente confermato dalla tesi di Erodoto secondo cui la geometria sarebbe nata in Egitto sotto forma di agrimensura, cioè per la necessità di misurare la terra e di spartirla tra i suoi proprietari dopo le periodiche inondazioni del Nilo. Le stesse tecniche matematiche di cui parla il papiro Rhind, nonostante il loro carattere avanzato, difettano di spirito scientifico, in quanto, limitandosi al precetto spicciolo «Fa sempre come in questo caso», sono prive di quelle tipiche conquiste greche che sono la formula e la legge, vale a dire l inclusione degli illimitati casi possibili in una regola astratta. E ancora, a Babilonia la matematica si configurava come strettamente connessa alla vita quotidiana e i suoi problemi vertevano per lo più su oggetti concreti quali merci, pani, terreni, recipienti ecc. Infine, la scuola medica greca, sorta nel VII secolo a.c. a Cnido, colonia dell Asia Minore, si diede un organizzazione più marcatamente scientifica di quella egiziana e babilonese, la quale, sebbene avesse già cominciato a liberarsi dalla mentalità magica e mitica, rimaneva ancora a uno stadio empirico. 5. Il genio ellenico La differenza qualitativa tra il sapere orientale e quello greco Alla luce di quanto affermato, sembra di poter dire che i Greci non si sono limitati a ricevere nozioni astronomiche, matematiche, mediche ecc. dagli altri popoli, ma a tale materiale hanno dato una forma di scientificità che agli altri era per lo più sconosciuta. E sebbene qualche studioso abbia sostenuto che non è legittimo irrigidire la distinzione tra atteggiamento pratico-orientale e atteggiamento teorico-greco in una differenza qualitativa, e abbia inoltre ipotizzato che alcuni sacerdoti egiziani e caldei fossero a conoscenza di una matematica e di un astronomia superiori, basate su formule e leggi, ciò non cambia la sostanza del problema. Infatti, ammettere che tra l indirizzo empirico-pratico degli Orientali e quello razionale-teorico dei Greci vi sia una differenza di quantità e di gradazione non significa escludere che, a un certo livello, ci si trovi di fronte a un vero e proprio salto di qualità. Inoltre, anche se si supponesse ciò che finora non è stato provato, ossia che qualche isolato sacerdote egizio o mesopotamico avesse raggiunto livelli superiori di scientificità, con questo non si sminuirebbe affatto l originalità dei Greci, che sono stati i primi a impegnarsi pubblicamente in un ben preciso tipo di ricerca razionale. 10