Consorzio della Quarantina



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Consorzio della Quarantina memoria dell assemblea straordinaria del 16 aprile 2005 stesa attraverso gli appunti presi da Maria Chiara Basadonne. L assemblea straordinaria comincia alle 14:30. ANGELINI apre ricordando di avere inviato ai consorziati, in questi mesi, numerosi documenti, compreso lo statuto che è il risultato delle decisioni assunte dal c.d. tenuto il 7 marzo. Il Consorzio non riceve più contributi pubblici e quindi non può più compensare nessuno per le attività svolte. Di conseguenza, bisogna ridurre il lavoro di chi è disposto a svolgerlo in forma di volontariato e questo è ciò che può essere fatto grazie al nuovo statuto, nel quale non sono più previste azioni burocratiche per more e sospensioni, per es. rispetto alla bozza di statuto che inviata ci sono due modifiche che riguardano l art. 10 (dove l espressione si accresce è stata sostituita da si aggiunge, per renderla più comprensibile) e l art. 17 (dove si chiarisce in modo esplicito che il diritto di voto in assemblea è riservato a chi è iscritto nell anno corrente e lo è stato nell anno precedente). Inoltre è stato eliminato l obbligo del voto palese in assemblea. Aggiunge di avere ricevuto pochi riscontri alla bozza di statuto e quindi dà per scontato che vada bene a tutti. PISCITELLO (POZZI) chiede informazioni sulla quota, della quale si parlerà in seguito. GHIO ha dubbi sulla definizione dell ambito territoriale data nello statuto e si domanda se la vaghezza della definizione serva per dare meno vincoli. ANGELINI conferma che la vaghezza dell espressione lascia il Consorzio più libero di includere i produttori esterni alla provincia e spiega che la definizione legata ai comuni era stata adottata nel 2001 quando si pensava di chiedere la d.o.p. Aggiunge che lo statuto proposto è più snello e, rinviando, quando sia possibile, al regolamento, evita il rischio che eventuali modifiche richiedano la presenza del notaio. Aggiunge che con questa forma di nuovo statuto può continuare a gestire il Consorzio in forma di volontariato e pensa che questo possa valere anche per gli altri collaboratori del Consorzio. DALPIAN chiede cosa si intenda per agricoltura familiare. ANGELINI conferma che la definizione è vaga; precisa che secondo i criteri dell Istat per agricoltura familiare si intende quella nella quale il conduttore e i suoi familiari svolgono più del 50% del lavoro nell azienda. DALPIAN osserva che c è una contraddizione, perché da una parte si incoraggia la maggiore produzione e dall altra si sostiene l azienda di piccola scala. ANGELINI risponde che in realtà il Consorzio evita di promuovere la grande proprietà e le forme di agricoltura industriale. GHIO chiede se chi decade per non avere pagato la quota possa iscriversi nell anno successivo senza formalità. ANGELINI conferma che con il nuovo statuto è possibile. PISCITELLO osserva che in questo modo si pagherebbe solo l iscrizione mentre con il vecchio statuto bisognava anche reintegrare le quote non pagate nel periodo di sospensione ANGELINI conferma e dà la parola al notaio Francesco Bonini. Il notaio BONINI che legge il verbale ufficiale di assemblea straordinaria e il nuovo statuto. Il notaio sospende la lettura e osserva che per meglio assicurare l indipendenza del garante di conciliazione è opportuno fissare un limite temporale alla sua carica e nota che non va bene che il periodo di durata della carica (di garante) dipenda dalla volontà dell assemblea che con semplice maggioranza può rimuoverlo in ogni momento. ANGELINI invita i presenti a esprimersi sul punto proposto dal notaio.

BOTTARI propone che il garante possa essere rimosso con una maggioranza più qualificata. ROSSI osserva che non essendo la figura del garante prevista dal codice civile, siamo liberi di scegliere le forme che ci sembrano più opportune. Al limite si potrebbe anche fare a meno del garante. MONTEVERDE osserva che non si può fare a meno di tale carica. ANGELINI propone al voto dell assemblea che resti una carica a tempo illimitato e che per destituire il garante occorra una maggioranza qualificata dei 2/3 dei presenti in assemblea. L assemblea è d accordo con questa proposta all unanimità. AMADEI interviene ricordando che questa soluzione va bene purché non ci siano contenziosi in corso. Il notaio BONINI osserva che in caso di destituzione, al vecchio garante tocca, comunque, di risolvere i vecchi contenziosi; quindi procede con l inserimento della modifica sullo statuto e ne termina la lettura. GHIO chiede un chiarimento sul direttore che, secondo lo statuto assiste gli organi consortili, essendo lui stesso organo consortile: questo pare contraddittorio e chiede se assiste sé stesso o se il suo ruolo debba essere meglio definito nel senso di essere o no un organo consortile. Il notaio BONINI conferma che non c è contraddizione perché il direttore è organo consortile e assiste gli altri organi. PISCITELLO chiede se la votazione è valida visto che nessuno ha ancora pagato la quota per l anno corrente. ANGELINI ricorda che per l assemblea straordinaria votano i soci dell anno precedente; per quella ordinaria voteranno i soci che avranno confermato l iscrizione dell anno corrente. Quindi scrive l elenco dei presenti che viene firmato dal presidente uscente Ettore MOLINI e consegnato al notaio. Infine propone al voto dell assemblea l approvazione del nuovo statuto. L assemblea approva il nuovo statuto all unanimità per alzata di mano. L assemblea straordinaria termina alle 15:40. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - memoria della discussione preliminare all assemblea ordinaria del 16 aprile 2005 stesa attraverso gli appunti presi da Maria Chiara Basadonne. ANGELINI rende conto dell attività del Consorzio nel 2004. Il fondo consortile supera i 27.000, tuttavia la cassa corrente non ha fondi: con il nuovo statuto questo inconveniente dovrebbe essere rimediato perché le quote annuali (eccetto quella del primo anno di iscrizione) entrano nella cassa corrente. La gestione del Consorzio è sana ma, in assenza di contributi pubblici, deve diventare anche economica e fare in modo che le spese non superino le entrate. Dopo sette anni, finalmente, abbiamo i semi di Quarantina risanati; abbiamo firmato un contratto con un azienda scozzese che moltiplicherà in purezza la semente risanata e che, nel 2007 (ma da piantare nel 2008), ci invierà 100 quintali di tuberi da seme. Luca Lovatti quest anno ha preparato un po di seme pre-base che è stato distribuito, dando precedenza ai consorziati che lo scorso anno hanno fatto una produzione effettiva, a partire da quelli iscritti al Consorzio da maggior tempo. Chi è venuto al c.d. tenuto a Carsi (loc. Gherfo) ha visto le piante ottenute con i primi tuberi seme risanati.

I primi tuberi risanati consegnati serviranno perché i consorziati che li hanno ricevuti possano riprodursi autonomamente il seme almeno fino al 2007 oppure perché, ne forniscano, se richiesto e acquistato, agli altri consorziati. PISCITELLO chiede se il risanamento è stato portato alle estreme conseguenze fino a rendere le Quarantine irriconoscibili. ANGELINI conferma che il risanamento è stato completato e tuttavia le Quarantine pare che non abbiano subito modificazioni nella forma. Prosegue elencando le novità decise dal c.d. e chiede un pronunciamento prima dell iscrizione dei presenti e della votazione in assemblea ordinaria. Sull iscrizione, di fatto annuale, si è già discusso e tutti sono d accordo. La quota unica passa a 75 euro e agevola chi semina più di 125 kg di patate, scoraggiando perciò chi ne semina poche. AMADEI chiede cosa succede se i consorziati non si iscrivono entro il 30 aprile: non si fa neanche un sollecito? ANGELINI dice di no. ROSSI osserva che comunque ci si potrà ricordare di pagare visto che prima di quella data c è l assemblea. MOLINI riporta che alcune persone gli hanno telefonato chiedendo se non iscrivendosi per un anno potranno, in quell anno, comunque ricevere il notiziario. ANGELINI conferma che lo riceveranno ma solo attraverso la posta elettronica, per evitare costi di gestione per chi non sia consorziato. DALPIAN chiede cosa succeda quando dopo un periodo di non iscrizione un produttore decide di reiscriversi: la nuova iscrizione va nel fondo consortile o nella cassa corrente? ANGELINI conferma che va nel fondo consortile perché è una nuova iscrizione. DELBARBA osserva che i produttori della Val Borbera si sono iscritti al Consorzio perché sia tutelata la fagiolana, e aggiunge che se questo non succede più, i produttori di quella valle non avranno motivi di iscriversi. ANGELINI conferma che il Consorzio non può, nei fatti, tutelare la fagiolana, visto che si tratta di una produzione non facilmente controllabile; questo forse dovrebbe farlo in forma promozionale la Comunità Montana alla quale il Consorzio ha dato la piena disponibilità a consegnare la titolarità del marchio relativo alla fagiolana; tuttavia il Consorzio promuoverà tutti i prodotti di varietà tradizionali dei propri consorziati (quelli che i propri consorziati vorranno comunicare, senza bisogno di sollecitazione), al di là delle varietà di patata per le quali si impegna, invece, in un lavoro di controllo. BOTTARI prende nota che ci si può iscrivere entro il 30 aprile, e osserva che quando arriveranno i tuberi seme dalla Scozia, se saranno consegnati prima di quella data saranno dati a consorziati che potrebbero anche non riscriversi nell anno corrente. Suggerisce che il termine per la reiscrizione sia anticipato al 31 dicembre. ANGELINI chiede ai consorziati di scegliere tra le due date. DALPIAN osserva che il 31 dicembre non va bene e propone il 31 gennaio. Si passa a votare: per il 30 aprile ci sono 14 consensi, per il 31 gennaio ci sono 3 consensi. Franco MOLINI propone di prendere in considerazione il 28 febbraio e di fare in modo che i tuberi seme siano consegnati dopo quella data ai soli consorziati che avranno confermato l iscrizione. La proposta è accolta con 14 consensi. ANGELINI chiede conferma se la quota annuale onnicomprensiva di 75 euro sia accettata da tutti: nessuno pone obiezioni. Osserva che per il 2005 l attività del consorzio si limiterà alle

sole varietà tradizionali di patata, tuttavia con il sito e con altro materiale tutte le produzioni di varietà tradizionali dei consorziati potranno essere comunicate. Aggiunge che con le nuove regole fissate dal c.d. ogni consorziato è tenuto a procurarsi i tuberi da seminare per conto proprio; inoltre, gli agronomi del Consorzio saranno incoraggiati a visitare solo i produttori che lo richiederanno: il Consorzio pagherà all agronomo il rimborso chilometrico e il consorziato richiedente pagherà all agronomo 30 euro per la visita. Gli agronomi comunque daranno consulenza per telefono o posta elettronica a tutti gratuitamente, ma potranno su richiesta visitare le sole aziende che rientrano nella zona da loro scelta. La vendita dei sacchetti e dei sigilli sarà fatta dal negozio Rossi di S. Bartolomeo di Savignone, per evitare costi di gestione e fatturazione al Consorzio. Franco MOLINI afferma che i sigilli dei sacchetti sono deboli e si strappano facilmente. Ettore MOLINI nota che prima di sigillare il sacchetto bisognerebbe pinzarlo più volte. ANGELINI ricorda che tra due anni bisognerà rifare i sacchetti e che in quell occasione studieremo dei correttivi. Nota che alcuni affiliati si sono lamentati per non avere ricevuto il prodotto e aggiunge che bisognerà stare attenti a non deludere gli affiliati perché rischieremo di perderli. Per questo motivo i produttori dovranno mettere a disposizione degli affiliati il 50 % del prodotto di prima scelta perché entro il 15 ottobre gli affiliati possano avere la precedenza sull acquisto o sulla prenotazione. PISCITELLO dice di non essere d accordo sulla data del 15 ottobre, perché arriva dopo le sagre (che rappresentano le migliori occasioni per vendere il prodotto), e propone di anticiparla. Franco MOLINI osserva che il vincolo del 50 % è una lama a doppio taglio perché qualcuno potrebbe sentirsi incoraggiato a rendere una falsa denuncia di semina, dicendo di avere seminato meno di quello che effettivamente ha fatto. ANGELINI osserva che chi rende una falsa denuncia di semina o vende senza sacchetto compie un azione irregolare e può essere espulso dal Consorzio. Propone, quindi, di anticipare al 1 ottobre la data per la precedenza agli affiliati. L assemblea approva a maggioranza. BOTTARI chiede spiegazioni: se un affiliato prenota le patate per una certa data ed entro quella data non va a ritirarle, cosa si fa? ANGELINI ricorda che gli accordi tra produttori e affiliati sono definiti tra loro e sono loro stessi che ne decidono i termini: quindi se uno dei due non rispetta l accordo l altro è svincolato dall impegno. Ettore MOLINI dice che lui accetta le prenotazioni solo se le patate gli vengono pagate in anticipo anche perché dopo molto tempo il peso delle patate cala. ANGELINI ricorda che il Consorzio informerà gli affiliati e ricorderà loro che gli accordi per la vendita li prenderanno direttamente con i produttori secondo le forme che saranno direttamente concordate. Il Consorzio non farà più mediazione tra affiliati e produttori e se un affiliato non rispetterà i patti assunti in caso di sua evidente colpa - potrà non essere più accettato come affiliato. Chi verrà meno ai patti potrà essere pubblicamente svergognato. Riguardo al prezzo, ricorda che il c.d. ha deciso lo stesso prezzo/kg al pubblico e ai negozi affiliati e osserva che alcune persone sentite (Dalpian) hanno affermato che in questo modo si rischia di perdere ristoratori e negozianti. PISCITELLO dice che l equiparazione del prezzo garantisce proprio i negozianti perché non ci sarà motivo per non dargli il prodotto. Ettore MOLINI nota che va bene fare pagare di meno le patate in azienda, ma non va bene farle pagare di meno nelle sagre e sui mercatini. TORTONESE chiede se il negoziante ha un prezzo massimo imposto. ANGELINI dice di no. BOTTARI chiede cosa pensino del prezzo equiparato gli affiliati.

ANGELINI risponde che Panizza la pensa come Dalpian. DALPIAN dice che il mercato non lo fanno i pochi chili che si vendono a casa ma il prodotto che commerciano i punti vendita e i ristoratori. ANGELINI chiede all assemblea di pronunciarsi sulla questione. DALPIAN suggerisce di fare tre prezzi: uno più basso per gli affiliati, uno più alto per la vendita in azienda e uno ancora più alto per la vendita su fiere e mercati. ANGELINI mette ai voti tre proposte: il prezzo unico per tutti deciso dal c.d.; i tre prezzi proposti da Dalpian; due prezzi (uno uguale per la sola vendita in azienda e ai negozianti 2 euro e uno più alto -2,50 euro per la vendita su fiere e mercati, per non fare una concorrenza sfacciata ai negozianti, magari a pochi passi dal loro negozio). La prima proposta non riceve consensi; la seconda riceve 5 consensi; la terza riceve 10 consensi. GHIO osserva che se il prezzo sale troppo le patate non si vendono più perché una famiglia normale non può permettersele. MONTEVERDE dice che alle sagre dovremmo andarci solo per farci pubblicità e non per vendere tutte le patate che abbiamo; suggerisce di lasciare tutto come è adesso, secondo la proposta di Dalpian. DALPIAN aggiunge che i tre prezzi da lui proposti non sono ancora stati fissati e possono essere definiti in qualunque modo. BOTTARI chiede se le patate può venderle anche ai non affiliati. ANGELINI dice che questo, dopo che è scaduto il temine (1 ottobre) per riconoscere la precedenza agli affiliati, è possibile. Quindi invita a votare nuovamente sulla questione dei prezzi, visti i nuovi interventi proposti. La prima proposta non riceve consensi; la seconda (i tre prezzi) riceve 7 consensi; la terza (i due prezzi) riceve 9 consensi e passa a maggioranza. La discussione termina alle 17:10 e si passa alle iscrizioni per l anno corrente, raccolte da Orietta ARCANGELI. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - memoria dell assemblea ordinaria del 16 aprile 2005 stesa attraverso gli appunti presi da Maria Chiara Basadonne. L assemblea ordinaria si apre alle 17:30. GHIO, GARBARINI, MASSA e PARODI ricordano di non avere ancora ricevuto la tabella del Consorzio. PISCITELLO chiede se non si possa garantire la continuazione della manifestazione Mandillo da Groppo a carico degli espositori e del Consorzio. ANGELINI dice che, dai conti fatti, servirebbero almeno 12.000 euro e osserva che l assessore all agricoltura della Provincia interpellato a febbraio sulla volontà del suo ente di sostenere la manifestazione non ha ancora inviato alcuna risposta. Il consorzio non può sostenere da solo l iniziativa perché impegnerebbe quasi la metà del proprio patrimonio. Osserva che oggi il Consorzio riparte con 18 soci (3 che hanno pagato prima del giorno dell assemblea e 15 che hanno pagato pochi minuti prima), quindi hanno diritto di voto: Marco ALLEGRINA (rappresentato da Edoardo ALLEGRINA), Roberta AMADEI, Fabrizio BOTTARI, Pietro CUNEO, Luca DALPIAN, Franca DAMICO (rappresentata da Massimo MONTEVERDE), Gabriella FAVARO, Ornella GARBARINI, Sabina GHIO, Fabio MAGGIOLO, Paolo MASSA, Ettore MOLINI, Franco MOLINI, Massimo MONTEVERDE, Giacomo MORANDO, Claudio PARODI (rappresentato da Lorenzo

PARODI), Daniela POZZI (rappresentata da Aldo PISCITELLO), Elisabetta SCIACCALUGA (rappresentata da Marco RIGHETTI). Si passa all approvazione del bilancio 2004. Si passa all approvazione del regolamento che viene brevemente descritto punto per punto. SCIACCALUGA dice che non è d accordo sul 1 ottobre come termine per garantire la precedenza di acquisto e prenotazione agli affiliati. ANGELINI ricorda che questo limita solo i negozianti, ma per alcuni produttori quelli che raccolgono dopo il 1 ottobre (come lei) potrebbe essere solo un vantaggio. Ettore MOLINI chiede se tale data è un limite per la vendita o solo per la prenotazione: se un affiliato prenota le patate prima di quella data e dopo non le va a ritirare come bisogna comportarsi? ANGELINI dice che in tale caso se l affiliato viene meno agli accordi non avrà più diritto a ricevere quelle patate e il produttore sarà libero di venderle a sua discrezione. Quindi riassume chi sono i candidati che, anche su sua sollecitazione, si sono proposti per la presidenza (Ettore Molini, Lorenzo Parodi e Marco Righetti) e quelli che, anche su sua sollecitazione, si sono proposti per il consiglio direttivo (Ettore Molini, Lorenzo Parodi e Marco Righetti, Massimo Monteverde, Franca Damico e Fabrizio Bottari); quindi chiede se qualcun altro vuole candidarsi per le due cariche. Nessuno si aggiunge ai candidati per la presidenza; mentre per il c.d. si aggiungono Aldo Piscitello e Giancarlo Cartasso che sono inseriti nelle schede elettorali. Ricorda che i consiglieri, per ripartire equamente il lavoro di tutti, dovranno rendersi disponibili per svolgere qualche minima attività in volontariato, come può essere il controllo delle produzioni. Orietta Arcangeli e Maria Chiara Basadonne curano la consegna e lo spoglio delle schede. Come presidente ha la maggioranza dei consensi Ettore Molini, segue Marco Righetti (vicepresidente) e, quindi, Lorenzo Parodi. Come consiglieri ricevono, in ordine, i consensi, Monteverde, Righetti, Parodi, Bottari, Molini, Cartasso, Damico, Piscitello. ANGELINI osserva che Piscitello può entrare nel c.d. in caso di rinuncia di Damico [nota successiva: in realtà, visto che sono previsti fino a 7 consiglieri oltre al presidente, tutti i votati possono entrare a fare parte del c.d.]. Quindi chiede a tutti se ci sono ancora domande o questioni da discutere. MASSA chiede come potranno essere comunicati i dati per la denuncia di semina. ANGELINI dice che i dati potranno essere comunicati in ogni forma; comunque entro pochi giorni ciascuno riceverà con la posta elettronica od ordinaria la scheda per la denuncia di semina. L assemblea si chiude alle 18:35.