LA GRANDE SPECULAZIONE OVVERO IL GRANDE IMBROGLIO DELLO SPREAD Intervista a Renato Brunetta

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Transcript:

LA GRANDE SPECULAZIONE OVVERO IL GRANDE IMBROGLIO DELLO SPREAD Intervista a Renato Brunetta 5/10 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente Interviste a cura di Alessandro Banfi, direttore di TgCom24

2 Lei ha scritto il Grande Imbroglio, anzi due volumi che raccontano la stessa storia. Quanto costa davvero lo spread? Lo spread, l abbiamo spiegato mille volte, è stata l ossessione degli italiani per due anni, perché tutti pensavano che se aumentava lo spread, cioè la differenza tra i tassi italiani e quelli tedeschi noi pagavamo valanghe di soldi in più sull enorme quantità di debito che abbiamo. Un po come il tasso di interesse sui nostri mutui.

3 Noi abbiamo il mutuo, aumenta il tasso di interesse sul mutuo e noi paghiamo sull intero mutuo di più. È quanto di più sbagliato, è stato un imbroglio, un inganno, perché lo spread non è altro che la differenza tra tassi di interesse di titoli che si vendono nel mercato secondario (cioè nelle transazioni tra privati) che non hanno nulla a che fare in prima battuta, con il debito sovrano, con la quantità del debito; Cioè se io vendo a un altra persona come lei, i titoli che ho in tasca perché non voglio tenerli più fino alla scadenza, e lei li compra, io devo venderli a un tasso, a un valore e a un tasso. Questo è lo spread.

4 Se questo tasso aumenta vuol dire che il valore del mio titolo diminuisce e lo misuro in relazione a quello che succede in Germania sui titoli simili; Questo con il debito sovrano non ha niente a che fare, nel senso che è una transazione privata, sarà poi l asta che si forma ogni mese da parte dello stato che mette all asta normalmente su base annua 400/420 miliardi di euro (un quinto dello stock del debito) a definire invece il rendimento di quell asta, vale a dire il prezzo al quale poter collocare quei titoli dell asta.

5 È chiaro che se si forma una febbre da spread prima dell asta è chiaro che influenza il prezzo dell asta, ma non è necessariamente così e in ogni caso se lo influenza lo influenza per le quantità messe all asta; Le faccio un esempio, a novembre e dicembre del 2011 quando lo spread è andato alle stelle, c erano, anche con transazioni molto limitate, cioè di qualche decina se non centinaio di milioni di euro tra privati, queste portarono lo spread a 520 550 570 (quindi spread febbrili rispetto ai 150 di pochi mesi prima) l asta che poi si è formata ha dovuto dare dei rendimenti alti del 6% del 6,5% del 7% ma riguardavano 10 20 miliardi di euro, non 2.000 miliardi di euro.

6 Per cui la febbre di novembre, dicembre 2011 è costata in tutto (anzi di luglio agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre), in più per il contribuente italiano 4,8 miliardi/5 miliardi di euro; Non una cifra tale da far cadere un governo. Non una cifra tale da non poter pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici o le pensioni come falsamente ha dichiarato il presidente tecnico Monti; È stato un grande imbroglio. Si è fatto credere che una febbre in un mercato secondario, che pure influiva sulle aste, sarebbe stata disastrosa per l intero equilibrio, per l intero assetto dell economia italiana.

7 È stato uno dei tanti imbrogli a cui il nostro Paese è stato sottoposto, come l imbroglio delle banche, come l imbroglio di Eba, della capitalizzazione (a un certo momento Eba, l autorità bancaria europea, decide che il capitale in titoli del debito pubblico posseduti dalle banche deve essere valutato giornalmente in ragione degli indicatori di mercato, per cui se tu avevi 100 di capitale con spread a 150 con rendimenti al 4% se quei rendimenti vanno al 5% il tuo capitale ovviamente diminuisce. E tu allora devi correre per forza sul mercato e ricapitalizzarti.

8 Ma quei titoli erano uguali a prima, tu non puoi condizionare o strangolare le banche e portarle al parossismo della ricapitalizzazione solo perché il prezzo dei titoli varia sul mercato e loro devono, come dire, dare valore diverso allo stock di capitale in titoli che detengono in pancia perché, ricordiamolo agli spettatori, le banche prestano soldi secondo un multiplo della quantità di capitale che hanno in corpo, se quel capitale fittiziamente o artificialmente si riduce, prestano meno soldi agli artigiani, ai commercianti e alle famiglie.

9 Questo è il pericolo sistemico, cioè di togliere la liquidità per un semplice fatto contabile che è stato l innesco della crisi e della tempesta perfetta; Quindi si parte con una speculazione finanziaria, si parte con il voler fare affari sulla pelle di Italia, Spagna (la Grecia era già stata fatta fuori). L Europa non reagisce perché il problema è dell Euro.

10 Non reagisce, anzi butta benzina sul fuoco con le regole di Eba, per cui alla fine si mette in moto un circuito infernale per cui: speculazione, si alzano i rendimenti, si alza lo spread, le banche non prestano più soldi perché le regole sulla ricapitalizzazione le portano a pensare a loro stesse e ai loro coefficienti, piuttosto che al loro mestiere (cioè prestare soldi alle imprese e alle famiglie) e si crea la tempesta perfetta che produce poi, questo sì cose vere, la recessione. Fa cadere i governi, in Spagna, in Italia, la recessione.

11 Il tutto da una banale, grave, speculazione finanziaria partita da Deutsche Bank, che voleva risolvere un po di problemini suoi interni, spostando come dire il cetriolo, mi scuso del termine, il rischio su altri, con il risultato che l Euro viene messo sotto pressione e si rischia di far implodere l intera economia dell Eurozona.

12 Perché a fermare lo spread non è di fatto Mario Monti, come dimostrano le statistiche e le cifre, ma è solo Mario Draghi, come tutti ormai dicono, il 26 luglio del 2012? Le faccio subito un esempio di oggi, di questi giorni. Oggi siamo in campagna elettorale, in crisi di governo, in crisi economica perché il Paese è nella peggiore recessione che gli potesse capitare, in crisi bancaria (vedi Monte Paschi di Siena) per cui c è una bufera sulla terza banca italiana e forse sull intero sistema bancario italiano e lo spread va giù.

13 Il che vuol dire che lo spread non è affatto determinato dai fondamentali interni dei singoli Paesi, ma è determinato da quello che fa la Banca centrale europea; All inizio della speculazione, vale a dire a luglio del 2011, la Banca centrale europea ha le idee confuse, non conosce la natura della crisi e della speculazione, non sa intervenire, se interviene, interviene poco e male e passa un altra ideaimbroglio. Che se lo spread va su è colpa degli stati. I singoli stati sotto attacco speculativo.

14 Come se uno quando prende la polmonite è colpa sua, è colpa che non hai sufficienti anticorpi. Che è una follia. La polmonite si cura come si curano le polmoniti, cioè eziologicamente, andando alla radice dell affezione polmonare; E invece passa la linea di Angela Merkel, tutta calvinista: se sei in crisi è colpa tua e devi fare i compiti a casa (cioè sangue, sudore e lacrime); Ma sangue, sudore e lacrime, che vuole dire tagli e tasse, producono recessione. La recessione aggrava la situazione di attacco finanziario perché nessun investitore ti presta soldi se sei in recessione. Nessuna banca ti presta soldi se sei licenziato o in cassa integrazione, quindi il danno e la beffa.

15 I Paesi, come l Italia e come la Spagna, sono sotto attacco speculativo, la Merkel, l Unione europea, che ha fallito il suo ruolo e si è sottoposta solo ai diktat di Angela Merkel dice è colpa vostra (cosa non vera perché un attacco speculativo può capitare a tutti), devi fare i compiti a casa e i compiti sono sangue sudore e lacrime ; Il che vuol dire aggravare la recessione e far scappare ulteriormente i capitali perché un Paese sottoposto a sangue, sudore e lacrime non è un Paese attrattivo di capitali, nessuno ti compra i titoli e tutto in una spirale involutiva.

16 Tutto questo si ferma, non perché va al governo Mario Monti, che anzi aggrava la situazione obbedendo ciecamente alla Merkel, ma tutto si ferma perché il giorno 24 luglio 2012, sembrava che la Grecia uscisse dall Euro, portando in crisi tutta l eurozona; In quel momento Mario Draghi decide di prendere in mano il bazooka e di dire non lo permetteremo, la Banca centrale europea non lo permetterà.

17 Da quel momento tutto cambia. Il bazooka lo impugna anche se non è servito che sparasse neanche un colpo, tanto la speculazione ha preso paura. Ricordo che in quei giorni di Monti era quasi vicino allo spread di Berlusconi (530, 536), nonostante tutte le manovra, nonostante il suo perbenismo e la sua credibilità; Eppure lo spread era schizzato ai livelli di Berlusconi di o sette mesi prima. Il che dimostra che lo spread è semplicemente funzione del rischio di collasso, di break up, dell Euro e che la soluzione dello spread è solo a livello europeo.

18 Come si dimostra in questi giorni: l Italia è con le pezze al sedere dal punto di vista della crisi economica, disoccupazione, decrescita, forse serve una nuova manovra correttiva, è in piena crisi di governo, è in una fase elettorale, quindi un momento convulso, e c è di mezzo anche una crisi bancaria eppure lo spread va giù. Il che dimostra che fu un imbroglio; A luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre fu un imbroglio. Il governo Monti è un governo illegittimo perché frutto di un imbroglio.

19 Tutto quello che è stato fatto ha aggravato il metabolismo del Paese. E lo dicono tutti: lo dice Soros, lo dice Stiglitz, lo dice Krugman, lo dice il Fmi, con grande irritazione del presidente Monti, forse si è avviata qualche piccola carriera politica, ma a che prezzo?

20 Arriviamo proprio a questo, il Fondo monetario internazionale cambia la sua immagine, diventa addirittura critico delle politiche di austerità dell Europa. Il Giappone prende una strada che tutti registrano: stampare moneta, investimenti pubblici, la casa, le infrastrutture. Gli Stati Uniti con Bernanke sono già da tempo su questa linea. Perché l Europa invece continua a insistere con la Merkel su questa linea? Semplicemente perché la Germania ci guadagna. Con questa crisi ha raggiunto un egemonia economica che prima non aveva. Ha raggiunto un egemonia politica, dopo essere rimasta sola con la fine infausta di Sarkozy.

21 Politicamente, economicamente, comanda la Germania in Europa, egoisticamente comanda, anche al costo di buttare all aria l Europa. Perché un Europa così non piace a nessuno. Non solo all Italia, non piace alla Spagna, alla Grecia. Non piace neanche alla Francia; Quasi quasi, il popolo tedesco pensa in questo modo di vincere la Terza guerra mondiale, dopo averne perse due malamente e dopo averle causate.

22 Questo è il pericolo più grave, perché non è solo stata una redistribuzione di ricchezza che noi abbiamo subito, le manovra, un governo tecnico, delle ferite gravi alla nostra democrazia. Non è solo questo; Sta fallendo l idea di Europa, perché questa Europa non piace a nessuno, questa Europa egoista, non solidale, che non riconosce le crisi, non le analizza, questa Europa banalmente calvinista che ti dice se sei in crisi è colpa tua quindi fai i compiti a casa e se non li fai peggio per te, che spazza via il tuo dialogo democratico all interno, questa Europa delle banche, dei banchieri, quest Europa dei poteri forti non piace a nessuno.

23 Non è l Europa di Schumann, non di De Gasperi. È l Europa che non ci piace. Questo è il costo più alto: mettere in crisi la stessa idea di Europa, il suo futuro. Non andremo da nessuna parte con un Europa così, e ormai questa è la percezione di tutto il popolo italiano, non solo del popolo che vota Berlusconi o il centrodestra, ma di tutto il popolo italiano; Questa Europa non piace. Non solo perché è un Europa burocratica, ma perché è un Europa che si è appiattita su una posizione egemone, quella di Angela Merkel, di un Paese che dovrebbe ancora ringraziare l Europa, che dovrebbe ringraziare l Italia e gli altri Paesi fondatori.

24 E che invece non ha proprio questo spirito. Questo è il costo più grave, questa è l operazione verità che si deve fare. Per questo servono le elezioni. Vinca chi vinca. Servono dei governi politici, forti, capaci di dire queste cose in Europa, di dirle con forza ad Angela Merkel, che tra l altro non sta andando tanto bene, sta perdendo le elezioni, l economia tedesca sta andando male; L abbiamo detto più volte, la Germania sta segando il ramo dell albero su cui sta seduta.

25 Guardando i dati oggettivi economici degli ultimi due anni. A febbraio 2011 avevamo un Pil al +1,3%, certo la Germania era al +3%, ma eravamo vicini, il deficit era al 4,6% del PIl, il debito pubblico al 119% del Prodotto interno lordo e lo spread era ancora a quota 200. La pressione fiscale era al 42,6%.. Febbraio 2013, esattamente due anni dopo, la Banca Italia d Italia prevede un Pil al -1%. Il debito pubblico ha sfondato quota 2.000 miliardi di euro. La pressione fiscale era al 45%, il rapporto debito Pil al 126%... E ci sono un milione di disoccupati in più.

26 E ci sono un milione di disoccupati in più. L 11,1% del 2011 non sembra destinato a scendere. Questi dati oggettivi cosa ci dicono secondo lei? Sono la dimostrazione della politica economica sbagliata voluta dall Europa, imposta dall Europa con la pistola puntata alla tempia; Tra l altro questa politica economica è esattamente l antitesi di quello che sta facendo Mario Draghi dalla Banca centrale europea.

27 Lo spiego in due parole: le politiche monetarie della Bce, cioè intervenire eventualmente comprando i titoli fino a tre anni sul mercato se si formano ancora delle febbri speculative; Questa politica di quantitative easing all italiana, o all europea per così dire, vengono bloccate dalla recessione. Se c è recessione non c è nessuna liquidità disponibile che tenga, perché con la recessione nessuno compra, nessuno investe. Per cui la Germania, l Europa a trazione tedesca, ha sbagliato tutto, ha sbagliato la politica economica.

28 Però attenzione, non ha sbagliato per tutti. Perché ci sono quelli che hanno perso (i Paesi dell area sud), quelli che stanno perdendo (la Francia) e quelli che hanno guadagnato fino a ieri (la Germania); Quelli che hanno fatto shopping di nostre aziende, perché quando hai il credito che costa di meno, hai capitali che affluiscono, hai la forza e la credibilità fai shopping delle aziende italiane che sono con l acqua alla gola, perché non hanno i soldi dalle banche perché hanno gli operai in cassa integrazione arriva un tedesco e ti compra.

29 Questa redistribuzione di ricchezza è anche una redistribuzione di potere. Inaccettabile, non è possibile un Europa a due velocità; Con Paesi che avevano fino a poco tempo fa tassi di rendimento dei loro titoli del debito sovrano al 6% o al 7% (come la Spagna o l Italia) e Paesi che avevano tassi all 1% come la Germania. Quando per anni la Germani hanno avuto il 3% e gli altri Paesi hanno avuto il 4%. Questo non è accettabile.

30 Vede, però tutto questo che ormai è palese, conosciuto, io sono stato solo a raccontarlo per mesi, venendo addirittura svillaneggiato, preso in giro, ecc. ecc. adesso è patrimonio comune. Ma questa cosa è stata usata dalla sinistra politica per fare fuori un governo legittimo; E la cosa ancor peggiore, perché posso anche accettare la sinistra (ognuno fa il suo mestiere), ma è stata usata da un governo tecnico, da un presidente tecnico che l ha usata per proprio tornaconto personale, per propria carriera personale.

31 Non gli concedo neanche la buona fede, perché se fosse stato in buona fede e ingannato anche lui, avrebbe dovuto dire No, le cose sono andate così, l operazione verità, l Italia era stata al centro di una speculazione finanziaria, io sono arrivato per contrastare questa speculazione ; E invece no, ha accreditato la tesi che l Italia fosse sull orlo del baratro, che sull orlo del baratro l avesse portata il governo precedente.

32 Questo è falso, e di questo dovrà rendere conto agli italiani e alla storia. Perché Monti ha avuto una bolla mediatica assoluta, tutti i giornali a suo favore, tutte le televisioni a suo favore, tutte le cancellerie europee a suo favore, e adesso si presenta in campagna elettorale e la sua lista ha il 7%, 8%; Gli italiani hanno già capito.