Primo Rapporto sullo Stato dell Ambiente Provincia di Genova Anno 2003 Inquinamento Acustico



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Inquadramento del tema Inquinamento acustico, secondo la legge italiana, è l introduzione di rumore nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell ambiente abitativo o dell ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi (L. 447/95 art. 2). Salvaguardare la quiete significa: 1. evitare il degrado del paesaggio sonoro dovuto all introduzione di nuove sorgenti di rumore 2. progettare e realizzare idonei interventi per ricondurre la rumorosità effettivamente presente in un area entro i valori limite propri di quella stessa area. La legislazione individua strumenti precisi con cui gli Enti Locali possono adoperarsi per contribuire alla realizzazione di queste due azioni. Più precisamente, alla finalità di cui al punto 1 corrispondono gli strumenti del regolamento comunale e della valutazione preventiva di impatto acustico; per soddisfare il punto 2 è previsto l insieme articolato di classificazione acustica comunale, mappatura del rumore ambientale e piano di risanamento acustico. La classificazione acustica ed il piano di risanamento comunali costituiscono i due momenti fondamentali della pianificazione acustica a livello comunale, dove la prima stabilisce i limiti alla rumorosità che debbono essere rispettati sul territorio ed il secondo individua le aree da bonificare ed i relativi interventi. La classificazione acustica è una carta che correla le diverse attività presenti su una data porzione di territorio (zona) a definiti limiti alla rumorosità (attribuendo le classi e relativi limiti di cui alle Tabelle Q1 e Q2 in riquadro). Dal confronto fra i valori limite attribuiti alle diverse porzioni di territorio, stabiliti dalla classificazione acustica, e la rumorosità effettivamente presente discende l eventuale necessità di un piano di risanamento: in esso dovranno essere individuati sorgenti del rumore, entità dei superi, soggetti responsabili ed interventi da effettuarsi. Riferimenti normativi Le principali normative in campo acustico sono: L. 447 del 26/10/1995 - Legge quadro sull inquinamento acustico DM 11/12/1996 - Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo DPR 496 del 11/12/1997 - Regolamento recante norme per la riduzione dell inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili DPCM 14/11/1997 - Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore DPR 459 del 18/11/1998 - Regolamento recante norme di esecuzione dell articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario DM 29/11/2000 - Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore LR 12 del 20/03/1998 (Liguria) - Disposizioni in materia di inquinamento acustico Particolare rilevanza riveste la classificazione acustica del territorio (zonizzazione) che il Comune deve redigere in base alle caratteristiche dell area e che identifica i limiti di livello acustico compatibili con le attività che vi sono svolte. Sono identificate sei classi a cui corrispondono limiti diversificati per il periodo diurno e notturno. Classificazione acustica del territorio comunale Classe I - aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, etc. Classe II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali Classe III - aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici Classe IV - aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie Classe V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni Classe VI - aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi 307

Valori limite assoluti di immissione Classe Tempi di riferimento diurno (06-22) notturno (22-06) Classe I 50 40 Classe II 55 45 Classe III 60 50 Classe IV 65 55 Classe V 70 60 Classe VI 70 70 Il ruolo della Provincia La legislazione nazionale e regionale assegna alla Provincia diversi compiti in relazione al rumore ambientale, definendone un ruolo che prevede funzioni di tipo: - conoscitivo: tramite realizzazione di campagne di misura del rumore ambientale, costruzione di banche dati, elaborazione e diffusione di dati sulla rumorosità - di tutela: sia indirettamente tramite la collaborazione con i Comuni sia direttamente, ovvero tramite il controllo sulle sorgenti di rumore sovracomunali (cioè che interessano contemporaneamente territori di due o più comuni), inoltre la Provincia partecipa anche a gruppi di lavoro finalizzati all indagine operativa di specifiche situazioni - di gestione e coordinamento: in particolare il coordinamento delle attività di pianificazione e programmazione dei Comuni che avviene, principalmente, attraverso l esame e l approvazione delle classificazioni acustiche comunali e dei piani di risanamento acustico comunali. La Provincia di Genova interpreta il proprio ruolo di coordinamento anche tramite attività di collaborazione con i Comuni che si esplicano con l informazione e l approfondimento sui diversi temi, tecnici ed amministrativi, coinvolti nel problema dell inquinamento acustico. Indicatori I seguenti indicatori sono stati individuati sulla base delle informazioni significative disponibili: - livelli di rumore ambientale - esposizione al rumore ambientale - classificazioni acustiche e piani di risanamento comunali - mappature acustiche sul territorio Non sono al momento disponibili valori misurati delle emissioni acustiche dalle diverse sorgenti di rumore, in quanto si è finora privilegiata la caratterizzazione acustica generale del territorio mediante mappature del rumore ambientale e campagne fonometriche di lungo periodo in siti determinati (centraline di monitoraggio), operazione in grado di fornire una conoscenza immediata dello stato acustico del territorio utile anche a meglio individuare sorgenti sonore da eventualmente sottoporre a successive indagini mirate. Non va trascurato il fatto che il rumore è determinato da molti fattori tra cui le infrastrutture di trasporto, le attività produttive e la popolazione per la cui analisi di rimanda ai rispettivi capitoli. Li velli di rumore ambientale Questi livelli sono in corrispondenza di siti sensibili e/o aree abitate o di pregio ambientale. In particolare si considerano di rilievo, in relazione anche alla vigente normativa in merito, i seguenti parametri: Livello continuo equivalente (Leq), Livelli percentili (e, in chiave generale, soprattutto i livelli L 90, L 50, L 10 ). Al fine di tracciare un quadro sufficientemente dettagliato della situazione provinciale si sono considerati separatamente il Comune di Genova e il resto della Provincia e si sono riportati alcuni casi tipici che si sono verificati in vicinanza dell autostrada. Comuni della costa e dell entroterra. Utilizzando i dati fonometrici sul territorio (mappature) rilevati dalla Provincia di Genova in diversi comuni costieri (Arenzano, Chiavari, Lavagna, Rapallo, Recco, Sestri Levante) e dell interno (Avegno, Bargagli, Campoligure, Carasco, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Leivi, Lorsica, Lumarzo, Masone, Mele, Moconesi, Neirone, Orero, Rossiglione, San Colombano Certenoli, Tiglieto, Tribogna, Uscio) è possibile effettuare una statistica riepilogativa in relazione a due macrocategorie: Comuni della Costa e Comuni dell Interno: in tabella si riportano le distribuzioni percentuali dei rilievi di Leq e livelli percentili L10, L90 e L50 nei due casi per diversi intervalli di valori (in dba). 308

Comuni dell Interno Leq L10 L50 L90 < 45 20,3% 18,6% 56,3% 75,0% 45 50 18,6% 24,8% 15,6% 13,3% 50 55 18,6% 18,6% 12,5% 8,6% 55 60 19,3% 12,4% 9,4% 3,1% 60 65 11,6% 9,3% 4,7% 0,0% 65 70 9,3% 7,0% 1,6% 0,0% >70 2,3% 9,3% 0,0% 0,0% Comuni della Costa Leq L10 L50 L90 < 45 6,8% 0,0% 4,5% 17,0% 45-50 5,5% 0,0% 8,0% 15,9% 50-55 13,5% 2,3% 12,5% 28,4% 55-60 22,5% 11,4% 22,7% 28,4% 60-65 25,5% 12,5% 34,1% 8,0% 65-70 17,7% 31,8% 13,6% 2,3% >70 8,5% 42,0% 4,5% 0,0% Distribuzione statistica dei valori del Leq e dei livelli percentili L10, L90 e L50 misurati nei comuni costieri e nei comuni dell interno Considerazioni sul caso del Comune di Genova Dal 1993 è costantemente attiva la rete di monitoraggio della Provincia di Genova con diverse postazioni di misura permanenti (centraline) o comunque di lunga durata distribuite sul territorio del Comune di Genova; oltre a ciò in occasione di richieste o situazioni particolari, sono state effettuate campagne temporanee di durata variabile (da una settimana a qualche mese). Quanto sinora verificato evidenzia in maniera sintetica i seguenti aspetti: 1. in facciata agli edifici, lungo le maggiori vie di attraversamento del traffico veicolare urbano, si riscontrano frequentemente livelli sonori equivalenti diurni anche superiori a 70 dba 2. livelli sonori equivalenti più contenuti si riscontrano all interno di zone urbane, schermate da altri edifici dalla rumorosità prodotta nelle strade 3. in corrispondenza del tracciato autostradale (spesso prossimo alla facciata di edifici di civile abitazione), si sono rilevati Leq in genere superiori a 70 dba. Nelle tabelle seguenti sono riportati, come esempio, i livelli equivalenti sui tempi di riferimento diurno Leq,d (6 22) e notturno Leq,n (22 6), calcolati a partire dai Leq orari, per le settimane tipo (nel periodo scolastico) per le centraline di C.so Firenze e C.so Gastaldi, relativamente all anno 1997. Livello settimana tipo equivalente lun mar mer gio ven sab dom Leq,d 61,7 61,7 62,5 61,8 62,4 61,1 58,6 Leq,n 53,7 53,9 54,7 54,5 55,0 57,3 58,6 Leq sui tempi di riferimento per la settimana tipo C.so Firenze 309

Livello settimana tipo equivalente lun mar mer gio ven sab dom Leq,d 76,4 76,4 76,8 76,9 76,8 75,8 74,7 Leq,n 71,1 71,8 72,2 72,0 72,8 73,0 72,3 Leq sui tempi di riferimento per la settimana tipo C.so Gastaldi Circa il contributo alla rumorosità dovuto alle diverse categorie di veicoli, è possibile effettuare qualche considerazione quantitativa grazie al confronto degli effetti di due differenti provvedimenti di limitazione del traffico (adottati dal Comune di Genova a seguito di episodi di elevato livello di ozono). Il primo provvedimento (anno 1995) aveva riguardato le sole automobili non catalizzate, il secondo (anno 1998) anche i ciclomotori. Le differenze medie fra i valori del Leq registrati in postazioni della rete di monitoraggio, in aree e giornate interessate dal provvedimento con i valori negli stessi siti in giorni privi di limitazione al traffico mostrano una sensibile diminuzione (dell ordine di 2 3 dba) nel caso di limitazione estesa anche ai ciclomotori, mentre nel caso di limitazione relativa ai soli autoveicoli non si sono registrate diminuzioni significative. Rumore autostradale: due casi tipici Caso 1: abitazione prossima al tracciato autostradale in zona extraurbana. Un monitoraggio settimanale (aprile 1999) presso una abitazione, in esterno, a poca distanza dalla linea autostradale nel comune di Chiavari ha portato ai risultati presentati nella tabella, in termini di livelli equivalenti sul tempo di riferimento (in dba) per il giorno feriale tipo, per il sabato e per la domenica. feriale sabato domenica Leq,d 66,4 65,1 64,7 Leq,n 62,7 62,5 63,6 Leq in zona extraurbana in prossimità di tracciato autostradale - caso 1 Caso 2: abitazione prossima al tracciato autostradale in area urbana. Nel Comune di Genova, in ambito delle attività di uno specifico gruppo di lavoro (Commissione Prefettizia Genova Caso Pilota ), si è proceduto a rilievi fonometrici di lungo periodo in località Quezzi sia in facciata ad un palazzo stesso particolarmente esposto (installando lo strumento su un balcone) sia a bordo autostrada. Il monitoraggio in facciata al palazzo si è svolto nei mesi da settembre a novembre 2000. In tabella si riporta la sintesi delle misure effettuate in termini di elaborazione dei livelli equivalenti sui periodi di riferimento, per i giorni tipo feriale, sabato e domenica. feriale sabato domenica Leq,d 76,2 76,3 75,3 Leq,n 70,2 70,9 71,2 Leq in areaurbana in prossimità di tracciato autostradale - caso 2 Il monitoraggio a bordo autostrada (lo strumento fonometrico è stato installato su mezzo mobile parcheggiato presso una piazzola di servizio pertinenziale all'autostrada) si è svolto fra i mesi di ottobre e novembre 2000. Nella tabella successiva si riporta la sintesi delle misure effettuate in termini di elaborazione dei livelli equivalenti sui periodi di riferimento, per i giorni tipo feriale, sabato e domenica. feriale sabato domenica Leq,d 76,6 76,1 75,7 Leq,n 71,3 71,5 72,4 Leq diurno e notturno presso bordo autostrada caso 2 310

Nella figura si riportano, come esempio, gli andamenti temporali (lungo l'arco della giornata) del Leq orario per i giorni tipo feriale, sabato e domenica a bordo autostrada. Piazzola viadotto autostradale - Andamento orario del Leq 80.0 Livello (dba) 75.0 70.0 65.0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Ora Feriale Sabato Domenica Andamento temporale del Leq orario presso bordo autostrada Esposizione al rumore ambientale Partendo dai valori di Leq diurno misurati (che a causa della tecnica di mappatura adottata per i Comuni di cui sopra sono distribuiti in modo sostanzialmente uniforme all interno delle aree urbanizzate), una volta nota la densità di popolazione media nelle aree urbanizzate è possibile effettuare una stima semplice e approssimata della popolazione esposta a diversi livelli di Leq. In tabella e nelle figure successive, si riportano tali stime per i due macrocasi di Comuni della Costa e dell Interno già analizzati (e cioè corrispondenti ai Comuni già sottoposti a mappatura del rumore) Comuni dell Interno Comuni della Costa Leq N. abit. % abit. N. abit. % abit. < 45 9070 20,3% 7798 6,8% 45 50 8327 18,6% 6319 5,5% 50 55 8327 18,6% 15461 13,5% 55 60 8624 19,3% 25813 22,5% 60 65 5204 11,6% 29308 25,5% 65 70 4163 9,3% 20301 17,7% >70 1041 2,3% 9814 8,5% Totale 44755 114814 Stima della popolazione esposta a differenti valori di Leq diurn. 311

N. abitanti esposti a diversi valori di Leq N. abitanti 30000 27500 25000 22500 20000 17500 15000 12500 10000 7500 5000 2500 0 Interno Costa < 45 45-50 50-55 55-60 Leq (dba) 60-65 65-70 >70 Stima della popolazione esposta a differenti valori di Leq diurno Curva cumulata della percentuale di abitanti esposti a diversi valori di Leq 100% 95% 90% 85% 80% 75% 70% 65% 60% 55% 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 45 50 55 60 65 70 75 Leq (dba) Interno Costa Stima della percentuale popolazione esposta a differenti valori di Leq diurno 312

Classificazioni acustiche e piani di risanamento comunali Al momento attuale le classificazioni acustiche comunali adottate dai Comuni e approvate dalla Provincia (perciò pienamente vigenti) sono 56 (corrispondenti al 85% dei Comuni presenti in provincia di Genova). Con l ausilio di informazioni demografiche e geografiche, quanto sopra si può esprimere anche in termini di superficie totale e superficie urbanizzata classificata acusticamente e di entità di popolazione residente in Comuni con classificazione acustica. In tabella si riportano queste elaborazioni, che mostrano che oltre il 90% della popolazione risiede in Comuni con classificazione acustica vigente. C.A. vigente Tot. Provincia N. o kmq % N. o kmq Comuni 56 85% 67 Popolazione 877.860 94% 931.893 Sup. totale 1.493 81% 1.834 Sup urbanizzata 359 88% 410 Percentuali di superficie e popolazione in Comuni con classificazione acustica adottate vigente Ad oggi solo il Comune di Ronco Scrivia ha trasmesso alla Provincia di Genova il proprio piano di risanamento acustico, che è già stato approvato per la parte riguardante gli interventi da attuarsi da parte del Comune. Non vi sono altri Comuni con piano di risanamento acustico vigente. Mappature acustiche sul territorio Ad oggi risultano mappati dalla Provincia di Genova (PdG) 27 su 67 Comuni del comprensorio territoriale provinciale, per una percentuale pari al 40%. Parallelamente all attività della Provincia, il Comune di Genova ed alcuni altri Comuni hanno proceduto autonomamente alla mappatura acustica del proprio territorio. La tabella seguente riporta lo stato di fatto circa le operazioni di mappatura effettuate e in corso di ultimazione. Riepilogo attività di mappatura Abitanti Sup. tot. Sup. urb. N. Comuni Mapp. PdG 159.123 524 134 27 Mapp. PdG % 17% 29% 33% 40% Mapp. altri Enti 660.005 257 103 2 Mapp. TOT 819.128 781 237 29 Mapp. TOT % 88% 43% 58% 43% Stato di fatto circa le operazioni di mappatura effettuate e in corso di ultimazione 313

Sintesi finale Il problema dell inquinamento acustico ha acquistato un importanza sempre crescente nella preoccupazione e nella sensibilità della popolazione. Anche la normativa di settore ha visto un deciso sviluppo nell ultimo decennio. La Legge Quadro pone le fondamenta per affrontare il problema dell inquinamento sonoro in modo non più estemporaneo ed episodico come in precedenza, ma pianificatorio. La classificazione acustica ed il piano di risanamento costituiscono i due momenti fondamentali della pianificazione acustica a livello comunale, la prima stabilisce i limiti alla rumorosità che debbono essere rispettati sul territorio ed il secondo individua le aree da bonificare ed i relativi interventi. Essi costituiscono i momenti essenziali nel processo di conoscenza/trasformazione del territorio, la base di partenza per le attività finalizzate alla riduzione dei livelli di rumore. Ovviamente momento indispensabile accanto a questi è la conoscenza dei livelli di rumore effettivamente presenti sul territorio. La presente rassegna mette a disposizione un buon numero di dati che rendono manifesta la diversità del territorio provinciale rispetto al problema rumore e che indicano quale sorgente principale di inquinamento acustico, in termini sia di diffusione geografica che di livelli, il traffico, autostradale in primo luogo e stradale generico a seguire. I livelli di inquinamento acustico che i dati in nostro possesso mettono in evidenza incidono in alcune realtà in maniera significativa sullo stato di benessere della popolazione con una grave compromissione della vivibilità dei centri urbani. D altra parte esistono nel territorio provinciale in cui i livelli di inquinamento acustico restano entro valori compatibili con il benessere della popolazione. I comuni della provincia hanno per la maggior parte provveduto alla redazione della classificazione acustica, resta da avviare il cammino dei piani di risanamento comunali per inaugurare una stagione di miglioramento della vivibilità acustica dei nostri centri. Perché inizi realmente un sensibile miglioramento delle condizioni acustiche in cui vive la popolazione il vero nodo è il risanamento delle infrastrutture di trasporto (autostrade, strade, ferrovie) i cui piani di risanamento però devono secondo la normativa essere gestiti a livello nazionale. Glossario Livello equivalente (Leq): principale indicatore della rumorosità ambientale. Il Leq, espresso come unità di misura in dba, è la quantità da confrontarsi con i limiti di legge connessi alle zone della classificazione acustica comunale. Il valore del Leq misurato in un dato intervallo di tempo, rappresenta il livello che avrebbe un rumore costante avente lo stesso contenuto in energia sonora dell'effettivo rumore misurato nel medesimo intervallo di tempo. Livello percentile (Ln): il livello percentile Ln (ad esempio L10, L50 e L90) corrisponde al livello di rumore che, in quel dato tempo di misura, è superato per lo n% del tempo di misura stesso. Ln si esprime come unità di misura in dba. Classificazione acustica: è una carta del territorio comunale riportante i limiti alla rumorosità. Viene adottata dal Comune. Piano di risanamento acustico comunale: individua situazioni da bonificare acuticamente, responsabili dell inquinamento e dell intervento di bonifica, etc. Viene adottato dal Comune. Impatto acustico: valutazione previsionale delle immissioni di rumore nell ambiente di nuove attività (in genere produttive). Mappatura acustica: misura del rumore ambientale in numerosi punti distinti sul territorio. 314