Circolare prot. n. 300/A/380/10/131S/7 Roma, 12 gennaio 2010



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MINISTERO DELL'INTERNO Dipartimento della Pubblica Sicurezza Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato Circolare prot. n. 300/A/380/10/131S/7 Roma, 12 gennaio 2010 OGGETTO: Nuovi moduli operativi. Organizzazione dei servizi in funzione di obiettivi strategici per la sicurezza stradale. L'esigenza di indirizzare sempre di più l'operato della Polizia Stradale verso una più incisiva e qualificata presenza sul territorio, che abbia come fine il controllo della legalità in materia di circolazione stradale, impone l'introduzione di nuove modalità organizzative dei servizi esterni. Gli obiettivi cui le SS.LL. dovranno orientare gli sforzi operativi per elevare il livello di sicurezza sulle strade ed aumentarne la percezione, sono: diminuzione degli incidenti; incremento delle attività di controllo (con particolare attenzione al trasporto di merci e persone); elevata visibilità delle pattuglie; L'adozione di nuovi modelli di organizzazione ha come punti cardine la definizione di interventi per obiettivi, rivedendo l'attività basata esclusivamente su pattuglie isolate e su una semplice copertura di itinerari, che oggi appare poco significativa, e la "visibilità" delle pattuglie, elemento essenziale per favorire migliori livelli di sicurezza stradale. In linea con le direttive impartite con le circolari n. 300/A/23816/131 /S/7 del 9 gennaio 2001 e 300/A/31225/131/S/7 del 16 gennaio 2001, dallo scorso mese di marzo è stata attivata in autostrada dai Compartimenti Polizia Stradale per la Toscana e per la Puglia una sperimentazione (1) di nuovi modelli organizzativi, con positivi risultati in termini di maggiore operatività e visibilità delle pattuglie. Le soluzioni individuate sono: il presidio di aree di sosta sopraelevate appositamente concordate e predisposte dagli enti proprietari della strada e dalle concessionarie; posti di controllo alla fine di cantieri di lavoro di lunga durata ed opportunamente protetti, dove la velocità dei veicoli è già ridotta, utilizzando apparecchiature per rilevare le violazioni per la velocità; controlli selettivi nel settore del trasporto di merci e persone, verifica dei trasporti eccezionali con scorta tecnica; nuovi modelli di "pattugliamenti brevi" in autostrada per specifici periodi con itinerari con lunghezze medio-brevi (40-50 km), opportunamente studiati per assicurare comunque un tempestivo intervento in caso di necessità; inserimento di scritte sui pannelli a messaggi variabili pubblicizzanti le attività programmate (località e tipologia del controllo) e utilizzazione degli schermi nelle aree di servizio per trasmettere filmati ed immagini sulle attività di polizia. Va sottolineato che nello schema di convenzione tipo adottata come modello Io scorso ottobre dal Sig. Capo della Polizia e dal Presidente dell'aiscat, è indicato tra gli obblighi per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, tramite il Servizio Polizia Stradale, quello di individuare, a seguito della sperimentazione di modelli operativi improntati alla massimizzazione della visibilità delle pattuglie, i moduli operativi più efficaci in ragione della specificità delle tratte autostradali di competenza della Società e delle esigenze di traffico nei diversi periodi dell'anno. I nuovi modelli operativi integrano ed in alcune circostanze sostituiscono le tradizionali modalità di pattugliamento limitate alla copertura di itinerari. In considerazione dei risultati raggiunti con la sperimentazione, le nuove modalità organizzative dei servizi saranno estese a livello nazionale sulla base delle seguenti direttive: 1) ATTIVITÀ PREPARATORIA L'avvio delle attività dovrà essere preceduto da riunioni preliminari finalizzate al pieno coinvolgimento dei responsabili delle concessionarie autostradali e degli enti proprietari delle strade per il raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione di quegli interventi che richiedono necessariamente la loro fattiva partecipazione (realizzazione delle piazzole per la sosta delle pattuglie, individuazione e predisposizione delle aree per l'effettuazione dei controlli in autostrada e sulle strade extraurbane principali, disposizione della segnaletica di canalizzazione per i posti di controllo nelle aree individuate, utilizzazione dei pannelli a messaggi variabili e degli schermi nelle aree di servizio).

Analoga attività preparatoria dovrà essere svolta nei confronti dei propri collaboratori (Dirigenti di Sezione e di COA, funzionari e Comandanti delle UU.OO.DD.) e del personale dipendente per una completa condivisione del progetto e per l'individuazione delle soluzioni operative adeguate alla realtà territoriale sulla quale si intende intervenire. 2) PRESENZA E MASSIMA VISIBILITÀ DELLE PATTUGLIE. SOSTE OPERATIVE La presenza delle pattuglie sulla rete viaria deve necessariamente essere evidenziata con ogni possìbile accorgimento perché è lo strumento attraverso il quale prevenire reati ed infrazioni, aumentando la percezione di sicurezza da parte degli utenti della strada. La visibilità delle pattuglie sarà garantita mediante soste operative e con movimenti nel traffico. D'intesa con le concessionarie autostradali si dovrà procedere all'individuazione delle aree di servizio all'interno delle quali realizzare siti con caratteristiche idonee alla sosta in sicurezza del personale e dei mezzi. Saranno privilegiate le aree maggiormente interessate dal transito di veicoli, quelle dotate di spazi idonei e quelle in posizione sopraelevata rispetto alla carreggiata. All'interno delle aree di servizio, in punti altamente visibili, saranno predisposti da parte delle concessionarie settori per la sosta programmata delle pattuglie e per l'effettuazione di eventuali controlli, delimitati con idonea segnaletica ed illuminati (2). Inoltre, potranno essere programmate delle ulteriori "soste dì visualizzazione delle pattuglie" individuando specifici punti della viabilità interessati da flussi elevati di traffico (aree di sosta ed aree di servizio in posizione sopraelevata, barriere e caselli autostradali, cavalcavia), che non hanno necessità di interventi strutturali, sui quali far soffermare le pattuglie, in posizione protetta e ben visibile dalla carreggiata. Le SS.LL. dovranno pianificare le soste operative ed i luoghi dove effettuarle, nonché i tempi di stazionamento. 11 criterio per la scelta delle stazioni dove assicurare le soste e gli orari d'intervento dovrà tenere conto del numero dei transiti veicolari registrati. I Centri Operativi Autostradali ed i Centri Operativi Compartimentali per la restante viabilità, monitoreranno e coordineranno le soste sulla base delle pianificazioni predisposte a livello compartimentale. La visibilità della pattuglia nella fase dinamica del servizio presenta indubbie difficoltà poiché la stessa potrà essere notata da un ristretto numero di veicoli che percorrono lo stesso itinerario. Pertanto, durante gli spostamenti, la velocità del veicolo di servizio dovrà essere inferiore a quella media del flusso circolatorio, quando le condizioni del traffico e della strada lo consentono, aumentando così le possibilità di visualizzazione da parte degli utenti della strada. Il dispositivo supplementare visivo a luce blu dovrà essere acceso costantemente sia nelle ore diurne che notturne, sia nelle soste che durante la marcia. 3) POSTI DI CONTROLLO NEI CANTIERI DI LAVORO In considerazione della rilevanza degli incidenti stradali che si verificano in ambito autostradale in prossimità dei cantieri di lavoro, con gravi conseguenze per il personale di cantiere, particolarmente esposto durante la propria attività lavorativa, si rende necessario incrementare i controlli della velocità nelle predette aree. Le SS.LL. disporranno, d'intesa con le concessionarie autostradali, un attento monitoraggio dei cantieri aventi durata superiore ai 5 giorni, in corrispondenza dei quali saranno predisposti servizi di controllo della velocità con apparecchiature speciali e con l'impiego di veicoli con colori d'istituto. Si richiamano le disposizioni di cui alla nota n. 300/A/2/52133/107/71/3 del 17 marzo 2006 per i servizi mirati di controllo della velocità in ambito autostradale in prossimità dei cantieri dì lavoro. I posti di controllo saranno effettuati alla fine dei cantieri di lavoro sulle carreggiate dove la velocità dei veicoli è già ridotta, posizionando all'inizio del tratto una postazione mobile per il controllo della velocità. Inoltre, per garantire la sicurezza e l'incolumità di chi circola e di chi lavora su strade ed autostrade, dovrà essere effettuato il controllo dell'osservanza da parte delle imprese addette ai lavori stradali delle prescrizioni in ordine agli schemi di segnalamento, nonché delle norme di sicurezza previste dal C.d.S. e delle limitazioni imposte dall'ente proprietario della strada. Ove possibile, e d'intesa con gli enti proprietari delle strade, analoghe attività saranno svolte sulle strade extraurbane principali, in presenza di cantieri di lunga durata e nel rispetto delle condizioni di sicurezza del personale dipendente. Altresì, dovranno essere incrementati i controlli dei mezzi d'opera, in particolare con servizi con l'impiego delle Squadre di P.G.. A tal fine saranno diramate disposizioni specifiche per effettuare giornate dedicate a tale tipologia di servizi.

4) INCREMENTO DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO NEL SETTORE DEL TRASPORTO DI MERCI E PERSONE IN AUTOSTRADA I dispositivi di controllo sul trasporto professionale di merci e passeggeri saranno attuati sulla base delle direttive già impartite con la circolare n. 300/A/10863/09/105.2.2 del 1 settembre 2009, in attuazione del Protocollo d'intesa tra i Ministri dell'interno e delle Infrastrutture e dei Trasporti del 30 luglio 2009 per il potenziamento e la semplificazione dei controlli di legalità nel settore del trasporto stradale. L'attività di controllo nei vari settori del trasporto dovrà essere potenziata su tutto il territorio attraverso specifici servizi, secondo una pianificazione accurata, attraverso l'individuazione di aree idonee e sicure (barriere, caselli, aree di sosta e di servizio attrezzate con apposita segnaletica), anche utilizzando, ove disponibili, specifici sistemi integrati (pesatura dinamica). Per tali attività dovranno essere messi a punto particolari dispositivi di controllo, i DS (Dispositivi Speciali), con i quali saranno coniugate le esigenze dì elevate operatività e visibilità dei dispositivi stessi. In via preliminare dovrà essere individuata, d'intesa con l'ente proprietario o con la concessionaria autostradale competente, un'area di parcheggio o di servizio idonea per l'attuazione del dispositivo. I DS saranno attuati con le seguenti modalità: il Compartimento stabilirà nell'ambito della programmazione mensile l'effettuazione del dispositivo con apposita ordinanza; la Sezione Polizia Stradale organizzerà il posto di controllo in ambito autostradale o sulle principali arterie ordinarie avvalendosi dei reparti competenti; il dispositivo, che sarà coordinato da un appartenente al ruolo Funzionari, dovrà prevedere un adeguato numero di pattuglie in relazione alla tipologia di controllo ed all'entità del traffico sull'arteria prescelta; il dispositivo potrà prevedere l'impiego anche di una pattuglia composta da elementi della Squadra di P.G. Comp.le, Sezionale o del reparto autostradale, per i controlli di propria competenza e fornire ogni utile supporto alle pattuglie impiegate; il personale incaricato dei controlli dovrà disporre delle apparecchiature speciali necessarie: - precursori (uno per pattuglia) ed almeno un etilometro; - spessimetri (uno per pattuglia); - tessere per il controllo del tachigrafo digitale; - asta metrica; in caso di controlli in autostrada, d'intesa con la concessionaria, oltre alla predisposizione della segnaletica necessaria dovrà essere attivato sui pannelli a messaggi variabili un avviso ("Controllo Polstrada in atto" ad es.); il Dirigente di Sezione o il Dirigente del C.O.A., tramite il funzionano responsabile del C.C.I.S.S. presso il Servizio Polizia Stradale, organizzeranno un intervento radiofonico in diretta da effettuare quando il servizio volge al termine; prima di iniziare il servizio il Dirigente di Sezione e/o il Comandante del reparto interessato terranno un briefing con tutto il personale chiamato ad operare, focalizzando gli obiettivi del controllo e attribuendo i vari incarichi In ogni caso si dovranno impartire precise disposizioni riguardo: - la selettività del controllo: occorrerà individuare i veicoli e la tipologia dì trasporti da sottoporre a verifica; - l'effettuazione dei controlli SDÌ su persone e veicoli; - la registrazione di tutti i controlli effettuati (dati di persone e veicoli); - la compilazione della "lista di controllo" per i veicoli adibiti al trasporto di merci o di persone; - il controllo delle condizioni psicofisiche dei conducenti con i precursori In dotazione; - il controllo dell'efficienza dei dispositivi dei veicoli, con particolare attenzione all'usura de] battistrada dei pneumatici; - il rispetto delle norme di autotutela del personale impiegato durante le fasi di controllo; - l'impiego degli indumenti ad alta visibilità in dotazione; - l'assetto formale e la correttezza nel relazionarsi alle persone da controllare, almeno due pattuglie si recheranno presso l'area di parcheggio o dì servizio individuata e, se necessario con la collaborazione del personale della concessionaria o dell'ente proprietario della strada, predisporranno la segnaletica per il posto di controllo e posizioneranno un operatore con giubbotto antiproiettile e MI 2 per operaie in sicurezza; altre pattuglie percorreranno il tratto autostradale a monte dell'area di parcheggio per individuare ed accompagnare i veicoli da controllare presso il DS; il DS potrà essere organizzato nelle aree appositamente individuate e/o nei pressi delle barriere autostradali e i veicoli da controllare saranno selezionati dopo il superamento della stazione; potranno essere effettuati DS predisponendo, d'intesa e a cura della concessionaria autostradale o dell'ente proprietario della strada, un restringimento di carreggiata o una corsia unica, per rallentare il traffico e selezionare agevolmente i mezzi da controllare all'interno dell'area di sosta;

potranno essere sfruttate, inoltre, le aree di cantiere eventualmente presenti a ridosso di aree di sosta e di parcheggio per attivare, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, dispositivi di controllo; al termine del servizio sarà effettuato un breve briefing per raccogliere le prime impressioni sul servizio e gli eventuali suggerimenti operativi; il Dirigente della Sezione predisporrà un breve comunicato stampa con i risultati conseguiti al termine del servizio per i media locali. Saranno inoltre attivati servizi mirati sulla scorta di una pianificazione mensile per il controllo dei conducenti ed il contrasto di particolari comportamenti illeciti alla guida di veicoli: controllo della velocità; controllo delle condizioni psico-fisiche dei conducenti (ebbrezza alcolica, stupefacenti). Il controllo dei trasporti eccezionali sarà attuato sulla base delle disposizioni impartite con la circolare n. 300/A/37326/101/21/2 del 29 luglio 2008. 5) PATTUGLIAMENTI BREVI IN AUTOSTRADA Per incrementare la "visibilità" delle unità operative potrà essere effettuata una riduzione dei servizi di vigilanza a "pattugliamenti brevi" per specifici periodi con itinerari con lunghezze complessive contenute (massimo 40-50 chilometri nel totale dì due sensi) per assicurare un maggior numero di transiti nella medesima direzione di marcia, assicurando comunque una tempestiva capacità di intervento in caso di necessità. I pattugliamenti brevi saranno effettuati con le seguenti modalità: individuazione di un tratto autostradale di breve estensione, compreso tra due stazioni, in relazione alla particolare intensità di traffico ed alla incidenza dei fenomeni infortunistici, che sarà vigilato dalla pattuglia di competenza; previsione dell'impiego, d'intesa con le concessionarie e ove disponibile, di personale ausiliario della viabilità autostradale per presidiare la parte d'itinerario non coperta dalla pattuglia. 6) ATTIVITA' DI INDIRIZZO E DI VERIFICA L'adozione di nuove modalità organizzative dei servizi non può essere disgiunta da un rinnovato impegno da parte dei Dirigenti di Sezione, dei CO.A. e dei funzionari nel seguire ed indirizzare l'attività operativa, monitorando costantemente i risultati anche attraverso una partecipazione diretta all'attività esterna, in particolare in occasione dell'attivazione di dispositivi di controllo con l'impiego di più pattuglie. Ciò consentirà: di delineare in maniera efficace le strategie di controllo, adattandole alla realtà territoriale sulla quale si è chiamati ad operare; di coinvolgere il personale pattugliante in maniera diretta, per una piena condivisione degli obiettivi e per acquisire spunti e suggerimenti per conferire maggior efficacia all'attività operativa; una maggiore vicinanza al personale impiegato nei servizi operativi sia nel corso dell'attività ordinaria che nelle situazioni critiche. Le verifiche sul lavoro svolto saranno effettuate : 1. esaminando, con il supporto dei propri collaboratori e dei capi ufficio, le risultanze dell'attività operativa (foglio di servizio, software PS2000 e studio dei dati statistici, modelli contenenti i dati delle persone e dei veicoli sottoposti a controllo, comprensivi degli esiti dei controlli SDÌ, liste di controllo per il trasporto professionale dì cose e persone); 2. attraverso l'attività ispettiva dei servizi operativi, che non dovrà essere incentrata su verifiche dì tipo formale, con modalità ormai superate perché rivelatesi inefficaci. Dovrà invece essere occasione di conoscenza e prossimità al personale operativo, momento di valutazione delle problematiche e di motivazione dei collaboratori, oltre che di indirizzo e confronto sull'attività svolta (3). A decorrere dal 25/01/2010 le SS.LL. organizzeranno i necessari incontri preliminari (concessionarie autostradali, enti proprietari delle strade ecc.) per l'avvio delle nuove modalità organizzative dei servizi, che dovranno necessariamente tener conto delle peculiarità della realtà territoriale. Si confida nel massimo impegno delle SS.LL. e dei propri collaboratori per il conseguimento degli obiettivi della presente direttiva. Il Direttore Centrale (firmato)

(1) Circolare n. 30O/A/39065/I31/S/7 del 29 gennaio 2009 (2) Nel carso della sperimentazione sono state studiate due soluzioni: - strutture in muratura per consentire la soste del veicolo di servizio in posizione sopraelevata rispetto al piano viabile; - individuazione all'interno degli spazi disponibili di un'area dedicata, circoscritta con cordoli ed idonea segnaletica, per il posizionamento della pattuglia. La seconda soluzione è risultata quella di più rapida ed economica realizzazione ed ha consentito di svolgere efficacemente soste ed attività operativa. Analoghi interventi potranno essere effettuati sulle strade extraurbane principali d'intesa con gli enti proprietari, privilegiando quelle arterie caratterizzate da elevati volumi di traffico. (3) Rif. Linee guida per i dirigenti - funzionari dei reparti della Polizia Stradale (prot. 300/A/11916/09/131D/2/20).