lenewsdienergiambiente Agenzia di informazione quotidiana su Energia e Ambiente di Enza Plotino. Numero del 15 settembre 2010. P.Iva 06318681001, tel.3471541463 news.energiambiente@gmail.com eplotino@libero.it IN QUESTO NUMERO: Comunitaria 2010. Il Governo bypassa le infrazioni comunitarie Energia. Nel 2009, oltre 16 milioni di certificati verdi. Rapporto Gse Ambiente. Ue. Al via la settimana della mobilità Rifiuti. C è un negozio che li acquista Rinnovabili. Quanto pesa la burocrazia? Una ricerca del Criet
Comunitaria 2010. Il Governo bypassa le infrazioni comunitarie 15 settembre 2010 - Su 153 procedure di infrazione comunitarie aperte contro il nostro Paese al 31 dicembre 2009, 35 riguardano la tutela dell ambiente. Una dimostrazione che l ambiente rimane il primo motivo di conflitto con l Ue. Ma questo non preoccupa più di tanto il Governo che si accinge a presentare una Comunitaria 2010 completamente mancante di aspetti e contenuti verdi. Nel testo del Ddl n. 2322 "Disposizioni per l adempimento di obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia alle Comunità europee" si rileva al momento solo la delega al Governo per il recepimento della direttiva sulla fase 2 del recupero di vapori di benzina durante il rifornimento nelle stazioni di servizio.
Energia. Nel 2009, oltre 16 milioni di certificati verdi. Rapporto Gse 15 settembre 2010 - Nel 2009 il Gse ha emesso oltre 16 milioni di certificati verdi relativi all'energia prodotta da impianti alimentati a fonti rinnovabili. Questo ha comportato un notevole eccesso di offerta rispetto alla quota d'obbligo del 2009, corrispondente a circa 8,5 milioni di certificati verdi. La maggior parte dei certificati emessi ha riguardato impianti idroelettrici ed eolici. Ben il 34% dei certificati emessi non ha riguardato impianti di nuova costruzione, ma interventi su impianti esistenti. Nel corso del 2009, come si evince dal Rapporto, sono pervenute al Gse 913 domande di riconoscimento della qualifica di "Impianto Alimentato a Fonti Rinnovabili" (Iafr). In totale, a dieci anni dall'avvio del meccanismo dei certificati verdi, sono state valutate quasi 5.000 richieste. Le qualifiche Iafr rilasciate a fine 2009 sono state 3.222, di cui 2.202 per richieste di qualifica di impianti in esercizio e 1.020 per impianti a progetto. Per quanto riguarda gli impianti in esercizio, in termini di numerosità, la maggior parte degli interventi qualificati riguarda impianti idroelettrici (1.163). Sono però gli impianti eolici quelli che hanno comportato la maggior potenza installata relativamente agli impianti nuovi (4.113 Mw su 6.691 Mw totali). Tra le qualifiche a progetto emerge la crescita degli impianti alimentati a bioliquidi, cui corrisponde, per quanto riguarda i nuovi impianti, una potenza virtuale di 1.776 Mw, seconda solo a quella relativa agli impianti eolici (3.143 Mw). Alla fine del 2009, gli impianti per i quali è stata accolta la richiesta di accesso alla tariffa onnicomprensiva sono stati 565 per una potenza complessiva pari a 320 Mw. A fine 2009 risultano entrati in esercizio 71.251 impianti per una potenza totale di 1.137 Mw, di cui 5.724 con il primo conto energia, per una potenza annua installata di 164 Mw, e 65.527 con il secondo conto energia, per una potenza di 973 Mw. Per l'incentivazione degli impianti fotovoltaici, nel corso del 2009 sono stati erogati circa 300 milioni di Euro, corrispondenti a un'energia di quasi 0,69 TWh. E diminuita inoltre, nel 2009, la quantità di energia Cip 6 ritirata dal Gse per effetto della progressiva scadenza delle convenzioni: l'energia ritirata ammonta a circa 36 TWh (-10 TWh rispetto al 2007 e -5,5 TWh rispetto al 2008). Nel 2009 è diminuita anche la remunerazione media degli impianti CIP 6: circa 97 euro/mwh per l'energia prodotta da fonti assimilate (-16 euro/mwh rispetto al 2008) e 183 euro/mwh per quella prodotta da rinnovabili (anche per esse -16 euro/mwh rispetto al 2008). I 4,1 miliardi di euro necessari per il ritiro dell'energia Cip 6 nel 2009 sono stati coperti per 2,3 miliardi grazie alla gestione della medesima energia da parte del Gse e per 1,8 miliardi mediante la componente A3.
Ambiente. Ue. Al via la settimana della mobilità 15 settembre 2010 - Comincerà ufficialmente domani, 16 settembre, la nona edizione della Settimana europea della mobilità, evento al quale parteciperanno milioni di cittadini in centinaia di piccole e grandi città. La linea guida che percorre la manifestazione è ovviamente incentrata sulla mobilità all interno dei centri urbani: muoversi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, rappresenta non soltanto un ottima medicina contro l inquinamento, ma anche un toccasana per la salute personale. Per quanto riguarda la partecipazione dei singoli paesi all evento, al primo posto troviamo l Austria, con quasi 300 località aderenti. A seguire la Spagna, la Francia e la Polonia. Poche risultano invece le città italiane partecipanti, con Milano, Napoli e Roma in prima linea. Nel periodo interessato, dal 16 al 22 settembre, si festeggerà anche la Giornata senz auto. La manifestazione ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini sugli effetti negativi che le auto private hanno sulla salute delle persone; i numerosi incidenti stradali causati dall uso delle stesse; l inquinamento provocato dal traffico eccessivo, in termini di dispersione di CO2. Troppi europei - ha detto Janez Potocnik, commissario europeo all Ambiente nel presentare l iniziativa - fanno affidamento sulla propria auto sia per percorsi lunghi, sia in maniera allarmante, per brevi tragitti. Si tratta di un motivo di preoccupazione per diverse ragioni: guidare di più significa più incidenti stradali e più inquinamento dell aria. Inoltre, un maggiore uso dell auto implica meno esercizio fisico, un fattore che ha contribuito ad elevati livelli di persone sovrappeso e di obesità in Europa.
Rifiuti. C è un negozio che li acquista 15 settembre 2010 - Nasce da un idea del Comune di Gioia del Colle in Puglia, l iniziativa Compro rifiuti, ovvero un negozio atipico dove non si va a comprare ma a vendere, e che tratta un solo tipo di merce: i rifiuti. La formula, lanciata dal Comune di Gioia del Colle e dalla Spes, per incrementare la raccolta differenziata e per consolidare il primato che appartiene al Comune del sud est barese, definito il più virtuoso di Puglia tra quelli con più di 20mila abitanti, è molto semplice: ogni cittadino fa a casa la raccolta differenziata, e poi porta i rifiuti selezionati per tipologia al negozio Compro Rifiuti dove vengono pesati e trasformati in danaro.
Rinnovabili. Quanto pesa la burocrazia? Una ricerca del Criet 15 settembre 2010 - I comuni italiani nei quali è installato almeno un impianto di produzione energetica da fonti rinnovabili sono più che raddoppiati in due anni, passando da poco più di 3mila a quasi 7mila. Tuttavia, il comparto delle rinnovabili è però frenato e penalizzato da processi autorizzativi troppo lunghi. Questi dati sono contenuti in una ricerca del Criet (Centro di Ricerca in Economia del Territorio), in collaborazione con l'università degli Studi di Milano-Bicocca. La ricerca analizza le criticità del processo decisionale energetico in Italia e affronta i diversi aspetti del problema: conflitti di competenze, conflitti di interessi, primi tra tutti la salvaguardia dell'ambiente e della salute. In Italia l'apporto delle energie rinnovabili atteso per il 2020 è pari a 131,2 Mtep. In particolare, le rinnovabili rappresenteranno il 6,38% del consumo energetico del settore trasporti, il 28,97% per l'elettricità e il 15,83% per il riscaldamento e il raffreddamento. A fronte di tali risultati attesi - spiega la ricerca - vi sono, però, difficoltà nel conseguirli se si considera come il governo del settore sia tuttora poco equilibrato: da un lato sono previsti generosi incentivi, evidentemente a carico degli utenti, per chi produce energia da fonti rinnovabili, dall'altro i procedimenti autorizzativi continuano ad essere troppo lunghi, cosicché l'amministrazione è incapace di dare risposte in tempi rapidi. Per esempio, nell'ottobre 2009 la regione Sicilia doveva pronunciarsi su 1198 istanze per la realizzazione di impianti di produzione da fonte rinnovabile, di cui 146 per l'eolico e 1004 per il fotovoltaico; addirittura in Puglia nel biennio 2006/2008, sono state presentate 7056 richieste per il solo settore eolico. Proprio la crescita dell'eolico e del fotovoltaico (rispettivamente +25,2% e +388,6% nel 2009) determina poi strozzature nella distribuzione esistenti. Una volta realizzati i piccoli impianti, ai quali sono stati in ogni caso corrisposti gli incentivi, è spesso impossibile che una pluralità di enti locali si accordino per autorizzare le linee elettriche necessarie a connettere efficacemente le singole unità di produzione: gli impianti vengono così realizzati senza poter poi immettere l'energia prodotta nella rete di distribuzione e di trasmissione. Il sistema italiano, hanno fatto notare i ricercatori del Criet, risulta inoltre tra i più cari al mondo per kilowattora di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile, e ciò in ragione degli alti costi dell'energia convenzionale nonché degli elevati incentivi per le rinnovabili: l'ammontare complessivo dell'onere del sistema di incentivazione potrebbe infatti raggiungere la cifra di circa 7 miliardi nel 2020 per una produzione elettrica da fonti rinnovabili di circa 90 TWh; incentivazione che è tuttora a carico dei clienti finali e non della fiscalità generale, con gli ovvi problemi di equità distributiva che da ciò discendono.